Rivista FundsPeople Italia n. 62 maggio 2022

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INTERVISTE PERSONAGGIO di Silvia Ragusa

Lucio De Gasperis

AMMINISTRATORE DELEGATO, MEDIOLANUM GESTIONE FONDI SGR

“LA NOSTRA SCOMMESSA? LA PICCOLA E MEDIA IMPRESA ITALIANA” La società di gestione è prima per patrimonio in fondi PIR aperti (4,4 miliardi di euro) con una quota di mercato pari al 20,8 per cento. Investe in oltre cento società quotate.

L

’anno, si sa, non è cominciato bene per l’azionario europeo (e quindi anche italiano). Complici l’inflazione, la guerra in Ucraina, il cambio di politica delle banche centrali e non solo. Eppure, le corrette scelte di investimento premiano sempre nel lungo periodo. Ne sono convinti in Mediolanum Gestione Fondi SGR, che fin dal 2017, anno del lancio dei fondi PIR, hanno individuato nel mercato finanziario domestico uno degli elementi fondanti della propria strategia. La società negli ultimi anni ha, infatti, seguito un percorso di più adeguata focalizzazione rispetto all’evoluzione e alle opportunità di un mercato finanziario in continua trasformazione. Risultato? Oggi la SGR è prima per patrimonio in fondi PIR aperti (4,4 miliardi di euro su 8,4 complessivi di AuM) con una quota di mercato pari al 20,8 per cento. “Nel portafoglio dei fondi della SGR sono presenti investimenti in oltre cento società quotate con una percentuale superiore all’1% del capitale sociale”, dice subito Lucio De Gasperis, amministratore delegato della società. Certo, i cinque anni di vita dei piani individuali di risparmio sono stati piuttosto complicati. Negli ultimi mesi del 2021 le sottoscrizioni sono aumentate anche se a ritmi deboli rispetto ai primi anni di avvio della normativa, ovvero 2017 e 2018 (nel 2019 la raccolta si era bloccata per via di modifiche alla normativa poi riviste nel 2020). Lo scorso anno si è chiuso con 323 milioni di raccolta e un patrimonio totale di 21 miliardi (dati Assogestioni). Insomma, c’è ancora molto da fare, ma coi PIR, sottoli88 FUNDSPEOPLE I MAGGIO

nea De Gasperis, “assistiamo ad un corretto rapporto tra finanza ed economia”.

IL RUOLO CHIAVE DEI MERCATI QUOTATI

Un nodo da sciogliere resta quello di un listino domestico di dimensioni ancora limitate. “Se la capitalizzazione dell’indice francese CAC 40 e tedesco DAX è rispettivamente pari a 2.100 e 1.500 miliardi di euro, le società a maggiore capitalizzazione in Italia si fermano ad una capitalizzazione di soli 580 miliardi di euro. Le società fuori dal FTSE MIB non raggiungono poi i 120 miliardi di capitalizzazione” spiega l’AD di Mediolanum Gestione Fondi SGR. “Borsa Italiana rappresenta il 32% del prodotto interno lordo nazionale, a fronte del 56% del mercato azionario tedesco e del 104% della Borsa di Parigi”. Al di là delle cifre (e lo abbiamo visto nel periodo di pandemia in primis), la disponibilità o meno del capitale di rischio necessario per l’attività di impresa può condizionare lo sviluppo economico e occupazionale del Paese. I PIR, in questo senso, sono nati con l’obiettivo di indirizzare il risparmio delle famiglie verso investimenti produttivi di lungo termine. “Dalla loro partenza nel 2017, Borsa Italiana ha registrato l’ingresso di oltre 200 nuove società, in prevalenza di piccole dimensioni, a conferma del successo dell’intervento legislativo”, ricorda Lucio De Gasperis. “Nel medesimo periodo, sono state però delistate alcune società di maggiori dimensioni a seguito di operazioni di finanza straordinaria. È necessario continuare a promuovere lo sviluppo dei mercati finanziari valutando l’efficacia delle iniziative già introdotte, razionalizzando gli interventi e favorendo la stabilità del quadro normativo”.

PIR ALTERNATIVI E BUONA GOVERNANCE

Dopo la battuta d’arresto, nel 2020 infatti nascono anche i PIR alternativi che si contraddistinguono per una minore liquidità. “Le due soluzioni sono complementari, offrendo benefici ben distinti in termini di allocazione complessiva dei propri investimenti” spiega De Gasperis, sottolineando come la SGR abbia consolidato il proprio posizionamento sul mercato domestico, attraverso l’offerta del fondo alternativo Mediolanum Private Markets Italia. “Nel processo di investimento, abbiamo anche affiancato l’analisi di sostenibilità alle tradizionali valutazioni di tipo finanziario” aggiunge l’AD. In questo caso la società di gestione si è focalizzata soprattutto sulla G di Governance dell’acronimo ESG. “Lavoriamo nella selezione degli amministratori e dei sindaci indipendenti delle società quotate nell’ambito del Comitato Gestori, nella partecipazione alle assemblee delle stesse, nonché nell’attività di engagement verso gli emittenti, il tutto a tutela degli interessi dei sottoscrittori dei fondi”.


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