INTERVISTA
PAOLA AMBROSETTI
Miki Biasion una vita di corsa bruciando i… tempi Il due volte campione del mondo rally racconta la sua passione nata fin da quando era bambino: a 9 anni scalava già le prime marce con la Renault 4, poi le gare in moto e quindi l’inizio della sua carriera in auto. L’amicizia con il suo navigatore Tiziano Siviero nata al liceo e rimasta tale nonostante le discussioni ■ Miki Biasion da sempre va di… corsa! Al volante, sulle strade dei vari continenti, dove ha conquistato 17 gare iridate e, soprattutto, due titoli mondiali, ancor oggi l’unico italiano ad avere centrato il prestigioso obiettivo. E giusto 35 anni fa coglieva, insieme con l’inseparabile navigatore Tiziano Siviero, il primo successo al Rally di Montecarlo. “Purtroppo è passato tutto quel tempo – esordisce il pilota bassanese, classe 1958 - Una vittoria prestigiosa anche se non era una delle gare che amavo di più.
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GuidACI | febbraio 2022
Però, abitando alle pendici del Monte Grappa, fin da giovane, appena nevicava, mi divertivo a provare le strade e questo mi ha dato una grandissima sensibilità sulla neve. Il Montecarlo era una delle poche corse che presentava quelle condizioni ed io ero l’italiano che si avvicinava di più ai nordici, gli specialisti sulla neve, ma me la cavavo poi egregiamente anche sull’asfalto. Già l'anno prima ero andato vicino al successo, mancato a causa di un problema meccanico nel finale. Il Montecarlo è tra i rally più famosi al mondo,
reso celebre anche da film come “Un uomo e una donna” con JeanLouis Trintignant, che interpreta un pilota automobilistico. E poi la cornice è straordinaria senza contare il fatto che le premiazioni si tengono a Palazzo: conservo ancora le foto con il principe Ranieri ed il figlio Alberto”. Un viaggio indietro nei ricordi fino ad arrivare dove tutto è iniziato: “Fin da bambino adoravo tutto ciò che aveva a che fare con i motori e le automobili, basti pensare che in tutte le foto dell’epoca ho sempre una macchinina in mano – rac-