Valutazione multidimensionale e multidisciplinare del servizio di consegna domiciliare dei presidi medici per stomia e incontinenza
stomizzate. Accanto ai benefici per le persone che praticano autocateterismo, il servizio offre una serie di vantaggi da un punto di vista organizzativo e gestionale (vedi capitolo “Caratteristiche tecniche”). Pertanto, l’implementazione di un processo di gestione e distribuzione domiciliare dei dispositivi per stomia e incontinenza + Coloplast Supportive Care presenta, sulla base dei dati ad oggi disponibili, un saldo favorevole danni/benefici. Va tuttavia osservato che questi dati andrebbero nel tempo consolidati tramite la conduzione di ricerche ad hoc post implementazione. A sua volta, queste ultime dovrebbero essere eseguite avvalendosi di brevi esercizi di “scoping” (Brereton et al. 2017) che, coinvolgendo tutti gli stakeholder interessati dall’impiego della tecnologia, possano definire al meglio la natura dell’intervento di home care e selezionare gli outcomes più adeguati. Autonomia Un altro elemento essenziale che fonda l’eticità dell’impiego di una determinata tecnologia sanitaria è dato dal rispetto dell’autonomia della persona. È ben noto che, oltre che dal principio del non arrecare danni/procurare benefici (non maleficità/beneficità), ogni atto medico deve essere ispirato dal principio del rispetto dell’autonomia del soggetto nella gestione della propria salute. Da un punto di vista operativo, ciò si esplica anche nell’esercizio della pratica del consenso informato, ossia di quell’atto con cui la persona, dopo aver ricevuto una adeguata informazione e dopo averla compresa, esprime il proprio consenso a ricevere un determinato intervento diagnostico o terapeutico. In particolare, una corretta osservanza del consenso informato prevede che esso sia specifico, libero e consapevole: l’individuo deve conoscere l’oggetto del trattamento sul proprio corpo, i rischi che comporta e le eventuali alternative, le conseguenze derivanti dal mancato intervento, cui corrisponde l’obbligo del sanitario di informare. La persona stomizzata o che pratica autocateterismo è un individuo particolarmente vulnerabile, che ha subito un evento traumatico, e che è costretto ad affrontare una nuova immagine di sé e i dubbi sul recupero della sua autonomia. Anzi, il recupero totale o parziale (sulla base della patologia di partenza della persona) dell’autonomia può essere considerato come uno dei principali outcomes di tutto il percorso assistenziale. Il lavoro di Poletto e da Silva (2013) ha identificato il pattern di “ricostruzione” dell’autonomia degli individui stomizzati nei 90 mesi successivi all’intervento. Come si evince dalla Figura 1, sono identificabili 4 fasi: 1. quella relativa alle procedure messe in atto per preve116