Gennaio 2021

Page 10

La forma delle nuvole

Un padre e una figlia osservano il mondo

MERAVIGLIOSA, SAPIENTE NATURA di Gianrico e Giorgia Carofiglio

L

Siamo abituati a pensare che la natura sia solo una delle risorse che possediamo e sfruttiamo. Niente di più sbagliato. E da una foresta possiamo imparare un’importante lezione 10

a scienziata canadese Suzanne Simard ha dedicato la sua carriera allo studio delle foreste. Quando camminiamo tra i sentieri di un bosco, di solito i nostri sguardi sono rivolti verso l’alto, alle chiome degli alberi, o in avanti, al susseguirsi di tronchi, rami caduti, tracce di animali selvatici. Simard, che da piccola visitava le enormi foreste canadesi con i suoi fratelli, ha invece passato decenni a portare alla luce quello che succede nel sottosuolo delle foreste. Sotto le distese di alberi si estende una rete sterminata di radici e funghi. Queste ramificazioni collegano le radici di alberi anche lontani tra loro: funghi e alberi creano un’alleanza sotterranea che permette loro di comunicare e collaborare. Attraverso segnali trasmessi dai funghi, gli alberi possono avvertire i propri vicini in caso di pericolo (come, per esempio, l’arrivo di un parassita, cui occorre reagire con la produzione di sostanze chimiche) e passare sostanze nutrienti a piante più giovani, fragili o meno esposte al sole. Sono scambi che non avvengono solo tra individui della stessa specie, ma anche tra specie diverse e perciò tradizionalmente considerate rivali. Perché funghi e alberi si comportino in questo modo, collaborando tra di loro, rimane un mistero. Quello che sappiamo è che una foresta ha

un’organizzazione molto più complessa di quanto immaginiamo. Alberi, muschi, funghi e batteri sono interdipendenti tra loro e formano strutture che sono molto più della somma delle loro parti: per questa ragione, alcuni scienziati chiamano le foreste “superorganismi”. Scoprire che le foreste sono sistemi tanto articolati ci mette di fronte a domande importanti sul rapporto tra uomo e natura, sulle caratteristiche che pensiamo essere solamente umane - o al massimo condivise con poche specie di mammiferi - tra cui la comunicazione e la cooperazione. Non sono solo le foreste a mettere in crisi la nostra arrogante concezione dell’uomo come l’unico essere dotato di certi tipi di intelligenza. Negli ultimi decenni, numerosi studi hanno indagato le insospettabili qualità di animali tradizionalmente considerati inferiori. A cominciare dai polpi, che sono capaci di evadere dagli acquari, di usare pietre e conchiglie come strumenti, di distinguere creature al di fuori della loro specie, anche esseri umani. O i corvi, che sanno risolvere problemi complessi, individuare volti conosciuti anche dopo anni, usare rametti per recuperare cibi difficili da raggiungere. Generalmente, tendiamo a credere che ci sia una separazione netta tra uomo e natura: l’uomo è dotato di intenzionalità e si organizza in strutture sociali evolute, mentre

www.spazio50.org | gennaio 2022

_Carofiglio_5_m-A 10

20/12/21 15:54


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.