Notiziario della Marina giugno 2021

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In occasione della Giornata della Marina incontriamo il Capo di Stato Maggiore, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone Ammiraglio, dire Marina vuol dire unione mare – uomo. Quanto è importante questo connubio nel panorama nazionale ed internazionale? Non voglio fare riferimento ad un concetto corporativo di marittimità, centrato soltanto sulla Marina Militare. Penso a qualcosa di molto più ampio e coinvolgente, che dovrebbe mobilitare tutti gli italiani, a partire dalla scuola. Io stesso ho maturato il vero valore del mare con il tempo. Avere interlocutori attenti e sensibili, come nel caso del Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, è un sostegno che ha condotto alla maturazione di una linea di indirizzo politico molto chiara, che prevede lo sviluppo di una strategia marittima nazionale per l’area del Mediterraneo allargato, indentificato, sia da una prospettiva economica che da quella più puramente securitaria, come uno spazio geopolitico di prioritario interesse nazionale. Uno spazio immerso “in quadro di sicurezza in costante peggioramento, che evolve verso una situazione di progressiva instabilità” e che richiede una specifica strategia da sviluppare di concerto con tutti i Ministeri interessati, in modo da poter declinare l’uso complementare dei mezzi a disposizione del Paese per mantenere aperte e sicure le nostre linee di comunicazione marittima. Una strategia che dovrà tradursi in una presenza più intensa e credibile, orientata, assieme a quella dei nostri Alleati, alla difesa di spazi aperti di libertà e cooperazione nel Mediterraneo. Celebrare la Giornata della Marina, vuol dire celebrare tutti coloro che ne fanno parte e che indistintamente sono garanzia di sicurezza per il Paese. Qual è la caratteristica imprescindibile, umana e professionale, che gli uomini e le donne della Forza Armata devono avere? Nonostante la pandemia, la Marina ha continuato a perseguire con ogni energia il mantenimento della pace e della stabilità del nostro mare. Ma il merito dei risultati conseguiti non è ascrivibile solo all’impegno dei nostri militari, ma anche e soprattutto alla forza d’animo e alla capacità di sacrificio delle nostre famiglie. Queste ultime, mentre i familiari servivano il Paese in mare, a migliaia di miglia dai confini nazionali, sono rimaste in Patria, affrontando coraggiosamente da sole i disagi e i rischi connessi con la pandemia. Un coraggio che in Marina conosciamo bene. Si

tratta dello stesso coraggio che ha animato gli equipaggi dei MAS 15 e 21 il 10 giugno del 1918 nell’impresa di Premuda, consentendogli di rientrare ad Ancona “scarichi di siluri, ma carichi di onore e di gloria”. Evento che, simbolicamente, rappresenta da sempre i valori che animano i cuori dei marinai italiani e quelli delle loro famiglie. Ammiraglio, con l’azione di Premuda del 10 giugno 1918 è stata segnata la storia della Marina Militare Italiana, tanto da celebrare, dal 1964 in poi, la Giornata della Marina esattamente il 10 giugno. Quali altri importanti avvenimenti hanno segnato la storia della Forza Armata? Molteplici, ultimo il Covid – 19. Essendo stati tra i primi ad essere colpiti dalla pandemia, abbiamo dovuto apprendere, giorno per giorno, come trattare e contenere il virus, gestendo contemporaneamente l’esigenza di salvaguardare il personale con quella, molto pressante, di mantenere attive tutte le funzioni necessarie per l’operatività dello strumento aeronavale. Una fase che ci ha visti protagonisti, sia nello sviluppo delle procedure di contenimento e prevenzione del contagio sulle navi, sia nella condivisione delle nostre scoperte e conoscenze con le altre Marine, attività, quest’ultima, che ci è valsa testimonianze di grande stima e gratitudine dai colleghi dei Paesi Alleati. Abbiamo profuso ogni sforzo per apprendere e gestire la nuova condizione con la massima rapidità, in modo da continuare ad onorare i nostri impegni istituzionali senza alcuna interruzione. In questo sforzo, cui ha preso parte tutta la Marina, senza alcuna riserva, hanno svolto un ruolo determinante le tre principali articolazioni della Forza Armata: il Comando Scuole, che ha individuato le migliori modalità per assicurare, nella massima sicurezza, la prosecuzione di tutte le attività formative e concorsuali; il Comando Logistico, regista e protagonista delle iniziative di supporto alla popolazione civile per il contenimento ed il contrasto della diffusione del virus, quali il posto medico avanzato, i drive through per la somministrazione dei tamponi e i punti di vaccinazione Difesa; infine e soprattutto il Comando in Capo della Squadra Navale. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nella


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