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l’equipaggio schierato in assemblea generale sul ponte di volo, per la professionalità e la dedizione dimostrati nell’assolvimento della missione. Navigando verso Est, l’unità è giunta ad Accra (Ghana), dove l’ambasciatrice d’Italia in Ghana e Togo, Daniela D’Orlandi ha portato la sua testimonianza. Nella sosta ghanese un’altra visita a bordo ha omaggiato il Marceglia: il nunzio apostolico monsignor Henryk Mieczyslaw Jagodzinski, il quale ha officiato a bordo la Santa Messa con grande partecipazione dell’equipaggio. Stefano De Leo, ambasciatore d’Italia nella Repubblica del Congo, ha invece raggiunto la nave durante lo scalo a Pointe Noire, in Congo, accompagnato dal Comandante in Capo delle Forze Navali della Marina del Congo e dal dottor Gian Paolo Frajese, rappresentante di ENI in Congo, quasi a simboleggiare un “stringersi a coorte” del Sistema Paese Italia anche a migliaia di miglia di distanza dalla Madre Patria. Nave Marceglia ha fatto sosta anche a Libreville, in Gabon, dove nessuna nave della Marina era mai stata in visita prima, e a Dakar (Senegal), dove Giovanni Umberto De Vito, Ambasciatore d’Italia in Senegal, ha definito la fregata un “gioiello della tecnologia e dell’industria italiana”. In questa missione in Golfo di Guinea, sono state numerose le relazioni e le “amicizie” strette in navigazione e durante gli eventi addestrativi, come ad esempio durante l’esercitazione GANO ’21, a conduzione francese, che ha visto
N OT I Z I A R I O
D E L L A
Assemblea generale sul ponte di volo della fregata Marceglia. Il comune di 2ª classe Francesca Bono condivide con l’equipaggio l’articolo pubblicato a ottobre sul Notiziario della Marina “Maritime security: la Marina Militare contrasta la pirateria”. Rifornimento di elicottero SH-90A in hover con tecnica HIFR (Helicopter In-Flight Refuelling Rifornimento in volo di elicottero).
il coinvolgimento di tutte le marine rivierasche del Golfo, oppure nelle tante attività addestrative bilaterali condotte con le navi militari incrociate in mare, appartenenti a paesi africani, sud americani, ed europei, che collaborano per la stabilità e la sicurezza marittima in quel grande tratto di mare. Tra questi
M A R I N A
eventi è da annoverare l’ITA-MOR, l’esercitazione bilaterale che ha visto addestrarsi nelle acque dell’Oceano Atlantico la fregata italiana Marceglia e quella marocchina Mohammed VI, e che proprio nella sosta a Casablanca, ha accolto a bordo Armando Barucco, ambasciatore d’Italia a Rabat. Gli eventi addestrativi si sono rivelati veri e propri booster per la cooperazione bilaterale con i Paesi rivieraschi africani. Hanno creato infatti un flusso informativo efficace e concreto, in grado di garantire risposte rapide alle richieste di intervento durante eventi reali, come nel caso della scorta alla nave mercantile Queen Zenobia con la Marina Nigeriana o dell’ispezione e fermo effettuato dalla Marina del Togo alla nave mercantile Plata, sospettata di supportare la pirateria marittima e contrabbandare gasolio. In un clima sempre collaborativo e rispettoso, per accrescere le capacità delle Marine rivierasche nel contrasto alla pirateria marittima, attraverso la promozione di attività di capacity building e di pattugliamento coordinato, la missione militare ha così attuato uno dei suoi più importanti obiettivi prefissati: la valorizzazione dei rapporti internazionali, nell’ottica del più ampio concetto di comprehensive security.