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Il vino gioca SENZA ALCOL di Giambattista Marchetto
GUARDANDO IL SEGMENTO DEGLI ALCOHOL-FREE CON OCCHI LAICI, SI RILEVA L’EMERGERE DI UN NUOVO MERCATO (SOPRATTUTTO LEGATO AI GIOVANI). MILIONI DI BOTTIGLIE GIÀ PRODOTTE IN GERMANIA, FRANCIA E SPAGNA. L’ITALIA INSEGUE, MA CON CASI DI SUCCESSO COME HOFSTÄTTER, SCHENK E PRINCESS.
70 PAMBIANCO HOTELLERIE Settembre/Ottobre 2021
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ino o non vino? Questo è il dilemma: se sia più nobile nella mente soffrire la rinuncia all’alcol e dardi di dealcolata fortuna o prender armi contro un mare di bevande pretenziosamente vinose e, opponendosi, por loro fine? Parafrasando Shakespeare, il dibattito in Italia sui vini dealcolati sembra oggi più ideologico che legato a una riflessione concreta e orientata al realismo del mercato, ma i produttori ne vedono le potenzialità. OPPORTUNITÀ DI FILIERA “Con la nuova Ocm vino emanata con la riforma Pac, i produttori europei possono avere un’opportunità di mercato in più – osserva Denis Pantini, dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor - in uno scenario in cui l’attenzione alla salute è sempre più evidente nei comportamenti di consumo”. E citando i dati diffusi dal Comitato Europeo Produttori Vinicoli, l’analista riferisce come gli spumanti analcolici consumati ogni anno in Germania siano già a quota 22 milioni di bottiglie, in