EditorialeOff DI MAURIZIO GUSSONI
Cui prodest?
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IN OGNI FATICA C’È UN VANTAGGIO, MA LA LOQUACITÀ PRODUCE SOLO MISERIA. (SALOMONE)
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MACCHINE CANTIERI 5.0
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a speranza è che, queste righe, quando le leggerete siano quelle del classico messaggio nella bottiglia. Non tanto per rappresentare la memoria di un naufrago, quanto perché speriamo che questo infernale momento di virus (non) calante sia passato e perché possa rappresentare un motivo di riflessione per qualcuno. Per qualcuno, tra i tantissimi, che in periodo d’emergenza ha speso il proprio tempo affliggendosi ancor di più con i vari contenitori televisivi che, ad argomento unico, hanno sermoneggiato il popolo, settimana dopo settimana. Argomento unico, ma non privo di qualche stilla di veleno con la quale hanno irrorato l’informazione. I troppi saputelli, tronfi del loro ruolo, ma sostanzialmente schiavi del loro interesse, hanno fatto di tutto per sottolineare che Salvini, e solo Salvini, aveva toppato sul virus. Affermando, all’inizio, che era roba da poco, che occorreva continuare la vita di sempre e che l’economia non si poteva fermare. Addirittura, questi pastori di coscienze stordite, si sono dimostrati più attivi di Nostro Signore, il quale la domenica si riposò. Loro, indefessi più che mai, hanno utilizzato pure i giorni festivi e prefestivi per sfottere Salvini o Fontana con la mascherina (quella che poi loro, certamente, hanno ricevuto in anteprima) o per invitare in studio una variegata scelta politica di ospiti, equilibrati quanto un alpino dopo la festa dell’addio al celibato. Ma pagherà questa foga antisalviniana, tutta tesa a far perdere consensi a un centrodestra che, al contrario, pare proprio guadagnarne? Crediamo che questa sorta di Spectre di periferia, affollata di untosi sagrestani della parte politica che procura loro il pane, servirà ben poco alla sinistra, specie dal punto di vista elettorale. Ma, pure fosse produttiva e riuscisse a scalzare i voti dalla parte nemica (ha meno posticini al sole da regalare!), non mancherebbe di provocare un lutto piuttosto rilevante. Simile a quello del Marchese Del Grillo, che fece morire la giustizia papalina, facendo condannare il povero ebreo Piperno. Il lutto, per noi, sarà l’informazione e il mestiere del giornalista.Visto da loro come una fucina di denari e notorietà, ma che in realtà dovrebbe essere una palestra di verità e correttezza. Infatti, la stessa sottovalutazione degli effetti del virus ha riguardato clinici famosi, come quelli del sacco di Milano, politici di fama come Zingaretti con il suo aperitivo a Brera, il sindaco di Bergamo, voracissimo di involtini primavera. Per non parlare del sindaco di Milano, uomo di (recente) fede di sinistra, ma in prima fila per uscire con video baggiani e teorie di una ripresa che, all’orizzonte, neanche si intravede. Tutti fessi questi? Qualcuno di sicuro, ma non sarebbe stato più onesto dire che, destra, sinistra e scienza, sono stati colpiti alle spalle da un nemico crudele e invisibile? Lo sarebbe stato, certo, ma non avrebbe procurato alcuna stelletta di merito carrieristico ai tanti, troppi, servi che affollano il tubo catodico. ❑