BAMBINI
CIBO, NON TI TEMO! - a cura di Dott.ssa Flavia Bernardi -
Cari genitori, oggi vorrei parlarvi di un
prio perché le ultime ricerche scientifiche
quello che bisogna fare anche durante
argomento molto importante: l’introdu-
hanno dimostrano che il latte materno
questa fase. Possiamo dare al bambino
zione al cibo solido ed il distacco dal
può rappresentare un alimento fonda-
la possibilità di sperimentare il cibo che
latte materno, fase importante e delicata
mentale per la crescita dei bambini. Però
gli stiamo proponendo (eh sì, probabil-
che riguarda ogni cucciolo d’uomo.
proprio per queste ultime scoperte al
mente si sporcherà), nel modo per noi
Negli ultimi anni il passaggio dal latte
posto della parola svezzamento si sta
migliore provando a dare fiducia al bam-
materno e/o artificiale al cibo solito è
cercando di introdurre il termine “ali-
bino di autoregolarsi in questa nuova
stato indicato con il termine “svezza-
mentazione comparata” una definizione
scoperta per lui rivoluzionaria.
mento” anche se ad oggi sappiamo che
che evidenzia come il cibo solido vada
Ogni bambino con il proprio ritmo e
le linee guida dell’organizzazione mon-
ad aggiungersi al latte, materno o for-
tempo riuscirà a staccarsi dal latte materno
diale della sanità stanno iniziando a chia-
mulato, che resta ancora per mesi l’ali-
e/o artificiale per passare ad un’alimen-
mare questa fase in modo diverso. Ma
mento principale2.
tazione fatta quasi solo di cibo solido.
prima un passo indietro .
Immagino già che alcuni di voi, leg-
Negli anni, diversi genitori mi hanno rac-
Iniziamo con il dire che con il termine
gendo queste parole penseranno: “è
contato quanto possa essere delicato e
“svezzamento” oggi si intende il passag-
solo un termine che cambia, niente di
difficile questo momento poiché nasce
gio da un’alimentazione esclusivamente
più”. Invece vorrei porre l’attenzione su
la paura che il bambino possa non essere
liquida, a base di latte materno o formu-
questo, proprio perché ogni parola
nutrito a sufficienza. Su questo, vorrei
lato, a un’alimentazione mista, con apporto
nuova, che gradualmente sostituisce
condividere le risposte che spesso mi è
di cibi solidi o semisolidi. In passato,
quella precedente, rispecchia anche
capitato di dare ai genitori con i quali ho
però, questo termine aveva un altro si-
una cultura che si interroga e delle sco-
avuto modo di confrontarmi: prima di
gnificato: indicava il momento in cui il
perte scientifiche nuove ed in evolu-
tutto cerchiamo di porre fiducia nella
bambino, considerato ormai “grande”
zione: è la consapevolezza che possiamo
curiosità e capacità del bambino, lui
(di solito intorno ai 2 anni), veniva defini-
affrontare questo momento con meno
stesso ha dentro di sé questo desiderio
tivamente allontanato dal seno. Quasi
ansie e soprattutto fretta, cercando il
innato e biologico; pensa sempre che
sempre il piccolo, anche se già abituato
tempo necessario per accompagnare
non sei solo, ci sono diversi professionisti
ai cibi solidi, opponeva resistenza cer-
non solo i bambini ma anche gli adulti,
o gruppi di genitori con i quali puoi con-
cando di tenersi stretta la sua “cara abi-
nel prendere le misure con qualcosa di
frontarti e condividere l’esperienza; cerca
tudine”, entrando così in conflitto con la
assolutamente naturale ma nuovo.
di compiere questo passaggio nel modo
mamma, e da qui la definizione da di-
Ma come far coesistere allattamento e
per te più affine e che ti possa far sentire
zionario: «Far perdere un vezzo, un difetto
svezzamento? Col tempo abbiamo com-
il più possibile tranquillo!
o una cattiva abitudine». Ad oggi però
preso quanto sia importante fidarci delle
Ricorda sempre, tu meglio di qualsiasi
sappiamo bene che è importante non
capacità di autoregolazione dei neonati
altro conosci il tuo bambino e sai qual è
demonizzare la parola svezzamento pro-
per quanto riguarda l’allattamento, ed è
la cosa migliore per lui e per te!
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1 “Sapore di Mamma. Allattare dopo i primi mesi” di Paola Negri, Edizione Leone Verde, Torino, 2009, pag. 35 2 “E se poi prende il vizio?” di Alessandra Bortolotti, edizione Leone Verde, Torino, 2013, pag. 89
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