Valutazione multidimensionale e multidisciplinare del servizio di consegna domiciliare dei presidi medici per stomia e incontinenza
degli intervistati aveva una pelle peristomale sana valutata sia tramite questionario che tramite l’osservazione da parte dell’infermiere. All’osservazione, il 68% ha avuto problemi di pelle peristomale, di cui il 44% aveva la pelle irritata, il 12% aveva la pelle ulcerata, il 9% aveva un’allergia apparente e il 3% aveva la pelle macerata/erosa. La metà (50%) ha avuto un’ernia peristomale, sebbene solo il 24% abbia riferito di averne una. Lo studio conclude che la differenza tra le percezioni delle persone stomizzate e delle infermiere sulla condizione della pelle peristomale hanno portato all’identificazione dei bisogni educativi per la nuova persona stomizzata. La formazione dei pazienti stomizzati o cateterizzati L’assistenza degli individui stomizzati è finalizzata all’individuazione del sistema di raccolta adeguato alla condizione del soggetto con stomia, ma anche alla conformazione e al variare della stessa nelle attività di vita quotidiana, nonché alle preferenze e capacità manuali del singolo. Una consensus della Wound, Ostomy and Continence Nurses negli USA ha definito che tra le conoscenze più importanti che dovrebbe acquisire una persona stomizzata ci sono quella di manipolare la clip, nel caso di prodotto due pezzi, e la capacità di svuotare la sacca. Secondo le linee di indirizzo della Regione Veneto ritengono che al fine di supportare la formazione dell’individuo che pratica autocateterismo e del caregiver nel post-operatorio, l’assistenza dovrebbe prevedere l’individuazione di un sistema di raccolta adeguato alla condizione e in funzione del soggetto e della conformazione e al variare della stessa e alle sue necessità. Alcuni studi (Richbourg, 2007, Duchesne, 2004, Bohnenkamp, 2004) hanno valutato eventuali difficoltà legate alla stomia nella fase post dimissione e l’utilità legata all’assistenza di un infermiere specializzato in stomaterapia. Tutti gli studi hanno evidenziato il ruolo favorevole dell’infermiere nel migliorare la qualità di vita delle persone appartenenti al gruppo di analisi. In particolare, lo studio di Duchesne (2004) ha riscontrato che le cure da parte degli infermieri specialisti prevenivano le cure stomiali e peristomili (OR=0,15; IC 95%; [0,03;0,74]). Danielsen nel 2013, pubblica uno studio allo scopo a di esplorare l’impatto di una stomia permanente sulla vita quotidiana delle persone e di ottenere ulteriori informazioni sul loro bisogno di educazione correlate alla stomia. La popolazione campione comprendeva 15 persone con stomie permanenti. Gli stomi sono stati creati per gestire il cancro del colon-retto o la malattia infiammatoria intestinale. Il setting assistenziale dello studio è stato il 58