Produzione & Igiene Alimenti n.2/20

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ADDITIVI ALIMENTARI

Aromi e solventi: nuove regole in campo alimentare

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arantire cibi sani e sicuri lungo tutta la filiera produttiva è la missione dell’Unione Europea e del nostro paese come membro, una sfida affascinante che parte da un controllo integrato che supera le logiche di approccio settoriale e verticale; un metodo che parte dalla combinazione di requisiti elevati per i prodotti alimentari e per la salute e il benessere degli animali. Una sfida di questa portata in un campo strategico come quello alimentare parte gioco forza dalla capacità da parte degli organi legislativi di valutare in anticipo il safety profile di numerose materie prime impiegate nel settore, siano essi aromi, additivi o solventi, riuscendo a limitarne e addirittura vietarne l’utilizzo in alcuni casi di particolare rilevanza. Per comprendere a pieno l’attenzione sullo standard di qualità legato al mondo degli aromi e additivi alimentari è doveroso ricordare che il controllo ufficiale degli alimenti e delle bevande ha la finalità di verificare e garantire la conformità dei prodotti in questione alle disposizioni dirette a prevenire i rischi per la salute pubblica, a proteggere gli interessi dei

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consumatori e ad assicurare la lealtà delle transazioni: vedremo in questo articolo alcuni dei cambiamenti più recenti in termini di normative vigenti nel settore alimentare.

Trend della canapa: nuove indicazioni Moda, cosmetica, pubblicità e potremmo continuare alla fine citando i diversi mondi che nell’ultimo periodo sono stati conquistati dal trend della canapa, diventato elemento di tendenza anche nel settore alimentare: a tal proposito è stato pubblicato il 15 Gennaio 2020 in Gazzetta Ufficiale il Decreto 4 Novembre 2019 atto a fissare i valori dei limiti massimi di tetraidrocannabinolo (THC) totale ammissibili negli alimenti al fine dei controlli ufficiali. L’applicazione della norma è sottoposta al regolamento (CE) n. 764/2008, che stabilisce le procedure relative all’applicazione di determinate regole tecniche nazionali a prodotti legalmente commercializzati in un altro Stato membro e che abroga la decisione n. 3052/95/CE, gli alimenti ammessi sono i semi di canapa e la farina ottenu-

ta dagli stessi con limite per il THC a 2,0 mg/kg; l’olio di semi di canapa con quantità massima a 5,0 mg/kg e gli integratori, mondo in cui la canapa ha trovato un utilizzo incredibile, contenenti alimenti derivati dalla stessa con limite massimo di 2,0 mg/kg. Il provvedimento si è reso necessario dal momento che, come accennato, a livello economico il trend dei prodotti a base di canapa e derivati rappresenta un business importante e le posizioni dei vari legiferatori erano discordanti e poco chiare sia in Italia che a livello europeo per quanto riguardava i limiti sui livelli di presenza per i principi THC e CBD.

Produzione & Igiene

Marzo/Aprile 2020


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