3.
La relazione circa l’analisi dell’impatto regolamentare (AIR) del decreto legislativo n. 177 del 2016.
Fra le criticità di sistema inerenti al precedente assetto,
individuate ed
evidenziate in tale importante documento - talvolta non adeguatamente valorizzato nelle analisi di gestione - sembra qui utile riportare le seguenti: a) sotto il profilo funzionale, ma con risvolti per la spesa pubblica, una prima discrasia era rappresentata dalla accennata sovrapposizione di compiti tra le diverse Forze in specifici ambiti settoriali o comparti di specialità e nella organizzazione di servizi e nuclei specialistici. Le duplicazioni più consistenti derivavano in misura prevalente (anche se non esclusiva) dalla moltiplicazione dei reparti specializzati delle singole due organizzazioni. Ad esempio, come accennato, nuclei speciali dell'Arma dei Carabinieri si occupavano di materie (frodi agro-alimentari, tutela del patrimonio, violazioni in materia di valuta ed ecoreati) all’epoca rientranti
anche nella
competenza della Forestale, che disponeva, a sua volta, di reparti specializzati inseriti nel Nucleo agroalimentare e Forestale (NAF). Anche in questa circostanza, si rileva non vengono rese disponibili le dimensioni del fenomeno descritto. Le duplicazioni e sovrapposizioni si estendevano, peraltro, anche a servizi infrastrutturali quali i servizi navali e servizi aerei; b) una seconda criticità risiedeva nell'assenza di economie di scala nella gestione dei servizi strumentali e degli acquisti. Le Forze di polizia, infatti, gestivano in modo autonomo i rispettivi servizi strumentali (mense, pulizia, immobili, formazione, energia, veicoli, ecc.) e acquisti, rinunciando agli evidenti risparmi che avrebbero potuto determinarsi attraverso una gestione associata o coordinata di tali attività. Tra le varie opzioni considerate, l’AIR afferma, poi, che il trasferimento del Corpo Forestale ad unico Corpo ricevente, ha dimostrato l'opportunità di affrontare maggiori difficoltà procedurali nell'immediato, a fronte di un'organizzazione ottimale delle risorse, conseguibile nel medio-lungo periodo. Nell’ottica dell’opzione richiamata, risulta evidente come la scelta infine preferita, di attribuzione frazionata delle risorse, ma con rilevante prevalenza ad un corpo militare,
sia risultata anch’essa più
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2021/G
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