Possible futures by Rebecca Pedrazzi

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sel, lo ZKM Karlsruhe, l’Ars Electronica di Linz, lo Sheffield Documentary Festival e il Leverhulme Center for Future Intelligence a Cambridge. È stata la vincitrice del DARE Art Prize 2018-2019 e ha anche ricevuto commissioni dalla Salford University, dalla Photographers Gallery, dall’Opera North e dall’Impakt Festival. È stata segnalata da Artnet come una dei nove “artisti pionieristici” che esplorano il potenziale creativo dell’IA e ha ricevuto una menzione d’onore nel premio Ars Electronica Golden Nica 2019 per la categoria AI & Life Art. Nel 2019 è stata nominata per il premio Beazley Designs of the Year dal Design Museum di Londra per il suo lavoro sui set di dati e la categorizzazione. Opere e progetti Con la produzione di Anna Ridler ci ritroviamo a esplorare un’affascinante dimensione e una nuova tipologia di creazione d’opere d’arte generate con IA. Tra natura, tempo, storia, narrazione e training set creati ad hoc, quest’artista è una pioniera sotto tanti punti di vista. Per capire la filosofia e la ricerca estetica che la contraddistinguono, entriamo nel vivo della sua produzione artistica con Fall of the House of Usher I3, un film d’animazione di dodici minuti realizzato nel 2017 che rimanda al film muto Fall of the House of Usher del 1928 ispirato al noto racconto di Edgar Allan Poe. Il lavoro di Anna Ridler inizia con la creazione del database per addestrare la GAN: se molti artisti usano database preesistenti e facilmente reperibili in Internet, Anna ha deciso di dare la propria matrice creativa all’opera in nuce, creando il suo personale insieme di immagini e per questo scopo ha realizzato duecento dipinti a inchiostro. Con questi dipinti la macchina ha imparato a generare immagini che portano la matrice, lo stile dell’artista: ogni fotogramma è generato da una GAN addestrata sulla base dei suoi disegni. Il risultato finale è un corto che esplora la memoria di un film classico in chiave moderna portando agli occhi dello spettatore immagini che evocano una dimensione onirica sospesa nei toni dark e fluttuanti di una storia di decadenza, quella degli Usher e anche del mondo dell’IA. 272

1. Fotogrammi, disegni e immagini generate dalle GAN, tratte dal film del 1929 Fall of the House of Usher. Courtesy Anna Ridler.

vimeo.com/217670143 Anna Ridler, Fall of the House of Usher.

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Questo lavoro è il predecessore di Fall of the House of Usher II del 2017: la raccolta dei disegni a inchiostro dell’artista utilizzati come set di dati per l’animazione è stata esposta ad Ars Electronica (2017), V&A Museum (2018), Nature Morte (2018) e Centraal Museum (2018). Dai toni cupi di Fall of the House of Usher I passiamo ai vibranti colori di Myriad (Tulips) mantenendo il fil rouge della creazione di un dataset personale. Myriad (Tulips) è un’installazione di migliaia di fotografie di tulipani che l’artista ha scattato, stampato e infine etichettato a mano: nel dettaglio Anna Ridler ha scattato diecimila fotografie di tulipani nel corso di tre mesi trascorsi a Utrecht, nei Paesi Bassi, ultimando il lavoro in concomitanza della fine della stagione di fioritura. Scegliendo di realizzare l’installazione fisica di un dataset come Myriad (Tulips), si comprende l’incredibile mole di lavoro affrontata: l’installazione di tutte le fotografie è di oltre cinquanta metri quadrati e rende così l’idea del tempo, dell’impegno, anche economico, e dello sforzo necessari per costruire un simile set di dati. Queste fotografie sono state utilizzate come set 273


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