MIA MAGAZINE
GENERAZIONE Z @manliob31166
Distruzione e rinnovamento, tra impegno e ansia Testo di Manlio Boccolini
La generazione Z identifica i nati da metà anni ’90 fino al 2010, segue la generazione dei Millennials e anticipa la generazione Alpha. La “Gen Z” è considerata la prima vera nativa digitale in quanto a utilizzo di Internet e mondo high-tech con un tasso di possesso di smartphone pari al 97% e con una volontà di ottenere sempre di più dalla vita, nella carriera, ecc. Nel mondo il 41% della popolazione è sotto i 25 anni e, questo dato da solo, chiarisce quanto grande sia l’impatto che il loro modo di vivere e di ragionare ha sulle consolidate abitudini, stili di vita e regole della nostra società. Tutti questi dati ci chiariscono il fenomeno di cui parleremo: distruzione e rinnovamento. La biodiversità e la coscienza ecologica, fino all’identità di genere, sono gli ambiti dove questa generazione porterà la distruzione di stereotipi e regole imposte da un mondo che a loro appare come finito. Relazioni multiformi e contaminazioni di stili anche nella moda, esibiscono nuovi fenomeni sociali che impattano sempre di più sulla società, creando anche scontri profondi, non solo generazionali, ma di pensiero e di immagine. Ogni rivoluzione ha bisogno di identificarsi in qualche 24
personaggio pubblico che incarni i nuovi canoni visivi. Oggi, due personaggi svolgono il ruolo di testimonials di questi cambiamenti per i giovani: il cantante Harry Styles nato nel 1994 e la cantante Billie Ellish nata nel 2001 a Los Angeles, entrambi pienamente Gen Z. I due cantanti si ispirano, per vestire il loro sentire comunicativo, a personaggi del passato degli anni ’70/’80 come Mick Jagger dei Rolling Stones e Bjork, eclettica cantautrice e attivista islandese. I giovani traducono il loro pensiero negli abiti per creare la loro immagine, usando canoni estetici ripresi dagli anni ’80, ma rinnovandoli dopo averli resi quasi grotteschi e caricaturali. Questa operazione è molto simile a quello che ha fatto Alessandro Michele nell’ultima sfilata di Gucci dove il designer ha fatto “a pezzi” uno stile ormai consolidato per rinnovarlo e ricreare una nuova immagine per gli Z. I nativi digitali sono i consumatori ideali per la fast fashion, ma anche per il segmento del lusso, soprattutto in oriente, e sono alla base delle campagne marketing più forti in questo momento storico. Oltre all’aspetto prettamente estetico i giovani sono anche attenti all’ambiente. Per questo motivo il tema