TENDENZE DEPOSITARIE
di Raffaela Ulgheri
DEPOSITARIE E PREVIDENZA
COMPLEMENTARE, POCHI PLAYER PER MASSE “CONSISTENTI” Secondo l’aggiornamento statistico al 2021 fornito dal database Mefop-PreviDATA, quattro entità (cinque nel caso dei fondi preesistenti) hanno in deposito la quasi totalità degli oltre 140 miliardi di euro in gestione.
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n patrimonio di oltre 140 miliardi di euro e poche banche depositarie a spartirsi il mercato. I numeri, d’altronde, offrono la sintesi estrema del contesto della previdenza complementare in Italia in uno scenario ormai consolidato che vede la presenza di pochi player per masse consistenti. Il rapporto tra fondi pensione e depositarie è disciplinato dall’articolo 7 del Dlgs 252/2005, che al comma 1 indica come le risorse dei fondi in gestione siano “depositate presso un unico soggetto, distinto dal gestore (…)” e, sulla base del dettato normativo, i fondi pensione negoziali o chiusi (FPN), i fondi pensione aperti (FPA) e i fondi pensione preesistenti (FPP) si suddividono tra le entità che operano in Italia. Si tratta, nel complesso, di 103 fondi pensione, di cui 33 negozia-
li, 40 aperti e 30 preesistenti per un mercato “molto concentrato, con quattro player (cinque nel caso dei preesistenti) che hanno in deposito la quasi totalità degli oltre 140 miliardi di euro in gestione”, si legge nell’aggiornamento statistico al 2021 fornito dal database Mefop-PreviDATA. È opportuno chiarire in questa sede che i dati sono stati diffusi a marzo 2022 ma fanno riferimento, per quanto riguarda la quota di mercato di fondi negoziali e aperti al 30 settembre 2021 (mentre nel primo caso il dato è riferito al 100% del mercato, nel secondo caso è al 99% del mercato) e al 30 dicembre 2020 per i preesistenti (con il dato sul 75% del mercato). L’ultima analisi di Mefop-PreviDATA risaliva al 2018 (in riferimento agli anni precedenti) da allora “non sono emersi particolari differenze, soprattutto sul fronte dei fondi negoziali, con quattro soggetti che