''ITALFOR PELLICANO' ' 1991-1993
© Sintagma Editrice - Torino - I ediz a prile 1994 Tutti i diritti 1iservat i - Og ni riprodu zion e è vieta ta ISBN 88-85 174-23-X
Fotografie: Fran co Astuto e archivi d 'e poca L'Editore è a di sposiz ion e deg li eve n tua li av e nti d i ritto che non sia stato possibile rintracciare
Impianti : Simagma di v is io ne prestampa
Pro111o zi o11e : Ski pper Comu ni ca tion
Sta111pa: T ipolito g rafia Toso - Torino
Consulen z a edi10riale: Norm a Ca san o, Loredana Buonfi g li o , Gi a nluca Forchin i
In copertina : co lo nna di automezzi del co ntin ge nte " lt alfo r Pellicano" s ull e monta g ne alba nesi (fo to d e ll ' Autore)
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RINGRAZIA1"1ENTI
Desidero esprimere lamia gratitudine a quanti, cittadini albanesi e italiani, hanno voluto aiutarmi in questo lavoro in maniera discreta e cortese. Un particolare grazie al S. Ten. Giusepp e Di Noto, arberesh, che per tutto il periodo trascorso in Albania, è stato per me oltre che un amico, un traduttore e un interprete intelligente e fedele.
Questo lavoro , con tutti i suoi limiti , vuole e,ssere un atto di amicizia dovuto a tutti i colleghi e subordinati impiegati nell'Operazione Pellicano, cbe con il loro lavoro hanno tenuto alto il prestigio del nostro B~erci t o, vuol~ essere un documento il più completo possibile relativo fil.,., l'opera $'V olta dal Contingente Militare Italfor "Pellicano":an Albania.
Franco AstutoPresentazione
del Capo di Stato Maggiore dell'Esercito
Gen. Bonifazio Incisa di Camerana
La caduta del muro di Berlino e la fine della contrapposi z ione tra i Blocchi, hanno dato
~·av_vio ad una serie d~ tr~ s!ormazi~ni g~o-strategich_e che h~nno ~-ro!on~amente cambiato 11 sistema delle relazioni mterna z wnalL e lo scenano degli equilibri di poten z e
E' così finita l'epoca in cui il timore di un olocausto nucleare ed il contemporaneo "effetto impero"incombente sui popoli gravitanti nell'orbita comunista - manteneva sopite antiche tensioni, contenz iosi locali e mai spenti c onflitti reiionali.
A tali mutamenti, giustamente definiti epocali, ha fatto seguito l'insorgere ed il rinascere di molteplici e divers(ficate situazioni di crisi, ch e oggi rappresentano altrettanti rischi per la pace nel mondo.
Sempre più avvertita è dunque L'esigenza di reali z zare un sistema di sicure zza sovranazionale, in grado di coinvolgere la volontà delle Na z ioni più proiredite in un comune impegno verso la stabilità e la giustiz ia .
Un impegno a cui anche l'ITALIA ha sentito il dovere di contribuire in misura sempre più sign(ficativa, impiegando le Forze Armate in numerose missioni di pace, sicure z za ed assistenza fuori dei conjìni, nell'intento di.fornire concreto sostegno alla soluzione di talune tra le principali situa z ioni co11flittuaii in atto
Dal Libano all'Albania, dalla Somalia al Mo zambico alla Cambogia, le Unità dell'Esercito hanno evidenz iato livelli di prontezza e capacità operativa elevatissimi, forse addirittura inattesi, dimostrandosi pienamente idonee a soddisfare le mutate esigen z e di d(fesa dello Stato e le conseguenti scelte politiche adottate in materia di sicurezza.
Operazioni delle quali è giusto che si parli più diffusamente : per onorare chi ha profuso con abnega z ione il proprio impegno; per diffondere, an c he tra i non addetti ai lavori, una conoscenza maggiore dell'Esercito ltaliano e delle potenzialità dei suoi uomini.
Questi sono alcuni dei motivi per i quali sono particolannente lieto di presentare il volume "Albania - Italjòr P e llicano", che racconta - in modo semplice ed immediato, unendo le parole alle immagini - i 700 giorni di missione degli uomini del Con.tingente "Pellicano".
Oltre due anni di intensa attività, che hanno complessivamente visto imper:nato al di Là dell'Adriatico oltre 5000 uomini e 90 infermiere Volontarie della Croce Rossa.
Il dispositivo del "Pellicano" è affluito in Albania a partire dal JR settembre 1991 per dare vita alla missione umanitaria e di assistenza alle popolazioni locali decisa dal Governo Italiano.
Da quel giorno e per molti mesi, i me z zi dei Centri Lo gistici di Durazw e di Valona hanno percorso oltre 10 milioni di chilometri , movimentando centinaia di tonnellate di rifornimenti ogni giorno. Nei poliarnbulatori, nel .frattempo, venivano effettuati olt re 200.000 interventi sanitari; nei porti scaricate le derrate, poi stoccate nei magazzini; trcunite elicotteri effettuati i trasporti nelle zane più aspre.
Un'attività spesso condotta in terreni dijjtcili ed in condi z ioni atmo.~feriche avverse.
Le nostre Forze non avevano armi. Ma la missione poteva essere assolta solo dalla Forza Armata: da un'Istituzione cioé, idonea per disponibilità di personale addestrato, di mezzi adeiuati e di procedure d'a z ione, ad operare ininterrottamente per lunghi periodi, in presenza di condizioni d{!ficili, senza cadute di efficienza.
Un successo reso possibile dall'impegno di tulle le Armi ed i Co,pi del!' Esercito eh.e hanno assolto, nel modo migliore, il difficile compito assegnato, contribuendo in misura probabilmente decisiva alla rinascita economica, sociale e politica del popolo albanese.
La pres enza di consistenti.forze militari ita liane -disarma te, ma pur sempre in un(forme - intervenute solo per servire la causa dell'emancipa zione della gente d'Albania, ha ir{fatti. creato le condizioni per attenuare le rivalità esistenti tra vuppi locali e per spegnere tensioni latenli c he avrebbero potuto degenerare in sconlro armato.
Condizioni che, fra l'altro, hanno consentito ['ele z ioni del primo parlamento demo c ratico del dopoguerra e L'insediamento di un governo rappresentativo, capace di assumere le iniziativ e necessari e per la ripresa del Paese. Tutto questo è stata la missione umanitaria in ALBANIA. Giorni di duro lavoro; soldati al lavor nel fango; autome zz i impegnati su strade sconnesse p e r portare, anche nel villaggio più lontano, l 'assistenza della Comunità inte rna zionale; Quadri e Gregari accomunati da una sola determina z ione.
Imrnagini che il volume "Albania - Ita(for Pe lli cano" ci ripropone, portandoci in quella terra, ad un lempo cosi vi cina e cosi lontana d a l nos tro Paese; insieme ai protagonisti di una magnffi c a esperienza che, di certo, rimarrà ricordo indelebil e per tutti gli Ufj-iciali, i Sottufficiali, le Infermiere
Volontarie , i Graduati, i Carabinieri ed i Militari di truppa dell'Esercito e della Marina che hanno preso parte alla missione. Ricordo indelebile di un impegno coinvolgente, che ha avuto come premio l'qffettuosa riconoscenz a m anffestata dalle genti albanesi e l'appre z zamento dell'Esercito.
Un'opera ed una raccolta do c umentale comple ta, che non manca di proporre una sintesinecessaria per comprendere le ragioni profonde dell'attuale situaz ione - storica, sociale e culturale della realtà albanese.
Una leuura avvincente, che si spegne in modo originale, con una serie di divertenti vignette . Una forma diversa, ma non priva di s e rietà concettuale, per far comprendere a chi non ha mai vissuto un 'esperie n z a militare in un paese straniero, come ottimismo e buonumore siano caratteri essen ziali per bene operare.
Due prerogative che derivano dalla serenità, dalla coscienza di lavorare in.favore della società, al serviz io degli altri; dalla soddisfazione - poi - del dovere compiuto. Un messaggio di speranza e di fiducia, dunque , che ci arriva da chi è tornato dalla missione in ALBANIA.
Lo stesso messaggio che possiamo ritrovare nel racconto di tutti gli altri soldati che ri e ntrano dalle missioni di pace in AFRICA e che è doveroso sia trasmesso al popolo italiano, troppo spesso disattento nei confronti del mondo militare
Perché l'Esercito Italiano - a dispetto dei denigratori - è ancora saldo ed efficiente, pienamente meritevole del consenso della Na z ione.
Avvio alla lettura
di Francesco Alberto GiuntaNon è che aiuti quando l'autore di un Libro dichiara che la sua non è opera scientifica e tantomeno letteraria bensì un libro-documento diretto alla conoscenza di una regione d'Europa in un momento preciso della sua storia. Non aiuta perché chi scrive è sempre interessato al processo costruttivo, letterario o storico, dell'opera di cui si accinge a farne un fatto concreto. Nel caso specifico si tratta di un. libro che ci fa conoscere si un popolo nella realtà di un. momento storico ma non trascurando di passare in. rassegna rapidamente risvolti culturali e di costume con riferimento al suo passato.
Franco Astuto, l'autore di "Albania ltalfor Pellicano" traccia con mano sicura un. quadro veloce sugli sviluppi della storia e dei fatti essenziali della nobile Na z ione Albania per farla conoscere a quanti si sono interessati alla tragedia dei suo popolo in concomitanza, però, con l'arrivo in Albania del Contingente italiano "Ita(for Pellicano".
Astuto, con questo corposo libro di notizie, di dati e immagini, si assume anche l'onere di fare il resoconto dell'impegno di aiuti alimentari, mezzi economici, assistenza e soprattutto di calore umano profuso dagli uomini facenti parte della Missione Militare italiana durante gli oltre due anni di permanenza nei "Paese delle Aquile" per soccorrere quelle infelici popolazioni sull'orlo di una guerra civile .
Tale compito, difficile da realizzare in territori estranei per cultura e morfologia del territorio e inusuale per un esercito, è bene rappresentato nel libro nella sua complessità globale e nei risvolti umani.
In particolare ci ragguaglia come la Missione Militare italiana abbia avuto inizio con lo sbarco a Durazza del settembre 1991 degli uomini e di imponenti mezzi dell'Esercito italiano fino al suo epilogo nel dicembre del 1993. Al riguardo ci piace ricordare le elevate parole dell'allora Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Generale Goffredo Canino, rivolte alle forze del Contingente schierato nella Caserma Brummer di Villa Opicina il I 6 settembre I 99 I: ( ) "il vostro compito è di andare ad assistere a nome dell'Italia un popolo che si trova in condizioni di disperazione e con il quale abbiamo condiviso secoli di storia."
Questo libro, con il linguaggio semplice di chi conosce L'asprezza della vita e Le tragedie di popolazioni alla mercé del bisogno di ogni genere, parla soprattutto dello sforza compiuto da rnigliaiadi uomini e ne documenta la portata e il peso attraverso L'elenca z ione di ciji·e e di statistiche; risultato di un.a organizzazione militare quanto mai complessa ma altamente efficiente perché generosa e moderna.
L'autore, ben piazzato nel suo ruolo di Capo Sezioni Operazioni e Capo Ufficio Operazioni del Contingente dal settembre 1992 in Albania, osservatore del drammatico vivere della popolazione albanese, con la sobria elencazione deifatti e degli interventi operati ha compiutamente antolocizzato quanto sia stato grande e di non semplice attuazione l'onere supportato dal Contingente Militare italiano "Pellicano" afavore di quelle popolazioni sconvolte nell'anima e sbandate nei sentimenti a seguito del brusco capovolgimento socio -politico avvenuto con la riconquista libertà.
La prima parte di "Albania ltalfor Pellicano" in. un felice excursus tratta della geografia e della storia essenziale per capire il territorio e le origini di quel popolo ma parla anche delle dinastie che regnarono in quelle terre nonché delle vicissitudini vissute dai popolo d'Albania. Nella seconda parte, la più corposa e documentata, sono descritte le operazioni umanitarie e di sostegno Logistico promosse e portate a termine da "Italfor Pellicano". Notevole la documentazione di scritti ed
ùnmagini, sia di natura sLOrica sia di attualità, connessa alla illustrazione della Missione compresa quella rappresentata in chiave unwristica a cura di alcuni partecipanti al " Pellicano". li libro di Astuto a nostro parere dovrebbe suscitare interesse ed entusiasmo non solo pres so quanti a diverso titolo hanno partecipato a tale straordinario avvenimento ma presso quanti nel mondo hanno a cuore iniziative umanitarie.
E con animo grato verso l'autore che ci accingiamo al congedo di questo succinto avvio alla lettura del libro consegnando l'opera di Franco Astuto alla meditazione su un fatto che ha riscosso il plauso e l'ammirazione di molte genti che, compiaciute, hanno sottolineato come "una unità militare" possa divenire punto di aggregazione tra popoli assai differenti per lin gua, etnia e cultura.
Francesco Alberto GiuntaIntervista al Generale Comandante del Contingente Italfor "Pellicano "
Gen. B. Carlo Ciacci febbraio 1993Il Contingente "Pellicano'' è composto da professionisti e militari di leva. Fino a questo momento si sono avvicendati circa 5000 militari di truppa. Quali sono stati i problemi relativi al governo del personale e quali quelli derivanti dall'inserimento dei militari nella nuova e particolare s itnazione albanese?
All'i nizio della missione, il "da fare" era ta lm ente tanto che non c 'era spa zi o per al tri pensieri. Oltre al lavoro stretta men te coru1esso con l'àssolvimento d el compito, vi era la pressante es igenza di migliorare le condizioni di vita ne l campo, ed a questa attiv ità concorrevano tutti , mettendo a dispos izione della com unità la loro inve ntiva, l'in iz iativa ed un acuto spirito di collaborazione.
Erano , insomma, "tempi di g loria" , che, come sempre accade , st imolavano la viva partecipazione di tutti. Inoltre c'era cu riosità per un mondo nuovo e sconosciuto ; c'erano la pi età per un popolo tanto sofferente; c'era l'orgoglio di appartenere ad una Nazione che sapeva e voleva intervenire con tan ta generosità in favore di un popolo vicin o, associato al la coscienza del bene che ciascuno stava operando; e, infine, ma non ultimo , c'era il sen so di appartenenza alla Forza Armata, che dava pro va di grande efficie nza e di sicura efficacia.
In tale situazione, il persona le reagisce sempre molto po si tivamen te e si compo1ta benissimo, al di là delle più ottimisti ch e previsioni.
Poi, i "te mpi di gloria" so no fini ti e la mi ssi one è entrata nella " normalità" E a ll ora si è se ntita più acutamente l' es ige nza di un miglioramento dell e condizioni di vita. T al e richiesta ha trovato pronta risposta e, conu·ariamente a qu ell o che si temeva, non ci sono stati "cali di tensione" Anzi, si può dire ch e, è aumentata la coscienza del ruolo e si è trovato un felice equilibrio tra duro impegno di lavoro e " qualità della vita".
Il campo non s i è mai tra sfo rmato in una caserma. Il lavoro è esclusivamente op e rati vo per tutti; i servizi sono ridotti al minimo; ognuno , ultimato le att ivi tà connesse con il suo compito istituz ionale, è libero e si "gestisce" come vuole , seppure nei limiti angusti del campo. Tutto questo ha creato un a situa zione di vita molto serena, che stimo la il sens o di responsabilità di ciascuno. li clima di sc iplinare è eccellente.
Se vog li amo dare sinteticamente un'id ea del "morale" del personale, basta osservare che la qua si totalità dei Quadri e della Truppa non vuole tornare in Patria alla scadenza del "turno" . Il mio problema non è convincerli a restare, ma convincerli a to mare ai loro reparti.
Signor Generale, "Pellicano" opera in un Paese con una difficile situazione politico economica. Quali
so nostati i problemi e le preoccupazioni in merito alla sicurezza del personale considerato che lo stesso non è a rmato?
La sicurezza, in ogni circostanza, è garantita da ll a Po li zia albanese, che vigila s ul campo, ci accompagna in ogni spostame nto s ignificativo e ci assiste durante le att ività d el te mp o libero. Non ci sono mai stati problemi, a meno di qualche rarissimo ep isodio di teppismo rivolto ve rso persona le isolato.
Il personale è s icuro ! E non solo per la continua vigilanza della Polizia, ma, sopra ttutto, perché la popolazione ci vede con simpatia e, spesso, con affetto.
L'Ambasciatore d' Italia , dott. Tor quato CARDILLl, ha detto pubblicamente che il "Pellicano" ha evitato una guerra civile, Lei è dello stesso avviso e perché?
Ritengo che l 'Ambasciato re Cardilli non esageri. Del resto, ha fatto spesso questa affermazione in presenza di membri del Governo al banese, che hanno concordato. C'è stato un momento in cui i bisogni e lementari erano talmente pressanti che l'unica poss ibilità di sopravvivenza era la fuga , che, peraltro, veniva impedita. Ovviamente, i d iversi gruppi politici attribuivano ai " ri va li " tutta la colpa della tragica si tuaz ione e l'esasperaz ione era giunta ad un punto tale che si sarebbe fac ilmente gi un ti allo sco ntro e, quindi, a lla guerra civile.
L'arrivo cie l " Pellicano" e degli a iuti italiani ha fo rt emente allentato la te ns ione: era il chiaro segno che il pro ble ma albanese stava a cuore a qualcuno, c he qualcuno veniva in loro aiuto, che la minaccia alla loro so pravvivenza si attenuava. Era un pri mo segno che dava una c oncreta speranza ne l futuro S i, penso pro prio che si sia evitata una guerra civile.
L'E-sercito italiano s pesso è stato criticato e a volte anche severamente dai mass-media. Ne l confronto con altri Eserciti della N ATO la Forza Armata è stata spesso classificata agli ultimi posti. Ogni volta, però, che l'Esercito è stato impegnato in missioni in ternazionali i risultati conseguiti sono stati apprezzati non solo dagli stessi mass-media, ma, anche dalle organizzazioni internazionali e mi riferisco ad esempio all e missioni ONU:
- Libano- UNIFIL (United Nations Interim F orce s in Lebanon) in corso dal luglio 1979;
- IRA N- IRAQ-UNIIMOG (United Nations Iran Iraq Military Observer Group) Agosto 1988 / Febbraio 1990;
- NAMIBIA - UNTAG (Un ited N ations Te mporary assistance Group) Helita l y marzo 1989 A prile 1990 ed altre missioni umanitarie come le Operazioni "Pel-
licano" in A lbania , " Ibis" in Somalia , "A lbatros" in Moza mbi co.
Lei c he h a av uto modo di esse re un o dei Co mandanti di queste operazioni , com e s piega t utto ciò?
E'facilc osservare che i mezzi d'informazione in linea di mas s ima, non cono sc ono le Forze Armate e, di conseg uenza, non le co nosce il popo lo itali a no. E'fac il e dire che se ne parla bene o male in base a co noscenze molto superficia li "cost ruite" sull'onda di spinte emotive occasional i.
E" facile, ancora, osse rvare che le nùssioni alr estero impegnano una limitatissima quantità di forze, ma s pesso co involgono gran parte delle Forze Armate , che pon go no pai1icolare attenzione a queste nù ssio ni e dedicano lo ro le migliori ene rg ie.
E'q uesto il caso anche del "Pell icano". Quando è iniziato era runico consistente impegno ali· estero delle Forze Arm ate, che ha po tu to sceglie re il perso nale cd i me zzi più ada tti , poi, grazie alla capacità di tutti i partecipanti , alla sensibi lit à cd alla professionalità di c hi, in Patria, doveva curare il sos tegn o, s i è otte nu ta una "resa" a lt issima. E ciò si ripete puntua lmente ad ogni imp egno Almeno, finché ci saranno risorse bastanti per t.utte le miss ion i!
Perché l' Es ercito e non un'altra qual si as i organi zzazion e c i vil e it a li a na, in una orga ni zzaz i one come quell a che ha visto prota go ni s ta il " Pelli ca no "?
Perché bi sognava faresubitoe bene. In tali c irco tanze può operare con successo solt anto un'organizza z ione strutturata ed addestra ta per operare in si tuaz ioni cli emergenza. In altre parole, era indispensabile servirsi di un organismo che sa provvedere contemporaneamente, e fin da l pri mo mom e nto , sia all'asso lvi mento cie l co mpito s ia al proprio autosostentament o in senso lato (rifornimenti, mantenimento, riparazioni , co ll egamenti , assistenza sani taria, lavori, ve novagliame nto , etc.). E r ite ngo che solo l'Esercito abbia questa capacità. E, si badi bene, non una componente specializzata dell'Esercito, ma qua lun qu e unit à de ll e forze Arma te. Come amava dire il Gen. Quintana , " Pellicano·· è l'Eserci to "normale".
Miss ioni umanitarie dei tipo " Pellicano" , ov e se ne prev eda l'es te ns ione o l t re l a fase di e merge nza, do vre bb e r o tra sfo rmar s i in ass istenza t ec nico-po litico-milita re intesa a crea re l e condi z ioni per un a co ll aborazione economica politica t endente a far us cire d efinitivamente dal tunne l della cri s i la Nazione aiutata. In Albania ciò non è avvenuto. Dall'inizio d e ll' opera zi one (2 1 settembre 1991 ), i nfatti , s i è ancora n e lla fase di e m erge n za. Lei non p e ns a ch e s ia g iu nto il t em po di pa ss ar e ad altr e form e di aiut o'?
1on sono sicuro di avere gli elementi per rispondere compiutamente. li "Pellic ano" è un o rganismo militare e dovre bbe trasfo rm ars i in una mis s ione di assistenza tecnico - militare, e per assistere prevalentemente l' Esercito albanese T utt avia, l'Ese rcito a lba nese ha struttu re, mate rial i, mezz i, e cu ltura comp letamen te d iversi dai nostri, per cui appare piutto sto improbabile che possa avv alersi di un' ass istenza is pirata a tutt'altri pr incip i. Comunque, le Autorità albanesi hanno chie sto di aiutarli a preparare del personale militare per pa ssare ad una fo r ma cl 'i nt eg razionç. Lo faremo rno ltO vol e ntieri!
Non è escluso che l' Esercito albanese po ssa gradualmente sostituirsi al nostro con il suo personale, acquisendo i nostri proce dim en ti ed imparando ad usare i nos tri
me:a. i Ma, poi, con quali mezzi op e rerà se noi torneremo in Patria?
So no note l e difficoltà rapp resen tate dalle strad e albanesi, s ia perch é s conos ciute ai conduttori militari , s ia p erc hé torme ntate , s trette e sconnesse. li Coma ndo d el "Pelli ca no" come ha risolto il pro bl ema?
Co n l'orgaiùzzaz ione e la prudenza. Le strade sono anguste e spesso hanno un pessimo fondo. Ma quello che è più perico loso è il traffico, assieme alla totale non educaz ione strad ale de i pedoni , alla presenza di animali. Guidare è semp re un'avventura e og ni viagg io sta nca molti ssi mo E, allora , colonne, bassa ve locità, ass istenza tecnica immed iata e collegamenti sempre in atto per soccorrere i mezzi in diffi col tà Quanto alla prud enza, ollre all'azione svo lta dai Quadri, co n ta rno lti s~imo l'e spe rienza diretta: fin dal primo viaggio, appena vis te le reali condizioni, ogni condullorediventa prudentissimo e tiene occh i ed orecch ie ben aperti.
Operare fuori dal territorio naz ionale , comporta una serie di diffico ltà no n ris contrab ili qu ando s i opera in Patri a. 1n Alban ia queste diffi col tà s i s ono moltiplicate per la m ancanza tota l e di assis ten za relati va al rifornimento di viveri, parti di ricambio automobili s tici, a ll 'acqui s izion e di materia le vario e di prima necess ità in quanto non esistente nel territorio. Com e s i è dovuto orga ni zzare "Pe lli cano" per ri so lvere tali es ige nze?
E' molto sempli ce: facendo giungere tutto dall ' Italia.
V u ole fare una s intesi d egli a mma estra m e n ti acqui s iti e quali s uggeri men t i s i sentire bb e d i fornire ad un a ltr o Co mand a n te?
Il ·'Pellicano" è un'esperienza addestrati va di altissimo livello. Ad esempio, c i siamo fatti un'esperienza valida sulle operuioni di scarico delle navi, sug li stoccaggi in magazzino. Sull'organizzazione dello "svuotamento" dei magazzin i portu ali in re lazione a ll a qualità delle merci. Tutte conoscenze che c i mancavano perché la conoscenza prati ca della logist ica si ferma, di fatto , al terzo anello.
Gli ammaestramenti sono, in realtà, minori di quelli che possiamo immag inare perché la stru ttura ha funzionato come in Pa tria. senza par ticol ari adeguamenti. Forse l'ammaestramento più importante riguarda l'organizzazione del cam po. Qui abbiamo usato due infrastrullure già es isten ti e le abbiamo adegua te alle no s tre esigenze. Ci ò ha richiesto un lavoro lunghissimo e molto impegnativo e continuiamo quotidianamente a combattere per garantire luce ed acqua ai campi. In realtà , gli unici problenù che si sono risolti rapidamente sono quelli in cui si è fatto subito ricorso ai co ntainer$. Forse, la soluzione ideale consiste nel fars i assegnare un'area sufficientemente ampia e costruirvi subito una ciuà di conta in ers, più qual c he prefa bbricato e grosse tende pe r us o generale. Con l 'e nergia elettrica fornita da gruppi elettrogeni, un breve acquedotto di raccordo e un raccordo fog nario , il c ampo può d ivent are aut osufficiente in tempi molto più brevi di quelli necess ari per adeguare in frastrutture.
Ad un a ltro Coma nd ante di "Pel li cano" non ho da dare particolari sugger imenti, se non quello d 'avere molta pazienza con le Autorità loca li e di cap ire che, molto spes so, pur se animate da buona volontà, trovano grosse difficoltà nel realizzare ciò che vorrebbero. Quindi, pazienza, tenacia, e la ricerca cont inu a di soluzion i per loro con c retam e nte realizzabili!
Stralcio del di sco r so dell'allora Capo di Stato Maggiore dell'Esercito
Gen. Goffredo CANINO
Tenuto il 16 sette mbre 199 1 a Villa Opicina , Caserma Brumm c r , in occas ione della partenza del Contingente "Pellican o" per l'Albania
Stralcio dell'intervento del Capo di SME in occasione della partenza del Contingente Ita lfor " Pellicano" da Villa Opicina Ca erma "Brummer" se de del tricentenario "Piemonte Cavalleria": il giorno 16 luglio 1991 , il Capo cli Stato Maggiore dell'Esercito si è recato a Villa Opicina presso la caserma Brummer per porgere il saluto dell'Esercito ai mi li tari in partenza per l' A lbania con il Contingente ltalfor "Pell i cano". Si riportano alcuni brani· del discòrso volutamente sen za alcun commento.
Il Capo di Stato Maggi ore nella sua all ocuzi one, ha evidenziato lo scopo prettam en te umanit ari o dell'intervento ricordando tra l'altro:
« ... il vostro compito è di andare ad assi ste re a nome dell'Italia un popolo che si trova in condizioni cli dispera z ione e con il q ual e abbia mo condiviso secoli di storia».
« Solo le Forze Armate sono in grado in questo momento di svolgere questo compito, non es istono in Italia altre organizzazioni civili che potrebbero ass icurare, in questi tempi e in questi modi, il regolare svolgimento dell'operazio ne . Per portarl a a buon fin e noi s icurame nte s iamo sov raordimensionat i e sovraddestrati e sovrattrezzati».
« Proprio per qu es to intervengono l e Fo rz e Armate, e cioé per anivare in temp o breve per gli aiut i alimentari, per far fronte co n immediatezza all'emergenza, anzi a ll a sop ravviv e nza».
« ... Nella seconda fase, a noi si sosti tuiranno gli opera tori economici c he dovrebbero aiutare l'Al bania a rinascere dalla cupa tragedia che l'ha inghiottita per mezzo seco lo >>.
« Non è un'operazione militare e sostenere queste tesi è una vera e propria manipolazione , un falso» .
« ... Dov ete essere a mbasciator i del volto buono d e ll'Italia espresso dai suo i uomini in uni forme» .
« ... Ha fatto premi o so prattutto no n tanto la cap ac ità di co mbalte re, ma la nostra organi zz azi o ne, il nostro habitus, m entale, l a ca p acità di esprimerci in condizi oni di risc hi o e di qu a lunqu e a mbi e nte e c ircos tanza. Al mom e nto a ttuale no n esi sto no in Italia e fo rse anc he in E urop a organizzazioni di questo tipo , s iano vo l o ntari o no: so lo le Fo rze Armate so no in g rado di esprimere un interv e nto e ffi cace».
<< ••• Non mi se nto né umi li ato né offeso perc hé devo affrontare con l' Ese rc it o un comp il o uman i tario» .
L'operazioneltalfor "Pellicano" rappre:~enta nel!' ambito del soccorso umanitario alle popolazioni albanesi, l 'elemento fondamentale che ha consentito ai governi di avviare il processo di democratizzazione e gestire in qualche modo La gravissima crisi economica e politica.
Il Pa ese delle aquile si presentava dopo circa 40 anni di regime marxistaleninista come un paese distrutto, allo sfascio, nel mezzo di una gravissima crisi alimentare e produttiva e sull 'orlo di una guerra civile.
Capitolo I Albania cenni storici
(L'antica Bandiera di Scanderbeg nella descrizionediBARTELIUS e LA VARDINTratta daNgja,je Historike - Detroit, 1976)
Le orig i ni degli Albanesi sono antichissime. Leprime tracce d i vi ta umana di questo antico popolo risa lgono al paleoli ti co medio. Racconti, leggende, cli un popolo vissuto pe r moHo tempo nell'anarchia in un regime patriarcale e feudale s' intrecc i ano; esse s i confondono con quelle de i popoli de l bacino che si affacciano su l mare Adr iat ico. r te rrito r i degli S tati balcanici non sono, da l punto d i v ista geografico, bene de li neati Lo stesso criterio et nico non è probante a definire connotazion i certe
Il nome dj Albania compare per la prima volta ne ll a s toria , sotto la forma di popoli A lb anoi avente per capitale Albanopolis (forse p resso l'att uale Elbasan) , con Tolomeo ( circa 130 d. C ), ta le nome venne attribuito alle genti abitanti il territorio da Durazzo a i monti Candavi. Il nome ricompare nel 1043, sotto la forma di popoli Albanoi o Arbanoi, trasformandosi, poi , in Arvanitis, da dove, si crede deri vi la forma turca Arnauti. Gli Albanesi chiamano sé stessi Shqipetar e Shqip etare (plurale), che si dice s ignifica quelli che comprendono oppure le aquile; il paese viene d enominato Shqipnia (forma ciel dialetto ghego) o Shqiperi a (forma d el dia letto tosco), interpretato da a lcun i come paese delle rocce
Uno dei massimi s torici K1·isto Frasheri , al ban ese, parla di antica discendenza, da lle pre isto r iche tribù illiriche, discendenza della quale il popolo albanese va orgoglioso e fiero. Questo è un punto fe r mo, i ncontrovertibi le, specie a seguito dei risvegliati appetiti della Serbia, il più temuto tra i popoli confinanti.
La sto r ia latina e greca ha tramandato ben poco di questa antica te rra. La letteratura greca parla cli un regno lllirico , ma non prec isa mai, né l ' ubicaz ione, né l' es tensione. Lo stesso Erodoto descrive i l bac i no del Danubio, ma conunette errori e contradd izion i ; gl i albanes i comunque, sono da considerare tr a i p iù puri di scen de nti degli antichi Illiri.
L'Albania, paese autoctono, ha sempre avuto una tor menta ta vicenda storica d'invasioni, dominazioni , ribellioni. TI popolo ha mantenuto l'originale carattere indomabile, fi e ro, fedele alle tradizioni, caratteristiche ancora più accentuate tra gl i ab i tanti delle montagne 1 Aci essi , pertanto, si deve il mante nim e nto delle tradizioni, degli usi e della lingua, de i cost um i, c he si sono con serva te intatte ed inalterate; primegg ia tra la popolazio ne i I culto cieli' ind ipendenza.
r confini geografici della Jegione albanese restano così delim i tat i eia quelli de i bacini idrografici che essa comprende, c i oè a nord dalla catena delle Alpi Albanesi settentrionali, a est da ll a catena che limita il bacino del Drin Nero fi no ai l agh i cli Ocricla e cli Prespa, poi dalle
catene che circondano la va ll e della Yoiussa, quindi que ll e dei fiumi minori tributari fino al ca po Stilo nel canale cl i Corfù.
L ' ant ico popolo, formato da varie lri bù semp re in li te tra loro, fu facile p reda della Macedonia, assoggettato all'Impero di A lessand ro il Gra nde, ritrovò l' in dipendenza dividendosi , però, nei due regni dell'Tlli1ia e cieli 'E pi ro.
Periodo Romano
Sono ep iche le l otte ingaggiate a l tempo dei Roman i contro la Regina illirica Teuta e contro Pirro, Re dell' Epiro (270 -295 a. C. ) Nel 168 a. C. l' Albania veniva assoggettata d efin itivam e nte all'Impero Romano. La colonizzaz ione romana ci eli' Albania, i n un primo tempo fu dettata da necess i tà d i espa nsio ne economico - politica; a seg ui to del la conquista del l ' Il liria e de ll 'Epiro, i Romani persegu irono anche scop i commercia l i. L'amministraz ione del l 'Tmpero Romano fece fio r ire l'intera area, vennero si ste maticam e nte sfruttat i le risorse delle miniere , curata l'agricoltura, incentivato il commerc io.
Il lungo periodo di dominazione, durò circa c i nque seco l i e mezzo; s i ebbe un lento e difficilissimo pe ri odo di romanizzazione ciel territorio. La civiltà romana, pur l ascian do profonde tracce nella vita socia le , nell'architettura e nell'organ izzaz ione politica, nella diffu s ione del cristianesimo , non riu s cì nell'intento finale
La fo rte co ntrapposi z i one de ll e tribll montane, poco control labili ne determinò il parz iale insuccesso.
1 movimenti religiosi, in questa terra , so no semp re sta ti for temente legat i a qu elli politici: cristia ni contro maomettan i, ortodossi contro scismatici e catto lic i.
A seg uito d e l le g uerre religiose dal VI al IX sec Goti, Serbi, Bu lga ri conqu istarono , da or iente ad occidente, il territorio albanese Segu irono lunghi ann i di g ue rra tra le varie entità politiche slave (Serb i a, Bulgaria), finché Bisanzio non riuscì ad imporsi e riportare l ' Albania sotto il proprio impero (Xll sec. )
Le crociate
Dopo molte vic iss itudin i po liti co soc i ali con l'avvento delle crociate, la Repubblica d i Venezia, i n qualità di alleata del!' Impero Bizantino, combatté contro i Normanni ottenendo così il com prensorio d i Valona e Kanima. 2
A segui lo d ella seconda crociata, il territorio della Re pubblica di Venezia allargò il suo dominio s u Durazzo. Le tribù albanesi , in q ues to pe ri odo comb attevano ap -
'L'alt itudine me d ia del ri l ievo albanese è di 708 metri sul li vello del mare, pari a l dopp io de l.l"al titudine media dell 'E uropa 2 L a leggenda popo lare racconta che gli ul iv i furono pia nta t i in Alban ia, per la pr i ma vol ta , dai Venezia ni , i n effelli, il geografo greco Strabo ne (I sec d C. ) nel s uo libro ''Geog ra fia ", scriveva (r iferendosi ag li att uali territo ri a lbanesi)" Questo paese è caldo e fnllt uo s o e pie no di u li veti e di vigne, a parte al.cune piccole regioni ove il terre no è mo lto as pro. Benc hé abb ia qu es ta nat ura a ll e cos te illi rich e non fu d ata importanza "
Kruje - Museo Nazionale Giorgio Castrio1a Scanderbeg. Sala della "Eredità illirica", pittura murale raffigurante una battaglia tra Romani e Illiri - Opera di ZefShoshi, 1983
pogg iando g l i uni o gli altri contendenti, fino ali' avve nto della minaccia turc a; questi nell ' intento di sostenere la dinastia dei Comnesi, già dominante nell'Albania del nord (Epiro), ini ziarono la loro es pansione nel territorio balcanico. Cominciò, così, la lenta ed inarrestabile penetrazione turca in Albania.
L ' in fluenza dei Turchi in Albania, ebbe inizio sin da l 1371. Nel 1417 e 1430 caddero le c ittà di Valona e di Giannina, così, gran parte del territorio fu assoggettato all'Impero Ottomano.
Il Castriota
Unico contrasto e reazione cristiana con tro iI dilagare della conquista dell'is l amismo verso l'occ id ente, si ebbe ad opera di Giorgio Castriota , (1405 - 1468), eroe naziona le albanese
Era figlio di un nobile signore che governava Je contrade di Dibra. A seguito della sconfitta del padre fu mandato quale ostaggio alla corte turca di Costantinopoli con l ' obbligo di farsi mussulmano, prendendo il nome di Alessan dro S kander.
Il Castriota riuscì a conquistare fiducia e favo,i da i Turchi, ed in breve divenne anche un formidabile uomo d'anni , mi li tando con un alto grado e responsabilità nell'Esercì to turco. Per la bravura dimostrata in battaglia i Turchi g li concessero il titolo di " Bej" ( il grande), da dove de ri va l'attuale nome da tutt i conosciuto "Scanderbeg" (Skander Bej), nome vivo nella memoria, nella tradizione, nelle canzoni schipetare che ne tramandano le epiche gesta.
Scanderbeg, visto il perdurare della d om inazione turca nella sua terra ab iurò l'islamismo, dise,tò dall'Esercito ottomano e ini ziò la sua battaglia contro l' Impero Turco prendendo Kruje con uno stratagemma.
Il Castriota indirizzò la sua opera polit ico - militare, puntando specialmente sull'appogg io delle popolazion i dell'area centrale ( delimitata dai territori di K ruje, Elbasan, Berat) da dove po té tenere sotto controllo la Musakia , la Acroceranmia, Tepelene ed Argirocastro.
ln effelli senza il dominio cieli' A l bania centra le è ben difficile governare la Nazione.
Nel 1444 riunì ad Ales~io i Capi delle Signorie albanesi (Musacchi, Topia, Dukagini, Spano) e fondò la " Lega dei popoli albanesi". Iniziò così la s ua ep ica gue1Ta contro i musulmani per la li berazione del suo popo lo .
TI condotlie ro, sostenuto da Venezia , d a Napoli , dai Papi , ebbe i l merito di riuscire a fa r militare sotto unica bandiera tutto il popolo albanese ri svegliando la cosc ienza nazionale e ponendo l ' embrione del concetto cl i Stato E' proprio d i questo periodo l a nascita de ll a bandiera albanese, un drappo rosso con un aquila bicipite nera nella parte centrale Tale vess ill o da allora ha sempre rappresentato la Naz i one albanese.
Tra il 1444 e il 1467, in più cli trenta battaglie, le armate turche venivano battute da i montanari albanesi, che condusse ro una guerra fatta di agguati, piccole incurs ioni, guerriglia con enorme coraggio e grande strategia e determinazione. La capacità militare a lb anese , come detto, se eccelleva in operazioni di guenig lia era difettosa quando si trattava di in traprendere battaglie in campo aperto, che presuppongono addestramento, amalgama, 1ispetto assoluto degli ordini di un unico capo.
L ' epoca di Giorgio Cas triota " Scanderbeg" costituì uno sprazzo di viv ida luce che interruppe solo per breve tempo la tradizionale sotlomissione a i vari popol i li mitrofi. Come già accennato, la storia albanese, dimostra, che il dominio straniero non ebbe mai una vera efficacia di totale asservimento e di assi mi !azione nel popolo; esso conservò una propri a impronta in quanto il dominatore cli turno ha sempre avuto il controllo reale solo della costa adri atica, tra Valona, Duraz zo e Scutari.
Così ebbe termine il periodo più importante della storia a l banese (secolo Xlll - XV) .
LRG~;Nl) A
8 Ci t't ià i llidchc
•• Castello
Il medioevale
@cirnjteri
I) Centro abitat.o l?reistorico
• Grotte preistoriche
Città antiche
ID Necropoli 'O' aJ.to Medio Evo
C E
Centri archeologici del!' Albania (da Histoire de l'Albanie di S Puto Ed. 1974)
Dominazione ottomana
Scanderbeg morì a Lezhe (Alessio) ne l gennaio del 1467 Dopo la sua moiie , i princìpi si div i sero tra loro e la Repubb lica di Venezia non riuscì più da so l a a contrastare efficacemente le annate t urche, iniz iò così un lungo periodo d i colonizzane ottomana del!' Albania.
I conquistator i turchi, impedDrono ogni apertura con gli st ranieri , soffocando violentemente ogni moto di ribellione, ogni manifestazione d i nazionalità 3 Pe1iodo questo di oscura decadenza.
Dal I500 al 1912 il terri torio albanese costituì di fatto una prov incia del!' Impero Ottomano, benché non sottomessa comple tamente. Le potenze europee, dopo la morte del Cast1io ta , avevano quasi dimenticato il paes e delle aquile. Il governo turco, pur non riuscendo nel processo di colonizzazione, smembrò inizialmente i n sette "sagg i acati" il terri to1io alba nese, concesse piccole autonom ie loc ali, nel l 'intento di spezzettare ulteriormente il tenitorio, favo rendo ogni possib il e contrasto tra i notabili albanesi.
La situazione del!' epoca era di grande arretratezza, e d i forte malcontento. Il popolo albanese era nell a m i seria più nera, un grande numero di fam igl ie, intere popo lazioni emigrarono in alt re nazioni in cerca di nuove patiie: Italia , Grecia, Serbia, Russia, America , sono i luoghi ove queste popolazioni si insediarono costituendo g1upp i omogenei , conservando peraltro lingua , usi, tradizioni, costumi.
P iù esattamente s i ricorda che le emigrazioni albanesi
piì:1 massicce s i ebbero dal 1448 al 1470, poi dal 1478 al 149 l. Emigrazioni più sporadiche ne i seco li XVII e XV III, prevalentemente in Calabria, in Lucania, in Puglia, nel Molise e i n Sicilia. In queste terre si formarono comuni popolati so l tanto da a lbanesi (furono ab i li so ldati degli Spagnoli - gli Stradiotti - famoso il Reggimento albanese vissuto dal 1735 al 1812 chiamato anche "Real Macedonia").
Nel 1700 - 1800 si ebbero ulterio1i emigrazioni rispettivamente verso la Mace donia e verso l'alta valle del Vardar e verso l 'America
Il XX secolo ind ipendenza albanese
A seguito della sconfitta t urca durante la guerra balcanica, l'Albania fu occupata dai Montenegrini (Scutari), dai Serbi (Durazz o) , dai Greci (meridione); tale situazione, però, non era di gradimento dei Governi i taliano ed austriaco che non volevano sconvo l gimenti nell'Adriatico. Ad aggravare ulteriormente la situazione, il 28 novembre 1912, si verificò un fatto politicamente i mportante: un piccolo gruppo di pa trioti a lbanesi sbarcato a Durazzo da una nave austriaca, proclamò , inalberando la bandiera di Scanderbeg, un governo provvisorio autonomo albanese con a capo Ismail Qemàl bey
Il 28 novemb re 1912 Ismail Qemàl bey riunì a Valona un Congresso di 83 notabili albanesi, i qua li pro clamarono l'indipendenza dell'Albania costituendo un Governo provvisorio dandone altresì comunicazione alle grandi potenze. La situazione politica de l tempo era estremamente pe1icolosa: l'Esercito greco premeva alle porte di Valona, quello turco e se r bo nella zona de l Nord. Le grandi potenze intervennero inviando prima una flotta nelle acque di Anti vari e poi in base alla Conferenza di Londra (17 dicembre 1912) e al trattato di Bucarest (10 agosto 1913) decretarono l 'indipendenza albanese, presieduta da un principe europeo gradito dal popolo e sotto il controllo di una commissione internazionale. Dopo inn um e revoli accomodamenti, non citati per brev ità d i trattazione, fu stabilito di mettere a capo dello stato albanese il p1incipe di Wield, della casa reale di Romania (regno della Regina Elisabetta) 3 dicemb re 1913
Così finalmente sembrava realizzato il sogno albanese d' i ndipendenza; ma l'incapacità de l giovane p1incipe e lo scoppio della guerra europea, lasciò di fatto mano libera alla Grecia che occupo'!' A l bania meridionale, mentre i Montenegrini occupavano Scuta1i e i Serb i l'Alban i a settentrionale.
T ale grave situazione causò la rivolta degli erradis t i guidati dal Mufti di Tirana con conseguenti te1Tibili conflitti interni , facen do ripiombare l 'Albania nel tradizionale stato di anarchia generale.
Foto d'epoca - Costurni albanesiA fro nte d i u na s itu a z ione in s os teni b il e, ne ll 'imposs ibilità di foraggia re le poche truppe a disposizione, il princ i pe di Wield il 3 settemb re I 9 I 4 s i im barcava su una nave ita li a na "M is u rata " pe r Ven ez ia. Pochi gio rni dopo le trupp e del Muftì di Tirana issavano le bandie r e turche.
svi l u ppo de i rap po rti co n g li a ltri paes i, il mancato afflusso di capitali stranieri la sempre crescente presenza milit are privata di Zog, determinò il sopra vve nto dello stesso e dei lat ifond isti s ul fragil e go vern o cieli ' ecc les iast ico Fan Nol i ( 1925). L'appoggio determinante delle poten ze jugoslave e se rbe gli co nsentì infine , i l 24 d icembre 1924. l a conqui s t a del potere.
Il nuovo regime non migliorò affatlo le condiLioni del popo lo albanese, nel 1928, Zog, s i proc lamò Re di A lbania , governando il Paese più povero ed arretrato d ·Europa4 • Pu r esse ndo so no il protettorato italiano, Re Zog, strinse alleanze con i Fran ces i e d In g le s i, cercò in ogn i mo do cl i Iib erars i d e l l'influ e nza ita li ana, boic ottando ogni iniziativa : le scuole, le mi s ioni italiane presenti s ul s uo lo a l ban ese, comme rc i , fino a l a nciare un ultimat um a l Governo ital iano. A seguito di qu est i fatti e in un cl im a molto arroventato, il 7 aprile 1939 le truppe italian e del G ove rn o Mu ss olini s barcavano i n A l ba ni a occupandola militarmente. Veni va offerta la corona del1' Albania al Re V itto r i o Em a nuel e Ill che l'accettò il 16 aprile de ll o s t ess o anno. Iniziò una po de rosa opera di fascistizzazione de l territorio.
ra di Noxfli Baka - 1983
L'influen za it ali a na
L ' I talia, dop o ave r te ntato d i neg oz i are co n i Grec i la quest io ne alban ese, il 28diccmbre 1914, occupò Va lona respingendoli dall'Albania meridionale; nel 1916 e nel 19 I 7 fe rmò ri s pe ttivam e nte le truppe au s tro tedes c he e franc es i. Con la cad uta di Durazzo e Scut ar i tulla l 'Albania venne occupata dagli Italia ni nel settembre del 1918. La Confe renza parig in a deg li Ambascia tori (19 2 0 ) ne decretò i nuovi con fini e l ' indipende nza so tt o i l protcllorato italiano.
Si e b be un inte nso period o d i co ll a bora z io ne ita l iana co n il potere l ocale, venne promu lgata la Cost itu zione a lban ese, iniziò l'opera di organiaazione intern a; il 5 ago s t o I 920 a seg ui to de ll' accordo d i Tira na, l ' ll a li a riconobbe ancora l' i ndi pe nden za a lban ese e con lungimiran za ab band o na va l 'A lbania rimanend o garante della s ua so vra ni tà (Co nferenza d eg li Ambasc iato ri di Londra , 21 novemb r e 1921).
L 'A lba nia, finalmente costituisce la R ep ubblic a, inizia nd o un nu ovo canun ino po litico. S i affa cc ia a ll a sce na politica, la figura di A h m c t Zo go lli , nato a Burg ajet - 8 ottobre 1895 - più co m un e mente co nosciuto come Zog (18 9 5- J96 1), uomo a m b ig uo vo li tivo , a capo d i mil iz ie personali. A segu it o della ri vo lu zio ne democratica va pe rò al potere Fa n No li . Le annun c iate r iforme op era ie, la democ r atizza z io ne del potere , la prom ess a di libe re elezioni, vennero comballute e strumen talizzate in ogni modo dai latifondi s ti e dalle grandi poten ze
Le g rav i difficoltà inco n trate nei lavori per il potenziamento delle vie di comunicazione. Lo scarso
Lo coppio della Seconda gue rra mondiale vide il s uolo alba nese q ua le p un to di parte nza de l co nflitto t ra Itali a e Grecia. Nascono le prim e ce llul e comuniste , associazioni di imellenuali socia li sti, che sotto la guida di E nve r Ho xh a , formarono i l part ito c o m un ista albanese clandestino.
Kruje - Museo Na zion a le Giorg io Casrriota ScanderbegSala della "Unità e resisten::.a" . PitTura murale raffìg11ra111e w1a scena di battaglia dei soldati albanesi contro so ldati turchi. OpeDopo 1'8 se ttembre 1943 l' Eserc ito italiano è allo sbando tota le, senza o rd ini , rifornimenti, senza identità si smembrava, le forze res idu e combattono contro e con i partigian i, con tro e con l ' Eserc i to tedesco.
La drammatica situazione s i conclude con un bagno cli sa ngue, le truppe i taliane e que ll e tedesche vennero cacciate via dal te rr itorio albanese. Questi ep isodi so no ancora molto viv i tra la popolaz i one albanese più anz iana.
Carl ina dell'Albania traila dalla "Gu ida d' Italia CTI Ediz. 1940 - ed. Unione Tipografica MilanoPopolazione dell'Albania calcolata al 25 ma gg io 1930*
Fot o d 'epo ca - Un ifo rme albanes e de l 1939 - Gu a rdia d 'onore al P a lazzo reale (22 g i ugno 19 39)
10 836 Te pc lcn i. Li boh va. Po rto Edda, Delvi no, Per mc ri 10.403 Lu~hnja, Fieri, Balish
F o to d'ep oca - G r upp o di Ujjìc ia l i de l Dis tretto m ilita re di Durazzo anno 1942 - (Gentilmente concessa dalla Ja111iglia Poshi di Durazzo)
Enver Hoxha
Ini z ia l 'e ra d i Enver Hoxha 5 , pur non esis te ndo una vera e prop ri a bio g rafia s i sa che lo stat ista nacq ue il 16 o ttobre J908 a Argirocastro, città del s ud del l'Alban ia, da famiglia mu s u lmana alquanto agiata . La v ita giovan ile del futuro dittato re s i svolge in Francia ove frequen tò l' uni versi tà. Sempre p resen te ccl attivo nella v ita po li tica de i ci rc oli inte llettual i d i s i nis tra i l suo orientamento ben pre s to maturò in una ferrea f'edc i n Marx.
miraz io ne ve rso r u. R. S. S e l'o s t ilità verso il resto cie l mondo; quest i furono pun ti irrinu nciabili nella po li tica ciel dittatore . Ciò produsse un iso l amento del Paese c he certo non contribuì a risollevare le sort i e l 'arretra tezza del popolo. Ogni evento ve ni va sfrutta to per rafforzare i I potere personale, nel nome della salvaguar dia del le i ntegri tà nazionale . Hoxha, conquista to i l potere totale, in di r izzò il Pae s e sec ondo il modello elc i Paesi Socialisti dell'epoca , favorendo l ' eco nom ia ce ntra li zza ta, l ' industr ia pesan te, crean do le indus tri e di S tato, dando inizio a p iani qu inqu ennali cl i svilup po ( il p rimo e bb e ini z io ne l 195 1).
In seg uito, da ll 'amm i razione s propos itata ve rso Stalin, s i passò, dopo la s ua morte ( 1953 ), ad una fase cli rottura. La politica ru ssa abbandonava l a tanto de ca ntata "fratellanza con i popoli comu ni s t i" ridu cendo cli co nseg ue nza e l argizioni e prestiti; ab bracciava più conc retamente la poli ti ca fatta cl i accordi eco nomici i n cu i il guadagno fosse a base cieli' accordo. Ne l I960 Mosca ritirò da l terr itori o a lb anese il proprio Ambasc i atore e i consiglier i m ili tari.
A seg uito d i tal i eve nti si in tensificò l'avvici namento all a Cina Po pola re di Mao Tse Tung. L'Albania abbracc iò il "Revisionismo ideo logico", pur rimanendo ferm a la caparbia int1essibi li tà ideolog ica cl i Hoxha. Nel 1978 anche la Cina comunista rit irò dal l 'A l bania i propri co nsiglie ri e i nterruppe g l i scambi commercia li li Paese s i chiu se in un totale isolame nto polit ico ed econom.ico, che ca usèi eno r mi danni. Il popolo sopportò passivamente le restr iz io ni del reg i me , bersag liato da ll a propaganda de l reg i me c h e ev ocava quo tid ianam e nte minacce esterne.
Nel J982, a segu i to del m is terioso s uicid io d i Mehmet Shehu, RamizAlia ve nn e nominato successo re d i Enver Hoxha; gli avvenime nt i success i vi sono fatti di c ronaca recen te.
Enve r Hoxha
Hoxha, uomo abi le, fe rm o. spietato, a seg uito de ll a morte di Ke l mecli, avve nuta a Par igi nel 1939 , e della in vas ione fasc i sta dell ' A l ban i a s i trovò coinvolto in attiv ità clandestine contro Musso li ni ccl il governo locale . Spa ll egg iato anche dai gru pp i co muni s ti i nterni , ben presto emerse q ual e uomo p olitico di s p icco . Si ani vò, così , ali' I I gennaio 1946 g iorno dell ' ist ituzio ne de ll a Repubbli ca Pop olare Albanese, forgiata su l mode ll o sovie ti co
Ce rtamente concorsero ali' elez io ne cie l giovane segre tario le dot i indu bbi e di c u l tura , car isma, i ntuito politi co dimost ra te specie nell'intricata s ituazione p olit ico sociale albanese elc i tempo. Ben presto E nve r H oxha , divenne capo del Governo, Mini stro deg li Es te ri, M i n is tro dell a D i fesa, Segretario Generale ciel p artito
Seg uirono a nni te rrib i l i : esec uz ioni, persecuzion i, confisc he; lo tte senza alcuna regola e con una spie tatezza i nverosimi le, seg narono i primi a nni de l governo cli Ho xha Ne l!' i nte nto cli instaurare una "democrazia popo l are" combatté g li avversari po litici con og n i mezzo fin o all a e li minazio ne fi s ica deg li stessi Cresceva l'a m-
A lia nel 1985, dopo la morte de l Capo dello Stato Enver Hoxha , prende il po tere, ma g ra ndi s convo l gimenti turbano la v ita pol i tica cic li ' Al b ania, fino a culminare con l a rivo l ta po p o lare de lla fine ciel 1990
Dimostrazioni s tud e ntesc he , l 'abbattimento a T iran a della s ta t ua cli Enver Hoxha, sc ioperi, fughe in mas sa verso le Ambasciate, esodi di gra nd i folle di perso ne verso l' ltalia, una drammat ica situaz ione alimentare ed economica mettono in g in occ hio i l Paese.
Qu esti avven i me nti drammati ci i ndu co no Ramiz Alia a pe rccme re un a strada p oli t ica men o i nt ransige nte, s i ap re una porta alla democra z ia: sono de l tempo a lcuni provvediment i eco nomic i a favo re de ll a popolazione: la cessio ne di alcu ne terre ai contadi ni , la poss i bi lità d i poters i recare all'estero , l 'abba ndono de l vecch io nome d i Parti to Com uni sta Albanese tra sformato in Parti to Soc ia l ista A l bane se La formazione di nuovi partiti poli ti c i: Parti to Democratico, Partito Soci aldemocratico, Pa rtit o Rep ubblicano, Partito d e i Contadini e Parti to cli Unit à Naz ion ale Democra t ico
Avve ngono molteplici rim past i gov ernati v i, il 22 fe b braio d el 199 1 a segui to dell a sem pre crescen te di ffi-
co lt à p o li tico-eco no mi ca, d alla or m a i p a l ese in soffe re nza de ll a popolazione albanese, in un quadro d i gravissima crisi generale, il l 0 MinistroA di l Carçani si dimene; vie ne fo rmat o un G o ve rn o tam po ne, co n a C apo Fatos Nan o (Governo cli stabilità) che porterà l'Albania alle prime e lezioni politiche pluripartilo (31 maiw 1991 )
T a le c omp e ti z ion e vie ne vint a da l Partit o cie l Lavo ro, cx comun ista con il 64 % dei vot i: la v i ttoria non ha vita longeva. dura poche se tlimane (2 6 giorni ) . Si rende necessa rio l'a ll ea nz a co n a ltre fo r ze, vi e ne form ato il primo Governo p luralista capeggiato da Ylli Bufi ( Vice Mini s tro e Ministro dell 'Economia Gramoz Pa s hko , prim o Pres id e nte de l Pa r t ito D emoc rati co) .
In questo contes to politico s i in serisce la l\1issione Militare Italfor "Pellicano" ( 18 settembre 1991 )
Ne l dicembre de l I 991 vie ne formato il 2 ° G ove rn o di s tabil ità na zio na le guida to d a Vilson Ahmeti , c he conduce l'A lbania alle elezioni libe reedemocratichedel 22 m arzo 1992.
L 'A lba ni a ini z ia il faticos o cam min o verso la ripresa, verso l'affrancamento dal vecchio regime: s i ha di fatto l ' apertura a ll a civ i lt à industria l izza ta . I nizia i l timido processo di democra ti zzaz io ne.
Inizio d e ll a d e mo c razi a
Prim e elezion i li b e re e plu ri prutito
2 2 m ru·zo 19 92
In data 4 febbra io 1992 i l Gove rno pro mu lgava l a nuova legge ele ttorale , (legge n. 7556 - sulle e le.t.ion i cieli ' A sse mblea Popolare della Repubblica d'Albania ), ta le legge pre vede va un s is tema mi s to unin omin a le.
Le prime vere elezioni libere. dan no i seg uenti ri u ltati:
- e lett o ri ave nti d iritto a l vo to n. 2. 0 2 1. 169; - votanti n. I. 826. 142 ( pari a l 90 , 35 per ce nto ); - voti val idi l. 685 . 037.
Le e lez ioni s i s ono sv olte in d ue turni (il seco ndo t urno ri g uardava i co llegi uninominali in cui, al primo t urn o, no n era s tata raggi un ta da alc un ca nd idato la magg io ran za asso luta ); il primo i l 22 mar zo e il seco ndo i I 29 marzo ( tab. I).
N ote s ugli o rg ani s uperi ori del potere s tatale
In base alla legge n 7491, in data 29 a pri le 199 1 " Prin c i pa li di s pos iz ioni Cos titu z io nal i" , a c ap o de ll a Repubblica c1 ·Albania vi è il Pre s idente della Repubbl ica, elcuo e nominato dall'Assemblea P opo la re (che ha a nch e la foc oll à di dim e tte rlo ) pe r la du ra ta cli 5 anni , co n votazione s egreta, su proposta di almeno trenta deputati co n a lmeno i due te r zi dei vo t i d i tutt i i depu ta ti ci c li' Asse mbl ea Po po la re.
Pu ò es se re e le t to P res id e nt e d e ll a Rcpu bb l ic a Albane se ogni cittadino a lbane se che ha co mpiut o 40 anni e che gode di tutte le condizioni per essere e letto de put ato L a s tessa p erso na no n può esse re e le tta Pre sidente per più cl i due vo lte consecutive.
T p rincipa li co mpi li de l Pres ide nte de ll a Rep u bb lic a sono:
I. ass icurare il rispetto delle legg i e dei diri tti del cittadino;
2 convocare la prima sez ione della nu ova legi s latura cieli ' Assemblea Popolare;
3. stabil ire la data d e ll e e lez io n i de l! ' Assemblea Popolare e degli o rgani di potere locale;
4 emanar e le leggi ed i refere nd um ap prov a ti d a l!' Assem blea Popo lare:
5 esercitare il di ri tto di farriesaminareleleggi approvate d a l! ' Assemb le a Popo lare ma pe r un a so la vo lt a e d entro 15 giorni dal la loro approvazione da parte cieli' Assemblea Popolare;
6. no minare il Pres ide nte ciel Co ns ig lio de i Minis tri e d accettare le s ue dimi ss ioni;
7 nominar e e d ime ttere, s u proposta del Pres ide nte de l Co ns ig lio dei Mini s tri , i d iri gen ti de lle a ltre ist ituzio ni centra li:
8 st ipu lare trattati inte rn az io nal i , rati fica ree denun c iar e i t ra ttati non esamin a ti da l! ' Ass e mbl ea Popo lare;
9. nominare e dimettere i rappresentanti diplomatici, pro posti d a l Pre s id e nte del Co ns igli o de i Mini su·i ;
I O ricevere le Ie lle re crede nzial i e le lettere d i appello dei rappresentanti diplomatici di Stari esteri;
11. app ro vare le riebj es te d i con cess ione o i I ri lasc io cie l la cittadinanza a lbanese;
12. eserc i tare il di ri tto di co ndono;
13. co ncede re decoraz io ni e ti to li o no rifi c i;
14 concedere i l diritto di asilo politico;
15. dich ia rare la mobil it az ion e pa rz ial e o ge ne ral e i n cas i d i st at o d 'eme rge nza. d i stato cl i g uerra per aggress ione armata co ntro la Repubblica Albanese, so lo se l 'Assemb lea Popo lare è imp oss ibilit a la a r iuni rs i ;
16 . emette re legg i a caratte re i ndivi du ale o dec reti. I n cas i particolari può emettere leggi a carattere normativo da app rovars i da ll 'Asse mblea p o po lare ne lla imm e diata sess ione successiva a ll 'em issione;
17. ese rc itare le fun zioni d i Comandante in Ca po delle For-1:e Arm a te e di Pres idente de l Con s ig lio di Difes a;
18. sciogl iere l ' Assemb lea Popolare, dopo esse rs i consultato co n il Pres idente de l Con s iglio dei Mirùsui e co l Prcs idente de llaPres id e nza de ll ' Assemb lea P opo la re, al termine de lla legis latura o perché la s ua costituzione non permette l'eser c izio de ll e sue fu nzioni o pe rché r e nde in gove rnabil e i l pae!ie ( il Pres idente no n può eserc itare questo suo compito negli ultimi 6 me i del !i UO man d a to).
S e la carica di P resi den te de ll a Re pu bb li ca res ta vacante per qualsiasi motivo, le s ue fun7iorù vengono eserc itate tempo ra ne arn cn I.e dal Prcs icl e nte de l la Pres ide nz.a del I' Assemb Iea Popol a re.
Il Con siglio dei Ministri
Il Consiglio dei Ministri (Ke hilli i Ministravc) è il più a lt o o rgano stata le esec utivo e d i rettivo.
E' comp i to d e l Pres id e nte de ll a Rep ub b lica nom i na re il Presidente del Co nsiglio dei Mini st ri ( il Pr im o M inistro) e, su proposta di quest'ultimo, nomina anche i mini s tri li programma del Consig lio dei Minist ri e la sua cos titu z ion e deve esse re ap p rovata d a ll 'Asse m b lea Popolare Nel caso in cu i il governo no n ri ceve il vo to d i fiducia dall'Assemblea Popolare, il Presidente del Cons ig li o de i Min istri presenta le s ue dimissioni a l Pres idente de ll a Re pu bblica , il qu a le nomina il nu ov o Pres ide nte del Consiglio dei Minis t ri .
Il Consiglio de i Ministri è un organo collegiale e le s ue decis io n i d evono esse re app rova te a magg ioranza as sol uta dai s uo i m e mbri
I compiti principali del Consiglio dei Ministri sono i s e g uen ti :
I diri gere l' at tiv it à di rea li zzazio ne de ll a po liti ca es tera e interna del Paese;
2. emettere decisioni, direttive e ordinanze in base alla Co t it uz ionc e alle leggi e sulla sua applicazione. Qu es te devo no esse re fi r ma te da l Pres id ente del Co nsiglio dei Mi nistri e, q ua ndo a ca ra tte re norma tiv o, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale;
3 diri gercccon u·o llarc l'attiv it àdeiMinisteriedeglialn·i o rga ni ce ntra li d e ll 'a mm ini st raz io ne stat a le :
4 . coordinare e sor vegl iare l'a tti v ità deg li o rgani a mministrativi locali assicurando l'applicazione corretta da ll e legg i e deg li att i governativi;
5 dirig ere l' a ttivi tà pe r il co m ple ta me nto el c i d ov eri ne l campo della difesa del Paese, i n accordo co n le deci s ioni del Consiglio di Difesa;
6 pre nd ere p rovvedime nti per assicurare, so r vegliare e raffo r zare l'o rdine g iuri d ic o e i d iri tti de i c i ttadini ;
7 stipulare accordi in ternazio nali, ap provaree de nun c iare gl i accordi non ancora sottoposti a ratificazione;
8 pre pa ra re i p ro g ramm i eco no nùc i e soc ial i di svil uppo de l paese, g li indic i eco nomi c i s in te tici e i l b ilanci o dello Stato. Segu ire e con tro ll are la lo ro ap plicaz io ne, rego lare, discipl in are e contro ll are le finanze dello Sento e il s is te m a m o ne ta ri o e dei cred iti ;
9. s uddivid ere o unire le unità a mmini s trati vo -te rrito riali;
10 pre nd ere provved imenti per assicu rare i l controllo e la di fes a de ll 'a mbiente, de lle condi zio ni di la vo ro e di sal ute de i c ittad ini.
Assemblea Popolare
L'Assemblea Po polare ( Ku ve nd i Po pullor) è il più a lto organo del potere statale e l'unico organo legislativo.
E'e le tl o og ni q ua t t ro an ni ed è costi rui to d a a l men o 140 De pu tat i e le tti d irettame nte da l po po l o
I compiti p rinci pa li dc li ' Asse mbl e a Po po la re so no i
segue nti:
l. stabilire le dirett i ve pri ncipali di po l itica estera e in te rn a;
2 ap prov a re e app o rt a re modifi c he al la cos tituzi o ne cd alle leggi;
3 . leggi e l'esarca interpretazione;
4. app ro vare il pia no cl i sv il uppo econom ico e sociale del paese ed il bilan c io dell o Sta to;
5 . decidere la mob i l itazio ne gene ral e o parzial e in cas i di emergenza o di stato di guerra causato da atti di aggress io ne co ntro la Re pu bblica d 'Alban ia o ppu re qu a nd o ri c hi es to dai dov e ri co nseg ue nti i tratta ri inte rnazionali;
6. rattificare e denu nciare:
• i tratta ti a cara tle re po liti co;
• i tra tt a ti o gli acco rdi a caratte re militare;
• i trattati o gli accordi relativ i ai confi ni di S t ato;
• i trattati o gli accordi sui diritti e doveri fondamenta Ii per il citla clin o;
• i tra tt a ti su gli o bbli g hi fin a nz ia ri de ll o S t ato;
• i trattati o gli accordi sulle variazioni della legis laz io ne;
7 . co ncede re le amn is tie ;
8. fonnula re i refere nd um po po lari;
9. eleggere e dimettere il Presidente della Re pubblica;
IO . e legge re, nomina re e d imette re la Corte Suprema, il Proc uratore G e nera le e i s uo i sos tituti ;
l l. control lare \' attiv it à de l Co ns igl io de i Mi nis tr i e de ll a P rocura Generale;
12. co ntro ll are l' a tti vità de ll a RT SH ( R adio-Televisione al banes e ) e de ll' AT SH (ag e nzia tel eg rafi ca alban ese, unica agenzia di no ti zie alba nese) e g l i a ltr i mezz i u fficial i di informazione pubblica I suddetti mezzi di in fo rm azio ne dipendon o d a ll 'Assemb lea Popo lare ed il loro s ta tuto deve esse re sta bilit o per legge;
13. definire la struttura amm ini stra ti vo- territoriale de l paese;
14 . dec reta re la creazi o ne e lo sc iog li men lo de i m ini ster i o d e g li a ltri organi e quipoll e nti ;
15. e leggere, nominare e sciogl iere la Pres ide nza de lla Assemb lea Popo lare;
16 e le gge re e sci og l ie re la Co m m issio ne Permane nte (che h a il com pilo di e saminare i pro getti-l e gge e i decreti normativ i del P reside nte della Re pu bblica, di scg uireccontro ll are l' attiv ità dei M i nisteri e degl i altri org ani s tat a li) e le Commi ss ioni tem pora ne e (co st ituite per part icol a ri probl e mi ).
L ' inizia t iva legislativa s p etta al Presi de nte de ll a Repu bbl ica, a l Cons ig li o dei M in istri, ad ogni deputat o e ad un grupp o cli alm e no 20. 0 00 c itt adini ch e godo no d e l d iritt o di vo t o .
L 'Assemblea Po p olare elegge, nom in a e sc ioglie l a P reside n za de ll' Assemb l ea Popolare ( Kryesine e Kuv e ndit Popullo r ), cos tituita dal Pres id e nte da ll ' Asse mb lea Pop o la re e da d ue V ice pre s id e nti, la C orte Suprema ( Gjykata e L arte) e la P rocura Ge nerale ( Prok uror ia e Pergj ith heme).
Repubblica d'A lbania
dat i al 3 1 dicembre 1992
P residente della Repubblica: Sali BERISHA ( PSDI-1)
Costituzione del Consiglio dei Ministri
I. Pre sidente del Consiglio dei Ministri (Primo Ministro): A leksander MEKSI (PDSH)
2 Vicep reside nte de l Consiglio dei Ministri e incaricato della Riforma economica: Bashkim Kopliku (PDSH)
3. Segretario Generale: Vulnet Ademj (PDSH)
4. Minis trodell 'ordine pubblico: AgronMusuraj (PDSH)
5. Min is tro per i prob lemi del potere locale (senza portafog lio): Rexhep Uka (PDSH)
6. Ministro delle finanze e dell'economia: Ge ne Ruli (PDSH)
7. Ministro deg li affari interni: Alfrecl Serreqi (PDSH)
8 Mini stro della g iustizia: Kudret Cela (PDSH)
9 Ministro dell'industria e delle fonti minerarie ed energetiche: Abdy l Xhaja (PDSH)
IO. Min istro del commercio e dei rapporti eco nomici con l'estero: Artan Hoxha (PDSH)
11. Mini stro della di fesa : Safet Zh ul ali (PDSH)
12. Ministro dei trasporti e delle comunicazioni: Fatos Biti ncka (P RSH )
13. M.in.is rro delle costrn zio n i e di protez ione e re golamentazione de l territorio: fl i r Manush i (PDSH)
14. Ministro della san ità e della difesa dell'ambiente T1itan Shehu (PDSH)
15. Ministro de ll'istr uzione: Xh eza ir Teli ti (tecnico)
16. Ministro della cultura, della gioventù e dell.o spon: Dhimiter Anagnosti (PDSH)
17. Ministro de l Turismo: Edmo nd Spaho (tecn ico)
18. Ministro ciel lavoro, dell'emigrazione , di assiste nza sociale e de i perseguitati politici: Dasharn.ir Shehi (PDSH)
19. Ministrode ll 'ag,ico lt urae degli alimenti: Hasan Hai ili (tecnico)
19. Presidente ciel comitato delle scienze e delle tecnologie: Maks i m Konomi (PDSH)
20. Pres idente della comm issione d i controllo: Ble1im Cela (PDSH)
No ta: Con decreto nr. 508, jn data 6. 4. 93, il Pre sidente della Repubb lica ha effettuato le seguent i va1iaz ioni di governo:
a . Agron Musuraj viene nominato Ministro dell'Ordine Pubblico;
b Petrit Kalakula viene nom i nato Min istro cieli' Agrico ltura e degli alimenti;
c. Xhezair Teliti viene nominato Ministro dell'lstruzione;
d Edmond Spaho viene nominato Minis tro del Turismo ;
e. Rexhep Uka viene nominato Ministro senza portafoglio per i prob lemi del potere locale e viene dimesso dalla carica cli Vice Primo nùn.isu-o e Ministro del1' Agrico l tura e deg li alimenti;
f. Bashkim Kopl i ku viene dimesso dalla carica cli Ministro dell'O rdine Pubblico, conservando la carica cl i
Vice Primo ministro con il comp it o della riforma economica;
g. Ylli Vejsiu v ie ne dimessodallacaricadi Ministro della Is truz ion e;
h. Osman S he hu viene dimesso dalla carica di Ministro de l Tu ri s mo.
Con decreto nr. 635 ciel 20. 08. 1993 , il Presidente della Repubblica sos tituisce quale Ministro cieli' Agricoltura e degli Alim enti, il Sig. PetriL Kalakulacon il Sig.
Hasan Hali li.
Sali Berisha
Presidente della Repubblica d'Albania
Note inform ative
Sali Beris ha è nato il l agosto 1944 da una fam iglia di co ntadi n i de ll a regione di Tropojc, a nord - es t dc li ' Alban ia . S i è la ureato presso la Faco ltà di Med icina dcli' Un ivers ità di Tirana ne l 1967 co n o tti m i 1is u ltat i Da allora ha pres tato se rv izio come medico cardio logo ne lla C lini ca di cardiologia di T irana Cardiologo rinomato, è s tato scel to qua le rnemhro de l Comitato naziona le di ricerc he in med ic ina presso l'Who.
E'stato u no dei primi inte ll euuali c he in vari e riun io ni , ne l 1989, ha ch ies to la libera lizza7 ione della vita de l Paese
Ne l 1990, i n una intervista trasmessa ce nsurata della Rtv, insistette s ui ca mb iamenti nella politica intern a cd esterna del-
1'Al ban ia Durante i l 1990 pubblicò una ser ie di artico l i in va ri g io rn a li come " Drita". "Bashkimi".ecc .lnquesti articoli e in u n incontro con il Preside nte Ramiz A li a, chiese la li be1tà d i parola e d i p ens iero , l'uscita dall'A lbania dal l' isolame nto, i l ri s petlo dei d iritt i dell'uomo, il pl ura li s mo di ideecil p lurali smo politico, l'esp u ls io ne da ll a Costi tu zio ne de l ru o lo diri ge nte del Partito , u n· in formaz io ne esatta e corretta da parte degli organi d i comuni caz ione , una politica delle porte ape rte Ne l dic e mbre de l 1990 ru uno dei p rimi intellettuali che si unì ag li st ud enti dimos Lranti. E'stalo uno dei fo nd ato ri del Pd. il p rimo Partito d i oppos iz io ne in /\ lbania, Part ito che egli ha g uid ato d a l ge nn a io de l 199 1. Ne ll a prima assemblea del Pd tenuta dal 26 a l 28 se ue rnbre 199 1, è sta to eletto Presidente de l Pa1tito . Pa rla l'ing lese, iI francese e il russo
Presidenza dell'assemblea popolare
Presidente cieli' Assemb lea Popolare:
Pjcter Arbnori (PDSH)
Assemb lea popolare
l. Agron MUSURAJ
2. Abcli BALETA
3 Agron QOKU
4. Safet ZHULALl
5 Natasha SHEHU
6 Bashkim GAZIDEDE
7. Nevruz CELA
8. Bashk im KOPUKU
9. Vedat SAZANI
10. Azem HAJDARl
11. Rustem GJATA
12 Engjell DAKLI
13 Agim HOXHA
14 Robe rt NDRENIKA
Tavola cronologica della storia d 'Albania
P e riodo avan t i C r i sto
VI
- Epoc a neoli ti ca in Albania.
- X secolo - Epoca del bronzo in A l bania
- Inizio epoca del ferro in Alban i a.
- Fondazione di Durazzo (Epidamno - Durrach i um ).
- Fondazione di Apollonia.
- Gu erra civi le a Durazzo.
- Guerra de g li Enche le idi co n tro F i li ppo di Macedonia (Filippo Il).
- Lotta per i l potere di A le ssandro il Moloso.
- Il Re dei Taulanti, Monuni, occupa Durazzo
- Guerra dei Taulanti co nt ro Filippo d i Macedon i a ( F i lippo Il).
- Gue rra degli Enche l e cli e dei Taulanti contro Alessa ndro di Macedon i a ( il Magno).
- Lotta p er i I potere cli Pi rro
- Campagna di Pirro in Italia e Sic i lia.
- Lotta pe r il potere di Agron.
l" Guerra illir ico - romana.
- TI" Guerra ill irico - romana .
- Lotta p e r il potere d i Genti.
- Illa Guerra i lli ri co - romana.
Periodo dopo Cristo
- Grande r i bellione deg li Ill iri , comandati eia Batua dei D es idianti, co ntro gli invaso1i roman i
- Migraz i one de i Vi s igoti nelle zo ne sud-occidenta li dell ' Ill i ria.
- Suddiv is ion e de ll ' Impero Romano: Impero d ' Ori e nte e Impero d ' Occ idente.
- L 'Eserc ito cli Alarico s i stabil i sce nelle r eg i on i illiriche . - Migrazione d egli Unni nell'Illiria.
- Caduta del l 'Impero Romano d ' Occ i dente
- Gli Slavi si stabiliscono in Albania.
- G li Ep iscopati a lba nesi si di stacca no da Ro ma.
- I Bul ga r i attaccano il territori o a lbanese
- Vengono fondati due themi: Durazzo e Nicopoia .
- Rib ell io ne contadina comandata da Deliani e Ticomiri , contro l'occupazione bizantina.
- Sciss ione delle due C hi ese: ortodossa e cattolica.
- la invas ione Normanna ne l tC1Titorio alban ese.
- I onnanni abbandonano l'Albania.
- Le truppe della I·' crociata attraversano l'Albania.
- Il 0 sbarco dei Norman ni in Alban ia.
- I Normanni abbandonano l' A lbnnia.
- Guglielmo II. Re dei Normanni, occ upa Durazzo
- Prende il potere in Albania, J"Arciconte Progon.
- Prend e il potere in Albania, Gj ini figlio d i Progo n
- P rende il potere in Albania, il Principe Dimitri
- Ribe lli one degli Albanesi contro l'occupat.ione bizantina.
- Carlo d'Angiò proclama la fo1mazione del ·'Regno d'Albania"
G li Ang ioini abbandonano l'Albania
- Fi lipp o cli Tarant o occ upa Dura:ao. Si rifonda il Regno d 'A lbania (Arberia).
- I montanari albanesi s i ribellano a Bisanzio.
- Tanu sh Topi a viene riconosciuto feudatario della regione compresa tra il fiume Milt e il fiume Shkumb i.
- Rib e llione degl i albanesi dell a Tessag lia.
- Il Re se rbo Stefano Duschani occupa l'Albania.
- Con l'allontanamento degli Angioini, Durazzo acquista l'a utonomi a.
- Lorte di espansione di Ca rl o Topia.
- Carl o To p ia conqu ista Durazzo.
- Inc omincia la g uerra tra Carl o Topia e Ball ha Il Ballsha Il occupa Durazzo.
- Carlo T opia batte l'Esercito di Ballsha nella battaglia di Savres.
- Nel la battaglia el c i Cossovo gli eserciti de lla coal izione balca ni ca vengo no sconlìlli dall'Esercito turco.
- I Veneziani occupano Durazzo.
- I Turchi occupano Scutari e Dulcigno.
- I Ve nez iani occupano Sc utari. - Scul'a ri si ri be ll a ai Vc nez ia tli.
- Nasce Giorgio Ca. triota detto Sca nderbcg.
- I Turchi occupano Kruje.
- I Turchi occupano Va lo na, Kanina e Berat.
- I Turch i occupano /\ rgirocas tro.
- Gio van ni Castriota consegna in ostaggio ai Turchi i suoi tre figli.
- TTurchi completano l'occupazione nell' Albania meridionale e nella regione di Dibra.
L 'Ese rcito turco, co mandato da lsac Bej Evrenozi, entra in A lbania e sopprime la ribellione di G iovan ni Castriota.
- TTu rchi istituisc o no il Saggiaccato d 'Albania con capitale Argirocastro.
- I Turchi effettuano la prima registrazione della popolazione e dei teITeni albanesi.
- R ibe llione dei feudatari al ban es i, comandati da G iorgio Arianiti, contro i T urch i.
- Nell a va ll e de ll o Shkumbi (a Berzes hte) i feudatari al banes i, gui dati da G io rgio Arianiti sconfi ggono l"Esercito turco comandato da Ali Bej Evre nozi (figl io di Isac Bcj Evrenozi).
- Gi orgio Arianiti sconfigge i Turchi nella go la di Laberia.
- L 'Ese rcito t urco ri esc e a sopprimere la ribe llione dei feudatari alban es i.
- I T urc hi rico nquisl'a no Berai' li be ra ta d ai feudatari - Gli Ung heresi scon figgono i Turchi pre sso Nishti. Giorg io Castriota diserta e ritorna in Albania.
Assemblea di Alessio.
1444 (24 giugno) - Scandcrbcg sconfigge Alì Pasc ià nelle campagne di Torv ioli.
l 445 - I Turc hi vengono sco nfi tti a Mokre ( Domosdove)
1446 - I Turc hi vengono sco nfitti a Otonete (Dibra s uperiore ).
1448 (24 luglio) - Le forze albanesi comandate da Scanderbeg sconfiggono l'Esercito venez iano sulle rive del Drin .
1450 ( maggio-ottobre) - Prim o assedio di Kruje da parte di Murat I l.
1452
- Nel le vici nan ze di Moclri zc, Sca nd erbeg sco nfi gge i Turc h i.
- Nelle campagne di Meciadi vengono sconfitti i T urchi e muore il comandante Talip Pascià.
- Ne ll e campagne di Pollogo, Scanderberg s configge i Turchi coman dati da Ibrahim Bej.
- Battaglia di Berat (grande eroi s mo dei 800 nùlitari napoletani inviati in aiuto da Alfonso d ' Aragona , Re di Napo li)
- Nella valle di Oranico (D ibra) l'Esercito turco , gui dato dal traditore Moisi Golemi v iene sconfitlo.
- I Turc hi comandati da l sa c Bej Evrenozi e guidato dal 1ùpote traditore di Scand e rberg, Ham za Castriota, vengono s confitti nella valle di Albolena presso Milo t.
- Scanderberg con 2500 militrui s i reca in Italia ad aiut,u-e Ferdinando d ' Aragona, R e di Napoli.
- Pace tra Scanderberg e la T urchia.
- I Turch i vengono sconfitti nella valle di Pollogo.
- I T urd1i vengono sconfitti a Livad presso Ocrida.
- U0 assedio cli Kruje.
- Costmzione della forte zza di El basan.
- m0 ass edio di Kruje.
- Scanderbeg muore ad Aless io.
- Assed ~o di Scutari.
- IV 0 assedio di Kruje.
- Kruje si atTende ai Turchi.
- Assedio e caduta di Scutari
- Spedizione di Giovanni Castriota, figlio di Scanderbeg, e restaurazione temporanea del Principato dei Cas triota .
- Spedizione del sultano Bajaziti Il contro la ribellione di Himare.
- Movimento rumato di li berazione cieli' Albania centrale.
- I rib e lli albanesi liberano Alessio.
- Viene pubblicata l'opera dello s to1ico albanese Marino Barletta " Sull'assedio d i Scutari "
- M Barletta pubblica a Roma la biografia della vita di Scanderbeg.
- I montanari albanesi insorgono per non pagare i tributi.
- Spedizione di Solimano II Kanuni e 1ibellione di Rimare.
- Viene stampato in albanese il "Messale" di Don qjon Buzuku. E' la prima opera (a parte alcune brevi fom rnl e liturgiche) scritta in lingua albanese.
- Vie ne s tampato in albanese il catechismo tradotto da Lek Matranga (1560-16 19) a Pale1Tno , contiene anche una poesia, la più antica in lingua albanese.
- Si stampa " la dottrina dei C1istiani" di Pietro Budi (in albanese).
- Pietro Budi stampa in albanese "Lo specch io de lla confessione" e il "Rituale romano".
- Viene istituita la prima scuola e lementare a Kurbin di Kruje.
- Frang Bardhi pubblica il "Vocabolario albanese - latino".
- V ie ne fondata la scuola elementare a Pedhane
- Viene fondato il ginnasio a Bilisht.
- Assemblea albru1ese - mon tenegrina a Gradac contro gli invaso1i turchi.
- Trattato di Carlovaci.
- Grande sollevazione popolare dal Kurvelesh a Scutati.
- Si riunisce "Il conc i lio di Arben".
- Ini z ia la ribellione, che durerà tre anni, dell'Albania centrale.
- Nella scuola Montorio (Roma) viene istituita la cattedra di lingua albanes e
- Trattato di Pozru·ovaci.
- Prima stamperia in Albania, a Voskopoja
- Trattato di Belgrado.
- Nasce Alì Pascià Tepelena.
- Viene fondata la "N uova accademia" a Voskopoje.
- Maometto Pascià Bushat i il Vecchio, viene nominato capo amministrativo del Saggiaccato di Scutari.
- Gregorio di Durazzo traduce in albanese "Il Nuovo T estame nto ".
- Viene soppresso il Patriarcato di Ocrida.
- Voskopoja viene incendiata per la prima volta.
- Voskopoja viene incendiata per la seconda volta.
- M uore Maometto Pascià Bushati il Vecchio e gli s uccede il figlio Mustafà Pascià Bushati e poi Kara Mahmut Bushati fratello di Mustafà.
- Kara Mahmut Bushatì occupa il Montenegro.
- Viene fo1111ata la Confederazione illirica.
- Kara Mahmut Bushati v iene assediato per la prima volta nel castello di "Rozafa" a Scu taii. Alì Pasc ià Tepelena viene nom.inato Derven-Pasc ià (Pascià a pieni poteri) della Toscheria e dcl i' Epiro
- Alì Pascià Tepe lena conquista Giannina.
- TlT'' distruzione di Voskopoja.
- Kara Mahrnut assediato per la seconda vo lt a nella foitezza di "Rozafa" a Scutari. Quest ' assedio si risolve in una sc hiacc iante vittoria di Kara Mahmut Bushati contro il comandan te turco Ebu Beqir Pascià.
- Kara Mahmut occupa Prizren.
- Kara Mahmut viene ucciso nei monti del nord.
- Fine della Repubblica di Venezia (trattato cli Campoformido).
- Alì Pascià Tcpelena attacca e conquista Mimare.
- Lord Byron si reca in Albania e sc rive il poema "ChilclI-Iai·old"dedicatoall' Alban ia e ag i.i albanes i.
- Berat cade nelle mani cli Alì Pascià Te pelena.
- Mustatà Pascià Bushati prende il potere a Scutari.
- Tutta la Toscheria cade in mano cli Alì Pascià Tepelena.
- Viene stampato a Mosca l'opera cl i Kos t.a Gehani su Scanderbeg.
- Parga cade in mano cli Alì Pasc ià Tepelena
- Durante i combattime nti contro i Turch i, viene ucciso a Giann ina, Ali Pascià Tepelena
- Mustafà Pa scià Bushati vien e sconfitto a Babune.
- Mustatà Pascià Bushati viene circondato nella fortezza di " Rozafa" , Scutari.
- La Turchia sopp rime iI s istema dei ti mari (dei terreni in concessione con pagamento del la decima).
- I patrioti a lban es i liberano Berat.
- Tafi! Buzi lancia un appello per la lib erazio ne de l Paese.
- Scoppia l'ins urrezio ne pop olare ant.iturca ne ll a città di Scutari g uidata eia Hamza Kazazi Scoppia l'insurrezione antiottomana nel la Musacch ia, Ma llakastra, Valona e Tepe lena gu idata da Alush Frakulla.
- Le forze cli insu1Tezio ne de l! ' Albania de l Nord sconfiggono le truppe dei Vali di Romania.
- G De Rada pubblica "Jcanti di Milosao". Ini zia un'intensa attività letteraria deg li scr ittori e poeti arbcrcsh che durerà più di mezzo seco lo.
- Scoppia l'insurrezione antiottomana a Gjakova, c he si estenderà nel Dibra. Gli insorti della Musaccl1ia sconfiggo no le forze ottomane davanti a Berat
- A Bcra t s i organ izza un 'assemb lea inlerregionale nel quale si c hiede l' amm ini straz io ne de l Paese da pan e di fu nzionari albanes i.
- Vi ene domata l'insurrezione antiottomana a Prizren, Gjakova e Dibra.
- Viene pubblicato il decreto imperiale (Hat di Sherif di Gjy lhanese) - inizia il peri odo del Tanzimat (delle r i forme) .
- Nasce Abdyl Fras hcri ( I 839 1892)
- 1l Governo Ottomano inizia ad applicare le riforme nel Cossovo Scoppia l'insurrezione antiturca a Prizren e a Gjakova, che p resto si estende anche nelle regioni dei Dukagjni , in tutto il Cossovo e nella regione ciel Pollogo.
- Battaglia cli Gjorices (Dibra) tra insorti clibrani e l ' Esercito o ttomano.
- Viene pubblicato l' "Eveto1i" (a bbeceda1io) i l pti mo in lin g ua a lbanese da N aum Veq ilh a r xhi.
- Nasce a Valo na I. Qemal ( I844- l 9 l 9).
- lnizia l'applicazione del Tanzimat ne l su d cieli ' Albania.
- S i pubb li ca il secondo a bbecedario "Nuovo Evetori albanese" di Na u m Vcqi lh arxhi
- Nas c e Nai m Fras he ri ( 1846 -1 900).
- Naum Veqilharxlli stam pa la "Circolare" in lingua greca .
- S i riunisce l 'assemblea cli Mesaplik a Valona che s i esprime contr o l'app l icazione ci e l T anzimat.
- Scoppia nel K urve les h l' in s urrez ione antiottomana gu idata da Zeme! Gjoleken e Rrapo Hekal i u Ben presto questa insurrezione si estende in tutta l'Al bania ciel Sud e Centrale.
- Le forze cl' insurrezione d i Zeme! Gjo leka sconfiggono l a spedizione turca nel villaggio di Dhalani di Gianina.
- Grazie a ll ' in ter ven to d cli' Aus t1ia, la Po r ta è obbl igata ad a cce ttare a Scutrui l'o rdin e d e i Gesu iti esp ul si g ià I I a nni p rima.
- Scoppia la rivol ta popolare a Scutari.
- Ab d yl Mexhiti pubblica il nuovo d ecret o i mperia le , in izia i l secondo periodo d el Tanzimat.
Fotod'epoca. P Vasa(l825 -1892). Grande person alit à politica e le/.leraria del rinasc ùnento albanese Governato re del Libano
- Scoppia l'insurrezione antiottomana g uidala da Sheh Fejza, nella regione de ll a grande Gola (Dibra)
- La spedizio ne Ottomana comandata da Abdi Pa sha entra ne l Dibra
- La Porta tenta di far appJicare le riforme del Tanzimat a Scutari.
- Nasce Bajram çurri (1862- 1925)
- Nasce Isa Boletini (1864 -1916).
- Inizia l'app licazione della nuova s uddivi sione anuninistrativa.
- Inizia ad operare la spedizione turca nella regione di Gjakova, che continuerà fino al I 868.
- Viene creata la nuova divisione anunin istrativa di Scutari.
- Scoppia l'insmTezione antiottomana a Peje, Gjakova, Prizren, Scuta1i , Mate Ti rana
- Vengono stampati due st udi di Zef Jubani " Condizion i otti mal i del popolo dell'Albania de l Nord" e "Analisi sulla si tuazione morale e sulla cultura intellettual e ciel popolo albanese''. Inizia una fase che durerà pe r p i ì:1 d i un secolo, in cui scrittori , studios i, po litic i albanesi tenteranno di sensi bi lizzare l'op i nione dei paesi europei e americani sulla necess ità d i una nazione albanese.
- Scoppia l'insurrezione anriottomana nella Mirdizia che più tardi s i estende rà anche nelle regioni di Dukagjni.
- Scopp ia in Erzegovina l'in surrezione antiottomana che poi ne l mese di agosto si estenderà in Bosn ia.
- ltlizia nella Mirdizia il movimento cli protesta conrrn le dec isi oni dell'amm ini strazione statale antiottomana.
- Scoppia i n Bulgaii a l'insu rrez ione antiottomana.
- La Serbia dichiara guerra all'Impero ottomano.
- Il Montenegro dichiara guerra all'Impero ottomano.
Abito albanese cristiano di Scutarinella foto la signoraAngjelina Kurti (gentilmente concessa dalla Famiglia Nino Kurti di Tirana)
1876 (8 luglio)
settemb re
2 novembre
24 dicembre
1877 (27 dicembre)
3 gennaio
15 gennaio gennaio
18 marzo
8 aprile
15 ap ri le
24 aprile maggio
lug lio
dicembre
- A Riechs tadt di Boemia si sottoscrive l'accordo seg reto tra Russia e Austria-Ungheria per la divisione della Penis ola Balcanica.
- S i fo r ma a Cosenza i l Comitato Arberesh.
- La Serb ia sconfitta mili tarmen te, sot to scrive con l'Impero ottomano una tregua bi mensi le.
- A Is tanbul iniziano i lavori della confe renza internazionale per esam i nare le contradd izioni ru s so -turche.
- La Grande Porta pubblica la costituzione dell ' impero Ottomano
- S i 1iuni s ce l 'Assemblea dei montanari delle Mirdizia e di Alessio in cui s i decide la presa in armi contro l' Esercito turco appena ini ziata la guerra ru ss o -turca.
- Si s tipula a Budapest l'acco rdo segreto tra la Russia e l'Austria- Ungheri a
- La Mirdizia inizia l'insurrezione prima della guerra ru sso - turca
- S i sonoscri ve i l protocollo cli Londra, in cui le Grandi Potenze riconoscono il principio di a utonom ia delle nazioni sotto l'Impero Ottomano ad eccezione della nazione albanes e.
- Viene stipulata la pace tra la sconfitta Ser bi a e l'Impero ottomano.
- Inizia l'operazione militare per s o pprimere l'insurrez ione delle Mird izia.
- Viene soppressa l'insurrezione della Mirdizia.
- L ' Impero ru sso dichiara gue1Ta all'Impero onomano.
- Si forma a Gianina il Comitato Regionale con P residente Abdyl F rashe ri.
- A Gianina s i tengono i colloqui segreti tra Abdyl Frasheri e il Vescovo Mavrorna tis per formare un'alleanza greco -albanese contro l'Impero ottomano.
- Si forma a Istanbul in condizioni illegali i l "Comitato Centra le per la Difesa dei Diritti della Nazione Albanese" (Co mitato di Istanbul) con alla pres idenza Ab d yl Frasheri
- Si tiene a Is tanbul il secondo turno di colloqui segreti tra Abdyl F rasheri e St. S kulu dhi per la fom1azione dell'alleanza greco-albanese contro l'Impero Ottomano.
1878 ( 10 ge nnai o)
19 gennaio
3 1 gennaio
3 marzo primavera
2 1 april e IOgiugno
13 gi ugno
20 g iu gno
1878 (13 lug lio)
25 agosto
27 agosto
3 settembre
6 settembre
1 novembre
I 879 ( 11 gennaio)
- L ' Eserc i to montegrino occupa Ti vori.
- L ' Esercito montegrino occupa Dulc igno.
- Si firma a Edrene la tregua tra Russia e Impe ro ottomano e in iziano i colloqui pe r il trattato di pace.
- Si firm a a S . Stefano il trattato di pace tra l'Impero ottomano e la Russia.
- In tutta l'Albania s i fi rm ano petizion i e memorandum di protesta, contro i comenuti del trattato cli S. Stefano e viene ric hi esta la salvaguardia dell'integrità terri toriale albanese.
- Si dà alla stampa su l giornale "Bas iret" di Istanbu l l' a11icolo d i Abdy l F ras he ri "Lette ra da G iannina" , con la quale s i chiede la difesa dei diritti sovrani del popolo albanese. E' il pr imo di una serie d i Micol i che Abclyl Frasheri invierà ai maggiori giornali europei chiedendo il rispetto dei diritti politic i della nazione a l banese.
- L'Assemb lea Nazionale fonda a Prizren la Lega a lbanese, (detta "Lega cli P1izren")
- Si ap re i l congresso cli Berlino.
- l cittadini di Scuta1i inv iano un memorandum a l primo ministro britannico, Lord Beacondsfield, chiedendo il rispetto dell'integ1ità territo1ia le ci eli' Albania e la creazione di uno Stato albanese indipendente.
- Personalità albanesi (Pashko Vasa, Sami Frasheri , Alì Dom is h Prishtina, etc) residenti a Istanbul inviano un memorandum ai Ministri degli Esteri delle Grandi Potenze chiedendo per l'Alban ia una partico l are pos izione amministrativa
- Viene firmato il Trattato di Berl i no.
- Giunge a Pristina l'alto conunissario deJJa sublime Porta, Maresc iallo Maometto Alì Pascià Maxhori.
- Romadan Zaskoc i uccide in un attentato il telegrafis t a di Maometto A.lì Pascià Max hori
- Inizia a. Gjakova l'azio ne delle forLe volontarie della Lega Albanese contro le forze governative di Maometto Alì Pascià Maxho ri
- A Gjakova le forze volontarie della Lega albanese distruggono le fo rze govern ative e ucc idono Maometto Alì Pasc ia Maxhori.
- Si ri unisce l ' Assemblea de l la Lega a l banese a Dibra, e si approva la risoluzione in cui si chiede alla Sublime P011a la formazione della Reg ione autonoma albanese.
- Si riunisce a Preveze l'Assem blea della Lega albanese, (Lega di Prizren). La Lega il 28 gennaio approva un memorandum in cui dichiara che difenderà co n le a1mi la popolazione albanese. Il 5 marzo approva il progetto dell ' alfabeto nazionale del la lingua albanese presentato eia Sami Frasheri (alfabeto di Is tanbu l). Il 31 marzo invia presso i gabinett i delle Grandi Potenze una delegazione presieduta eia Abdyl Frasheri, con il com pito di dife nde re la nazional ità albanese.
6 febbraio
- Iniziano i lavori a P reveze della confe renza turca - greca per stabilire il confine proposto dal congresso di Berlino.
1879 ( 17 maggio)
- La Sublime Pona è costretta a riconoscere l'attività de i tribunali popolari in tutte le regioni del Cossovo.
- La Lega di Prizrc n dichiara che non ricon oscerà la Commissione internazionale c he definirà i confini col Montenegro se in quella commissione non parteciperanno i suoi membri.
- Ini zia la stampa ad Atene in lin gua albanese e greca sono la direzi one di Anastas Kulluriati del giorn ale " I fani T is Alvenios " (La voce de ll' Alban ia). E'i l p rimo di una serie d i g iornali che in segu ito ve rrann o pubb licati dag li es uli albanesi in Europa e USA per perorare la causa albanese.
- Assemblea straordinaria della Lega Albanese a Pristina per la difesa della popolazione albane e e dei diritti dell 'au tonomia dell'Albania.
- Ini z ia no le prov ocaz ioni mili tari montenegrin e sul confin e, nel settore di Piave e di G uc is (distrello di Scutari) Il 4 dicembre l' Eserc ito monte negri no occup a Piave e Guc is.
- Nasce Luigi Gurakuqi (1879- 1925).
- A Velik e a Pepaj le fo rze della Lega Albanese sconfiggono l'Esercito montenegrino.
- Meeting popol are a Scutari a difesa di Hot i e Grucla.
- Le forze della Lega a lb anese arreca no una pesante sco nfi tta a ll 'Esercito montenegrino a Rrzhani cc.
- L'assemblea convocata da Frasheri approva la proposta di Abdyl F rasheri sulla formazione di un governo albanese temporaneo.
- Si riunisce la conferenza di Berlino per esam inare il problema de l co nfin e turco - g rec o e turcomontenegrino.
- La conferenza di Berlino decide di dare al montenegro la cinà di Dulcignocol suo d istretto, in luogo di Hoti e Gmcle.
- Si riunisce l' Assemb lea di Arg irocastro che decide cli co mbattere pe r la creazione dello stato autonomo albanese
- Le forze volontarie della Le ga Albanese s i impossessano della città di Dulcigno.
- Ini zia il blocco di Dulcigno da parte dell e forze navali militari di sei gra ndi potenze.
- Iniziano i lav ori de ll ' Assemblea di Dibra.
- Inizia l'O perazione Militare dell 'Esercito ollomano comandato da Derv is h Pascià co ntro le forze albanes i che difendo no D ulcigno.
26 novembre
1881 (4 ge nn aio)
genn a io
18 gennaio 25 gennaio 25 marzo 7 aprile 20 aprile 22 aprile 23 aprile giugno
1882 (20 magg io)
1883 (2 giugno)
1884 (agosto -sett.)
dicemb re
1885 (20 febbrai o)
febbraio-marzo
agosto
nov embre
1886 (marzo)
1887 (7 marzo)
april e
1889
- Dervi sh Pascià consegna ai montenegrini Dulcigno.
- Le fo rze deUa Lega Albanese li berano Shkupi.
L 'Assemb lea s u·aordinaria ci e lla Lega albanese riunita a Prist ina proclama iI Governo temporan eo presieduto da Ymer Prizren.
- Le Forze della Lega albanese Iibcrano Mitrovic.
- Le Forze della Lega albanese liberano Pri stina
- L'Ese rci to ottomano co mand alo da Dervi sh Pascià occupa Shkupi.
- l'Esercì to ottomano occupa Feriz.:~j.
- Bauagl ia decisiva tra le forze albanesi e quelle turche a Shtimje. Le forze albanesi vengono sconfitte.
- Le forze alban es i tendono tre agg uati all' Esercito turco ne lla go la cli Cara leve, nel vi ll aggio Dulc e al l'en trata di Suhareke
- Le forze militari o nomane comandate eia Dervish Pa scià entrano a Prizren.
L 'Esercito ottomano occupa Gjakova e di sperde i componenti dell a Lega albanese d i Prizren.
- Viene firmata la "Triplice Al leanza" tra German ia, Au stria-Ungheria, Italia
- Si dà al le stampe la grammatica di K. Kristoforidhi
- Scoppia l'insurrezione antiottomana nelle mon tagne a Nord - est di Scutari
- Il distretto di Pri zren rifiuta di pagare le tas se.
- Mu ore Ymer Prizren in esilio.
- Scoppia l'insurrez ione antiottomana nei di stretti di Prizren, Ferizaj e nella regione di Lumes.
- In surrezione in Cossovo guidate da Solimano Voksh_i.
- A Gjakova, So limano Vokshi pre para la formaz ione di un a nuova Lega Albanes e.
- Le autor ità ottoman e inviano un a spediz ion e militare per so pp1imere l' insurrezione a Gjako va.
-La Serbia dichiara guerra alla Bulgaria
- Gjarasim Qiriazi apre a Man asti r una scuo la privata albanese per ragazzi e ragazze.
- Viene finnato il Trattato bulgaro - turc o per l'annessione a lla Bul garia della Roman ia ori e ntale .
- Si apre a Coriza la prima scuola albanese diretta eia Pand e li Sotiri.
- Vien e inaugurata a Pogra cl ec la sc uola alb anese con insegnante Koço Sotiri.
- Il comitato nazionale di Coriza forma la società di insegnamento dell'albanese presieduta da Alo D ishi ri ce.
- Si forma a Istanbu l il comitato segre to de i "Giovan i T urc hi" , "Unità e Progresso".
189 l (23 ottobre)
I892 (autunno)
1893(11 lug li o)
luglio
1894 (4 gennaio)
1895 (ottobre)
I 896 (aprile)
luglio
1897 (14 febbraio)
febbraio
19 marzo maggio primavera
novembre
1898 (1 ° gennaio)
I899 (23 -29 gennaio)
febbraio
1900 (marzo)
28 apri le
ottobre
1900 (d ic -gennaio)
1901 (aprile)
autunno
1902 ( 16 feb braio)
2 1 !cbbraio
febbraio
novembre
3 dicembre
1903 (21 febbra io )
marzo ap ril e
2 agosto
1904 (febbraio)
1905 (marzo)
1 maggio
novembre
1906 (gennaio)
- Viene inaugurata a Coriza la prima scuola albanese femminile.
- Viene assassinato a Istanbu l da agent.i grecomanni Pandel i Sotiri.
- Petro Nini Luarasi inaugura 6 nuove scuole albanesi nei paesi del distrelto di Kolonje .
- Scoppia l'insurrezione antiottomana a Peje gu idata da Harxhi Zeka.
- A Lume scoppia l'insurrezione antiottomana
- Harxhi Zeka viene attirato a Istanbul dove viene a rrestato ed imprigionato fino al 1896
- Viene rattificata " L'alleanza bilaterale" franco -russa.
- Alla S u blime Porta viene inviato un memorandum in nome di trecento paesi albanesi e di alcune re gioni del Cossovo e di Monastix per l'ape11ura delle scuole albanesi nelle rispettive regioni.
- TIcongresso lin guistico degli arberesh a CoriglianoCalabro fonda la "Società nazionale Albanese"
- Il Sultano Abdul Hamiti pubblica il decreto "Sulle riforme nelle reg ioni della Romania "
- Il "Comitato delle riforme albanesi" a Bucarest invia al primo ministro turco un memorandum per l'approvazione delle riforme in AIbania.
- Inizia la guetTa greco -turca che termina con la tregua fi rmata il 19 maggio 1897.
- A Gjakova e Peje si gettano le basi per l'istituzione di una nuova Lega denominata " Alleanza Albanese" con a capo Haxh i Zeka
- Si firma l'armistizio tra Turchia e Grecia.
- Accordo austro - russo.
Il comitato albanese di Istanbul guidato da Sami Frasheri pubblica il manifesto "Cosa vogliono gli albanesi".
- La Sublime Porta prende severi provvedimenti per sopprimere l'Alleanza albanese di Peja.
- Scoppia l'insutTezione antiottomana a Peje, Gjakova, Prizren e Pristina
- A Himare scoppia l'insmrezione antiottomana.
- Nella riunione di Bucarest viene approvato il memorandum "In nome della gente Albanese" in cu i si chiede una larga autonorn.ia dell'Alban ia.
- Le società albanesi in esilio pubblicano un memorandum collettivo per l'autonomia cieli' Albania col titolo "In nome del popolo albanese"
- Assemblea di Peje. Si instaura la Lega Albanese di Peje (I 899 - 1900) con a capo Haxhi Zeka
- Si tiene a Prizren una riunione suII' attività della Lega albanese di Peje dove si decide cli proclamare un Governo generale albanese. Alla Lega albanese di Peje si associano le regioni di Dibra e di Scutari.
- Il Governo di Istanb ul blocca la riunione generale della Lega di Peje, stabilita a fine mese.
- Haxhi Zeka tenta di riunire un'altra assemblea che persegue l'autonomia clell' Albania.
- lsmail Qemal fugge dalla Turchia.
- lsmail Qemal stampa sulla ri vista "Albania" il suo programma su l movimento albanese.
- Tra Roma e Yierurn vi é uno scambio di note per la distribuzione delle zone di influenza nell'Albania.
- Haxhi Zeka organizza delle riunioni nelle città'de l Cossovo nel tentativo di rifo1mare la Lega albanese.
- Nell'Albania meridio nal e g li insorti prendono in mano la zona tra Tepelena e Valona scontrandos i con le tnippe turche .
- A Parigi si tiene il congresso dei "G iov ani Turchi" .
- Viene assass inatO a Peje il dirigente del Movimento nazionale albanese, Haxhi Zeka.
- Scoppia nella Mirdizia l'insu1rezione antiottomana
- Isa Boletini viene condotta a Istanbul dove viene incarcerata fino al I 906.
- La Sublime Pona è costretta a concedere le "rifo rm e" ne lle regioni europee della TLu-chia
- Vienna e Pietroburgo presentano alla Sublime Po1ta il progetto austro-russo sulle "rifo rm e" approvate dalle altre Grandi Potenze.
- Scoppia l'ins urrezione antiottomana a Prizren, Mitrovic e nella zona tra Gjakova e Peje.
- Combattimenti nel la reg ione montana cli Gjakova con le truppe della spedizione turca di Shemsi Pascià.
- La popo lazione Macedone insorge contro i turchi .
- La commissione militare internazionale stab ili sce cli escludere dalle " ri forme" le regioni ad occid ente di Manastir e del Cossovo.
- Viene fondata a Scuta1i la Società operaia di reciproco aiuto
- Per la prima volta in Albatùa viene festeggiata a Scutari la giornata internazionale dei lavoratoti.
- Su ini zia tiva di Bajo Topulli si forma a Manastir il comitato segreto albanese "Per la libe11à del.I' Albania"
- Il Conùtato di Monasti r organizza i primi gruppi patriottici.
1907 (feb brai o) 5 maggio
- Primi scontri u-a l'Esercito turco e i gruppi patriottic i nelle vicinan ze d i Lcskovik.
- S copp ia l ' insurrez io ne popolare ant iollomana a Kruje e ne i v illa ggi c ircos tanti.
- Il gruppo di Cerciz Topul li uccide il metropo lita greco di Co riza.
- Si costint isce a Bosto n la soc ie tà "Fede n e ll' o nore" presieduta da Fan S. No li.
- A Bu cares t viene fon dato " 11 Co mitato degli albanes i per la libertà ci e li ' Albarù a".
- Il grup po di Cerci z Topulli ucc id e a Argirocastro il com a ndante dell a g endarmeri a locale.
- Scoppia la rivolu z io ne dei g iovani turdti.
- L 'Asse mblea di Ferizaj pre siedu ta da l sa Bo letini e Bajram çurri invia al Sultano l ' u ltimatum per la proclamazione della costituzione.
- A I s tanbul v iene pubblicata la Costi tuzion e dell ' Impero otto mano.
- Si ap ro no scuole a lbanesi in diverse località del paese.
- Ini zia n o i lavori ciel co ngresso cli Monastir per l ' unificaz io ne dell 'alfabeto albanese il congresso continue rà fino al 22 no vembre.
- Si in aug ura il parlamento d ei g iovmù turc hi.
- Si s tam pa a Scuta ri dalla Soci e tà "Unità" un vocabo lario della lingua a lbanese.
- S co ppi a a Is tanbul la controrivoluz ione.
- Viene restaurato il potere d ei giovarù turchi a Is tanbul. primavera - Scoppia l ' inst1ffez io n e dei paesi di montagn a di Gjokov a co ntro il regime dei gio vani turchi.
Il gove rno dei giovani turchi invia a Gjoko va una spedizione punitiva comandata da Xhavit Pa<;cià.
- I m on tanari in sort i attaccano l' Esercito turco di Xha vi t P ascià nella go la di Mori na .
- Si sv iluppano i lavori del con g resso di Dibra.
- Si s vi l uppano i l avo ri del con g resso Nazionale di Elba sa n.
- Scoppia l'insurrez io n e dei contad ini dei di strett i cli Feri zaj, Peja , Pri zren, Lumes e Dibra contro i l reg im e dei gio vani lurchi.
- Si ina ug ura a E lb asan la Scuola normale a lba nese, p rim a sc uola superiore nazional e, co n direttore Luigi Gurak uq i.
- Dim ostrazione a Bcrat a difesa dell'alfabeto albanese. - Inn umer evoli persone s i riuni sco no a C o ri za per dimo stra re a difesa de ll 'alfabeto a lbanese.
- Dimo s trazioni a Berat a difesa dell ' alfabeto albanese.
- Si sviluppano i lavori al 2 ° Con g resso Naz ionale di Man astir
- Batt agli a tra gli in so rti alban es i g uidati eia l driz Scferi e le forze turche ne lla gola di Kaçaniku
- B attaglia tra gli in orti albanesi gu idati dalsa Boleti1ù eHasan Budakova e le forze turche a Shtimj c
- Caral eve
- Le for ze turche di Turgu Pa sc ià e ntrano a Peje e Oiakov a.
- Scopp ia l'insurrez io ne contro i g iov ani turchi nelle montag ne a nord di Scutari guidate eia Decl Gjo Luli.
- App e llo alla pop o lazio ne di Scutari per un in s urrezione generale antionomana.
- Sbarca no a S. Gi ova nni le clivi s iorù turch e pe r dom inare l' insurTe zio n e a lbanese.
C os111111i popolari delle varie regioni dell 'Albania - Fotografia 1ra11a da "Alban ia vita e tradi zio ni" - Mus eo Naz ionale d e /la Montagn a "Du ca degli Abru zz i" - Torino , 1 993 .
- Viene approvato dall'Assemb lea dei rappresentanti dell'insurrezione a Greçe il memorandum composto da T. Qemal, L. Gurakuqi cd altri per l'autonomia ciel!' Albania
- Battaglia a Orman Ciflig tra grnppi di patrioti e le forze t urche.
- Le assemblee degli insorti a Ura e Droshovice (Valona) e alla Gola di Sinjc (Berat) approvano il memorandum cli Greçe.
- A Tepelene si tiene una ,i unione dei rappresentanti dei nobili e dei capi della regione di Gianina che costringono gli invial i del governo turco ad accettare alcune richieste degli insorti a lbanesi
- I rappresentanti dei montanari inso rti sono costretti a firmare a Poclgorica (attuale Titograd) l 'accordo con i turchi .
- Hasan Pristina dichiara al parlamento turco, che vi saranno nuove insutTezioni in Albania se non vcrranrno soddisfatte completamente le richieste albanesi.
- Tgiova n i Turchi sc iolgono il Parlamento e annunciano nuove elezioni.
I. Qemal organizza a Istanbul una ri unione segreta per preparare l'insurrezione generale.
- Si firma l'accordo serbo - bulgaro che stipula l' Alleanza Balcanica.
- I. Qemal e L. Gurakuqi giungono in Albania per organizzare l'insurrezione.
- Scoppia l'ins urrezione contro i giovan i tu rchi nelle montagne cli Gjakova.
- Si sviluppano i lavori cieli ' Assemb lea cl i .Tunika, che stabi l isce il programma clell'insutTez ione generale.
- Ne l giornale "L i ber tà cl' Albania", i montanari di Gjakova pubbl icano un appello in cui chiedono aiuti a favore degl i insorti.
I montanari di Dibra, Mirdizia, Kthella, A less io e della valle del Mat nell ' assemblea della tetTa" decidono di allearsi per scacciare i turchi dalle loro regioni
- L'insurrezione contro i giovani turchi si estende nella zona cli Peje, Lume, Mirdizia, e Z ad,ime.
- TJ gruppo degl i "alleati", guidati eia Gjeto Coku , Zef Ha rapi e altri in izia l' att i vità armata nella zona di Aless io , Mi rdizia - valle ciel Mate il 29 maggio assalta Alessio.
Gli insorti guidati da Bajram CutTi distruggono le forze turche a Pass o Prush i
- Le forze d'insurrezione di Isa Boletini distruggono i l battagl ione Turco di Ura e Senice. Combattimenti tra le forze turche e gli insorti nella zona di Pristina, Novi Pazar, e Vuçiterno.
- Kruja guidata da Abdil Toptani , i nsorge contro le forze turche.
- L' insurrezione albanes e costringe il Governo dei g iovan i turchi cli Said Pascià a da re le dim iss ioni
- S i fo rma i l nuovo governo turco presieduto da Alunet Myftar Pasc ià
- Si riuniscel' Assemblea di Sinjeche approva un memorandum per l'autonomia dcli ' Albania e che viene inviato alla Sublime Po rta.
- Le princ ipali città cie l Cossovo vengono liberate dagli inso r ti.
- A causa de ll'insu1Tezione a l banese il Sultano scioglie il Parlamento e decreta nuove elezionj.
- Le truppe montenegrine passano il confine e occupano alcuni paesi nella regione di Scutari e Peje.
- G li i nsor ti albanesi liberano Shkupi.
- Il Governo turco accetta forma l mente le richieste degli insorti a lbanesi.
- Gli insorti liberano una ser ie di c i ttà dell'A lbania meridionale.
- Scoppia la pri ma guerra Balcanica.
- Si riuniscono i patrioti albanesi a Shkupi e decidono di combattere per l'integrità territoriale e la libertà dell' AJban i a.
- I. Qemal dichiara a Trieste che J' unica so l uzionc al problema albanese è quel la della dichiarazione d'indipendenza.
- l. Qema l giunge a Valona
- All'entrata dell'Ese rc i to ser bo, Elbasan, Durazzo, Tirana, Kavaje , Peqin e Lushnje dichiarano l'indipendenza.
- Si apre a Valona l'Assemblea Nazionale (28 novemb re - 7 dicembre 1912) presieduta eia Ismail Qemal, che proclama l'indipendenza dell'A lbania.
- lsmail Qe mal viene eletto Pres idente de l Governo provvisor io albanese.
- Le truppe serbe occupano Elbasan e Durazzo.
- La Turchia chiede l'Armistizio
- Viene e letto il Governo Naz ionale e il Consiglio deg li anz ian i.
- La Cooferenzadegl i Arnbasciato,i cli Londra riconosce!' autonom ia ciel!' Albania sotto la s ovran i tà del Sultano.
- L'Esercito greco occupa Coriza
- La Conferenza deg l i Ambasciatori stabilisce in via gene,ica i confini settentr ional i e orientali cieli' Al.bania.
- Esat Toptan i consegna Scutrui al Montenegro.
14 magg io 15 maggio
30 maggio
29 lu g lio
11 agosto settembre 12 ottobre
17 di cem bre
1914 (22 gennaio)
2 ITiaJ7.0
7 marzo
2 aprile IO aprile 17 ma gg io 19 magg io 1 giugno 27 giugno 28 lu g li o 4 agosto 3 settembre 5 senemb re settemb re 2 ottobre 27 ottobre 30 ottobre
2 nove mbre novemb re 25 di ce mbre 31 dic embre
1915 (26 aprile) aprile 24 ma gg io
2 giugno 12 giugno 27 giugno giugno 14 ollob re
dicembre
1916 (gennaio ) gennaio
febb raio
marzo
apri le
sett. on.
ottobre 10 d ice mbre
1917 (23 ge nnaio )
giu gno
7 novembre
1918 (I 6 fe bbraio)
7 nove mbre
- Accordo segreto tra Austria - Ungheriael' Italia c he prevede la poss ibilit.àdi interv e nire in Albania al fine di non perm e ttere l'accesso in mare de ll a Serbia
- Le lruppe montene grine si allontanano da Scutari
- S i riuni sce il "Congresso" di Kruje, organizzato da Esat Toptani
- Con la firma del trattato di Londra si conclud e la I O Gue1Ta Balcanica
- La Co nferenza deg li Ambasci ato ri riconosce l' indipendenza ci e li ' Albania sotto il co ntrollo e la garan:t. ia delle grandi potenze.
- La Conferenza degli Ambasciatori stabilisce in vie generali i confini meridionali cieli ' Albania.
- Scopp ia nella regione del Dibra e del Cos sovo I' insun-ezione co ntro le truppe Serbe d·occ upazione.
- Es at To ptani forma a Durazzo " li Consiglio deg li anziani " se parati1;ti del!' Al ban ia Ce ntrale.
- LI protoco llo di Fire nze stabilisce i co1ifmi meridionali e sud-orie ntali cie li ' Albania.
- Il Governo di l. Qemal è obbligato a dare le dimissioni
- L' Esercito albanese entra a Coriza liberata.
- V ie ne proclan1ata l'a utonom ia del " Vori o-Ep iro"
- Giunge a Durazzo il p1incipe Vo n Wied.
- Scoppia il putch greco a Cori za.
- La commiss ione in ternazionale di controllo app rova lo statuto organico dell'Albania.
- Inizia l' in su1Tezion e co ntadina ne ll'Alb ania Ce ntrale contro il regim e cli Vo n Wied.
- Vi ene arres tato Esat Pascià a Durazzo e al lonta nato in lta)ja_
- Viene concluso l'acco rdo serbo - greco per la suddivisione dcli' Albania in due zone di protettorato.
- Gli insorti chiedono l'allontanamento del principe Von Wied.
- L ' Au sLria - Ungheria dichiara g uerra alla S erbia.
- Sco pp ia la 1° Gu erra Mondi ale.
- Von Wied abbandona l'A lbania.
l contadini insorti entrano a Du razzo.
- I contad inj insorti distmggono i registri de l ca tasto di D ura zzo
- Esat Top tani cos ti tuisce il gove rno provviso rio a Durazzo.
- li Governo greco proclama ufficialm ente l'occu pazion e cieli' Albania del sud.
- L ' Italia occupa l'isola di Sase no.
- La Turchia entra in guerra accanto al blocco degli Imp eri ce ntrali.
- Inizia l' ins urrezione co ntadina co nLTo Esat Pascià Topt ani
- L'Italia occupa Va lo na.
- Gli in so rt i sconfiggono le forze di Esat Toptani a Fushe Kruje.
- L'Italia lirn1a il trattato segreto di Londra, co n il q uale si impegna ad intervenire a lianco della Tripli ce in tesa , al fine di otten ere ilTrentin o Alto Ad ige, il Friu li Venezia Giulia, l' Istr ia, gran parte della Da lmazia, Va lo na, il protettorato d 'A lbania, etc.
- Haxhi Qarnili viene e letto Comandante generale delle fo,re di insurrezione.
- L' Italia dichiara guerra ali ' Au stria - U ngh eria.
- L ' Ese rc ito serbo aggredisce l' Alba1ùa centra le.
- Vi ene sclùa cciata l'i nsurrezion e contadin a dall'Esercito se rbo
- L'Esercito montenegrino occupa Scutari.
Inizi a la resistenza contadina co ntTo l'Eserc ito serbo.
- La Bul g aria entra in guerra accanto agl i Imperi centrali.
- Sbarcano a Du razzo le trupp e italian e
- Inizia il ritiro dell ' Esercito serbo dal territorio Albanese.
- L 'Esercito austro - ungarico entra in Albani a de l nord.
V iene ucc isa Isa Bo lerin i. Le truppe italiane difendon o a fatica Durazzo dal l'attacco Au stroUngarico .
- Esat Toptani abbandona Durazzo con il suo "governo".
- L 'Esercito austTO - ungari co blocca i lavori de l congres so di Elbasan.
- Ri volta a Scu tari co ntro gli au stro - ungarici.
- Gli ita li a ni occupano Argi.roc asLro, Santi Qu aranta e Penne t.
- L 'Eserci to francese occupa Coriza.
- Protocollo d 'i ntesa per la formazio ne della regione "au tonoma" albanese di Cori za
- L 'A ustria - Ungher ia proclam a l' autonomi a de ll'Albani a sotto il suo protettorato
La Grecia entra in g uerra accanto alle Potenze della Trip lice Tnte sa .
- R ivoluzione d'ottobre in Ru ss ia.
- Gli invasori francesi abrogano arbitrariam ente il protocollo del IOdicemb re 1916.
- Vi ene fo nd ato il Co mitato "Difesa Nazional e d el Co ssovo"
1918 (11 novembre)
29 novembre
25 dicembre
1919 (18 gennaio)
20 agosto
28 ottobre
9 dicembre
1920 (21 gennaio)
I I febbra io aprile
28 maggio
03 giugno
05 g iugno
12/15 g iu gno
13 giugno
21 giugno
24 luglio luglio
2 agosto
14 agosto
17 agosto
3 settembre
settembre
17 dicembre
1921 (5 aprile)
g iugno
19 ottobre
9 novembre
7 dicembre
14 dicembre
1922 (2 dicembre)
8 dicembre
1923 (dicemb re)
1924 (2 febbraio)
2maggio
25 maggio
31 maggio
10 giugno
l6 giugno
19 giugno
28 giugno
6 otto bre
10 dicembre
24 dice mbre
1925 (21 genna io)
fe bbraio
2 marzo
29 marzo maggio
25 luglio
agos to sett. novembre
1926 (20 novembre)
- Termina la prima guerra mondiale.
- A Valona grossa manifestaz ione indipendentista
- Si 1iunisce il Congresso di Durazzo.
- Si apre la confe renza di pace di Parigi
- Accordo di collaborazio ne tra il Governo di Durazzo e il Governo i tali ano
- Manifes tazioni antimpe ri al iste in tutt o il paese e in particolare a Valona.
- M e morandum degli USA, Gran B retagna e Franc ia che stabilisce l'integrità terr it0riale albanese.
- Viene apetto i l congresso di Lusluzje. Le attiv ità i niziano i l 28 gennaio 1920
- Il Governo provvisorio eletto ne l congresso di Lushnje si stabi lisce a Tirana.
- Si forma a Valona il comitato "D ifesa Nazionale".
- Vie ne firmato il protocollo greco -albanese di Kapshtica
- Ultimatum del comitato "Difesa Nazionale" in dirizza to alle forze italiane di Valona. li Gen Piacenti11i respinge l'ult imatum.
- Gli albanesi tentano di liberare Valona senza a lcun risultato L' I 1 g iugno, riprendono l ' attacco tentando cli coordinare anc he la ri volta ne l frattempo scoppiata a Valona. Ma l'Esercito italiano dom erà la rivolta .
- Nelle città d'Itali a s i manifesta contro la gue1i-a cli indipendenza cli Valona.
- A vni Ru sterni uccide a Pa1igi Esat Pascià Top tani.
- Si rurende la guarnigione militare italiana di Tepelene.
- Gli albanesi altaccano nuovamente Valona L' fae rcito italiano respinge a fatica gli albanes i.
- Iniziano i combattiment i contro l' intervento armato Jugoslavo a Voplik.
- Trattato ital o - albanese che prevede il riconoscimento de.Il' indi pendenza e clell' integrità territori ale d ello Stato albanese da par te dell'Italia, ad eccezione dell'iso la cli Saseno:
- Iniz ia la guetra contro gli invasori Jugoslav i a Peshkopi.
- Le forze di liberaz ione albanesi entrano nella città libera di Valona.
- Viene festeggiata la vittori a de ll a battaglia di Valona e la cacc iata degli in vasori italiani.
- Intervento armato dell'Esercito Jugoslavo nell'Albania centrale.
- L'Albania di venta membro della Società delle Naz ion i.
- Elez ione del Consigli o Nazio na le. Jnsu1Tezione separatista di Mark Gjon nella Mirdizia.
- Formazione del Governo di "Santa Unità"
- La Conferenza degli Ambasciatori a Parigi approva i con fini albanesi.
- V iene fo rm ato il governo presied uto da Hasan Prishtina
- A. Zog entra a Tirana con le forze militari e prende il potere in mano.
- Viene formato il governo presieduto da A . Zog.
- Viene approvato l'allargamento dello stat uto di Lushnje.
- Elezioni per l'Assemb lea Nazionale.
- Viene aperta l'Assemblea Costituzionale.
- Si riuni sce a Valona il Comitato d'opposizione democratico.
- Le forze di Bajram Curri insorgono contro il potere di A. Zog
- Le guarnigioni di Scutrui e di Permet insorgono contro A Zog.
- Gli insorti liberano T irana.
- Viene forma to il nuovo Governo presieduto da Fan S. Noli
- Viene annunc iato il programma ciel governo democratico.
- Si in staurano i rapporti diplomati ci tra l 'A lbania e l'URSS .
- Il Congresso delle Società delle Nazioni riconosce all'Albani a la località di San Naum (lago di O crida).
- Reparti Jugoslavi attaccano il terri to1i o albanese
- Le truppe controrivoluzionarie di A. Zog e ntrano a Tirana
- Viene proclamata la Repubblica Albanese.
- A. Zog concede a s ocietà inglesi e italiane concessioni petrolifere.
- Viene assass in ato Luigj Gurakuqi (1979-1925).
- V iene assassinato Bajram Curri (1862-1925).
- Viene firmato il contratto pe r la fo rmazione della Bar1ca Nazionale Albanese, con capitali italiani Viene fi rm ato il contratto con la società SVE A . (Società per lo svilu ppo economico dell'Albania).
- A. Zog concede a l Governo cli Belgrado, Manasti r, San Naum e una pa1te del Vermosh
- Attiv i tà armate cli gruppi an t izoghisti nel nord
- D im ostrazion i antizoghiste a Pe nn e t.
- Scoppia l'i nsu trez ione antizoghista nella reg ione ciel D ukag jini.
1926 (27 novem bre)
1927 (g iugn o)
22 novembre dicemb re
1928 (gennai o)
apri le magg io
I se tte mbre
1929 (giugno )
1930 (magg io)
193 1 ( f'ebbrai o)
26 g iugno novembre
1933 (a p1il e - agos to)
1934 (26 gi ugno)
17 se tte mbre
I935 (14 agosto)
1936 (21 febbraio)
19 marzo
19 37 (2 3 apri le)
15 magg io
1938 ( marzo )
1939 (2 5 ma rzo)
5 ap1 i le
7 a prile
8 apri le
12 apri le
16 a prile
1940 (28 ottobre)
- Primo t ra tt a to italo - a lb a nese co l q ual e l' ll a li a ese rci ta un a sorta d i protettora to in A lbani a
- La Ju gos lav ia rom pe i rapporti d iplomati c i co n l' A l ba ni a
- Secondo trattato i talo- albanese a Tirana , che sanc isce una sorta di protettorato italiano in Albania.
- Co ncordato tra la Repubb l ica albanese e il Vaticano
- Entra in vigo re il co di ce Penal e
- Entra in vigore il Cod ice C ivile.
- Carestia in Albania.
D imostraz io ni pe r i l pa ne a Co ri za
A. Zog s i procl ama ta R e d 'Albania.
- inizia la grande crisi eco nomica mondiale.
- Vie ne proc la ma to il dec re to su ll a 1iforn1a agrari a.
- Attentato c ontTO A Zog a Vi e nna.
- Nuovo prestito di I 00 milioni di franchi oro che il governo italiano accorda al governo Zoghista.
- iniziano le tensioni nei rapporti italo - albanesi
- inasprim e nto dei rapp o rti ital o-a lbanesi
- Di mostraL. io ne nava le it aliana a Durazzo , per eserc it are pressioni contro il te nt ativo d i Z og d i svincolarsi dal proteuorato italiano.
- Car e sti a di pa ne in A lbania.
- Scoppi a l ' in s urrez io ne di F ie r.
- Dimostrazioni per il pane a Coriza
- Vengo no firma ti n uovi accor di eco no mi c i, po liti c i, e milita ri tra l' I tali a e l ' A lbania
- Vien e pro mu lgato il de creto-l egge sui rea ti c ontro l 'o rdine soc ia le ed eco no mico.
- P utch antizog his t a di Ethem Totos a D elvine.
- Viene creato il "Banco di Napoli e d ' Albania". Vengono date ali' Albania nu ove concessioni di ca pital e ita liano.
- Il G ove rn o italian o prese nta al Gove rn o albanese, in fo rm a di ultimatum il progetto di tra tt ato per la legalizzazione dell'occupazione delr A l bania
- li Go verno italiano da un nu ovo ult im a tu m a l G ove rn o a lban ese.
- L' llalia in vad e l'Al ba nia. Re Zog fug ge in Greci a
- Le forze i ta liane entrano a Tirana.
- L'Assemb lea C ostituz ional e offre la Corona d'A lbania al R e d ' Ita li a
- Villolio Emanuel e lll , Re d ' Itali a, si proc la ma Re d ' Albania.
- L ' I talia dich iara guerra alla Grecia .
1941 (18 maggio)
8 novembre
2 d icembre
1942 (16 scltcmbre)
1943 ( IO getuiaio)
26 luglio
8 settembre
1944 (17 novembre)
29 novembre
- Vasi! L açi allenta la vita di V ittorio Emanuele III.
- A Tirana viene fondato il Partito Comunista A lbanese (PKSH). Segretario del parti t o viene eletto E Hoxha.
- Viene formato il nuovo Governo presieduto da Mustafa Kruja.
- Conferenza di Peza (di stretto di Tirana). Viene fondato il fronte di Ii be razione Nazionale Albanese (FNCL) e s i decide l'insurrezione annata contro l'invasore it a liano.
- Cade i l Governo di Mu s tafa Kruja.
- Vittorio E manuele lll dichiara l ' A l ban ia "zona di operazione".
- Capitolazione clell'Italia.
- Viene liberata dal FNCI , la capitale Tirana.
- Giorno della l iberazionedell ' Albania ( bilancio della g uem1 di Libera z ione: 28.000 morti e 70.000 fe1iti gravi s u una popolazione di 1.125 000 ab it anti ) Il FNC.L designa un Governo Democratico Popolare Provvisorio con a capo il suo segretario po li tico E Hoxha , il quale inizia una costante opera di repres sione , pers ecuzion i , esecuzioni sommarie atte a consolidargli il potere ed ad annulla re tutti i suoi nemici. Questo peri odo di intenso terrore (specie verso il nord dcli' A lbania, più restio al nuovo potere Comunista) durerà fino al 1952 E. Hoxha tenta cli costi tuire una Chies a cattolica nazionale , s taccata da Roma
1945
2 dicembre
1946 (2 genna io)
11 gennaio
14 marzo
1947 (IO febbraio)
7 novembre
- Re Zog si trasferi sce in E gitto.
- Elez ioni procomuniste. Vittoria ciel Movimento Democratico Popolare (PCA). E. Hoxha candidato unico, viene eletto con il 93 per cento dei voti . Vengono arrestati numeros i preti e re l ig iosi che si oppongono alla Chiesa Catto l ica Nazionale
- Re Zog viene ufficial mente depos to
- Viene proclamata la Repubblica Popolare. Stalin i nterdi sce la Jugoslavia di a1rnettersi l'Albania.
- E'approvata la costituzione della Repubblica Popo lare Albanese
- Koci Xoxe, secondo segretario del Pait ito Comunista partigiano cli T ito , v iene giu s tiziato.
- Viene firmato a Parigi il trattato cli Pace tra l'Albania e l'Italia , rettificato dal Presidium cieli' Assemblea Popolare Albanese il 9 ottobre I 947. TI trattato obbliga l'Italia a ,ispettare l ' in tcg1ità territoriale albanes e ed a riconsegnare l'iso la di Soseno
- Prima linea ferroviaria in Albania: Durazzo - Peqin (44 km).
I948 ( 12 novembre)
1949 (3 maggio)
1951
1952
1955 (14 dicembre)
1957 (3 giugno)
1961 (9 aprile)
3 dicembre
1967 (6 febbraio)
1968 ( 13 settembre)
1974
1976 (27 dicembre)
1977
1979
1981 (18 dicembre)
1982 (15 gennaio)
22 novembre
26 settembre
10 ottobre
1983 dicembre
- Rottura di n1tte le relazioni con la Jugoslavia.
- Vengono ti a llacc iati i rappo rti diplomatici tra l'I tal ia e l'Albania.
- Persecuzione contro i credenti , malgrado il co mpromesso promu lgato dal Governo.
- Re Zog si trasferisce in Francia.
- L'Albania entra a far parte dell'ONU.
- Con decreto del Pres idium dell'Assemblea Popo lare Albanese, viene istituita a Tirana la prima Università Albanese.
- Re Zog muore a Parigi Lascia un figlio , Lek Zogu (n 5 aprile 39) che il 15 maggio 1961 verrà investito a pretendente al Trono.
- L'Albania rompe le relazioni diplomatiche con l ' URSS. S i p1ivilegiano le relazioni con la Cina comunista.
- L'Albania si dichiara ufficialmente "Stato ateo".
- Vengono saccheggiati 2 200 edifici religiosi e vengono perseg uit ati ed imprigionati mo lti ss imi religiosi.
- L ' Albania s i dissocia dal Patto di Varsavia
- Vengono i ncarcerati gl i ultimi tre vescovi albanesi
- Viene emanata la seconda costituzione della Repubblica Popolare Soc iali sta Albanese.L'Alban ia si considera Repubblica Costituzionale
- Rottura delle relazion i con la Cin a (accusata di essers i avv icinata al la Jugoslavia).
- Sisma tellu1ico (I00.000 senzatetto; 17.000 case ed ed ifi ci distrutti). L' Albatùa rifiuta i tentativ i di solida,ietà e di a iu to di altri paesi e organizzaz io ni mondiali (anche la Croce Rossa Internazionale). La ri costru z ione avviene in meno di se i mesi.
- ln circostanze misteriose muore Mehmet Shehu (1913 - 198 1), braccio destro di E. Hoxha e Primo Ministro dal 20 luglio 54 (ufficia lm ente per suicidio , ma sembra che sia stato gi us tiziato per discordie con E. Hoxha).
- Adi i Carçan i diventa Primo Mirùstro Albanese (fino al 22 febbraio 1991)
- Ranùz Alia viene eletto Presidente del P res idium del!' Assemb lea Popolare (la più alt a carica dello Stato albanese e secondo solo ad E Hox ha, segretario del Pruti to del Lavoro Albanese, (ex pattito Comunista Albanese) .
- Partigiani di Lek I tentano d i sbarcare in Albania
- E. Hoxha accusa Mehmet Shehu di essere stato agente segreto della J ugoslav ia .
- Riprendono le relazioni commercia li con la Cina.
- Viene inaugurata la linea marittima Durazzo -T ri este.
6 agosto
I987 (28 agosto)
2 ottobre
1988 (7 marzo)
17 marLO
ottobre 1990 (gennaio)
I 1- 14 gennaio febbraio giugno
13 lug lio
30lug]jo
25 ottobre
4 novembre
I 9 -20 dicembre
21 dicembre
30 dicembre
- R iavv ici namento con i paes i confinanti: apertura di due posti di frontiera con la Grecia
- Muore E HoxJ1a
- Ramiz Alia diventa il Segretaiio del Partito del Lavoro Al banese, e succed e ad Hoxha.
- Viene aperto un tratto di ferrovia di 55 Km (di cui 35 in A lban ia) ch e collega Scutari con T itograd (Jugos lavia) e qu ind i con il resto d'Europa. (Bloccato nel I988, traffico nullo).
- V iene tolto lo stato di g uern1 con la Grec ia, la quale rinuncia alle sue rivendicazioni su Argirncastro e Co riza.
- Vengono allacciate le relazioni diplomatiche con la RFL
- Per la prima vo lta da l 1954 il Governo albanese non celebra l'ann i versario della morte cli Stalin.
- Viene abrogata la legge che v ieta i nomi cristian i e mu s ulmani Secondo tale legge i nomi da dare ai bambini dovevano essere ideo logicamente, politi camente ed etnicamente co nfo rmi al regime e dovevano esse re scelti tra quelli inseri ti nella lista allegata alla legge(es Ylli (Stella), M iri (b uono) , Rrezi ( raggio), etc.)
- Viene libera to dal carcere Mons Troshani , ultimo Vescovo Cattolico d'Albania.
- Ri forma economica (viene permessa la proprietà au to rizzata) .
- Manifestazioni cattol ich e contro lo sta]jnismo nel nord d'Albania.
- Tumul ti a Scutari, Coriza e Santi Quaranta . Migliaia di persone si rifugiano den tro le Ambasciate d'Italia , di Francia e di Germania.
- Ve ngo no evac uate 4 .786 persone (3500 i n Italia e 544 in Fra ncia)
- L'Albania riprende le relazioni diplomatiche con l'URSS.
- l. Kadare, il massimo scrittore alb anese contemporaneo, si ri fu gia in Franc ia.
- Prima messa a Scutari
- Ven go no ucc is i molti a lba nesi che tentano di fuggire in Jugoslav ia
- Il governo decide di eliminare i simboli di Stalin (il 22 dicembre fa sparire la statua di Stalin, alta 10 mt.., posta nella piazza centrale di T irana)
- Il governo concede il diritlo di sc iopero (ad eccezio ne d i quello per motivi po litic i), la libertà re li giosa, il diritto alla proprietà privata e il d iritto di creare par.titi indipendenti. G li eb rei albanesi possono e mi g rare verso Israele.
- 11 mese di dicembre è caratterizzato da una serie di manifestazioni stu dentesche e dei lavoratori che po1tano il governo a concedere benefici e alla creazione d el Partito Democratico albanese fon dato in clande stin ità da Aleksander Meksi, Gramoz Pashko e Azem Hajdari.
199 1 ( 12gennaio)
4 febbraio
8 febbra io 20 febbraio
21-22 febbraio 22 febbraio
- Vie ne legal izzato il Forum dei Diritti dell'Uomo (creato il I9 d ice mbre 90 )
- Contestazione studentesca di massa
- Viene concessa la proprietà delle vet ture private
- Una mas sicc ia man ifestazione d i st ude nti , ab batte a Tirana la statua in bronzo di E Hox ha. Iniziano gh esodi.
- Vio lente manifestazioni in tutta l'Albania.
- Vengono accettate le dimission i di Adii Carçan i. Come Pri mo ministro g li s uccede Fatos Nano, con il compito di g uid are il Paese fino all e nu ove e prime e lez ion i plura liste fissate in data 3 1 marzo 1991 .
- 25.000 albanesi di origine serba e montenegrina sono autorizzati ad emigrare in Jugosla via.
- 19.275 albanes i fuggono in Italia (4 500 il giorno 7 marzo 1991 )
- L'A lbani a ripre nd e le re lazio ni diplomatiche con i'USA (inte1TOtte ne l 1939)
- Liberazione ufficiale di tu tti i prigionieri " politici" (64 restano ancora detenuti)
- P1imo turno de lle e lezio ni pluraliste in Albania.
- Incidenti a Scutari (tre morti).
-4
5 g iu gno
11 giugno
- Sciopero generale.
- Secondo e ultimo mrno delle prime elez ioni p lurali ste Vince il Partit o de l La voro albanese (PPSH) con 168 seggi, seguono Partito Democratico a lb anese, 75 segg i; Movi mento Omonia (min. greca), 5 segg i; Union e Veterani (pro PPSH), l segg io .
- Vi ene presentato al Parlamento un progetto di Costituzione per l'ins taurazione di una Rep ub bl ica non Socialista - Viene abolita la Co stit11 zione del 27 dicembre 76 che viene sos timita dalla legge n 7491 "Principali d isposizion i costituz ional i" .
- Il Parlamento elegge Ramiz Alia, Presidente della Repubb lica Popolare Albanese.
- L'Albania riprende le relazioni dip lomatiche con la Gran Bretagna (interrotte nel 194 6).
- Ylli Bufi, del Partito ciel Lavoro Albanese, viene ch iamato d al Presidente Alia a formare il nuovo govern o di coali zione.
- Viene formato il nuovo Governo di coalizione PLA e PDA. Ylli Bufi è n om inato Pri mo Mini stro
Il Partito del Lavoro albanese (ex PCA) cambia nome diventando Part.ito Soc ial ista Albanese (PSSH )
- A l Congresso del Pattito Socia l ista (cx PLA ed ex PCA) Ramiz Alia cede la direzione del Part i lo a Fatos Nano, che diventa segretario della PSSH.
- Le Autorità Italiane raccolgono 800 albanesi fuoriusciti nelle acque internazional i.
- Viene abbattuta la statua di Lenin a Tirana.
- Due navi albanes i, la "Scanderbeg'' e la "Vlora" giungono in Italia con a bo rdo rispettivamente mille e circa diecimila esuli albanesi.
- La CEE dec ide di aiutare l'Alban ia concedendog l i 2 m i l ioni di ECU i n alimenti e medic i nali.
- 17.000 albanesi si rifugiano i n Italia, ma vengono caricati e ripor tat i in Albania
- L'Albania ristabi l isce le relazioni diplomatiche con il Vaticano.
- A Tirana, 50 000 manifestanti chiedono le d inùssioni cie l Presidente Alia.
- Il Contingente "Pellicano" g i unge in A lbania
- TI Lek viene legato all'Ecu europeo.
- Matùfestazioni a Scutar i
- Man i fes taz ioni a Scutari e Tirana.
- Li beral izzazione parzia le elci prezzi .
- Gravi disordini e violenti assalti ai magazz i ni nel!' Albania de l Nord (Fush Kruje, Milot, Scutari, l\tlatnuras, Kavajc). Cris i di Governo.
- Nexhrn ic Hoxha , vedova di En ver Hoxha viene ~mes t ata per abuso cli potere e corrnzione
- A Fushe Arrez (di stretto di Puk e) muoiono bruciate 3 8 persone durante l 'assa lto acl un magazzino. Gravi disordini in rntta l' A lbania
- A Tirana 20.000 persone pa1tecipano ad una manifestazione contro il Governo.
- Ylli Bufi s i d imette dalla carica d i Primo Ministro. V iene incaricato Vi lson Ahmeti cli fonnare un governo di tecnici che dirige il paese fino alle e lezioni previste per il 2 febbraio 1992.
- Manifes tazione a Tirana.
- Viene formato i l governo tecnico. Pri mo Ministro è Vilso n Ahmeti
- Viene approvata la legge n. 7556, "Legge elettorale per l' assemb lea Popolare della Repubblica d'Alban ia" Le elezioni ve ngono ri mandate al 22 marzo.11 nuovo s istema elettorale approvato è di tipo misto uninominale - propor ziona le a due turni.
- Primo turno delle e lezioni.
- Secondo turno delle e lezioni. V i llor ia del Pruti to Democratico Albanese (PDSH). Su 140 seggi prev ist i: 92 al PDSH , 38 al PS a lbanese, 7 al PSD albanese, l al PR a l banese e 2 al Par tito per i diritti dell'Uomo (ex Omon ia).
- li presidente deU' Albania , Ramiz Alia, si dimette.
- L'Assemblea Popolare elegge , Sali Be ri .sha (già Pres ide nte del PDSH) Presidente della Repubblica A lbanese
- Aleksander Meks i , nuovo primo nùnistro, forma il primo governo democrat ico.
Visione aerea del Campo del Con -
1ingente "Pellicano" presso Dura zz o - Colonia Qemal Stafa
Capitolo II
Condizioni politico sociali - lingua
IFoto d'epoca - Antichi costumi albanesi - Sposi mu sulmani di Scutari (Foto dello studio Marubbi)La region e albanese si di s t e nde lun go i l tratto occ identa le della costa adri at ica , l Ltllora è la naz ion e me no progre di t a de ll 'Europa. In cons i dera z ione della p osizione geografica il suo sv iluppo soc iale avrebbe dovuto essere in fl uenzalo da i popoli a ci vil t à occidentale; se nonché , le vicende storico poi itich e, da oltre 14 secoli, non hanno favo r ito ta le indiri zzo.
La rom anizzazione d el territorio si diffu se per tutto i I tratto costiero , irradiandosi pri lllc ipalm en te per la "Via Eg nati a" : la gra nde via di tran s i to verso l'O ri e nte. So lo i l cristianesimo riuscì a penetrare in mani e ra piL1 capi Uare nei territori montani, lasc i ando tra cce e vest ig ia nella ling ua e nelle opere monumental i ne ll a pittura 6
L'influenza tu rca s fru t t ò in mani era d iversa l a sua pos i zi one di Paese dom in atore , soffo cò sul nascere ogn i
d c-Ile Sant• lomen• ChiH• CAlOINAU POUlTI
Le. Veoerabilo Arcicon.f ra.t,rni t11. di "Santo Ma.ria Od i gitr1a dei S iciliani" , con s+de in Jio.118 l)reeeo b Cbieea o: aooiaa, in vi a d• l Trl t o ri• 6:? • deelderaodo PNO~òhr. a4 un -c4io roaaento del au.o S t -e. tu t.o, pe:r un pi b. efficace riac,giwt- · gimento delle eue !i r.n l.itè; r eligiou, ti.. pr tn.t&to • lfoi, traaih l ' 2cc lDO PrillUCeri o , il t es to d.d nuovo Stawto. ~r l a 4eb1 t.a appro va•tone, · Or• lfo1. , •vu to il par•re f'avor4vole di Sua Boc•lle!:_ u aoMig:oor Pliru.o Paocol1, V~o covo Aua1l i.are del Settore-Centro e depu.tato per h Ccu:a!"rate!'ni te e Pie Ulliott.1 di "lo•, con il preoente Decr~to e ia.o liet i. d j. dkre 1 • a pprovu.ione Oe.DOnica al nuovo S t a tu to d •) auddetto P1o S04alino, 1"1,.~ auto pieaaaente oorr16pondente agli • c o pi e pirituali otwi'~ •o •i preti gge, nonchi allo • pl:i to • all e, aut.te ol~• d.et t-Npi , Ptirte.D.to, diehi.e.rluao annullato, a. tutti gli dfo tti , 1 l preotdenh $tatuto che h• Ulf!)l&to e iM f.4 ou1 b yit-a d ol l 'àr-cico l)..frat erni te. e c h e ere. •tato appl"Ovato dal ' Jloatro l'redec-enao re nel Vi cariato d i RQ-. , il Card inale cido kria Parocchi, in d.ata .3 luglio 1896.
Ileo.tre c i è gradito tonaul&re ])$tenti 'YO ti per h,
•~•F• CNaeente ap-irH ual o pro• por ità de lla YeMrabi.lo oioontrat et'ni ta, di c uore i nvo cbl.e.ao , M i.nurce i on. de!, l a $cu:;.ti,e.i.m Versi no Ilaria Ocligitr i. a , •u.ll 'Bcc.ao Prlai. C.! rio, eu \'U.Ui i Confratell i e r h pettive taaigti W'.l.ll oial.e Be4edh: ioo• del S.i.gnore , apportatrici d.e1 c • hat1 f! v(ln più du idut1tL.
Icona dipinta su legno "Nostra Signora di Odigitria" (87,3 x 59x4) - XII secolo - Korçe - grotta di nostra Signora di Bllas h1ojn e
moto cli indipendenza, favorì il fraz io namento del paese sfruttand o gl i interessi pe rsonali di qu esto o quel principe 7 Usò normalmente lo strumen to della confisca assegnando successivamente i ben i a latifondi st i di gradimento governativo. Soffocò le forme economiche più svariate e l ibe rtarie Solo i l terri torio di Scu t a ri (A lban i a settentrionale) sep pe difen de rs i p i ù adeguatamente, favorito dalla omogene i tà della re lig ion e e della orga rti zzaz ione s oc i a le locale.
" li ti to lo cli Odi gi tria f u dato dai fede li di Cos tant i nopo li ad un a a n tich issima i.mm ag i ne d e lla Vergi ne c he, qua le presu nta vera effige d e ll a M a don na allribui ta al pennello di San Luca, ne l 450 d a Gerusalemme fu i nv iata a Costantinopo li in do no da ll 'Jmpe ra tr ice E udos s ia all a nu ova Imperatrice Pulcheria, s ua cogna ta, perc hé fosse venerala in que ll a c ittà . Pulcheria eresse una ch iesa con annesso un monaste ro nell'acropoli dell a città, nei press i d e l pa lazzo imperia le : essa , col tempo, fu comunemente chiama ta ..d eg li odeghi " , cioè "d elle g u id e" o "d e i condottie ri ", perc hé v i si rec ava no ad in vocare la pro tezione della Vergi ne i con d o tt ie ri dell 'Ese rc ito impe ri a le, pri ma di marciare comro i T u rc hi . Da ciò der ivi'> a ll a Verg in e, raffigurata in que ll'i mmagi ne, l'app e llativo di "Odigitri a". La devozio ne a ll a Vergi ne Od igi tri a fu po rtata in S icilia ne ll' VJJI sec. da so ldati sic ili an i dell 'Ese rc ito imperia le. Anche i s ici liani fu01i de ll' iso la man tenn ero e co lt i varono I.a d evozione a lla Madonna d 'Itria - O di gi tria. Così p ure i sicil ia n i re si den t i i n Roma. Un gruppo di ques ti la domenica de l 5 sette mbre 1593, deci d evano di cos titui rs i in Arciconfrate rni ta i n onore della Vergi ne, i mpe g nandosi a costruire una chiesa a Lei dedic ata , co n a nnesso os p iz io pe r i pelleg rini s ic il ia n i pove ri. li 5 febbra io d el 1594 Papa Cl e mente VJJI co n Bo ll a " P asto ri s Aetemis", e ri geva l'A rciconfrnte rnita e le co ncedeva l'o nore del Cardi na le pro te llore. li primo fu il Card i nal e Simone Tag lia vi a dei Duc h i di Terra nova, di Mazzara 7 Cod ic e Kan un - trattasi di leggi cli profondo va lore morale , comunemente detta " legge d e lla mo ntagna"; essa era un i ns ieme di regole pe r la soc ietà patriarcale d ell'epoca. L e k D u kag ijini, raccolse l'i ns ieme de lle legg i e regole, c he vantano u na nasci ta mo lto p i ù antica, essa s i pe rde nella notte dei tempi. li frate francescano Stefano Costantino Gj ecov, raccolse e pubb li cò ne l 1933 il Kan u n, che f u anche tra do tto i n ita liano eia F ishta e Sch irò (ccl 194 1 a cura cle ll' accad e mj a d'Italia). Il Kanun abbraccia un c a mpo vastissimo cli regole e leggi nel qua le spiccano:
- il senso de ll a g i ust izi a;
- il se nso d e ll'onore;
- i I rispetto d e ll a parola d ata;
- i I se nso dell'ospitalità.
A seguito del confl itto mondiale finalmente, il Paese inizil> i l suo cam m ino verso l'indipendenza, sfruttando l ' innato sentimento nazionale, che neppure il secolare asse r vimento ad altri popoli era riuscito a soffocare
Inizia la rinascita e l 'emanc ip az i one polit ica degli albanesi, seppur con le inevitabili crisi d i assestamento politico. Il 7 marzo 1925 l 'Assemblea Nazionale determinava la costituzione dello Stato in forma d i Repubb l ica parlamentare. Il nuovo regime unita ri o o rganizzò il territorio in zone cantonali (dist retti)
Lo Stato non raggi un se la sua completa autono1nia soprattutto per la d i versità delle var ie religioni che natura l mente hanno i nte ress i e fini ultimi diversi.
L'A lba ni a ha di recente, seppur timidamente, aperto le porte alla democrazia e al progresso tecnologico; s i nota Ja volontà di appoggiarsi ai Paesi limitrofi più avanzati per superare la cr is i di asses t amento. Il regime comunista di completo iso lamento, ha cl i fatto fe r malo la vita sociale, politica e produtt i va a 50/60 anni fa.
La popolazio ne appartiene alla gente schipetara, oggi, i limi ti geografic i, etnografici e politici in genere non si discostano tra loro. Essa si è diffusa oltre i limiti geografic i della Serbia fino a Novi Bazar, nelle conche del Kossovo.
Nei secoli la poss i bil ità di framm ischiamento è stata facile, l'appartenenza ad una religione è s tato , comunq ue, l 'elemen t o preponderante nella determinazione dell'appartenen za etnica.
L'espansione della popolazione albanese fuo ri il territorio nazionale ha sempre avuto due motivi pre ponderanti: di natura econom ica da una pa r te e religiosa - politica dall'altra. Gli em igrati albanes i s i sono integrati tota l mente nei vari Paes i che inizialmente li hanno ospitat i. Le cor renti migratorie sono s tate più notevoli verso la Serbia, Grecia, Italia.
Le colonie italiane più ant iche sono ne ll e prov in ce di Catanzaro e di Palermo; esse furono fonda te ini zialmente da so ldati mercenari asso ldati dagli Aragona ( 1416) Successivamente dopo la mo r te di Scanderbeg gruppi di ortodoss i scapparono per fuggire alle persecu zioni turche In Italia la presenza più numerosa si stabilì a Piana degli Albanesi (Palermo) e a San Demetrio Corone (Cosenza).
Nel 1981 (anno dell'ultimo censimento in Italia deg li A lbanesi), si contavano più di 350 000 persone , registrati i n 94 comun i di cui ben 55 conservano come prima lingua l'albanese. Tale presenza è sempre stata caratterizzata da am ichevole convivenza, ris petto delle tradiz ioni e de lle minoranze e da disinteressata co ll aborazione; gli albanesi, oggi, rappresentano un pun to culturale, di tradizione, di turismo.
La li ngua albanese, pur avendo note i n comune co n altre par late, ha fisionomia propria per e lementi fonetici, lessicali e morfologici. Essa non apparti ene ad alc un a li ngua europea, ben sì deriva da un dialetto loca le (forse l 'i lli,ico o il t racico) che nei seco l i ha s ubito mod i ficazioni di suo ni ed a rr icchimento cli altri vocabo li stra nieri; essa è com un que una lingua indo-europea. Fa ri fe ri mento a due princ ipali ceppi: il ghego par lato a l Nord - Scutari e i l Tosco, parlato a sud del fiume Skumb in .
Le varie tà dialettali non sono tali da infirmare l'un i tà linguistica. La l ingua a lbanese pre senta diffico l tà cli pronuncia, è d i difficile apprendimento per un Italiano
Nel tempo mo lti furono i tentativi di dare alla lingua albanese un proprio alfabeto, ma con scars i risultati per l a f iera opposizione turca e del patriarca to g reco.
Tale situazione di vise il Paese in due tronconi linguistici: al nord veniva usato l 'alfabeto latino (zona d' influenza della Chiesa catto lica), a sud, venivano usati l'a lfabeto g reco - se rb o, a seconda dell'appartenenza religiosa.
Nel 1908 a Manastir venne formalizzato l 'a lfabeto de ll a lingua albanese , anche se non fu riconosciuto eia tutti. R
Contadina albanese
R Seco ndo J. Boucart (L'Alban ie et les a lbana is,) Lre dialeui furono in lotta i n Alban ia per diventare ling ua le tteraria e naz iona le: quello cli Sc ut ar i, c he fu il primo ad essere adoltato nei codici, essendo s o rte le pri me s tamperi e in questo ant ico centro i nte lle ttua le a lb a ne se; quell o di E lba san, avvantagg iato dalla sua posizio ne ce ntra le e perciò piìi faci l mente compreso da tutti g li albanesi; e quello di Korce. c he era iI centro c ultura le più i mporta nte i n Alban ia. Le prime opere letterarie albanesi hanno ca rattere relig ioso (ca techismo, vita dei santi ecc.) e risalgono a l XVII sec , quando s i tentò la prima vo lta d i dare al Paese un alfabeto proprio. Ne l XIX sec. la letteratura albanese ragg iunse il mass i mo sviluppo. Questo ri sveg lio le tterario ebbe maggiore i nc remento co n il te n tativo di utili zzare nella scr itt ura l'alfabet.o latino ( 1879). Benché Scutari diventasse un i mportante ce nt ro cu lt urale, la fior it ura lettera r ia locale fu scarsa a causa delle persecu7.ion i greco- turche, contro le qua li g li albanesi potevano reagire con la stampa solo all 'estero: in Ita l ia si traducevano i n a lb anes e opere occ ide ntal i, si raccoglievano i canti popo lari e s i sc ri vevano opere originali nella l ingua madre
«MESH/lRI» I GJON BUZUKUT CISSS)
BOTIM KRITIK
Tradizioni - Usi - Costumi folclore
Vitalità, crea tività, amore per le trad iz ioni, fierezza di appartenere ad un'unica etn ia, co s tituiscono sent imenti e patri monio spirituale im portante per la gen te albanese. L'arte folc l oristica popolare scritta o tramandata verbalmente dagli antichi cantori e narratori albanesi, abbracc ia un ampio s pettro: poesia, prosa, canti popolari, arte dell'artigianato, dan za, mu s ica ; e ssa ne cos tituisce paite preponderante riv e l atasi cli vitale importanza nella s toria albanese.
La tradizione, i l culto dell'antico sono s tati .sentimenti vivi che hanno rappresentato un motivo d i unione , una vi a maestra sempre percorsa nella lunga storia di questo popolo; mot rice antica che ha amalgamato valori nazionali , contri buendo a creare i presuppos ti dell'indi pendenza e senso dello Stato.
La vecchia terra abitata dalJ ' Tll i ri, l ' Albania, per la sua i mportante posizione geostrateg ica, ha sempre rappresentalo la via cli comunicazione tra l'ovest e l ' est europeo, nei secoli è stata sempre contesa da lle grand i Potenze.
Sembra impossibile che le dominazioni dei romani, slavi bulgari, normanni, tu rc hi , veneziani, ungheresi, italiani clominatori a turno de l territo ri o a lbanese , non s iamo stati capaci d i colonizza re totalmente queste terre
La loro i nfluenza cu l turale, so ciale, politica è stata poco significativa ne ll e fasce costiere, quas i nulla nelle zone delle montagne, ove p i ù rad icat i era la tradi zione, i v alori sociali, le legg i. Si può affermare che le fiere e bellicose popolazion i delle montagne abbiano contribuito i n maniera forte a conservai·e pressoché integre leggi , us i, t radizioni , vita politica e sociale; mante nendo co sì inalterata ne i te mpi quella che io chiamo al ba nes ità : senso dell'onore, dell'ospitalità, unità della famiglia e dei gruppi sociali , rispetto delle leggi stabilite e tramandate dai padri . E semp io ce rtamente probante ci viene fornito dalla lettura del "Codice Kanun" 9 •
T rattasi , come già accennato i n nota, di un ant ichissimo testo di diritto consuetudinari o a lbanes e Tale testo, raccogl ie leggi e consuetudini delle montagne albanesi; è d i g ran de importanza per la storia della Nazio ne e pe r lo s tud io della etnologia giuridica.
La racco lta d i "leggi" pér la sua ricchezza di espressioni ha co n tribuito ne i temp i a tramandare s toria e usi del popolo schipetaro.
Il Kanun abbraccia tutte le te mat ich e legal i cie l tempo: l a Chiesa, la famiglia, la casa (p roprietà), i l matrimon io, il bestiame, i poderi, il lavoro , le mediaz ioni e donazion i, l'onore, la parola data, i dan n i, i delitti gravi e infaman t i, il codice giudiziario, p r iv i legi, esenz ioni .. .come si ved e una visione completa del la vita
9 Nel l 913 Padre Gjecov pubb l ic(l ne l la ri v ista " La Stell a della l uce " alcun i capi to li su lle consuetud i ni gi u ridic he albanesi I pad ri francescan i d ell'A lb an ia alla su a morte , riuscirono a comp le tare i s uo i scri tt i e pubbli c aro no l' opera ne l 1933, con la pres entazio ne di Padre Gio rg io F ishta.
Il principe Lek (Alessandro) Duk.agjin, capo dellafarniglia che tradizionabnente aveva l'onore di conservare il Kanun e di interpretarlo. Proprio perché depositari d el Kanun i Gjomarkaj - dei quali si narra la discenden za da Lek Dukagjin - hanno sempre goduto di grande considerazione, ma l'autorità da essi esercitata era di tipo tradizionale, più che altro autorità di giudici e di pacieri, che attirava rispetto ed ossequio per l'intrinseca g iustizia e la fedeltà ai costumi aviti Essi erano « Capitani», cioè guide giuste ed esperte in pace ed in guerra Ad essi era tributato grande rispetto, poichè la loro onorabilità e ra riconosciuta da tutti. Ogni buon albanese, infatti, non onora la ricc hez.z.a, bensì la liberalità e la saggezza , la malurilà del pensare e l'elevatezza del sentire: per questo i Gjomarkaj erano considerati i più nobili fra gli Albanesi, senza con ciò creare alcuna distan za fra essi ed il popolo, che an zi, proprio per questo, erano con siderati parte essenziale del popolo della rnontagna
Padre Giorgio Fi shta, nato nel 1871 a Fishta , presso Scutari, compì in Bosnia gli studi.filosofici e teologici Il nome di Giorgio, in sostituz ione di quello di Zef (Giuseppe), lo assunse durante l'anno di noviziato nell'Ordine francescano (1866) R ientrato in Albania nel 1893, si dedicò all'insegnamento ed alla valorizzazione della lingua albanese mediante la propriajèconda e validissima vena poetica. Era un prqfondo conoscitore della lingua e dei costumi della montagna dell'Albania setteni rionale, nella quale vedeva ancora inca rnate e vive tutte le virtù civili e religiose del suo popolo. La principale opera poeiica è considerata «La huta e Mals is» (li Liuto della Montagna, 1905). La rinascita della nazione albanese ed il suo risveglio dal seco lare torpore erano ilfìne dell 'opera del lette rato e dell'a zione dell'uomo politico Anche i potenti vicini, bersagliati dalla sua penna per le rnire di espanzione in terra albanese, ne riconobbero il valore e lo ins ignirono delle più alte onorificen ze : l'Austriagli confèrì nel 1912 la Ritterkreu z, la Turchia l'onorificenza Maarif, la Grecia lo insignì della decorazione Phenix e l'Italia lo nominò membro della propria Accademia. G io rg io Fishta seppe mettere a frutto l'ascendente conquistato, difendendo i diritti della nazione albanese, al term ine della prima guerra mondiale, quale componente della delega zione del governo di Tirana alla Cor!ferenza per la pace. Nel 1919 si recò a Parigi. Passando per Roma si rivolse al Generale dell 'Ordine Francescano ed allo stesso Pontefice Benedetto XV per ottenere appoggio alla causa di una vibrata protesta per le persecu zioni serbe contro gli albanesi del Kosovo Morì nel 1940, presagendo tempi tristissimi per l'Albania.
ciel te mpo con p iù di 1300 art i coli o sim ili. TI Kanun rima se in vigo re fino a l 1930 c i rca, infatti d u ran te il regno di Ahm ed Zog, furono emanati alcuni decret i (D. L. del 30 g iugno I 928) c h e ribadivano la validi t à del codice di Le k D ukagjini e d i Scandenberg pu rc hé non in contrasto con l'ordine pubb l ico e il buon cos tume
Le tempeste pol it iche degli ultimi 50 ann i , hanno d i fatto corroso parte del le vecchie u sa nze e dei principi che hanno governato per secoli l'Albania.
R imangono comunque ancora inalterate nell'animo del popo lo molte trad izioni, il senso d ' ospitalità, la solidarietà sociale verso i più poveri, la dign i tà cieli ' uomo , la sacra li tà della parola data (besa) Sono sentimenti che s uscitano interes se e stupore tra gli stran ieri che sempre più numero si visitano l'Albania. Un esemp i o an t ico e imp o rtante fu la test imonianza di Lord George Byron (1788 - 1824), che scrisse a lungo sulle be llezze albanesi , sul folclore, sul pensie ro fi losofico popo la re, dopo il suo sogg iorno i n Albania , tutt i rico rdano l'opera "TI Pellegrinaggio del Giovane Aro ldo" (anno 1812)
Nel le man i festazioni folc lo r is tiche e usanze sociali tuttora si nota l a semplicità cd i ntensi tà del pens iero fi l osofico; la be ll ezza e la purezza s pirituale della gestualità unita alla saggezza contadina, a vo lle d isarmante, cose d ' a l tri tempi, eppu r e, è viva, sentita curala, come un bene da conservare .
T rapso di e i vecch i maestri popola ri delle montagne sono i cus t odi dei racconti, de ll e cantate che vengono tramandate da generazioni. Sono l iriche, ra ffi nate , ricche di significati di autori ignoti . Esse s ono state ve icolo cli continuaz ione, di cultura, seme e leva molto usata, i n tempi passat i, dagli intellettua l i e dag li uomini po li tici
cie l Rinascimento albanese. Studiosi attratti dalla s ti molante materia, si s ono c i mentati scrivendo trattati , racco lte su l folclore e tradizione, ricordiamo tra i più noti:
Geronimo Dc Rada - Demetrio Kamarcla - Gi useppe
Schizzo - Francesco Auqti - Cesare Marini - Felice
Stafa - Antonio Sanlori - Alberto Stratico - M ichele Belusci, e lo stesso Padre Giorgio F ishta e Padre Stefano Gjecov (francescan i). La prima pubblicazione su questa tematica fu sta mpata a Fi renze nel 1866 da Geron imo De Rada e Nicola Ieno de Coronei con i l titolo "Rapsodie di un poema albanese".
E'anche da rico rdare la grande raccol ta "L' Ape" di Cimo Mitca pubbl icata ad A lessandria ne l 1878.
Giuseppe Castelletti, "Consuetudi ni e vita sociale nelle montagne albanesi " secondo i l Kanun di Lek Dukagjin i, pubblicato in "Studi Albanes i" - Roma 1933 -34; "D i alcune usanze di caccia albanesi" - pubblicato in" Archivio" di Vittorio Scialoja pe r le consuetud i ni giuridiche agrarie" - Firenze 1935; Salvatore V ill ari, P. G iuseppe Valent ini , recensione del l ibro del V i Ilari, " Civiltà callolica" - Ro m a 1940 ; "Sul Kanun di Lek Dukagjini ", a rtico lo nella rassegna delle informazion i bibliografic he della Agenz ia D rin di Tirana.
Inoltre, fra gli scritti pi ù significati.vi: Gioacchi no Volpe, "formazione storica de l l'Albania" Roma - 1940; Mustafà Me rli ka Kr uja, "Nascita della Grande Albania", pubblicata in " R ivista d'A l bania" - Milano 1941; Manli o Ud ina, recens i one cie l libro citato de l V i llari, p ubblica lo in "Rivistad' Albania" -M il ano 194 0; Ernest Koliqi, "Tradizioni e canti popola ri albanesi" - pubblicato in "Ri vis t a d'Albania"
Capitolo III
Il Pellicano in Albania
Inquadramento topografico Possibilità logistiche Risvolti militari
Sosta di un'autocolonna nei pressi di Kuçova}§ èf;C/'ut'/0- ,Wrz&zat} /'/,/'(}/1/2,(2', CU-j/20- «/6'a/2/M>,)i a'/1/'a af°A/&L/itu/1,'C/5/2,C/-/',?IZ-/'t!1
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t1-t,«v/l. /1/,czi',;.//o- d;y2ç-/'IZ.ZvO/M- dét- t/a,a cy2aueJ,:,/o,.:,a u,/o/M,èv. g, /4 UJ-/ 2' & a!e/e/rn?)zcz.~1,òat1 /'<?O~èd/a c/a~ç/'CU!/- ·ov)tco.J/aa~-e. /?'ZtZc1vi &, d/;,;C/'C,,X?O/l/J cUNJ-ttk-v
Cl.'~cq,j?/Mtfci c/4 ·11,,/1,, ;;.,1,kY'a ../Y~,,/,,0-/28. cd.e ,,f;,1,, -Nj/f/2tJ-/0ah/2C1/' ,Jtta Jft-/ U?/U.v t:?- ,.:,ea~a
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Generalità
TI territorio si tua to nel versante occidentale d ella Pe ni so la Ba lcanica , lu ngo il li tora le ci el Mare Adriatico e del Mare Toni o, è limitato da ll e coord in a te 39°38'e 42°39'di lati t udin e nord e 19° 16' e 2 1°4' di lo ngi t udin e est. Esso s i este nde per 340 Km eia nord a Sud e per 148 da est ad ovest, presenta co ndi z ioni poco fa vo re vo l i allo svil uppo delle comunicazio ni.
Le regioni mon tu ose sette ntrionali ed orie nta li son o ricche di materie prime (rame, cromo, ferro -ni ch e l, b aux ite, manganese) esse sono pressoc hé isolate da l Paese.
L 'A lbania centrale , ei a Durres (Durazzo) a Ylore (Va lo na) so lcata da va ll i trasversa l i, faci l mente accessibil e, con important i g i acimen ti di car bone, petro li o, bitume, gas na turale, cost itui sce la parte più progred i ta del Paese e d è, con la conca di Scuta ri e la pianura litoranea, rela ti vamente la più serv ita da strade e ferrov ie.
L a va ll e longi tu d i nale ciel Drin è quasi iso l ata dal resto d el Paese. Le lun ghe va ll ate parallele che s i aprono ne ll a reg ione meridionale, caratteri zzate eia strette go le, prese ntano no tevo li cl ifficollà per le comunicaz ioni militari.
Fotografia aerea della zona mineraria di Peshkopi (vasch e di decanta zione dei minerali)
Nel compl esso, pertanto , lecaraue,ist iche orografiche del Paese e la s ua po sizio ne marginal e, che lo esclude da ll e maggiori direttrici di traffico de ll a Pen isola B alcanica, spiegano in buona parte co me il sis tema delle comunicaz ioni sia poco sv iluppato e ancora inad egua to a l s i a pur limitato svi l uppo industria le No n es istono vie cli naviga z ione interne utili zzab ili a fin i eco no mici e militari.
Rete stradale
Gl i ass i di mov im ento sono s tati imp os tati dagli Ausu·o-U ng aric i nel corso de lla P rima Guerra Mond ia le ed es tesi dagl i ita li a ni nell a seconda, la rete s tradale ha ricevuto i m pulso solta nto ne ll ' ulli mo dopoguerra, ma è ancora insufficiente sia pe r I' e~;tens ione (lo svi lupp o delle stra de accessibili al normale traffico motorizzato può essere va lu tato i ntorno ai 3100 Km, ovve ro poco più di quanto p re vedeva il programma form ulato dal Governo a lbanese nel 192 1), s i a per l a mancanza e l ' inadeguatez7. a dei pont i, c he non coprono neppure le modeste es ige nze de ll 'A lba ni a d i oggi.
Le direttrici principali so no cost ituit e d alle antiche trasversali romane, oss ia :
Fotografia aerea d e lle miniere di c rom o nel distretto di Bulg iz,a
Strada p er Ko rçe
10 I Ro mani int rapresero la cos tru z ione de lla v ia Eg na t. ia che , pa rtendo con due b rac ci d a Du razzo e d a Apo ll on ia, s i cong iu ngeva a Clod iana e q u indi passan d o pe r Lyc hnidu s ( Oc rida) , attravers a va la Macedo n ia e te rmina va a Tessa lon ica. Ne l quarto seco lo d.C. fu p ro lu ngata fino a C o sta nt i no poli. TI no me d i Egnat ia, potreb be derivare dall a c itt11di Egna tia s i ta s u lla s ponda o pp osta de ll'A dri at ico o p iù veros imilm e nte da l nome de l costruttore d ella strad a, certo Egna tiu s
la "v i a Eg nat i a", 10 da Durazzo a Sa lon icco e Istanbul , lungo la ~a ll e de llo Shkumb in e il lago di Ohrid , che co llega i magg ior i centri industriali d el Paese (D urazzo, Tira na , E lbasan);
la "via di Zenta", da Scutari al Kossovo, attraverso il centro minera1io di Kukes (cromo-rame);
la litoranea che cong iunge Durazzo a Nord con Scutari e la cx-Jugoslav i a e a sud con Lushnje, Va lona e Sarande (Sa nti Quaranta).
Tali vie rappresentano i più importanti collegament i i nternazio nali dell'Albania e sop portano d i fatto la maggior parte di traffico
In senso meridiano s i indiv i duano tre assi: uno cost iero, da Scutari a Durazzo-Tirana, Valona e Sarande;
uno orientale, da Kukes lungo la valle del Dr in e poi da Korçe fino a Berat; uno centra le, da nord fino a Cerrik-Elbasan da dove può col legarsi ag li a ltJi duce prosegu i re verso Pennet.
Tratti sensibili - Risvolti militari
L ' intera rete stra dale presenta un susseguirsi ininterrotto d i picco l i ponti e strettoie di vario genere e si sv i luppa s pesso i n val li anguste e profonde.
Ri s ultano particolarmente se nsib ili i nodi strada li di: Scutari, per movimenti costieri e verso il Kossovo; Tirana e Cer kik, su c ui i ncidono le rotabili che collegano le regioni sette ntri onal i a que ll e meridionali e, nella pa r te centra le de l Paese, quelle occidentali a quelle oriemali.
I trarti cli maggior capacità si individuano lungo l'asse cost ie ro e s u alcune rotabili che insistono nella parte meridiona le cd orientale de l Paese. In pratica fino a qua lche tempo fà ( 1990/ 1991 ) ci rco lavano so lo pochi vecchi camions cecoslovacchi o cinesi , a utobus a lquan t o mal ridotti e i c aratteri s tici carri ippotrainati , che ancora oggi gran parte hanno specie nei lavori agricol i e per i brevi trasporti.
Rete ferroviaria Sviluppo e caratteristiche
La configu raz ione della rete ferroviaria è riportata nella figura i n basso, ove compaiono, oltre alle tratte in eserciz~), anche quelle in cost ru zione ed in progetto. Lo sviluppo totale è di 580 Km, tutti a binari o singolo non elettr ificato e a scartamento nor male
Si evidenziano:
un'asse longitudinale , grav itante nella zona costiera (Hari i Habit - Scutari - Vlore - Durazzo - FierValona);
un asse trasversale gravitante nella parte centrale del Paese (Durazzo, Tirana, Elbasan, Pogradec)
11 primo è stato d i rece nte (6 agosto 1986) allungato fino a Titograd (ex-Jugo slav ia) , con se nte ndo al! ' Albania cli collegarsi alla rete ferroviaria balcanica ed europea e cli porre termine al lungo isolamento cui era soggetta ne l settore dei trasporti terrestri. 11 sistema di traz ione u.sato è costituito piincipalmente eia locomotive d iesel di costrnzione cecoslovacca , anche se rimangono ancora in serv i zio a lcune locomo ti ve po lacche a va pore.
D.i recente vengono usati anche i vagoni clonali da ll e Ferrovie dello Stato Italiano , tecno logicamente p i ù moderni e confortevoli.
La potenzia l ità è limitata al singolo transito e, a causa de ll e caratteri st iche generali scadenti, a livelli non significativ i
La linea più sens ibi le ri s ulta que l la trasversa le specie nel tratto finale di montagna Elba.san- Librazhd -Prrcnjas.
in eser ci zio i n costruzio ne in progetto
Me zz i di trasporlo deL Pellicano e i caratteristic i carri ippo1rainati albanes i (1992)Gli unici nodi fen-oviari sono quelli di VI ore , Rrogozhine e Fier, che è il p i ù significativo , specie in proiezione futura allorché saranno comp letat i i tronchi al momento in costruzione
Vie di navigazione
Per alcuni tratt i il Drin e il Bojana ( Buna) sono nav igab i li pernatanti da I 00-150 tonnellate e motobarche , ma soltanto nelle s tag ioni di piena in autunno e pr imavera. I laghi di Scura r i, Ocrida e Presba consentono la navigazione a piccol i battelli. Dalla fine del la s econda guemt mondiale su d i essi non s i è svolto a lcun traffico commerciale.
Porti
I p r incipali port i a lbanes i sono:
Shengjin (San Giovanni di Medua) Dotato cli vecchie e l imitate attrezzatu re portuali , può ospi ta re unità nava li civili e mil i tari con un pescaggio non superiore a 5 metri. Dispone di limitati magazzini coperti per lo stivaggio di merc i in transito; Durres (Durazzo). E ' lo scalo maritt i mo più importante sotto il p rofilo commerciale cie li ' Albania. Dispone di depositi pari a 16. 700 mq, coperti o scoperti , per la raccolta delle merci e consente l'attracco cli unità il cui pescaggio non s i a superiore ai sette me tr i.
Il po rt o cli Durazz o, possiede un cantiere navale attrezzato per effettuare, olu·e la riparazione e manutenzione, anche la costru zione di naviglio mercantile cl i medio tonnellaggio;
Vlore (Valona) . Situata nella baia omonima , è il secondo scalo marittimo cicli ' Albania per importanza commerc iale All'inizio degl i anni ottanta sono stati effettuati notevo l i lavori che hanno previsto l'ammodernamento e l'ampliamento del porto e la costruzione di un bacino per la riparazione e la costruzione di un i tà di piccolo tonne ll agg io; Sarande (Santi Quaranta). Piccolo po1to commerciale con fonda li molto bass i , capace di ospitare navi della lunghezza massima di 40 n1. e con un pescagg io mass i mo di 4 m D i spone di due mo l i uno in legno , l'altro in cemento e p ietra.
Aeroporti
L'Alban i a non dispone d i aviazione civile, né di u·affico aereo civile interno, un solo aeroporto è ab il itato al u-affico aereo internazionale. Tale aeroporto è d is locato a R i nas, 25 Km a N. E. di Tirana.
E sso dispone di una p ista principale di cemento di 2743 x 64 m. e cli una pista secondaria in terra battuta di 2743 x 61 m. Lo scalo è dotato cli sistema radar per l'assistenza a ll a navigazione, di c i rca trenta ricoveri per veicoli e di un deposito carburante
Tabella 2 - Caratteristiche dei principali laghi dell'Albania
Laghi superficie altezza massima (kmq) s opra il profondità
(m)
Tabella 3 - Caratteristiche dei principali fiumi deH 'Albania
fiumi lunghezza superfic ie altitudine ne l ten-i torio del bacino media (m) (Km) (
Tabella 4 - Principali rilievi dell'Albania
Capitolo IV Operazione ''Pellicano'' • anno primo
Gli aiuti del "Pellicano " arrivano fino ai più lontani villaggi (nella.foto il Ten R Natacera)Dopo la morte di Enver Hoxha (11 aprile I 985) ed in segui to ai cambiamenti avvenuti nei Paesi dell'Europa orienta le, è iniziata anche in Albania, una fase di tra sformazione che ha visto quest'ultimo bastione s talinis(a aprirs i alla democrazia occidentale.
l i proce sso cli democratizzaz i one dell 'es t E uropa , pertanto, è s tato accompagnato da grande ent us i asmo misto a non li eve preoccupazione per le responsabil ità c he i Paesi occidentali dovevano assumers i.
I popoli delle nazioni p iù deboli, svantagg i ati, allo stremo, che non hanno eia vivere, come semp re, cercano lavoro, assistenza presso le nazioni più ricche; l'emig razione semb rerebbe una possibile soluzione, forse la più indolo re. Essa però non è la via da perco rrere: bi sog na trasfe r ire dalle region i in questione tecnologia , organizzaz ioni , esperienze, capitali tali, da facilitare la cresc i ta d e lla popolazione fino a quando il nuovo tessuto sociale non abbia raggiunto un nuovo sta to di equilibrio; c iò è on n ai una precisa responsabilità dei Paesi più ricchi , se non si vuo le che esodi di massa, maree umane senza lavoro, affamate , al limite della d i sperazione si riversino in Europa, con tragiche conseguenze.
Il fenomeno dell'esodo albanese del 199 l rischiava di assumere proporzioni bibliche: i 30. 000 già in Italia , nei p1imi confusi giorn i, erano so l o la testa, l'avanguar -
Militari del " Pellicano" familiariz.z.ano con bambini albanesi - zona di Librazhd
Bambini del distratto di Bqjran çurri - montagne del Nord Albania
dia de l "g rosso", pronto a salpare non appena fosse s tato giudicato conveniente e poss i bile.
L'esodo ulte r iore di grandi masse, pertanto, era incombente; l'i ll usione del sogno italiano s i palpava visibilmente tra le foll e al bane si.
Nei primi giorni di marzo 199 1 tutti i quotidiani e i mass - med i a s criv evano, commentavano, fi lmavano fo lle straripanti di albanes i che tentavano in ogni modo di entrare in Italia.
Alcune testate gio rnalistiche paragonavano, il tratto di mare tra Puglia e Albania, alle nostre autostrade in giorn i fest i vi.
Decisioni gove rnati ve
Il Governo i ta liano , allora, decis e cli portare in posto i primi socco rsi umanitari e di usare fe rmezza sc oraggiando l ' im migrazione e rimpat1i a nd o quanti illega lmente avevano raggiunto i l terri torio nazion ale.
Lo stesso M in istro della Difesa, On. Virginio Rognoni , l' 11 se ttembre 1991, intervenendo presso la Commi ssione Difesa della Camera per illustrare il p rogramma degli aiuti umanitari da portare s ul s uolo stesso dell'Albania e pe r impedire l'esodo de i profughi in Italia, disse testualmente (notizia s tampa Difesa n. 263)
Bambini albanesi presso Kruje - distretlO di Kruje.il Governo ha scello la proficuità dell'aiuto proprio in terra albanese pe r sp ingere quel popolo a costru i rsi i l futuro nella propria te rra, ponendo l'intera questione i n una dimens ione europea nella quale, dopo il crollo dei regimi comunisti, è prepotentemente emersa l'esigenza cli una nuova solidarietà per ev itare i l rischio cli grand i esodi in massa, che già si st.ima possono raggiungere proporz ioni a llarmanti."
Il Minjst.rodellaDifesa, ha poi sottolineato, come per l'applicazione cie l "Memorandum d'intesa" , il Governo ha affidar.o al Ministero della Difesa la competenza del coordinamento interministe riale, a l ivello politico, tra i vari Dicaste1i interessati (Esteri , Marina Mercantile e Finanze)
Per quanto concerne la gestione e la distribuz ione dei materiali per gli aiuti d'urgenza, il Minis tro decise di impiegare un Contingente dell'Esercito costituito con forze tratte dal 5° Corpo d'Armata e dall a Regione M il itare Centrale, in grado d i approntare due Centri Log istici nelle località di Durazzo e Valona
Questi Centri sarebbero stati sussidiati da un centro di smistamento tratto dalla Regione Militare Mer idionale eia dislocare a Bari.
A seguito delle decisioni governative , lo Stato Magg i ore dell' Esercito e d ella Mari na decisero le modalità d' i mpiego ed esattamente:
Esercito - il Cont ingente si doveva articolare su un Comando dislocato a Durazzo, un Centro Logis tico anch'esso di stanza a Durazzo, costituito sulla base dell'8° Battaglione Logistico " Carso" de l 5° C. A; un Cen tro Logistico dislocato a Va lona costitu i to sulla base del Battaglione Log istico della Brigata "Acqui" e un Centro di smi s tamento ( eventuale costituito con le risorse del 22° C. O. T. di Bari.
Le unità dovevano indossare le unì fo rmi da combatti mento senza armamento con compiti d i raccolta, distribuz i one del materiale d i assiste nza alla popolazione a lbanese.
L ' Esercito av rebbe dovuto accantonare ì materia l i in afflusso dall'I talia e provveduto al loro successivo trasporto nei 31 magazzini statali indicat i dall e Autorità albanesi.
Doveva ino l tre realizzare un sistema trasmissivo per collegamenti in territo ri o albanese e con la madrepa tria.
Marina ed Aeronautica - questa componente avrebbe avuto i l compito della sorveglianza marittima deUe acque albanesi, intesa ad arginare ul ter iori esodi verso l'Ita li a.
Sarebbe stata costituita eia un gruppo navale costiero (XXJl Gruppo Navale) su due Squadr iglie di Motovedette con cinque un i tà c iascuna e una nave ausiliaria della Marina Militare ed un Reparto d i Supporto Logistico d islocato a Durazzo.
Sulle Motovedette, durante l ' attività dì mon i toraggio , si sarebbe imbarcato persona le della Po l izia albanese.
La componente aeronavale , dov e va comprendere un dispositivo aeronavale di alrnra cost i tuìto da unità della Marina Militare ed aeromobili mari ttimi schierati sul Canale d'Otranto - basso Adriatico.
La componente di trasporto aereo doveva essere fornito dal CALE impegnando elicotte1i CH- 47 e AB 412.
Avrebbe assunro il comando del Conti ngente il Generale di B1igata Antonio Q u intana .
L'onere compless i vo dell'operazione avrebbe dovuto ammontare a 125 miliardi cli lire.
A seguito di queste decisioni governati ve e dopo la firma del succitato accordo Lrn Roma e T i rana, avvenuta il 28 agosto 1991 11 , venne dato il via alla Difesa per l'Operazione "Pellicano"
Arrivo a D urazzo
Il 18 settembre 199 1 il Contingente m i litare italiano, sbarca a Durazzo. Il suo compito p1inc i pale iniziale, consiste nella d.istri buz i one di 120 . 000 tonnellate cli gener i alimentari donat i dal popolo i taliano
Marina Militare Italiana
Dopo circa 47 anni il Generale Antonio Quintana , primo Ufficiale italiano , mette piede sul s uolo albanese.
Dal porte I lo della nave "Golfo del sole" ancorata al molo d i Duraz zo si snoda una lunga catena di uomini, mezzi e materiali che diventerà più tardi una catena d i so li darietà, di amicizia , e di grande collaborazione.
Ufficiali, Sottufficiali e Mililaii di truppa dei battaglioni "Carso" e "Acqui" affollano la banchina del porto per le operazioni di sbarco e scarico di centinaia di mezzi
Molti occhi scrutano la sagoma del traghetto fra la nebbia che avvolge il porto. Sembrano s bucare dal nu Ila, dietro i capannoni, sopra le montagne di nichel e fem>, arrampicate s ulle varie grue
Né un saluto, né un grido, solo silen z io!
L ' Albania sembra vivere un momento div erso. La speranza di un futuro che tutti vog l iono migliore , s icuro , più solido.
In breve l ' Albania (poco più grande della Sicilia 29 . 000 Kmq) è coperta dai mezzi ciel "Pe lli cano".
C iò potrebbe far capire che la situazione sul territorio a lb anese fo ss e delle migliori. Tutt'altro. Disorganizzaz ione centralizzata, iniziale diffidenza, totale mancanza di un piano strategico per la distribuzione degli a iu ti, magazzini inadeguati, cadenti, fatiscent i, spesso senza vetri , mancanza cli strutture tecnologiche , scarsa capacità manage ri ale dei quad1i albanesi , inesistente rete commerciale ferrovia ri a, scarsezza d i strutture portuali, disastrosa rete viaria, segnaletica praticamente inesisteme, hanno messo a durissima prova mezzi e personale ciel Contingente. Per usare le s tesse parole cli alcuni giornalisti " .. .al Generale Quintana occorreva una bacchetta magica per assolvere il compito assegnatogli dallo SME e dal Governo italiano. (Tab. 5.)
ACM , ACP, Astra sono stati messi veramente a dura prova. Le officine medie non hanno smesso di lavorare 10/12 ore al giorno; a volte anche in ore serali e notturne.
I Quadri tutti e la Truppa hanno prestato la loro opera inizialmente, con entusiasmo commovente in una sorta di competizione con il tempo
Ogni occasione era buona per elargire un so rri so, una stretta di mano e perché no, anche qualche pezzo di cioccolata, una lattina di aranciata, biscotti, specie ai più piccoli nuov i amici albanesi; i quali non capiscono ancora, perché questi soldati sono così gent ili , cordiali, sempre pronti al sorris o pur sostenendo turni di lavoro pesanti.
Voglio riportare un passo dell'intervi s ta concessa da Or ietta .Be1ti alla giornalista Stefan ia Cerrai per " Gente". Essa ci dà forse meg l io l'idea d i guei giorni " che cosa I ' ba più impressionata in questo suo viaggio in Albania?" , " l ' estrema povertà in cui vi vela popolazione, roba da terzo mondo o anche peggio I bambini sono quelli ch e mi hanno maggiormente colpita.
Sono bellissimi, hanno la pelle chiara e grand i occhi azzuni. Sono sporchi con abitucci laceri, spesso senza scarpe. Un giorno un bambino mi si è avvicinato ch iedendomi le scarpe " ma hanno il tacco " , gli ho risposto " sono da donna - non ti vanno bene" "Fa lo stesso" mi ha detto serio in un comprensibiliss im o italiano "tutto va bene quando non hai niente", sono 1imasta toccata da quelle parole e gli ho consegnato delle scarpe basse che avevo portato con me per muovermi meglio.
" Avrei voluto che ci fossero i miei figli a vedere in che condizione si trovano i loro coetanei albanesi". "Avrei voluto anche che vedessero la setenità che ho colto negli occhi dei nostri soldati. Sono tutti militari di leva in torno ai vent'anni , giovani s i mpatici e allegri che lavorano infaticabilmente per aiutare gli a lbanesi nella 1icostruzione della loro Nazione e della loro dignità offesa da decine di anni di dittatura.
I nostri ragazzi sono orgogliosi di collaborare a que s ta missione di pace... " .
Quando il 5 settembre 1991, gli uominj del Genio fecero il loro ingresso nella co lonia di QemaJ Stafa ( eroe della re s istenza contro i nazi-fascisti) ove è s tata posta le s ede del Contingente "Pe lli cano" , si trovarono di fronte ad un quadro deso l ante: locali scrostati, muri sporchi, vetri rotti, servizi e fognature praticamente da rifare
Come è uso, subito all'opera! fabbri, imbianchini, murato ri, elettricisti, hanno cambiato il volto interno ed esterno ai locali potenziando e costruendo alloggi e serviz i per il personale, rimettendo in funzione la rete idrica ed elettrica, installando i primi containers da adibire ad alloggi.
Non si sa come, ma sono apparse anche alcune piantine da fiore: garofani, begonie, e numerosissime piante cli basilico da utilizzare forse in cucina.
Adesso il tricolore e la bandiera rossa con l'aquila bicipite ogni mattina si innalzano sui pennoni alla presenza dei militari tulli , riuniti per la cerimonia dell'alzabandiera, a s im bo leggiare una nuova collaborazione fra le due Nazion i
Ad un anno cli distanza sembra lontano e profetico il saluto de l Capo di Stato Maggiore dell'Esercito , Gen. Goffredo Ca nino , fatto a Villa Opicina (caserma Brummer) il 16 settembre 1991. Nel sa lutare le truppe in par tenza per l'Albania, unitamente al suo augurio pe r l ' impegnativo lavoro, il General e si dichiarava certo che
18 settembre 199} - Sbarcano dal traghetto "Nave golfo del sole" i primi
Ufficiali , S ottufficia li e M il itari d i truppa avrebbero svo lto un magnifico l avoro impronta to a serietà professiona le, grande um a ni tà ed alta spec i alizzazione come del resto ormai internazionalme nte riconosciuto ed app rezzato; rico rdo ansora l'eso rtazio n e "... do ve te essere . ambas ciatori del volto buono de ll' Italia esp ress o da i s uoi uomini in uniform e" .
Messaggio ricevuto , s ignor Genera le, g l i uomini de l "Pellicano " profess io n isti e coscri t ti h ann o messo in atto la Sua cso ttazione
Andando i n g iro per i normal i contatti d i lavoro in Al bania, non m i è mai cap ita to d i sentire u n solo cittadino a l banese che non abbia avuto paro le d i gratit ud ine e stima pe r i " pellica ni ", come g li a lb anesi chiamano c om un eme nte i mil i ta1i del Continge nte Ttalfor " Pe ll icano"
L e tabelle riass unti ve del lavoro sv olto ad un anno dall' arri vo in A lbania, ci indicano un quad ro ge n erale che meglio fa v alutare la mole e la compl ess ità de l lavoro svolto. (T a b. 6 - 7 - 8)
Componente Av iazione Es ercito
Riepi
lo g o dell e at tività
L' A LE è s tata prese n te nel Con tingen te "Pellicano" fin da ll a s ua cost i t uzi o ne con un'ali q uota di q uattro eli cotte1i , d ue A B -412 e d ue CH-47 Lo scopo de ll 'a l i-
quota era quello d i assicurare l 'ae romob il i tà a l Contingen te mediante "azi o ni di sosteg no aeromo bi le" quali:
- sgomberi sa n itari;
- ricogn iz ioni;
- co ntrollo uni tà in movime nto; trasporto materiali;
- socco rso alla popo l azione.
Le iniziali d i ffico l tà dov ute alla to tale mancanza di stru tt ure idonee ad accoglie re i velivoli so no state supera te grazie all 'impegno di t u tt o il personaledell ' aliq uo ta, che nel tempo ha ap pronta to alt' interno de l comprenso r io t re zone d i atterraggio, un a per g li AB -4 12, una pe r i CH- 4 7 ed un a di emergenza per lo scarico ed i l ca ri co di materia l i e passeggeri , dotato d i i mpianto di lavaggio .
S u d i un territ o ri o pur lim itato nell'este nsione, ma impe rvi o e privo d i ogni assistenza , gli eq ui paggi han no operato con n o tevole impeg no, porta ndo a termi ne le mi ssioni d i vo lo assegnate , mettendo i n evidenza l 'a lta professional i tà acqu is i ta nel tempo mediante l'ad d est ramento effett uato su l te rri torio nazio nale
No nostante le d ifficol tà inco ntrate, d ov u te alla quas i totale mancanza d i regole de l volo, si è svo l ta l'attiv ità a ne nendosi alle regole i ntern azionali, pe raltro, pressoché sconosc iu te alle au torità a l banesi. E' stato necessari o agire in mo do da non ledere la nota suscettibi l i tà degli al banes i, si è cercata la col la borazio ne, s uscitando spesso ammi raz io ne per i piloti ita li a n i, specie in a lc une occasion i cli mission i svolte con i loro pi loti a bo rdo, essi hanno avuto modo, così, di rendersi conto, sia d ell'alta
milita ri italianitecno logia di cui disponiamo, che della preparaz.ione , tecnico profe ssio nale dei piloti italiani.
Nonostante le diffico ltà di approvvigionamento di carburante avio fornitoc i a pagamento dalle autorità albanesi, a volte con il contagocce, l'attiv i tà d i volo svo lta nel periodo 18 settembre J 992 - 18 settembre 1993
è stata rilevante e può essere riassunta con i seguenti dat i:
- missioni: n° 643
ore di vo lo: 11° 1200, 45
passeggeri trasportati : 11 ° 9202
- materiali trasportati: ton 703, 42
L'elevata preparaz ione dei piloti ha permesso di effettuare missioni al limite de1 le possibilità tecniche , consentendo di rifornire località iso late in alta montagna altrimenti non raggiungibili, a volte in cond iz ioni meteorologiche avverse che hanno effettivamente messo a dura prova le capacità degli equipaggi. Le località p iù s ignificative raggiunte, sono sit uate per la quasi totalità nel nord del!' A lb ania locate su un territorio selvaggio, rotto ed impe rvio: (tabe lla n. 10.)
Sono altresì state svo lte missioni cli soccorso e sgombero sanitario sia in occasione di calamità naturali quale l'alluvione a nord di Durazzo (fiume MAT) , durante la qua le sono state salvate quattro persone rim aste isolate nella campagna, sia in occasione di incidenti isolat i che hanno ri chiesto il recupero dei feri ti ed il loro traspo rto presso strntture sanitarie sul territorio nazionale, sia per il trasporto urgente cli medicinali.
Manunte z ione di un eticotteroAB-412 (nella foto il Mar. Magg. B De Rosa) Elitrasporto di generi alimentari in un villaggio monlano del Nord dell'AlbaniaTabella S - Grafi co dell e distan z e ch il ometriche e tempo medio d i pe r co r r en za imp iegat o dall e auto colonne d el "Pelli ca no" d a Durazzo a vari e lo calità de l te rritorio alban es e. Località Di s tan za
ca lità Di stanza di pe rc orre nza
Tabella 7 -S ituazion e aiuti di assistenza "lVI. A K" alla data del 21 se ttembre 1992
Ta bella 8 - Situazione aiuti di as sis tenza "M. A. E. 2" alla data del 21 settembre 1992 giunti al porto di Durazzo e trasportati a cura del c. I. "Carso"
* dati p rev isionali da confermare
Tabella IO - Principali località raggiunte dagli elicotteri cli "P ellicano' ' nell e Miss ioni di elitras porto di gen er i di prima necessità
Località
BAJRAM CURRJ
C:EREM
CURRAJ EPREM
DUSHAJ GRAM$lf
BANllHOTIT
lBALL:E
KASTRlOT KOMAN KRUME
KUKES LRZHE PESI:-lKÒPI
PUKE
SHKObER TROPOJE
TFIETT-T BREGU LUMIT
OKOL BRIZE SALCE
BRADOSHNICE
GALLATE
VALBONAT LEKBIBAJ
M[LOT DEGE
SELCE
DRAGOBI BERAT BURREL DURAZZO ELBASAN
FAG
GIERBES KAVAJE KLLOJKE KRUJE
LIBRAZHD
LUSHNJE
RRESHEN RTNAS
RROGOZH:INE
SHENGJERGJ
LAç
SHULLAZ SHUPENZA
8ULQ1ZA BOROVA
POGRADEC
BALLSJ-T COROVODE ERSEKB
FIBR
GJTROKASTER
K.ORCE
PERMET SARANDE
TEPELENE VL0RE
PROOONAT
KELCYRE FlER
Distretto
TROPOJE TROPQJE TROPOJE
Non sono mancate, altresì, missioni svo lte in ore notturne che condotte su di un terri to ri o sconosc iuto e privo cli rife rimenti, hanno costituito un ottimo banco d i prova per lutti gli equipaggi che"Ì'l'l-ta l modo hanno avuto la possibilità di approfondire le loro capacità operative.
I ve livoli impiegati non hanno dato problemi grav i, fornendo una tangibile prova della loro affidab il ità. Nonostante sia no stati parchegg iati all' aperto , senza alcuna protezione ed espos ti alle intemperie, harn10 risposto in modo so ddi sface nte a tutte le richie ste. In partico l are l ' AB4 l 2, elicottero molto sofis ticato , dotato di avionica e congegni elettron ic i delicati ccl ali' avang uard ia, nonostante si temesse che avrebbe dato p roblemi a causa de ll a sua esposiz ione a lle intemperie, ha ri sposto all a pe r fezione climo stra nclo si s icuramente affidabile per qualsiasi impiego e sicuro nel particolare ambiente ed im pegno, che p revede spesso l'attraversa ta dell'Adri atico.
Le manuten zioni effettuate in condizioni precarie, per l a mancanza di strutture, so no state eseg uite ottimamente ed in brev i ss im o tempo da specialisti che hanno avu to modo di me tte re in evidenza tutte le loro capacità sia esse professionali che umane.
Va ricorda to anche il personale che, pur non essendo pre posto all e manutenzioni ed alla condotta dei velivo li ha collaborato egreg i amente affinché le missioni venissero portate a termine nel migliore de i modi quale:
addetto ai comand i; A. T. O.; - carburanlisti; addetto A. I..
Que s to pe rso nal e con l a sua attività poco appaiiscenle ha consent i to che l 'a liquota potesse operare nel modo mjgliore senza l'assillo di a ltre incombenze.
Componente tra smissioni collegamenti
L' 11° Reggimento Trasmissioni, ha imp i antato un s istema di trasmissioni a favore del Comando Com.inge nte capace di collegare l'Italia con l 'A lbania , il comando del Contingente con i di pendenti Centri Logist ic i
(Valona e Durazzo) garantendo, altresì , le comunicazioni con le autocolonne in mov imento.
Op erazioni giornaliere di ripara zione di appara1.i delle trasmissioni - Dura z zo (Nella.foto i SotLu/fìcialiA. T e sta - G. Chiassi)
Co llegamenti radio
Sono s tati realizzat i:
- due mag li e radio HF per collegare tra loro le sa le rad i o de i Centri Trasmiss ioni con le autocolonne e i mezz i del!'ALE;
collegament i con lo Stato Maggio re dell'Eserc itoRoma;
- una mag lia radio U HF
Collegamenti in ponte radio
Sono stati effettuati collegame nti in ponte radio con impiego di apparati digitali, tra Durazzo e Valona integrati con la re te in f'ras trut.tura le nazionale
Il sistem a era basato s u tre centra l i digitali poste a Durazzo e da una serie di ponti radio digitali s helteri zza ti. Il collegamento diretto tra l'Italia e l ' Albania è stato realizzato con un particolare ponte radio 'Troposcatte r" .
La gestione del controllo di tutta la rete in ponte radio è stata affidata ad un Nucleo di Su p ervisione c he con l'aus i lio di un capace e laboratore acquisiva i dat i s u: efficie nza dei vari collegamemi in ponte radio; stato delle centrali e delle utenze telefoniche; capacitù diagno s tica e di riparaz ione a distanza.
I colle gam e nti via satellite
l collegamenti via satellite, sono sta ti effettuati con terminali satellitari portatili, siti nei centri trasm iss ion i di Durazzo e Valona e presso l'Ambasc iata ital iana a T irana.
T rasmiss io ne dati
Sono stati inoltre attivati collegamenti in trasm iss ione dati tra i due Centri logistici e lo Stato Maggiore Esercito .
Collegame nti in pon te radio
La rete in po nte radio è s tata costituita da:
n 3 centrali CT- 6/101; una tratta in PR Troposcatter;
una tratla in ponte radio MF-1 5 (caste llo di Durazzobase);
una tratta in PR-6/193 (castello di Durazzo - XXII Gruppo Navale presso il po1to di Duraz zo ) con capacità di 15 convesazioni in contemporanea;
- una tratta in PR- 6/190 (base cli Durazzo - base di Valona - con post i relais s itu ati in loca lità Bardroll e Svernec) con capacità di 30 conversaz io ni in contemporanea
Co lle gamenti ra dio
Il Centro Tram iss ioni d i Durazzo ha gestito a ltres1 , le seguenti maglie radio :
- maglia in H F tra la sala radio del Centro Trasmissioni e le autocolo rrne e i mezzi dell ' ALE;
maglia in HF in dup l ice con lo SME e il Centro Trasmissioni cli Valona;
Il Ce ntro Tras mi ssio ni di Va lo na ha predispo sto: maglia in HF tra la sala radio <lei Centro Trasmissioni e le autocolonne e i mezzi d ell 'ALE; mag l ia in 1-IF in d up lice co n lo SME e i l Centro Trasm iss ion i di Durazzo.
Ino ltre è st.ata prevista in potenza una maglia radio con le co mpo nenti deUaMarina MilitaJe per eventuali esigenze speciali
Farmacia militare italiana a Dura z zo (nella foto infe rmiera volontaria della C.R.l. )
Puntamento d ell'antenna direttiva Klm per collegamenti radi o in HF a grande d istanza (nellafoto i Sottoufficiali S Succi e A. Stasi)
Farmacia militare italiana presso il poliambulatorio di Dura zzo (nella/010 Ten. Col. G. Crisci - Ten. Col. me. M. Russo - Magg me. L. Mineo
Comp onen te san ita ria
Una part ico l are nota meri ta l'attività sanitaria nell'amb i to dell'Operazione ltalfor " Pellicano" 12 • Essa è stata articolata sui due nuclei medici operanti presso i poliambulatori civili cl i Durazzo e Valona; l' impeg no sanitario è stato ind i rizzato a favo re della popolazione a l banese: nucleo di retto dal D iri gente del Servizio Sanitario, ha fina li zzato le propr ie cure ai militari (U , SU e T ru ppa) del Contingente, garantendo altresì, il serviz io me d ico delle autocolonne, con la presenza cli Ufficiale medico e aiutante di sanità.
Sono stati previs ti ino l tre : due Ufficial i farmac ist i, - con compiti di coordinamento - con trollo e dist ribuzione di farmaci; un Ufficiale medico rianimatore, avente come co ll aboratore un infermiere professionale , con compit i tipici della s pecia l izzazio ne, e con repe1i bil i là pe r l 'i ntera giornata
La po li tica sa ni ta ria seg u ita è stata di su p porto e collabo raz i one alle stru tt ure medic he al banesi espressa
partico lare si è i ns taurato tra la popo lazionee i medici a l banesi con l a sanità m i li tare , ra p porto cost ruito s u l lavoro i ns ta ncabile
ita li an i e delle i nfermiere de ll a C R.L 157 373 interventi s anitari (alla data de l 31 d icembre 1992) , po rtat i a termi ne a favore della popo l azio ne pi ù povera, h a nno certa m ente lasciato il segno
Farmacia militare del Pellicano a Dura zzo (nella foto i l Ten. Col.fannacista M Russo)
in te rm i ni di approvv i gionamento , distribuzione d i farmaci e prestazion i p r ofess io nali specia li stiche da parte de i medici miElari.
Il contesto nel quale i medici hanno operat0, p resentava u n g rav e degrado de ll e s t ruH ure sa n ita r ie mista ad una disorga ni zzazione gener a l izzata, n o nc hé una grande carenza d i attrezzature medical i , che praticamente costringo no i medici a d i agnosticare le patologie con il so lo esame o biettivo cie l paziente.
Tale carenza con il trascorrere del tempo si è leggerm ente mo di ficata co n la distri b uzione di apparecc hi a ture fina l izza t e a ll a diagnostica strumentale (ele t trocardiografi, appar ecchiature ra d iogra f ic he, a us i Ii pe r esami emotoc li nici ed urinati) do na te da varie USLAssoc iaz i oni italiane. Tale partico lare branca è stata orga ni zzata dal 5° Co rpo d ' Ar mata sotto la res p onsabilità del Cap.me C. Pa te r a.
Lo sforzo ì n pe rso nale e ma t eriali perpetnuo da ll a Sanità M il i ta r e, in questi lunghi mes i , è stato no tevole
a nch e per la concomita nza d i a l tre i mporta nt i ed impeg native miss i oni sia in ter ritorio i taliano c he in territorio estero.
L'att i vità san itaria generale, aveva previsto anche un supporto ps icologico con compiti tipici della d i sciplina:
- co n s u le nza i n materia sani taria;
- pi ccoli intervent i per psicoterap ia;
- colloqu i psichiatr ici;
- co ll aboraz io ne inc en t rat a a m igliorare il benesse re del militare, per q uanto poss i bi le in tale contesto e in considerazione de l p articolare im pegno viste le d i ffico ltà amb ienta l i ed operative- logistiche.
TI rap porto creato si con la popolaz ione a l banese, è stato entusiasmante sotto il profilo dell'esperienza umana e profess iona le, bagaglio di conosce nze ed esperienze che saranno di s u ppo r to ai me d ici i la liani. l due Centri medici cli D urazzo e Valona, han no gestito un bacino d'utenza molto a m pio va l ut ab il e in 250. 000 abit an ti, in un contesto d i educazione sa ni tari a comp lessivame nte m o lt o scade n te; ciò spiega i n pa r te il gran de n u mero d i i nterve nti sa n iuu·i effettua li L'attività svo lt acla lla Sa n ità Mi li tare italiana. con l 'ut ili zzazione cie l perso nale medico del le varie branche specialistiche ha r iscosso da par te de ll a popolazione locale unanimi co nsensi e apprezzame nti, tanto che s i è verifica t o un a im-ana "corsa al medico mi li t are ita l iano" , del eggittirna ndo ingiustamente i medic i locali, s ta nzi a ndo, ne i ceti più bassi de ll a popolazione, crede nze di infallib i li Là nei medici e nei medicamenti it alia ni.
E'ce r to però, che è stata realizzata u na co ll aborazione a m ich evole con interessante travaso di conoscenze tec ni co- scient i fic he p roficue ed util i per entrambi le componenti C'è stato un processo di aggiornamento dei medici albanesi su ll e più mo derne tecniche d i agnos ti che e terapeut iche
ura zzo e Valona alla data d e l 12 o tt obre 199 3
Frate Albe110 cappellano militare di Pellicano in gara con i più giovani soldati, porta il suo aiuto ai piccoli albanesi
Le condizioni generali c irca l ' attività sa nitaria s volta possono essere tratte dall'analisi dello s pec chi o relat ivo alle prestazion i, ri fe rito al I O anno di attività e dalla lettura dei dati riepilogativi generali al termine della m issione (capitolo VJ[I'). Lavoro enorme, lavoro che non può che definirsi magnifico. (Tab. 11)
Il servizio di assistenza spirituale
La dizione dapprima può lasciare in certi si tratta ciel Cappellano Militare che sempre e dovunque seg ue i suoi mi lita1i. -Il 16 settemb re 1991, quando i I Co ntin gente " Pel Iicano" sbarcava a Dura zzo c'era anche il Cappellano M il itare. La s ua presenza la si avverte, si percepisce, la cerchi e l ' incontri quando sei solo con te s tesso, quando hai bisogno di allontanarti eia tutti per interrogare te stesso . E'difficile, trattando ciel S. A S. ele ncare fatti, dati , intervent i, perché si dovrebbe violare il segre lo di tante c oscien ze . Questo infatti è il su o campo di lavoro. Mi limj terò , perciò, a desc1ivere le cose che appaio no e c he tutti abbiamo visto perché abbiamo collaborato per reali zzarle
Ne i p1imi mesi, quando tutto era provviso1io e d i disagi erano notevoli , la nostra Cappel l a era una tenda, apparentemente come tutte le altre, mal' atmosfera era di una Chiesa vera. Poi è s ta ta rea li zzata una Cappella più bella, molto bene intonala alla str uttura ciel campo Citi la vede ne ammira la be ll ezza della semplicità. Spesso nella luce della penombra vi noli persone che, stanche per una giornata cli guida s ulle strade albanesi, ritemprano lo spirito nel colloquio della preghiera.
Momenti part icolari sono sta ti il Natale , la Pasqua che abbiamo celebrato con la presenza dell ' Ordinario
Militare Mons G iovann i Marra. Si può raccontare e descrivere le cerimon ie litur gic he ma chi mai potrà sa pere come s piritualme nte un mi li tare le ha vissu te!
Madre Teresa d i Calcutta, f iglia del l' Albania 13 , ha fatto visita al nostro campo, ha reso testimon i anza al
Madre Teresa di Calcutta e iLNun z ioApostolico in v isita ai militari del Contingente Cattedrale di Scutari - Il Presidente Sali Berisha abbraccia i ves covi albanesi appena consacratinostro l av oro, ci ha incorag g ia ti nella n os tra opera. Abbiamo incontrato un a donna s enza nessun potere, malferma nel corp o deb ilitat o da anni di lavoro nel s erv i zi o " de i più pove ri tra i p ove ri " e veni va s pontaneo domandars i dove trov i tanta for za per fare qu e l lo che fà.
Il Nunzio Apostolico in Albania Mons. !van Diaz è venu to a l nostro accampament o pe r anuninistrare l a Cres im a a i militari o in particol are cerim o ni e limrgich e ma an c he in modo in fo rmale , semplicemente pe r incontrarci.
Dal 1967 og ni forma religio s a e ra vietata in A lbani a , rutto è da ri c ostruire d a que s to punto di v is ta. Il Cappellan o h a es pletato la s ua opera a nche all 'es te rno del Contin ge nte "Pe ll i ca no".
E' st a to sempre in c ontatto con le vari e congregazioni religio se c he subit o dopo la ca duta del reg ime sono venute in Albania. In pa rticolare h a prestato l a s ua opera a favore delle Suore di Madre T e resa, delle Suo re del Preziosissimo San g ue e de ll e Be nedettine p rese nti a Duraz zo. Ha mante nuto stretti co ntatti con i G es uiti e Min o ri Fra ncescani pre senti a Tira na e S c ut a ri. Su o tramite tuni avevan o in ·'Pellicano" un punto di riferimento e di sos teg no per prob lemi o difficoltà c he, facilmente ri so l vibili in It a lia, qui e rano insormontabili.
Il S. A. S. ha svo lto, in miniatura , queJJ o c he era lo s copo primario ci e l '' Pellicano" : raccogliere g li aiuti prov en ienti dall ' It a li a e distribuirli. Alcune parrocchi e italian e ha nno curato la raccolta e 1 ' invio di a iuti umanitari c he, g iunti in Albania , il C ap pe llano p rovvedeva a dist1ibuire direttam e nt e alle pe rso ne più biso g nose . Ques to lav oro ha permesso a m o l te fam iglie it a liane di inviare i lo ro aiuti , s entirs i partec ipe in qu es ta opera umanit aria ed a tant i a lbane s i di essere socco rs i direttament e . Tutto que s to s i è bene int egrato con l' o pera più gra nd e e programmata dell'Operazione "Pellicano".
La vi s ita de l Pap a in Albania il 25 april e ha s egnato il definiti vo tram o nt o di un pe ri od o buio c he co munqu e non dev e essere diment icato e l'iniz io di un nuovo cammino, non priv o d i sac rifi ci, ma c he , con l ' impegn o di tutti po rta ad un futuro migliore Per tale e ve nto sono torn a ti in Albania rutti i C appellani c he s i s o no avv icendati nel Contingente " Pe lli c ano" E 's tata una gioi a profonda poter vedere con il Pa pa nella ripristinata Catted rale di Scutari ed as sistere alla consacraz ione dei primi 4 vescov i alban es i. Rinas ceva ufficialm e nte la Chie sa Albanes e. Tra le a utorità c ' era una rappre sentanza di " Pe llicano' ·
che ta nto ha dato pe r la rina sc ita materiale e moral e del!' A lb a ni a
N e l la Piazza Scand e rbeg di Tirana il Pap a ha additato al p opo lo d ' Albania le s fid e de l fu t uro: ri s pe tto dell a person a umana , s ol id a rietà per cos truire la nuo va soci età.
E riv o lgendos i ai militari Italiani prese nti ha detto: "Sa l uto i Militari d el Contingente Pelli ca no che d a ta nti mesi s i prodiga no con ammire vo le dedizione nel serviz io um anitar io alle popo laz ioni bis o gnose".
E' il riconoscim e nto morale più alto pe r un'opera gen e ro sa mente co mpiuta , dal S e r viz io A ssis te nz a Spiritual e, pa rte arri va d e lla p i ù co mpl e ssa orga ni z zazione rappre s e ntata da lt a lfor "Pellicano". (Tabell a 12)
A l tre compon e nti
Nell ' ambito de l Cont in gent e " Pellican o", sin dall'ini z io , ha o perato a nc he un N ucleo Mob il e Te levisivo d ell a Scuola d ell e Tras mi ss ion i de ll 'Esercito che ha provveduto a docume ntare le varie attività svo lte dal Contin ge nte in Albania.
Più di dieci so no s tati i d oc um e ntari c he il Nucle o ha reali zzato, oltre ad un a inten s a co ll a boraz ion e c on le re ti televisive naziona li e d es tere pe r la diffu sion e di servizi giornali s tici e materiali di repe rtorio.
Op e rato re T v de l Co ntige nte " Pe lli cano" p resso Erseke di strett o d i Kolonje (ne lla f ot o il G en. Qu intan a - T en. Col. Q. lacono - Ten. L. Conti)
Ta bella 12 - Capp ell an i miU tar i c h e s i so n o avvicendat i al Contingente "Pelli ca n o"
Il rapporto i nsta uralo con la rad io e la te levisio ne a lbanese è stato particola rmenle in tenso co n scam bio di materi ale v isivo, di opin ioni teC11iche, d i rea li zzazioni. Esso è stato di st i molo pe r tecnici e giornalisti albanesi e motivo d i gratificaz ione per iI personale che ha operato p resso il Nucl eo Mobi le Televisivo italiano.
Non ero presente, purtroppo, domenica 20 settemb re 1992, primo compleanno di "Pellicano", quando al campo Qemal Stafa, sede del Contingente "Pellicano", il General e Carlo Ciacci celebrava con i suoi uomini alla presenza di mol ti ssime Autorità e persona li tà al banesi il primo anniversario de l " Pellicano" 14; al m io arri vo ho voluto s ubito leggere l'allocuzione e vis i onare i video fi lmali della cerim on ia.
Di particolare interesse a lcun i pass i dell' in tervento fatto dal Co ma nda nte del Contingente " Ero presente, a Trieste, allorché il Capo di Stato Maggioredell' Esercito ha sa lutato il Contingente, pochi giorni prima della partenza
In q ue lla occasione, tra l'altro, s i comp iacque per la scelta del nome.
li pellicano che vive in gran numero in Albania, è un anima le che considera la nutrizione dei suoi piccoli un imperativo al quale non s i può sottrarre Al punto che se non trova cibo si procura una ferita in modo che i suo i piccol i si nutrano del suo sa ngue. Un anima le generosissimo. Un anima le che comp ie l a sua missione a qua ls i as i costo
E'q uesto, pur in termin i estremamente meno drammatici , ma certo in armonia con quello che il Pellicano simbolizza, era quello che si chiedeva al Contingente. Questo è il primo Contingente Mi l itare, è bene ricordarlo, che opera fuor i d alla Patria senza armamento per compiere una missione di amic iz ia , uman i taria, lo g istica ma pur sempre m i li tare . Il Contingen te "Pellicano" ha asso lto brillante mente il s uo mandato. Non lo hanno rallentato le difficoltà a bi tative uncui ha dovuto vivere s pecie nel primo periodo, alloggiato sotto le tende, anche
Lavori di ripristino delle zone desii nate a servizi logistici d ura nte l'aut unn o, con gli impian t i tu tti campa li zza ti, con l'assenza d i ogni co m fo rt.
Le officine, hanno lavorato a pieno ritmo, anch ' esse sotto ten da, nel fango, so tto l a pioggia , al freddo
Le trasmissioni hanno realizzato collegamenti sicuri supera ndo ogn i d iffi col tà e ri correndo a tutta la loro espe ri e nza ed in ve nti va.
Parziale
14 A ll a cerimon ia hanno preso parte: A leksander Meksi, Pre s idente del Cons ig lio cl e i Min.; Rexhep Uka, Vice 1° M in. e Min dell'Alimentazione; Safet Zhn la li , Min istro dell a Di fesa; Artan Hoxha, Ministro cie l Commercio; FeruzMataj, Comm issario P lenipo tenz ia rio per gl i aiut i d i emergenza; Ylia Va sh o, Capo d i Stato Maggio re de ll a D ifesa; Astri tMe h ja , Vice Mi n ist ro de ll' Ordi ne Pubb lico; Sopo l Taci, Vice M inistro de i T rasponi; Vasillaq Zoto, Vi ce Min della Pubb li ca Is truzio ne; To rquato Cardi Il i, Ambascia tore d 'Ital ia
clell'officin a media del Contingente al campo del "Pellicano" Attività della Polizia Militare al porlo di DurazzoOfficina campale (nella foto il Mar. Ma gg. F. Srun n o)
Il Nuc leo del Genio ha lavorato senza pausa, in gara con il te mpo, per incre m e ntare l'effic ienza dei m ezzi e del le attrezzature e per migliorare guanto possibile le condi7ioni di vita e di lavoro.
L. ALE ha compiuto centinaia di ricogni z ioni atterrando e decolland o in spaz i angusti, spesso in co ndizioni atmo s feriche lim.ite.
Ed i Carabinieri, c hiamati ad operare senza le facoltà loro attribuite dalla legge italiana, hanno svolto un opera in stan cab il e per chiarifica re si tua zi o ni, pe r cap ire se vi erano pericoli e come prevenirli , a ll'esterno e all'interno. E tutli gli uomini preposti al ser v izio hanno lavorato con generos ità encomiabile, con disponibilità totale : mai una co l on na e partita o rientrat a, a qua lsiasi ora, Sènza trovare un pasto caldo.
E il personale san itario - medici, infermi eri, inferm.iere volontarie della C. R. l., - imme rso in questa realtà così diversa da qu e ll.a cui è abituato, ha profuso la s ua peri zia ma soprattutto l a sua umana partecipazione, per alleviare le pene di molti occorrendo do v unque e senza limite di tempo e di luogo.
Vita da s oldati!
ln cui l'iniziativa, la fantasia , la vicinanza fisica fanno sì che nes s uno s ia mai so lo e, tutti assieme, si faccia tutto »
Con.1·u11,azione del rancio duront e un trasporto d i derrate alimentari ai mag a zz ini di Sww a Librn zhd
Questo è il "Pellicano"
Tutto que s to , di cui andiamo legittimamente orgogliosi, è sta to fatto per gli albanesi e con gli alba ne si.
E'trasco rso un a nno e com e ogn i mallina le Bandiere italiana cd a lbane se s' innal za no contemporaneamente sul pennone
L'e s pe1ienza militare può essere a ltamente pos itiva, un momen t o a nche esa ltante, una opport unità formativa. Vengono in mente le nobili parole del Santo Padre Karol Wojtyla. Nella Sua visita pastorale alla città militare della Cecchignola - Roma, tra l'altro diceva" .... sono un 'utile esercizio di prep a razione alla vita civile, un a ll e n ame nto a co mpiti di pubblica utilità , ed es i gono un a assunzione di re s pon sa bilità verso gli altri e verso Ja comunità nazionale cd internazionale
Co l oro che servo no la Pa tria nelle file de ll ' Esercito sono ministri della sicurezza e delJa libertà dei l oro popoli".
Memorandum d'intesa
Ambasciata d'Italia - Tirana su lla collaborazione italo-a lban ese per l'accesso nelle acque albanesi e la distribuzione degli aiuti di emergenza
Nei giorni 13, 14 e 15 agos to 1991 si sono riunite a Tirana le Delegazioni italiana ed albanese, che hanno concordato le modalità d i attuazione del programma di assistenza eia parte cieli ' !tal ia , nei termini previsti dalle Autorità governative dei due Paes i e che riguardano:
a. l 'accesso dei mezzi navali italiani ne li.e acque albanesi per il ti-asporto di aiuti e per evitare ulteriori esod i d i profughi verso l 'Italia:
b. creazione di due cent ri di assistenza per l a raccolta e la distribuzione degli aiuti d i eme rgenza (viveri e medicinali), in corrispondenza dei porli cli Durazzo e Va lona;
c . creazione di due poliambulatori per l'ass i stenza s anitari.a generica e per la fornitura cli farmaci al la popo lazione albanese con il concorso d ellelnfenniere Volontarie della C. R. T.
Fatto a Tirana il 26 agosto 1991, in due esemplari in lingua italiana ed albanese aventi stesso va l ore.
hanno firmato il documento
Per il Governo Italiano l'Ambasc i atore d' Italia
Torquato Cardil.li
Per il Governo al banese il Direttore degli Affari Pol i tici del Minis tero degli Affari Esteri
Ambasciatore Bashkim DINO
Gentlemen 's agreement
In vista dell'applicazione d el MEMORANDUM
D'INTESA per l'accesso nelle acque albane si e la distribuzione degli aiuti di emergenza, firmato a Ti rana il 26 agosto 199 1, le due parti hanno convenuto guanto segue:
I) INGRESSO NELLE ACQUE ALBANESI
1. A domanda della parte albanese, la parte italiana disloca un massimo di dieci mezzi navali della guardia costiera del Corpo della Capitaneria di Pmto e del servizio navale del Corpo della Guardia cli Finanza nei porli e lungo le coste albanesi , allo scopo di concorrere alla preven zione e alla interdizione di emigrazioni illegali dalle coste albanesi.
2 I sudd etti mezzi navali operanti, con un equipaggio non superiore a venti uomini, imbarcheranno ciascuno un Ufficiale, Sottufficiale o funzionruio albanese dotato deg l i occorrenti poteri e delegato ad esercitare direttamente senza l'impiego delle armi o a provocare idonea azione di interdizione da parte di unità navali albanesi
3. Salvi gli irrinunciabi li diritti cli autodifesa, i mezzi navali italiani si asterranno dall'uso delle armi.
4. Durante la presenza dei mezzi navali italiani nelle acque albanesi , per consentire la efficace organizzazione del servizio, d i cui ai preceden ti punti, le competenti Autorità albanes i si im pegnano a:
A) a Durazzo:
(1) destinare gratu i tamente l ' intero edificio denominato albergo "Tnterclub" per is tituirv i una Centrale operativa per il contro!lo e la gestione dei mezzi operanti. ln tale centrale coopereranno co llegialmen te U fficiali/Funzionari ed Operatori di entrambe le pruti contraenti. Il sito, che continuerà ad essere amministrato con le attuali modalità, sarà inoltre adib ito a struttura logi stica ciel personale italiano impiegato, nonché a lu ogo di sosta deg l i automezzi cli servizio.
Sarà ino ltre consentita, senza formalità di sorta, l' installazione del le antenne necessruie per il collegamento con i mezzi in mare.
(2) Riservare all'uso gratuito dei mezzi navali italiani l ' estremità ciel molo nord, secondo la planimetria esistente.
Ta le tratto di molo, liberato da ogni ingombro a cura del la parte a lbanese, sarà adibito all'ormeggio pennanente (anc he con l'installazione cli catanarie e corpi m01ti) dei mezzi itali an i.
Sul molo s arà installato a cura della parte italiana un prefabbricato per uso di vigilanza in banchina.
B) a Valona:
(l) riservare l'uso gratuito dei mezzi italiani l'estremità del molo n. 1 liberato da ogni ingombro per l'ormeggio dei mezzi stessi con il supporto logistico -marinaresco necessario.
(2) Tenuto conto dell'indisponibilità di s iti idonei da adibire a base operativa e logistica dei mezzi italiani, le Autorità alban es i consentiranno senza ulteriori fonnal ità l'ingresso e lo stazionamento nelle acque p01tuali, in zona idonea da individuare di comune intesa tra le parti, una nave ausiliaria della Marina Militare Italiana che fungerà, appunto , da suppo110 operativo-logistico di detti mezzi. Tale nave, quando necessario, opererà anche nel porto di Durazzo od altra local ità p01tuale o costiera concordata tra le patti
5. Le Autorità albanesi, s i im pegnano ad assicurare la difesa e la sicurezza dei compren soii ove operano il personale ed i mezzi navali italian i a Durazzo, Valona e negli altri eventuali siti di rischieramento concordati. A tal fine dovranno essere transennate le aree assegnate e dovrà essere fornita protezione continua.
6. Le Autorità albanesi garantiscono il pronto rifornimento di acqua, nonché la fornitura, a pagamento, dell'energia elettrica, dei carb uranti e dei lubrificanti necessari all'operatività dei mezzi navali e tenestri itali ani.
7 Le Autorità albanesi si impegnano ad autorizzare rapidamente su breve preavviso , caso per caso, l'atterraggio di el icotte1i militari italiani disar mali in aree pross ime ai porti o siti di dislocazione dei mezzi italiani per trasporto di personale e materiale.
ASSISTENZA SAt'\/ITARIA ìE DI MATERlALI
I Impegni del G overn o Italiano:
- installazione di due centri di racco lt a e distribuzione di material i di assistenza al la popolazione albanese (v iveri e medic in al i), in altrettante infrastru tture albanes i, individuate nel l'immediata periferia di Durazzo e Valona. La parte italiana vi accantonerà i m aterial i in afflusso via mare dal l' I talia e p rovvederà a l loro success i vo trnsporto nei magazzini che sararu10 indicati daUe Auto ii tà albanesi;
- autonomia funz ionale della par te italiana in tutti i settori funzionali, compreso quello de i collegamenti radio con la Madre Patria;
- concorso (massimo 20 persone) di med ici , paramedic i e i nfermiere volontarie del la C R. I. per l'assis tenza ge nerica e la distribuzione di farmaci , nell ' amb i to deg li Ospedali albanesi cli Durazzo e Valona, a favore della po polazione locale , prev ia confe m1a da parte delle Autorità a lbanesi;
-personale militare in uniforme , se nza armamento, limitatamente al servizio svolto all'interno dei d ue centri cli assistenza, neg li ospedali a lbanesi e ne l trnsporto dei ma teriali .
2 Imp eg ni del Gov e rno Alba nese:
- attracco del le navi traghetto/mercantili italiane presso i porti cli Durazzo e cli Valona e concorso alle operazioni di scarico dei ma teriali di ass iste nza (con imp iego gru, manovalanza, ecc . ), qual ora necessario;
- protezione/sic urezza dei due centri cli assistenza e degli automezzi in afflusso a i predett i cent ri e ai magazz in i albanesi per il trasporto dei materi ali. La sicu rezza durante il tTasportO Sarà attua t a, per ogni autocolonna italiana che muoverà con le lu ci accese, eia un nu cleo cli dieci albanesi s u un automezzo italiano, mun ito di luce intermittente e con un operato re italiano addetto alle t rasm iss ioni Eventuali es igenze cli rinforzo saranno segna late al Comandante de l Centro cli assistenza pe r l 'attuazione, in proprio , eia pa11e delle Autorità albanesi , avve11ite eia un proprio rappresentante presso il p redetto Centro;
- fornitura, a ti tolo gratuito , di acq ua , luce, loca li per la s istemaz ione del personale (complessivame nte circa 700 persone) , l'accantonamento del materiale (in totale circa 400 ton /giorno)
Per il pe rsonale ital iano sch ierato a Durazzo, le Autorità albanesi forniranno una adeguata infrastruttura, al cli fuori del comprensorio dei magazzini per lo stoccagg io dei mate ri ali , in grado cli ass icurare la sistemazione a l coperto , acqua, luce , distribuzione rancio e serv izi ig ienici;
- segnalazione giornaliera ai Comandanti dei predet ti Centri della ripa rtizione dei materiali (ti po e quantità) da ricevere clall ' Italiae eia distribuire ai magazz ini albanesi;
- tempestivo scari co dei materiali nei magazzi ni albanesi , pe r conse ntire i l reimpiego deg li automezzi interessati;
3 Impegno Italo -Albanese
- Cos ti tuz ione cli una Conun issione cli controllo intesa a verifica re la rispondenza delle de stinazione e di s tribuzio ne dei mate ri ali cli sussistenza, in ti pologia e q uantitativi, nonché a in tervenire prontamente per ri solve re event uali di ffi coltà.
- Quando i co mpiti previ s ti nei punti precedenti saranno adempiuti , a domanda della parte albanese , la parte italiana ritirerà i mezzi e g l i uomini imp iegati.
Capitolo V Il XXII Gruppo Navale
(n es ito a ll e d irettive governati ve per il concorso militare italiano , in app l icazione de l memo randum cli intesa italo-albanese (S MD - DM 00591 ), allo scopo di arginare il fenomeno della i111_111jgrazione clandest in a cli cittadini dai porti e dalle coste albanesi verso i l terri tori o italiano, il I 8 settembre 1991 venne costituito il 22° gruppo navale, alle dirette dipendenze dello Stato Magg iore Marina
Dal gennaio 1993 il XXII gruppo navale ha svolto attività di concorso informativo all e forze navali Nato/ U.E.O. impegnate in Acl1iatico , in ottemperanza alla riso l uzione nr. 787 de l l'O .S.N . U . per il rispetto dell 'embargo navale dei confronti della ex -Yu goslavia .
Composizio n e Struttura
Il XXII gruppo navale fu composto da :
- un a squad1iglia MMNV15 (squaguardcost) della gua rdia costiera del costituita da nr. 2 MMNV. di slocate nel po1to di Durazzo ed m 1 MN dis locata ne l porto cli Valona.
- un a sez ione navale logistica (navsezlog) costituita da tipo M.T.C. (moto trasporto co s tiero) classe "Gorgona" d islocata no1malmente nel porto di Valona con possibili tà di ri.dislocazione a Durazzo o in altri siti concordati con le Autorità a lb anes i i n rcl azione a contingenti esigenze operative.
- un reparto comando marina (marire pcorn) dislocato da Durazzo costituito dal personale e dai mezzi eia su ppono operativo, tecn ico e logistico le sistemazioni logistiche e tecniche fisse ed in sistemazion i log istiche e tecniche fisse ed in containers e le s istemaz ion i opera ti ve costituite da uno shelter "centrale operativo" e da uno shelter "centrale per telecomunicazioni" sono state ubica te in un "campo base" si to nel comprensorio del porto di Durazzo .
Il sostegno log istico de l XXII gruppo navale è s tato curato maridipart Taranto, che p era l tro si è avvalso ciel supporto cli una a pposita sezione (Nava l ba) istituita presso la capitaneria di porto di Brindisi, che assicurava periodicamente i l rifornimento di materiali, vive r i e combust ibil i pe r Marirepcom e Navsezlog a mezzo di unità navali de ll a M.M e automezzi imbarcati su traghetti della lin ea Bari -Durazzo
In re lazione all 'eventuale presenza di spec i fici i ndicatori cli poss ibili tentativi di esodo, era previsto i l rischieramento di ulteriori MM/VV dall ' Italia per intens i ficare l'att i vità cli pattugliamento.
Per le esigenze di suppo rt o logistico e tecnico il gruppo navale si è avvalso, alti-esì, della presenza, nelle sedi di Durazzo e Val ona del co ntin gente "Pellicano", che è caratterizzata da un rap porto di mutua assistenza in generale e d in particolare di cooperaz i one tecnico/ l og istica
15
La presenza del nu cleo A.LE. (Aviaz ione Leggera Esercito), del centro trasmiss ioni e de l battag li one logistico , consentiva di risolvere prontamente problematiche relative al trasporto infortunati , comunicazioni telefoniche in ponte radio, riparazione auto mezz i. Il gruppo navale ha fornito al Contingente "Pellicano" tutto i l carburante necessario per l'autou-azione, sono stati complessivamente forniti 4.450 me t ri cubi di gasoli o
Personale
Per lo svolgimento delle attività assegnate, sono stat i avv icen dati un to ta le di 738 militari così ripartiti: 98 ufficiali, 373 sottufficia li , 267 sottocapi e comuni.
L ' organico compless i vo de l personale assegnato al Gruppo Navale, comprensivo deg l i eq ui paggi delle MM/ VV e della unità tipo M T.C. era compos to da: nr. 14 ufficiali, nr. 51 sottufficiali, m. 53 sottocapi e comuni per un tot ale di nr. 118 militari.
M iss io n e
La missione del XXII gruppo nava le è stata que ll a cl i assicurare lo svolgimento di un servizio di so r veglianza nelle acque terr i toriali albanesi, in concorso ed in collegamento con le competenti autorità locali, al fine di promuovere az ioni per prevenire ed interdire tentativi di em igraz ione il legale da ll e cos te albane s i verso l'Italia.
L' attivi fa d i sorveglianza ne ll e acque territoriali albane s i è stata di sorveglianza nelle acque te rri to ri ali al banesi, veniva operativamente integ rata con quelle de l dispositivo aeronavale già in atto nelle acque internazionale e i taliane ciel cana le d' Otranto/basso Adriatico.
Compiti
Per assolvere l a missione assegnata il Gruppo Navale ha operato nei porti di Durazzo e Valona svolgendo i seg uen ti compi t i:
- monitoraggio del traffico marittimo portuale in arrivo e in partenza dai porti albanesi, in s tretto coordinamento con le componenti autori tà loca li e nazionali;
- sorveg li anza nelle acque territoria li albanes i in cooperaz ione con la marina militare albanese;
- contro l lo anti esodo effettuato su automezzi e passegger i c he si imb arcavano su traghetti cli bandiera ital iana in partenza dai porti cl i Durazzo e Valona;
- ricerca e soccorso per la sa ivaguarcl ia della vita umana in mare .
- assis te n za e consulenza alle locali autorità m arittim e per la gestione delle attiv i tà portuali;
- esercitare, durante l'attiv i tà pri maria cli monitoraggio, azione dissuasiva ne i co nfronti elc i pescherecci italiani
XXII Gruppo Navale Durazzo Albania - Guardia Cosia n. CP 409 - Attività dì monitoraggio 1993
poss i bili violatori delle acque territ or ia li albanesi; - concorso informativo sul traffico mercantile nelle acque territoria li albanesi, va lu tato di interesse a i fini dell 'embargo atluato dal d ispositivo aeronava l e d'altura nato/U .E.O. in ottemperanza alla riso lu zione nr. 787 del Consig li o di Sicurezza dell'Onu.
Le operaz ioni di panugliamento ven i va no svo lte con la presenza a bordo delle MM/VV di un Ufficiale di collegamento della marina al banese.
Parallelamente all'att i vi tà d i monitoraggio in mare cd in ambito portuale, vo l ta alla prevenzione e d all'interdizione degli esod i clandestini, è s tata p restata opera di assistenza:
assistenza tecnica e formativa alle capitanerie di porto albanesi in corso d i ristrutturazione ordina tiva; - assistenza a i c i lladi ni italiani in porto a Dura zzo e a Valona per event i imprevis ti; ass istenza a varie organizzazion i um anitarie e re l igiose per il trasporto con mezzi M.M di aiuti umanitari, di ma teriale san it ario ed attrezzature mediche a favore dei principali ospedali e p oliambulatori albanesi.
Attività svolta
Dopo un p rim o pe ri odo di attività p1incipa lm ente indirizzato alla m essa in opera degli apprestamenti log ist ic i a terra , di ripristino dei segnali marittimi inattivi (fari e fanali) e di sistemaz ion e delle zone portuali cli D urazzo e Valona destinate all 'orm eggio dei mezzinavali del gruppo navale , sono ini ziate le missioni cli
monitoraggio delle coste albanesi da par te delle MM/VV di aquaguardcost e del l'un ità tipo M.T .C.
Ha nno effettuato missioni di patrug li amenlo le segue nti unità navali:
- tipo M.T.C.: nave Pantelleri a, Nave Lipari , Nave Capri, Nave T rem i ti, Nave Gorgona , nave Caprera.
-
Motovedette: CP 260, CP 245 , CP 254, CP 236, CP 403, CP406, CP2 52, CP249, CP3J 3, CP 401, CP246 , CP 3 16, CP 234, CP 253, CP 255, CP17, CP 25 1, CP 253, CP405 , CP241, CP409, CP3 16, CP248, CP 3 18 , CP 232, CP 231.
A supporto logistico dell'attiv ità del Gruppo Nava le sono state temporaneamente impiegate le seg uenti uni tà navali: nave San Marco, Nave Minerca, Rimorchiatore Tenace, Rimorchiatore Ciclope, M C.C. 110 1, P.C.C. 1102 M C.C. 10 I2, MIV cp 2022
Sono state altresì imp iegate le seguenti bettoline per rifornimento gasolio : GRS I 0 1 1, GR 540, GR 543
Le unità della M.M. ti po M.T.C. e le MM/VV del la guard ia cosùera, so no state dislocate nei po rti a lb anes i per un totale cli 2.839 giorni e di 1. 333 missioni di sorveglianza in mare per monitoraggio e socco rso, percorrendo 87.460 miglia per un totale di 8.498 ore di navigazione così ripartite:
- unità M.T.C : 155 missioni, 13 374 mig li a percorse, 2.027 o re di navigazio ne, 712 giorni cli dislocazione operativa;
- motovedette: I. I 78 mission i, 74.086 m.iglia percorse , 6.470 ore di navigazione, 2 .839 g iorni di dislocaz ione operativa.
I ri s ultati consegui ti nell'espletamento dei comp i li asseg naù pos son o ri assumersi:
- 5.540 persone respinte all ' imbarco s ui traghetù di bandiera italiana per irregolarità o contraffazione nella documentazione per l'espatri o;
783 profughi clandes tini individuat i a bordi cli unità mercantili, pescherecci , imbarcazion i, zattere;
551 c l andes tini occultati all'alto de ll 'imbarc o degli automezz i su traghetti d i bandiera italiana diretti in Ita li a;
6 te ntativi di violazione dell'embargo navale sve ntati ; 16 o perazion i di soccorso in mare effettuate;
102 persone oggetto di comunicazione all'auto ri tà giudiziaria italiana per violazioni al codice della navigazione ed altre legg i speciali.
Capitolo VI
I porti d i Durazzo e d i Valona, si n dal I O g io rn o di operazione, hanno l avorato a pieno ritmo, pur non essend o dotati di a ttrezzat ure mod erne e funzionali pe r la ricezione, scaiico e carico delle merci.
I quadri por tu a li al ban es i, non us i a so ddi sfare traffici cos ì intensi, hanno avuto ini z i a lmente grandi d i ffico l tà di organizzazione a l i ve llo ma n age ri a le . Con il t rascorrere delle settimane e con la col Laborazione degli uomini del "Pellicano", si sono raggi un ti live ll i accettabili, migliorandoli ancora in seguito.
Penso, s i a interess ante , tracciare in forma di " d i ari o g iornali e ro" , un'e lencazione del traffico (arrivi - pa rte nze)
delle navi con relativo ca ric o, nei porti in quest ione , per avere un'inunediato ri sco ntro ed un a panoramica la più comple ta possibile relativa a :
- nav i giun te;
- denominazione delle stesse;
- nazionali tà di appartenenza;
- materiali traspo1tati ;
- tonnellaggio tras portato;
- nazi o ne o organ izzaz ione do natrice . Analoga tab ella esp iicati vade ll 'attività generale svo lta, è s tata preparata pe r prese ntare la s itua zione dei materiali di s t ri bu iti per co nto terzi. (Tab . 13 - 14)
Piazzale del porlo di Dura zzo Opera z ioni di carico di au tomezz i del "Pellicano"Tabella n. 13 - Totali generali delle merci arrivate al 21 settembre 1992
Navi giunte nei porti di Durazzo e di Valona a11a data del 12 ottobre I 993 DIARIO
Capitolo VII
Italfor ''Pellicano'' Rapporti politico - sociali Analisi della situazione politico - economica Risvolti militari
Il Primo Ministro albanese Aleksander Meksi dec ora il Gen C. Ciacci dell'Ordine Naim Frasheri di ]" classeI rapporti socia li , inizialmente, so no stat i caratterizzati da incer tezza, d i ffidenza, titubanza Le d i fficilissime condizioni polit iche e sociali! cieli' A lb ania, comportavano un certo marg in e cli rischio e di in certezza per i militari i ta l iani.
La scarsa conoscenza del popolo schipetaro (sto ri a, cultura, u s i, costumi) rendevano ai nostri soldati anco ra più grande l' i ncognita a cui anelavano incontro. Ma per i militari l ' imperativo è stato semp re " portare a co mpimento ad ogn i costo e nel modo migliore il compito affidato".
L'Operazione "Pellicano" era anomala per alcuni versi; infatti p e r la p rima volta, un Cont i ngente militare, veniva impiegato fuori ciel territorio de ll a Nazione, senza armi, neppure que ll e per la difesa indiv idua le Decis ione governativa che non fu bene accettata inizia l mente dai Quadri medio bassi i mpegnati nell'operaz i one, pur comp ren dendo i motivi che hanno indotto i governanti italiani, quasi ricattati dag li eventi e dall'immobilismo del Governo a lbanese deU 'epoca. Del resto si trattava di operare in un territorio che pe r più di 40 anni aveva propaganda to l ' i mmagine de i m i li tari italiani come infame; i soldat i i ta l iani erano cons i derati "i nemici " .
E 'pur vero c he l'ala progressista politico - econom.ica - istituzionale aveva chiaramente esp re sso la volontà di mutare il sis tema politico -is tituzional e con un profondo 1innovamento del la classe dirigente , ciò nonostante la democrazia nascente si presen t ava fragilissi ma, sia per i noti motivi economici sia per ragioni poli tic he. Un repentino 111utamento dell ' ind i1izzo politico era po ssibile in qualsiasi momento, stimo lato anche, dalla pressione serba esercitata nella regione de l Kossovo e dai fautori della linea dura, ancora numerosi in Albania, presenti spec ie , ali' interno della burocrazia stata le.
Benché coscienti di quest i rischi potenziali, i militari del nostro Esercito, ce1ti della lo ro professionalità, consa pevoli dell'importanza uman i ta1ia della missione, sicuri della propria determinazione, fiduciosi delle capacità di valutazione della popolazione albanese, davano inizio con slancio ed entusiasmo all'Operazione "Pellicano"
Il pieno su ccesso e le lodi pervenuti da tutto il mondo po litico, militare, e dai comun i cittadini, ha confer mato ancora una vo l ta , che autieri, geni eri, trasmettitori, militari della sanità, cie li ' Aie , opportunamente governati e altamente motivati, rappresentavano un efficiente forza ed una compagine solida e sicura e per alcuni versi l'un ica capace di portare a termine missioni di ques to genere
Il senso di responsabi le disciplina dei quadri, l a maturit~t dei g iovani di leva, l'azione manageriale e la l ungimiranza e capacità di governo dei Comandanti sono s tate in pratica il "coacerb o" vincente.
I nostri "soldatini", come certa stampa li ha spesso definit i , hanno profuso ogni impegno possibile, in una sorta di competizione con il tempo, spec ie ne i p1i mi mesi di impegno, quando la situaz i one sembrava sfugg ire, precipitare eia un momento all'al tro.
16 Si veda la lettera pu b bl icata tra i d ocumenti, i n appendice al volu me
D i ventava estremamente diffic il e governare un popolo affamat o, senza una prospettiva chiara a cui vo lgere lo sg uardo , la speranza Un popolo senza guida sicura e carente cli va lori e cli certezze Questa era appunto la situazione nei primi mesi del " Pellicano".
1n questa corn i ce esplos iva, si inseriva l'opera ciel Contingente, l'operos i tà, l a perfetta organizzazione, l a velocità con c ui sono stati approntati e risolti i prob lemi logistici presentatis i , la rassicurante presenza d i ogni giorno nelle strade d ' Albania , cli centinaia di mezzi del " Pellicano" , carichi di v i veri , hanno avuto il lo ro effe tto stab il izzante tra la popolazione esacerba t a e s bandata. L'Ambasciatore d'Italia Dott. Torquato Cardilli , il Ministro d ella Di fesa Albanese hann o detto e scritto pili volte che l ' Esercito Italiano, med iante gli uomini di "Pe ll icano", ha ev itato una guerra civ i le tra l a popolazione albanese 16 Un potenziale st rum en to di guerra, "l' Esercito", si trasforma in un me zzo di pace, tra l'altro operante in un territorio st ran iero ; uno strumento utile e per alcuni versi determinante an che in politica estera.
Parl are della riconoscenza della gente comune è cosa facile; mai una volta ho sent i to una s ola parola che non fosse cli lode, apprezzamento, d i commozione, di ringraziamento, sentimenti facilmente palpabili tra la p opo lazione
Ce1tamente è faci le sus citare ta li sentimenti in un popolo che non ha niente e a cui si dona a pieni mani,
Sosta di un autocolonna nei pressi di Kucova
senza nulla chiede re Ma gli, uom i ni del "Pellicano" hanno offerto anc he altro cer to, non commest i b il e , ma forse più necessario nei frangenti i n d i scuss ione: uman ità (tipica fra la gente de ll e Fo rze Armate Ita liane), generos i tà, dimostrata in ogn i occasione, calore umano, rispe tt o dei cittadini albanesi, ese m p io di organizzazione e condotta di una importante a lti vità logistico operativa.
Di r itorno dai brevi per iodi di licenza i n Patri a, i Quadri, la leva to rn ava no al campo sempre con grosse va.l igie colme cli i ndumenti, piccoli rega li , materi ale igienico, gioca tt oli da destinare ai propri n uovi "protetti" conosciut i nelle lunghe ore di l avoro.
Forse tutto ciò è poca cosa, ma è stato frutto cli sens i bil ità individuale , non richiesto da alcuno. Più volte d urante mission i d i avio - trasporto nei villaggi più sperd uti, più poveri (C urraj E perm -Bajram çurri, locali tà a nord dell'Alban i a) , s i è potuto toccare con mano l'antico senso di ospitalità del.lf gente albanese, la generos i tà dei più pove1i . Ricordo l'offerta cl i un tegame di noc i o castagne fatto da un contad i no all'equipagg i o cli un CH I NOOK -47 , forse era i l bene più prezioso che possedeva ne ll a s u a povera ab i taz i o ne.
La consegna d i una vecc h ia foto, cli un libro scritto in ita l iano, custo d ito da decine di anni con relig iosa cura. Ricordo che un g iorno di ottobre il mio Comandan te, il Generale Ca rl o Ciacci, mi incar icava d i andare a fa r visita a d una famiglia di D urazzo che c hiedeva i l suo aiuto Dign i tosi pur ne ll a povertà, felici ed increduli per la se n s i b i lità avu ta da l Comandante nel disporre che un Uffic i a le Superiore del S uo Stato Maggiore portasse cli persona u n messaggio, gente non usa a ricevere nessun t ipo di sensibi l ità, di cortese interessamento da par te de ll e vecchie auto1ità c he governarono per mo l ti lustri l ' AJbania. Mi guardavano come fossi un "marzi ano"; a te rmine della visi ta volevano rega larmi un vecchio accap patoio d a bag no, appartenuto, a loro d ire, ad un soldato italiano, che loro avevano nascosto e p rotetto dopo 1'8 sette m bre 1943. Avevano co nservato questo indumento per 50 anni circa, ne ll a determ in azione di rest i tu i rlo a l vecchio soldato benefic iato o ad un suo comm i l ito ne.
Gesti commoventi, gest i d i a nt ica dignità assopita ma no n spe nta.
PorJei citàre centinaia d i casi , in cui mi sono trovato attore o spettatore. Ess i comunque rimarranno semp re vivi nella mia memo r ia, come un dono prezioso.
Quest i in breve i sentiment i e le relaz ioni con la popo l azione c i v il e nei primi tempi: rispetto reci procoaiuto disinteressato - affettuosa rico noscenza.
Dopo molt i mesi cli permanenza dei nostri so l dati in terr itor io albanese, alcune frange di giovani e giovaniss imi hanno conùnciato a nutr ire se ntimenti cliversì nei co nfronti degli uomin i elci "Pe lIicano" E' pur vero che s i trattava di picco l issimi nume ri di giovani inunediatamente isol ati con sdegno dal la grande opinione pubblica , pe rèi questo fenomeno, questi movimenti seppur lievi, sono da con sidera rs i un campanello d'allarme L'ambiente esterno cominc i ava ad essere costella to d i i ntere ssi oscuri, corrott i, faccendieri, personaggi non proprio raccomandabi l i erano in agguato e reclutavano p rose li ti con facilità tra i g i ovani del luogo
L' immissione nel terri torio cli gra ndi quantità di denaro, mai visto, di enormi r icchez ze ra pprese nta te da i generi al imentari, il prolificarsi d i piccoli conunerci, al porto pe r le vie de ll a città più grandi ha risveglia to appetit i d i gente che non p uò certo definirsi perbene.
La conseguenza, una cresci ta della picco la delinquen z a comune, non sempre repressa con la giusta determinaz ione dalla Polizia loca le.
Le autocolonne venivano fatte bersaglio di lancio di pietre, causando decine di vet ri rotti tra i pesanti mezzi militari. Furti perpetrati nei rigua rdi dei so ld ati, improperi , volgari tà indi1izzati ai giovani cond uttori , erano realtà giornaliera e hanno messo a dura prova la professionalità e la pazienza dei nostri soldat i. Ess i , però hanno sempre contrapposto un comport.ament.o irrep rensibi le, dando prova di c iviltà e maturità.
Qui in Albania il ricordo dell'Italia è sempre stat o forte, presente e spesse volte caro. Molte delle opere piì:1 im portanti tuttora esistenti, sono state fatte, nei tempi, dag li i ta l iani.
No n è difficile farsi capir e, si trova sempre chi parla italiano. La nostra televisione nazionale è mollo seguita da ll a popolazione albanese e ciò facilita l'apprendimento della lin gua , favorisce la conoscenza della real t à italiana.
Si no t a facilmente il contrasto tra la propaganda del vecchio regime al potere e il comune sentimento degli indi geni .
Ne l l'autunno del 199 I, più di due terzi dei seggi del Parlamento di Tirana erano occupati da i vecch i comunisti, che si erano dat i per necessità un nuovo " look ' ' di socialisti era no di fatto i vecch i politici, c he avevano governato ai tempi d i Enver Hoxha.11 governo di Ramiz Alia particolarmente forte nelle campagne, combatté l 'ultima battaglia pe r ri emergere, riacquista re il potere assoluto parzialmente pe rdut o; ostruzionismo, scarsa
volontà politica, incapacità di rimettere in moto seriamente l'economia a lb anese caratterizzavano tale periodo.
Si aveva la sensazione che non s i voleva far decollare questo " aereo" fermo da c irca 50 anni.
L'ultimo Paese europeo governato dal comunismo, opponeva una tenacia particolare, prima di essere riposto nei volumi della storia.
Il passaggio ad una democrazia reale tardava ad arrivare. La situaz ion e economica, del periodo in questione , aveva ragg iu nto l a soglia del crollo produttivo in tutti i settori de l Paese, (s i registrava un calo del 50/60% nella produzione agric ola - alimentare) Co lpi ti anche i settori dell ' industria, la cronica i nadeguatezza delle strutture, la vetustà deg li impianti, l'assenteismo de i lavo ratori, il passaggio al commercio regolato in valuta convertibile, aveva causato l'ingovernabilità del Paese.
Una grossa opportunità forse è stata fornita dall' opera cie l Contingente, che ha consent ito di superare l' inverno del 199 1, senza gravi turbative popolari allontanando il pericolo dei "moti del pane" e la disperazione causata dalla fame, consentendo così cli arrivare alle prime elezioni libere del marzo 1992.
Avveniva, quindi, la transizione " indolore" voluta per volontà del popolo, tra il vecchio regime e i l nuovo governo democratico, scaturit o da lib ere elezioni.
Ho avuto modo di incontra re più volt.e l'attuale Presidente della Repubblica Sai i Berisha al Contingente
Campo Qemal Stafa. Il Presidente della Repubblic a d'Albania parla ai militari del Contingente - Durazw 18 dicembre 1993
e in cerimon ie ufficiali; e sempre con grande onestà e sensibi lità ha espresso .il suo pensiero e quello del suo Governo, circa i fatti in discussione, dando pubblico apprezzamento, riconoscendo l'immane lavoro svo l to per l 'Al bania dai militari italiani
L'ul tima volt.a in ord i ne temporale, durante l a s torica visita del Presidente ita liano On. Oscar L uigi Scalfaro fatta il 18 dicembre 1992 in Albania.
ln quella solen ne occas ione il Ministro della Difesa albanese che accompagnava il Presidente Berisha al campo de l " Pe llicano" ha voluto, a nome del Governo a lbanese, ancora una volta, ribadire il ringraziamento del Paese : "... vo levo esprimere la gratitudine di tutti gli Albanesi a questo Reparto che ha compiuto la missione di grandissima dimensione umana. Signor Presidente, gli addetti a ll'Operazione "Pellicano" sono arrivati in Albania in un momento particolare, hanno aiutato un popolo in un momento molto difficile della propria storia ... hanno posto una pietra importante alle fondamenta di questa amicizia e stretta collaborazione voglio esprimere la mia convinzione, la collaborazione si amplierà ogni giorno nel campo economico politico culturale .. .l 'ltaliasaràsempre più vicina a noi ... " .
L'Italia attualmente è forse il primo paitner economico commerciale dell'Albania.
L'interesse crescente dell'imprenditoria ital i ana nei confronti della giovane democrazia sc hip etara è s uppo1tato da recenti dettami di legge, approvati dal1' Assemblea Popolare della Repubblica d'Albania e da accordi bilaterali formalizzati e firmati a Tirana e a Roma e da accordi governativi finalizzati a settori particolari :
- accordo turistico per l'ambiente - 13 luglio 1991;
- accordo sulla promozione e protezione degli investimenti - 12 settembre 1991.
- protocollo d' intesa Italia -Albania 12 settembre 1991;
- accordo scaturito dalla Grande Commissione Mista per la Cooperazione Italo -Albanese 17118 novembre I992.
Le più grandi az ie nde italiane hanno già offerto tecnologia e proposto investimenti di capitali per una nuova cooperazione nei vari campi, tra le prime: Eni,
Savio, Samin, Agip, Snam Progetti, Enel, Iri, Ag ipcoal, Ansa ldo , A lenia, Ttalimpianti, Italtel, Stet, Ital s trad e, Sirti, Efim, Efi mda ta, Fiat, Iveco, Torno, A lti forn i Servola 17 •
Ne scaturisce che i se ttori di collaborazione di maggiore interesse sono:
- industria agroalimentare;
- industria del tmi smo;
- industria m eccanica ed elettromeccanica;
- industria tessile e calzaturiera;
- indus tria telematica e telefon ica;
- industria petrol i fera.
Tutto diventa piì:t difficile e più lento qu i; il ritmo prod utti vo ha un proprio iter, una prop1ia dimensione che non priv il egia ce1to la produttività.
L'economia albanese si trova in profonda crisi, con conseguente caduta del p rodotto sociale, alto tasso di disoccupazione, disordine del sis tema monetario. L'assenza di apporto di cap itali esteri ne aggrava ulteriormente la si tua zi one. La crisi economica - politica ha colpito tutti gli apparati dello Stato, determinando inflazione, in stab ilit à politica.
Vecchio mulino albanese
Solo nel 1991 la produzione totale è diminuita del 40/ 50% nei vari settori. I cambiamenti politici , allo stato attual e, non hanno ancora dato i loro frutti, s i tende ad un passaggio graduale ad una economia di m ercato. La privatizzazione e la ridistribuzione della ten-a, in segui to allo scioglimento de lle cooperative e agli incentivi del settore agricolo, non hanno avuto per ora gli effetti sperati.
Ne ll a s i tuazione attuale è necessario riattivare l'industiia esistente, realizzare strutture nuov e per una economia moderna e competiti va, in centivare la piccola privatizzazione, ricercando stimoli ed interessi tra i lavoratori per i quali è giunto il tempo di rimboc carsi le maniche, se si vuole che l'insperato aiuto dato dall'Italia e dagli altri Paesi della CEE non finisca nel nulla.
Se si vuo le che i 10.000.000 di Km percorsi dai mezzi del "Pellicano", i 3 . 126.681 tonnellate di vari generi a l imentari donati e i 10 miliardi spes i mensilmente dal
• Industrie meccaniche
• Indu$tria del legno Industria
tessile e confezioni
petrolifera
Principali centri industriali dell'Albania (da Histoire de l'Albanie di S. Puro ed. 1974)
Governo italiano per il "Pe ll icano" s i svuotino di significato , vanificando la possibil i tà offerta. Gli Albanesi devono ini zia re a lavorare con lena, con convinzione, si deve rimettere in moto seriamente l'agricoltura, l'artigianato , la piccola industria. E' ora di deporre i sogni, essi po sso no essere belli, ma sono solo sogni. Bisogna aprire realm ente le porte ai capitali dei Paesi più ricchi, alla loro tecnolog ia , ai progetti di cooperazione già presentati.
L'Albania ha fortunatamente le risorse materi al i ed umane per realizzare tutto ciò. G ià in questi mesi si
notano anche se picco l i, i seg ni de ll a ripresa, del miglioramento. T utto ciò fa ben spera re
Se si riuscirà ad attraversare il tunnel della c ri si, si potrà dire che l'immane lavoro svo l to d a "Pellicano" - gl i aiuti concessi dall'Jtal ia e dalla CEE- sono stat i determ inane.i nel aver evitato una possibi le guern1 c ivile e ne l1' aver avviato il processo di mo dern izzaz ion e del l'A lbania, raggiungendo, così , un livello di benessere tanto auspicato e che il popolo albanese certamente merita
Capitolo VIII
''Pellicano'' anno secondo
Albania - Opera zione Pellicano - Reparti schierali p e r l'alzabandiera presso il Campo i1aliano Qemal Stafa a Durazzo - Cos ì ha iniz io un'al1ra giornata di lavoroAnalisi della s itu azio n e
Dopo il compimento del dod i ces i mo mese di presenza cie l Contingente "Pellica no" in A l ban i a, appare pos s ibil e fare un consuntivo dell 'att ività svolta e un quadro de ll a si tua zio ne.
L a mi ss ion e, nata per fronteggiare un'emergenza alimentare al motto di "90 mila tonnellate in 90 giorni", si è protratta nel tempo, ev olvendo n ei compiti, nell e strutture, nelle condizioni generali di funzionamento.
Evo luzione del compito "Pellicano l"
Il Contingente come d etto è s tato inviato in Alba ni a con il co m pito di trasportare gli aiuti al im e ntar i provenienti clall 'lta l ia e cli forn i re un 'assistenza sani taria geneiica alle popolaz ioni d i Durazzo e d i Valona.
Tenuto conto della reale quanti tà d elle derrate eia far gi un gere ai magazzini di stato (90 .659 ton ) e cie l tempo i n cu i ta l i merci s ono giunte (settemb re 199 1 - marzo 1992, cioè c irca 6 me si, pari a 156 gio rnate lavorative), l'impiego dei trasporti è stato, mediamente, d i circa 58 1 tonnellate pe r giorno lavorat iv o.
"Pellicano 2 "
D alla fine del mese cli marzo 1993, cessato quasi i nteramente il mandato re lat i vo ag li a iut i italiani, il Co n ti n gente è stato impiegato per concoJTere, fi no alla fi ne del mese di se ttembre, al tras p orto cl i aiu ti CEE.
Per tale attività la Comun i tà si è impegnata corris pondere all'Ita l ia un co m penso fo1frtario, nell'intesa c h e "Pellicano" fornis c a un concorso pari a 30.00035 000 tonnella te mensili, corri s pondente a 1.150 - 1.350 tonnellate per giornata lavorativa 18 • D i fa tto , quind i, l 'o ne re cie l Contingente è a umentato ri s petto al "Pe lli cano I"
Magazzini di S t ato di S cuta ri Attesa per lo scarico delle derrate alimentari (nella foto il Mar Magg. Natale Cirinà )
Pur non preve dendo alcun interven to CEE in campo sanitari o, l 'ass i stenza attua ta durante "Pe ll icano I " è con t inu ata co n pari i ntensità anche durante la fase "Pe llicano 2".
U lteriori aiuti italiani
E'già iniziato l ' a fflu sso di un ulteriore a liquota di aiuti italiani c he a mm o n te rà a 25 .000 tonnellate e che dovrebbe giungere i ntera me n te in Albania è stata distribuita nel mese di ottobre l 992 .
Adeg uamento dello strumento
In base agli accordi i nte rc o rs i tra i Governi italiano ed alba nese, gli aiuti cli emergen za sa reb be ro dovuti affluire nei porli d i Durazzo e d i Valona
Perta nto, so no s ta ti cost i tuiti due Centri Logis ti ci nelle citate local i tà: C L. " Carso" a Durazzo e C. L. "Acqui" a Va lona.
A l C. L. "Carso" è s tata affidata la zo na de l centro -nord de l Paese ed al C. L. "Acqui" l a zona Sud
Tuttavia fin dall'inizio de ll a missione, è appa rso chiaro che gli aiu t i sarebbe ro g i unti q uasi esclusivame nte ne l porto di Durazzo, pe rc hé il porto di Valona è scarsamente attrezzato ed ha poco "pescaggio".
18
l Co mando Con tin gen te non è pervenuto a lcun o rdin e sc ri tto né cop ia d e i d ocumemi ufficial i rigu a rdant i g l i accordi con la CEE.
dati riguarda nti la durata dell a missione e l'e nti tà del t ras porto men si le son o des u n ti d a app unti dello SME re lati vi a d a lcune riunioni co
Scarico di g rano nei mag azzini s tatali di Bushati (Scuta ri )In relazione a quanto precede e tenuto conto che: i mezzi del C. L. "Acqui" dovevano recarsi a Durazzo per le operazioni di carico e da qui dirigersi ai magazzini della zona meridionale; la pane più importante degli aiuti CEE era costituita·eia granosfuso(240.000 ton s u 380.000),peril cui trasporto sono più idonei gli Astra, sono stati concentrati tutti g li Astra a Durazzo, dove è sta ta costitu i ta una compagnia Astra, mentre a Valona sono rimasti. solo gli ACP.
Tale provvedimento conferi va maggiore elasticità ed aderenza allo strume nto e consentiva i trasp orti cli "spola", tra i l porto e i magazzini di Durazzo, operazione questa che pennette cli sca1icare rap i damente le merci e di costituire un volano cli derrate ne l porto.
La nuova struttura ha comportato:
- l'impiego del C. L. "Acqui" per il trasporto cli alimenti in contenitori (sacchi, lattine, scato le) e quello del C. L. "Carso" preval entemen te per il grano s fuso (ma provvede anche a derrate i n conlcnito1i);
- la 1iduzione del C L. "Acqui", la cui consistenza è diventata pari a 1/3 di quella del C. L. "Carso";
- l'utilizzazione delle officine ciel C. L. "Acq ui" per gli intervent i più lunghi ed accurati e per la "prova" cli alcune soluzioni tecn iche che hanno consentito di migliorare sensibi lm ente la resa dei mezzi e materiali e di per fezionare procedure
La più recente razionalizzazione dello strumento
Con il passare del tempo, si è cons tatato che il rappo rto co sto -efficacia del C. L. "Acqui" in Valona non era tale da rendere pagante la sopravvivenza del Centro Logistico.
Peraltro , le Auto ri tà albanes i hanno manifesta to , in più occas ioni , un forte inte res se alla pre senza i ta li ana in Valona che, a loro parere, costituisce elemento moderatore in zona turbolenta. Inoltre, sussis tono sempre gli accordi per l'aiuto sanitario alla popolazione di quella città
Per quanto p recede , le S. A. hanno deciso di "a nem.izzare" il C. L. "Acqui", in modo che d i tale organismo permanga soltanto quanto necessario per continuare a d occupare la base e a fornire l ' aiuto san itario. In sintesi, s i passerà da una forza cli circa 350 uomini ad una inferiore a I 00 unità.
Tenuto tuttavia conto del!' esigenza di:
- mantenere inalterate le capacità di trasporto cie l Contingente;
- non deludere le aspettative già maturale da parte del personale, si è deciso di trasferire subito a Durazzo la componente trasporti, di non effc lluare più sostituzioni cli personale ed impiegare i Quadri d i .Valona, che hanno superato il terzo mese e desiderano permanere fino al nono mese, per gli avvicendamenti dei Quadri di Durazzo
ln tal modo la soppressione del C. L. "Acqui " s i doveva completare entro il mese d i sellemb re - ottobre.
I trasporti
Dal!' inizio dcli' Operazione (settembre I. 991) alla data ciel 31 agosto 1992, "Pellicano" ha trasportato 194.347 tonnellate, così ripar tite:
- 83.552 tonne ll ate di provenienza MAE;
- 97.768 tonnellate di provenienza CEE;
- 12.419 tonn ellate provenienti da terzi;
- 608 tonnellate di provenienza MAE2.
Sebbene nel mese di agosto si sia raggiunto il "pico" di 25.069 tonnellate, di cui 22.295 tonn e llate a cura d el C. L. "Car so", con una media g iornali era di 857 tonnellate (valore massimo raggiunto durante l ' intera missione), la quantità di derrate trasportate è ben al di sotto di quella prevista da ll a CEE (30 .000 - 35.000 mensili , pari a 1.150 - 1.350 tonnellate per giornata lavorativa)
Ta le risultato non è da imputare alle capacità d i trasporto d e l Contingente, che, anzi, grazie alle modifiche qu i apportate alle sponde dell' Astra BM/201, ha conservato le stesse capac i tà che po ssedeva allorché era dotato di Astra BM/20 e che, negli ultimi 5 me si, ha potuto avvalersi cli migliori condizioni genera li , quale un maggiore arco diurno, ottime condizion i atmosferiche, afflusso abbastanza costante delle navi , ecc..
TI risultato inferiore a ll e previ sioni CEE è dovuto ad una serie di fattori, quali:
- la qualità della merce prevalente (grano sfuso), che ha consentito ag li albanesi di utilizzare mezzi di t ras porto diversi e molto capaci (treni, betto line, autocarri) e cli concorrere in maniera significativa ai trasporti;
- il basso peso s pecifico di alcune derrate che ha penness o di sfruttare solo patte delle capacità di traspoito dei mezzi del Contingente;
-
l'afflusso non ottimale (seb be ne rego lare) delle navi, per cu i non era possibile avva lersi di tutta la potenzi a lità (Astrae ACP non idonei per gli stess i aliment i);
l'incapacità dei mezzi ruotati albanesi di effettuare lunghi v iaggi , per cu i frequentemente le nostre colotme de vono pemollare in località lon tane 8 -1 2 ore, sottraen-
dosi così all'impiego nel giorno successivo a quello di tras porto;
- la progressiva saturazione dei magazzini cli Stato che rendono necessarie piccole "spedizioni", assolutamente antieconom iche per l 'impiego di autocolonne.
esclusivo e totale del Conva lescenziario, già in parte occupato da "Pellic ano". In tal caso, si sarebbero potute utilizzare per fini collettivi - sociali alcune infrastru tture particolarmente idon ee ad esse re trasformate in mense, sa le convegno, c in ema - teatro, ecc
Le Autori tà albanesi, dopo aver dato ampie assicuraz ion i, solo alla fine de l mese di magg io 1992 hanno opposto un rifiuto tanto inaspettato quanto definitivo, comun ica to dal Presidente della Repubb li ca in persona ali' Ambasciatore d'Italia.
Ciò ha comportato un p reoccupante ritardo a li 'ini zio dei lavori, che, tuttavia, sono stati realizzati e ntro il mese di ottobre 1992, pri ma cioè de ll 'inizio de ll a cattiva stagione.
Pe r quanto attiene a Valona, il problema - orma i peraltro s uperato, a meno elc i la vori conseguenti a ll a drastica riduzion e ed alla necessa1ia contraz i one in pochi locali - è stato di più faci le so lu zione graz ie al tipo di infrastru ttura messe a disposizione (gra ndi capannoni). Tuttavia, anche a Valona so no s ta t i attuati consis t enti l avori.
Benessere
Per quanto riguarda il be ne ssere sono intervenuti fattori che hanno consentito d i e levare in man iera consis tente la qualità della vita
Operazione di scarico di materiale nella città di Korçe
Il mantenimento
L'attivi tà cli mantenimento, in l'unzione del regolare afflusso de i rifornimenti ordinari delle parti di ricambio , de ll a recente istit uzione del "filo di ret to" con il Macra di Piacenza per i ricambi Astra, del maggior numero cli chilometri percors i, della più efficace capac i tà d 'i ntervento del persona le d'officina, ha fa tto rilevare una tendenza produttiva cresce nte cd ha sensibilme nte ridotto l'esigenza di sgom bero dei mezzi i n Patria
Le condi z ioni cli vita
Il s up eramento dei 90 giorn i d i durata della miss ione ed il s uo perdurare per un periodo p1ima doppio di que ll o previsto e poi i ndefinito, ha posto i l prob lema di passare eia una sistemazione cli emergenza e di sopravvivenza ad una "semipennanente" e, comunque, idonea ad un' eventuale permanenza che includa un altro inverno.
La so luzione - in Durazzo - sareb be stata abbastanza fac il e se le Autorità albanes i avessero concesso l'uso
A seg uito delle elezione politiche de l 22 marzo 1992, il "clima" ge nerale è diven uto molto più aperto e disponibile. Inoltre, il mutato attegg i amento della cla sse politica - s pecie del Pre sidente de ll a Repubblica , che si è conv into che "Pell icano l" non aveva operato per sostenere il vecchio reg im e, ma a favore cie l popolo - ha dato il via ad un 'o pera di in formazione c he a re so la popolazio ne mollo più consapevole di quanto faceva il Cont ingente e l'ha resa molto più cordiale nei nostri confronti.
Ciò ha pe rmesso di effettuare li bere usc ite "controllate" - cioè in aree determinate con tro llate dalla polizia - a Va lona e a Tira na, nei soli pomeriggi del sabato, e di intensificare le visite guidate a località storiche e tur istiche
Permane i l prob lema che nei luoghi di l ibera uscita non vi sono loca li cli ri t rovo e non vi è nulla da acquistare e, quindi , ta l i opportunità sono mode ra t amente appetibi li .....dopo la prima esperi enza. Si è pert anto puntato per una migliore qualità di vita nelle basi: sia a Durazzo sia a Valona sono state attrezzate le sp iagge e sono state dotate degli organi cli sicurezza. Ciò consente, il sabato pome riggio e la domenica, la balneazione. In entramb e le sedi s ono s tate a rri cchite le sa le convegno , che ora dispongono d i gioch i , sa le TV, numerosi generi di conforto e molti materiali in vendita a bassissimo prezzo. Il loro livello è sinùle a quello delle sale convegno in Patria.
A D urazzo vi sono ancora notevo li difficoltà a 1icevere le ret i televisive, ma il problema è stato definito grazie ali' in tervento dell ' Ispettorato delle Trasmissioni.
Sono stati altresì organizzati spellaco l i mus icali che s ono risu lt at i m olto graditi
Tuttav ia, con 1·approssimarsi dell ' autunno e la conseg ue nte non utilizzaz i one della spiaggia, l a q ualità d e ll'utili zzazione del poco tempo li bero diminuirà . E' visto i l gradime nt o modesto riscosso dalla li bera uscita, sa rà nece ss ario trovare a! tJe soluz ion i.
E 'indispensab il e realizzare in tempo utile a l meno una buona ricez ione della televisione it alia na, con s iderato che a Durazzo non si di s p one di una cap ie n te sala TV , ed è quindi necessario utiliz zare più p unti d'ascolto.
In co nci usi one attua l mente l a situazione è altamente so ddi s facen te e ciò è dimostra to da l fatto che , mentre ne i mes i cli marzo - apri le s i p resentavano ancora molti casi cl i m il ita ri di leva che chiedevano di far rientrn in Pa tri a a l p iù presto, attua l mente sono numerosi ss imi i cas i di militari che chiedo no di permanere in A l bania si no a l te rmine della fe rm a di leva.
A tale fenomeno non è com un que estraneo il fatto che si pone molta cura nel! ' evi ta re ch e il Contingente s i trasfo rmi in una brutta case rma , peggiore , o vv iamente, di q uel le in Patria.
I n partico l are, è stata attua ta un'o rgani zzazio ne per cui c iascun mi li ta re fa solo i l suo mestiere e non è ch iama to a svo lge re servizi che, in vece, vengono attuati esclusivame nte da perso na le ad ess i p reposti e ch e gode di adeguat i turni di ri pos o.
Impieg o dell ' ALE
La componente A LE de l Contingente, c o mposta, co me noto , da n. 2 AB -4 12 e da n. 2 CH- 47, risch ierat a a Durazzo per le es i ge nze di riforn i ment i e sgo mbe ri sa nitari a favo re de l Contingente, ha co ntinuat o ad o perare anche per garantire l ' elir ifornimento al le po pol azioni albanes i dislocate in villaggi d i ffici Im ente raggiungibi li per via ordin aria
Tuttavia, il mig li orame nt o della via bilità, connesso a l mutamento stag i onale, ha consentito cl i ridurre i l num ero degli e liri fo rnimen ti e, per co n seg ue nz a, il quantitativo globale di ore motore consumate. In leggero a umento, in vece, il trasporto dei passeggeri dete rminato
p rinci palmente, dall'impiego d ei vel ivoli del personale d a Va lo na a Durazzo e viceversa in occasione de i t urni d i li cenza.
La sa nità
La componente sa nitaria anche per il secondo anno è stato chiamata a d assolvere d ue compit i:
- l'assis tenza del personale del Continge nte;
- l ' ass iste n za generica a ll a popo l azione di Durazzo e Va lona.
Il primo compito è stato finora sv olto in m a ni era pienamente sodd isfacente sia nelle due se di s tanz iali sia nelle autoco lonne. E'ben vero che non s i sono avuti " cas i" p reoccupanti e che è sempre possibile sgomberare il perso na le bisognoso d i cure appena più com p licate a Bari. T u ttavia s i d i spone cli un 'a mbu lanza p er l a rian i mazione e una odo ntoiatrica c he conferiscono una ce r ta " serenità" .
Per quanto attiene al seco ndo compito s i è sce lta l ' assistenza sanitar ia presso strutture al b anesi in affiancame nto a personale albanese . T a le scelta h a presen ta to no n poche di fficol tà Innanz i tutto , i nostri med ic i, che non dispongono degli strum e nti diagnostici cui sono abituati e raramente sono in po ssesso d elle spe cializzazioni qu i più rich ieste (pe d iatria , derma tologia , ginecologia) , si t rovano in difficoltà ad interven i reconJ.a necessaria s icurezza. In seco nd o luogo, so no detentori della cosa pi ù preziosa : le m edicine
Nonostante ciò si è creato ne ll a popolazione a l banese un concetto mi racol istico della me dicina ita li ana, per cui sono numeros i ss im e le richieste cli visite spec iali stiche presso l'accampamento, avanzate s pesso da alte personalità politiche.
Anche nel settore de i ricoveri s i è soggetti a costa nti pression i cli Autori tà che vorre b be ro far ricoverare in It al ia cittadini albanes i ed è necessa ria un'opera m olto oculata per resp i ngere la richi esta senza creare sen s i cli rancore .
Auività ricreative
Curraj i Epi!rm. Un momento di pausa dopo l'elitrasporio digeneridiprim a necessità. Il Comandanteparlacon un vecchio pastore del luogo (nella foto il Gen A. Tobaldo e il Ten. Col. Franco Astuto)
Conclus i oni
Il Contingente "Pel li cano", assolto iJ compito della I" fase, durante la quale si è " i nventato" e messo a punto lo st ru mento e si sono per fez ionate le procedure , ha potuto in iz i are la 2" fase disponendo cl i una "macc hina" che funzionava ottimamente ed ha, quindi, avuto la poss ibilità di dedicarsi anche ad altri aspetti della vita, guaii il benessere ed i l riordinamento i n vista di una ulteriore permanenza, anche lunga, i n Albania.
Graz ie al mutare delJa si tuazione politica e ambientale e grazie alla felice congi un tura stagionale, ha potuto eseguireconsistenti l avori, attuare una razionalizzazione - prima non possib i le - cieli ' infrastrutture, migliorare l'organizzazione funz iona le aHa luce del le nuove esigenze e curare il benessere de l personale, incrementando la quantità delle merci trasportate
In sintes i, la fine del "Pellicano I" - che ha creato e fatto funzionare ottimamente a reg i me il Contingenteha coinciso con la fine dei "momenti di g loria".
Con il "Pellicano 2" è iniziata la fase di routine e, qu in d i, si è dovuto riso lvere il problema di tenere alti la tension e e l ' impegno , migliorando nel contempo le co ndizion i di vi ta .
A tal fine, s i è agi to con iniziative "a tutto campo" ed i ri s ultati di tale opera - sv olta con fantasia ed impegno a t utti i livell i -co nsistono in una qua ntità di materiali traspo rt ati più elevata (pe r far sentire l'importa nza del compito) ccl in un morale e levat is s imo, che fa si che i l personale - truppa inclusa - non vuole più rientrare, ma preme in ogni modo per restare il p iù a lungo po ssi bile.
P er quanto attiene alla possibilità c he persona le albanese s i integri nella s t ruttura ciel "Pellicano" fino a sost ituirs i in toto al perso nale it aliano, penso che non vi sia alc un a concreta prospettiva.
I nfatti, le F. A. al b anesi, oltre a vivere un momento d i profonda c ri si, non dispongono di nu lla che assomigli alle nostre stru tture, non po ssiedo no dottri ne né operative né logistic he e, s oprattutto, ritengo no d i saper fare eia so le.
Va peraltro considerato che "Pellicano" no n ha alcuna funzione concettuale ed organ iz zat iva nei traspo rti degli aiuti.
"Pe lli cano" è una agenzia, come lo sono le ferrovie , i natanti, g li autocarri civ il i e l 'organizzaz i one Militare "Aquila", che opera su autocolonne, organizza te come le nostre, sebbene d is ponga no cli materiale e mezzi meno idonei.
In sintesi quando "Pellicano" lascerà l'Albania, dovrà solo essere s urrogato quantitati vamente. L ' integraz ione prima e la sosti tu z ione poi d iverrebbero essenziali solo nel caso in cui Je F A. albanes i e reditassero i no stri mezz i e le nostre offic i ne. Poiché, pe r quanto noto, ciò non accadrà, si è d el parere che il problema non sussista.
Evolu zio ne del compito
Compito iniziale
li compito in iz i ale prevedeva, secondo quanto riportato dall ' Ord in e di Operazio ne n. 1 datato 31 agosto 1991:
l' esp letamento d i operazioni dirette, in corr ispondenza dei porti di D urazzo e cli Valona, alla ricezione, ali' eventuale immagazzinamento ed alla distri b uzio-
Specialista dell'AL E aiuta a scendere da un CH -47 una raga zza albanese al rientro da una operazione sostenuta in Italia. (4/10/92)Operazione di carico di gene ri di prima necessità effettua/a dal Battaglione trasporti "Aquila" albanese Questo reparto è stato creato a similitudine e sulla esperienza dei reparti italiani nel 1992
ne ai magazzini di Stato al ban es i degl i aiuti d i emergenza in afflusso dall'Italia; l'ass icurazione dell 'assis te nza sanitaria generica nonché la distribuzione cli farmaci a ll a popolaz ione albanese di Durazzo e di Valona.
Per quanto ri gua rda gli aiuti " MAE 1" i meni delJ' Operazione "Pellicano" hanno assicurato i I trasporto cli oltre il 57 % dei generi g i unt i (83.552 ton. su un tota le cli 145 096 to n. )
Co mpito attuale
Per quanto alliene alla seconda fase, il comp i to attua le deriva da una serie di di sposizion i non concretizzate in ord in i scri tti e cons iste ne l co ncorso al trasporto di generi forniti da ll a CEE che s i è sostituita al MAE il 15 giugno 1992 si è app reso che: i n ord in e alla richies ta avanzata dall'Italia alla CEE di elargire a favore de ll a popolazione albanese a iuti a lim entari, la CEE ha stanziato 70 milion i cli ECU facendo tuttavia presente che il grosso prob lema era quello della distri buzione sul posto dei gene ri che la Comuni tà av rebbe inviato in Albania; in tale contesto fu espressamente richiesto dalla CEE che "Pellicano" rimanesse localmente schierato per sodd isfare, al termine de ll a disrl'ibuzione deg li aiu ti
italiani, l'esigenza di movimentare gli aiuti della Comunità e, da parte nazionale, fu conco rdato che "Pellicano" rimanesse in A lbania fino al 30 settembre 1992 con un rimb orso da parte della CEE quantificato in 1, 6 mili oni diECU/mese, in merito al qua le occorre considera re che:
• la CE E opera su l fondo globa le, quindi se spe ndesse di più per l'Operaz ione "Pellicano' ', dovrebbe spe ndere meno per l'acquisto degli aiut i pro -Albania;
• deve es istere una certa p roporzione tra spese pe r l'acquisto delle merci e spese pe r la loro movimentazione;
• la Difesa ha assunto l'impegno d i movimentare c i rca 30 - 35.000 I/mese di aiuti CEE dal l aprile a l 30 settembre 1992.
Nel corso de lla riunione i'n que stione ru inoltre affermato che la trasformaz ion e del Continge nte "Pellicano" in M iss ione Tecnica di ass istenza milit are non avrebbe compo rtato controind icaz ioni eia parte de l MAE , so pra ttullo se tale tra sformazione avesse consentito spese p i ù con tenute, ma che avrebbe dovu to essere effelluata i n modo da rispettare gli impegni assunti con la Comun ità , c ioè la capac i tà d i movimentare ci rca 30 - 35. 000 t/mese.
Riduzione dei mezzi Contrazione di personale
A seguito di p rovvedimento cli ri duzione promosso dallo SME lV Reparto, il Contingente ha assunto una nuova configuraz ione ordinativa che ha comportato una contrazione in termini cli pe rsonale, mate ri ali e mezzi pari al 25%.
Con la nuova struttura, il Con ti ngente è in grado di espri mere uno sforzo reale cli trasporto pari a 700 ton./ giorno Con questo provvedimento si può rit e ne re conclusa la 2" fase. s iamo a marzo 1993.
Terza fase - "PeJlicano 3"
Prende cli qui avvio la te rza fase - "Pellica no 3"" - che si può defin i re di trasformazione, in cui, ferma restando l'esigenza de l sostegno sanitario, va rapidamente diminuendo la ric hiesta cli trasp orto delle derrate e s i fa strada da parte a lbanese il desiderio di otlenere l' aiuto dell'Itali a in campi a più e levato contenuto conoscitivo e tecn ico.
I trasporti
Di fatto, si è assistito in questi ultimi mes i ad una rapida cresc ila delle capac i tà d i trasporto dei privati, alla nascita di una organizzaz ione militare a lb anese di trasporti denom in ata "Aquila" e all'uso cli carri ferrov iari merci In sostanza è possibile afferma re che attualmen te il traspo rto delle d errate alimentari di maggiore consistenza - granaglie s fu se e carich i pallettizzati (o li o , zucc hero, detersiv i, sacchi in genere) è assic urato, in te rm ini percentua li nelle seguenti mi sure:
Automezzi del Battaglione albanese "Aquila., in attesa di caricare derrate nel porto di Durazzo (08 -0 9 -1993)- 60% eia imprend i tori loca li ;
- J 0% da ferrovia, organizzazione "Aqu ila" e bettoline;
- 30%1 eia "Pellicano"
La parte dei trasporti cli nostra competenza (30%) può ulteriormente ridursi rapidamente con l' intervento delle potenzialità elc i privat i Tuuavia, per il momento deve essere soddisfatta mantenendo disponibi l i n. 25 A stra e 35 ACP/80 e mezz i special i di suppo rto, conform emente a ll a t ipologia delle derrate.
La Sanità
Per quanto auiene a l settore Sanità, i contatti quotidian i e l'espe rienza maturata nel tempo hanno permesso di ve rifi care:
l'esigenza di un for t issimo int eresse per le farmacie italiane dei Po li ambu l atori di Durazzo e di Valona; st ru tture san i tarie fatiscenti e stru mentazione sa nitaria fortemente carente in entrambe le località; la disponibilità di sufficiente personale medico e paramedico albanese; l'esistenza di strullurc e strumen tazioni relativamente p i ù moderne nell 'Osped ale M il itare di Tirana.
Ciò farebbe propendere per una proie zione dell ' impegno sanitario verso la sede di Tirana . Per contro, l 'abbandono delle sedi cli Durazzo e Va lona potrebbe avere un impatto negativo sull'op i nione pubblica locale ed essere i nte r pretalo come la fine del sostegno sa ni tario eia parte italiana nei confront i cieli' A lban ia, con conse -
guente possibile ripresa di fuge in massa verso le coste pugliesi.
In tale quadro, è apparsa conveniente la conferma clell' opera Sanitaria nelle attuali sedi cli intervento : Durazzo Va lona, prevedendo eventualmente la riduzione degli Ufficiali Medici e dei Sottufficiali infermieri.
Nuove attività a sostegno della crescita albanese
Paralle lamente al ricono sc i mento dell'esaurirsi d ell 'es igenze del nostro sostegno nel campo dei trasporti, dirigenti albanesi di I ivel lo anche e levato hanno espresso il desiderio , in occasione di contatti informali e dichiaratamente su un piano di op in ion i persona li , che: Ufficiali , Solluffic iali, e mili tari s pec ia lizzati albanesi si affianch i no ai corrispondenti italiani nell'am bito di "Pc!licano", per imparare le attività di direzione, pianificaz ione e controllo esercitate dal Comando e le attività di gestio ne, ri parazione, manuten zione ecc.. nel settore moto ri zzazione; camion dell'Organizzazione Mi litare albanese "Aqu ila" siano inseriti nelle autocolo nne d i "Pell icano" e siano "trattati" come fossero italiani, perc hé impari no la disc iplina delle colonne;
persona le Militare albanese di vario livello s ia addestrato, su base eminentemente prat ica e poss ibilmente nel campo di "Pe lI icano", ne lI' i mpianlo, uso manutenzione e riparazione d i materia le delle Trasmissioni;
Visione parzi a le del ponte delta nave Sansov ino Imbarco di automezzi sulla Nave Sansov ino Rimpalrio degli automezzi del " Pellican o "analogo add eslramen to e la direzione dei lavori da real izzare co n mili t rui albanes i siano attuati dalla nostra arm a de l Geni o, in pa1i ico lar modo per la costruzio ne di strade;
i Medici militari albanesi ricevano un aggio rn ament o professionale per quanto attiene ali' aspetto diag nostico e tera peutico, mediante affiancamento in Albania e mediante s oggiorni periodici in I talia, (cosa per altro in via di attuazione);
siano forn i te apparecchiature diagnostico - strumentale mo derne con congruo periodo di affiancamento da parte del personale albanese per l'istruzione, l'uso e la manu tenz ione.
Semp re i n via i nfo rma le il Co m a ndo de l Pe ll icano ha ris p osto che la valutazione di p ossi bi lità e co n ven ienza della p redetta assis tenza non po trà cheavve n i rea seg ui to ali' approfondita visione da parte nostra della loro o rganizzazione Militare nei vari settori, a l fine di verificare cosa hanno e come operano, per capire cosa Pellicano possa dare e come da re nel modo più efficace, naturalme nt e con l'avvio da parte albanese cli oppo rt une azioni a ttraverso p reposli ca na li m i ni sle ri al i e d iploma tici .
In merito qualcosa è g ià stato fatto. Recen temente , su richiesta del Min istero de ll a Difesa al banese e autorizzaz ione d ello SMD i taliano, gruppi di Ufficiali dell'Eserc i to a l banese (San ità - Conmùssariato - T rasm iss i on iMarina - Polizia M i litare) hanno part ecipato a sem i nari presso il Con t i ngente "Pellicano", pe r uno scambio di espe rienze 19
Ciò può essere interpreta to come un primo, deciso s egnale di concordanza su ll a graduale trasformazione del Contingente "Pellicano" in mi ss ion e di assis tenza tecnico - mili tare .
Co n clu si o ni
Si ri tiene di poter agg i unge re che l ' eventuale concessione di ass istenza ne i nu ov i settori prima accennati potrà accompagnarsi a un'u lter iore riduzione del Contingente nella branca trasporti e relativo sostegno, comprese le attivi tà cli co m ando . In prati ca , vis to il rapido in c re mento del parco a uto veicoli alban ese, l ' intervento di "Pellicano" ne l settore trasp or ti potrà in bre ve tempo con s id e rars i concl uso, per las ciar e il pos to ad una mi ssione cli ass is tenza tecnico - militare.
Ufficiali della Marina Militare albanes e (nella foto il Cap M. Piantoni) Ufficiali detta Marina Militare Albanese ( nella foto il Mar. Magg. P Buttini)SITU AZIONE DEI GENERI DISTRIBUITI (in tonnellate)
NOTA
(
Vis ite mediche ed interventi chirurgici effettuati
Giornat e lavorative/permanenza
130 domen iche e festi v it à na ta liz ie e p asqu a li ;
2 fes tiv ità albanesi;
5 cons u ltaz ion i elelloral i ital ia ne e a lban es i ;
2 cambio Co mandante ;
7 mot ivi di o rd.ine pubbli co e/o s toccaggio demlte.
TOT.
Distintivo ricordo e croce commemorativa
STATO MAGG!OHE DELL'E S ERCIT O
I li Repar to • Uaido Rogolaweuti
p• r il p,~r ~vn a. ) 11 <; :\n :'l u iH P.!Ht11. o :,. ,q·vi ,,l v pr~sso l J • Con L lo'\g<u\ ~< : " I'@. I J i ('::J1~0",
i.. E • 1et :. t v1to por tl p r: r Sòn a:. e che hu pre~t <1 t o 3 (1 1·v~z; :., p1 c ~;!a')
1.1 Cont i g Bnta .,P<J.lHcan o " , v n 01St1nt1vo ricordo.
Pr-0 l t ' 1696/ 1 03, 4 6 09
All~g•ll N, Z
UH~/. \~I 00100 lh.nm,
OCC &'ITO: d1sc1-n i:1 vo r- !. cord o pe r ll pe rso na le cn rs hu ?r.-:~::ato tlo : C'v l~ l e; pr{'\ooo j l Cont lr..g f.H'lt~ "Pel llcano"
VEOASI E LENCO I H DI RIZ Z I IU A LL ECA'l'O
l Co n ct r-co l a '!"e 1 n c o r-s o <1 1 pub b l1 caz.1cne su fog li. o d 'O i·d!l'd d r.l) 'E.s l'.'l r r;: J.to, e h~ e l o.n n e tt ll 1 n c opia , titO. i a eanz1 o nau, l'&dot.1on a Ce ! d 1stlnttvo i n ogg P.t to,
2. Gli a v 11n t1 dir i t t o oon o autor1tt.a t1 a. fregla r scnr: - con o.
2 ll d 1!i tHlt1V-:) ; d eompo to da une. coror. a ci r co l are <Jj mP.<;;.) ) o .:.irz~ntoto <H
d i ame t r o est o r r.o di i tml 24 tli a!1:fìtro 1n t~rno di r.nn 1&, aU 1 intt:rno d e U a. Qùalo , s t!rnpr-e ! n ,n~ c.:sl h> art"nta t o , C '!" a ppr-~s er te.to vn ?t'11 l ic a no c on , sul Con d o , 11 1t1a1·~ tr.oeso : ripor t o, tJu l l a to s in i s tro gll(H'd a l",do. uno frond.) .Ji quer-c 1.:i P. S Jl l a to d lt .O t l" O, un a fr o nd a di a lloro. A l la b a sA i n nu r o, !. n ci tn.i. l a s c r it ta " PELL!CA~'O "i i n t1l to .l r'I Ch .,.o:sci in P. r o. è riportata la $ C l'itt o. 11 I TA LfOJ1 11•
3, So n.o aotc r-i z-z aci e tregltH"S en t t utti t mil i to r- i che, j)C'!" un p-, r,1oc1c cont1nu.'.ltlvò di almn no lS ib!"nt, a boi.a n o As,n•ci t El t-o !' ur.z i on t di comand o .,,. , con fl" Ont1 C o l con tinRttntt-1 o sio.no $~.'.lti J)r-e s~n ti n ella for z a e ff tn;t 1 v1.1 dei.iv i:.tP. ;~ Il audd•tto l i mi t : te:n;pora lo d~ c Ad~ n.- J c u ~o dj l'irnputri o ant i ci pa to p e r t ermJ.n" c oi gc n z u. o fl)rli. t c e mal attJc .; H cliat1 n .; 1 vo s 1 po rte :svll tì gt,ibl>n ::!fdl vnt fOl"me o r d1n o. r10 , di S 1l~viz 1o o d o r 1vo. te 1 tl. l di sopra d ei n a str-1n i I dopo 1 cHst1.ne1v1 d 'onore e di me rito
Con Decreto Interministeriale in fase di approvazione finale, è stato sancito il c onferimento di una croce commemorativa con na strino e diploma , per il personale militare e civiJe. Viene di seg uito ripo rtata la "bozz a" del decreto interm in i steriale
- Onorificenze e ricompense - Decreto i ntc1m i nis teriale
- Conferimento di unacrocecotnmemorati va, con nast1ino e dip loma, al personale nùlitaree civi le della D i fesa, della Guardia di Finanza, del Corpo m.iJ_itare e de l Co rpo de ll e Infermiere Volontarie della C. R l., dei M inisteri dell ' Interno, dei Tra sporti, della Marina Mercantile, della Protezio ne C i vile, nonché a selezionato personale stra1ùero beneme1ito dello Stato italiano, che abbia prestato o presti se rviz io in Forze o missioni impegnate nel soccorso umarutario cli popolazion i al cli foori ci e l teITitorio nazionale in base ad accordi bilaterali o multil aterali o per conto cl ell'Onu.
11 Ministro della Difesa
Il Min is trn delle Finanze
U M ir1istro dell'Interno
Il Ministro dei T rasporti
Il M i nistro della Marina Mercanti le TI Min istro per la Protezione Civile
Considerata I' opportun_it~l di t1ibu t are un visibile riconoscimento al personale nùlita re e civ i le del la Difesa, della Guardia cli Finanza, d e l Corpo mi li tare e d e l Cor po delle infemùere vo lontarie della C. R l., del M ini s te ro dell'Interno, dei Trasporti, della Marina Mercantile , della Protezione C i v i le, nonché a selezionato personale straniero , beneme1ito dello Stato italiano, che, con alto senso del dovere, ammirevo le spi ri to d i so lidarietà umana e .irreprensibile comportamento disc iplinare abbia prestato o presti servizio in Fo rze o mi ss ion i i mpegnate nel soccorso di popolazio1ù al di fuori del terri t orio naz ionale, nelle zone d'intervento indicate dallo Stato Maggiore del la Difesa , ai sensi dell'artico lo unico, secondo co mma della legge 11 dicembre 1962, n. 1746 , in base ad accord i bilaterali , multilateral i o per conto dell ' Onu.
R ite nuto che ta le r iconoscimento po ssa essere materializzato con il conferimento di una Croce commemorativa, con nastrin o e diploma, dalle seguenti caratteristiche:
- croce: i n metallo argent ato con attacco a nastro, del peso di 25 g r. circa, a quattro braccia uguali , di 111111. 40 di diam etro, con torn ala eia ciue fronde d'olivo, ri porta sulla fro nte a l t:entro la sc1itta "Pro humanitate". Sul retro, al centro , è posta una s tella a cinque punte.
Detta croce è appesa ad un n astro cli seta marrone , di mm 37x52, con al centro, in ve rtica le i colo ri della Bandiera Italiana (tre bande di 2 mm. c iascuna) secondo la seguente successione: verde - bianco -rosso); ne i cas i di seguit o i ndi cati al nastro è sovrapposta una fascetta di bronzo riportante la denominazione dell 'area geografica o Naz ione in cui ha avuto luogo l' in tervento;
- nastrino : con gli stessi colori del nastro della croce in identica sequenza;
- diplornn : contenente i dati anagrafic i dell ' in s ignito , i l
Repa1to di appartenenza e le ForLe p resso cui sono state svolte le nùssioni (Dati wrrispondenti per i l per sona.le degli altri Dicasteri.
Art. 1
E' istituita per il pe rso nal e mi Iitai·e e c i vi le della Di fesa, della Guardia di Finanza, del Co rpo mi l itare e del Corpo delle infermiere volontar.ie della C. R. I. , del Ministero d ell'In terno, d ei Trasp01ti, della Marina Me rcantile, della Protezione Civile, nonché per selezionato pe rso nale s t raniero benemerito dello Stato italiano, che, con a lto se nso d e l dovere, irreprensibi le comportamento discip linare ed ammirevo le sp irito di solidarietà umana a bbia prestato o prest i serv izio in Forze o missioni impegnate nel socco rso umanitario di popo lazioni al di fuori del territorio nazionale nelle zo ne d'intervento indicate dallo Stato Maggiore de ll a Difesa, a i sens i dell'artico lo unico, secondo comma del la legge 1 1 dicemb re 1962, n . 1746, in base ad accordi bilatera li , multila tera li o per conto d ell'Onu, la Croce commemorativa con nast ri no e dip loma in premessa descritti La croce commemorativa e il nastrino sono raffigurati nell'allegato che costitu ist:e paite integrante ci e l presente Decreto.
Art. 2
Tale riconoscimento sa rà t:onccsso ai Reparti delle F.
A. e alle Unità Navali Combattenti e Aus ili aiie Magg iori dotati di Bandiera Nazionale, al pe rsonale del le Fo r ze A1mate e dei sopra menzionati Dicasteri c he siano stati cffcu i vamente i mpegnati , anche in epoche successive e in aree diverse, nelle Forze o nelle missioru per un periodo complessivamen te non i nferiore ai 45 giorni o per l'intero p rotrnrsi de ll 'i ntervento umanitario nazionale in una singola area, qualora ques to sia s tato di durata inferiore a 45 giorni, ma non a 15.
S i prescinde dagli anzidetti limiti temporal i nei confronti:
- degli equipaggi di vo lo che abbiano effettuato un rninimo di:
• 15 nùssioni di volo, su av iomob i li ad a l a fissa;
• 30 missioni di volo , su aviornobi li ad a la rotante, nelle zone d'intervento;
- del persona le che, nel cor so cie li' impiego presso la Forza o l a missione, s ia deceduto ovvero abbia ripo1tato ferite o mutilazio n i o contralto ma lattie che ne abbiano d eterminato il ritiro.
Art. 3
La d ecorazio ne è concessa una sola volta al raggiungimento dei limiti di tempo/missioni di volo previst i al precedente art 2. Qualora la permanen za i n una specifica area cli intervento si protragga in mi s ura pari od o lt re detti limiti (45 giorni o 15/30 m_issioni cli vo lo) al nastro a cu i è
appesa la decorazione è sovrap posta una fascetta d i bronzo riportante la denominazione dell'area geografica o Nazione in cui ha avuto luogo l'intervento.
La decorazione venà rilasciata, per il personale alle ri spet ti ve dipendenze, dalle competent i Direzioni Generali del Min istero della Difesa, su proposta degli Alti Comandi di Forza Armata in teressata e, per guanto concerne i Carab inieri e la Finanza rispettivamente dal Comando Ge neral e dcli ' Arma e del Corpo.
Le suddette proposte dovranno essere conval idate dag li Stati Maggiori che hanno disposto per la pai1ecipazione del pe rsona le alle missioni di cui al precedeme artico lo.
Per il personale dei restanti Dicasteri provvederanno le competenti Direzioni generali .
Art. 4
Il personale cuj è attribuito il predetto riconoscimento è autorizzato a fregiarsi della Croce e ciel nastrino con le modalità precisare nei Regolamenti sulle uniformi di ciasc una Forza Armata Per il persona le dei restanti Dicasteri valgono le disposizioni previste dalle rispettive rego lame nLaz.i oni.
A rt.5
Coloro che avendo partecipato a più Forze o rnissioni e, tro vandos i nelle cond izioni di cu i all ' Art. 3, abbiano ottenuto più vo lte il riconoscimento con fascetta cli bronzo, portano:
- una so la in segna, completata da tante fascette di bronzo quante sono i riconoscimenti ottenuti; un so lo nastrino , completato rispettivamente eia una o due s te ll ette di bronzo o una stelle Lla d'm·gcnto se i riconoscim enti ottenuti so no rispett ivamente due, Lrco piì:t di tre
Art. 6
li Capo di SM della Difesa, con propria decretazion e, indic a le Forze, le missioni ed il periodo cli inizio/te rmin e delle operazioni che danno luogo alla concessione della decorazione nonché le sc1itte da apporre sulla fascetta di bronzo e sul diploma.
Roma,
fl Ministro dell ' Interno
11 Ministro della Difesa
Il Mjnis tro delle Finanz e
Il Ministro de i Traspo1ti
11 Ministro della Marina Mercantile
11 Min istro per la Protezione Civile
Allo,cuzione del Gen. C. Ciacci e del Gen. A. Tobaldo in occasione della cerimonia del cambio del Comandante del Contingente ltalfor "Pellicano"
Uffic iali - Sottufficiali - Graduati - Carabinieri e Milita ri di truppa
Oggi, dopo l l mesi esatti dal mio arrivo in Albania, lascio il comando del contingente .
In questi 11 mesi ho vissuto un'esperienza umana e professionale che considero rara e che, comunque, difficilmente avrei potuto vivere altrove o in una diversa situazione.
Quando sono giunto qua, l'Albania era stremata e costretta ad affrontare quotidianamente i problemi più e lementar i di sopravvivenza.
Pellicano era assolutamente indispensabile per far giungere gli aiuti nei vari distretti del paese. Il partito democratico aveva vinto le elezioni appena un mese prima ed i1c lima generale era ancora di grande incertezza.
La vita dello stesso contingente era precaria provvisoria, fortemente influenzata dal clima politico-sociale dell'Albania e caratterizzata da molte incertezze sul futuro: non era chiaro quanto sarebbe durata ancora la missione né quale sarebbe stata l'entità dell'impegno.
Nonostante questo stato d'animo però, la "macc hina girava perfettamente: organizzazione, procedure, controlli, contabilità, tutto era stato me sso a punto, sperimentato e co1Tetto e, se nù passate l'espressione, tutr.o "andava da so lo" !
Vi erano ancora due probl emi da risolvere :
• razionalizzare l'organizzazione in base ai dati d'esperienza , specie per quello che riguarda la nostra esperienza a Valona;
• passare ad una sistemazione sem ip ermanente che consentisse di lavorare megl io e di vivere meglio.
Un a l tro probl ema riguardava la tensione moral e e . l 'i mpegno del personale.
Ormai il contingente era qui da oltre 6 mesi ed i "momenti di g loria" e lo slancio dell'avventura stavano finendo.
Lentamente, anche questo compito, pur così inconsueto, stava diventando "routine", abitudine, normalità ed era necessario trovare altre sp inte affinché la cosciente ed entusiastica partecipazione del personale - che è il primo segreto cli ogni successo - non venisse meno.
Non vi elenc herò quello che avete fatto ! chi è qui da molto tempo - e alcuni sono giunti in Albania prima di me - sanno che tutto è cambiato rad icalmente, sanno che le condizioni di lavoro e la qualità della vita di oggi non so no nemmeno paragonabili con quelli esistenti 11 mesi fa.
E sanno che proprio nel periodo in cui abbiamo raggiunto il più alto li vello della qualità di vita avete espresso il mass imo rendimento nell'assolvimento del compito.
Non si tratta di un miracolo!
A questi r isu ltati hanno concorso molti fattori. Innanzit utto, l'efficiente organizzazione messa a punto da chi ci ha preceduto.
Po i, le mutate cond iz ion i so ciali e politiche dell'Albania, che ci hanno consentito di aprirci, di girare per il paese senza problemi, anz i, circondati dall'affetto e dal rispetto degli albanesi.
Ancora , le condizioni climat iche.
Ancora, il sostegno puntuale e generoso che le unità in patria ci hanno sempre dato. Le nostre ri ch ieste non sono mai state disattese, anche quando l'esercito ha visto moltipl icarsi i s uoi impegn i in Italia e all'estero.
Ancora, a fatto r comune per tutti, quadri e truppa, l 'orgoglio di appartenere ad una na zio ne che sa essere generosa e solidale con un popolo vicino ed amico in difficoltà e d'appartenere ad un esercito che, quando chiamato , sa fare e fare bene.
Tutto qu esto, associato con la coscienza dell'alto valore morale e umano del compito, conferisce una particolare concretezza a l lavoro.
Infine, ma essenziali, il nostro impegno e la vostra partecipazione.
Infine, ma non ultimo, il vostro impeg no e la vostra partecipazione.
Sì, abbiamo compiuto ogni sforzo perché in questo campo non trovassero spazio gli aspetti meno gradevoli della casenna, abbiamo esaltato in ogni modo l'operatività della miss ione; abbiamo conferito a ciascuno di voj il massimo della responsabilità possibile.
Ma tutto questo spiega solo in parte l'operosità, l'iniziativa, lo spirito di sacrificio, il senso di responsabi]ità, la profonda genuina disciplina e la concreta solidarietà che vedo ogni giorno in ognuno di voi.
Forse , dobbiamo ammettere che questi tipi di missione sono quelli che più e saltano le no s tre qualità .
Probabilmente, molti di noi, distratti in sede dalle vere attività militari per fare fronte ad altre esigenze , specie amministrative, " scoprono" in queste occasioni la vera essenza della vita militare.
Scoprono il piacere del comando inteso come assunzion e di responsabilità.
Scoprono quale profonda soddisfazione da guidare altri uomini , coordinarne gli sforzi , d ecidere con il consenso dei gregari, che obbediscono prontamente perché riconoscono la vostra professionalità e la vostra autorevolezza.
Scoprono la soddisfazione che deriva dal farsi carico dei problemi altrui e dal r isolverli , proteggendo e difendendo i propri collaboratori.
Qui ho visto molti di voi trasfonnarsi ed assumere la decisione, la sicurezza, la grinta, la gelosia dei propri uomini e del proprio lavoro che sono le caratteristiche inconfondibili di chi fa questa professioni con passione e competenza.
Queste cause, tutte insieme, possono spiegare quello che può apparire una cosa inspi egabile.
E per ultimo , a fattor comune per tutti, quadri e truppa, non bisogna sottovalutare l ' orgoglio di appartenere ad una nazione che sa essere generosa e solidale con un popolo vicino ed amico in difficoltà e d'appartenere ad un esercito che , quando chiamato, sa fare e fare bene
Tutto questo, associato con la coscienza dell'alto valore morale e umano del compito, conferisce una particolare concretezza al lavoro, di cui conosciamo perfettamente il fine, che condividiamo fino in fondo.
Queste cause, tutte insieme, possono spiegare quello che può apparire una cosa inspiegabile.
Ora il mio tempo è scaduto!
Com'è giusto che sia, perché il tempo concesso ad un comandante deve essere strettamente commisurato ai programmi che può disegnare e realizzare specie in una missione esclusivamente operati va , come questa
Quando i programmi sono compiuti, quando termina un periodo, deve venire un altro comandante, che vedrà altre cose, farà altri programmi e li porterà a compimento
Solo in tale modo ognuno di noi pone il suo mattone nel muro e il muro cresce solido e potente.
Lascio il comando del "Pellicano" conscio di tutto ciò.
E, quindi, senza recriminazioni.
Sento, invece , una profonda gratitudine per tutti coloro che mi hanno aiutato:
• tutti coloro che si sono avvicendati nei ranghi del contingente e che ho avuto il privilegio di comandare;
• i rappresentanti diplomatici italiani, primo tra tutti l'ambasciatore d'Italia, dottor Cardilli;
• le autorità albanesi, delle quali ho sempre constatato la disponibilità, il sincero desiderio di agevolare il nostro compito, e spesso, la personale e disinteressata amicizia;
• l'impagabile Feruz Mataj, un sincero amico e un albanese che ama profondamente il suo paese e il suo popolo. Con lui ho avuto una collaborazione feconda di risultati proprio perché basata sulla totale sincerità e sul suo dichiarato desiderio di aiutare al massimo il suo popolo, anche se ciò comportava per noi lavoro più duro e maggiori sacrifici;
• gli organi d'informazione albanese che ci sono sempre stati vicini ed hanno fatto una preziosissima opera per informare gli albanesi sul nostro lavoro.
Nel lasciare l'incarico desidero esp1imere la mia gratitudine e la mia ammirazione al 22° Gruppo Navale, che opera con grande efficienza e con grande spirito di sacrificio
Desidero ancora esprimere il mio augurio fraterno al Gen. Tobaldo , cui mi lega un 'antica amicizia, certo che questo nuovo incarico gli darà le soddisfazioni che ampiamente merita .
Infine, desidero fare g li auguri più affettuosi al popolo albanese, che si sta riprendendo , che cerca faticosamente , ma con fede, la sua via che, mi auguro e gli auguro , lo porterà presto al livello di vi ta di cui aspira.
A voi tutti, quelli che siete qui e quelli che vi hanno prec eduto , il mio ringraziamento e la mia ammirazione.
Mai, prima, mi era capitato per un periodo così lungo , di vivere questa vita particolare , vissuta assieme in ogni momento , dividendo ogni istante. Una vita da so ldati veri , nello sp i rito e n ei modi, nonostante siamo disarmati
Ho diviso con voi 11 mesi bellissimi ed inte nsi. E ' stato un vero pri vilegi o stare con voi e lavorare con voi!
Conservate ques to patrimonio: ricordate questi valori quando tornerete alla vita usuale e continuate ad amare 1'esercito e la vita militare come avete fatto e fate qui.
Buona Fortuna!
Saluto del Gen. B. Antonio Tobaldo (Durazzo, 6 marzo 1993)
Signor Generale Buscemi , Autorità C ivili, e Religiose, Ufficiali, Sottoufficiali , Graduati , Carabinieri, Soldati, Infermiere Volontar ie della Croce Rossa, per decisione dello Stato Maggiore dell'Esercito assumo oggi l'incarico di Comandante delle fo rze terrestri e di coordinatore ge neral e nell'Operazione " Pellicano". La circostanza mi è propi zia per e sprimere un doveroso e cordialissi mo saluto al Paese che ci ospita, al Governo e al popolo albanese . Desidero poi rivolgere un me mo re ed ammirato pensiero a coloro che, dall ' inizio di questa missione ad oggi, in " Pellicano" hanno lavorato con grande dedizione e diuturno impegno per assolvere gli importanti comp it i che la Naz io ne ha loro affidato e sono pervenuti a ri sultati u nanimamente riconosciuti di altissimo pregio.
li loro esempio è per me motivo di grande stimo lo. Sento inoltre il dovere d i rin graziare il Capo di SME, Sig. Gen . Go f fredo Canino ed il Sottocapo di SME Sig. Gen. Mario Buscemi che mi hanno affidato questo imp o rtante incarico e di assicurare che ope re rò al megl io, per far sì c he l'organizzaz ion e ed i ri sult ati permanga no a quei livelli di ottirnalità che fin quì hanno connotato " P ellicano "
Mi rendo conto c he è compito difficile , ma mi accosto all' imp resa co n la migliore disposizione di animo, pronto ad apprendere e a dare .
Confido in Dio e nella pie na comprensione e co ll aborazione di tutti voi, perché voi come me avete a cuore la buona riuscita di questa missio n e, per i suoi contenuti umanitari, ma anche per l'immagine che ne viene all ' Ital ia.
Sicuro di rendermi interpr ete anche dei vostr i sentimenti, des id ero infine porgere i più cordia li ed affettuosi a ug uri di ogni bene e di ogni s ucce sso al mio predecessore ed amico Ge n Carlo Ciacci. A tutti buon lavoro e buona fortuna.
Testimonianze - Onorificenze Ricompense
Credo sia opportuno d,edicare un po' di spazio per la pubblicazione di alcuni "pensieri'' dei nostri militari, che con spontanea semplicità hanno voluto evidenziare i loro sentimenti in merito, attraverso uno scritto, una poesia od altro.
L'ottavo capitolo, inoltre riporta alcuni documenti, lettere di autorità civili-militari-religiose sia italiani che albanesi. La lettura di questi fogli ci farà meglio comprendere la realtà locale del momento, esse saranno autorevoli testimonianze del lavoro svolto.
IL PELLICANO
Domini tutto bianco , in un'immagin e di colore apri le ali e segui i tuoi ragazzi, nella faticosa colonna della farne; li abbracci per il so rri so di un bambino, orgoglioso osservi: se i una croce d'amore un aiuto corale, s il enz io so, come s ilenzios o è il tuo sguardo. E' un unico mare il tuo regno e alla sera felice, chiudi le ali in un abbraccio fraterno.
IL PENSIERO DI UN SOLDATO
Non avrei mai pensato, dove la naia mi avrebbe portato, speravo soltanto di non avere sorprese e fare il militare vicino al paese. Vestito di verde, con anfibi pe sant i, ero un so ldato, uno dei tanti.
U na dura vita ci accompagna, ogni giorno una montagna da scalare e superare , tutti in riga, senza fiatare. Troppo lunga era la via che ritornava a casa mia e per questo mi son detto "tieni duro" che passa lo stesso, e per far 30 facc io 31 lo voglio fare come mai ness uno. Mi sono imbarcato per una terra lontan a, oltre il mare e la montagna e dopo una notte delle onde in bali a sono arrivato in Al bania. Ora mi sento come un Re aiutar qualcuno che ha bisogno di me. Ne so no orgoglioso, ne sono fiero, quello che faccio non mi par vero, correrei sul. più alto altipiano a gridar "faccio parte ciel P ellicano".
Nelle sc uole di ogni regione i bambini sapranno di questa missione. E se tra quei bambini ci sarà anche il mio potrò raccontargli che là c'ero anch'io.
Ombretta Piana Infermiera Volontaria C.R.l.mondo a parte, "Albania 1991"
" mi accorgo che piano piano una altro Natale sta per arrivare. E'il secondo Natale che trascoITO in questo Paese e il di stacc o dalla famiglia cominc i a a pesarm i. Lontano dai miei figli, da mia mog li e, dalla mia casa mi chiedo se questo sia veramente "Nata le". Non è preceduto da festoni , luci sulle strade, vetrine addobbate; bensì , s trade buie e sporche, vetri ne vuote , freddo , solitudine e disperazione negli occhi di questa gente. Al campo non si respira ari a di re s ta. Il lavoro è duro e i luoghi di ritrovo sono limitati so l o allo spaccio, ambiente saturo di fumo, caotico fallo per giovani di vent'anni che, anche se stanch i e bisognosi di dormire, cercano un luogo cli aggregazione che permetta loro di scar icars i e fa re due chiacchiere con commilitoni ed am ici.
li CH -47 è g i à staio caric ato, tutto è pronto per il decollo, i l pe rsonale militare, il delegato ciel Governo albanese sono a l punto di attesa Allineamento - decollo, l'aeromob i le s ' inn alza possente verso il cie l o con il suo ven tre carico di farina, destinato ad un villaggio cli montagna al nord dell'Albania . L a sensaz i one è st upenda . Come in un videotape il paesagg i o sottostante scorre lento offrendo uno spettacolo esa ltante, laghi di origine tettonica si int er va llano a fiumi che con le loro acque cristalline ed il rapido co rso, decorano l 'ambiente inasp rito da cim e inn evate e gole profonde e strette. Il paesaggio è suggestivo, da favola, mi ric or do che a giorn i è Natale, ecco il Presepe " Pellicano", è qu i solto!~
L'aria è pungente ed il s i lenzio grave e malinconico cli queste valli è rollo solo dal rom bo sordo del CH -4 7 che vo l a con i porte lloni aperti. In hovering, inizia la fase di atte rragg io e la manovra fa sollevare una nube di neve che sembra venirci incontro e dalla quale s i intravedono alcune sagome indistinte. Siamo atterrati a Krume, una località a circa milleseicento metri d ' altezza sul livello del mare Si spengono i motori e di nuovo tutto tace. Disso ltas i la nube di neve si apre davanti ai nostri occh i, come dal nul la, uno spettacolo inaspettato, che mi pro ietta non so quanto indietro nel tempo.
Mi chiedo se tutto questo non sia un sogno alle soglie ciel duemila. Tocco terra in credulo: una miriade di perso ne ha c i rcondato l ' aeromobile vestiti di stracci con i pied i fasc iati perché non hanno scarpe; tanti bambini spesso scalzi e senti vesti ti , con lo sguardo p e rso nel nulla, incuriositi, titubanti. Ba mb in i se nza prese n te, uomini e donne con il volto provato dalla fatica e dallo sguardo rassegnato seppur digni toso.
Gli occhi puntati dentro il ventre ciel CH-47 su quei sacchi di farina con sopra stampato i l T1icolore. Il "mio" Tricolore, l ' unica arma di cui siamo dotati in Albania un T ricolore che si è fatto e si fa ri spettare e ammirare qua1~do, con ordine e disciplina , le nostre autocolorrne percorro no il su olo cieli' Albania. Hanno ini zio le operazioni cli scarico dei generi, gli uomini del villaggio lavorano con alacrità, come se temessero che da un momento ali' altro qualcuno potesse sospendere l'operazione.
Inizia a nevicare e devono essere scaricate ancora tre tonnellate di farina; il freddo è pungente. Ai bamb ini
viene di s tribuita ciocco lata, qualche penna ed alcuni pacchetti di biscolli. Sto per muovermi e mi accorgo che tra le gambe m i trovo un bambino scalzo, poco vestito con gli occh i pers i nel nulla. Il suo sguardo è in cerca di qualcosa, i p iedini senùco perti dalla~neve, le gote rosse e due moccoli che gli pendono dal le narici, le labbra vio l acee sc repo late, i capelli biondi ss inù ma sp orch i e due manine p i agate dal freddo, e i suoi occhi che mi ch ie dono: "damnù qualcosa per coprirmi!".
Non ho niente , sono d isperato, questi occhi che non mi mollano. Il mio im barazzo aumenta assieme alla dis perazione, gli do una cioccolata delle caramelle, e poi , visto che continuava ad osservarm i, salgo s ul CH -4 7 mi tolgo l'imbottitura della giacca a vento , il berretto d i lana e lo ves to. Certo l'imbottitura gl i sta molto grande ma lo terrà ca ldo e il berretto lo ri parerà dall'ulllÌdo. Il roteare lento , ma costante de ll e pale del CH-47 mi avverte che è l'ora di ripartire
Cerco con gli occhi il mio " bambino" che ho poco prima ves tito; eccolo in prima fila, è un po ' buffo, ma ha gli occhi che so rridono e con la mano destra fà il seono o cli vitto ria; una nuvola cli neve avvolge l 'aeromo bile e v i a verso Durazzo .
Il viaggio di ritorno dura 36 minuti, prima di ritornare a Durazzo l'elicottero atterra a Tirana-Rinas per il rifornimento di carburante. La pi sta dell'aeropo1to di Rinas semb ra, vista dall 'alto, una gettata di cemento grezzo, "sorveg li ata" tutt ' int.orno da mucche , pecore e tanti ragazzini; in un'area p i ù curata c'è l'aeroporto militare dove so no parcheggiati dei vecchi MIG. Qu esto è stato il mio Natale e quello di molti " Pellicani". "
Mar. Magg. c. Natale Cirinà
Sono un soldato del "Pellicano"
Quando fina lmente la nave entra ne l porto cli Dura zzo si rimane co l p iti dal comp les::.o delle strutt ure portuali fatiscenti ed arrugginite che circondano la banchina, ma la prima cruda immagine che l 'A lban i a ti sbatte in faccia è data dai bambini semi vestiti, sporchi ccl insi ste nti che su bito ti assalgono non appena si scende dalla nave. Questi bambini, le rovine l ungo la strada, la sporc izia ed i volt i se nza espressione della gente che assiste al nostro sbarco raffreddano immediatamente i l nostro entusiasmo e l'allegria che ci aveva accompagnato lungo il viaggio. Ness uno d i noi era preparato ad un tale spettacolo
Prestare i l se rvizio militare qui in Albania è una grandissima occasione che ti permette cli conoscere un mondo div e rso, ev i tato dag li itinerari turi s tici e lontano anni luce dalla nostra rea l tà. Forse proprio in questi mesi a molti vengono in mente i raccon ti che i nostri nonni e genitori ci facevano sulla loro infanzia, s u ll a povertà degli anni'30 é40 in Italia Certo non potremmo d i re cli averla vissuta sulla nostra pelle, ma di averla vi sta da mo lto vicino certamente si Durante questi mesi ho avuto modo d i constatare come il nostro minimo indispensabile per vivere, diventa un lusso irraggiungibile per gli Albanesi a tal punto da g i ung e re ad apprezzare ed isolare le cose essenziali della vita.
Sono contento di aver partecipato all'Operazione " Pellicano", di aver conosciuto U ffic i al i e Sottufficiali che con la loro simpatia e comprensione mi hanno fatto pesa re un po' meno la lontananza da casa , ma soprattutto di aver toccato con mano l'operosità, la tenacia e la disponibilità d i tanti soldat i che pur nelle condizioni più disagevoli e se nza orari consen t ivano che tutta l'Operazione " Pellicano" potesse andare avanti. In un momento i n cui l 'Italia è sconvolta da una grave crisi sociale e po li tica vedere dei giovani che da ogni parte d ' I talia lavorano, scherzano e v ivono insieme con sere nità rappresenta un segno d i speranza per il futuro ciel nostro Paese.
Prima d i partire per il servizio mjJitare ero i ndec iso se scegliere di fare l 'obiettore cli coscienza: ora che sono venuto in Alban i a, ma pu re se fossi anelato in Somalia, in Libano, in Bosnia o anche in Italia ho sc operto come questo periodo della mia vita sia d i ventato effettivamente un momento cli servizio per la pace e la sopravvivenza di un popolo, ed ora che mi trovo a spendere i m iei ul ti m i giorn i come militare provo quasi un d ispiacere nel lasciare l ' Albania e tutti questi amici . Provo , però, anche un rafforzato orgoglio cl i essere italiano e gratitudine per questo servizio militare che lascerà una traccia profonda in tutta la mia vita.
Durazw, 12 febbraio 1993. cap. magg. Giovanni Gabelli
"Pordenone"
Il Ten. Col. F. Garrisi abbracciato dalla picco la Albana Koroni nella sua abitazione di Berat Ogni apparten ente al P ellicano ha adotlato spirituralmente una .famiglia albanese
Il 30 lug lio 1992 so no sbarcato in Albania.
Mentre l'aereo rullava vedevo dal finestrino bambini e animali poco di s tanti eia noi. Appena sceso sono s tato avvolto da un forte odore acre reso più forte anche dall'afa presente ne i mesi caldi. Un odore che proviene dalle fogna t ure a c ie lo aperto e dai gas di s ca1ico dei camion se midistrutti albanesi.
Il paesaggio che porta da T irana a Durazzo, dove si trova i l nostro accantonamento è brullo, non coltivato. Un particolare che attira subito l'attenzione sono gli innumerevo li bunker g1igi cli cemento armato (ve ne so no quasi 700.000 su una popolazione cli 3 milioni di abitanti) cosparsi qua e là per il territorio.
L 'Al bania è un'es perienza forte, toccante da l punto d i vista nmano e positiva come esperienza di vi ta militare vista e vissuta eia un militare cli u-uppa Molte volte è difficile credere a ciò ch e si vede. E'facile pensare o inunaginare al la povertà, a ll a sofferenza, la si può vede re benissimo tutti i giorni nei programmi televi sivi, ma quando le si è vicino, quando si guarda con i propri occhi a questa nuova realtà , si provano profonde emozioni che i l più delle volte ti toccano dentro.
Mentre si percorrono le s t rade della "terra de ll e Aquile", ci sono numeros i bamb i ni, poco vestiti, mol ti senza scarpe che chiedono di tutto, cibo, soldi, qualunque cosa, persino le bottiglie vuote d i plastica perché a loro mancano. Bambini e uonùn i che non mancano occasione di mostrare le loro infernùtà i n modo tale che tu abb i a compassione e regali loro qualcosa.
La popolazione è riconoscente, ogniqualvolta passa un autocolonna o un mezzo di " Pellicano" la gente ai bordi della strada si gira e sa luta R icordo un episodio in occasione della visita del Santo Padre in A lbania. Mentre noi soldati entravamo nella piazza di Ti rana la gente, la fo ll a spontaneamente ci ha applaudito E'stato un gesto s ignificativo che personalmente ho sentito.
" Mi vengono in mente i racconti di mio nonno"
A volte sembra di vedere i l mondo raccontato dai nonni quando erano giovani o dai miei genitori quand'erano bambini. Certo non si può dire che l'abbiamo vissuto come loro , ma nello stesso tempo è importante vedere e capire cosa potrebbero aver vissuto. A volte può servire, credo, a comprendere meglio i ge1ùtori.
Un esper ienza di vita militare penso unica.
Un rapporto con i superiori altamente positivo che non avrei mai inunaginato di trovare p1ima di indossa re la d i visa . Un rapporto vissuto diversamente da una possibile esperienza in Patria Ciè> può essere dip eso anche dal contesto particolare i n cui mi sono trovato , dove ho vissuto a contatto con le stesse person e 24 ore s u 24, in cui si ha la possib i lità di scambiare più facilmente opinioni, esperienze, consigli e, alla fine di conoscersi meglio, tutto questo mentre si è lontani da casa, dagli affetti, dalla fam igl i a e dagli amici.
Un esperienza militare in cui si è lavorato molto e al lo stesso modo si è s tati gratificati, dove , e penso i n tutti g l i incarichi, i superiori hanno la bravura e le capacità di co ncedere al militare parte delle responsabi l ità così da non essere considerati semplici automi
Un'esperienza che grazie alle F. A. ricorderò sempre e spero d i donare agli altri quanto ho appreso Durazza, 30 luglìo'92 - 15 maggio'93.
cap magg. Fabrizio Cavagnoli
Non so descrivere cosa provavo il 25 febbraio I993 quando sono giunto al l ' Aeroporto di Tirana ed ho proseguito col mezzo militare sino al campo del "Pe llicano". Ho guardato quanto passava sotto i miei occhi cercando di fotografa re tutto quasi dimenticando che di tempo per vede re ne av rei avuto . Di molte cose che vedevo soltanto in seguito ho capito il perché. Ma c'è davvero il perché?
Ho incontrato gli amic i che già avevo conosciuto altrove, in situazio ni ben d i verse. La vita nùlitare ti offre anche questo dovunque vai trovi persone già conosciute. La pioggia insistente ha ben presto trasformato l ' accampamento in vari isolotti li rumore cupo dei mezz i di trasporto è la voce dorninante. Nessuno parla. Ragazz i giovani, spesso m ingherlini , li ved i sparire, d ivorati dal posto di guida e I' Astra, così, fa ancora p i ù paura. I nostri m il itari d i le va sono i veri protagonisti del "Pellicano" Tornano a tutte le ore dalle colonne, mangiano , s i riposano se possibile, ripartono. Mai una parola.
E le stra de di Alban ia so no tali solo di nome!
Le mamme italiane dovrebbero venire a vedere cosa so no capac i di fare i loro figli. Ne sarebbero fiere e li amerebbero d i più. Ho visto l ' uomo annichilito eia un presunto umanesimo che pretendeva di costruire un nuovo uomo Ho visto chiedere senza dignità, non per bisogno ma per ave re Quando l'ho capito non ho più dato Ho visto l'uomo assetato di sapere. Oltre a l vestito ed al mangiare mi sono stati chiesti giorna li, ri viste , libri. Anche vecchi lutto va bene , tutto è nuovo , sono 4 0 anni che non leggiamo se non le menzogne del Regime. Ho regalato "I Promessi Sposi" del mio anùco Attilio . E'il libro del la Provv i denza e del la Speranza entramb i necessarie per far risorgere questo Pae se. Ho visto il fratello Pilip Luli classe 1918, albanese, de ll a Compagnia d i Gesù che non c redeva ai gesuiti che lo hanno ritrovato in una baracca dove viveva da anni . Non credeva che tutto fosse finito . E'andato in Italia grazie a "Pellicano" ed i suoi confratell i lo stanno curando.
Ho visto i luoghi de l dolore e del sacrificio degli italiani: Bèrat, la Voi ussa, il Davoli. Ho pregato per la pace dei caduti e perché il valore dei sopravvissuti non sia d imenticato.
La Chiesa è presente in Albania con le sue is tituzioni (specialmente le cong regazion i femminili) e dall'aiuto immediato si è passati a quello più impeg nativo , la scuola La sola che potrà formare uomin i nuovi
Un fatto mi ha dato di capire qualcosa della lunga notte albanese. PadreZef o.f m. , albanese sopravvissuto D io sa come alla prigione , mi presenta un capo solo m ussulmano. Si sono co nosc iuti in prigione Perché è stato in prigione? Domando al mussulmano. "Perché quello (Enver Hoxa) si era fatto Dio".
E'il perché di tanti dolori e tante sofferenze degli a lbanesi. Grazie "Pellicano", che mi hai dato l'opportuni tà di conoscere anche ques ta umanità
Luglio 1993
Don Giuseppe Celi Cappellano Militare
Militare italiano e c ittadini albanesi (nella foto il Serg. Magg . M. Nico/ardi)"Tu non lo creder a i ma ... è vero"
Onorificenze e ricompense concesse al Contingente Italfor "Pellicano" e al personale militare dipendente
Pre1nio della Comunità Diritti dell'uomo (FIDH)
Torino, 24 gennaio 1992
FEDERATO\I NTET<NATONALE CES DROITS DE l!HOMME
Il 24 Gennaio 1992, la Federazione Internazionale dei Diritti dell'Uomo (F.l.D.H.)* ha conferito all'Esercito Italiano un partico lare riconoscimento , pe r le operaz ioni umanitarie condotte a favore dei popoli curdo e albanese. li prestigioso riconoscimento è stato consegnato a Tori no in occasione del congresso della Federazione alla presenza: delle delegazioni dei seguenti Paesi: Germania, Andorra, Argentina , Australia, Austria , Belgio, Bolivia, Bu lgari a, Canada, Cile, Costa Rica, Egitto, Ecuador, Spagna, Franc ia , Gran B retagna, Grecia, Guatemala , Ha iti, Ungheria, Tran, Israele, Italia, Libano, Lussemburgo, Mali, Marocco, Mauritania, Messico, Nicaragua, Paraguay, Paesi Bassi, Perù, Polonia, Portogallo, Repubblica Domenicana, Repubblica Ceca e Slovacca , Romania , Salvador, Senegal, Svizzera, T uni s ia , Vietnam, Algeria, Armenia, Burkina Faso, Cameiun, Colombia, Etiopia, Slovenia. ciel presidente mondiale Da niel Jacoby e di numerose autorità politiche, civili, militari e religiose.
Il vice presidente on. Pasquale Bandiera, ha consegnato al Gen. Goffredo Canino, Capo cli Stato Maggiore dell'Esercito il premio con la seguente motivazione:
"L'Esercito italiano è stato , in questi ultimi anni, l 'organismo che più si è di stinto in Italia e in tutto il mondo occidentale nel soccorso alle popolazioni e nella difesa dei diritti dell'uomo Rammento a tal proposito le missioni umanitarie e in difesa della pace in Libano, in Iraq Settentrionale e ora in Albania Tutto questo senza peraltro venire mai meno al pieno assolvimento dei compiti istituzionali d i difesa ciel Paese e delle istituz ioni democratiche". L'impegno della comunità internazionale durante l'anno 1991 nella salvaguardia dei diritti dell'uomo è stato ril eva nte, anche se ancora insufficient e, ma un esempio cli come sia possib il e progredire nella concreta attuazione di misure di protezione e asistenza, è stato fornito dal'Esercito italiano impeg nato in stretta coop erazione con gli eserciti di altri paesi o in piena autonomia , nelle missioni di socco rso delle varie popolazioni curde e albanesi. Con l'operazione "Airone", l' Esercito italiano ha portato, unitamente agi i Ese rciti di altri l Ostati, dal 17 maggio al 9 ottobre 1991, non tano dell a causa politica , ma della causa unmaitaria del popolo curdo ln Iraq l'Esercito italiano ha realizzato un sistema di sicurezza militare e una struttura di soccorso che hanno dimostrato di quale efficienza , capacità e altissima qualità umane siano capaci i nostri soldati li popolo curdo ha qualità umane siano capaci i nostri soldati. Il popolo curdo ha trailo da questo intervento quelle garanzie elementari di sicurezza e sostentamento che hanno consentito il ritorno pacifico alle proprie case in piena dignità umana a milioni di rifugiati. nei confronti del popolo albanese, l'Esercito italiano ha poi ag ito in maniera quasi totalmente autonoma affrontando profughi albanesi in tutte le sue fasi. Prima nell 'accoglienza dei profughi albanesi nelle strutture delle proprie casenne assumendone la difesa, il sostentamento e rest itu e nd o fiducia e serenità. Poi direttameznte su l suolo albanese, co n l'operaz ion e "Pe ll icano" tultora in corso. L'Esercito italiano conduce un'az ione di soste ngo logistico che, oltre alla connotazione tecnica di suppo110, ha un'a ltra valenza umanitaria e pol itica in quanto si inseris ce in un piano
economico di assistenza al quale partecipano, inviando aiuti, sing ole nazioni ed organ izzaz ioni um anitar ie. L 'attività dell'Esercito italiano in queste emergenze internazionali si è qu alificata per l' a ltra professionalità dimostrata, per l ' impegno profuso e per il generale e profondo sentimento d i rispetto per l'uomo che guida tutti lgi ufficiali, sottoufficiali e solda ti ch i amali ad operare. La FIDI-I con il riconoscimento consegnato al Capo di Stato Maggiore ciel! ' Esercito internazionale come la so lidari età umana po rtat a con sereni tà, professionalità, competenza e rispetto s i traduce in attestato di dignità cui tutti gli uomini, sia coloro che donano che co loro che ricevono , p ossono andare fieri.
* Federazione Internazionale dei Diritti dell'Uomo - Brevi cenni storici
La Federa zione Interna z ional e dei Dirilli dell'Uomo, fondata a Parigi il 28 maggio 1922è la prima Associazione creata per promuovere la difesa dei diritti dell 'uomo a livello planetario. Suo obiettivo è l'applica zione dell'insieme delle disposi zi oni della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo e degli altri strumenti interna z ionale che ne derivano, ed il cui rispetto è il solo che possa assicurare una pace durevole. La FIDH è presente ed inteviene in tulli i continenti, organizzando missioni di osservazione g iudi z iaria e di inchiesta in occasione di processi o di situazioni gravi che minacciano le libertàfondamentali. Dal 1975 ad oggi la Federazione ha reali zzato diverse centinaia di missioni in oltre cinquanta paesi Missione di carattere umanitario possono essere compite con l'aiuto di medi ci, normalmente scelti tra i ranghi dei suoi militanti. Le Leghe naz ionali per i Diritti dell 'Uomo, ci ra una quarantina, alle quali vanno aggiunte una decina di organizzazioni nazionali corrispondenti ed una trentina di candidate, che hanno chiesto di aderire dopo l'ultim o congresso mondiale di Parigi del /989 agiscono in favore della salvag uardia dei diritti dell'uomo nei rispettivi paesi. La Federazione è una ONG che gode di s tatus consultivo o di informaz ione presso le Nazioni Unile, il Consiglio d'Europa e l'UNESCO ed altre istituzioni internazionali. Mantien e in partico lare rapporti costant i con l'Alto Commissario delle Nazioni Unif.e per i rifugiati e la Commissione dei Diritti dell'Uomo delle Nazioni Unite.
Il Ministero della Difesa Italiano con il Decreto n. 88 in data S ottobre 1993 ba concesso la Croce d'Argento al merito dell'Esercito al Battaglione logistico di manovra " Carso"
Numero d'ordin e --·_ 91
MINISTERO DELL A DIFESA
DIR EZ IONE G E NERALE PER GLI UFFI C I ALI DEL L'ESE RCITO
IL
MINISTRO
SEGRETARIO DI STATO DELLA DIFESA
VISTA la l egg e 26 luglio 1974, 11. 330; co n decre to n ..... ........ .... ...8. .8.. ........ in data 05 ottobre 1993
HA CON FE RITO
Al 8° btQ L....man .....".. .CA RSO "
LA CRO CE .. ....
O'AR.G.E.NIO.................
AL MERITO DELL'ESERCITO
CON LA SEGUENT E MOTIVAZIO N E:
"Battaglione Log is tico di manovra Incaricato di costituire un centro logistico - nell' ambito dell'operazione "Pellìcano· • per la distribuzione di aiuti umanitari a favore della nazione albanese, In profonda crisi sociale ed economica, assolveva il compito con abnegazione ed elevata efficienza, superando le notevoli difficoltà ambientali e contribuendo in maniera determ inante ad alleviare I disagi e restituire fiduci a alla popolazione. Chiaro esempio di disinteressato spirito di sacrificio, capacità organizzative e professiona li tà".
ALBAN IA, 17 settembre 1991 - 11 giugno 1992.
Il Diretto r e Gene rale, visto il decreto legislati vo 11. 2911 993, rilascia il pre s ente documento per attestare l'avven uto conferimenro.
05 ottobre 1993
Roma,_ -
IL DtRETIORE GENE RALE
Gen. C. Egidio RE
Il Governo della Repubblica d'Albania , in occasione della partenza del Contingente Italfor "Pellicano" ha insignito il Contingente dell'Ordine "Madre Teresa"
REPUBLIKA E SHQIPER ISE
PRESIDENTI I REPUBLIKE.S
IJEP
KONTIGJENTIT TE OPERACIONIT ''PELIKA.'lf'
'li rcflirin '9{_,'E'fil'E
URDHRI "NENE TEREZA"
''I'Ell KONTHIBUTIN E lWlI QI Il .IEENi
PlR SHl'EmmABJEN E JDilDIAVE mTMAHITABE, mKE
KFlER DETYHE ME SHl'IRl' TE MAilI SOLIDA.HITETI
E SAKRIFICE, VEPllill KY QI Il NDIKIJAR Si TEPlmO:
PlR FOBCilml E MIQEs!Sl Mims USHTRIS1
E ITALIAliE :r.m.Mims Dr POroJVE TAJJ!"
(Traduzione)
Repubblica d' Alba nia
Il Presidente d ella Repubblica conferisce a l
Contingente dell'Operazione "Pellicano " l'ordine " Madre T eresa"
Tirana, li 1. 12. 1993
D ecreto Nr. 705
(Timbro Tondo) Il Pres idente Sali Berisha
(Motivazione)
"Per l'enonne contributo forn i to per la distribuzione degli aiuti umanitari, svo lgendo questo compito con elevato spi rito di solidarietà e sacrificio. La sua attività ha ulteriom1enterafforzato l'amicizia tra l'E sercito albanese e quello italiano e tra i nostri due popoli".
PE/l('EZ5l Il
Il Presidente della Repubblica d'Albania, Dr. Sali Berisha, ha concesso al personale di ltalfor "Pellicano" di cui sotto, l'Ordine di Naim Frasheri per gli alti meriti acquisiti nei confronti del popolo albanese
Ordine Naim Frascheri di 1a Classe
Gen. Antonio Quintana
Gen. Carlo Ciacci
Gen. Antonio Tob,ùdo
Gen. Vito Carlucci
Ten. Col. Franco Astuto
Ordine N ain Frasheri di 2a Classe
S. Ten.
Mar. Magg. "A"
Caporale
Soldato
Soldato
Giuseppe Di Noto
Michele De Palo
Mirko Aldeghi
Mauro Fabio Faidiga Caccia
Capitolo IX Il ''Pellicano'' attraverso la rassegna stampa italiana e albanese
Auiocolonna--k-RASSEGNA STAMPA
Il Contingente ITALFOR ''Pellicano" ha riscosso apprezzamenti unanimi da autorità nazionali ed estere, dalla stampa nazionale ed estera, da varie organizzazioni ed in particolare dalla gente comune italiana ed albanese.
Stampa italiana
- Da Agenzia Ansa ciel 12 settembre 199 I. Il Ministro della Difesa, On. Virginio Rognoni , presso la Commissione Difesa della Camera'' so lo la Difesa è in grado di appron tare in tempi brevi un'organizzazione così comp lessa e artico lata che ness un ' a ltra struttura civile, basata su l volontariato è in grado di offri re".
- Da Agenzia Ansa del 18 ottobre 1991. In occasione del viaggio cli ritorno a Roma da Tirana , il Sottosegretario agli Esteri On Claudio Vitalone, parlando con i giornalis ti ha messo in evidenza l'apprezzamento delle autorità albanes i per " ... la macchina ragguardevo le rea lizzata dal Pellicano" " l' ecce ll ente lavoro che il Cont i ngente di mil ita1i sta svolgendo pe r la distri buz ione deg li aiuti inviat i dall 'Ital ia" .
- Da agenzia Ansa del 15 novembre 1991 e varie testate giornalistiche. Shane Korbeci il Contingente ha operato " in modo articolato, comp leto , qualificato " " con generosa e spontanea e soprattutto senza pretese cli contropartite"" con grand i capac i tà e correttezza in maniera così ese mplare che s ul moclcllocsullaesperi enza italiana, l'Esercito albanese ha formato un battag lione tras po1to".
- Da Agenz ia Ansa ciel 17 novembre 1991.
" ... Persino la Croce Rossa Tnternazionalcsièavvalsaclcl Contingente Pell icano per la distr ibuzione di tonnellate di materiali alimentari e medicinali".
- Dal Giornale il "Centro" ciel 18 novembre 1991. L'Ambasc iato re Torquato Cardilli sottolinea " La speranza è che il grande sp iegamento cli mezz i, l'efficienza organ izzat iva, la dedizione deg li uom i ni , assic uri no ali ' Albania, in totale dissesto, il superamento de ll'emergenza "inverno" "
- Agenzia Ansa cie l 29 novembre 1991 11 Sottosegretario alla Difesa Giuseppe Fassin o sottolinea in una nota il " . R il evante conlri bulo al la pace mondiale ed una ri nnovata ed accresciuta presenza dell'Italia nella poli tica estera portata da i mi litar i ital iani, si a p ure clisam1at i "
- Da Agenzia Ansa ciel 19 dicembre 1991. Wilson AhmctiCapo del governo albanese, in un intervista al giornalista cieli' Ansa Graziano Molla " l'aiu to alimentare italiano è il p ri ncipale fallore d i stabi lità per l' Albania Per la sua distri buz ione l'unica poss i bi li tà è rappre sentata dal Conti nge nte M ilitare "Pel licano", che l utla l'Alban ia 01mai conosce ed apprezza pe r serietà di lavoro, d iscip lina e preparazione"
- Da Agenzia Ansa del 6 gennaio 1992. Durazzo - Roma - 5 gennaio. Nell'affermare che eia patte dello stesso Ministro albanese è stato ri baci ito per quanto ha fatto es t.a facendo l'Italia, Rognoni h.a anche sottolineato " abbiamo cap il o, grazie a miss ion i come q uesta, come
quella del Golfo e anche come quelle cli sostegno alle popolazioni Curde, che i soldati di leva, posti di fronte ad un impeg no che li responsabilizza al massimo, sono in grado di svolgere i loro compiti con grande efficienza". Un efficienza testimo niala oggi dal Min istro Rognoni e dal resoconto sull'attività svolta.
- Da "Il Messaggero" del 7 ge nnaio 1992. "V i porto il sal uto e il segno del grande apprezzamento del vosu-o Paese ne lla delicata e impottante missione che state comp iendo Senza retorica e con parole molto semplici, iIMinistrodellaDifesa Virginio Rognoni ha ieri elogiato g li uonùni del Contingente militare italiano in Albania".
- Da Ambasciata d'Italia: " ne ha dato personale comunicazione oggi l'Ambasciato re I taliano Torquato Carclilli al Min is tro degl i Esteri Al banese Ilir Bocka . Era stata I' Albaniaachiedereall'Italiadi p roseguire con la missione "Pellicano", elog iando l'Esercito Italiano per la dimostraz ione di e fficien za nello s piegamento e operat ività di uomini e mezzi. Analogo apprezzamento è stato espresso dalla CEE ".
- Da Pressitalia (serv izio spec iale) Roma, 25 genna io 1992
Piena soddisfaz ione è stata espressa dal Capo di Stato Magg iore dell ' Ese rcito , Generale Goffredo Canino, per l'attri buzione all'Esercito italiano ciel riconoscimento della FIDH. ll Generale Canino, nel ticevere ieri il prenùo a Torino nel corso de l congresso, ha detto: "Desidero ringraziare la FIDH, non tanto a titolo personale, ma a nome cli tutto l'Esercito e, in particolare, cli tutti gli Ufficia li, Sottoufficiali, Carabinie1i e Soldati ch e hanno partecipato e sono ancora impeganti nelle operazion i umanita ri e . G li Eserciti - ha proseguito il Genera le Can ino - non sono isti tuzionalmente preposti a sin1il i compiti, ma devono preparnrsi alla difesa annat.a e alla condotta della guerra. Ricordo, purtroppo la guerra è la storia dei popoli.
Ma la preparazione all 'eve ntua lit~t della gue rra rende le Forze Armate le uniche organizzaz ion i pe rmanenti in grado di inte rvenire con rap idità ed efficienza nelle emergenze di qualsiasi natura. L 'Esercito italiano con le missioni umanitarie condotte ha dimostrato che, pur garantendo l'a ss olvimento dei compiti istituzionali, può affrontare con estrema efficacia ogni situazione operativa. li fatto che una organ izzazione mondiale cli alto livello etico e morale come la Fcclerat ion Internationa le de Dro i ts de l'Hommc abb ia volu to sotto lineare l'opera dell ' Eserc i to it alia no a favo re dei popo li cu rd o e al banese è per mc e per tutto il perso na le motivo cli grande soddisfazione. Co lgo, in fatti , in q uesto premio - ha concluso il Genera le Canino - anche il 1iconoscimcnto modo partico lare co n il quale da sempre l' Esercito it a liano esegue tale tipo di operazione Va le a di re co n generosità, disporùbilità assoluta e con i più profond i se ntimenti di solidarietà umana".
- Da Agenzia ANSA ciel 27 marzo J992. - Lamezia Terme
- TI Ministro degli Esteri Gianni De Michelis, nel corso di un incontro con i giornalisti all'aeroporto cli Lamezia Te nne , ha confermato che il 2 aprile 1992 si recherà a Durazzo in Alban ia per" una visita dovuta ai nostri soldati che stann o face ndo un lavoro gigantesco ne l!'ambito dell'Operazione "Pellicano".
- Da "Gazzetta del Mezzogiorno" del 29 marzo I992. li Vicepres ide nte del Partito Democratico a lba nese Azcm Hajdari , ha inviato un messaggio a l Genera le Antonio Quin tana Comandante ciel Contin ge nte "Pell ic ano" " grazie per il s uo personale im pegno e per quello de i so lda ti italiani imp egnati nella diso·ibuzione di aiu ti umanita1i per il popolo albanese"
- Da "Informazioni della Difesa" marzo -aprile 1992 Al termine della visita, nel salutare il Generale Corcione in partenza dall'aeroporto di Tirana, il Capo di Stato Maggiore della Difesa albanese ha rinnovato i l rin graziamen to per la preziosa ed insost ituibil e opera svol ta dai militari i ta liani , opera che come ha ,icordato I ' Ambasciatore ital ia no Cardilli " ha contribuito in maniera determinante ad evitare una gue rra civile in questo sfo rtunato paese".
- Da agenzia Ansa de l 3 marzo 1992. A Durazzo De Michelis ha visitato la base italiana della "Missione Pellicano" per ' portare il ringraz iam en to italiano a dei ragazzi che - ha detto - hairno svol to un opera fondamentale non so lo dal punto di vista umanitario , ma anche sociale. L' eccezionale operazione Pellicano, un esempio unico in Europa, si è infatt i svolta in modo perfetto aiutando l'Albania ad ev itare tensioni so ciali molto per icolose". Una op i nione questa condivisa pienamente da Berisha che, nell' inconh·o avu to con De Michclis nel Municipio cli Durazzo, ha rilevato come l'Operazione " abb ia contribui to ad impedire una gue rra c i vi le".
- Da Agenzia AGI ciel 3 ap ri le I992 De .Michelis è passato poi a ringraziare per l'opera svolta gli uomini del co ntin gente dell'Esercito italiano " Pellicano" che , al di là della distribuzione deg li aiuti alimentari " ha collaborato per l 'ordinato e democratico sv olgimento delle elezioni, evitando nel Paese il risch io di un a guerra civi le"
" l'Operazione Pellicano è un ica a l mondo - ha affermato De Michelis - è perfettamente riusci ta con uno sple ndido lavoro senza alcuna po le mica pur tra mille diffico ltà" Nell ' arco di selle mesi , in fatti, i soldati di Pellicano comandati dal Genera le Antonio Qu i ntana che verrà sostituito da l Generale Ciacci, hanno distribuito oltJe 120 000 tonnellate di derrate scaric andole da 63 navi.
- Da Agenzia ANSA ciel 17 ap1i le 1992.
Cossiga: Auguri cli Pasqua a Contingente "Pe llicano" in Albania.
Il Presidente della Repubb lic a, Fran cesco Cossiga, ha avuto questa mattina un colloquio telefonico con il Generale Ciacci, Comandante del Contingente "Pellicano" che opera in Albania, e ha formulato gli auguri d i buona Pasqua a tutto il personale del Contingen te e gli ha espresso la gratitudine della Nazione per l'impegnativo lavoro svolto in Al bania, lo ba reso noto un comun ic ato del Quirinale.
- Da Agenzia Ansa del 30 aprile 1992
Italia - Al bania: Primo Ministro Meksi visita base " Pellicano" .
Ringraziando a nome del Governo di Tirana, Meksi ha detto che il suo Paese è cosciente dell'aiuto offerto da ll 'Ita lia in que sto d iff ic ile momento della storia albanese. "Per questo - ha detto Meksi -vog lio ringraz iare ancora una vo lt a tutti g li uomini coinvolt i nell'Operazio ne Pellicano".
A conclusione del la conferenza stampa - scrive ancora la ATAl' Ambasciatore Carclill i si è augu rato che la cooperazione fra le forze italiane dell'Operaz ione Pellicano e l 'Esercito albanese possa estendersi ulteriormente.
-
19 settembre 1992. Dal discorso del Vice Pres idente de l Cons igl io dei Ministri e Ministro degli Alimenti Sig. Rexhep Uka durante la cerimonia del 1° Anniversm·io de l "Pellicano" . Le sue parole su onano a ll'unisono con la voce del popolo albanese " ogg i grazie alla vostra partecipazione nel tra sporto e nella d istr ibuzione siaino in grado cli affrontare con success o la situazione futura e la riattivazione della nostra economia"
" .. . ancora una vol ta vo,r ci mettere in evidenza il grande aiuto de l Contingente "Pelli cano", per il rafforzamento dei rappo11i di amicizia tra il popolo ita liano cd albanese e tra i due Paesi bagnati dallo stesso mare l' Adriatico. Vi ringrazio.
- Dal di sco rso del Presidente della Repubblica italiana, On Oscar LuigiScalfaro, ten uta al campo QemalStafa a Durazzo il 18 dicembre 1992 .
" 111.i rivolgo a vo i, a Lei Genera le Ciacci, Comandante cieli ' Operazione, che conoscevo solo di nome unsaluto a voi Uffic iali, Sottufficiali, so ldat i e marinai volevo dire due cose:
• la p1i ma è piccola, ma detta con il cuore, gra zie questa mattina appena anivato (ndr. in Alban ia), forse i l primo tema affrontato con il Presiden te d'Albania e stato l'Operazione " Pellicano". Me ne ha parlato, come si parla cli una co sa che è entrata ne l cuore Mi hanno parlato de i med ici , del le decine cli migliaia di persone che hanno vis it ato ...grazie a tutti, grazie a ciascuno, grazie alle vostre famiglie per il sac,i{icio che fanno a senti rvi lontani Grazie Mi nistro Andò, nulla è più dolce che sentirsi augurare la pace ".
- Ordine del giorno dell'Esercito - dicembre 1992- firmato da l Capo di SME Gen. Goffredo Canino
" .. .inoltre, proceclcsenzasos te, con grande effi caci a e tra ummimi consensi, anche a livello i nternazionale, il nostrn intervento umanitario in Albania, ove l'Operazione
"Pellicano" ha conseguito risultati Iusinghieri a favore cli un popolo provato eia anni di sofferenze e di privazioni, offrendo ad esso una speranza di civiltà e di benessere."
- Dal messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica, On Oscar Luig i Scalfaro , al Paese - 3 1dicembre 1992.
" ho v isto i n Albania i militari italia ,ù donarsi senza risparmio per c hi ha bisogno, e qui rivo lgo loro un affettuoso saluto, e a tutti i militar i d ' Italia, che in tan te teJTe lontane sono presenti per ragioni di li bertà e cli pace."
Da "Stampa" del 2 gennaio 1993.
" il Presidente dell ' Albania, Sa li Be ri sha, ha pubblicamente riconosciuto il ruolo insostitu ib ile dei tnilitari i taliani impegnati nell'Operazione "Pellicano". L'attività di appena 780 uomini delle Forze Annate Italiane dura eia quindici mesi. "Quei ragazzi fanno miracolidice il Minis tro italiano della Difesa, Salvo Andò - . E il riconoscimento migliore per q uanto fanno ci viene dall e stesse autorit à al banesi. Il Pres idente Berisha ha detto che iJ1os tri mi litaii hanno dato un contributo insostiru ibile per la ripresa, lenta e faticosa, d ello Stato albanese. Basta q uesto".
- Da l di sco rso del Ministro della Difesa albanese, Sig. Safet Zhulali , in occasione della visita del Pres idente della Repubblica italiana 18 d ice mbre 1992.
" vo levo esprimere la gratitudine di tutti gli Albanesi a questo Reparto c he ha compiuto una missione di grandissima di mensione umana Signor Presidente (ndr. riv olto al President e Sca lfare), gli addetti all 'O peraz ione "Pellicano" sono arrivati in A lbania in un momento particolare, hanno aiutato un popolo in un momento molto diffici le de lla propria sto1ia hanno posto una pietra fondamenta le L'Italia sarà ancora più vic i na a noi.
- Dal saluto ciel Capo cli SMD Gen. Domenico Cordone -18 dicembre 1992.
" E' una giornata del tulio particolai·e per il Contingente " Pellicano" e per il XXTT Gruppo Navale , abb iamo l'onore di inc ontrare il Capo dello Sta to, il Pres id ente della Repubblica e sapendo ch e q uesto pe rso naggio
rappresenta il vertice del nostro Paese ediciamo pure che rappresenta l'Italia tout-court, approfittando di questa circostanza, ho de siderato essere presente, non tanto per pa vonegg iarmi dei me1iti che vo i avete acqu isito in questa terra così martoriata, così bisognosa cli assistenza, d'aiuto , cli sostegno, cli collaborazione; ma sopra ttulto perché des idero portare anch'io, in una versione più intima, il sa lu to non so ltanto mio che sarebbe poca cosa, ma sopratlullo il sa lu to delle Forze Anna te Italiane a lle qua li vo i appartenete, i l sa luto dell'Esercito, il saluto della Mari na, il sa lu to del!' Aeronaut ica e il salu to della Croce Rossa .Italiana
- Dal discorso ciel Ca. SM dell'Esercito Gen . Goffredo Canino tenuto al Campo Qemal Stafa, sede del Contingente ltalfor "Pellicano" in data 28 dicembre 1992. " ... Non dimentichiamo che il contributo e l'a ttività svolta in Albania ha frutta to il ricono scimento all'Esercito italiano del p remio della Comunità de i Diritti dell'Uomo, che è stato concesso nel febbraio sco rso a Tori no. Quindi il lavoro fatto, il nostro lavo ro, che è stato soddisfacente, è stato anche apprezzato nella comunità nazio nale , sulla stampa e i n televisione come pure a livello internazionale suscitan do l'interesse di altre Nazioni "
- Da l messaggio alla Nazione albanese, del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II il 25 april e 1993 a Tirana " sa luto i militari ciel Contingen te "Pellicano", che da tant i mesi si prodigano con ammi revo le dediz io ne nel se rvizio umanitario alle popolazioni bisognose"
---la RASSEGNA STAMPA ---mban~e---
Capitolo X Lettere - Documenti
Le tradu z ioni datla ling ua albanese sono state curate da Giuseppe Di Noto
Lettera inviata da una scolares ca di Pompei agli Ufficiali, Sottufficiali e Soldati del "Pellicano"
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Let tera d e ll 'Amba sci atore d' I talia inv i a ta in o ccasione de ll a Fes ta de ll a R epu bbli ca
Tirana, 219B·-1GIU92
e ' con orgoglio e sentimenti di commozione che in occasione del 46mo anniversar i o della fondazione della Repubblica rivolgo un saluto particolarmente grato a Lei e a tutti i componenti del contingente Pellicano.
Le Forze Armate italiane hanno rim esso piede in Albania dopo 48 anni come portatori di pace, di fratellanza e di progre sso; hanno evitato una guerra civ ile in questo Paese a noi part i colarmen te vicino dimostrando come il sac rifici o personale possa supplire alle carenze generate da una dittatura durata molti decenni.
La prego di rivolgere ai Suoi ufficiali, sottufficiali, soldati, carabinieri e crocerossine i miei piu' sentiti auguri e sentimenti di profonda riconoscenza, convinto che tutti Voi abbiate decisamente contribuito alla riaffermazione del prestigio della Nazione italiana.
al Contingente "Pellicano", 1ingraziandolo di tutto 1' aiuto dato all'Albania.
Momenti di meditazione di un militare del "Pellicano"in Albania.
V e do una t erra che non è la mia, ma alla qua le voglio bene comunque Sento una voce che parla una strana lingua, ma che comunque suona amichevole e dolce. V e do gente che non conosco e diventa sub ito mia amica . Sento che mi parlano e s o che mi ringraz iano, ma per cosa? .. . Magar i pe rchè s to aiutando questa g e nte ch e mi è amica? Ma cos 'è .. ., s o l tanto umanità. So che lontananza vuol dire lacri me di mio padre , mia madre , de lle mie s orelle o fratelli . Ma mi s ento vicino a loro , e sen to che loro sono fieri di me e perciò continuo a stare qua, a fare tutto quello che posso fare, che dev o fare, solo pe rchè s ono un uomo , e che l'aiuto che do è um anitario ...
Lea Ypi ]992
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m~ le jor.i t :u 11ro J juve , dl-.:e n Cs;C'!'ej o t .j ,H;h tr11pat e '.!o ntigjc,.
tit " Pe lik (trt"' , g~ZUQt· rest e n k o rnbij ! in'e
Sh J)i:''t'tfl mi r ,::njo ltjc'!.n tirtc mi5 Li! lar tC pic!l' pu!'!.~n e pa.1 -oC. (l..l!'
t u ej n dhe ofo lni'lit qC j~ d~ j : oni
UO l eJ<> :~i 2oti ::jor~<:l."el t ' ju :,h p~-ch e d he n ,F.i :-.crt: u:-i met
m:; t~ mi:-a p<ft' fest ~rt t.~a.j kowbiHl),re
Me l!.:> ns ideratc:, me t ~ la rtc
n u .1CANO
l n oc:c -iaòe (let M'>" Anni v tr r 1:1ar h) ll..o testa NIU- on.:i.le i tall&,i, t o r'Slulo i fll&1i ori alQ_I.W' i a 1,e 1 e ,r.<>o tr"-.i.1:$ ,n t:ul "to il P(n'1J~ ms,1-, lkl c:ontinsen tle Ulç.-ino.
8~11rino) Aneh c ln la.i::. p i ù Bl trt grA-titudioe J>(II' t itltltoncal.>11$ l.l\"2 ro S\IQ e d i t u tW 11 Suo peri:loni.lo,
I L CAJ'O Ol. !>'TATò XACGlOIU: 01! 1,M l)Jtf;Si\ MAU;Cco;KOSTAQ XARO LI
ITALS,,!; • I ; : GIU 1992 N,01/WM/ ff- 11
~t;. 0.,G.n \,.
L e tte ra invi ata da un a famiglia albanese ai militari del "Pellican o"
.Ml' IV>Sp.,{,' fi •°4' "" )'-/4~,. Mt1,,, /.;,~1~<, i2«; t1. ·..7.s,1 Eu&r",.,., ,. # ' s:1 T //?,YN.9 AL Ji>IN/~ $/'.,.,?,_"'7"'>7 . - ,?.,,. l4'-'r.n-<· ~, ....,,a# _,dn-; ~u,1,-;.....ne~ C:,,?1/,',J,ç, ,.?~*" """ v,',", /J,, ,. ,-r-~.tci/'u&'--r~«ro,-r.rJ' ..or: • ./~,,,e/4 ,..,,., ;r ru/ ' r.,,-z.t'.,•-t:"ll .,i~'.<1't (0,.,., 1, !Jc'l'/.J' /~ff; ,,-.,..,u,,,.,,.., d ,t',t D Yc .-:u t ' ,.,..,/' x.-4'..::!.;, tf'_A7~' o ~r ,,,.--en:t.-li' -?-8-6~, ""' 7"'(,x-4'dJ ....,~,p I v~.J_<#- - L"7"1 ~~_...,,.,,-4~,yu · ..,A/.( .,.... ~-?c4 ,ti, k-rn-<" ..--yut .:.krt:1 ~-.. ,..,,..~;._ -Lr.,.,.
Ai memb ri de ll 'Operazione "Pellicano" al personale dell'Ambasciata Italiana a Tirana e attraverso voi a tutto il pop olo i ta li an o .
Stimati amici, chi vi scrive è una semplice famiglia d i T irana
Alcuni giorni fà dopo aver fatto visita ad un no s tro amico che abita nella città cli Laç, stavamo aspettando un automezzo per ri tornare a T irana. Da lontano abbiamo intravisto una colonna di automezzi con le luc i accese (erano le 11.00 del mattino). Molt i cittadi ni che come noi aspettavano i l mezzo, sorridendo, iniziarono a parlare tra cli loro: stava arrivando l'Operazione "Pe ll icano".
Abb i amo p reso coraggio e con tutta la famiglia, io, mia moglie e le mj e due figlie, ci siamo avvicinati a lla strada per pote r vede re la co lonna più da vicino (poiché avevamo visto l'autocolonna una solo volta e alla televisione). E ' stato qualcosa d i emoz ionante! Dal più profondo cie l cuore ho percepito un s entimento di gioia, cli speranze e contemporane~unente, di fiducia, in quanto non siamo soli , ma, nel mondo, abbiamo degli amici che ci aiutano e ci amano.
Per circa mezz'ora, con mo l to rispello, abbiamo sa lutato con la mano l' autocolonna accompagnandola con gli occhi finché non è sparita dalla strada.
Popolo i ta l iano! St i mat iss i mi amjci! A nome della mia famiglia e cli centinaia di migliaia cli famiglie albanes i, med i ante ques ta lettera , così come abbiamo salutato l'autocolonna de ll'Operazione "Pellicano", vogliamo salutare tutt i vo i per il grande a iuto che ci state dando al nostro popo lo in questi momenti difficili. In tale occasione noi vogliamo valo1i zza re ed esaltare il grandle lavoro s volto dai vos t ri ragazzi del l'Operazione "Pellicano", dal persona le che dirige q uesta operazione e dal personale dell'Ambasciata italiana a Tirana.
Questi ragazzi tanto simpa t ici e tanto operos i ci hanno .inculcato rispetto quando con mo lta dignità e serietà sono passati davanti ai nostri occh i ù1 perfetta fila con i Joro automezzi in ordine ccl equipaggiati con tutte le più moderne apparecchiature. E per loro non costi tuisce vergogna o offesa caricare un sacco sc i volato in strada o, per di più , quando (non) gli spetta, scaricare da so l i la me rce una volta giunti a destinazione stabilita. Stimatissimi Signori del Comando dell ' Operaz ione "Pellicano", siate orgog li osi dei vostri ragazzi. Essi meri tano il p ieno rispetto del nostro popolo. Identico rispetto a voi, loro superio ri, c h e l i avete educati con lo spirito dell ' amicizia, rendendoli lavoratori instancabili e persone molto corrette e discip l inate.
Stimatissimi Signori dell 'Ambasciata italiana a Tirana! Anche a voi esprimo il nostro rispetto e ringraziamento in quanto avete svolto un grande lavoro, grazie al quale si è g i unti a questi accordi amichevoli tra i nostTi due popoli. E state svolgendo un lavoro amm i rabile sotto tut ti gli aspetti per aiutarci in questi momen ti d i fficil i
I n partico l are ammi r iamo l a figura e personalità del vostro Ambasc iato re, S ig. Torquato Cardilli (visto e sentito so lo alla telev isione) che, con il suo dolce sorriso e la maturità dei pensieri che esterna, ti fa sorgere speranze e ottimismo per i l futu ro. La fi gura del Vostro Ambasciatore è valorizzata non solo dalla nostra famiglia , ma anche eia centinaia e m iglia i a cli fam ig li e albanese , poiché il Sig Torquato Carclilli e il Vostro Governo, tutto ciò che ha promesso lo ha rea l izzato senza nessun p regiud izio o condizione politica.
Signori ciel personale dell 'Ambasciata! Perdonateci, ma amichevolmente vogliamo darv i alcuni sugge,imenti. ln questi difficili momenti abbiamo trovato anche alt1i Paesi amjci e anche a loro porgiamo i l nostro ringraz iame nto. Sia alla radio che in TV abbiamo sen t ilo che molti di questi Paesi hanno accorciato a l nostro Paese milioni d i dollari.
Per quanto riguarda l'Ita lia vi è un po' di confusione, come per esempio:
.. . la maggior parte degli aiuti che trasporta l'Operazione "Pell icano" sono stati accordati dalla Comunità Economica Europea!!! Ritengo che una simile opinione, cl i mo l ti cittadini con cui ho parlato, sorge da l fatto che ancora non hanno chiaro che tipo di peso ha, l'Ita l ia in questi a i ut i Q uindi è necessario chiarire in tutti i mod i l a quant i tà di aiuti che avete donato al nostro Paese e, per capirlo e valorizzar lo meg li o, co nteggiarlo in dollari Sono convinto che l' Italia occupa il primo posto, rispetto agli altri Paes i, pe r la quantità d i ai ut i donatici. Senza contegg iare migliaia di ragazzi e ragazze e cli famiglie albanesi che hanno emigrato e c he lavorano e v ivono in Italia. Spesso nella bocca del nostro Paese c' è questo detto: " tante vo l te è migliore un buon vic i no cli u n fratello " In verità noi siamo profondamente convint i di aver trovato un fratello e p iù di un fratello, in un periodo in cui gli atl'i ci facevano tante promesse e pochi aiuti ... ! Quindi il popolo ha ragione a stimare il bu o n vic in o.
V i preghiamo , amici e fratelli dell 'Ambasciata e del persona le dell'Operazione "Pellicano", di far conoscere questi sentimenti di am.icizia e cli ringraziamento de ll a nostra famig l ia e d i centinaia e migliaia di famiglie albanesi a tutto il popo lo ilaliano e al vostro Governo per gli a iut i che state po rtando in questi tempi diffici l i per il nostro popolo Abbiamo fiduc i a che ci resterete .semp re vicin i. "Gra zie Italia"
Con rispetto
la famiglia Xhabir Maxhalaku
Via Isa Bule ti ni n 53 T i rana -A l ban i a
Nota: scusateci se non abb i amo scri tto questa lettera in italiano, ma so lo nella nostra li ngua potevamo esprimere pienamente i nost ri sentime n ti. Qu esta lettera può essere p ubblicata in qualsiasi quotid i ano o riv ista italiana o in qualsiasi altro mezzo d i infor mazione. Nel caso in cui venga pu bblicato V i preghiamo cli sped i rc i u na cop ia.
Tirana, 10 luglio 1992.
Discorso del Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Alimenti, Rexhep UKA, in occasione del 1° anniversario del Contingente ITALFOR "PELLICANO", 20 settembre 1992.
Stimatissimo Signor G enerale Carlo Ciacci
S E. l'Ambasciatore della Repubblica italiana Sig. Torquato Cardilli
Signori Ufficiali, Sottufficiali, Militari e "Crocerossine"
dell ' Operazione "Pellicano"
Per m e costituisce un gra nd e onore e un a grande gioia, nell ' anni versario Operazione " Pellicano ", salutare cordialmente e ringraziare, a nome del primo governo democratico a l banese, il Genera le Ciacci, g li Ufficia li , i Sottufficiali, i Militari, le Infermiere Volontarie della C. R. I. e il XXII Gruppo Navale, per l 'e norme lavoro e i grandi sacrifici sosten uti per portare a t e rmine con successo questa stanca e umana m1ss1one.
II Generale C i acci ha illustrato la storia dell ' Operazi on e " P ellican o " e il suo sviluppo Vorrei so ttolineare i ri s ultati concreti del vostro grande lavoro per i l bene del nostro popolo.
ln un anno voi , con i vostri mezzi , avete percorso sulle nostre difficili strade circa 7. 500.000 Km trasportando viveri in trenta zone del nostro Paese, per un total e di 204.000 tonnella te:
86.000 ton. di aiuti a l imentari del Governo italiano;
105 .000 ton . di aiuti alimentari della Comun i tà Economjca Europea;
13.000 ton. di aiuti alimentari di altri Paesi.
Insieme al porto, al trasporto civile e al trasporto militare "l'Aquila " avete scaricato e d istr ibuito più di I 00 navi di aiuti alimentari.
I v ostri elicotteri da trasporto merci hanno effettuato più di 120 mis sio ni di volo nelle zone p iù lontane e prive di strade automobilistiche.
Nelle vostre officine di Duraz zo e di Valona per il mantenimento i n efficienza del parco automezzi, sono stati effettuati più di 8 500 interventi di manutenzione e di riparazione dei mezzi.
Nel settore della sanità, negli ambulatori di Durazzo e Valona, s ono state effettuate 130.000 v isite mediche dai vostri M ed ici Mi l itari assistiti dalle Infer miere della Croce Rossa Italiana
e so no stati distribuiti farmaci per un valore pari a circa 2 miliardi di lire italiane.
Citando tali dati si ha modo di chiarire all'opinione, in maniera concisa e significativa, il valore reale, insostituibile e prezios i ssimo dell'opera svo lta dall'Operazione "Pellicano" in favore del popolo al banese
L'eccellente lavoro e la vostra abnegazione in qualità di emissari di pace e di amicizia, adesso è nota ad ogni cittadino dell'Albania e le orme impresse sono incancellabili. II Gov erno democratico e tutto il popolo albanese ha un ' alta stima di voi e vi è riconoscente per tutto ciò che avete fatto. In tale occasione vogliamo ringraziare il Governo italiano per il grande sostegno che cj ha dato e ci da.
Durante questi 12 mes i la vostra attività ha anche costituito per i nostri operai e militari una grande scuola. Il vostro lavoro, la vostra a bnegazione, i sacrifici, la rigorosa disciplina, il vostro comportamento corretto, i I perfetto lavoro di pianificazione e logistico, l'innalzamento ad alti livelli dell'azione comune e della coordinazione dell'attività, l'organizzazione e la direzione delle colonne, il trasporto senza calo, sono un insegnamento e un modello per i no stri cittadini. II fatto che g li operai del porto in situaz ioni sempre più difficili e con le tensioni sociali della transizione democratica non hanno mai interrotto , neanche per un solo giorno, i l loro lavoro di scarico delle merci alimentari, anzi, hanno incrementato i l rendimento di scarico raggiungendo cifre pari a 2.000 ton. /g . d i grano e di 800 ton. /g. di merci varie alimentari per nave, rifornendo ritmicamente il popolo di viveri, è anche merito della presenza del l 'Operazione " P ellicano" in tale processo.
Oggi , grazie alla vostra partecipaz ione nel trasporto e nella distribu zi one, siamo in g rado di affrontare con successo la situazione futura, lo scarico e la di stribuzione dei viveri e delle ma terie prime per la necessità del popolo e la riattivazione della nostra economia.
La speran za e la fiducia de l nostro popolo verso il sostegno italiano è stata grande. Ciò è stato confermato anche da voi attraverso il
vostro lavoro La simpat ia e il le ga me con il popolo italiano ha radici anti che, ma esse si sono sv iluppate e hanno assunto le dimen sio ni dovute so lo con la caduta della dittatura e la vittoria della democrazia in Albania.
Ancora un a volta vorre i mette re in evidenza il grande aiuto del Contingente "Pellicano " per il rafforzamento de i rapporti di amicizia tra i l popolo italiano e albanese e t r a i Governi dei due P aesi, bagnati dallo stesso mare - l ' Adriatico.
Vi ringrazio
Il popo lo albanese sa essere ricono scente verso coloro che lo aiuta no nei momenti difficili.
Vi auguriamo buon lavoro, s uccesso e sa lu te nel vostro lavoro nobili ssimo e umano.
firma to Vice Presidente
del Consigli d e i Ministri e Ministro degli Alimenti Rexhep Uka
Lettera inviata dal Direttore dell'Istituto Diplomatico del Ministero degli Affari E steri
170/1045
Roma, 6 ot t obre 1992 Genti le Generale,
al rie ntro da lla Visita al "Continge nte Pell i cano" mi consen;ta di far Le giung ere a nome di tu t t i i giovani par tec i.pan ti ~l XXIII Corso di Form az ione Professionale pe r Volontari Dip lo~atici e mio persona l e i più since ri ringr az i a menti per la sq uisi ta a ccogl ienza e l a genti lis sima osp ita l ità
Ad essi si un i scono gl i ammirati c omplimenti per l 'opera svolta dal Cont ingente e per l a eua ammirabile or-ganizzazione c he abbiamo potuto constat are t utti persona lme nte i ns iem e con la co r tesia e simpa~ i a che ci è stata dimostrata
Mi consenta, gen tile Ge neral e, d i pregarLa di far g i ungere i nos tri ringraziamenti e com pl ime nti a tu tti gl i Uffic ial i ed ai suoi co l labo rato ri, un itamente a l ric ordn <li tutt i noi.
A quest i sent ime nt i vorr-e i aggiungere tutte le es pres sion i d i più v iva cor dia l i tà
( Min
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Gen t mo Genera l e d i Brigata
Ca rlo CIACCI
Comandan te Contingente Pell i can o DURAZZO
Lettera inviata dal Comitato direttivo P.R.A. di Durazzo al Comandante dell'Operazione "Pellicano"
Signor Generale, il comitato Direttivo del Partito Repubblicano Albanese, attraverso la Vostra Perso na, saluta tutti i membri dell'Operazione "Pellicano".
Tenendo in considerazione l'attività di due anni della vostra Opera zio ne "Pellicano", il nostro pensiero va ne i rapporti antichi esiste nti tra i nostri due Paesi anche nel campo militare.
Nel 1455 , Alfonso del Regno di Napoli e delle due Sicilie spedì a Skanderbeg artiglieria e 800 soldati. Il Re saggio ., il quale considerava g l i a l banesi come gli uomini più bravi e coraggios i dei Balcani, come i più orgogliosi, pazienti e ospitanti, gente della parola data , scrisse a Skanderbeg con l'amore, la pruden za e l'umorismo tipico dei napoletani:
"Celebre Principe e caro figlio! Questi soldat i spaventano il nemico , pure il bel sesso .. ."
Questa unità di soldati diede la vita sul campo di battaglia aBerati Ne l 1462 fu la volta di Skanderbeg ed aiutare il figlio di Alfonso, Ferdinando, che stava per perdere il suo Regno. Skanderbeg, che ora s i chiamava "II grande Alessandro" è "il capitano del cristianesimo" si recò in Italia. Gli storici ritengono l'intervento di Skanderbeg, determinante per la sorte della guerra Dunque possiamo affermare che le nostre relazioni contano radici antiche. Ma ritorniamo ai nostri tempi. Nel settembre del 1943 rimasero .in Albania circa 25 000 soldati italiani. Trovarono alloggio nella povera, ma nobile casa dei contadini albanesi, rimanendo fino alla fine della guerra Molti dei vostri soldati combatterono con lo spirito di abnegazione a fianco de i nostri combattenti e della libertà . Per le stesse circostanze drammatiche, in cu i ebbe luogo, questo avvenimento rimanà come un illustre esempio dell'amicizia e della fratellanza.
Signore Generale, voi vi trovate qui impegnati non in una campagna militare, ma per una missione umanitar ia. Lei d i persona e tutte le unità di cui che Lei è a capo, avete conquistato ,
avete vinto una grande battaglia, di estrema importanza , consolidando i ponti di amicizia tra i nostri due popoli. Durante i due anni, attraverso la vostra Operazione "Pellicano", l'Albania ha avuto il maggior aiuto vitale del!' Italia. E hanno fatto questo con una disciplina e conettezza senza precedenti, con tecnica e perfezione. I soldati italiani con la nobiltà hanno superato anche qualche malinteso casuale.
Oltre al vostro compito voi avete contribuito in un 'altra direzion e nella cura gratuita di decine di migliaia di albanesi.
Attualmente il popolo albanese versa in grandi difficoltà e sembra come se avesse perduto qualcosa delia fierezza e della sua nobiltà proverbiale. Però i sen timenti della riconoscenza e della amicizia contano radici profonde. Noi abbiamo la fiducia che il popolo albanese conserverà per sempre questi se ntimenti verso il popolo italiano. In questo quadro l 'Operaz ione "Pellicano" occupa un post.o particolare.
Nella qualità dei rappresentante del Partito Repubblicano, io e i miei colleghi abbiamo avuto l'onore di esse re ricevuti da Lei e visitare gli ambienti del Reparto. Quel che possiamo dire in poche parole è che tutti voi presentate l'Italia antica e nuova, senza la quale la cultura, l'arte e la civiltà moderna sarebbero povere. Voi rappresentate la sua suprema dignità Colgo l'occasione, Signor Generale, per porgere a Voi e al Vostro Stato Maggiore i nostri ossequi. II Partito Repubblicano, come pure tutto il popolo albanese, conserverà e apprezzerà l'amicizia tra i nostri due Paesi.
finnato
Sabri GODO Membro Comitato Direttivo P. R. A(la lettera viene pubblicata così come è giunta al Comando del "Pellicano")
Messaggio del Presidente della Repubblica d'Albania ai militari del Contingente Italfor "Pellicano"
In occasione della festività del Natale in data 15 dicembre 1992, il Signor Aleksander Meksi , Primo M inistro della Repubblica d'Albania, si è recato al campo Qemal Stafa - sede del Contingente Italfor "Pellicano" - per porgere gli auguri del Governo albanese, e suoi personali
Testo integrale in lingua albanese
t.1,; aJa qe ve~ru~n ng.'.:: J..- nari de"t- 1 me ~C' t r,H1::p r t \l ,tH1 2:?V ...X.,O 1.,on
:n.;li!'a usl,~~:11.:.rc r c <i8t'S\16!'& t':.8 13. .Je,,.c: :a !t.")ti0,:-.tt éhec K')mun:..t-ei l
v~lla naha('; I uroj c .:, ithe e,fektivi,; t.e "?ellkard:: · :èl!Htitdet
l,)C't':J 11',8 re3pekt. e 11: ire:i,!oh.,! e l e\'H: j et. e :rnt.omJct tcv -., r.rn)..;tl qc,
vctcm ne k<1te '-'it p ~rehku,..n 7,J m: ]ione }c:ilometN ne:;:ier Sh,;i 1~n
Atfl j c lit~na s,ritur kudo kr;~J:.e'.'\Apm· e t.elf'.en.:ilter. J.tn rm:.C dn té
ce motlt.
!. n o n :la<Ct.~ :un; kot:ev" t.~ r l, n dit , Hb,;,r" o p ;. r, .ioni ync v ! !'l r~ !;Soi \:i rt
g,je~tl':'1 pilo teve te h el i ko~tereve qA nh;,e~uttn ,) eten o ka':;or
bb.:'lO r'eve, :1e rrez >.k oby t.jeje 08<" ('non~:,t.!!.t :'.~ 2or1.en e Le:.1h~a t,1 9 r.Je nd.JenJe te l~r~o h\.l.:l3n~:.:m1, eì:ipP.r. m~ioìte:,o :-e t e " Po .:,;.. k:";n H, s ;SAte ket.iJ v lf.i !<ar.e bc:-e vi:.dta e ode:rhyt'j1) .::14':'l: t on e 11 '9 12G.O::>~ re.ate dhe k ane shpc:-nd~ r·c r l e.9 !l'l fl<'i l<l'l:nenr.e me n Jc v ~é re ;>rc j me se l 2CO :tliliori l1r~<-.;., ii.y c~bl! e :'lje aapek"
c:.H 11 \m o j,) pergo:;oJ dh$ j u ':.:i.!cr.dc :- oj n~ men yr-,1 to v ~c.:i:-.U;. Deshir~ l ti'" :,ho:.Qj llr. mi3ioru i o;;e rac-ir,~it · ?ellk1-111- ks dh1.: d! :ncn:,ic n e 1;0 tjc r ~ <J'= n,: i vlereeOJl!\Q l a:-t t:c:Jh!...t> k a :re11:fo~i fak:,1 qr, nJc r c :•,i t. ta n e , 4() kc'.:'1~ b aahkep ,1:-.•.1.:ir :ne tot'cst. ~uaJa
<iho n;o v:1, .i.11,;;.Qt to ri ne k u:;i:' tet. e dnl'l'.t.>kN1ci:,e chqi;>t.~ r e. :.IJe.
ngJ.;r,;.e me rendesi hu;t.orl.k• n • IM. :"r<tdho n 1et i t.itb - :,hqipl.cir do
ll..t> lhe 2.11.:1 13 1 SeElifarc. ,.ae pale <l1t.eah ne $h(l).F$1'i. Ajo dc i
iush a.t po li tiko , cko no m.i k !cu lt.u :-ore n~ 1nter-e!t te dy ;>opu,j ve
d:-~ t e p,.m,::::s 1ma i fid:l1kt lu,eu a!l'."'ltU dhe r.e fo8t<!I e ge :.d111e- 81
dhc dod ta.nl, ju do t~ r.Cjer.i veh t,en ~e Sb:.,i~r'1 8 ~ r:t1 i,hupine
t \H)J. 'Jai 199 3 d ,;i t<J joi:.e r. Jc: vn tj e tc:- im~r:Je.t>.·,. n o m i:,ionin
e ia.rte Jo e-eht~ n g~1"ìC'.:ei:-, Or. e :om bi,n!. m :;,,e è o l~ kn•er1 1 "
Gezua~ festae !
PRSSIOSNTl t S HC:I PERl!iE
Traduzione
Caro Si g. Generale di Brigata Carlo Ciacci, Cari Ufficiali, Sottufficiali , Soldati e Sorelle crocerossine clell' Operazione "Pellicano"
ln occasione delle feste cli Natale e cli Nuovo Anno , con particolare piacere e gioia, in nome del popolo albanese, del primo Governo democratico cieli' Albania ed in nome mio personale, vi invio i miei più cordiali saluti ed i p iù calorosi auguri a voi, alle vostre famiglie e, tramite voi, al popolo amico e fratello italiano. Auguro all'effettivo del "Pellicano" salute, lavoro fruttuoso, prosperità e gioia nella vila.
Nell'anno che sta per finire voi siete slati testimoni della storica vittoria della democrazia in Albania. Voi avete vissuto da vi cino , come testimoni oculari, l'entusiasmo per il rinascimento democratico del popolo albanese, che seppellì la feroce dittatura comunista, nonché l ' ini zio della sua nuova strada per l'in gresso in Europa. Ma voi, nello stesso tempo, si ete stati testimoni della catastrofica situazione di degrado e cli rovina, che ha trovato il nostro Paese la vittoria democratica de l nostro popolo con le elezioni del marzo cli quest'anno. Spettava a voi la nobile missione e d il forte impegno, assai apprezzato e rispettalo, nell'onere che avete assunto per starci vicino ed aiutare il nostro popolo nei primi passi, molto difficili, che doveva fare per la ricostruzione e la riforma salutaria economica . Voi vi siete impegna ti con abnegazione, coraggio ed alto senso di so lid arietà fraterna, per trasportare i generi alimentari per il nostro popolo affamato .
Il bilancio cli quest'anno che si sta chiudendo assegna un pieno successo per l'Operazione "Pellicano" Le 2 700 vostre autocolonne, che hanno operato da gennaio ad oggi, banno trasportato 226. 000 Ton. di merci a l imentari, inviati dal Governo italiano e dalla Comunità Europea nelle città e nei paesi , nella pianura e nelle montagne , nel torrido caldo dell'estate e nel rigido freddo dell'inverno. Siate orgogliosi! Dio vi benedica!
La nostra gente ha seguito da vicino, con alto apprezzamento , con rispetto e riconoscimento, il movimento dei vostri automezzi che, soltanto nel corrente anno, hanno percorso 7, 3 milioni di chilometri attraverso l'A lbania Essi vi hanno accolto con braccia aperte e con tutto il cuore. Essi ricorderanno sempre il vostro sp irito di sacrificio per su perare ogni difficoltà, il sangue freddo, la maturità e l' alta professionalità per evitare ogni pericolo a causa della difficoltà del terreno e del maltempo.
La no stra gente ha sco lpito bene nella mente e nel cuore le gesta dei piloti dei vostri elicotteri quando , i n condizioni atmosferiche avverse, deco ll avano per portare alimenti e medicinali agli abitanti dei paesi isolati dalla neve oppure dalle inondazioni di questi ultim i tempi . Tutta la nostra opin i one pubblica ha apprezzato l'opera dei vostri piloti , che salvarono la vita di quattro abitanti in pericolo d i annegamento dalle inondazioni nel Distretto di Lezhe
Con un alto senso di uman ità i gruppi sanitar i del "Pellicano" durante quest'an no han no v isitato ed esegu i to i nterve n ti sanitari in 126. 000 casi ed han no distrib u ito gratuitamente medicinali per u n val ore superiore a 1 200 milioni di lire. Questo è un altro aspetto molto importante e lodevole , per cui mi congratulo con voi e vi ri ngraz io in maniera particolare.
Des idero agg iungere che la missione dell'Operaz ione "Pell icano" ha altre dimensioni che no i apprezziamo altamente Così, è i mporta n te che i cittadini albanesi, addett i a collaborare con le vostre forze nell ' organ i zzazione e ne ll a l ogist ica, no nché i medici, gli infermieri ed i farmacisti al banesi h anno approfittato mo l to ed hanno tratto inseg na ment i preziosi dall'organi zzazione perfetta, dalla disciplina, correttezza e puntua lità nonché dal senso di sincera collaborazione delle forze del " P ellicano".
L 'attiv ità de l "Pe ll icano" ha avuto ed ha u n alto valore come una vera missione di am ic iz ia tra i nostri due popoli .
L ' a rrivo qui del "Pellicano" fa parte de i generos i aiuti che il Governo ed il popo lo ita liano hanno prestato e stanno prestando al nostro popolo in questo mome n to di transizione. Q u esto è u n in dice
che l'amicizia remota tra i nostri due popoli sta mostrando una nuova affermazione ed una nuova vitalità nelle condizioni attuali della democrazia albanese.
U n avvenimento di portata storica nelle relazioni italo-albanesi sarà la visita, molto benattesa da noi, del Presidente d ' Italia, l ' On. Luigi SCALFARO, nei prossimi giorni in Albania. Essa darà un nuovo impulso alle relazioni ed alla collaborazione ne l campo politico, economico, culturale, nell'interesse dei nostri due popoli e della pace e sicurezza nella regione.
Cari amici,
I festeggiamenti di Natale e Capo cl ' Anno li passerete lontano dalle vostre famiglie. Anche questo è un sacrificio da parte vostra in nome della nostra amicizia. Ma io desidero credere che, come nei momenti difficili del vostro nobile lavoro qui, anche nei momenti di festa e di gioia, come fino ad ora, voi vi se ntirete in Albania come in casa vostra
L ' anno 1993 sarà un anno impegnativo nell ' alta missione che vi è stata affidata. Io ho fiducia che voi la assolverete con la coscienza e l'impegno lodevole che vi caratterizza.
Il nostro popolo vi ama, vi rispetta e vi ringrazia di cuore, poiché voi siete diventati un simbolo di umanità, di nobiltà, di con-ettezza e rappresentate un ponte per i legami di amicizia che uniscono i nostri due popoli.
Auguri per le feste! Vi auguro dal cuore salute, prosperità, e felic ità nella famiglia e nella vita.
IL PRESIDENTE D'ALBANIA
Sali BERISHA
Tirana, lì 16 dicembre 1992
Telegramma inviato da] Santo Padre in occasione del Natale 1992
PÉR.POS'I;
INFORMATO PROSSIMA VlSITA PASTORALE DURANTE QUESTO TEMPO NATALIZIO AT MILITARI !TALIAN! IMPEGN ATI IN MISSIONI UMANITARIE INTERNAZ IO NALI SOMMO PONTEFICE AFFIDA AT ECCELLENZA VOSTRA REVMA INCARI CO
RIVOLGERE AT UFFICIALI SOTTUFFICIALJ ET SOLDAT I SUO BENEAUGURANTE
SALUTO ET MENTRE ESPRIME AUSPICIO CHE LORO IMPEGNO CONTRHIU!SCA AT ~·ROMOZ IONE UMANA CONCORDIA .ACCOGLIENDO IN VIT O DIV I NO REOENTSRE LORO IMPLORATA BENEDIZIONE APOSTOLICA ANGELO SODANO SEGRETARIO DI STA TO DI SUA SANTlTA
19/l<:: 19,09
NNNN
Discorso del Gen. Carlo CIACCI in occasione della visita al Contingente "Pellicano" del Presidente della Repubblica Italiana , On. Oscar Luigi SCALFARO. Durazzo, 18 dicembre 92, ore 15. 45
Signor Presidente , Mi consenta di esprimere la gratitudine di tutto il personale del Continge nte pe r l ' alto onore ed il privilegio di ricevere la visita del Capo dello Stato.
Tl Contingente - il l O ed il solo che opera fuori dal tenitorio nazionale sen z a armame n to - è il Albania da 15 mesi e più di 4. 000 uomini si sono avvicendati nei suoi ranghi.
Il nostro compito è di natura esclusivamente logistica. Ma le difficoltà da affrontare quotidianamente sono moltissime, e vengono superate grazie all ' impegno , allo s pirito di sacrificio e all ' entusiasmo degli uomini che hanno costituito e costituiscono il "Pellicano" .
Essi sono consci dell'importanza di quello che fanno; vedono quotidianamente il frutto del loro lavoro , sentono la gratitudine del popolo albanese e si impegnano sen z a risparmio affro n tando fatiche e pericoli con generosità, altruismo, spirito di corpo e orgoglio di appartenere ad una Nazione cha sa e vuole essere così generosa con un popolo vicino e amico.
Del Contingente fanno parte 6 Infermiere Volontarie della C. R. I. che si alternano ogni mese. Esse lasciano volontariamente la famiglia ed il lavoro per dedicarsi ad alleviare le pene degli albanesi sofferenti. La loro dedizione, il loro impegno costante e durissimo , fatto con animo lieto, sono un esempio ed uno sprone per tutti noi.
La Sua visita, Sig. Presidente, oltre che un privilegio, è un premio per tutti noi, un premio che testimonia l ' attenzione della nostra Patria per le nostre fatiche.
Graz ie , Signor Presidente.Lettera di un cittadino di Durazzo inviata ad un Ufficiale del Comando del Contingente Testo integrale in lingua albanese
ljU.ll!t~S I mi, 2~-!- .(993
lt t I.) f it-<MJVl
Durazzo, lì 28. l. 1993
Stimatissimo e rispettabilissimo Colonnello
Quale risultato del Vostro aiuto diretto e dell'esemplare correttezza dimostrata nel trattare il mio caso, entro 5 giorni sono stato fornito di visto per l'Italia ed il 31 gennaio 1993 parto per Bari a mezzo traghetto e proseguo per Roma col treno , dove mi sono state create tutte le possibilità per essere operato presso l ' Ospedale Militare di Roma.
Grazie al mio problema ho avuto modo di conoscere alcuni Ufficiali Superiori dell'Esercito Italiano. In primo luogo ho conosciuto l'alta umanità del Ministero della Difesa della Repubblica Ilaliana, il Vostro esemplare interessamento, Signor Colonnello , la calorosa e corretta accoglienza dell'Addetto Militare presso l'Ambasciata Italiana a Tirana e tante altre cose ancora. Da quanto sopra sono giunto alla conclusione che l'Esercito Ilaliano e il Vostro popolo devono essere fieri di Voi Ufficiali Superiori . lo non Vi conosco personalmente perché a causa della mia malattia non ho potuto incontrarvi ma , mio figlio, mio fratello ed il medico specialista curante, dopo l'incontro con Voi mi hanno riferito di essere rimasti molto soddisfatti dell'accoglienza e della promessa di veloce soluzione del mio problema.
La mia considerazione per Voi, Signor Colonnello, e per l'Addetto Militare presso l'Ambasciata Ita liana a Tirana la esternerò non solo al l'Ospedale ma anche al Signor Ministro della Di fesa della Repubblica Italiana
Da questo istante , Voi Signor Colonnello, sarete amico della mia famiglia . E se il mio ritorno dall'Italia Vi ritroverò qui troverò il momento adatto per incontrarvi e invitarvi a casa mia.
Con il sentimento di considerazione per Voi Signor Colonnello, accettate i miei auguri di successo nel lavoro e di felicità in famiglia.
Con ri spetto /
(Lirim PELLUMBI)0470-
Tirana , 18 febbra i o 1g93
s i sono compiuti k n questi giorni due anni di mia missione in Albania e si sta avvicinando il momento della pa r t.enza p er al tra destinazione.
Non Le na scondo che lascio qu est o Paese an: i cchito eia una forte esperie nz a politica e morale che diffJ.cilmento può essere acc umu lata in all:re parti del mond o
Sono soprattutto fiero di aver potuto, grazio anche al Suo sos teg no e d a quel l e degli uomini che operano sotto il Suo comando, difendere al r:teg l io gli interessi na2ional. L di aver guidato l'Albania verso l a Democraz ia , dj aver evitato alle sogl i e di casa nostra u ria gu(,rra civile e di aver portate soll i evo ma t eri.a l e e spii:;itua lc a una popolazione che per mezzo secolo è stata sotto la dittatura comun i sta.
P r. i ma di partire sarebbe mio desiderio fare a Le i ed a i Suoi uomini. la Vlsita ufficiale di co1u111iato che potrebbe aver luogo intorno al 10 ma rzo.
ln attesa di rivederLa ac c cl92. i sensi della mia massima consideraz i one
(Torquato Cardilli)
Lettera del Nunzio Apostolico in Albania
NUNTIATURA APOSTOLICA IN ALBAN IA
Tjrana, Aprile 1993
Signor Generale,
Mj è grad i to seri verLe q ue sta lette ra pe r esprimere i miei sensi di p rofo nd a riconos cenza per l 'assj sten za che il Continge n te Pell ic a no ha dato al sacerdo te Don Luigi Gug l ielmi, direttore della Caritas di Reggio Emilia , il quale fu gravemente fer i to durante il suo recente sogg iorno in Al bania.
Senza entrare nei particola r i del caso posso a ttesta r e che i Responsabili ed i 1 p erso na le med i co de l Continge n te s i sono prodigati, anche a notte i noltrata per dare a Don Guglielmi tutte l e cure neccessarie per il pronto soccorso a Tirana e poi per trasportarlo tempestivamente a Ba ri per ul t eriori accertamen ti e interven ti. Tutto ciò h a c ont ribuit o a salvare la vita d i Don Guglielmi.
Questa circostanza mi offre anche la possib ili tà di partec ip ar Le la mia s in cera gratitudine per l'e ro ico serv i zjo umanitar io che il Contingente Pellicano sta dando, già da tanti mes i e con amm i revole dedizione, al popolo a lba nese.
Con distinti ossequi ed auguri di R1Jona Pasqua.
Arcivescovo Ivan Dias
Nunzio Apostol ico
Signor Generale
Goffredo CANINO
Cap o Sta to Maggiore dell'Esercito
Via XX Settem bre
00100 ROMA
Cv-r--4' . A? /. . -, d.?.~--
.::Z ~./o Uu:unauo (.g//'ut:;,Uv?.-e, ,/1,a /~<Jfadz Roma, 07 apri l e 1993
Prot. n. 310/33
Illustre Signor Generale, di rientro a Roma, dopo la giornata trascorsa al "Pellicano", desidero inv iar la una parola di compiacimento e di riconoscenza.
Desidero compiacermi per la cerimonia ben riuscita e partecipata, in tutte le sue componenti, compresa la presenza del le Suore, dei sacerdoti ospiti e dei simpatici ragazzi del coro.
Voglio ringraziarla per la accoglienza e la disponibilità che, nell 'oc casione, mi ha riservato; ho gradito in particolare la videocasse t ta che, con abile maestria , avete voluto offrirmi durante 1 'incontro a tavola.
Con rinnovati sentiment i di stima e con vivo apprezzamento per il vostro importante lavoro, invio un cordiale saluto a Lei e a tutto il personale dell'Operazione Pel 1icano. __._ _. t
'dtJ'/J ov ni Marra)
Il 1ustre Signore
Gen. B. Antonio TOBALDO Comandante Operazione "Pellicano" in Albani a e. P. Roma 13 00100 ROMA
Lettera di un ex combattente sul fronte greco -al banese
Terni, 23 Aprile 1993
Car iss imo Don G iusepp e, ho ricevuto con sorpresa e piacere il Suo biglietto di Bu ona Pasqua dall'Albania.
Ma mma e Pa o la mi avevan o dato noti z ia c he Lei era stato destinato la gg iù, al no s tro Co nting ente militare.
Pu <> immagin are quant i ric o rdi il nom e A lbania abbia suscitato immediatamente in mc esse nd oci stato durante la gue rra. combattuta più di mc.uo secolo fa.
Pe nsando ch e Le i canunina in quella terra mi sembra per imme desimazi o ne, cli esserci tornato: rich iamo dell a memoria!
Tornere i a vedere quei porti, tanto sofferti, anche se le imma g in i di allora mi riapp a iono trist i
Se ha occas io ne di girare un po' , durant e lo svolgimento dei Suoi compiti, mi pensi e mi riveda allo sbarco a Valona, a Glia ve e davant i al la montagna del T rcbeshi nj (ove e ra il fronte di g ue rra) o s u l ponte cli Bcrat ( pri ma de l qual e furono fermati i greci ) d1e mi ri co rda ancora la nostalgica canzone dei soldati ··sul ponte di Berati" a somiglianza di quella "Su l ponte di Bassa no·· dell a guerra 19 15 - 18; da lì al zi lo sgua rdo a ll ' innevato Tamori , teatro cli ep iche gesta elci nostri so lda ti.
Si fermi un momento esegua lo scorrere della Vojussa, dell'O sum e de l Devo li, pensando che le loro acqu e riport a ro no nel nos tro Adriatico sangue italiano
E poi, Elbasan, i laghi di O c ridaedi Prcsba, Pograd cc. Korce e Bili sht i che seg narono la marcia dal fronte greco verso quello J ugoslavo e la strada per entrare in Greci a nella prima vera de l I94 l.
GraL ie per av e rmi pe rmesso questo v iaggio inunaginario.
E tanta profo nd a gratitudine, da p arte di un cx Sollolenente di fanter ia redu ce di Al bani a e cli Grec ia promo sso ora all 'e tà de i ricordi Te n Colonnello T. O., ai so ld ati del C ontingente ' ·Pellica no·· che la loro opera pacifica di a iuto e di assistenza danno agli a lbanesi la vera immagine dell' Iralia amica e generosa , riscattando, agli occ hi dei più anz iani di lo ro, quella no n esal tante, nono stante il valore e il sacrificio dei no st ri so ld at i. dcg li anni dell'occupazione e della gue rra avventurosa
A Le i tanti au g ur i e un cord iale sa luto, Suo Costanzo De Carl o
Messagg io al Genera le T o baldo.
Com m ovente le ttera
da u n villagg io alb a n ese
Dopo due a n ni di attività in Alb a n ia , i mili tar i d ell ' Operazione " Pe ll icano" so no di ve ntati una p iccola istituzione pe r tutto il Paese. Forse è q uesto , l'indicatore più conc re to dell a soli dar ietà tra popo li
amici . Ma fino ad ogg i, la miss ione "Pellicano" è stata desc ri tta e co mmentata so lo da co loro ch e ha nn o av u to a che fare con loro direttamente: gio rn alist i, pol itici , am bas ciatori. Ma che cosa ne pensano gli al ban es i? Che co sa ne pen sa il semp li ce cittadino'? Alcuni g io rn i fà, il Co ma ndante della Missione, Genera le Antonio To ha ldo , ha ricevuto una lettera dal villaggio di Gjilaj , vicino Kavaje. E 's tata sc ritta da un ab it ante del v ill aggio, Is ma il Gj uzi. Una persona semp lice che, con paro le piene d'e mozione, ringrazia i militari.
Stimatiss im o Genera le, Cos tituisce un g rande onore per me espr im ervi le mie impress ioni . Tutti i miei amici italiani son o an dati via da qui. La mi a casa e molto triste se nza loro. E'da tante tempo c he una voce interna mi turba l'anima e mi spi nge a scriv e re qualco sa sul " Pelli cano·· Ali' ini LiO ho pensat o di scrive re una poesia, ma poi ho camb iato id ea perché avevo tante cose da es prim ere. Che cosa si diceva del "Pellicano' · all'inizio? Gira va voce che era un invasore, ma di forma moderna . Ma come possono esse re inva so1i coloro c he hann o lo s tesso sa ng ue d i Virg il io. Petrarca, Dame, Pa varotti e Cele ntan o? L ' Operazione ·'Pellicano .. è giunta dal mare, ma noi alba nes i abbiamo sofferto terribili es perienL.e dal mare. Ne i secoli ci ha so ttrallo i no str i figli sparpag liandoli per le vie del mondo. h sempre dal mare. ne ll'aprile del 1939. le trupp e italian e sbarcarono in Albania . Era vamo convinti che og ni strani ero fosse nostro nemico. Noi che abbiamo costruito centinaia d i bunk e r, per "combatte re'' co ntro tutto il mo nd o. non abbiamo avuto a lc una diffi co lt à a costru ire questa fonezza fantasma
r militari del " Pe lli cano" g iunsero per la prima volta ne l mi o vi ll ag g io ne l marzo de ll o sco rso anno. Veniv ano a g ruppi di 3 o 4 persone accompagnati da un poliziotto albanese. Erano timidi. Sa lut avano sempre per primi, a nche i pili piccoli. Erano cu ri os i, osservav a no tutt o Ma anch e noi eravam o c ur io s i, soprattutto i ba mbini. Toc cavano tullo: le macc hine , i vestiti. Pili mi avv ic inavo a loro e più mi sussultava il cuore. Che cosa mi stava succedendo ? E ro tanto e mozionato c he dimenticai di dire '"buong iorno" a l primo che in co ntra i Ez io , un carabiniere corpulento, mi s i avv icinò e percependo il mio imb arano, quasi per aiutarm i. mi salutò per primo. " L ' It alia è ge ne ro sa e be ll a" g li di ss i in italiano. "A nche l'Albania " mi rispo se cli fia to il carabin iere. Ho 48 anni e fu la prima vo lta in vi ta mi a che incontrai un o s trani ero. Qu e ll a notte nel vi ll aggio non si parlò di altro: ' ·Js mail ha parlato co n g li italiani".
Un g iorn o la loro macchina s i fc rm ti ne ll a strada d i pietra. Al po sto ci e l trattore , v i e ra un aratro, trainato eia un somaro. che a ra va il cam po . Era una scena che avrebbe causato so lo ilarità. ma v i giu ro davant i a Dio, che ne l viso di uno di loro vidi scendere le lac rime.
Cra iniziato g iu g no del 19 92. Le cili ege e rano pronte per essere raccolte. I fiori e rano tutt i sboccia ti. Il nostro villa ggio non è mai tanto bell o co me in qu esto period o. Seni.i i il rumore di una macch ina e s u b ito c ap ii. Erano i mil itari. Per primi, i bambin i ini z iarono a strillare: "Gli
ital iani " Usci i fuori anch'io come tutti gli altri. Erano "circondati" da una folla. Parlavano, anche se nessuno li capiva Ridevano, fotografavano.
"Vorremo entrare a casa tua, perché s i amo s tanchi ", mi disse Gianni. Io non credetti alle mie orecchie. Impazzii dalla gioia. Si i ncl inarono davanti a ll a po r ta, in seg no cli rispelto ... F uor i c'erano tante persone , inc reduli che g li ita liani fossero e ntrati a casa mia . Avevo tante ci l iege, rakì , bevande do lc i con esse nze di rose. Avrei voluto dargl i tutto, anche l'anima, m a avrebbero accettato d i bere qua lcosa a casa mia ? M ia moglie , dopo aver pu l ito con cura i bicchieri , mise un po ' di sc iroppo e glielo offrì ...essi bevettero assettati e dissero: " Che buono!".
Continuavo a rimanere sconvo l to . Ero il primo nel villaggio che avevo parlato con i meravig li osi militari ciel "Pellicano". La mia casa era la prima in cui loro erano entrati.
Adesso eravamo diventati amici L'8 gi ug no 1992, mia fi g l ia comp iva 18 anni Lo fes teggiamo insieme , ma il giorno su ccessivo, perché gl i italiani erano occupati Trascorremmo 6 ore in sieme e facemmo tante fotografie. Mia figlia recitò poesie in italiano ed in albanese. lo cantai "Che sarà !" . Subito dopo Antonio mi disse: "S iamo seduti di fronte l ' un l 'a ltro . Siamo così anche nella carta geografica". Era cli B rind isi.
U n gio rno, alla fine del Marzo 1993, ricevett i la visita più importante Era il Comandante de l "Pellicano" , Generale Antonio Tobalclo. "L'Alban ia deve camminare da sola" - 1ni dice.
" Sicuramente - gli rispondo - con I' ,Ìiuto del!' Europa e, i n partico lare, de ll 'Ita l ia" , ero tanto confuso che quasi quasi non lo cap ivo Non so perché , ma ho sem pre immaginato gl i Ufficia li superiori come delle persone mo l to fredde, come il ghiaccio. Ma il Generale non era per niente così, a vederlo non sembrava , ma Antonio Toba ldo era una cara persona che si rallegrava della fresca atmosfera del villaggio. La s ua voce era calma, doci le. Aveva un aspetto nobile .
Questo è stato i l colmo per me. Pe r cu i non voglio più scrivere degli altri incontri. A casa mia sono venuti 62 diversi militari. E so l tanto di quattro di lo ro ricordo il nome, perché era sc ritto a destra delle loro giacche. Non lo nascondo, gli a lbanesi fanno di tutto per conoscere g li s tranieri , da cui possono approfitta re. Questa è conseguenza cli un iso lamento lungo, crudele, ma io po sso sottoscrivere che non ho voluto prendere nulla di loro , né l' i ndi ri zzo , né il numero telefonico.
No n pos so descrivere il lavoro titanico svo l to da l "Pe lIicano"; gli elicotteri simili a farfalle che si dirigevano pe ,fino nelle più isolate e povere zone cl ' Albania. Que sto non è nelle mie possibil ità, non rien tra nella cornice di questa mia opera. Ma c redo che attraverso que sti miei pensieri, ho fallo luce a lmeno s ug li as petti invi si bili di que st a gigan te azienda Pe r tutto questo, miei cari amici cie l "Pe llicano", vi ringrazio Per sempre vostro .
Ismail GjuziCapitolo XI Cronaca delle visite degli avvenimenti e cerimonie
Visita de l Comandante del 5 ° Corpo d 'Armata Gen. C.A. Ghino Andreani26 SETTEMBRE 1991
Visita del Vice Primo Ministrn AlbaneseG ramozPashko e del Mini s tro Commissario Straordinario per gli aiuti
Shane Korbeci29 SETTEMBRE 1991
Ore 1O visita del Ministro della Difesa Albanese. L ' ing. Perikli Teta ha visitato il Comando Contingente a Durazzo era accompagnato dall'Ambasciatore d'Italia Torquato Cardilli, i l Ministro Korbeci, il Commissario Straordinario del Governo per gli aiuti Sig. Feruz Mataj e il Col. Francesco Merlino.
25 OTTOBRE 1991
Alle ore 8.30 sono giunte all'aeroporto cli Tirana con un velivolo dell' AMI, il Sottocapo di Stato Maggiore dell'Esercito Gen. Luigi Federici, il Gen. Alberto Zignani, il Gen. Walter Sini, il Gen. Giuseppe Ardito e il Ten. Gen. Gaetano Messina per una visita al Contingente. Gl i alti U fficiali sono p artiti da Tirana alle ore 18 dello stesso giorno .
29 OTTOBRE 1991
Alle ore 12.30è giunto all'aeroporto di Tirana un velivolo AMl con a bo rdo il Capo del Servizio Trasporti e Materiali dell'Esercito, Ten. Gen . Michele Ricci ed il Capo del V Reparto dello Stato Magg iore dell' Eserc ito Gen. D . Eugenio Mocchi. Il velivolo è ripartito il giorno stesso alle ore 13.30. La vis i ta del Capo del Servizio Trasporti e Mate1iali e del Capo del V Reparto SME si è protratta i nv ece si no al giorno l novembre 1991.
31 OTTOBRE 1991
Alle 10 è giunto in visita all'accampamento di Durazzo il Capo di S. M della Difesa Albanese Sig. Kostaq Karoli, e alcuni Ufficiali del suo Stato Maggiore. Gli Ospiti hanno mostrato interesse per l'organizzazione logistica mes sa in atto , per i materiali in dotazione al Contingente e per i capi di equipaggiamento individuale. Nel corso della visita è stata indicata la possibilità di far partecipare alle manifestazioni celebrative d ella festa nazionale albanese (28 novembre) una fanfara dei bersaglieri
6 NOVEMBRE 1991
Alle ore 8.45 è giunta la D elegazione Interminis teria le incaricata di attivare i l Centro Operativo per i rimpatriandi dall'Albania. La Commissione era così costituita:
- Consigliere Paolo Ducci , Capo Delegazione - MAE;
- Dir Gen. Consigliere Mario Sca li , Affari Regionali Conferenza Stato, Regioni, Pres idenza de l Consiglio;
- Co ns igliere Clara Bisegna , Con s igliere diplomatico de l Ministero per l 'Immigrazione;
- Dott. Riccardo Compagnucci, V ice Pre fe tto - Minis tero dell'Interno ;
- Doll. ssa Natalia Nico Fazio , Funzionario della Protezione C ivil e ;
- F unzionario della D.G.E.A.S.
12 NOVE MBRE 1991
1112 novembre 199 1 ha visitato il Contingente "Pellicano" il Ten Gen Giuseppe Scandurra Procuratore Generale Militare della Repubblica.
14 NOVEMBRE 1991
A bordo di un velivolo AMI atterrato all'aeroporto di Tirana è giunto in visita al Coma ndo il Gen. B. Duilio Benvenuti, respo nsa bil e del coordinamento, in ambito SME, dell'Operazione "Pellicano ".
20 NOVEMBRE 1991
Alle ore 9 si è riunita, pre sso il Comando del Contingente, la Commissione incaricata di s orvegliare l'applicaz ione del " Memorandum d'intesa" ciel 26 Agosto 1991 e sulle corretta distribuzione degli aiuti. Della Commissione facevano parte i seguenti componenti:
- per la parte italiana:
• primo consigliere ci eli' Ambasciata d ' Italia Raimondo Celi;
• Ten. Col. Romano Rota del Comando Co n tingente;
• esperto della cooperazione Modestino Cirolli;
• per la parte albanese:
• consigliere del Ministro d e l Commercio Interno Valentin Prifti;
• spec iali sta del Ministero del Commercio Interno Shpetim Kola ;
• specialis ta del Ministero relaz ioni Economiche con l'Estero Ilir Kodra.
21 NOVEMBRE 1991
Alle ore 8.45 il Signor Presiden te della Repubblica On. Francesco Cossiga, ha telefonato al Comandante di Italfor "Pellica no"; s i è infom1ato su ll e attività in corso ed ha esp resso il suo personale compiacimento " per la professionalità, l'efficienza e la prudenza" insieme con il desiderio che tale compiacimento sia estes o a tutti quanti sono impegnati nell'Operazione "Pellicano".
6 DICEMBRE 1991
A bordo di un velivolo AMI è giunto il l ° Cappellano Militare Capo del Comando 5° C. A. , Mons. Angelo
Sa ntarossa che , il g iorn o s uccess i vo, nell'accampame nto del Cen tro Logistico "Carso", ha im partito il Sacramento d e lla C res ima ad alc u ni m il itari ci e l Contingente " Pe li icano ".
7 DICEMBRE 1991
S i è tenuta pre sso il Coma ndo del Cont i ngente la terza r iun ione d e l Co mmi ss io ne di Con tro llo prevista dal " Memorandum d'In t esa" tra il Governo a l banese ed il Governo ltaliano. La Commission e ha provveduto a ll'ap p rovazione de l verbale relat ivo alle quantità d i ciasc una derrata recap itata separatamente ai magazzini cie l d istretto, co n mezz i ital iani o a cura degli alban es i ; è s tata espressa riserva di approv a zio ne per l' ol i o per il qua le è in corso una co n t rov e rs ia c he r iguarda i l traspo rto effettuato d agli alb a n es i
15 DICEMBRE 1991
Ha reso v is i ta a Tta l fo r " Pell ica no" l'Ordinario Militare Mons G io va nni Marra il qua le ha amm i ni stra to i l Battesimo a 13 cittad ini al ban es i e la C resima a 1 1 militari italiani d e l Co ntingen te
Alle ore 12 30 è giunto in v is ita all'accantonamento a nche i l N unzi o Aposto li co a Tirana Ivan Dias accompa g nato da Mons. Diego Causero. Erano prese nt i:
- l'Am basci atore d'Ita lia a Tirana e Signora;
- il Mini stro Pl eni po te nz iario designato pe r g li a iut i di emergenza lng. Fer uz Mataj;
- il Comandante d e l XXII Gruppo Navale i n Durazzo, C. V. Andrea Cag noni ;
- 1' Ufficia le di collega men to presso l'Ambasciata d ' It alia a Tirana , Col. F rancesco Merlino.
- un a troupe cie l TG 2.
Al te rm ine d el la ceriJnoni a rel igi o s a tutt i i c onvenuti hann o consumato il ranc io presso la mensa de l Con tingente. L ' Ordinario Militare dopo aver visitato il Cont ingente è r i part i to nella s t essa giornata.
18 DICEMBRE 1991
Si è tenu ta presso il Co ma ndo d e l Contingente "Pe llic ano " la qu arta riunione della Corrunissione di contro ll o prevista dal Memo randum d ' Inte s a tra il Gov e rno al banese cd i l Governo italiano. La comm iss ion e ha prov veduto a ll ' approvazione cie l verba le re lativo alle qu antità di c iascuna derrata re capitata separata me nte ai magazzini del d istretto con mezz i ita l ian i o a c ura degli a l banesi alla data del 15 D i ce mbre
19
DIC E MBRE 199 1
Alle ore I 6 i l Primo M in ist ro A lbanese Vilson A hmet i , rece nteme n te desig na to dal Cap o d e l lo Stato, ha ricev uto a colloquio come primo atto ufficial e l 'Am basc iatore d'Italia a Tirana , Torquato CardiJli , il Co mandante de l Contingente "Pellicano", il Corruni ssario Straordinario per gli aiuti d 'e mergenza , Feruz Mataj e 1' Ufficiale di Collegamento per la Di fes a press o l'Ambasc iata d ' Tta l ia a Tirana. Ne l corso d el c olloquio il Primo Mini st ro Ahmet i , dopo aver formulato il proprio riconoscente app r ezzamento per la missione "Pelli ca no ", ha espresso
l'auspicio ch e l'a ss i stenz a al popolo a lb a ne se non si esau r isca a l termine d ell'operaz ione i n co rso . TI Comandante de l Co ntin gente, ha rich iamato l ' atte n z io ne d el Primo Minis t ro s ull' es igen z a priori tar ia di ass icura r e il corretto sv iluppo delle all i v it à co nce rn e nti la s icu rezza e l'impiego del pe r s onale di manovalanza
23 DICEMBRE 1991
Alle ore 7 30 è g iunt o p r esso i l Cen tro Log isti co "Car so" i l Gen. C A. Benedetto Spine lli Co ma ndante cie l 5° Corpo d 'Annata , il qua le ha esp resso i l suo comp i acimento per la pro fess ion al ità e l'efficie n za dimostrata dal persona le del Cont i nge nte . Il Comandante del 5 ° Co rpo cl ' Armata è r ien trato in Ttal ia alle ore 10 de l g iorno s tesso d opo aver v i s i talo il Ce ntro Logistico "Carso" e aver formu l ato gli au g uri pe r le p rossime festivi t à al personale ciel Contingente "Pe lli ca no" . Nella stessa g i ornata i l Signor Pre s id e nte d e ll a Repubblica, On . Francesco Coss iga , ha tel efo nato al Comandante cl i Ita l for Pe ll ic ano per fare g li a uguri per le pro ss ime festiv i tà a tutti quanti so no imp egnat i nell'Operazione " Pe ll icano".
24 DIC EMBRE 1991
A ll e o re 21 ne ll a Cappella realizzata presso il Centro Logis tico "Carso" è s tata ce leb r ata, dal Cappe ll ano M ilitare del Cont i ngen te, la Me ssa per il Santo N ata le. Eran o presenti: - il Comandante del XXll Gru p po Nava le in Durazzo; - una trnup e d e l TG3.
29 DIC EMBRE 1991
Alle o re 8.12 nel corso d i una b r eve c e r imon i a, presso il Contingente, ne ll a quale so no s tat i form ul ati gl i auguri per le festiv ità alla Comu nità ita li an a res ide nte in A lbani a. A ll a ce ri monia erano pre se nti il Consig liere Diplomatico Raimondo Celi del l 'Ambasciata cl ' ltalia a Tirana in rapprese nt anza de ll ' Amb asciatore, il Co l. Francesco Me rlino , Ufficiale di Collegamento pe r la Di fesa pre sso l ' Ambas ciata d ' Italia a Tirana e ri s pellive Sig nore, o ltre a perso nale dell ' Ambasc i ata . Al t erm i ne de l la cerimonia tutti i presenti hanno cons umat o il rancio presso il refettorio cie l C e ntro Log i s t ico "Cars o "
31 DICEMBRE 199 1
Alle ore 9 30 sono gi unti a ll 'ae roporto di Tirana-Ri nas , a mezzo di vc ltore AMT, a lcuni Membri della Co1runiss ione Difesa dell a Ca mera, guida ti dal Pre s idente d ella Commissione stessa, On Raffaele Costa , ed accompag na t i dai Sottocapi di S. M cieli' Eserc ito e d ella M ari na. La Com m issione h a visitato le infrastrutlurc de l Continge n te in Durazz o, il XXII Gruppo Nava le, ripart en d o alla volta dell ' It alia alle ore 15 . 30 dello s tesso g iorn o . La Commis s ione era s eguita da a lcun i g iornalisti. Present i per J ' Eserci to i l Sottocapo cli Stato Maggiore, G e n . d i C.
A. Mario Buscemi e il Gcn. d i B Duilio Ben ve nuti.
6 GENNAIO 1992
Alle ore 9 30 è g i unto all'ae roporto di Tirana -Rina s , a bordo di un ve li volo AMT, il M ini s tro della Difesa
Italiano On Virg inio Rognoni accom pagnato da l Capo di Stato Maggiore della Marina e da l Sottocapo d i Stato Maggiore del!' Esercito Il Ministro, ricevuto ali' aeroporto dal suo omologo albanese, da a l tre Auto ri tà locali e da l! ' Ambascia tore d 'Ita li a, dopo un breve incontro con i rappresentanti de l Governo A lb anese, svoltos i in una residenza dello Stato a Durazzo, ha visitato i l Conti n gente nelle sedi d i Durazzo e Valona ed il XX TI Gruppo Nava le, ripartendo alla vo ita de l l'Ita l ia al le ore 15 de l lo stes s o g iorno.
16 GENNAIO 1992
Nella giornata ciel 16 il Gen. D Luigi Campagna, I spello re delle Trasmi ss i on i , h.a effelluato una visita presso il Cont in gen t e Pel li cano L'Ufficiale Genera le è g iunto a l campo d e l "Pellicano" con un e li cottero dell' ALE pa rtit o da Ba ri Pa lese al le ore 7 30 La visita si è co nclu sa n e ll a stessa giornata. Nella s te ssa giornata, vis i ta d el Vice Ministro del!' Ordine Pubblico albanese Co l. Robert Gj ylameti, accompagna to da l Commi ssar io S t raordinario de l Governo per g li a iu t i di eme r genza , S ig. Feruz Mataj.
20 GENNA IO 1992
Visita presso il Comando del Contingente de l Primo M in istro Albanese Vii son A hmeti. Il Primo Ministro era accompagnato da l Minis tro ciel Commercio Es tero Ylli
Cahiri , clall' Ambasciatore d ' Italia Torquato Card illi e dal Commissario Straordinario per g l i aiuti di e merge n za Fe ruz Mataj. La v is ita è stata seg uita dall a Stampa e dalla televisione albanese. Tutti i convenuti hanno consumato la seconda colazione presso l a mensa unificata d el C. L. "Carso". A l termine d ella vis ita il Primo Minis tro ha espresso il s uo personale apprezzamento in s ie me con la grat i tudine a nome cie l popolo albanese pe r l'opera del Pell ica n o che ha avuto il mer ito cli favori re l ' in staurars i d i relazioni am ichevoli tra l 'Ita li a e l'Alba ni a : ha anche ausp icato la continuazione della missione su di un pi ano "europeo". Analogo apprezzamento è stato espresso dall ' Ambasciatore Torqu ato Carclilli.
24 GENNAIO 1992
Alle ore 8.30 è atterrato all'aero porto di Tira na un velivo l o AMI con a bordo:
- Gen. D Nicola Vo zza , CapodelIV RepartoclelloSME;
- Te n. Ge n. Rodolfo Stornelli, D irettore Generale della Sanità Militare;
- Ten. Gen. M ich ele Fracchi olla , Capo del Corpo di Commissariato;
- Ten. Geo Gaetano Messina , Capo del Corpo Automobilistico;
- Gen B Duilio Benvenuti , Coo rdin atore de ll a Missione "Pellicano".
La d elegazione ha visitato il Contingente, il Poliambu latorio di Durazzo e le infrastrutture portuali di Durazzo Tutti i convenuti hanno consumato la seconda colazione presso la mensa unificata cie l C. L. "Carso" La vi si ta si è conclusa nella stessa giornat a
25 GENNAIO 1992
S i è te nuta p resso il Coma nd o ciel Contingente "Pellicano" la sesta riunione d ella Commiss ione di controllo prevista dal Memorandum d' lnt esa tra il Governo a lb anese ed il Governo italiano . La Co mmis sio ne ha provveduto all'approvazione del ver bale re lat ivo alle quantità di ciascuna derrata recapitata a i magazzi n i di DistJetto, separatamente con mezzi ital iani o a cura degli a lbanesi, a ll a data del 15 Gennaio e del verbale re lativo alla quinta riunione della comm issione tenutasi i l 20 gennaio presso il Ministero del Commerc io Interno.
26 GENNAIO 1992
Al le ore 12 presso iI Comando cie l Contingente, nel corso d i una breve cerimon ia è s tato offeno un pacco clono ai membri della comun ità ital iana residente in A lban i a. Alla cerimonia erano presenti l'Ambasc i ato re d'Italia Torquato Cardilli, il Consigliere Raimondo Celi della Ambasciata d'Italia, il Col. Francesco Merlino , Uffic iale di collegamento per la Difesa. Al termine della ceri mon i a tutt i i convenuti hanno consumato il ranc io presso il refellorio ciel C. L. "Carso".
6 FEBBRAIO 1992
Alle ore IO i l Capo cl i SM d ella Difesa, Gen C. A. Domen ico Cordone, ha telefonar.o al Comandante del Con tin gente. L ' alta auto r ità ha espresso il suo apprezzame n to per la missione in corso, si è complimentato per l'immagine del le Fo rze A rm ate emessa attraverso il "Pe llic ano" dalla trasm iss ione Ra i Tg2 "Pegaso" d el 5 u. s ., ha preannun ciato una s ua visita (i n data da definire) , ha formulato auguri di buon lavo ro a tullo il personal e.
7 FEBBRAIO 1992
Alle ore 21, in occasio n e de ll a manifesta z ione conclusiva dei Ca. STA92 , è s tato effettuato un co ll egamento in di retta via satelli t e con sis t ema "Argo" Il Capo d i SIVI della Difesa , il Capo d i SM dell'Esercito ed il Comandante cie l 4 ° C. A. hanno colloquiato brev e mente con il Comandante ciel Contingente.
11 FEBBRAIO 1992
Il Capo cli Stato Maggiore dell'E sercito, Gen . Goffredo Ca nino , h a reso visita al Cont i ngente "Pellicano" ne ll e due sedi di Durazzo e Va lon a.
13 F EBB RA IO 1992
Il M ini s tro elci Trasporti Bernini , in visita a T irana, h a c hi esto d i in con trare il Comandante del Conti ngente. Il colloquio è avvenuto il giorno 13 alle ore 15.30, presso la res ide nza del l 'Ambasciatore d'Italia. Il Ministro dopo essers i comp lim entato pe r il successo della missione h a chiesto valutazio ni tecnico opera tiv e cli vario genere in merito alle quali - ha assicurato - riferirà al Capo del Governo in vista della s ua visita in Al bania prevista per il 21 p. v
14 FE BBRA IO 1992
Alle ore I O, ha fatto visita al Comando del Contingente in Durazzo , il Ministro della Difesa Albanese, Sig.
Alfred M oisiu , acco m pagnalo eia alcuni Ufficiali de ll o S tato Maggiore Di fesa Era no p r esenti Ambasciato re d ' Italia a T irana, Dott. Torquato Cardilli e Ufficiale di Collegamento per la Difesa Co l. Francesco Me rlino . Il Co mand ante del Contingente, dop o il briefing, ha acco mpagnato l'ospite in visi ta agi i im pianti ed a t trezzatur e dcli' accantonamento Part ic o la re interesse ed atte nzio ne sono s tati riservat i a li ' esame della situazio ne infras trutturale. Gli ospiti hann o preso congedo dopo ave r co ns umato il primo ranc io presso la mensa unificata de l C L. "Carso"
3 MARZO 1992
Alle ore 7 .30 è atterrato ne lla Z AE del C. L. "Carso" , un e licottero d el 1° Rgt. ALE " Antares" con a bordo:
- Gen D. Sergio S iracu sa , I spettore cieli' Aviaz ione Leggera de ll 'Ese rci to;
- Gen. B. Gianfranco Ronchi, Comandante del Ge ni o d ella RMCE;
- Ufficiali accompagnatori
La delegazione ha vi sitato le in frastrutt ure di Durazzo e Valona. L'eli cot te ro è rientrato in patria co n le s ucc itate autorità i l gio rno 4 marzo.
1OMARZ O 1992
Alle ore 12 visita de l Ca. SMD Gen C. A Do menico Corcione .
16 MARZO 1992
Ha reso visita al Con tingent e "Pellica no" l a Dele gazione compos ta da:
- Ten. Gen F rancesco Altomare, Capo de l Coq)O di Amminis tra zio ne;
- Te n. Gen Michele Fracciolla , Capo del Corpo di Co mmi ssari ato;
- Magg. Gen M ario Di Martino, Capo del Corpo de ll a Sanità Milita re; - Magg. Gen. Francesco Co ns iglieri, Capo dei Servizi San. della RMNE;
- Gen. B. Gianni S alvatori , Sottoc apo di SM Logistico
R.M.CE ;
-3 U ffi ciali accompagnatori.
I componen ti della Delegazione, dopo aver v isi ta to le infrastrutture di Durazz o e Valona, hann o avuto un incontro con gli U/SU . d ei ri spe ttivi Corpi Logistici . La Delegazione è ri e ntrata in Italia nel pomeri gg io della s tessa giornata.
18 MARZO 1992
Il Mini s tro per gli I taliani ali' estero e per l'immigrazione
On. Margherita Boniver ha reso visita al Contingente "Pell ic ano" in Durazz o. Il Ministro , dopo aver ascoltato il briefing illu st rato dal Comandante del Contingente ed aver effett uato una visita ali' accantonamento, ha parlat o al personale ( Uffici ali, Sottu fficiali e militari d i T ruppa) manifes t ando il v i vo apprezzamen t o a nome del Governo Alle ore 18 , dopo una "p un tala" al poli am bulatorio e a l XXII Gruppo Nava le, e una breve ricognizione in
elicottero, è ri p artito alla volta dell'Italia dal!' ae roporto cli Tirana - Rina s . Durante la visi ta ha anche pres ied uto un incontro con c irca 60 italiani d 'Al bania, alla p resenza cieli ' Ambasc i atore Carclilli e del Mini stro alba nese dcli 'E dili zia Lui gi Aleksi.
2 l MARZO 1992
Nelle giornate ciel 21/22/23/24 marzo " per motivi di sicurezza in occa si one d elle e lezioni politic he a lb a nesi" , il Comandante ci el Contingente ha sospeso le attivi tà d i trasporto delle derrate alimentari. L'attivi t à verrtl p r ogrammata in relazione all'evo l versi della si tuazione.
23 MARZO 1992
Nella giornata del 23 marzo ha effettuato una visita a ll e infrastrutture cie l Cont i ngen t e in Durazzo Il Sen. Achilli ( Pre s i dente d e lla Commiss ione Affari Esteri ciel Senato Italia no) accompagnato dag li Ono revo li Orlando e Portandino , tutti prese n ti in Albania qua li Osservatori per le e lezio ni politiche in corso. G l i stess i ha nn o consumato la seconda colazione pres s o la mensa unific ata
28 MARZO 1992
Alle 1 1 il Comandante d el Contingente è stato ri cev uto d al Presi dente della Repubbli ca Albanese Ramiz A lia , i I qua le ha vo l uto esprimere "la sincera riconoscenza de l popo lo albanese per l'a iu to umanitario ri cevuto dal popo lo it aliano " e il s uo pe rso nal e apprezza m ento per i r i sultat i consegu i ti dal! 'Operazione P ell icano. Erano prese n ti a lt ' incontro:
- S. E. l' Ambasc iatore Torquato C ardilli;
- il Co l. Francesco Merlino, U. di co ll egamento;
- il Col. L uigi Sanso ne , Vice Cte del Contin gen te;
- il T en Col. Wladimiro A le xitch , Capo di SM del Con tin gente.
L ' incontro si è co ncluso alle o r e 12.15.
29 MARZO 1992
Alle ore 9 .3 0 visita del N un zio Apostolico di Tirana, Mons. Iva n Dias. Nell'occasio ne il pre lato amm i nistra il sacramento della Cresima a dodici mi l itari italian i.
2 APRILE 1992
Alle ore 16 i l Comandante del Contingente è stato ric evuto da l Capo cie l Go vern o albanese on. V il s on Ahmeti che, a nom e de l Capo dello Stato, lo ha insignito de ll 'o no1ìfice nza "dell'Ordine di Nai m Fra sher i di l" c lasse" con la seg ue nte m ot ivazio ne : " Per l' alto c ontributo fornito al comando dell'operazione "Pe lli cano", organizzata per la distribuzione deg li aiuti di emergenza, e per i legami di amicizia con i l popol o al banese"
3 APRILE 1992
Visita del Min istro degli E steri ita liano O n . G ianni De Michelis accompagnato dal! ' Ambasciatore T orquato C ardilli.
Erano prese nti in oltre:
- l'Ambasciatore Giuseppe Santoro;
.
- il M in . Plen. Giovanni Castellancta;
- il Min. Plen. Alessandro Gratini;
- il Capo di Stato Maggiore della Marina;
- i l Sottocapo di SM dell'Esercito;
- il Cons. Claudio Zanghi;
- il Cons. Antonio Zanardi -L andi;
- l'Uff. d i Collegamento pe r l a Difesa, Co l. Francesco Merlino;
- circa 35 g iorna li sti
La Delegazione ha assis tito ad un bri efing e, dopo una colazione in piedi, ha preso conuniato per rientrare in Patria.
4 APR ILE 1992
Nelle giornate cie l 4, 5 e 6 Aprile, in occas ione de ll e consultazioni e lettora li per consentire al persona le ciel Contingente cli ese r ci ta re il proprio cli r illo d i voto sono stati organ i zzati trasporli per e eia B r ind is i co n mezz i de lla M. M . e dell'Aliquota ALE cie l Contingente. Sono stati trasportati:
a) 4 Aprile:
- Nave "S Marco" (da Duraz zo) :
U : 18;. SU.: 74; . Tr: 18 1;
- Nave "S . Gio rg io " (da Valona):
.
U : 10; SU. 48; . Tr: 122;
- Elicotlero CH47 (eia Durazzo):
U : 4; SU .: 4; Tr: 1 1;
b ) 5 Aprile:
- Nave "S Marco " (eia Durazzo):
U: 1 1;. SU: 46; Tr. : 7 3;
- Nave " S Giorgio" (da Valona):
U : 5;. SU: 15; T r.: 35;
- Elicotte ro CH47 (eia Durazzo) : .
U : 10+2 CRI; . SU . : 12; . Tr. : 2 .
c) 6 Ap rile:
- Elicot tero CH47 (da Durazzo):
U : 10+2 CRI; SU: 12; Tr: 2
I votanti i n to tale sono stat i 7 16 su 905 un it à presenti al Contingente, pari al 79%. Il pe r sona le in licenza par i a 162 unit à ( 1 1 U, 74 SU; 77 Tr.), ha votato ne l segg io di res id e n za
7 APRILE 1992
li Gen. B. Duilio Benvenuti termina il s uo mandato cli Ufficia le Coordinatore presso il Cont.ingente "Pellicano ".
8 APRILE 1992
A ll e o re 8.30 Il Gen. B. Antonio Quintana ha ced uto il Co mando d e l Co ntinge nte a l Gen. B. Ca rlo Ciacci a lla presenza de l Sottocapo di SM del l'Esercito, Gen. C. A. Mario Buscemi, in rappresentanza del capo di SM d ell'Eserci to Hanno assistito alla cerimonia il Gen. D. Nicola Vozza , Capo del IV Reparto dello SME, la sorella Freddosio, Ispettrice Nazionale d e l Corpo d elle Infermiere Vo lontarie della CRI, il Con s igliere cl' Ambasciata Raimondo Celi in rappresentanza ci e li ' A mba scia tore d'I t alia a T i rana, il S ig. Feruz Mataj, Commissario
Straordinario per gli aiuti di emergenza, il Col. F rancesco Merlino, Ufficiale di Collegamento per la Difesa ed il C. V. Cagnoni, Comandante ciel XXJI Gruppo Nava le.
18 APRILE 1992
ln occasione della " Santa Pasq ua", ha reso v i s i ta ad "ltalfor- Pellicano" l 'Ord inario Mi lita re Mons igno r Giovanni Marra , il quale ha amm inistrato il balles i mo a 6 cittadini albanesi.
Erano p r esent i :
- L'Ambasc iato re d ' Italia a Tirana e signora;
- L'Ispetto re Monsignor A. Balliana;
- Segretario Don. F. Sarri Sartori.
L'ordinario m ili tare, dopo aver benedetto e presenziato alla ce1imon ia inaugurale de ll a nuova "cap pella" del Contingente, è ripart i to ne ll a giornata del 19 aprile.
30 APRILE 1992
Alle ore 12 visita del Prim o M ini s tro a lbanesc Aleksander Meksi e ciel Ministro della Sanità Tritan Sheh u. Gli os piti sono accompagnati dal!' Amba sc iato r e d'Italia Torquato Cardill i.
16 MAGG IO 1992
Ne ll a g iornata de l 16 maggio un velivo lo AMI ha traspo rtato, su l la tr atta Ti r ana Rinas -Milano Mal pensa, una rappresentanza d i personale (U/SUffr) ciel Contingente ap partenente al le trnppe alpine. G li stess i parteciperanno a l Raduno Naziona le ANA (Milano 16-1 7 maggio 1992) li rientro in Alban ia è previ s to per i l g iorno 18 magg io mezzo
19 MAGGIO 1992
Ha r eso vi s i ta al Contingente " Pellicano" nelle sed i di Durazzo e Valona una de legaz i one composta da:
- Ten. Gen. Gaetano Messi na , Capo del Co r po Automobili stico;
- Magg Gen Mario Di :Martino, Capo del Serv iz io Sanitario;
- Magg. Gen Francesco Consigliere, Direttore della Sanità della RMN E ;
- Magg. Gen. Adamo Forte, Vice Direttore I SPEDIFE;
- Co l. Luciano Severini;
- Ten Col. Mass imo Cesqui;
- Ten. Col. Antonio Cac chione.
I com pon enti della delegazione, dopo aver visitato le infrastrutture d i Durazzo e Valona, hanno avuto un incontro co n g li U/SU d e i ri spettivi Corpi. La delegazione è rientra ta in Jtalia ne l pom eriggio dell a stessa giornata.
5 GIUGNO 1992
Alle ore 10 ha reso visita al Co n ti nge n te " Pellicano" il Ministro della Difesa Al ban ese Safet Zhulali col s uo seg uito.
E ran o prese nti in o l tr e :
- 1' Ambasciatore d ' Italia in Albania Torquato Cardilli;
- l 'Ufficia le di c o llegamen t o per l a Difesa Co l. Frances co Merlino .
Dopo il b ri efing cd una rapida visita ali' accantonamento è ripartito a ll e ore I 1.45.
I I LUGLIO 1992
Visita del Capo de l Co rp o Veterinario Magg . Gen. Domenico Nesci.
21 LUGLIO 1992
Nel pomeriggio il Presidente del gruppo dei 24, Sig. Anderssen, in missione ufficiale in Albania, si è recato al porlo di Durazzo mentre erano in corso le operazioni di scarico di mais da l la nave Valona. li signor Anderssen, a ll a presenza del Vice Presidente della Repubblica Albanese, del S ig. Mataj Commissario Straordinario per g li a iuti di emergenza e del Sindaco di Durazzo, s i è comp limentato con il Vice Comandante de l "Pell icano" per l 'opera svolta dall 'E. l. e si è brevemente intrattenuto con alcuni capicolonna.
Viene celebrato presso l'Ambasciata italiana il matrimonio t ra i l Mar Orci. Giova nni Brullo e la S ig. na Cristina Nika.
4 AGOSTO 1992
Un e li co ttero del ] ' A liquota ALE ciel Contingente in missione prepianificata Durazzo/Bari/Durazzo per trasporto materiale tecnico, nella trat ta Bari/Durazzo, ha imbarcato il Gen. D. Pietro Solaini V ice Comandante de l la Regione Militare Nord - Est. L'Ufficiale Generale è giunto in A lb ania per rende re visi t a a l Contingente ·'Pellicano", è rientrato in Patria nella g iornata del 6 agosto
7 AGOS TO 1992
Ha iniz io un corso d i p r eparazione tecnica per Ufficiali clcll ' Escrcilo albanese con istruttori Ufficiali del Contingente "Pell icano". Il corso avrà termine il 22 agosto '92.
11 AG OSTO 1992
V i s ita al Contingente " Pellicano" del Comandante cie l V Corpo d'Armata Gen. C. A. Ghino Andreani.
15 AGOS TO 1992
li Nunz io Aposto li co Mons. Ivan Dias ha imp artito il Sacramento de ll a Cresima a 23 militari de l Contingente e ad una c ittadina albanese.
21 AGOS TO 1992
Visita al Contingente "Pe lli ca n o" nella sede di Durazzo cli Madre Teresa di Calc utta.
20 SETTEMBRE 1992
1° Ann ive rsario della presenza ciel Contingente in Albania. Al la cerimonia erano presenti numerose au torit à tra le qua li:
- A leksancler Meksi, Presidente del Co nsig li o dei Ministri;
- Rexheq U ka , Vice Primo Ministro della Difesa;
- Safet Zhulali, .l\tlinistro della Difesa;
- Artan Hoxha, Mini s tro cie l Commercio;
- Tritan Shehu, Ministro de ll a Sanità;
- Feruz Mataj, Commissario Plenipotenziario per gli aiuti d'emergenza;
- Ylia Vasho, Capo dì Stato Maggiore de ll a Difesa;
- Astrit Mehja, Vice Ministro dell'Ordine Pubblico;
- Sopot Tati, Vice Ministro della Pubblica Istruzione;
- Torquato Carclilli, Ambasciatore cl'llalia.
Nel corso della manifestazione, nella quale sono stati schierati al fianco dei Reparti cl i "Pe ll icano" anche la musica d'ordinanza della B "Pinero lo " e una compagnia cli formazione composta da so l dati e poliziotti albanes i , il Primo M i nistro On. A. Mcksi ha conferito al Comandante cie l Contingente l'onorificenza di la classe dell 'Ordine cli ' ·Naim Fraschcri".
A l term in e le autorità , g l i invitati, il persona le della compagnia di formazione a lbanese e della musica d'ordinanza della B. "P in ero lo" hanno preso parte al pranzo d i Corpo.
La manifestazione, proseguita nel pomeriggio con un concerto della musica d'ordinanza della B. "Pinerolo", s i è poi conclusa in s erata con uno spettacolo musica le rea li zzato da cantanti e complessi della televisione albanese , che hanno così inteso , ononu·e l'opera "Pell icano" a favore della loro Nazione.
30 SETTEMBRE 1992
Ne ll a g iornata del 30 settembre, nel quadro delle att i vità d i cooperazione tra il Ministero degl i Affari Esteri e del Min istero della Di fesa, alcuni freq ucntatori dell 'Jstituto Diplomatico Italiano, hanno effettuato una visita a l Contingente "Pellicano'·. Erano presenti inoltre l 'Ambasciatore d ' Italia a Tirana Dott. Torquato CARDILLI e l ' Adclclto Militare Col. Antonio Sciaulino.
22 OTTOBRE 1992
Conferenza stampa del Comandante del Contingente "Pell icano".
29 OTTOBRE 1992
Visita del V ice Comandante ciel 5° C A. Gen. D. Renzo Romano.
31 OTTOBRE 1992
Viene tenuto presso i l oca l i del campo un concerto della scuo la per handicappati di Durazzo .
24 NOVEMBRE 1992
Nella g iorn ata del 24 novembre l'Ambasciatore in Ital ia di s ua Maestà Bri tannica Sir Patrick Fairweather , e alcuni Ufficiali, Soltuffic iali e marinai della nave da guerra "Glouces te r" hanno fatto visita al Con tin gente "Pellicano". Erano , inoltre, presen ti l'Ambasciatore cl' Italia a Tirana e l 'Addetto Militare Col. Antonio Sciauliuo.
26 NOVEMBRE 1992
Ne lla g iornata elc i 26 novembre hanno fatto v isita al Contingente "Pelli c ano", alcun i rappresentanti de ll a
Commissione Este ri della Camera dei Deputali, g uid ati dall'On. Antonio Cariglia. Hanno presenziato l ' Ambasciato re d'Ita li a a Tirana Dott. Torquato Ca rdilli e l'Addetto Milita re Co l. Antonio Sciaulino .
16 DICEMBRE 1992
Nell a giornata de l I 6 dicembre , il Pr imo Min i stro Albanese, Aleksander Meksi, accompagnato dal M i nistro de ll e Finanze, dal Commissario per gl i a.iut i slrao rclinari e da a lt re per sonalità politiche, ha formulalo ai componenti del Contingente gli auguri pe r le pross im e festività legge ndo il messaggio del Presidente della Repubblica Albanese Sali Berisha.
18 DICEMBRE 1992
Visita al Cont in gen lc "Pell icano" del Pres idente della Repubblica Ita li ana On. Oscar Luigi Scalfaro e de l Presidente della Repubb li ca a l banese Sa li Berisha. Erano presenti, il Ministro de ll a Difesa On Salvo A ndò , i l Capo cli Stato Maggiore de lla Difesa Gen. C. A. Domenico Cordone, il Consig li ere Militare alla Presidenza della Repubb li ca Geo. C. A. Paolo Scaramucci , il Capo di Gab in etto del M i nistero della Difesa Amm. Sg. Antonio Staglianò, l'Ispellr ice Nazionale infe r miere Volon t arie della C. R. I. So rella Pulcinelli, il Ministro della Difesa al b anese Safet Zhu lali ed i l Ministro de ll e F in anze
A lfred Serraqi .
TI S i gno r Presidente della Repubblica, nel corso della v is ita i n A lb ania, è stato accompagnato dalla figlia Ma rianna, è s t a to ass isti to da ll a segue nte de legazione ufficiale:
On. Emilio Colo mbo , Min istro deg li Affari Ester i;
On. Salvo Andò, Ministro de ll a D ifesa (a Durazzo); Consigl ie re di Stato Gaetano Gifu ni , Seg ret a rio Generale della P residenza de ll a Repubblica;
Ambasc i atore Alessandro Quaroni, Capo del Cerimon ia le Dip lomatico della Repubb l ica;
Min P len Giuseppe Ma ria Borga, V ice Direttore
Genera le degli A ffari Politici;
Min. P len Francesco Aloisi de Larderei , V ice D irettore Genera le degli Affa ri Economi c i ;
Min. Plen. Luigi Amaduzz i , Co nsigliere D ipfomatico ciel Si g nor Pres id ente de ll a Repubb li ca;
Gen. Paolo Sca ramucci , Consigliere Militare del Signor P reside nte de ll a Repubblica;
Amm. Antonio Staglia nò , Ca p o d i Gabinetto dell'On.
Min i stro della D ifesa;
Min. Plen. G iancarl o Aragona, C onsi g li ere Diploma t ico clell'On . M ini stro d ella Difesa (a Durazzo);
Prefetto Vittor io Jannelli, Consigliere per gl i Affari Interni cie l Signor Pres idente de ll a Repubblica;
Dott. Gaetan o Scelba , Cons igl ie re del Signor Presidente de ll a Repubblica, Direttore dell'U ffi cio Stampa e lnformazione.
24 DICE MB RE 1992
Visita , in occas ione delle festività nata lizie, di Mon signor
Gio va nni Marra, Ordin ario Mi li tare pe r l' Italia Duran -
te la ce lebraz ione della S. Mes s a di Nata le , ha letto i l messaggio augura le in vi ato dal Santo Pad re Giovanni Paolo Il ai militari d i Ita lfor "Pellicano"
28 DICEMBRE 1992
Visita al Contingente "Pe ll icano" de l Capo di Stato lVlagg iore dell'Esercito Gen C. A. Goffredo Canino.
30 DICEMBRE 1992
La Commiss ione Difesa ha effettuato una visita a l Contingente "Pe lli cano". Erano present. i:
- On. Gastone Savio, Pres i dente della Comm i ss ione D ifesa;
- On. Isaia Gas parotto, V ice Presiden te;
- On . Paolo Caccia;
- On. Feder ico Crippa;
- Dotl. Antonio Cas u , Segretario della Commissione;
- Dott. Daniele Cabras. Erano presenti , in oltre :
-l 'Ambasciatore d'Ital ia a Tirana Torq ua to Cardilli;
- Gen. C. A Mario Busce mi , Sottocapo dello SME;
- Gen D. N icola Vozza, Capo lV Reparto SME;
-Amm Vincenzo Del Vento, Capo 1 Reparto dello Stato Maggiore de ll a Mar ina
- Col. Antonio Sciaulino , Addetto Militare.
Il Preside nte della Conuni s sione ha , a l termine della visita, pro nunci ato parole cli compiacimen to e ha rivolto gli auguri al pe rso nale ciel Continge nte inquadrato
26 GENNAIO 1993
G l i e li co tt eri del Contingente "Pellica no" hanno rimpal ria to a Bari le s alme di 36 mili tar i caduti in Al bania. I co rpi dei 36 so ldati ita l ian i (22 carabinieri delle leg io ni Napo li e Catanzaro e 14 fant i) sono stati ritrovati sulle montagne albanes i durante le ricerche effettuate ne l 1992 Le 36 salme sono state tumu l ate ne l Sacra ri o "Oltremare" d i Bar i il 27 gennaio 93.
5 MARZO 1993
Con un vo lo cli linea p roveniente eia Ba r i, è gi unt o il Gen. B. Antonio Tob aldo .
6 MARZ O 1993
Alla p rese nza del Sottocapo di S. M. dell'Esercito Gen. C. A. Mario Buscemi, il Gen B. Carlo Ciacci ha cedut o il comando cie l Contingente "Pe llic ano" al Gen. B. A ntoni o Tobaldo. Alla cerimonia, che si è svolta davanti a l Co ntingente schierato, ha nno assistito num erose au torità ita lian e ed a l banesi fra cui:
- Mon s Ivan D ias N unzio Apostolico in A lban i a;
- Dott Torquato Cardilli , Ambasciatore d'Ita li a in Albania;
- Col. A ntonio Sciaulino, A ddetto M ilit are presso l' Amb asciata d' Italia in Albania;
- C. F Pasquale Ba lice, C. le del XX lJ Gruppo Navale;
- C. F. Mauro Cantarazzi , C. te Motovedette de l XXll Gru ppo Nava le;
- On. Safct Zhulali , M i nistro de ll a Difesa alba nese;
On. Tritan Shehu, Min ist ro della Sanità a l banese;
- Signor Vaso Papa , Prefetto di Durazzo;
- Signor Fer uz Mataj , Comm i ssar io P lenipotenz iario e Capo Comm iss io ne per gli aiuti i taliani.
14 APRILE 1993
Jn occasione della domen ica delle Palme Mons ig nor Giovanni Marra, Ord in ario Militare per l'Italia, ha fatto visita al Cont i ngente celebrando la S. Messa.
5 APRILE 1993
Il Comanda nte del 5° Corpo cl' Armata Gen C. A. Gh ino Andreani e il Cap o de l IV Reparto dello SME Gen. D. Nicola Vozza, hanno fatto visita ai militari del Contingen te pe r lo scambio degli a ugu ri pasquali.
25 APR ILE 1993
V is ita del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II.
16 APRILE 1993
Il dott. Vittorio Citterich della RAI -TV italiana fa vis it a al campo di "Pellicano"
12 MAGGIO 1993
Visita di un a de legazione di Uff iciali della Nato lntemati o nal Military Staff
20 MAGGIO 1993
V is ita dei socio logi :
- Charles Moskos (USA)
- Fabrizio Battistelli.
21 MAGGIO 1993
Visita al campo de l giornalis ta amer icano della B B.C.
Stephen Ashley .
23 MAGGIO 1993
Visita de l Ministro dei Lavori Pubblici Ita liano on. Francesco Merloni. U Minis t ro era accompagnato da l : - Min i st ro del Lavoro, de ll 'E migrazione di Assis tenza Soc i ale e dei Persegui tati Polit ic i, Dashram ir She hi ;
- Ambasciatore d'Ita l ia, dottor Pa olo Foresti .
12 GIUGNO 1993
Visita del Sottosegretario agl i Affari Esteri Italiano, Scn. Giuseppe Giacovazzo
4 LUGLIO 1993
Cerimon ia alla presenza cieli' Ambasciatore d'Italia do ttor Pao lo Foresti, con Mes sa al campo, per l a riesumazione di alcuni resti di caduti in Al b ania, durante il seco ndo con flitto mondia le, ap p artenent i a :
- tre caduti cie l la "Colonna Gamucci";
- soldato Fiore;
- soldato Ca puano ;
- so ldato Cati;
- due ignoti.
16 LUGLIO 1993
Visita de l Gen. Luigi Calligaris cd de l sig. Pierluigi Cipelli, fotografo di "E poca", per un servizio per il contingente.
7 AGOSTO 1993
Visita ed el it rasporto, a Sc utari , del Ministro della Sanità Italiana on. Maria Pia Garavaglia acco m pagnata dal Ministro della Sanità Alba nese, Tritan Shehu e dal -
1' Ambasc iatore Itali a, d ottor Pa olo Foresti.
14 AGOSTO 1993
Impartito i l sacrame nto del la Cresima a I 2 militari di truppa dal Nunzio Aposto li co, Mons. Ivan Dias.
21 AGOSTO 1993
Cerimonia di chiusura d istaccamento "Valona", erano pre se nti:
- l 'A mbasciato re d'Ita li a, Dott. Paolo F oresti ;
- il Presidente della Provinc i a d i Valona, Agim Kadiu;
- il Vice Presideme della Provincia di Valo na, Shpet im Xhyneri;
- i l Segretario cie l Consiglio A mmini s trativo della Provinc i a, Wladimir Balla ;
-il Sindaco di VALONA, Lama Schara;
- il Dirello re del Campo , Dajlani Felatuni.
25 AGOSTO 1993
Vis i ta cie l Sottoca po di SME, Gen. C. A. Mario Buscemi , accompagnato dal Gen. B Walter S ini , Vice Capo del IV Reparto dello SME e Vice Ispettore Logis t ico.
l SETTEMBRE 1993
Briefing e visi ta a l campo dei Lions Internati onalDistretto 108-A.
30 SETTEMBR E 1993
Cer im onia per il cam bio d el Comandante del conti ngente " Pellicano": il Gen B. Antonio Tobaldo cede i l comando al Gen B. Vito C aducei , alla presenza ciel Sottocapo cli S M. de ll' Eserc ito, Gen D. Bruno Zolclan.
3 DICEMBRE 1993
Ce rim onia cli commiato da ll' Al bania
Capitolo XII Album fotografico delle visite personalità nazionali ed estere IITimagini d'Albania
Visita del Souocapo di Stato Maggiore deLl'EserciLO Gen. C.A. Luigi Federici (25 or1obre 1991) Visita del I Minislro albanese WilsonAhmeti ( 19 dicembre 1991) Visita dell'lspellore delle Trasmissioni dell'EsercitoGen. D. Luigi Campagna ( /6 gennaio 1992) Visita dell'Ordinario Militare per l'Ila li a Mons. Giovanni Marra (15 novembre 1991) Visi la del Comandante del V Co,po d'Armnta Gen C.A. Benedetto Spinelli (14 dicembre 199 I)Vista del Capo di SME Generale C.A. Goffredo Canino (ll febbraio 1992)
Il Sottocapo di Stato Maggiore Gen. C.A. Mario Buscemi consegna il distintivo del "Pellicano" ad un militare del Contingente
Visita del Ministro della Difesa albanese Sig. Alji·ed Moisiu accompagnato dall'Ambasciatore italiano dr. Torquato CardiIli( 14.febbraio 1992)
Visita del CapodiStatoMaggioredella D!fèsa Gen. C.A. Domenico Corcione ( 10 marzo 1992)
Visita dell'lspeltore dell'ALE Gen. Sergio Siracusa (3 marzo 1992)
Visita del Capo del Co,po di Amministrazione Ten. GeneraleAltomare e del Capo del Corpo di Commissariato Ten. Gen. Michele Fracchiolla e del sottocapo logistico della R.N.C.E. Gen. B. Giancarlo Salvatori (16 marzo 1992)
Visita del Ministro per l'Emigra zione on. Margherita Boniver ( 18 marzo 1992)
Visita del Comandantedel5° Corpo d'Armata Gen. Q.A. Ghino Andreani (II agosto 1992)
Cambio del Comandante del Contingente mi lii are ltalfor "Pellicano" Gen. B. Antonio Quintana Gen. B. Carlo Ciacci (8 aprile 1992)
Visita del Capo del Corpo automobilistico Magg. Generale Gaetano Messina e del Capo del Corpo di Sanilà Magg. Gen. Mario Di Martino ( 19 maggio 1992)
Visita del Ministro della Difesa albanese Sig. Safet Zhulali acc01npagna10 dall'Ambascitore d'Italia dr. Torquato Cardi/1((6 giugno 1992)
del Vice Com andante della Reg ion e Nord - Est Gen. D. Pie/ro Solaini (4 agosto 1992)
Messaggio augurale del Prirno Minisro albanese Sig. Aleksander Meksi, in o c casione del Natale 1992 ( /6 dicembre 1992)
Messaggioauguraledel1°MinistroalbaneseSig.Aleksander Meksi, in occazione del Natale 1992 ( /6 dicembre 1992)
Visita dell'Amba.scialore in Italia di Sua Maestà britannica Sir Patrick Fairwheather (24 novembre 1992) Visita dell'Ambasciatore d'Italia dr. Toryua10 Cardi/li Tribuna delle autorità. Partita di calcio tra le nazionali italiana-albanese (25 novembre 1992) Visita della Commissione AJJari Est e ri della Camera dei Deputati presieduta dall 'on. Antonio Cariglia (26 novembre 1992)Visita del Ministro detta Difesa Salvo Andò - aeroporto di Rin as (18 dicembre 1992)
Visita del Presidente dellaRepubblica italiana on. Oscar Luigi Scaffaro accompagnato dal Presidente della Repubblica d'Albania dr. Sali Herisha ( 18 dicembre 1992)
Visita del Capo di S M.D. Gen. C.A. Domenico Corcione ( 18 dicembre 1992)
Visita del Presidente della Repubblica italiana Oscar Luigi Scalfaro accompagnato dal Presidente della Repubblica d'Albania dr. Sali Berisha ( 18 dicembre 1992)
Visita del Ministro della Difesa on. Salvo Andò. I ministri della Difesa italiano -albanese passano in rassegna un R epa rt o d'onore all'aeroporto di Rinas ( I 8 dicembre 1992)
Vi sita del Capo di S M.D. Gen. C.A. Domenico Corcione (18 dicembre 1992)
Cerimonia del cambio del Comandante del Contingenle llalfor "Pellicano" (6 marza 1993)
Visita al Campo Qemal Stafa sede stanziale del Contingente ltalfor Pellicano a Dura zzo (18 dicembre 1992)
Visita del Presidente della Repubblica i1aliana Oscar Luigi Scalfaro accompagnato dal Presidente della Repubblica d'Albania Sali Berisha (18 dicembre 1992)
Visita dell'Ambasciatore d'Italia in Albania dr. Paolo Foresti (23 maggio 1993)
Il Gen. A. Tobaldo assume il comando del Contingente "Pellicano" alla presenza delt'Ambasciatore d'Italia in Albania dr. Pa olo Foresti e del Sottocapo di SME Gen. C.A. Mario Buscemi (6 marzo 1993)
Cerimonia del Cambio del Comandante del Contingente ltalfor "Pellicano il Gen. A. Tobaldo viene sos tituito dal Gen. Vito Carlucci (30 sellernb re 1993)
Conclusioni a cura del Comandante del Contingente Militare Italfor "Pellicano"
Gen. B. Antonio TobaldoConsiderazioni
E' passato molto tempo e molte cose sono camb iate in Albania d al 18 settembre 1991, quando da ll a nave "Golfo del So le'' è sceso a Dura zzo il Contingente "Pel licano"
Nel momento in cui la missione si ch iud e e s i riparte per l'Italia, appare co rretto eh iedcrsi se gli obiettivi prefissati sono stati co nseguiti
Scorrono allora in rapida sequenza le immagini dei profughi a lbane s i diretti alle coste italiane, aggrappali a lle sovrastrutture cli vecch ie navi come bachi da seta cost ipali sulle foglie cli un albero di gelso, le scene d i disperazion e e cli mi se ria nello stadio cli B ari, il prodigarsi de i militari italiani per sistemarl i nel campo profughi di Resti neo e nelle strullurc per vacanze estive lungo la costa p ugliese . E in Albania era anche peggio. Ogni fonte di produzione distrutta perché appartenente al " dittatore", terre abbandonate perché di proprietà del "dittatore", magazzini assa ltati per disputars i l ' ultimo resto, alberi ovunque abbattuti per ave re un po ' di legn a eia a r dere
Tn si mil e s ituaz ione, "Pellicano" ha portato in Albania vive ri , medici e medicina li cd ha garantito la s opravvivenza fis ica della popolazione.
In un momento di rivalità esasperata tra i diversi grupp i politici che reciprocamente si attr ibuivano tutte le co lpe delle tragiche cond iz ioni ciel Paese e in cui la rabbia aveva raggi unto apici tali da far prevedere lo scontro con le ann i, "Pell icano", in quanto segno dell ' interessamento di un altro popo lo per l'A l bania e segno concreto di speran za per il futuro , ha fatto rap idamente scendere la tensione evi tando , di fatto, la guerra civile.
In un Paese che usciva totalmente dist,utto da un ' esperi enza d i 50 anni cli dura dittatura, " Pe ll icano" ha co n tribu ito in maniera prior itariaacreareemantenere un clima in cui s i sono potu te tenere l ibere e lezioni e, soprattutto, continuando nella d istrib uzione di viveri ed a l tri generi di p r ima necess ità, h a dato ali' Albania il tempo perché un Parlamento democratico neo e lett o esprimesse un governo rappresentativo de lla nuova Nazione e questo avesse a sua volta il tempo p er strutturars i in maniera funziona le, riorganizzare le Forze dell 'Ord in e, acq uisirc un proprio bilancio e con esso rimettere in funzione i ser v iz i essenziali per la v ita de ll a gente
Questi er ano gli obiettivi che attraverso la missione "Pe lli cano" l 'Ita li a si p r oponeva e " P e llicano" li ha con seg uiti
Secondo un sondagg io di opinioni promo ss o all'inizio del 1993 dalla Comunità Economica Eu ropea , l' Alb ania è il so lo Paese ex comunista dove la popo lazione, nonos tante i sac1i fici fa tti e prevedibili, ha esp resso
preferenza per il nuovo sistema politico-economico rispetto al precedente, cioè per il sistema democrat ico e l'economia cli mercato piuttosto che per il s istema totalitario.
Gli i talian i hanno motivo cli essere fieri di questo, per ché, ques to ri su ltato, unico nei paesi ex comunist i, è stato sostanz ialmente costru i to da loro, avvalendosi della missione ·'Pell icano ".
Oggi le città ed i paes i dell'Albania hanno i negozi forniti cli merci; le s t.rade hanno un rileva nte traffico di auto e camion; le terre, dopo la loro asseg nazione ai contadin i , tornano ad essere coltivate. E' l'Albania che s i sta rimettendo i n piedi, che comincia a camminare da sola. Era ciò c he volevamo ottenere e siamo fel ic i di questo. " Pellicano" con llllli i suo i grossi camion ed i grandi elicotteri ora può 1ientrare e lasciare il posto ad una missione di assi ste nza tecn ica, vo lta all'istruzione, in varie branch e, del persona le albanese.
Nel momento della partenza appare s ignifica ti vo ri cordare anche il giudizio degli albanesi s u "Pellicano".
Dai co ll oqu i avut i con tanti a l banesi, della dirigenza e del popolo, è eme r so un giudizio altamente positivo .
Forse ancor più significative, per questo aspetto, sono le lettere apert e indirizzate al Comando de l Cont i ngente.
"Ringrazio tulti quei ragazzi ciel Pellicano per l ' aiuto che stanno dando a l mio Paese.
Non si può perdere la s peranza quando s i può contare su un sostegno come quello che dà il "Pe ll icano", ha scritto la giornalista Lea Ypi di Durazzo.
"Con la massima sincerità vi dico che sono s tati il vostro persona le, mo lto umano, i vostri e l icotteri e cami o n pien i di merc i ed aiuli alimen ta r i che ci hanno salvato e tengono in pied i i l popolo albanese ed il governo democratico·', sc rive Ymer Jaku, s indaco de l villaggio Nicoliq
E Ismai l Giuzi, insegnante del vi llaggio Jilaj ne i press i d i Kavaje, così rip o rla g li umori de ll a s ua scuola:
"Cos'abbiamo sentito a ll ' in izio sul Pell icano? P er alcuni si trattava cli un usurpatore, di un occupa n te, ma di una nuova forma moderna. Altri pensava no che n c ll ' anfiteat.ro a l banese s i stava interp retando la legge nd a del cavallo cl i Troia.
L'operazione Pe lli cano è arri vata da l mare. Ma noi a lb anes i abbiamo avuto de lle spiacevoli esperienze dal mare. Tra l 'a ltro, nel l 'aprile 1939, da l mare le truppe italiane sbarcarono in Alban ia . Per tutte q ueste cose noi abbiamo costruito ce ntinaia di bunke r pe r lottare con tro tutto il mondo e abbiamo cos trui to anche questo cas tello fantasma su Pellicano. Ma al l a fine ci siamo acco rti che loro costruivano quando noi distruggevamo, l avorava no qu ando noi stavamo con le mani in mano" .
"Pellicano", dunque. ha fatto il suo dovere ed ora rientra in Patria.
Ma il richiamo dell'insegnante di Kavaje ai nost ri soldati sbarcati qui ne l 1939 propone una conness ione tra passato e presen te, un vincolo d'unione tra quei soldati e questi soldati italiani, come risalta in una semplice lettera inviata al Cappellano m ili tare cl i "Pellicano" eia un reduce cl i Albania e di G rec i a:
"Mi avevano dato notizia che le i era dest in alo la gg iù. al nostro Contingente militare Pe ll icano.
Può immaginare quanti ricordi il nome Albania abbia s usc i tato immediatamente in me essendoci stato durante la guerra, combattuta pi L1 cli mezzo secolo fa.
Pensando che lei cammi na su que ll a terra m i sembra, per immedesimazione, di esserci tornato: richiamo a ll a memoria!
Tornerei a vedere quei posti, tanto sofferti, anche se le immagini di allora mi riappaiono tristi.
Se ha occas ione d i girare un po', durante lo svolgimento dei suoi compiti, mi pensi e mi riveda allo sbarco a Valona, a Gllavreedavanti al la montagna del Trebeshinj ( ove era il fronte di guerra) o su l ponte di Berat (p rim a de l quale furono fermati i greci) c h e mi ri corda ancora la nostalgica canzone de i soldati "Sul ponte d i Berat i'' a somiglianza d i quella "Sul ponte cli Bassano" de lla
guerra I 915- I 8; da lì alzi lo sgua rdo a li' innevato Tomori, teatro d i epiche ges ta dei nostri so ldati
Si fermi un momento esegua lo scorrere della Yojussa. dell 'O sum e de l Devoli, pensando che le loro acque riportavano ne ll'Adriatico sangue ita liano.
E poi, Elbasan, i laghi d i Ocrida e di Prespa, Pogradec, Korçe e B il isht che segnavano la marcia dal fronte greco verso quello jugoslavo e la strada per en t rare in Grecia nella pri mave ra del 194 1.
Graz ie pe r avermi pe rm esso q uesto viaggio immaginario
E tanta profonda gratitudine, eia parte di un ex comba tt ente reduce di A l bania e cli Grecia, ai so ldati de l Contingente Pellicano che con la loro opera pac i fica d i aiu to e di assis tenza danno agli al banesi la vera immagine dell'Ita l ia, amica e generosa, riscattando, agli occhi elci più anz ian i d i loro, que ll a non esaltante, nonostante il valore cd il sacrifi c io elc i nostri s oldati , degli ann i dell'occ upaz ione e della g uern1 avventurosa"
Decisamente noi so lda ti italian i del 199 I abb i amo avu to in sorte una missione più fortunata d i q uell i de l 1939, ma per loro e per noi vale un so lo detto: " abbiamo fatto ciò che ci è s tato ordinato, cercando di giungere a l meglio e l'abbiamo fat to perché nell'Italia abbiamo creduto e continuiamo a c redere".
STATO MAGGIORE DELL'ESERCITO
:!!i9I•
ORDINE DEL GIORNO ALL'ESERCITO
Ufficiali, SottuJficfali, Graduati, Carabinieri. Soldati, Personale Ciuile!
Siconcludeoggi,dopooltredueannidiintensaeproficuaattività,l'Operazione "Pellicano",chehavistoimpegnati in Albaniaoltre5000uominie90InfermiereVolontarie dellaCroceRossaItaliana.
Nelcorsodellamissione,chesiècaratterizzataperiprofondicontenutiumanitari. l'EsercitoItalianohafornitounaulterioreprovadicapacitàorgantzzattvaediprontezza operativa,assolvendonelmodomiglioreUdlfftctlecompitoassegnatoe contribuendo in mododecisivoall'emancipazioneeconomica,socialeepoliticadelpopoloalbanese.
L'impeccabilecondottadiognifasedell'Operazioneedilpienoconseguimentodegli obiettiviprefissati, sono senz'altrodaattribuireall'esemplareattivitàdipianificazione,di guidaedicoordinamentodeiComandantiadognilivello,oltrechealconvintospiritodi servizio,allaconsapevoledisponibilitàedallagenerositàespressadaQuadrieGregari.
Nellungoarco di tempo,inostrimezzihannopercorsooltre1OmilionidichUometrt su unasproterritoriosenzaincidentisignificativi,trasportandoviveri,medicinaliegeneridi primanecessitàpercirca2000tonnellatealgiorno. Presso iPoliambulatoridiDurazzoe Valonasonostatieffettuatioltre200milainterventisanitarieglielicotteridell'Aviazione dell'Esercitohannovolatoper1700ore,pertrasportomaterialiinzoneimpervieeper sgomberisanitaridiemergenza.
Gliunanimiedincondizionaticonsensiriscossiegliaffettuosisentimentidiplauso manifestatidallegentialbanesi,costituisconotlmeritatoriconoscimentodellaprofesstona· litàedellasensibllttàdimostratedatuttotlpersonaleeripaganoampiamentel'impegno profusodaisingoliuominiedatutteleUnitàdell'Esercitochesi sono avvicendatein Albania.
L'Operazione"Pellicano"lasceràatuttigltUlfictalt,tSottulfictali,leInfermiere Volontarie,iGraduati,iCarabinieriedtMilitaridiTruppa,chehannofattopartedel Contingente,ilricordoindelebilediunimpegno spontaneo ecoinvolgente,sintesidiprofes· sionalttàedigenerosità.chehadatolustroall'EsercitoItalianoeallaNazione.
Roma,4dtcembre1993
Appendice I I partecipanti all'Operazione ''Pellicano''
Sosta di u11'autocolonna di "Pellicano"Sol. Abate Antonio Gar.:iguso (M tl
Scrg Magg Abate Pasquale Toneano (Ud)
Serg Abatini Alessandro Ciampino (Rm )
Sol Abba Emiliano Mcnlana (Rm)
cap Abbà Giorgio Crema (Cr}
Mar. Ord. Abbranca Antonio S. Vi10 al Tagliamento \Pn)
So l Abbnigiati Marco Ostrn (An)
So l. Ahcni Fa usto Provaglio d' Iseo (Bs)
Sol. Abitudine Ra ffaele Paga ni (Sa)
ca p. :\bossida Santo Cmcoli (Cz)
Sol. Abruzzo Paolo ~'lorctla (Cn)
Ca r. Accalai Fabiano Genova
App. Accardo Vincenzo Genova
Car. Accetta Emanuele Roma
Sol Accetta Antonio Laterza (Ta)
Sol Acchiardi Franco Dronero (Cnì
Ten. Col. Alexitch Wladimiro Roma
Sol. Alfarano Nicola Pollut ri (Ch)
$erg Magg. Alfieri Antonio L ' Aquila
Sol Algarotti Luca Gorno (Rg)
Scr~. Alkandri Gianluca Co lonna (Rm)
.\l at Magg. A Alicino Savino Porc ia (Pn)
So l Ali1>randi Massimo Sovico (Mi)
So l Allasia Ga briele Costigliole Saluzzo (Cn)
So l. Alloni Gianluca Desio( Mi )
Sol. Almici Attilio Bresci a
Sol. Altini Andrea Cusano ~1 ilanino (.\1 i)
Car. Aitai'illa Antonio Villa Adri ana (Rm)
$ Ten. Al te1e Pietro Castellam mare del Golfo (Tp)
Sol Altobelli Giovanni rancavill a al '.\fare (Ch)
cap. Al tobell i Osraldo Sora (Fr)
S. Ten. Alun no )!arco Roma
Sol Acconc i Cristiano Ul i\'CIO (Pi ) Cap All'aro Cosimo Ciridalc del Fri ul i (Ud)
Ma r M~~e. Acconcia An tonio Por1 ogm:iro (Ve )
Mar. Ori.' Acerbi ~fario Bolzano
Sol. Acerbon i Lorenzo Arcon: (Mi )
cap Acquaro Wal ter Bitonto /B a)
Sol. Acq uaroli Gianluigi S Benedc110 del Tronto fAp)
cap. magg.. Alviani Anton io Sora (Frl
Sol. Amati Antonio S Chirico Nuovo (Pz)
Sol. Amato Arcange lo Grassano (Mt)
Sol. Amato Salratore Giarmtana (Rg)
Sol. Am broselli Armando Ausonia (Fr)
Sol. Adamo Cosimo Terni Sol Ambrosi Luca Rovigo
Car. Addamo Sail atore Genol'a
Sol. Adda1i o Antonio Scafa (Pe)
So l. Addeo Raffael e Marci anise (Ce )
Sol. Addis Co rrado Roma
Sol. Ad ragna Sand ro Trapani
Sol. All'alato jfau rii io \'lilano
Sol. Agat iello Arcange lo Pozzuolo Manesana {Mi)
Sol Agaizi Cr isti ano Osio Sono (Bg)
cap A•aizi Renato Trezzo sull 'Adda (Mi)
Sol. Aggio Ma rco Ardea (RmJ
Sol Ag,~usaro Cristian Piazzola sul Brenta (Pd)
Se rg Aglia no Ciro Portici (Na)
Sol Agnoli Alessand ro Fillggi (Frl
ca p Agoni Danie le Vinovo (To)
Sol. Agosta Ern1inio .\fantova
Sorella (C.R.I.) Agostinelli Rossana Ma lnate (Va)
Cap. Agostino Francesco Firenze
Sol. Agostino Gianfranco Guardia Piemontese (Csì
Sol Am broso Luca Albaredo d'Adige (Vr)
cap Amcli Gia nl'rnnco Mo nteprn ndone (Ap)
cap Amendola Andrea Sostegno (Ve)
So l. Amerio Luca Castel d'Azzan o (Vr)
Mar. Ord. Amodio Anto nio Casie r (Tv)
cap Amodio Ernesto 'lapoli
cap. Amodio Massimo Ciamp ino (Rm)
Scrg Magg. Amore Frnncesco Verona
Sol Amoresano Michele Perdifumo (Sa)
S Tcn Amorosino Giovann i Bau ipagl ia (Sa)
So l Amoroso Giosuè S. Marco Evangelista (Ce)
So l. Amoruso Sabato Ma rco Mercato San Seve rin o (Sa)
Cap Anastasi Enzo Udine
Sol. Ana trella Ciro 'lapoli
Sol. Anderloni Paolo Ve rona
S. Ten. Anderluzzi Stefano Verona
Sol. And iloro Maurizio (P.l.J Vin,.aglio (>lo)
cap. And olfo Ma tteo POZLOllOVO (Pd )
cap. Agos to Emilio Mi lano Tén Andol ina Gianfranco Trieste
Sol. Agresta Giovanni Pescara
Cap. Aiello Carlo Roma
Sol. Aiello Eugenio Campana (Cs)
.\'lar. Ord Andrettti Umberto :'ll'w.ano (Aql
So l Andretta Roberto Menfi (Ag)
Sol. Andreucci Marco lassa Martana (Pg)
Car. Aie llo Gianni Ve nezia Cap Andrighetti Nicola ~1cssin~
Car. Aie llo Gian ni Udine Scrg Magg. Anfosso Giuseppe Sa l'ona
cap. rnagg. AieUo Pietro Ri eti Sol Angeletti Luca Falconara Alta (A n)
cap Aimo Boot Sergio To rino
Sol Ange lkchio Em il io Segrate (Mi )
Cap Airoldi Gia nluigi Genol'a Sol Angelico Rocco Niscem i (Cl)
$erg \1 agg. Airò Lorenzo Viterbo
Sol Angelone Gaetano Galluccio (Ce)
So l Aito Massi mo Sarno (Sai Cap Angeloni Enzo Ro ma
Sol Alampi Vincenzo Palizzi (ReJ Sc rg Angeloro Angelo Torremagg iore (Fg)
So l. Alati Annunziato 1/leli to Porto Sall'o (Re ) Serg Angelncci Ma rco Roma
cap Albanese Alexand ro Casarano (Le )
Cap Albanese Vito Ve rona
cap Al banesi Giuseppe Lecco (Co)
Mar. Ord. Angioletti Al berto Cordenons (Pn)
Sol. Angioli1tl Marco Pomedera (Pi)
Sol. Anicelli Romano Breganze (Vi)
cap. Al banesi Roberto Fol igno (Pg) Sorella (C.R J. i Annorazzi Piern Ca rl a Vigevano (PI')
~far. Ord Alb ano Alvaro Grolle S Stefano (VI)
Serg. ~fagg Albano Marco Treviso
Mar. Ca. Albano Pasc1uale Tu,can ia (Vt)
cap magg Alban o Rocco Ca lvc ll o (Pz)
cap. Albergo Michele Bari
Mar. Magg Albe rti Albe rto L ' Aqu ila
Mar. Oro . Albe rti Giusep pe Vi terbo
Sol. Al berti ni Simone Castel di Lama (A p)
So l. Albè Lo renzo Magnago (Mi )
cap Albin o Giuseppe Campodi pietrn (Cb)
So l. Alborino Davide Napoli
ca p AJd eghi Mi rko Su ell o (Co)
Car. Aleandri Renzo Montefal .ne Appe nn ino (Ap)
Sol. Alemanno Costa nlO Veglie (Le)
Mar. Magg. Aleo Leona rdo L:d ine
Sol Ale1 ina Alfonso Co1igliano Calabro (Cs)
App An nu nzia ta Salratore Terzigno /Na)
Mar. Ca . Annunziat ini Gaetano CaJbognano (Vt)
Sol. An tenucc i Domenico Celenza sul Tti gno (Chl
Sol. Antenucci Jfarco Vasto Marina (Ch )
Mar. Ca. Antonacci MarceUo Vi terbo
Sol. Antonacci Roberto Sm•a (Ta)
Mar. Ca. Antonano Osvaldo Cura (Vt)
Sol Antone lli Alessand ro Pietrasanta (Lu )
Sol An tone ll i ~fauro Campoverde (U)
Scrg. Antonelli Nikolaus Venafro (Cbj
Se rg Magg. Antonelli 0 11avio Stefano Torino
Ten. Antonell i Sergio Spole10 (Pg i
Sol. Antonello Marco Antonio Sch io (Viì
Serg Magg. Antonell i Francesco Moila di Li venza (Tv)
S Tcn Anto uini Claudio Gualdo Cauaneo (Pg)
Scrg. 1/lagg. Antonini Giorgio Ragogna (l!dJ
Sorell a (C. R.l.l Alesini Carla Ca2 liari cap. An tonini Graziano S1JOICIO (Pg)
Serg \1agg. Alessandra Francesco Alia (Pa)
Mar Ca Anton ucci Cam illo Cil' ita vocch ia (Rm )
Car. Alessandri.n Tizia no Gen ova cap Antonucci Michel ino Torino
So l. Alessi Ange lo Bresc ia
Mar. Magg Alessi Arm ando Cmarsa della Delizi a (Pn)
Car. Antozio Lore nzo Ve nezia 1/l estre
Sol Anzalone Andrea
Sol. Aondi Marco Mome Marenzo (Bg j
Sol App iani Da1°id e Zibido San Giacomo (Mi)
Mar. Ord. Aprile Antonio Viterbo
cap. Aprile. Carlo Foggia
Scrg. Magg. Aprile Eric Tori no
So l. Aragosa \icola Lim aml a (Bn)
cap. Aranci Marce llo Roma
Sol Arangio Giuseppe Arona ('lo)
cap magg. Arbore Michck Roma
Serg Arcangeli Sah'atore Ree.ile (Ce)
So l. Arcangeli Simone Foligno (PgJ
S. Ten. Arcobelli Giovanna Selvazzano Dentro (Pd)
Car. Arcuri Roberto Caltanissetta
Serg Ardita Ginseppe Tre viso
Ten. Ardito Massimo Torino
cap magg. Are Alessandro Bolotana (Nu)
Sol. Arena Aldo Mali to (Cs)
Sol. Are na Angelo Montanaro iTo )
App. Arenzulli Antonio Roma
Sol Argenta Gianluca Asti
cap. Argenti Gabriele Bevagoa (Pg)
Sol Argentini Ilario Scarn afig i (Cn)
Sol. Argen tino Carlo Castellam mare di Stabia \Ka)
Sol. Ariagno Giuseppe Bianzè (Ve)
So l. Ariano Pierpaolo Alpignan o (ToJ
Sol. Arici Ma uro Ghe-0i (Bs)
, ap. Arieta Franco Bovisio-Masciago (.\'lij
Mar Magg. "A" Ariis (go Re manzacco (Ud)
Sol. Arilli Giuseppe Locri (Re )
Sol. Badino Aurel io Pinerolo (ToJ
Sol. Baglioni ~'la1simo \fontcgiorgio (Ap)
cap. llagnara Devis Vice nza
Sol. Bai Maurizio Brughe ri o (Mi)
Sol. Baiardi '.'lassimiliano Tortona (Al)
Sol. Baiguini Gianpaolo Rogno (Bg)
Sol. Baiocco Co rrado L'Aquil a
Sol. llaioli Michelino Bu sso (Cb)
Sol . ll~j Paolo Torino
Sol. llalasco Luigi Pignmaro Maggiore (Ce)
cap. magg Balbo Alessandro Preganziol (Tv)
Mar. Magg. "A" Balbo Gae tano Preganzio l (Tv)
cap Baldan Crl1t ian Adria (Ro)
So l. Baldan Nicola Dolo (Ve)
cap. magg. Bald assarre Enzo Roma
So l. Baldassano jfaurizio Casette (Ms)
Sol. Baldassin Fabio Novc nta di Pia ve (Ve)
Ten. Co l. Baldi Franco Passo Co~e (Ri )
Sol. Baldi Trento Cal'ri ago {Re)
So l. Baldini Giuliano Ca~orate Primo (PvJ
Sol. Baldino Fran cesco C.errcto Sanniia (B n)
cap. Balducci And rea Assisi (Pgi
.\lar. Ord Balcani Mauro Roma
Sol Balestrucci Sarerio Barl cna (Ba)
Cap Ballar ini Corrado B0lo2na
Cap Balletla Vincenzo .\faddc'lloni (Ce)
Cap. Ballo Giacomo I.a Spezia (Sp)
cap. magg Baloss i Omar Lecco (Co )
Sol Balotlari Corrado Cerea \VrJ
Sol. Armen to Ma rio 'liehelino tTo) Sol Bal1ano Francesco Acquafonnosa (Cs)
Sol. Arnao Na tali no Me5-1ina (Me ) Sol Balzano Salvatore Torre del Greco ('laj
Sol. Arnoldi Giovann i Arcene (BgJ cap magg. Ba ndiz.iol Andrea Portogruaro (Ve/
cap Arnoldo Adrian o Le l'ico Tenne (rnJ Serg Magg. Ban1.i Angelo Viterbo
cap. Arnone Biagio Palenn o Cap . Barabino Gianfranco Genova
cap Aros io Massimiliano Macherio Cvi i)
Mar. Ca Ar ras Se bastia no Sassari
Sol. Ar rigon i Alberto Vendrogno (Col
cap. Arrò Teres io Mama (CnJ
So l. Artò Francesco Riccardo Vaprio d'Adda (Mi)
Se rg. Barbatiera Claudio Viterbo
.\lagg Barbagallo An tonin o Monfalcone (Go)
Scrg Magg
Barbalace Giovanni Pizzo Ca labro (CzJ
Sol. Barbaro ~lario Lu ce ra (Fg)
Car. Barbaro Raffaele Genova
eap. magg Asco lese Angelo S. Valentino Tori o (Sai Cap Barbato Elia .\lomernagno (At)
Serg \lagg. Asq uino Carn1ine Montereale Valce ll ina (l'n)
Sol Astorino Domenico San Giovanni in Fiore (CsJ
Cap A1iorino Stefano Ross.ino (Cs)
Magg . .\.\ torre Paolo Colonna (Rm)
Serg Barbato Giovann i Teverola (Ce)
Sorell a !C. RJ .) Barbato I.aura Pon1 ccorvo (Frl
Sol. Barbato Raffaele Cari naro (CeJ
Mar. Magg. Barbclla Luigi Viterbo
Ten. Col As tuto Franco Roma Sol Barbera Alesiiandro Bi ell a (Vcj
Serg Magg. Asuni Cesare Sinnai (Ca)
Scrg. :Vlagg. Attampato \-!arco Terracina (Lt)
cap. magg. Attanasi Roberto So leto (Le)
Sol. Attana.1io Tommaso Casori a (Ka)
Serg Magg. Attard Gu ido Udine
Mar. Ord. Alzori Francesco Roma
Serg. Magg Atzori Ma rce llo Grupignano (L'd)
So l. Augugl iaro Na tale Erice (Tpi
Serg \'lagg. Auletta Luigi Pieve d' Alpago (BI)
Serg .\'lagg Aul icino Francesco S. Ma ri a Capua Vctcrc (Ce)
Mar Ord. Autiero Nicola Vi terbo
Sol. Arallone Massimo Bergamo
Sol. Avan os Enrico April ia (Lt)
cap Avantaggiato Andrea S Cas.s iano Valchiavenna (So)
So l. Avenia Giuscppe Peschiera Boiromeo {Mi )
Sol. A1iani Michele Spilimbergo (Po)
Sol Al'itabilc Gaetano Castellammare di Sta bia ('la)
Ca r. Avoledo Rcinhard Cag liari
Magg Barbera Lucio Firenze
Sol. Barberis Gianluca Trivero tVc)
Car. Barbiero Roberto Castegnero (Vi)
So l. Barbi rolo Giuseppe Altivole (Tv)
Sol Barbuto fonccsco Catanzaro Lido (Ci)
Mar. Magg Barca Vincenzo Tremo
Sol Ba rcella Ivan Lel'ate (Bg )
cap magg. Ba rceUi Michele Torbole sul Garda (Tn)
Sol. Barcellona Claudio Alessa ndria
So l. Bardelle Sauro Boscoc hiaro (Ve)
cap Bardetti Mas.~imo Castelnuovo n. d'Adda (Mi )
Sol. Bardin Lorenzo Caldogn o (Vi)
Sol Barile Alb erto Spine3 (Vc j
Cap. Barletta Ma urizio Montalbano Jonico (Mt)
Car. Barnaba .\'l ichele Casamassima (Ba)
Sorella (CRJ} Barnabò Gioranna PadOl'il
Serg. Magg. Barneschi Valen tino Ve rona
S. Ten Barocci Lorenzo Fabriano (AnJ
cap. Al'olio Ma rco Acqu appesa (Cs) .\'lar. Ord Baronci jfarco Vi terbo
Sol. Azzali Fabio Bo rgo novo Val Ti done (Pc)
cap Azzalin Cristian Galliate (No)
Serg Magg. Azzarone Stefano Campofonni do (Ud)
i\pp
Barone Fernando S Gen naro Vesuviano ii\'a)
Sol Barone Gianluca Verdelli no (BgJ
Sol . Barone Matteo Sa n Giovanni Rotondo (Fg)
So l. Azzoni Mariano Tolhole Casaglia (Bs) ca p. Barone Vincenzo Mon toro Inferiore (Av)
cap. Babbo Valerio Avezzano (Aq)
Sol Baccega Andrea Pregnana Mi lanese (.\1i)
Scrg. Magg Bacce lloni Carlo Capodimonte (VI)
Serg Magg. Baron i Marco Viterbo
cap Barozz ini Simone Ponti rolo Nuovo (Bg)
So l. Barrelta Antimo 'lapoli
S. Ten. Bacchio Car lo Faenza (Ra) Sol Barretla Pasquale Parete (Ce)
Mar. Ord Bacchini jfauri1,io Sama Mari nella (Rm)
Sol. Bacei Ma rco Venezia
Sol. Bacco Vi ncenzo Salerno
So l. Bacega And rea Corregg io (Re)
cap Bacher Ma rco Formaaa (No)
Sol Bacioterracino Carlo Napo li
Mar. Magg. Bad aglia lac<1ua Domenico Balestrate (Pa)
Cap. Barretla Vincenzo Roma
Sol . Barsacchi Enio Torino
cap . magg . Bartoccioni Lorenzo Cani no (Vt)
Sol. Bartolucci Elio Pergola (Pzi
Sol. Bartui:cio Stefano Milazzo (\'le)
So l. Bartotti Alessandro Fennignano (Ps)
S. Ten. Raschino Roberto Remanzacco (Ud)
cap. Baschi rotto Beniamino Merlara (Pd)
Serg. Basc iu Ira n Perdasde fo u (N nJ
Sol. Baseggio Lucio Stra (Ve)
Serg. Magg. Bas il e Benedetto Maurizio Padova
Mar. Magg. Bas ile Giuseppe Viterbo
cap. magg Basile ~faurizio Roma
Serg Basile Michele Luccra (Fg)
Sol. Basile icolino Carpi no (Fg)
So l. Basile Raffaele Parete (Ce)
Car. Basil ici Gianfranco Gori zia
Sol. Basi ni Roland Panna
Sol. Bassani Rcn2-0 :Vlanine ngo (Bg)
Sol. Bassan i Stcrano Milano
Mar. Magg. Bassa rdini Vincenzo Grotte S. Stefano (Vt)
S Ten. Bassi Faus to ld ine
Sol. Ba~5 i Simon e Poggio Rusco (.\!In)
cap. Benigni Nicola Tennoli (Cb)
Sol. Bcn nardo Mauro Castiglione Coscm ino (Cs)
Sol. Senso Severiano Polonghern {Cn)
Sol. Benl'egnù !l'an Taibon Agordino (BI)
Sol Bemenga Egidio Giurdignano (Le)
Teo Benvenuti Andrea Roma
Sol. llen ve nuti Gabrie le Grulate (Co)
Magg Benve nuto Aniello Torino
So l. Benzoni !l'an Corsico (Mi)
Cap . Be rardino Francesco Viterbo
Magg Be rardino Nicola Andri a (Bai
Sol. Berardo Simone Casal eone (Vr)
cap Berdini Giuseppe Roma
cap Berclta Paolo Brugherio (l',U )
Sol Bcrctta Roberto Mi lano
Sol Bergamaschi Simone Pomevico (Bs)
cap Bass in Marco So l. Bergamini Al be rto Rho(Mi)
So l. Basso Arn aldo f rnbosa Sottana (Cn) cap Bcrgamini Maur izio And rate (To)
cap Basso Claud io Pollcnr.o (Cn)
ca p. llastianello Da l' idc ~1cstri no (Pd)
Sol. lla talon i Massimo Vite rbo
Se rg. Magg Battaglia Ge nnaro San Boni facio (Vr)
ca p. Bergamo Vincenzo Cercola (Na)
Sol. Be rgo Denis Anguillara Veneta (Pd)
cap magg. Berlingerio Felice Brind isi
S. Ten. Berloffa Stefano Trento
Sol. Battaglia Pasq uale Femmdina (M t) .\1 ar. Magg Bernabei Duilio Porden one
Sol llattagl iarin Moreno Ca ' Bianca (Ve)
Sol. llattaglino Ma urizio Robecco su l \J aviglio (M i)
Se rg. Battiato A.Ilio Milano
cap magg. Battista Emanue le Cassano Delle ~'!urge (Ba)
Serg. Magg. Battista Giusep pe Roma
Sc rg Magg. Battista Giuseppe Cagl iari
Magg. Battis ti J'[arco Roma
Sol. Bernabucd Giacomo Carignano (To)
So l. Bernardelli Marco Treviso
cap Berna rdi Francesco Strigno (Tn}
Sol. Bernardi Paolo S. Martinodi Lu pari {Pd)
Serg Magg. Bernardinetti Maurizio ~1ontenero Sabino (Ri)
cap magg Bernardini Filippo Vignanell o (Vt)
Mar. Ca. .Bernardo Germaro Visciano (l\a}
Sol Battistu tta Michele Vare se Serg Magg ll erni ni Pietro Viterbo (Vt)
Sorella (C RI.) Bazzani Frnncesca Livorno
Serg. Magg . Bazzicalupo Francesco Pordenone
Sorell a (CRI.) Bazzoli Eliodora Abbiategrasso (Mi)
So l Brccarelli Fabri iio Briosco (Mi )
Car Beccaro Fabrizio Abbiategrasso (Mi)
cap ll erriola Armando Azzano S. Paolo (Bg)
Ten. Berritta Giancarlo Po 11ogrn aro (Ve)
$erg. Magg. Bersacchi Fabio Ostia Antica (Rm)
cap. Bersaglio Sall'atore Pou.uoli (Na)
Sol. lle rsanetti Marco Busseto (Pr)
Serg Magg Becc hini Carlo Roma cap magg Bertana Aldo Barbariga (Bs)
Sol. Becci Igor Sesti no (Ar) cap. Bertazzol i Sill'ano Pietro Paratico (Bs)
cap Bedini Dariclc Reggio Em ilia
Sol Berti Elia Verona
Sol. Sedino Enrico Sal' igliano (Cn} Sorella (CRI.) Bertini Amelia Signa (Fi}
Sol. Bedoghe tt i Giampietro Mese (So)
Cap Beli Antonio Padova
So l. Begion i Claudio Parma
Cap. Bertini Antonio Napo li
cap. Berto Massimo Cavarzcrc (Ve)
Sol. Berto Oscar S Pietro inGu (Pd)
cap Begni s Lorenzo San Giuliano Mi lanese (Mi i Mar. Magg Bertocci Gioranni Livorno
Mar. Ord Be i fab io Spo leto
Se rg. Magg. Belardi Robert o Torino
Sol. Bekastro Serg io Nichelino {To)
Serg Belfiore Giuseppe Ac i Catena (CtJ
cap Belfiore Mir ko Vo lterrn (PiJ
Sol Belforti GiuUano Piacenza
So l Bellafante Alfredo Pescara
So l. Bellan Roberto San( Albano Stura (Cn)
Sol. Bertolazzi Da1ide Pi narolo Po (PI')
Sol. Ber toldo Walter Caltana (Ve)
Sol Bertoletti And rea Daifo Boario-Tenne (Bs}
Sol. Bertolctti GBattista Costa Volpino (Bg)
So l. Be rtolctti Paolo Traversetol o (Pr)
Sol. Be rtolctt i Sergio Azzanello (Cr)
Sol. Be rtoli Marco Trieste
Sol. Bertol ucci Simone Viareggio
Sol. Bellini Gianpaol o Albi no (Bgi cap ll ertoncello Gaetano Romano d'Ezzcli no (Vi )
Sc rg Magg Bellino Renato Pordenone
cap magg. Bcllissin10 Donato Sacco (S a)
cap. Bello Gianluca Fossalta di Pial'e (Ve)
Sol Bello Mose Cona (Ve}
'ila r. Ord Bellopcdc Alberto Palmanova (Ud)
So l. Be llosguardo Patrizio Stomarella (Fg)
Sol. Be llotti ~icola Sant' Antimo (l\a)
Sol. Bello tt i Pie tro Orta Nova (Fg)
Sol. Bell uzzo Dino Altiss imo (V i)
Sol ll ell uzzo Massimo Val dagno (V i}
Sol llellù Ivan Cassin a Rizzard i (Co)
Sol. Belo!ti Alessandro Navacchio (Pi)
So l. Belotti Alessandro Casci na (Pi)
So l. Belotti l. uca Trescore Balneario (Bg)
Ca]l lleltra me Fab io Porde none (Pn)
Sol. lleoassi Nico la Venez ia Mestre (Ve)
Sol. .Bertoncin Andrea Monza (M i)
S. Ten. 1le11oz1.i Fa bio Roma
So l. lleriugli Paolo Palagano (Mo)
Sol. Bertuolo Piermario Vescovana (Pd)
Car Bessega Danilo Paolo Goriz ia
Sol. Bettin Nicola Padova
cap. Betto Giann i Noventa Padovana (Pd)
Sol. llettoni Ro berto Bi enno (Bs)
Sol. Beragna Corrado Piedil uco {Tr)
Ten. Col. Bel'ilacqua Ugo Padova (Pd)
So l Be1ilal:<1 ua Vladimiro Casale Corte Cerro (l\oJ
Cap Bczze nghi Massimo Sesto Fioreniino (Fi)
Car Biagi Claudio Marin a di Pisa (Pi)
Cap. Biagini Gu ido Trani (Ba)
Mar. Ca Biagioli Egidio Canepi na (Vt)
Sol Biagioli Fra ncesco Umbenide (Pg)
Sol llenassi Stefano So rbol o (PrJ 'ilar. Ord Bianca laoa Giovanni Nepi (Vt)
Sol. llenatti fabio Nonantol a (Mo)
Magg. Biancamano Renato Udi ne
Sol Benede tti Mauro Roma cap Biancardi Alex Castelnovo Bari ai10 (Ro)
So l. Benede tti Simone Pisa
Sol. Bianchi Fabia no Piombino (Li)
Scrg \'lagg. Benedetto Giuseppe Pordenone cap. magg. Biandtl Gianluca Ripi (Fr)
So l. Benedikter Hermann Tosef Predoi (Bz)
Sol. Bian chi Mass imilia no Tradate (Va)
Sol. Benetazzo Paolo Venezia cap magg Bianchi Piero Genzano di Roma (Rmì
cap. Benetti Giuseppe San Bonifac io (Vr)
Ca r. Benfatti Antonio Moncali eri (To}
Sol Benfatto Daniele Mirano (Ve)
Sol. Bianc hi Roberto Tradate (Va)
S. Teo. Bianchi Roberto Amaseno {Fr)
So l. Bianchini Stefano \foglia (M n)
Sol. Bianco Mict Barbato Piaggine tSa )
Sol. Bonetti ~larrello Briga No1are)C (Noi
Sol. Bianco Ezio Sa mo Stefa no Belbo (Cn) ca p. Bongiorno Andrea Varese
cap. magg. Bianco Tiziano Guag nano (Le) Cap. Bongio l'a nni Vincenzo Ronrn
Cap. lliancolillo Riccardo Andria iBa)
S. Ten. Bianconi Massimiliano Roma
Sol. Biancu Gianluigi Bollare (~li )
Sol. Biancu1.ZO Stefano Como di Rosano (L'd)
Mar. Ord Biasco GiuscpJ>C Pinerolo (To)
Se~ ~lagg. 801ùfazi Giuliano {;dine
Sol. Bonil'azi )lassimo Momegiorgio (Api
Sol. Bonioni James
Sol. Boniotti ~lauro Albizzme (Va)
Sol. Bono Cristian Casorme Sempione (Va)
Mar. Ca ll iasotlo Ange lo Reggio di Calabria cap . Bono Gianpaolo Borgo San Dalmazzo (C nl
Sol. Biasutti ~loreno Forgaria nel Friuli (Udi
~lar. ~lagg. • \ Bidioost haldo ~loua di Li11!111..1 (T,1
Sol. Booolra ~lassimo Crescelllino (Ve)
Sol. Booomi 1~.io10 Olire Il Colk (Bgl
Sol. Riello Domenico Monteroduni (ls ) cap. Bonomi Romano Villanora del Si li aro ( hI
Sol. Bifli Andrea Monl.3 (Mi)
Sol. llilli Damiano Carvi co (Bg)
Sol. BilTone Franccsco ~farcianise (Ce)
Serg. Magg. Rifone Pietro Ponogruaro (Ve!
cap. Rignotti Crist iano ~lamo,a (\1n )
Sol. Rigoni Adamo Ardesio (Bg)
Serg .'vlagg. llila rdo Mario Sall'a tore San Giorgio di Pian o (Bo)
Sol. Bini Mauro Ancona
Sol. Biokati Rinaldi Stefano Varano \Ve)
Car. Bionda Bruno firerue
Sol. Birello Fabrizio Cuneo
Sol. Bisaccia Michele Vaglio Basil icJta (Pzl
Sol. lli.sanzio Donate llo S. Spiri 10 (Ba}
Sol. Bi.scaro Manuel Villorba !l\)
Sol. Bonomo Nico Cava ion Veronese (Vr)
Sol. Bonsegna Gian franco Nardò (Le)
cap Bonzani Diego Malesco 1Ko)
Sol. Bonzi rranttSCO San Gioranni Biaoco (Bg)
Serg. ~la~g . Boraso Federico Roma
Sol. Boraso Nicola Pellegri na (Vr)
Car Bordignon Maurizio Lai,e~ (Bz)
cap Bordin Marco Cini-.e llo Balsamo (Mii
cap. Borgato Stefano Cmrme (Ve )
Teo . Col. Borgia Cesare U,:('e
Sol. Borgognoni Damiano Torre uc di Ancona (An I
Sol. Bormo li ni Armando Li l'igno (So)
cap Borr iello Ciro Torre del Greço (Nal
Sol. Boriiello Claud io Vellmo Bellini 1P, l
Sol. Bisceo.,lia Paolo Qumm1Vcl Sorella 1C.R.l.l Borritllo Diana l:rrolano (~al
Sol. Bisceglie lichele ~lolfeua 1Ba}
Sol. Borriello Cio,ann i Torre del Greco!Na)
Serg. \fagg. Discetti Giovanni Roma cap . Borsari Massim il iano Villimpen 1a (MnJ
Sol. Bi.sconti Nazza reno Falconara \fariuima (A n) cap Bortolassi Luca Gruaro (Ve)
Sol Bisconti Riccardo G:1h\e to
Sol. Biscotti Antonio il,hi1clb (fgl
cap. Bissi Daniele PNara
Serg. ~lagg. Bi,si F~ippo Porde none .,
\far. Ca. Bizza rri Luigi Vitorchiano (VII
Ten. Blarzino Marco
Sol Blasco Cesare Tremezzo (Co)
$erg. ~lagg. Blasi Giuseppe Roma
Sol. Bla~i )lassimo Roma
Sol. Bortolato Mosè Vif(xbrzere (Pdl
Sc:rg. Magg Bortoletto Xico Bolo2na
S-01. Bortolini Giorgio Torre San Giorgio ICnl
Sol Bortolussi Daniele Sc110 al Reghena (Pn)
cap. Bortonc Gaetano Ccsa (Ce)
Sol. Bortone Massimo Mi lano
Scrg. Magg. Bortune Antonio Gallipoli lleJ
Sol. Bosa Andrea (;dine
Teo. Col. Rosa Vittorin o Codroipo (Ud)
Sol Blini Diego Calre nzano (BgJ Sorella (C R.I. ) llosani Renata Ca mpobasso
Teo. ll na Paolo Vi1e rbo
Sol. Boarolo Cristian Rho tMi)
Scrg. Magg. Boccalato Antonio \!dine
Sol. Bosca Massimi.liano Sa n Benigno Cana1 ese ffo)
Mar. O!d. Boscherini Raul BarbarJno Vicenuno (\'i J
Sol. Bosc~ro Luca \'erelia ~lestre
Car Boccardo Fabrizio ~l oncalieri (To\ cap. Bosco Sihano Dronero (Cn)
Sol. Boccola Michele Ca11ell e110 (V rl
Sol lloccone Andrea Ci,a no sul i\cva (Sv)
Sol. Bosco Stefano Cari~io (Vci
Mar. Magg Bosco Vi ncenzo L'Aqu il a
Sol. Boscolo Manuel Band1ette (To\ cap. Bo<>.,gian ~lauri1io °'pedaletto Euganeo (Pdl cap. Boscolo Sergio ~lilano
Sol Bodei Piermarino Prevalle (Bs)
Sol. BogooceUo Gianluca Cerea (Vr)
Sol. Boscolo Simone O,ÌO!!gia tVe1 cap. magg. Boi Santino Villanoratulo (~u)
cap Boin Borlç Sc,to Ca lende (Va)
Sol. Boselli Iarco Conemaggiore (Pc)
Sol Tlosell i Ivan O,pitaleuo tBsJ
Sol So ldini Valer io l:.eo (Bs) cap. Bosetti jfass imil iano Vercelli
Sol. Boldrin Giustppe Padcrnello (TvJ
Sol. Bosio Gabriele Chiari (Bsl cap. Boldrini Cristian Lona10 IBs)
Sol. Bolletta Claudio Lanciano (Chl
~lagg Bologna Guido Alfredo Ca~c 11a
Sol. Bo lognes i Oen is Lon:uo (Bs)
Sol. Bo lzonella Marco Sama Maria dì Sala (Ve1
Sol. Bombarda Pietro Limbia1e (Mi )
Sorella (C.R.I. ) Bombardieri Wilma Tirano (Sol
Car Bommarit o Vincenzo Roma
Sol. Bo na Ma rio To1colan o (Bs)
Magg Bonaf'ede Fabrizio Bologna
Sol. Bonafè Sin1one Oleggio C~o)
Sol. Booaiti Giuliano Calolziocorte (Bg)
Sol. Bonalumi Fuilio Mouo (Bg)
Sol . llona ndrini Sandro Cas ni go (Rg)
Cap. Bonamù Tommaso Roma
Mar. Magg. B0nam1o Carlo Cel'I ignano del Frinir (Udi
cap. Booanno h-an Spinea (Vcl
Sol. Bosisio Massimo Gonano (\ o)
Sol Bossio Moreno Stefano Sinigo (Bz t
cap. llossio Roberto Lana !Bzi
Sol. llosso Emanue le Ga uinara (Ve}
Scrg Botrugno Giuseppe Cuirofiano (Le)
Sol. Botta \l~imiliano La<nigo (Co)
Sol. Bottacin Roberto Tri,ignano (Ve )
cap. magg. Bottegai Sandro Lamon (B I)
cap. magg. Bottcon Cristian Fomancllc (Tv)
cap. Bottinelli Matteo Solbiate (Col
Sol Bottone Eugenio Ce,ill3!i (Al'}
Sol. Bottura Thomas Ca,1eloooro del Garda (Vr)
Cap. Bracaglia Giuseppe Frosinone
App. Braccia Michele Laive~ (Bz)
Sol. Bracciale Antonio Sorn (Fr)
Sorella IC.R.l.1 Brachi Gioi anna Pra10 (Fil
Sol. Bracco Sah atof'I'
cap. Bonansea Da, ide Bricherasio (Tol Sol Braga Da1idc Cinisello Balsamo (~li)
S. Ten. Bonapace Stefano Ro1•crc10 (Tn)
cap Bonascra Luca Mi lano
Sol. Bragadin Luca S Gi ustina inColle (Pdl
Mar. Ord Bragaglla Massimo Viterbo
Sol. Booazzoli Alessandro AIOia (~'in) Mar Ord. Braga~ia Mauri1.io Bagnaia (Vi)
Sol. Boodesan Matteo Cavarme (VeJ Serg. \l agg. BrJgÌJla Antonio Tu..c.1nia (\lt)
cap. Bondi \\'illiam Galliate (Xo)
Sol. Bragotto \'illorio Padova
cap. magg. Bonclli Alberto Massa Marinima (Gr) Sol Braida Michele Romans d'lson70 (Gol
Sol. Bonclli Frant'tsco Grnssano (Mt}
Magg Bramati Robe rto Roma
Serg. Boncsoli Andm Bolzano cap. Tl rambati Claudio Piohello (Mi i
Sol. Brambilla Luigi Co logno al Serio (Bg)
Mar. .\llagg "A · Brancaccio \-lichelc Porden one
Cap. Brandini Luca Fo iano del la Chiana (A r)
Sol Brandino Ma rco Cuneo
cap Brandolini Massim ili ano Mongrando (Vti
Sol. Brandone Emanuele Alha (Cn )
Sol Branzanti Dal'idc R~venna
Serg. Magg Bral'atà Vince nzo Padova
Cap. Bravi Arnaldo Verona
Sol. Bravi Roberto lesi (An)
Sol. Brazzale Denis Zugliano (Vi)
Sol. Bregoli Cristian Be rlingo (B,)
Sol. Brena Angelo M0t10 [Bg)
Sol. Brescia Francesco Cosenza
Sol. Brescia Francesco Lungro (C,J
Serg. Magg. Bresciani Luca Bologna
Sol. Bresciani Luca Monti rone (Bs)
Sol. Bresciani Matteo Arco (Tn)
cap. Bressan Enrico Cadoneghe (Pd)
cap. Brcss an Robe110 Mossa (Go)
Sol Briani Simon e Kogara (V r)
~1agg. Brighina Sah,alore t.:d ine
~l ar. Ord. I! rignola Nico la Civida le del Fri uli (U d}
~1ar. Ca Brini Se rgio Tre viso
S Tcn Brioschi Ri cca rdo Mi lano
Tcn. ll ri1.i ~:urico Vi 1c rbo
Sol. Hri11.i Nicola Vimercate (Mi)
Sera Maao e· e,~· Bri1.ioli Vittor io Roma
Sol. Broccoli Ada mo Sant' Apollinare (Fr)
:vl ar. Magg. llrogi Riccardo Civi tavecchia (Rm)
Sol. Burigo Jonny Soverzene (BI)
Sol. ll urini Crist ian Paladina (Bg)
Sorella tC RI} ll urro Mirca Tre1•iso
Sorella (C.R.l.) llurro Wa nd a
Sorella (C.R.I.) Busa Cateri na Chivasso (To)
Sol. llusato i\icola Ma lo (Vi)
Sol. Busi Marco Va ll ona (R g)
Sol. Busi Santino P1i mal una (Co)
Sol. llusiello Giornnni Napoli
Sol. Busnari Giuseppe Paullo (Mi)
Sol. I1us1i Alessandro Maria Mi lano
Brig. Bussi }lassimo Lti l'CS /Bz)
Sol. Busso Dan iele Bra (Cn)
Sol. llutelli Danie le Cecina (li}
Sol. Butti Chr istian Olg inate (Co)
Sol. Butti Chr ist ian Va lgreghent in o (Co)
\1ar. Magg. Buttini Pasq uale Civitavecchia (Rm)
Sol. Hu11acch i tuca Bcrgantino (Roi
Serg. \1agg. Bu1.1aro Marco Viterbo
Sol. Bm.zolo llen is TorviscOS3 (Ud\
Serg. :,,1agg. Cabiddu Daniele Torino
Serg. Magg Cabiddu Daniele Vi1crbo
cap . Cabi tza Gian luca Se1ti1110 To rinese (To)
Scrg. Cab riolu Michei Serramann a (Ca)
Cap. Caccamo )'l iche le Moua di Livenza (Tv}
Sol. Caccarnle Sa bato Furore (Sa)
Sol. Caccia Fabio Olg iate Comasco (Coi
Sol. Caccia Fra umco Dom aso (Co}
S. Ten. Caccia relli )[arco Capena (Rm)
Tcn. Col. Ca(:ciuttolo Renato Firenze
Serg. Magg. 1lroniino Stefano Roma cap. Cadam uro Datùele Musile di Pial'C (\le)
Sol. llroaola Alessa nd ro Venezia .\llar. Magg "A" Cadau Cosimo Eraclea (Ve}
Sol. llruccoleri Francesco Calatalimi (Tp)
Sol. llrufani Daniele Ass isi (Pgì
Yfar. Ord Brullo Gio1anni Trices imo (lld)
App (adoni Antonio Genova
Yfar. Ca. Cafaro Giovanni Claudio Casarsa della Delizia (Pn)
Sol. Cafasso Riccardo Cas1e~111ovo Don Bosco (At)
Sol. Brunelli )'lirko Roma no di Lomoord ia (Bg) 'l:lar. Ca. Caferrn Egidio Vi1erbo
Sol. Brun ern Fabrizio Torino
Sol. Brunetti Antonio Villapiana (Cs)
Ten Cafiero Genn aro Ladi spoli (Rm)
Cap Caglià Alessand ro Palenno
Mar. Magg "A" Brunetti Vittorio Falconara Mmiuima (A n) Sol. Cagliani Massim il iano Colle Bri anza (Co)
Sol. Bruni Andrea Venezia cap. Caglio Gianluca Verano Brianza (:Vii)
So l. Bruni Rossano To!entino (Mc) Sol. Cagnoni Guglielmo Rozzano (.\lii )
Mar. Ca Brunno Sall'atorc Aviano (Pn} cap Cai Mass im iliano Vogog na (~o)
Mar. Ord. Bruno Antonio Maniago {Pn ) ll rig. Caiafa Biagio Gorizia
Sol. Bruno Ca rl o Se sto San Giovanni (\1i) Sol. Ca iano Sal,atore Napo li
cap. magg. Bruno Cosimo t.:ge n10 (Le} cap Ca imi Angelo Bregnano (Coi
Sol. Bruno Francesco Mentana (Rm) cap Ca.imi Gregorio Campi Bisenzio (Fi)
tap. magg Bruno Francesco Adel fia (Ila) '1:lagg. Ca iolo Domenico Tori no
So l. Bruno Luigi Corn aredo (M i) Sol. Ca ion i Dani ele Malt ignano (Ap}
App Brusch ini An ton io Cardito (NaJ cap Ca iro Gian luca Cas1elnuovo Scrivia {Al\
S. Tcn. flrussi Fabio Treviso So l. Ca iro ti Cr ist iano Seveso (M i)
So l. llruzione Ma urilio Gcnol'a
So l. Ca iiano )'la5S im il ian o Leg nano (\ li)
So L Bua Anto nino Adran o (Ct) cap Ca labrese Anto nio Pino Calabro (Cz)
cap. magg Bucca Giovanni Pa ce del Mel a (Me) cap Calabrese Carlo Adel fia (Ba)
App llu ccelli Ge nnaro Napoli
S. Ten. Bucche ri Giulia no Roma
So l. Calabrese Massimo Nardò (Le)
So l. Calabrese Paolo Vigliano lliellese (Ve)
Se rg. Mau. Bucci Ale.ssa nd rn Gemona del Friul i (Ud) Cap . Calabrò Fortun ato Regg io di Calabri a
Sol. Bucci Cristian Appiano Gemile (CoJ
Mar. Magg. "A" Bucci Francesco Viterbo
Mar. Ord. Bucci Pietro Vite rbo
Serg Bucci Stefano Ro ma
Sol. Bucciarclla Fabio Qu iliano (Sv)
cap. magg. Bu cciti Mas5imo Anagni (fr)
Sol. Bucconiero Cosimo Sava (Ta)
Sol Budani Miche le Ortona (Ch)
Sol. Bu lToli Giusep pe Pr,waglio d' Iseo /Bs)
cap magg Bu lTon Giuseppe Cison di Valmari no (Tv)
Serg Magg. Buffone Antonio Cesano \'ladern o (Mi )
Sol. Bulfoni Alessa ndro Genova
Scrg Magg Buon o Sergio Manziana (Rm)
Sol. fluonocore Anto nio Moiano (Bn)
App Buon oco re Antonio Napoli
App Buon omo Raffa ele Caivano (}fa )
cap. Buonienga Giuseppe Ca1a nia
Sol. lluqu icchio Ange lo ni 1on1 0 (Ba}
Sol. Buran Giol'a nni San Donà di Pi ave (Ve)
Sol. Burchielli Silva no Lucca
Sol. Burdi sso \ lau ro La Logg ia (To}
Sol. llurdo Gianbattbia Mon1escagl ioso (Mt)
Ma r. Magg "A" Burgo ni Efrem Fc ltrc (Dli
Cap. Calabrò Giusep pe Napoli
Mm Ord. Calafi ura Giuseppe Roma
Se rg Calandra Luca Sa lern o
So l. Calani Andrea Lomazzo (Co)
Ten. Calart'SUSandro Carbonia iCa}
So l. Calc.opietro Fran cesco Vignanello (Vt)
So l. Caldi Roberto \1ias ino (No}
Magg. Caldarcll a Francesco Pa lermo
So l. Caldinclli Antonio 'l:l onno (Bs)
cap Calga ro Paolo Ars iero (Vi)
So l. Calì Mas.1imiliano San Don alo Milanese (Mi)
Ma r. Magg. "A" Cali ari Gianfranco Vama (Bz)
So l. Cali endo Fra ncesco Visciano (NaJ
Serg Caliri Sal l'atorc Barce ll ona Pozzo Gouo (Me)
Sol. Calì Massimi liano San Donalo Milm1ese (Mi)
cap Call ega rin Massimo Bol,.ano
So l. Call egaro \fo'ko Paderno Dugnano {Mi)
Sol. Call erame Sah atore Assoro (Enl
Sol. Caloiero Raffaele Roma
Sol. Calol' i Ste fano Tremo
Sol. Caltagiro ne Dan iele Noce10 (Pr)
Sol. Call'a ruso Sa lvatore Alcamo (Tpl
Sol. Call'etli Cristiano Capo di Ponte (Bs)
Sol Cama rotto Stefa no Treviso
Mar. Magg. CamaSS"J Battista Pad ova
Serg Magg Cam hria Vittorio S Maria la Longa (Cd)
Sol. Cameli Fabi o Momes il vano (Pe)
So l. Camelio Sall'a tore Termoli (CbJ
S. Ten. Came rola Biagio Atena Lucan a (Sa)
Mar. Ca. Camillo Domenico Nenuno (Rm)
Sol. (amm ara ta Vincenzo Bell'edere (S r)
cap. magg. Campa G Luca Lecce
Sol. Campag na Fabio Carpineto Romano (Rm)
Mar. Ord. Campagna Francesco Roma
Mar Yl agg. "A· Campagna Giorann i Pordenone
Cap Campagna Vincen1.o Roma
Sol. Campana Oaride Caianzaro
S Ten Capogna Fab rili o Roma
Serg. \ fagg Capolongo And rea Cicciano (Nai
Sol. Ca1>onc Daniele Morro d' Oro (Tei
Mar. Magg. Capone Gio1•anni Pal manova (Ud)
Ca p. Caponcra Enzo Roma
Serg Capozio Cla udio Falciano del Massico (Ce)
Magg . Ca1Jp arclli Se rgio Frosino ne
Cap Cap pellano Pao lo Scoppi to (Aq)
So l. Cappelli Marco C.ese na (Fo)
So l. Ca ppelli Mauro Bannio Anzino (No)
Sol. Cappiello Innocenzo 011a Nova (l'g)
Sol. Ca pra Filippo Nicosia (EnJ
Cap Capradossi Loris San Giu li ano Te rme (Pi)
Cap Caprara Gio1canni Bologna
Sol. Campana Ma rco Giussano (Mi) Sol Ca1>raro Antonio Trebisacce (Cs)
Sore lla (CR.I. ) Campana Mar ia Eugenia Ferrara
Sol. Campanelli An ton io Colletono (Cb)
Sol. Campa ri Paolo Casaletto Ceredano (Cr)
Sol. Campo Calogero And rea Limbiate \Mi}
Serg. Magg. Campo Vincenzo Azzano (Lu )
Sol Campo Vin cenzo Ragusa
Serg Campol i And rea Cesano di Roma (RmJ
Mar. .\1agg. "A" Camporeale. Sa l'er io Vasto (ChJ
Sol. Campostrin i Sil ra no Sant'Anna d'Alfaedo /Vr)
So l. Campra Flario Sampeyre /Cn)
cap Cancellaro Franco Genova
cap Candel oro Eugreiio Fmncavilla al Mare (Chl
Car. Ca ndussi Daniele Romans d'Isonzo (Go)
Sol. Ca negrati f'ederico Muggiò (M i)
Sol. Ca nepa Alessa ndro Carasco (Ge)
cap rn agg. Ca nel'a rolo Giovanni Gonars (UdJ
cap Canel'a rol o Roberto Vemasco (Ve)
cap Canfora Gioranni ' fapol i
Mar. Magg. "A' Cangem i Benito Ro veredo in Piano (l'n)
ca p. Canna lire Ema nuele Saracena (Cs)
Mar. Ca Camias Carlo Vetmlla (Vt)
Sol. (annata Angelo Cinisello Balsa mo (~li)
So l. Cannata Giuseppe Siracusa
cap magg. Can nata Riccardo Palerm o
Sol Cannarò Mario Franccsco Aci Sa nt Anto ni o (Cl)
Sol Cannavò Salratore Torino
Mar. Ca. Cannelonga Vin ce nzo Mereto di Tomba (Ud\
cap. Cann ito Domenico Santo Stefano Bclbo (Cn)
Sol. Cannone Angelo Tori no di Sangro (Ch)
cap. Caprino Cir ino Cuasso al Monte (Va)
Sol. Caprino Luca Fag nano Caste llo (Cs)
Ten Col. Caprioli Elio Scoppi to (Aq)
App. Caprioli Si11io Vadena (82)
Ten Capuano Rocco Roma
$e rg. Ca pu rso Vito Gi oia del Colle (Ba)
Sol. Caputo Ca rm ine Cerig nola (Fg)
Scrg. Ylagg. Cap uto Michele Ce ll eno (Vt)
Sol Caputo Salratore Acerra (i\a)
Sol. Capun i Cristia n Flero (Bs)
Sol CapU2z i Se rgio Milzan o (Bs)
cap Capuzz i Vincenzo Guard iagrele (Ch)
Sol. Caput:lO Nicola Pontelongo (PdJ
Sol. Cara Pao lo Roleuo (To)
Serg. Magg Cara Remo Teulad a (Ca)
Se~ Magg Caracci Francesco Isola Dell e Femm ine (Pa)
Cap. Caramanica Antonio Ciampi no (Rm)
Sol. Carami a Cos imo San Vi to Ili:i Normanni (Br)
Sol. Ca rami a frnncesco Mesagne (Br)
Sol Ca rani Igo r Bo logna
Sol . Ca rannan te Pasquale Mo nza (Mi)
Sol. Ca rannante Procolo Torino
Sol. Ca rbone Antonio Frig nano (CeJ
Sol. Ca rbone Cosimo Dam iano Barletta (Ba)
Mar. Ord. Carbone Domenico Torino
So l. Carbone Francesco S. Ciprian o d'Aversa (Cei
Sol. Carbone Giuseppe Carn ago (Va)
Mar. Ord Carbone Romolo Torino
S. Ten. Carhonetti Robe rto Trev iso
Sol. Can on ico Giol'a nni S. Giol'anni Teatino (Ch) ~lar. Ord. Carbon i Luigi Ro ma
cap Can ossi Luca Cil' idate Ca mu no (Bs) cap. Cardaci Gian luca Corsico (M ii cap Cano l'a Robe110 Rm io Emi lia Sol. Carda mon e ViJ1cenzo Casa! Velino
Cap . Cantale Ma urizi o Milano
Sol. Ca ntal upo Lu ca M il ano
Serg \llagg. Ca ntani Paolo Montefi ascone (V t)
Sorella (CRI.) Ca ntarutti Antonietta Livomo
Sol Ca ntono Da niele Venezia
Mar. Ord Cantor i Armando Vi terbo
Ca r. Canu G. ~'iario Ge nova
cap. Canu Reozo Baratili S. Pietro (Ca)
ca p Canzano Achille Riardo (Ce)
S. Ten. Capacdo Massimiliano Napoli
Sol. Capano An tonio Colog no Mo nzese (Mi)
So l. Ca paldo Picuri Antonio Casena
cap . Capanna Daniele Rom a
Sol. Capano Antonio Cologno Monzese (M i)
Sol. Capare.llo Enrico Lamczia Terme (Ci)
cap. Caparelio Franccsco Cata nzaro
Sol Ca1>ccci Mauro Monsampolo del Tronto (Ap)
Cap Card il e Antonino Cata nzaro
Sc rg. Magg. Card illo Erasmo Vi ttorio Veneto (Tv)
Sol. Card ines Robe1.io Ve nafro (Cb)
Sol. Cardino Mauro i\e ive (Cn)
Sc rg Cardu cci Pietro fabrica <li Roma (Vt)
Mar. Magg Careddu Anto1ùo Portogruaro (Ve}
So l. Care ll a Leonardo Fogg ia
Sol. Carelli Daniele Gravellona Toce {No)
Sol. Ca rfagnini Domenico Pomigliano d'A rco (Na)
Car. Ca ria Emanuele Lai ves (Bz)
Car. Ca ria Emanuele Bolzano
Cap Ca riello Francesco Nola (Na)
Sol. Carigl ia Giuseppe Vieste (Fgi
App Carilli Francesco Bari
Sol. Carini Marco Isola del Li ri (fr)
Car. Car li Ballala Renato Roma
Sol. Carli Cla udio Asiago {Vi)
Car. Capccc Domenico Venezia Mest re So l. Carlino Antonio Rizziconi (Re )
cap Capcllari Dal'ide Villa Poma (Mn}
Sol. Capelli Alessandro 1fanerbio {Bs)
Sol. Capellozza Enrico Canuig nano di Brema (PdJ
Serg Magg Capetti Ugo Mogliano Veneto (Tv)
Sol. Capici Massimil iano Senago (Mi)
Serg. Magg Capillo An ton io L ' Aquila
Yl ar. Ord Ca pillo An ton io Casarsa della Delizia {PnJ
cap. magg. Ca pirino Anton io M il ano
Sol. Capi tani Pao lo Macerata
cap. magg. Capitani o Angel o Giu lianova (fe)
Sol Capi tanio Robe rto Pescara
Magg Capitol i Fab io Terni
Sol. Capobianco Giammassimo Collegn o ero)
cap Carlini En rico Sangemi ni (Tri
App Carlino Francesco \ lisil meri (Pa)
Cap Carlomagno Al fredo G Bari
Sol. Carlo ne Angelo Cini sello Balsa mo (Mi)
Serg Magg. Carlucci Agost in o Brugnera (PnJ
Gcn. B Ca rlucci Vi to Sesto San Giovanni (M i)
Scrg Magg Carluccio Mau ri zio L'Aqu ila
Sol. Carm enini \V i.lliam Chieti
S Ten. Ca rmignan i Guido Treviso
Sol. Carminati Luciano Brembilla (Bg)
Sol. Carne Massimo Seri ate (Ti gi
Sol. Carne l'ale Giol'anni Capracona (Cb)
Sol. Carne1·ali Alberto SerravalJ e Sesia (Ve)
Serg Magg Capodaglio Gio rgio Casarsa della Delizia (Pn) cap magg. Carnim eo Nicolaogelo Bari
Ten. Col. Caroassai G. Massimi liano Firenze
Serg. :Vfagg Caroli Giuseppe Montefiascone {Vt)
Serg Ca ropp i Amb rogio Lesina (Fg)
Mar. Ca. Ca rosi Mass imo Fabrica di Roma (Vt)
Mar. Magg. •A" Carossa Felice Pordenone
Sorella ((RJ.) Carotti Grazie lla Tem i
Sol. Carpe nè Romeo Conegliano (Tv)
cap. Carpi no Antonello Roma
Sol. Carpi no Giuseppe Gizzeria (Cz)
Mar. Magg. Ca rputo Michele Riese Pio X(Tv)
Cap Carrabba l'iazzario Ri voli (To}
Mar. Ord Carracillo ~lauro Roma
Sol. Carrannan te Angelo Monte di Procida (Na)
Sol . Carrarn Cristian Po merani ca (Bgj
Sol. Ca rraro fil ip po Martellago (Ve)
'.\'far. Ord. Ca rra tu Domenico Verona
Cap Carreca Giampiero Mil ano
Magg. (arresi Salvatore Messi na
cap Carretta Ma urizio Laiello (l'z)
cap Carriero Giovanni Palagianello ('J'a)
cap. magg. Carrouo Cosimo Erchie (Br)
Sol. Carrozzo Renato Guagnano (Le}
Sol. Carruba )laurizio Campofranco (CIJ
Sol. Carrubba J'lassimo Piohello (Mi }
Sol Carsana Paolo Berbe nno (Bg)
Ca r. Carta Jfaurizio Roma
App Caruso Antonio Agatino Paderno Dugnano (Mi)
Cap. Caruso Giancarlo Firenze
Cap Caruso Luciano Roma
Sol. Caruso Luigi Moncalieri \Tù)
cap magg Caruso Rosario Recale (Ce)
Scrg. )k1gg. Cat'l'onc Fabrizio Vite rbo
So l. Casabl an ca Antonio Brusapo rto (Bg )
Sol. Ca.llldei Marco Forlì
Sol. Castiglioni Ivan Gral'ellona Toce (:-lo)
So l. Castilletti Fabrizio Pioltello (M i)
So l. Casto Vito Felli ne (Le)
cap Castoldi Gian luca Pavia
cap. Casto rina Gabriele Cassano Magnago (Va)
Serg. Magg. Castoro Carlo Sesto al Reghcna (Pn)
Sol. Castri ~'abrizio Pisa
Sol. Castrì Andrea Li zzane llo (Le)
Sol. Castrigoni Alfredo Porto S. Stefa no (G r)
cap CastronuOl'O Giuscp1>e Aliano (Mt)
Sol Casu Alessa ndro Roma
Serg. Casu An tonio Mogoro (Ca)
cap. magg Casu la Giovanni Domusnovas (Ca)
Serg. 1fagg. Ca talani Mauro Viterbo
Serg Magg. Catalano Franco Udine
ca p. Catalano Giuscppe Siderno ',fari na (Re)
Mar. Magg. Catalano Michele Ba ri
Sol. Cataldo Domenico '.\.1igl ianico (Chi
Serg. Magg. Cataldo Ignazio Ro ma
Sol. Catal ini Massimo Villa Rosa (Te}
Sol. Cataneo }lichele Ciccralc (Sa}
Sol Cata nia Gaetano Francofonte /Sr)
cap. Cata nia }lichele Vibo Valentia (Ct)
'.\'far \1agg. Ca tania Paolo Spi limbergo (Pn)
Cap Catanzaro Luigi Vero na
Sef2 Magg. Catapane Raffaele Civitavecchia (Rm}
So l. Catinelli Davide Saronno (Va)
So l. Cattamo Roberto Livigno (So)
tap. Cattaneo Mauro Paull o (M i)
Sol. Cattaneo Omar Rho (Mi i
App. Cattano Giuseppe Mulazzano /Mi )
cap. Cattazzo Sterano Verona
Sol. Cattin Andrea Villaga (Vi)
Sol. Cava Luca Ca1telluccio Inferiore (Pz)
S. Tcn. Casad io Roberto Faenza (Ra) cap magg Ca,•agnoli Fabriiio Monza (Mi)
S. Tcn. Casale Carlo Grad isra d'bonzo (Gol cap. magg. Cavaliere Ilar io Napo li
Sol. Casale Enzo Poll a (S a)
So l. Ca valiere Emanuele Napoli
Mar. Ca. Casale Luigi Palmanova (Ud) cap Cavaliere Mass imo To rino
Mar. Magg "A" Casale Salvatore Gradisca d'lsonzo (Go) Sol. Cavallari Antonio Rieli
cap. Casal i Ruggiero Ral'e nna Bri~ Cavall aro Giuseppe Avola (So
Sol. Casa no Toma.1 Ponteranica (BgJ
Serg Carnllaro Isidoro RiJXlStO (Ct)
Mar. Ca. Casano Vincenzo Ronciglione (Vt) cap Carallcro Riccardo Ca nnagnola (To)
So l. Casarin Roberto 1,fo niego (Ve)
Sol. Caschera Massim iliano Pontini a (Lt)
App. Cascino Giuseppe Firenze
Car. Ca1allin Alfonso Istrana (Tv)
Sol. CaYa ll ini Jacopo Verona
So l. Cal'allo Marco Viareggio (Lu )
S. Ten . Cascio la Giuseppe Foligno (Pgi Sol. Cavazza Mariano S. Gi ovan ni ll ario ne (Vr )
Se rg. Magz. Casella Carmine Trento Sol. Cavazz ini Lu igi Feli no (Pr)
Mar. Magg. Caserta Giovanni Casarsa della Delizia (Pn ) So l. Cavedo Fabrizio Inverigo (Co)
Sol. Caso Giu seppe So lbiate Amo (Va) cap. Cavi nato Alessandro Paderno Dugnano (Mi )
Sol. Caso Maurizio Sen ago Cvii) Cap Cavotta Armando ~1era no (BL)
Sol Casonato Piermario S Martino di Lt1pari (PdJ Sore lla (C.R.I.J Caaagon Torre Ma ria Pasian di Pr.1to (Ud)
Sol. Cassan Luca S Michele al Tagliamento (Ve} S~rg. Magg Ceccarelli E. Claudio Torino
Mar. :Vlagg. Cassano Euge1tlo Vittorio Veneto (TvJ Sol. Cecca relli }larcello Borgo S Maria
Sc rg ~fagg. Cassano Francesco Vitorchia no (Vtj Serg Magg Cecca relli Roberto Roma
So l. Cassano Tomma.10 Carmelo Bari cap Cecca to And rea S. Ma11ino di Ll1pari (Pd)
Sol. Cassa rino Salva tore Canicattini Bagni (Sr) cap. magg. Cecchiu Giol'anni M il ano
Mar. Ca Cassaro Roberto Cecchina Stazione (Rm ) Serg. ~'lagg. Cccchin Stefa no Att imis (Ud)
cap. Cassese \fass imiliano Taranto So l Cm:hini Pa ul Richard .\1ilan o
Sol. Cassetta Ran iero Luco dei Marsi (Aq) Mar Ma~. Cccdtlni Sa nte L'Aquila
Mar. Magg . "A" Cassiani Fra ncesco Legnago (Vr) So l. Ccccon i Clau dio Roma
cap. Cassisa Andrea Arco (Tn)
Scrg. Ccccre Alfredo Santa Maria a Vico (Ce)
Serg. Magg Cassone Saver io Ro ma Car. Ccccre Carlo Roma
Sol. Cassuretti Gianfranco \,,lonterotondo (Rm)
Serg Cas tagna Domen ico Calimera (Cz)
Sol. Castagna Gia nni Venezia Mestre
Serg. Magg. Ceccrc Lorenzo Santa '.\.fari nclla (RmJ
Scrg Magg. Celani Jfarco Mana (VtJ
Sol. Cclardo Anton io Afragola (Na)
Sol. Castagna Paolo Rosc iano (Pe) Serg. '.\.fagg Celes tini Clau dio Vilerbo
Ten. Col Castald o Giovann i Cd ine
Sol. Castaldo Raffaele Kapo li
Serg Magg Castellano Francesco Sav Castellammare di Stabia (Na)
Sol Caste llano Franco Paderno Dugnano (M i)
App Castellano Sebas tian o Torino
Sorell a (CR.I.J Castellari Anna \faria Firenze
So l. Cas tcllengo Roberto Alha (CnJ
cap Castelli Lorenzo Bussoleno (ToJ
Mar Magg. Castcllone Giuseppe Qua li ano (Na)
cap CastelnoYo Filippo Mi lano
Sol. Castiello C~rlo Santo Stefano Roero (Cn}
Sol. Castiglione Marco Penne (Pe)
Cap Castiglioni Cesa re Rom a
Sol. Cclcs tri Gianca rlo Torino
Cap . Ccli Don Giuseppe Cesi di Terni (Tr)
Sol. Cella Andrea San Giu liano Milanese (Mi)
Sol. Cella Gil berto Trevig li o (Bgì
Car. Ce llupica Sa batino Firenze
cap magg. Celotto Alessandro Ponici (l\a)
Sol. Cemp i Moreno Roccamo ntepiano (Ch)
Sol. Cencio Angelo Giovanni Tem1cina (Lt)
Mar. Ord. Ceneio ni Mauro Bagnai a (Vt)
Serg. :Vlagg Ce,ma Alberto Pi tigliru10 (Gr)
Serg. Magg. Cenn a Alberto S Qui rico (Gr}
So l. Centamorc Daniele \,,1 ilan o
S Ten. Ce ntome Maurizio Ril'a del Garda (Tn)
Mar Ca Ceparano Biagio Tuscania (Vt)
Sol. Ce ramella Celestino Acri (Cs)
cap Ccresa \'lichele Faggeto Lari o (Co)
Sol. Ccretti Germano Cellatica (BsJ
Serg. Magg. Cc rica Alberto Viterbo
cap Ccriolo Romualdo Reggio di Calabri a
Sol. Ccrizza Andrea Bnigherio ( li)
Serg. .Vlagg. Ccrol ini Luca Vi terbo
Ten. Cemla Paolo Trani (Ba)
Sol Cerreto Alessandro Roma
Sol. Cerreto Ma rco Roma
Sol. Cerri Roberto Garbagn ate .\ililanese (Mi)
Mar. Ca. Ccrrito Anton io Carisolo (Tn)
Sol. Ccrrone Ivan Roccasecca (fr)
cap. Ccrullo f rancesco Momauro (Cz)
c,tp. magg. Cerullo Virgilio Franco lise (Ce)
Serg vfagg. Cemllcra Francesco Roma
Sol Cerrellieri Mar io Cauolica (Fo)
Sol Cervigni Antonino Filonmno (An)
Sol. Cesarano Carmine Pompei (:-la)
Sol. Cesare Daniele Breg nano (Co)
Mar. Ca. Cesaria Carlo Casarsa della Deli zi a (Pn)
MaJ. Ca. Cesarini Luciano Tarqui nia (Vt)
Sol. Cesaro Mass imo Brembilla (Bg)
Sol. Cescul Norma n Avi ano (Pn)
\far. Ord . Ces in i Alfredo Montefiascone (Vt)
cap Cesla riol i Massimo Paderno Dugnano (\'li)
Sol. Checch in Roberto Ril~gnano (Ud)
Car Ciccimarra \farcanlon io Altamura \Ba)
Sol. Cicci omessere Francesco Foggi a (Fg)
Sol. Ciccocioppo Paolo Lanc iano (Ch)
cap Ciccoloslo Scopa Rodion E Pescara
Cap Ciccone Ciro Saviano (:-la)
Mar. Ca. Ciccotti Eustachio Capodimonte (Vt)
Ten. Col. Cicero Salratorc Messi na
Sol. Cilento Marco Masserano (Ve)
Teo Col. Cima Emilio Bologna
Sol. Cimarelli Gabriele Ancona
Sol. Cimignaglù Massimo Vimercate (Mi)
Sol Cim in o Domenico Racal e (Le)
Sol Ci mmino Gi useppe Arienzo (Ce)
Sol. Ci mrnino Luigi Casoria (:-la)
cap. magg. Ci mnaghi Alessa ndro Meda (\'li)
Sol. Cimorelli Renaio Mo111aqui la (ls)
So l. Cinalli Marro Atessa (Ch)
Sol. Cingo larù Pietro Mate lica ( \le)
Sol. Cini colo Salvatore Napo li
Sol Cinque Ivan Sesto San Giovanni (Mi)
Serg Cinli Lorenzo Roma
Sol. Ci ntoli Graziano Ragusa
cap. Ciorca Luigi Riccia (Cb)
Sol. Ciorchetta Rudv Ve rona
So l. Ciocchetti PaolÒ Ferentino fFr)
cap magg. Cioffi Vincenzo Secondigliano (:-la)
Sol. Cioliuo Diego Calcin;1ia (Pi)
cap. Ciolino Sall'atore Monreale (Pa)
S. Ten Chemello Fabio Schio (Vi) Sorella (C.R .I.J Ciollaro Vi talba Bri nd isi
cap. Cherch i Franco Goriz ia
Cap Cherubini Gherardo Montepiano (Fi l
So l. Cherub ino Michele Cremona
Car. Ch iabotto Ma rcello Bologna
Sol. Chiabrero Marco Giuseppe Revello (Cn)
cap Chiacchia Croce Bolognano (Pc)
Serg Magg. Chia nucci Cosimo Firenze
cap. Chia1>pano Alessandro Varzi (PI')
Sol. Chiarello Frnncesco Corsano
Sol. Chiarini Roberto Mane rbio (Bs)
Mar. Ord. Cionfi Giorann i Viterbo
Ten Cionti Pietro Roma
Sol. Cipitì Salva tore li,sone (M i)
Car. Cipolletta Biagio Firenze
Mar. Or<l Cipollell i Paolo Mentana (Rm)
So l. Cipollone Giulio Vaira no Patenom (Ce)
Car. Ciprian Primo Sondrio
C:1 r. Ciprian Primo Mi lano
Serg Magg Cipr ian i Giuseppe Pordenone
Sol. Cipr iotto Stefano Spinea (Ve)
Sol. Chiarolanza Giuseppe Villa Litemo (Ce) Cap Cipu llo Gaetano S. ~1aria Capu a Veterc (Ce)
So l. Chiarolanza Giuseppe Crispian o (Ta)
çap. Cipu llo Sah'atore Napoli
Sol. Chimgato Roberto Vero na Mar. Magg. Cirasole Carlo Udine
So l. Chiaverina Erman no Sassuolo (M o) So l. Cirill o Donato Maglie (Le)
Sol. Chiazzese Gaspare Palenno
Sol. Chieppe Fabio Zevio (Vr)
So l. Cirillo Emilio Agropoli (Sa)
Serg Magg. Cirillo Vincenzo Vittorio Ve neto (Tv)
Sol. Chierchia Barto lomeo Gragnano (Lu) \far. Magg Cirinà \alale Pal manova (Ud)
Car. Chie rchia .\'liche le Venezia Me st re cap magg. Ciriolo Gianfranco S. Cassiano /Re)
Sol. Ch ieregato Enrico Ve nezia Magg . Cirrindonc Vincenzo Bagheria (Pa)
rnp. magg Ch in ellalo Ermes Mogliano Veneto (l v)
So l. Ch inelli Teodoro Minerv ino Murge (Ba)
So l. Ch inno Pascal Albizzate (Va)
Sol. Ch iodelli .\ lass im iliano Biella (Ve)
Serg. .vlagg. Chiode ro Luciano Fregona (l v)
Sol. Citrigno Natale Lami gnano di Dipignano (CsJ
cap. Cittadoni Gian luca Spolet0 (Pg)
So l. Citton Dino Semonzo (TI')
So l. Ciuccio Lucian o Agropol i (Sa)
Serg .\1agg. Ciuffi Ste fano Roma
Mar. Magg. Chiossi Giuseppe Civitavecchi a (Rm ) .Vlar. Ca Ciullo Franco !,;d ine
Sol Chiol'enda Roberto Roma
Sol Chirenti Giovanni Perugia
S Ten Chirichiello Graziano Roma
Sol. Chizzio Roberto Favaro Veneto (Ve)
Ge n B. Ciarci Carlo Gorizia
So l. Ciaccio Roberto Castiadas (Ca;
So l. Ciafrone Mario Ercolano (Ce)
Sol. Cia lè Vittorio Chieti
Cap Cialli Aldo Monterotondo (Rm)
App. Claridi Sall'ato re Barra (N a)
Sol Claus Gianfranco Trento
Mar. Magg Clemente Mario Roma
Car. Clima Daniel e Padova
Sol. Cobelli Cristian Gargnan o (BSJ
Sol. Cob ianchi Sergio Casona (N aJ
So l. Coccellato Vincenzo Al'ersa (Ce)
Sol. Cocco Alessandro Vero na
Sol. Coco Franco Pineta di Lai ve5(Bz)
Sol. Ciampi Marco Venezi a \far Ca. Coco Sail'atorc Vi terbo
Serg. Magg. Cianchi Alessand ro Viterbo
cap Cianci Giol'anni Roseto degli Abmzzi
Sol. Ciancio Roberto Pescara
5. Ten Cianciusi Claudio Avezzano (Aq)
Sol. Cian fanelli .\ lass i.m o Ap1i lia (l i)
cap. magg. Cian farani I.orenm Roccavivi (Aq)
Sol. Cocozza Mario Casapesenna
Mar. Ca. Cod ino Mauro La Que rcia (VtJ
cap. magg. Corano Francesco Pu lsano (l a)
cap. Cognini Andrea Caseuc D·Etc
cap Cohn Massimiliano Trev iso
Mar. Ord Co ia Franco Viterbo
cap Cianfrocca Mi rko Alatri (Fr) cap Colabella Matteo Sant 'Eli a a Pianisi (Cb)
Sol. Ciardiello Lorenzo Piedimome Ma1ese (Cc)
Sol. Coladonalo Gionata Chiet i
Sol. Ciarleglio Ni no Guardia Sanfram ondi /B n) .vlar. Ord. Coladonato Giuseppe Cervignano del Friuli (Ud)
Sol Cia rm ela Giovanni Piero Fossalto (Cb)
Sol Ciarroni Walter Teramo
Sol. Cial'a rella Tommaso San Severo (Fgi
Serg Magg Ciea lese Raffaele
~1ar. \'lagg. "A" Colado nato Rodolfo Casarsa della Del izia (Pn)
Sorella (C R.I. ) Colagrande Dorotea Bri ndi si
Mar. Ord Colagross i Pierangelo Vetralla (Vt)
Sol. Colaianni ~icola Bari
So l. Co lalco Michele Modugno (Ba) cap Cieca ron e Lo renzo Palag iano (Tal Se rg. Colalongo Antonio Chieti Stazione (ChJ
So l. Ciccarelli Mass imiliano Alba Adriatica (Te)
Sol. Colangelo Anton io Atella (P7.)
cap. Colangelo Giusep pe Atella (Pz)
Cap Colanicchia Pietro Palestri na (Rm}
cap Colantuono Inco ronalo Spinete (Cb)
Car. Colaone Se1"6io Venezia Mes1re (Ve)
S. Te n. Colasanti Jacopo Firenze
cap. Cola l'elli An ton io Manfredonia (Fg)
Serg. Magg. Colazzo Generoso Arzene (Pn}
S. Ten Colccchia An tonello Foggia
S. Ten Colella Andrea Roma
Mar. Magg. Colella Basil io Udine
Sol. Colella Nicola \'iontcfakone oc l Sanni o (Cb)
Serg. Magg. Colella Raffae le Casalnuovo di Napoli (>la)
Mar. Ord. Colel!a Eugen io F.abrica di Ro ma (Vt)
Serg. Magg Coletta Giulio Ca prarola (Vt)
Mm ColcUa Pao lo Tobia (Vt)
SoC Colleua Paolo Fi carazzi (Pa}
cap Colis tra Francesco Vi ll anol'a d'Asti (Al}
Sol. Collaciani Bruno Avezzano (Aq}
Sol. Collalli Dario Roma
So1 i lla (C.R.I } Collina Brun i Eil ira Sen igall ia (An)
Sol. Collini Palr ick Spiazzo (Tn}
Cap Collo Luigi Treviso (TI')
Se rg Magg. Coll u Paolo S. Giorgio di >logaro (Cd)
Sol. Colomb i Giorgio Gandino (Bg)
cap . magg. Colombo Alessandro Luigi Barlassina (M i)
cap Colombo Emanuele San Giorgio su Legnano (Mi)
Serg. Magg Corbo Pasquale \'lontegrotto Tenne (Pd}
Sol Corbo Vincenzo Sondrio
Sol. Corciulo ',fossimo Sall'e (Le)
Sol. Corde lla Vincenzo Striano (Na)
cap Cordio li Massimo Som macampagna (Vr)
Mar. Oro. Corcll i Anto nio Potenza
cap magg Cornacch ia Cla udio :Vlantol'a
App Cornacchia '.'lariano :Vl oncalieri (To)
cap. Cornali Fabio Pedre ngo (Bg)
Sol. Corno Raffaele Busto Arsizio (Va)
Serg Corona ', (arco Villa Perucci o (Ca)
Sol. Corò Tommaso
Sol. Corradcl!i Stefano \1ontegiorgio (Ap)
Sol. Corradi Riccardo Ravenna
Sol. Corradittl Giuliano Arco (Tn)
Sol. Corradiltl Maurizio Negrar (Vr)
Sol. Corrado Gennaro >l ocera Inferiore (Sa)
So rella (C.R.I ) Corrente Gemma
Serg Magg. Corritorc Giovanni Catanzaro
Brig Corrò Antonio Quinto di Tre viso (Tv)
Brig. Corrò Antonio Laives (Bz)
Sol. Corsale Pasqual e Castel del Piano (Gr)
Serg Magg. Corsaro Alfio Bagnaia (Vt)
Mar. Ca. Corsetti Lino Ci1ita l'ecchia (Rm )
Sorella {CRI.) Cor ti Daniela Como
Sol. Corti Iva no Cisano Bergama<.eo (Bg)
Cap. Corvaglia Walt er Chiarano (lv)
Sol. Colombo Fa brizio Ylilan o Sol. Cosci Daniele Gri ll i (GrJ
Sol. Colom bo Mass imiliano Busto Garolfo (\'li)
Sol. Cololllbo Ma lteo ~lonza (Mi)
cap Cololllbo Raffaele Cuasso al Piano (Va)
Sol. Colombo Sergio Legnano (Mi)
S Teo. Colonia Stefano Foligno (Pg)
cap magg Colosimo Luca Vennezzo (Mi)
cap. Colucci Sal l'atore Potenza
Serg Comajanni Calogero Corleone (Pa)
Sol. Comand nli Denis Crema
Sol. Comegna Paolo Civita l'ecch ia (Rm )
cap. Coman dini Mauro Roma
Sol. Comi n Radames Pi an iga (Veì
Sol. Comi nard i Giacomo Palosco (Bg)
Sol. Comi nelli Roberto Parre (Bg)
Se rg Magg Comi neHi Tranqui ll o Costa Volp ino (Bg)
cap. magg Comi lo Salva tore P.a lcnno
Serg Compagno Sau ro Vallecorsa (Fr}
Sol. Composti Cesare Brembate (Bg)
Sol. Compri Simone Bunapietra (Vrl
ça p Comu nian Marco Legnaro (Pd)
ca p. Cos io Albe rto Tarantasca (Cn)
App. Cosmo Fabio Nichelino (roJ
cap magg Cos ta Cristian \l icenza
Sol. Cos ta Fabio Gatt ico (Ko)
App Cos tan te Fernando Genova
Sol. Costan tini Alessand ro Roma
Sc rg Magg Cos tan tini Claud io Venezia '.\1 cstrc
So l. Costantini Luciano Poll utri
So l. Cos tan tini Mau ril io Charvcn~od
Sol. Cos tan tin o Alfonso Torre maggiore (Fg)
So l. Costa ntin o Filippo Boscoreale
So l. Cos tanzo Luca Cutro (Cz)
Ten. Cottone Alessandro Si land ro (Dz)
rnp. magg Cotogno Angelo Milano
Cap Cotumaccio Roberto Roma
cap magg. Cotza Alessandro Asse mini (Ca)
ca p. Comzi Da vid e S Felice sul Pan aro (Mo)
Sol. Cozzi Andrea Nefl'iano (1'1i)
So l. Cozzi Da vide Rosario Vergiate (Va)
cap magg Cozzi Paolo Lamia (Pz)
,-.ip magg Cona Mass imiliano Vittuone (Mi) So l. Cozzolino Pasquale Boscotrocase (1\a)
ca p Con1:ilio Angelo Sca fati (Sa) Car. Cozzu llo Robe rt o S Lorenzo lsontino (Goi
Tcn. Col. Concutelli Giorgio Firenze cap Cracco Stefano ArLignano (Vi)
ca p Conese Marco Atess.1 (Ch) So l. Crenna Danilo Fiorenzuola DArda (Pc}
Sol. Conforlini Fabio Lodi (Mi)
Magg Conga Luigi Chieti (ChJ
Serg. Magg Creta Fa brizio Spoleto (Pg)
Sol. Cre ui Ivano Costa Volp ino (Bg)
Ca r. Coni Antonio So1 i (Gei Se rg Magg Cricchio Em il io Roma
Serg Con te Fabio San Donato di Lecce (Le) Sol. Cri ppa And rea Cesano Maderno (Mi )
Sorella (C.R l.J Con te Maria La Spezia (Sp) cap Cr ippa Giacomo '.\1ariano Comense (Co}
Serg . Magg. Con te Salvatore Lad ispoli (Rm ) Cap Crisa fulli Vi ncenzo .\.1 essina
Ten. Conii Al fredo Roma So l. Crisa nte Ma rco Avezzano (Aq)
Serg. Magg. Conti Cla udio Frosi none
Sol. Con ti Corrad o Pico (Fr}
Cap Con ti Enrico Roma
Sol. Con ti Giann i Vasto (Ch)
Ten Con ti Lamberto Roma
Sol. Con ti Ma rio Dottegonc (Pt)
ca p. magg. Con ti Sandro Roma
Sol. Cont inell i Sergio Termoli (CbJ
Sol. Cont ino Pasq uale Lioni (A i•)
Scrg Magg Con torni Roberto Grotte S. Stefano (Vt)
Scrg Magg Conl'ersi Ferna ndo Viterbo
Serg. Magg . Conversini Grnziano Pinero lo (To)
Mar. Ca Conl'ertini Luigi Cisternino (Br)
Scrg . Coppo la And rea Trecase (Na)
S. Teo Coppola Carmine Campoli Appennino (FrJ
Sol. Coppola Giacomo Sant 'Amonio Abate (' la)
Ten. Coppola Gi ovanni Tobia (Vt)
Sol. Corallo ~1assin1iliano Pu lsano ( fa)
cap. Corapi Vincenzo Torino
Sol. Corbelli Gianui .\.1asern (No)
Serg Criscenti Cosi mo Ma urizio Alcamo (Tp)
Tcn Col. Crisci Gi useppe Pordenone
ca p. Crisl'i Vincenzo S Fclirc a Cancell o (Cc)
Sorella (C.R.I.) Criscione Ma ria Ra gusa
Mar. Ca. Criscuolo Nicola Udine
Sol. Criscuolo Pielro Latcrza (Ta)
Sol. Crispino Vincenzo Casaluce (Ce)
Sol. Crispo Cristiano Cuorgnè (To)
Sol. Crisr>o Gu ido Acerra (Na}
Sol. Cris tallo Raffaele Pianoro (B o}
Sol. Cristiani Marco Spino d' Adda (Cr)
Sol. Cristina Andrea Ganico (No)
Sol. Cristofano Michele Campolieto (CbJ
App Cristofaro Maurizio Frattaminore (1\a)
Sol. Croce Vinccmo Roma
cap magg
cap magg
Croce Stefano Sam ' Angelo Romano (RmJ
Crocillà Massimo Giuseppe Ril'oli (To)
Car. Crosalo Virginio Genova
Sol. Crosle ll i Pao lo Roma
Mar. Magg "A" Cr uciani Luciano Vite rbo
Sol. Cruzzol in Pierl uigi Gorgo al Mont icano (Tvl
Sol. Csordas Alessandro
Sol. Cub iciott i Adamo Campagna (Sa)
Sol. Cucè Domenico Casmw illari (Cs)
Sol. Cucd1 ietti Ald o Dronero (Cn}
Sol. Cucina to \<lichele Casoni /Vi)
Sol . Cucuzza Anto nio Sesto San Giovanni (M i)
Cap Cucuzza ll~ uardo Roma
So l. Cufano Vincenzo Nocera Superiore (Sa)
Sol. Cutlia }larcello Almese (To)
Sol. Cultrera Marce llo Catania
Sol. Cum bo Rp ifan io i\aro (Ag)
Sol. Cun ega tt i Alberto Concorezzo (M i)
caµ Cun i Sam uel e Alzano Lomba rd n(Bg}
Sol. Cuocei Mauro Rosate (1'1i)
caµ Cuo mo Gennaro Pagani (Sa)
Serg. Magg. Cuo mo Rober to Civiiavecchia (Rm)
So l. Cuo rduro Deni Ponzano Veneto (l v)
So l. Cuouo Rosario Melito di Napoli (Na)
Sol. Cu ppi Stefano
Sol. Curatolo Cesare Cori gl iano Calabro (Cs}
Mar. Ord. Cu rci Gennaro Casarsa de ll a Delizia (Pn)
cap. magg. Curci o Alfio Lentini (Sr)
Sol. Curci o Anton io Castel de l '.lilome (Aq)
Sol. Curello Giovanni Pistoia
Mar. Magg. Cusenw Vince nzo Firenze
Mar. \1agg. "A" Cus iman o Giacomo Viterbo
App Cusiman o Gian franco Genova
Sol. Cus umano Angelo Caltagi rone (Cl)
Sol. Cus umano Giorann i Castelvetrano (TpJ
Serg. Magg. Cutolo Marco Roma
Serg Oe Crescenzo Anton io Salerno
Mar. Ca. Oe Oom inicis Massimo Roma
Sol De Donato franmco Mercato San Severi no (Sa)
Sol De Duonni Ca rlo Calvi (Bn )
Sol De ~'alco Anton io i\apo li
Sol Oe Feo Da nte Mi lano
Cap De Jieo Gennaro Roma
Scrg. Ylagg De Fil ippi \<lauri1.io Cordignano (Tv)
Sol. De Fil ippis Gaetano Sarn o (Sa)
So l. De Florio Gi useppe Palazzo S Gervasio (Pz)
So l. De Gaetano Lu dovico Lusciano (Ce)
Serg. Magg De Giorgi Fa bi o Lecce
Cap De Gio rgi Vincenzo Firem.e
Car. De Giorgio Elio Veglie (Le)
So l. De Gi udice Villorio Milann
cap. magg. Oe Gob bi .\'lichele Villanova di C S. Piero if'd)
So l. De Gotzen Alberto Portogruaro (Ve }
So l. De Gregor io l'ietro Afragola (Na)
Cap De !eco Anton io Rocco Trel' iSO
Sc rg Magg De Lellis Vincenzo Udi ne
Sol. Oe Lorenzi Ange lo Gussago iB sl
Se rg Magg. De Lu ca Alessandro Ro ma
Sol. De Luca Andrea Rocra di Papa {Rm)
Mar. Ca De Luca Anton io Ve rona
Sol. De Luca Cristian o Vie;tc (F~\
Sol De Luca Dino Codroipo'/UdJ
Sol De Luca Emanue le Roccella Ionica (Cz}
Sc rg. Magg. De Luca Gernrdo Rema nzacco (Ud)
Cap. De Luca Ma uro Roma
Sol. De Luca Miche le Cagnano Varcmo (Fg)
cap De Luca Pasqualino Spoltore {Pe}
Serg Cutrup i Ma urizi o Ro ma Car. De Lucia Antonio Seuimo Milanese (Yli)
Mar. Magg. "A" Cuzzola An ton ino Pal manol'a (l.:dJ
Sol. De Marchi An tonio Grantorto (Pd)
Sol. Da Co l Riccardo Para tico (Bs) Sol. De J'larchi Michele Zero Branco (Tl'J
Sol Da Poz Vittorio Tremo cap De J'larcbi Stefano Barlassina /Mi )
cap. magg. Da Rocca Ma rt in Nova Ponente (Bz)
Cap Dacquino Pietro Roma
Sol. Daclda J'lichele Vill asama (M i}
Sol Dagrezia Roberto Mortara (Pv)
Sol. Dal Farr~ Giorgio Bellu no
So l. Dal Mas Alessand ro Cin isell o Ba lsamo (Mi)
So l. Dal Pozzolo Andrea Padol'a
.\far. Magg. "A" De Marco Donato Foggia
Sol. De )!arco Federico Chieti
.\far. Magg. "A" Dc Marco Ferdin ando Napo li
App. Dc Mari Alb er to Ercolano /Nai
Serg Dc )[asi Vi ncenzo Grouolella (Av)
Cap. Dc Meo Luigi Torino
Sol. De Meo Nicola Pio Campomari no (Cb)
Sol. Dal Santo Diego Zugliano (Vi) Magg. De \<lusso Alfonso Sarrneola (Pc!)
CJp Dal Sasso Adriano Fara Vice ntino (Vi\
So l. Dalfio r Alessan dro Maitignano (TnJ
Sol. Dalia Mass imo Napoli
cap Dalla Valle Oscar Cernobb io (Col
Sol. Dall a Vecchia Carlo Pi ovene R\.x:chcue (V i)
S Teo. Dall'Agnese Giartluca Zoppola (Pn)
Mar. Ord De i\ icola Clau dio S Manin o al Cim ino (\ltj
So l. De Nicola Giuseppe Mart in a Franca (Ta)
Mar. Magg "A" De l'alo Michele Udi ne
Sol. Il e Paol i Andrea Caltignaga (>lo}
Serg Magg De Paoli\ Antonio Gorizia
Sol. Ile Paolis Luciano Ro ma
Serg. Damaso Giancarlo San Marco Arge ntano (Cs\ cap. magg De Paoli\ Roberto Ylola di Bari (Ba)
Sol. Damato Gennaro Rutigliano (Ba}
Mar. Magg. Dami ani Lidano Sezze (LI)
Sol. De Pari\ Arma ndo Sessa Aunr nca (Ccl
Sol. De Pascali Gianluca Sa n Pietro in La ma (Le)
Mar. Oro Damiano An iello Ci vi tavecchi a (Rm ) cap. magg. De Pascalis Ivan Novoli (Fi }
Mar. Oro. Damiano Domen ico Viterbo
App Damiano Jiranco Franamaggiore (Na)
S. Ten. Damiano \' il o Roma
Car. Damore Giuse ppe Napoli
$erg Magg Daniele Mich ele Pal manova (Ud)
Sol. Dapreda Roberto Condino (Tn)
Ten. De Pasquale Don Franco Caltagirone (OJ
Sol. De Pasqu ali Stefano Genova
cap. De Paulis Andrea Ci vidale del Fri uli (Ud)
Sol. De Pell cgr in .\forcno Belluno
Sol. Dc Pcppe An tonio Carapd!e (fgl
Sol. Dc !'ier i Simone Tri vign ano (Ve)
Sol. Dassa Marco Brescia Magg. Dc Pint o Vi ncenzo Molfena iBa}
Sol Da to Alessandro Rende (Cs ) t ap. magg. Dc Rcnsis Raffaele Serracapriola (Fg)
Sol. De Amicis Angelo Torano Nuovo (Te) cap. ne Rienzo Cristian Lequi o Tanaro (Cnj
cap. magg . Oc Angclis Giuseppe San Il cnooeno Ull ano (Cs}
Sol. De Rinaldis Giuseppe Cerfig nano (Le )
Ser~. Dc Angelo Aless andro Roma '.'v1ar. Magg "A" De Rosa Brun o \l i1erlx1
cap magg De Bartolo Giuseppe Cariati (Cs)
Serg Ile Rosa Dan il o Roma
Sol. De Bellis Giancarlo Ausonia (Fr) cap. magg . De Rosa Silvano Vairano Patcnora (Ce)
S Ten De Bcllis Mauro Vigonovo (Ve)
Sol. De Bcrnardis Alessandro Sa n Piet ro inCari ano (Vr)
Se~ Magg. De Biasio Cosimo Remanzm:o (Ud}
Sorella iCRI. ) De Biasio Luisa SanQuiri no (Pn)
Car. De Bon Antonio Laives (B z)
Mar. Ca De Burra Ernesto Caianell o (Cc)
çap. magg. De Cag na Ivan Scorrano (Le)
Signor. De Candia An tonio ~lugnano (Pg)
Mar. Magg. Ile Can io Michele Tramutola (Pz)
cap De Capitani Fabio Monza (Yli)
Mar. Magg De Caro Francesco Casma de ll a Delizia (Pn)
Sol. De Cerchio \farco Vacri (Ch)
Mar. Ord. De Cesare Pasq uale. Cagliari
Serg. Magg De Rosa Vi ncen1.o Vite rbo
Ylar. Ord De Rossi Antonio Maniago (Po)
Cap Il e Sa lazar Cassian o Roma
So l. De Salvo Ma rio Chiaromontc (Pz)
So l. De Sa ntis Diego Pa lmoli
So l. De San tis Massimiliano Torino
Car. De Sa ntis Tommaso Noccra Inferiore (Sa)
Bri~ De Sena Ci ro Nola (Na)
Mar. Ord De Simon e Aldo Ca sarsa della Delizia (Pn)
So l. De Simon e Michele S. Spirito (Ba)
Sol. De Simone Roberto Sanni candro Garganico (Fg}
S. Teo. De Stefanis Paolo Roma
Sol. De Stefano Marm Pomigliano d' Arco (Na)
App. De Tollis Luci ano Giaco mo Cas1e lmada na (Rm)
Sol. De Tomm aso Adriano Casamassima (Ba)
cap. De Vecchi Mass im o Sam'A ngelo Lodigiano (M i!
Sol. De Vmhi Pietro Va ldagno (Vi)
Sol. De Vincentis Francesco Grou.iglic (Ta l
Sol. De Vi ta ~fassimiliano Ponogruaro [Ve)
Sol. Degani Luigino Crem a (Crì
Sol. Degani Matteo Merl ara [Pd)
Sol. Degano Ma rco Go ri zia
Sol. Del Bene Andrea Roma
Mar. Ca Del Bianco Ange lo Mira /Ve )
Serg. Magg Del Bianco An tonio Fol igno (Pg)
cap Del Blasiis Benvenu to Tivo li (Rm)
Sol Del Cogliano Vincenzo Cali 1ri (;\v)
far. Ca. Del fra nco \!alale Carmine Po rtogru aro (Ve)
Sol. Del Giacin to Raffaele Volla (\!a)
Car. Del Giovi ne Alfredo Vi1crlio
Serg 1fagg Del Giud ice Claudio Vacile di Spili mbergo (Pn)
Ma r.Ca. Del Giudi ce Ermanno RomJ
Car Del Giudice Roberto Codroipo (Ud)
Sol. Del Giu dice Umb erto Luccra (Fg)
So l. Del Grammastro Fernando Piane.Ila (Pc)
So l. Del Greco Fla~io Vasto (Ch)
So l. Del Grosso Luigi Biella {Ve)
So l. Del Monaco Andrea San Nicola La Strada (Cc)
Sol. Del Pesce Riccardo Lu meuane (Bs)
cap Del Pizzo Ema nuel e Palombaro (Ch)
Sol. Del Pl ato Luigi Ole1•ano su l Tusciano (Sa)
Sol. De l Ponte LorL1 \!ovara
Sol. Del Prete Stefano Gabicce Mare (Ps)
Cap Del Re Luca Milano
Serg Del Sorbo Egidio Roccasecca (Fr)
Cap Del Vecchio Ant oni o Teulad.1 (Ca)
Mar. Magg De l Vecchio Fran co Spilirnbergo (Pn)
cap. magg. Ile i Vecch io Fra ncesco San Severo (Fg)
Sol. Del Vescovo Diego Roma
Sol. lle lig io Gi useppe Casamassima (Ba)
Sol Della Bassa Al berto Liscate (M i)
Sol Della Bella \fa rcello Chiavenna (So)
S. Te n. Della Bona Giuse ppe San D0na1o di Lecce (Le )
Cap Della Ca mera Vincenzo Napo li
Sol Di Adamo Angelo S. Potilo Sanni1i co (Ce)
cap Di Balsamo Roberto Roma
Sol. Di Battista Sandro '!ori no (Aq)
Sol. Di Bella Michelangelo Bisacquino (Pa)
Sol Di Bello Antonio I.ore10 Apru1 ino (Pc )
So l. Di Be llo Michele Asl i
Sol. Di Benedetto Alfredo Aquilonia (Av)
fo1. Col. Di Benedello Giuseppe ROl'Credo in Piano (l'n)
Serg. Di Benedetto Luigi Barleua (Ba)
1far. Ca. Di Benedetto Pasquale Vi1crbo
Sol. Di Benedetto Pietro Pescara
Sol. D i Bia~ Andrea Ccna ia (Pi)
Sol. D i Biase Antonio Cano:;a di Puglia (Ba)
So l. Di Biase Tom ass ino Pagtieua (Ch)
Mar. Ca. D i llitonto Ruggiero Corciano tPg)
Sol. D i Blas io !arco Pesc ara
Mar. Ord. D i Bonm nlura Domen ico Ccr:itn ano del Friul i (l:d)
Mar. Ord D i Ca millo Giol'an ni Laviuio Lido di Enea (RmJ
Serg. Di Candia Riccardo Sabaudi a (Li)
MaJ. Ord Di Ca prio Gi useppe Pordenone
Sol. D i Ca prio Pasquale '.\1addaloni (Ce)
cap. D i Ca rlan ton io Alessan dro Traona (So)
cap. magg. Di Carlo Alfi o Acqued olci tMe )
Sol. Di Carlo Andrea \!ereto (Te )
Sol. Di Carlo Demo Penne (Pe)
Sol. Di Carlo Gio rgio Schiavi di Ab ruzzo (Ch}
Mar. Magg. Di Ca rlo Luigi Vi1e rbo
App Di Carlo Paolanlo nio Pi ne1 a di Laives (Bz)
S. Ten. Di Castro Carlo Roma
Sol Di Cesare David Asciano (Pil
Sol Di Cianno Frnm·esco Sa nSevero /F~)
$erg Magg Di Ciollo Biagio Tusçania (V1)'
Sol. Di Cle mente Gionni San!' Omero (Te)
cap. Di Co11Za Gi use1>JJC Ordona (Fg)
Sol D i Cosmo )lichele Cagnano Varano (Fg)
Sol Di Croce Antonio Tornafl'Ct io (Ch)
cap Di Dio Gino Vimc rca1c (M i)
.v!ar. Ca Di Falco Luigi S. Manino al Cimi no (V t)
Cap. D i Fazio Giovanni Vi1c rbo
Tcn D i Fazio Graziano Militell o Val Caia nia (Cl )
So l. D i Fehho Alfonso Atri (Te)
Cap Della Gala Agostino San Paolo Bel Si10 /Na) cap Il i Fe lice fra ncesco Cervaro (Fr)
Sol. Della Gatta Agostino Cari naro (Ce) cap Il i Feo Ra ffaele Casal Ve li no (Sa )
Sol. Della Penna Luca Pescara So l. Il i r lor io D i Renzo Franco Lama dei Peligni (Ch)
\'lar Ord Della Pie tà Giol'anni Grotlaglic (Ta) So l. D i flo rio Fi lippo Lanciano (Ch)
Serg .vlagg. Della Pietra Carmine Pal ma Campania (Ka) Serg. Di Fonzo Michele .\'l olfena (Ba)
So l. Della Riva }laurizio Pogg io Bemi (fol App. D i Forte Calogero Loca1e Triu lzi (\'li)
Serg. '.'vfagg. Della Tommasa Massimo Spi limbergo (Pn) cap. magg. Di frnncesco Jt'abio Torricella Sicura (Te)
Sol. Della Tor re Alessandro Cuorgnè (To l
Serg. Magg. Dell a Valle Salvatore
cap Dellavall e Ma uro Olegg io (:,.lo)
Ten Dell e Rose Dan te Firenze
Sol. Dell e Rose Lu ig i Brugherio {Mi )
l<lp magg. Dell e Rose Si lvio 'lardò (Le)
Sol. !lel li Paoli Salva tore Marciani se {Ce)
Tcn Col. llellino Michele Roma
Sol. Dello Mo naco Car lo Me sagne (Br)
Serg. Magg Dello Sfritt o Vince nzo Scoppito (Aq)
Sol Dell 'A mico Domenico Cairara (Ms)
Sol. Dell 'Anno Francesco Trecase (\! a)
Mar Magg Dell 'Omini Michele Rom a
Sol. Dell'Orietta Sergio Rose10 degli Abruzzi (Te )
cap. magg . Dell'Oro Luca llell ano (Co)
So l. Dell 'Oso Nicolino Guar<liagrele (Ch)
.vlar. Ca. Denaro Fran cesco L ' Aquila
So l. Denotarpietro Umberto Poggiardo (Le )
Sol. Denti Fa bio Pcsrhicra Borromeo (M i)
So l. Denti Gi uliano Vizzolo Predabiss i (M ii
Cap Depalo Rocco Giov inazzo (Ba)
So l. DeJJentori Bruno Ca ldaro sull a Strada de l (Bz)
cap Dcrario Bernardino Montalbano .! oniro (\11 )
Car. Des.1 i Antonello \'lila no
Sol. Des.1 i Robertino Roma
Sorella (c.R I. J Dessì Palmira Cagl iari
Sol. Dcssì Salvatore Biandra le (No)
Sol. Destradi Mas.1 imo Tries1c
Sol. Dettori Pietro Pavia
cap magg Dc,1de Cl audio Tries1e
cap Dho Full'io Frabosa Sopra na (Cn)
Sol. Di Fra nco El'O Catania
cap. Di Gabriele Alessa ndro Pessano Con Bo rnago (Mi)
Se rg. Magg. Di Gaetani Ale~san dro Preganziol (Tv)
Sern Di Gaetan o Gi useppe Cu11i (Ce)
Mar Ord Di Gaetano Sahalo re Fiume Vene10 (Po)
cap. magg . Di Gangi Mario 5. Ca1eri na Villannosa (Cl )
$erg. Magg D i Gennaro Michele Cd ine
Sol. D i Gesa ro Ezio Tori no
cap magg Di Giannatalc Alfredo Tcrnmo (Te)
Sol Di Gioia Biagio Torre del Greco (Na)
Cap. D i Giorgio Angel o Civi1avccchia (Rm)
Sol D i Giorgio Erme negildo Ona di Alell a (Ce)
Sol. D i Giorgio Rocco llu1c ra (Cl)
Sol. Il i Girolamo Enrico l.anu110 (Rm )
App Ili Gi rolamo Angelo Roma
Scrg Magg D i Girolamo Giancarlo Ascoli Piceno
cap. magg Ili Girolamo ~1ass in10 Vill a Badessa di Roscian(PeJ
cap. D i Giulio Giamp iero Pag lic11a (Ch)
cap D i Grassi Giuseppe Mola di Il ari (Ba)
Mar. Ca Di Gregorio Francesco Trics1c
Sol. D i Grego rio Massimo Fo 22ia
So l. D i Lallo Mirco Cesano Maderno (M il
Sol. Di Lascio Mario L:iuria (Pz)
Mar. Magg Di Lau ro Luciano Sora (Fr)
cap. magg. Di Lauro Mass imo Turi (Ba)
cap D i Lemm e Giuscp1>e Isern ia
Sol Di Leo Sall'atore Lecco (Co)
Mar. Ord D i Lillo Giuseppe Udine
Sol. D i Loren-lo Claud io Massafra (Ta)
Mar. Magg. "A" D i Lo renzo fa hio TaJcemo (Ud)
Sol. D i Lo renzo Loris Montesilvano (Pe)
Sol. Di Lorenzo Michele :-lapoli
cap. magg. Di Lorenzo Pietro Palermo
Serg. Magg. Di Lorenzo Pietro Paolo Goriz ia
Mar. Ord. Ui Lorenzo Rolando Sora (Fr)
Sol. Di Luca Marco Bellante (Te)
Serg. Magg. Di Lu cia Renaio Villa Vicentina (Ud)
Sol Di Maggio f'el ice Dal mi ne (Bg)
Serg. Magg. Di \faggio Giornnni Spoleto (Pg)
Sol. Di \faggio Massimo Napoli
1far. Ca Di Marco Enw Vi terbo
Cap. Di Ma ri Wallc r Passo Corese (Ri)
Sol. D i }tarino Alberto Fara San Matt ino (Ch)
Sol. D i Mario Nicola Collecorvino (Pc)
Sol. D i \fa11ino Antonio Aversa (Ce)
Ten. D i Martino Corrado Tarquinia (Vt)
So l. D i Matteo Francesco Luco Dei Marsi (Aq )
So l. Di Matteo Giuseppe Napoli
So l. Di \faUco Paolo Chiet i
Sol. Di Matteo Pi etro Maddaloni (Ce)
Sol. Di Meco Alcs.1andro Pescara
cap. Di Michele Francesco Taranto
Sol. Di Michele Nando Alanno (Pe )
Sol. Di Michele Perillo Nicasi Taranto
Sol. Di Michele Pierpaolo Pescara
Serg Di Modugn o Anton io Ruvo di Puglia (Ba)
S Ten. Di Mo naco Carm ine Roma
Sol. Di Mo naco Massimo Borrello (Ch)
Sol. Di Murro Robert o Cassino
Mar. Ord. Di Muzio Orante L'Aquila
Mar. Ca. Di Na poli Antonio Udi ne
Sol . Di Na poli Emiliano C;isori a (:-la)
cap Di Trani Vincenzo Limbiate (Mi)
cap nrngg. Di Tullio Gaetano Bari
cap magg Di Tullio Paolo Foggia
Sol. Di Vicenzo Tommaso Cerigno la (FgJ
Serg. ~lagg. Di Vi tal e Riccardo Civiiavecchia (Rm)
App Di Zazzo Emilio San Pietro Infi ne (Ce)
Sol. Di Zio Carlo Pescara
Mar. Ord Di Zonno Giuseppe Tri este
Ten . Diana An tonio Roma
Sol. Diano Claudio Cave nago Brianza (Mi )
So l. Diasparra Giuliano Brembate di Sopra (Bg )
Mar. Ord Diglio Luigi Vetmlla (Vt)
cap Dilettis Francesco Francavill a Fontana (Br)
Mar. Ca. Dinallo Aldo Caneva (Pn)
Mar. Ord. Dini Antonio Pri ve mo (ll)
Sol. Diomcdcs Raffaele Torremaggiore (Fg)
Sol. Dionisi Alessa ndro Sesto San Giovanni (Mi)
cap. Dirella Donalo Ruvo di Puglia (Ba)
Mar. Magg. Disca Salratorc Pordenone
Sol. Disca Vincenzo Vittoria (Rg)
Mar. Ca Discipio Filippo Roveredo in Piano (Pn)
Sol. Dissabo jfahele Mari ano del Friu li (Go)
Sol. Dissegna Piero Casoni (V i)
App Ditta Gaspare Roma
Sol Dituccio Lu igi Cc1i gnola (Fg)
App nodclo Elio Cag liari
Sol. Doganieri .\'lario Spi nete (Cb)
Car. Doi Gabriele Gcnol'a
Tcn . Co l. Dolalt i Um berto Roma
Cap Domanico Mario Rogliano (CsJ
Sol. Dom ina Alessandro Pusiano (Co)
Sol. Di Nardo Antonio ram Fili orumPetri (ChJ Brig. Dominante Sa nto Gela (Cl)
Sere. Di Nardo Riccardo Ch ieti Sol Dominici Marce llo Hugo Rom a
soC Di Nonno Ma urizi o Campobasso Sol Donadello Alessio Lido di Jesolo (Ve)
S Ten Di Noio Giuseppe Pa dova
$erg Magg. Di No to Vito Bagnaia (Vt)
Sol Di Nucci Rossano Pictrnmon1ecorvi no (Fg)
Sol Di '.unzio Nazzareno Roma
Serg Di Pado va Benedetto Sulmona (Aqj
S. Tcn. Donati Gilberto Foligno (PgJ
Sol Donadi Massimo SalgaJeda (Tv)
Sol. Doncda Sergio Colog ne (Bs)
Mar. Ord. Doncddu Gian Mario Gen ova
Sol. DoneUi Maurizio Busseto (Pr)
Sol Di Palma Carmine Somma Vcsul'iana (Ka) So l. Doni Marco Tem i
Sol. D i Palma Domenico Marigliano (Na)
S Tcn D i Palma Mauro Vieste (fg )
Sol D i l'almo Mas.1 imo Sava (Ta)
Serg l) i Paola }fanuel Grug liasco (To)
So l. D i Pede Giovanni Matera
So l. Donnarumma }faurizio Castellanunare di Stabia (Na)
Sol. Donnarurnrna Santolo $ama Maria La Cmità (Na}
Sorella (c.R.l. ) Dore Anna Oris tano
Sol. Dormio \'lichelr Foggia
Sol. Dotti Marco Mantova
cap. D i Piazza Domenico Milano cap Drago Andrea Vicenza
Sol. Di Pietrantonio Pao lo S. Martino in Pensilis (Cb)
Sol. Drago Gaspare Palermo
Mar. Ord Di Pietro Giul iano Viterbo App Dragone Anie ll o Go rizia
So l. Di Pietro Pierluigi A22in ano (Te)
Car. Dra ia Sa lvatore Genova
So l. Di Piro Alessa ndro Campoli de l Monte Taburn (Bn ) App Duonno lo Frani:esco Capua (Ce)
Serg. Di Piro Amedeo Sora (Fr)
Cap. Dura nte Corrado Maria Roma
Ten. Di Prima Santo Albano Lazi ale (RmJ Sol. Durante Luigi Salerno
Sol. Di Protio Fabio Tem i Ca r. Duri )'!arco S. Giovanni al Natisonc (Ud)
Sol. Di Puorto Armando Avci,a (Ce)
S. Tcn D'Add io Raffaele Mondragone (Ce)
Sol. Di Quinzio Enrico Civitavecchia (RmJ cap magg. D'Agati Se ttimio Mazara del Vallo (Tp)
Serg. Di Raimo Filippo Sezze (Lt) cap D'Agostino Diego S Gi ovanni Teatino {Ch)
Mar. Ca Di Rauso Giuseppe Capo<limonl c (VtJ Sol D'Agostino Nicola Casci na (Pi)
Sol. Di Rico Dome1ùco Antonio Napoli
Sol. Di Rico Roberto Mozzagrog na (ChJ
Sol. Di Rienzo Antonio Cerigno la (Fgl
cap. Di Rien2-0 Michele Lu cera (Fg)
cap magg. Di Ronza Pasq uale Aversa (Ce)
cap. magg. Ili Rubbo Anton io Bellona (Ce)
Sol Di Ruocco Vincenzo Grag nano (Na)
Sol Di Salrnto re Sergio Roma
cap. Di Sasson ia Francesco Cerigno la (Fg)
cap. Di Scisciola Tommaso Canosa di Puglia (Ba)
cap. Di Segni \farco Milano
Sol. Di Sica Vin cenzo Napo li
Sol. Di Soccio Giuseppe Campobasso
Magg . Di Sp irito Mario Spoleto (Pg)
Sol. Di Staso Salvatore Marghe rita di Savoia (Fg)
Car Di Suono Raffaele Roma
App. Di Tano Domenico Gradisca d'Isonzo (GoJ
Sol. Di Taranto Markus Montescag lioso (M t)
Mar. Magg . Di Tella Michele Casarsa della Delizi a (Pn)
Sol. Di Tizio Domenico francavill a al Mare (Br)
Sol. Di Tomasso Pietro Scafa (Pc)
Sol. Di Tore Cele.1tino Isernia
Serg. Magg D'Agostino Vincenzo Viterbo
Serg. D'Aguanno Massimiliano Cervaro (Fr)
Serg. Magg. D' Alcsio Pierluigi Treviso
cap. magg. D'Alessandro Gioacchino Pa lermo
Sol. D' Alcs.1 io Marcello Ben e1-en10
Sol. D' Ales.1 io Rob erto Pannarano (Bn:1
Sol. D' Alfonso Giol'3nni L'Aquila
Mar. \llagg
D' Alonzo Anton in o L'Aquila
Cap. D ' Alonzo Mauro Ro ma
Mar. Magg .
cap rnagg
S. Ten.
Mar. Magg
Mar. Ord
Il' Amalo Adamo Udine
D ' Amato Michele Tcrli ui (Da)
D'Amato Saba tino Capodim onte (Vt)
D'Ambrosio Angelo Civitavecchia (Rm)
D' Ambrosio Antonio Trieste
Scrg. Magg. D' Ambrosio Antonio Civitavecchia (Rm)
S. Tcn. D ' Ambrosio Mario Roma
Sol. D'Amelio Pellegrino Montesarchio (Bn)
Sol. D'Amico Antonio Macerata Campania (Ce)
Cap
D'Amico Mariano Gazzi (Me}
Mar. Ord D'Amico Roberto Santa Marinell a (Rm)
Serg Magg. D'Amico Sterano Bologna
Serg. Magg. D'Amore Stefano Torvai miica (Rmi
Italfor Pellicano
Mar. Magg. D'Andrea Dario Moscufo (PeJ
Ten. Col. D'A ndrea Luciano L'Aquila
Sol. D'A ngelo Cristian Giussano (Mi)
Serg. D'Angelo Giorgio Casalduni (Bn)
cap. D'Angelo Pa,quale Gino;a (Ta)
Mar. Ord. D'Angiolella Michele San Marcellino (Ce1
Mar. Ca D'An iell o Catello Tarquinia (\Il)
App . D'Aniello Giuseppe Tremola Ducema (Ce)
App D'A niello Vincenzo Napoli
\lar. Ord. D'Anna Sarerio Roma
Ten. D'A nnessa Gianfranco \'iteroo
Sol. D'Antoni Fabrizio Cave (Rm)
Sol. D'Anioni Pasqual e Castelvetra no (Tp)
Sol D'A nl uo no G. Luca Biella (Ve)
Sol. O'Antuono )latteo Muggiò (Mi)
Sol. D'A nzi \'incenzo Acceuura r.-10
Sol. 0'Apolito \'incenzo Mannìrolo (Mn)
Se rg. Magg. D' Apo te Berardino Arlena di Castro (Vt)
Sol. D'Aquila Francesco Luugro (Cs)
Cap. 0'Arcangelo Carmelo Roma
\lar On!. 0'Arcangelo Terenzio Roccacasale (Aq)
Serg. ,1agg. D'A rgento Giuseppe Castellana Grotte (Ba)
Serg Magg. D'Arienzo Claudio Baiano di Spoleto (Pgj
Cap. O'Ari enzo Giornuni L ' Aquila
Sol D'Asaro Giuseppe Milano
Sol. D'Arino Adriano Tri sobbio (Al )
,1ar On!. D'A1ino Salratore Quinto di Tre1iso (T1)
Cap. D'El ia Antonio Milano
Sol. D'Eli a Marco Casalbordi no (Ch)
Serg Magg. D'Emidio \fario All umiere (Rm)
Sol. D'Eramo Massimo Tagliacouo (Aq)
App. D'Errico Andrea San ~icola La Strada (Ce)
Sol. D ' Errico h'1lll Torino
Cap D'Errico Sergio Santa Marine lla (Rm)
Sol. D'lgna iio Pataleon e Alann o (Pe)
Sol D'Imperio Biagio Lauria (Pz)
cap. D'Ippolito Dom inique Montesi lvano (Pe)
cap. D'Onofrio Roet0 Marconia ('I O
Mar. Ca. D'Omi Fiorenzo VetraUa (VI)
Sol. D'Oria Cosimo Se ttingiano (Cz)
Sol. D'Orlando Marco Tolmezzo (Ud)
Serg )lagg. D'Otta1io Mario Roma
Sol Fabbi Marco Roma
So l. Fa bbia n )fario Vicenza
Sol. Fa bbian Maurizio Spresiano (l'v)
ca p Fabbozzi Michele Qualiano {Na)
cap. Fabbri Fla1io Ancona
Sol. Fabbri Gilberto t:mbenide (Pg)
So l. Fabbr icatore Massimo Benevento
Te n. Fabi Fabi o Ro ma
ca p. Fa bi )farco Marino (Rm )
Sol. Fabiano Giancarlo \langone (Cs)
cap. m~. Fabozzi Massimo Sessa Aurunca (Ce)
cap. Fabrello Marco Arsiero (Vi)
Sol. Fa brello Stefano Schio (Vi)
Serg. Fa bri Ferdinando S Vinorino Amitemo (Aq)
Sol. Fabris Francesco Venezia
Cap. Fabrizi Carlo Roma
Sol. Factà Luciano Ril'O!ta d'Adda (Cr)
Sol. Facdn Paolo Cambiago (M i)
Sol. Faccio Guido Badia Polesine (Ro)
Mar. \tagg "A· Fachechi Walter S. Giorgio di ogaro {Ud)
Sol. Fadiga Claudio Torino
Serg Faedda Luigi Cagliari
Tcn. Col. Faedda Pierfranco Sassari
Sol. Faenza Raffaele Capua (Ce)
Sol. Faga Ferdinando Tortona (Al)
Sol. Fagioli )!irco R01iano (Rm )
Sol. Fagnoli Paolo Forlì
cap. magg. Fago \ lassimiliano Taranto
Sol. Faidi ga )1auro Trieste
cap. Faieta Giovanni Pescara
cap Fa ill a Daride Floridi a (Sr)
Sol. Faillace Francesco ~nise (Pz)
cap. Faillace Giangiaaimo Canegrate (\li)
Mar Ord. Fa iola )'lauro Vetralla (Vt)
Sol. Falappa Andrea Macerata
Mar. Ca. Falardo Pietro Sora (Fr)
Sol. Falasca Roberto Atessa (Ch)
Sol. FaldneUa )laurizio Samolaco (So)
Cap. Falco Giancarlo Udi ne
Mar. Magg. Falco Pasquale Cfll'ignano del Friuli (Ud)
Sol. Falco Pellegrino Burgio (Ag)
Cap. Falco Pietro Chieti
Sol D'Crso Roberto Nusoo (Av) \far. Ca. Falcone Ì\icola Viterbo
Sol. Elerante Carlo Napoli
Mar. Ca . Eleut eri Ermanno Cordenon.s (Pn)
Cap. Ellena Ma urizio Firenze
cap. Elli Gianl uca Cesano Maderno (\1 i)
cap. Elli Giuseppe Desio ~li)
Sol Emanuele \la..-similiano Pas;irano (Bs)
Serg. Ena Fab rizio Decimomannu (Ca)
cap . magg. Ena Salvatore Roma
Mar. .\1agg. "A" Epifa ni Antonio Momemarciano (An)
Sol. Epis Gianpiet Sarezzo (Bs)
cap. magg. Equitani Carlo Grnììg113na ~li)
Sol. Erba Francesco Pompei (Na)
Sol. Erbisti Diego Grezzana (Vr)
Sol Erdis!I Paolo Rovere Veronese (Vr)
Sol . Ermania no Alessandro Trinitapo li (Fg)
Sol Ermanni Alessandro Fiorenzuola D ' Aida (Pc)
cap Ermanno Gaeta no Portici (Xa)
Cap. Errante Donatello Padova
Mar Ca. Esentato Giuseppe Antonio Roma
\lagg Esperii Francesco Camillo Firenze
Sol. Esperti Gianni Paderno Dugnano (Mi)
Serg. Magg. Esposito Bruno Trieste
Sol. Es pos ito Ciro Napoli
Sol. Es posito Gaetano Bacoli (Na)
Car. Esposito Gerardo Palermo
Serg Esposito ~farco Gorizia
Sol. Esposito )larco Mootorio al Vomano (fe)
cap. Esposito Marco Ancona
cap. magg. Esposito Mauro Caserta
Cap Es posito Roberto Genova
Mar. Ca Esposito Sil1fo Osùa Antica (Rm)
Serg. Esposto Francesco anfredonia (Fg)
cap. Esposto Giuseppe Gibellina (fp)
cap. Ett orre Gi useppe Sedriano (M i)
Sol Faletti Edoardo Cazzago San Manino (B;)
Sol. Falk Marcus Vando;es (llz)
Serg. Magg. Falomi Mario Roma
Car. Falso Guido Firenze
Sol. Fall'O Alessandro Feroleio Antico (Cz)
Sol. Falzarano Daniele Varulo (Ve)
Signor Falzon Vittorio Guidonia (Rm)
App. Falzone )'lichele Palermo
cap Falzo ne Wchele Calta nissetta
Sol. Famuele Domenico Accenura (Mt)
Car Fanani Enrico Geoo1'a
Cap. Fanetti Pie rluigi Firenze
Sol. Fanelli Rino Riva Valdobbia (Ve)
Sol Fanfulla Vito Bari
Serg. \1agg. Fan izza Giovanni L'Aquila
Serg. Magg Fano Luigi Trie;te
cap. Fant Gio1'1lllni San Martino al Tagliamen (Pn)
Sol Fanti Luca Verona
Serg Magg Fantln Luca Porc ia (Pn)
Sol. Fant ozii Claudio Milano
Sol. Fan tozzi Sabatina Capistrello (Aq)
Sol. Fantò Antonio Cuorgnè (fo)
Serg. Magg. Farano Ruggero Margherita di Savoia (Fg)
Serg Magg Farano Ruggiero i\icheli no (To)
So l. Fa ra oni Daniele Bardoli no (Vr)
Sol. Fargnoli Nicola Venafro (ls)
cap. magg. Farina Daniele Ci1itella Rol'eto (Aq)
Sol Farinaro Salva tore Al'ersa (Ce)
Mar. Magg. farin eUi Domenico Reggio Emilia
Serg .\1agg Farisei Paolo Civitavecchia (Rm)
Cap. Fascia Federico S. Viro al Tagliamento (Pn}
cap. magg. Fasolo Cristian Teolo (Pd)
Sol. Fassino Marco Vem d'Alba (Cn)
Car. Fassone Alberto Vercelli
~1ar Orci Evangelista Vincenzo Nonna (Lt) Magg. Fasulo ~icola Fi ume Veneto (Pn)
Sol. Evangelio Damiano Borgagne (Le)
Sol. Fattore Romano Piedimome Malese (Ce)
Serg. Fara Domeniro Grammise (Ce)
So l. Fa1•alli Fabio Bagnolo Mella (Bs )
So l. Farnrato Dani ele Bol' isio-11a5cia~o (Mi)
Sol. Favaro Luca Trel'iSO
cap. fm.rzani Andrt'J Sordio (\1i)
Mar. Onl Fa,illa Luciano Ronciglione (VI)
Sol. Faver Enrico L'Aq uil a
Mar. Ord. Fazi Paolo Orvieto (Tr)
cap. magg. Fazio Marco Varese
Sorella (C. R.l .l Fazio )!aria Emanuela Palenno
Mar. \lagg "A Fazioo Pietro Roma
Sol. Febbrari Marco Bagnolo 11ella (Bsl
S. Ten. Febo Aurelio Ciua Sant"Angelo (Pc)
cap. Fedele Dcvis Fossaha di Ponogruam (Ve)
Sol. fedeli Giuseppe li:lonica (\1nl
Mag_g. Federici All'SSandro Roma
Mar. Ord. Federici Ciol'ann i Valemano (\Il)
Sorella {c.R.I.) Federico ~1ariagrazia Domodossola (:-.lo)
Mar. Magg. Feleppa Mario Banne (l's)
Sol. f eletti Sergio Nichel ino (To)
Sol. Felici Mauro \'eroli (fr)
Car. Felicetti faandro Bologna
Car. Fenci Augusto Momefalco (Pg)
cap Fenderico Gac lano Quano (Na)
So l. FenieUo Mass imo Valva (Sa)
Sol. Fenili Michele S1wano {Bg)
cap. Feola Nicola Sm Nicola la Strada (Ccl
App Ferigo Tiziano Lailes (Bz)
S. Tcn. Ferla Sall'a torc Roma
Mar. Ord. Fentlcola Fran cesco L'Aq uil a
Sol. Ferraboschi Marco Milano
S. Tea. Ferracane Fortunalo Gela (Cl)
Sol. Ferraccioli Giornnni Pofi (Fr)
Sorella (C.R.I ) Ferragu ti RalTaella Panna
cap. magg. Ferrandino Agostino Luccra (Fg)
Cap. forante Alberto Tricesimo (Ud)
cap. magg. Ferrante Leopoldo RittJ d'faaooro (Ce)
Sol. Ferrante Nicola S Valen1ino Torio (Sal
c.ap. magg. Ferranti Luigi
Sol. Ferrara Andrea La1i na
So l. Ferrara Da1•ide Ca~s in a De" Pecchi (Mi)
cap Ferrara Giuseppe Quarto (Na)
Sol. f'errmse Luc:i Ftnc (Tv)
c.ap. Ferrarese Samuele ~l ardimago (Ro)
cap. Ferrari Angelo Odalcngo Grande
Sol. Ferra ri Di ego Crcazzo (Vi}
S Tea. FerrJri Fabrizio Ferrara
~lar. \1agg. f'errari Francesco Cecrano (fr)
Sol. Fermi Mirko Soocino (Cr)
Sol. Ferrari Simone Milano
cap. ~'errarù1i Giordano Ronco All 'Adige (Vr)
Sol. filipponi Enrico Vcnarona (Ap)
11a r. Magg. filipponi Gio1•anni Roma
Mar. Ord. Filizzola Stefa no Dccimommrnu (Ca)
Sol. Filogamo Giuseppe Domooossola (No)
Sol. Filomeno Luca i\locrobello (Bal
Sol. Jiiloni Giuseppe Gala1one (le)
Mar. Ca. Filoni Mario Viterbo
Sol. F'iloazi Mirko Jesi (An)
cap. Fin Gabriel e Comcdo Vicentino (V i)
Sol. Finanli FranCNo Abbiatcgra._'50 (Mil
Sol. rmgi Jonathan L.ecet:
Mar. Magg. .:,.. ' Fi nistreUa Sahatore Nett uno (Rm)
So l. Finolezzi Giorann i Parabi la (Le)
Sol. Finotto Jonhnny
Sol. Fiocco All'SSandro Verona
Sol. fiondeUa Guido Seveso (Mi)
Scrg. Fiorani Carlo Lubriano (Vt)
Magg. F1ormnli ~'lau ro Roma
Scrg. :Vlngg. Fiore Antonio Iglesias (Ca)
Sm Fiore Carmine Stri ano (Na)
S..--rg. Magg. f'iore Cio1anni Palermo
Cap. fiore ) lariano Xapoli
Sol. Fiore Ma.~imo Tonico Villanova Mondovì (Cn)
Serg. Magg . Fiorentino l)onato Vittorio Veneto (Tv)
Sol. Fiorentino Sa lvatore Comiso (Rg)
Sol. Fiori Al~andro Guidonia (Rml
Car. Fiori Ennio Eioo(Co)
ca p. Fiori Luc:i S. Apollinare
Sol. Fiorile Ferdinando boia del Gran Sa1.10 (Te)
cap. mag.g. Fiorillo Carm ine Somma Vesuviana (Na)
Serg. :Vtagg. Fiorioelli Vincenzo Maddaloni (Ce)
cap. magg. fiorucci f'abrizio ~lanzi3na (Rm)
Sol. Fiscanle Luciano Circello (Ba)
Mar. Magg. Fischclli Antonio Chieti
Mar Or~. Fis icaro An lonino Viterbo
Sere. Maec. Fisichclla Carmelo Portogruaro {Ve)
SoC " flaborea Massimo Concordia Sagiu.iria (Ve)
'.lar. Magg flati Silrano $acile (Pn)
Mar. ~1agg. Florio Anton io Roma
Serg Florio Ern1•s to Campovab no di (ampl i (Te)
Sol. Florio Robe110 Tri1en10 (Cbl
Sol. Florio Stefano Cerea (Vr)
Sol. Floris Andrea Sala Bagwa (Pr)
Ten . Col. Floris Sah1itore Caeliari
Sol. Foehesato Mirko S. k1 nino Buon Albergo (Vr)
Sol. Fogl ia ti ~fa1s imi liano Buhbio (A l)
Sol. fois Oscar San Donato Milane)C (Mil
S. Ten. Folrarelli Antonio Tc112Cina (ùl
ur. Folino Sfffano Roma
App. Foniciello Mario Cagliari
Sol. Fontan a Massi mo Napo li
Sol. Fermio Adamo Corbetta (Mi) Sc rg. Magg. fontana Sahalore Bologna
Sol. Ferrarlo Simo ne l.tSmo(Mi) cap. magg. fontaoin Michele Mari:mo del Friuli (Go)
Sol. Ferraris Stefano Stresa (No)
Sol. Ferraro Emanuele Bas.a no del Grappa (Vi)
Sol Ferraro Nicola Aprilia (Li)
Sol. Fontebasso Giol'aoni Roma
cap. Forgiarini Fabrizio Gcmona del Fri uli (Vd)
cap . Forgiane Giovanni Rizziconi (Re)
Mar. Magg. Fcrraro Sal mtore Caserta cap. Forla110 Anton io Milano
Sol. Ferrazzano Antonio Lustra (Sa) Car. Forleo Agost ino Gorizia
Cap. Ferrazzano Vincenzo Caianzaro Sol. Formalo Gennaro ~mo Dugnano (Mi)
\lar. \lagg. Ferrentino Domenico F®ano (Ca)
Serg. \lagg. Formica Xunzio \lilauo (Mci
Sol. Fcrrero Marino Vi ll anova Canavese (To) Cap Formicola Renato San ,\-lauro di Sal ine (Vr)
Sol. Ferrclli Sil va no Fi nale Emili a (Mo)
Sol. Ferri ~tassimo
cap. Feningo De1is Ca1-a \fanara (PI')
Sol. Ferructi Elio Vallata (A1•)
Sol. Ferullo Giuseppe Kapoli
cap. Fc.sta Roberto Ca11clcovat i (Bs)
Serg Feudi Maurizio Sonnino (LI)
Sol. Ficchì Emanue le Angera (Va)
cap. magg. fitogo Aniello Tom: del Greco (Na)
cap. Fieni Massimo Arcisate (Va)
Sol Figallo RalTaele Camogli (Ge)
Scrg. Magg Figlia Pi ero Pa dova
Sol Figoni Stefano Bu~o Arsizio (Va)
Car. fìgoli Giandomenico Grad&a d·L~o (Go)
Sol. figurato Claudio l\.'lloc (Pe)
Sol. filice Carmelo Co~c nra
S Ten. fil ippetti Carpc nlicri G. Roma
Mar. Ca. Filippone Serafino Vctra ll a (VI}
Sol. Form isan o Giaci nto Ercolano (Na)
Serg Magg Fomari Angelo Riet i
cap. Forte Luciano Tricase (Le)
cap. Fortuna Diego Poiana \laggiore (Vi)
Sol. Fo rlunalo Claudio Arese (\li)
cap Fo rtunato Donalo Sesto San Giovanni (Mi )
cap Fo rtunato J lichele Stev.ano (Bg)
Sol. Fosca Paolo Tra\OCCO (Aq)
Sol. Foschini Christian Ra,enna
Magg. Foti Antonino Messina (Me)
So l. Frmaro Filippo Ca11el frnnco Veneto (Tv)
Cap Fragnoli Giovamball ista L ' Aqui la
Sol. Fragola Salvatore Cesano Boscone (Mi)
Sol. f'ragomeoo )la\Simo Giusep. Morm1alle (Mc)
S. Tea. Franc:i~iglia Frane~ Palermo
Sol. Frant&hini Cristia no Roma
So l. Fran cescou ~farco Viuorio Ve neto (l'I')
Mar Orci. Franchi Ernesto Roma
Sol. Franchina Tarcis io Cas ni go (Bg)
cap. Franchini Mario Melendugn o (Le)
cap. Franchini Pietro Nardò O.cl
Sol. F"rancbini Renato Bagnaria (PI )
Sol. Francio.10 Gio,~mni Brindisi
Cap. Ylagg. Franco Andrea Roma
Sol. Franoo Cosimo Talsan o (Ta)
App. franco Giuseppe Pimonte (~a)
M:tr. Ord. Franoo Sah11tore Viterbo
Mar. Oro. Franco Santo Demetrio Montefiascone (Vt)
Ten. Frangione Nicola Roma
Sol. Franz.ese Gennaro Treviso
Se~. Magg. Frarrzinelli Fabrizio Cas.J?! (Rml
Serg. Magg. Fra02inelli Fabrizio Ba§naia (VI)
Sol. Franzoni Matteo Gazoldo Degli lppo liti (Mni
Ten. Frare Lui~ Roma
~lar. ~lagg. f rasrella Eu~enio Monteiasi (Ta)
Sol. f ra.1Chini Fabio ~lilano
Sol. Frassani Fausto Fornovo di Taro (Pr)
Serg. Magg Fra~sanito Alessandro Vi terbo
:-.1ar. Oro Fratoni Giuseppe Roociglione (Vt)
Se~. Magg. f ratla \'incenzo Verona
Sol. Frattali Antonio Anagni (Fr)
Col. Frattarolo Fuhfo Casru~a della Delizia {Pn)
Sol. frattaruolo Domenico /\ora Milanc.,e (:-.li)
Scrg. Frau Gianni Mogoro (Ca)
Mar. Magg. A· Freda Gerardo Udine
Sol. Fregoni Mauro Pontirolo Nuovo (Bg)
cap. Fria rgiu Amos Comuda (TI')
Sol. frigeni Gianmarco
BeN!amo
Sol. Frigerio Luigi A.~(Co)
Scrg Frigo Raffaele Canore di Roan:1(Vi)
Scrg Magg. Frillic i Giovanni Vite rbo
Scrg lagg. Friolo Alfonso Pulsano (Ta)
Serg. \1agg Friolo Alfon.~ Lil.l3ll0 (Ta)
Teo. Col. Frisini Pier Luigi Li1omo
cap. magg Frongja Sterano Bellagio (Co)
Brig Fronzoli Pierluigi Pono ~1antovano (Mn)
cap Galliano Mauro Napoli
Sol Gallina ro Daniele Venezia Mestre
Car Gallo Antonino Racconigi (Cn)
cap. magg. Gallo Da1ide Cam~glia Dei Serici (Vi)
Sol. Gallo Fausto Portici (~al
Sol. Gallo Filippo Card ito (Fr)
Sol. Gallo Francesco Sala Bagan1J (Pr)
Sol. Gallo Gioranni Fos..13.lto (Cb)
cap. Gallo Luigi C~gia (Ve)
Sol. Gallo 1ichelc Eraclea (Ve)
Sol. Gallo Mirco Vicenza
Sol. Gallo Sterano Mongiana (Cz)
Sol. Gallo rincenzo Palmi (Re)
Sol. Gallo Vincenzo Frignano (Ce)
Sol. Galoppini Giorgio Borgosc~ia (Ve)
Cap. Gambardc ll a Massin10 Torino
Sol. GamberJ Gaetano Sconlia (Ci)
Magg. Gammaraccio Domenico Franca,;na al Mare (Ch)
Sol. Gamper Lconard Bolzano
cap magg. Camper Steran Bressanone (Bz)
Sol. Gaodellini Riccardo Castel Goffredo 1:-.tn)
Sol. Gangeri Angelo Vil~la (/\o)
Serg. Magg. Gangi Gio1anni Trapani
Sol. Ganino An tonio Laureana di Borrello (Re)
Sol. Ganis Michele Hambro (U<l)
Sol. Garaguso Francesco Pireroo (P,)
Sol. Garanzini Simone Marcallo Con CaìOre ()fil
Sol. Garau FrJnt'O Settimo Tori ne:,e (To)
Sol. Garbagnoli Marino Pinaro lo Po (Pv)
Sol Garbari Michele Trento
cap. Garbin Da, ide Lusia (Ro)
cap. Garbo ~lauro Venezia Mc1tr~
Sol. Gardi Gia nluca Lugo (Ra)
Sol. Gardi Stefano S. Sisto (Pg)
App. Garetti Raffaele S. An~elo in Fonnis (Ce)
cap. Gargano Sai ino Bartena (Ba)
So l. Gargcntini Morgan Calolziocorte (Bg)
Sol. Garimberti Eligio Monfalcone (G o)
cap. Frosoni Federico Temi Serr Garlant Bruno Coseano (Udl
cap. f ulgoni Paolo Bore (Pr) Sol. Garlaschelli Sergio Giussago (PI )
So l. Fumag.1lli Anto nio Giu)Sano (Y1i)
Sol. Garletti Vittorio OrLinuovi (Bs)
cap. Fumagalli Fab io Bulgarograsso (Co) Tcn Col. Ga rofalo Donato Orbassano (To)
Sol. Fumagalli Luigi Pome San Pietro (Bg} Sol Garofalo Gernrdo ~1ontemiletto (Av)
Car. Fumarola Cosimo Milano Teo. Col. Garofalo Vito Antonio Nettuno (Rm )
S. Ten. Fundarò Sal111tore Modena Sol. Garofoli Mauro 7.eioolò lM
Sol. Fu riato Sebastiano Venezia ~1 estre
Sol. Ga rramone R0t1,o Potenza
Sol. Furini Iva n Dorno (P1•) Ten Col. Ga rrisi Franl-esco Milano
l"3p. magg. fa,ca Giuseppe 1-ìlarxlari (Cz)
Sol Garrone Walter Bernw.o (Cn)
l'ap. Fuscaldo Filippo Corigliano Calabro (Cs) ~far. \1agg. Garruto Leonardo Spitimrergo (Pn)
Ten. Fusco Antonio Viterbo
Mar. Ord. Fusco Antonio Udi ne
Sol. Fusco Giuseppe Castelpoto
Cap. Fusco lsmaelt Sesto Fiorc'lltino (Fil
cap. magg. Gabelli Giol'anni A1iaoo (Pn l
cap Gabossi Mauro Montichiari (Bs)
Sol. Ga briel e Giuseppe Isola del Liri (Pr)
Sol. Gabrieli Andrea Venezia Mestre
~far. Oro. Gabrieli Luigi Fo~liano Rcdipuglia (Gol
Sol. Gadioli Matteo Vedano al Lambro \Mi)
cap. Gadotti Roberto Trento
Sol. Gaggiotti Adamo Trecate {No)
~Magg. Gagliardi Carmine S. Felil'è a Cancello (Ce)
Sol. Gagliardi Raffaele t\-1ugnano (Pg)
Sol. Gaglione Elio /\vellino
Serg. Gaiangos Anto nio Napol i
Sol. Gaigher Cristiano Otra,,aggio (Bg)
$erg. ~1agg. Galasso Affredo Ca,-a de lirreni (Sa)
cap. Galasso Marcello Angri (Sa)
App. Galasso Bernardo r:raua minore (Na)
App Galati Giuseppe Gcnol'a
Sol. Calati Yiocenzo Cecina (Li )
cap. Galdi Roberto Salerno
So l. Galdino Antonio Ca ul onia (Re)
cap. Galin1berti Sterano Ca rugate (Mi)
cap. magg. Gallare Antonio Pavia di Udine (l'd)
Car. Gallana Massimo lai1-es (Bz)
Sol. Galli Luca Seregno (Mi )
Sol. Galli ~fanri zio Lucca
cap. Gallia Andrea Gardone Val Trompi a (81)
Sol. Ganoni Franct>Sco Frosinone
Magg Gasbarri Antonino Roma
Sol Gasparella Andrea Valdagno (Vi)
S. Teo. Gasparetto .\licbele Abano Tenne (Pd)
cap Gasparetto Roberto Postioma (T~)
Sol. Gasparini And rea Venezia Mestre
Sol. Gasparin i Nicola
Sol. Gasparotto Ronny Breganzc (Vii
Car. Gasparutti Giorgio Gorizia
Car. Gaspcri Lul'ìl Laim (BT)
cap Gaspcrotto Michele Pesaro
Sol. Ga1 taldon Diego Castelnoro (Vi )
Sol. Gatta Luigi Bagnoli Irpino (Av)
cap Gatti Micllele Pro11glio d'ls,eo (Bsl
cap. Gatti PierJntonio Gordona (So)
Sol. Gatto Manrizio Crema
Car. Gatto ~lkhele Kardò (Le)
cap. Gattone Gianluca Maggiooi (/\o)
Sol. Gaudenzi i}Jn iele Rio Salso di Ta,ull ia (Ps)
cap . magg . Gaudenzi Davide Vinovo (To)
Sol. Gaudian o Matteo Lomagna (Col
Sol. Gaudiano Michele ~latera
Sol. Gaudino Ciro follooica (Gr)
Scrg Gaudino Rosario Pomigliano d'Arco (Na)
Mar. ~fagg. "A " Gaudio Fr.rnccsco Pesaro
cap. magg Ga,iano Luca Serri (Nu)
Sol. G31Zini Maroo A,io (Tn)
cap. Geddo Stefano Cerano (No)
Sol Gelodi Guido Verona
Sol ~ mm a Giorgio Lequi le (Le)
Sol. Gencarelli Angelo Corigliano Calabro tCs/ ~1ar. Ca. Gimell i Rubaldo Roma
Sol. Genchi Michele Bari
Sol. Genesio Giorgio Chera....:o (Cn1
Soi. Gtnilo Alfonso Bene1cnto
Sol. Gtnito .\ntonio Apice (Bn)
cap . mJgg. Gennai Alessandro Fucecchio (Fii
Sol. Gtnorcsc Vittorio \apoli
cap. Gtnsabflla Ferruccio \1e,)i na
Sol. Gtntile Antonio Spol!ore tPc)
Sol. Giobbe Anlonio Segrate /Mi)
Sol. Giobini Roberto Darfo Boorio-Temie 1Bs1
Sol. Gioda Andrea S. ~1arli!XX10 IAll
Sol. Gioia Amerigo LUZll(Ù)
Serg. ~1agg. Gioia Pietro Trieste
cap. Giomaro Michele Ve rona
Sol. Giomma Gabriele Foligno
c.ip. Giordana ~!a rco Busca (Cni
cap. Gentile Enrico Ca11ello di Brianza (Co)
Ten Gtntile Francesco Roma
Serg. ~lagg. Gtntile Giuseppe Castel Morrooe tCe1
Sol. Gtntile Salratore Teverola tCeJ
Sol. Giordano Bettilo Ciro 1farina (Cz)
Ten. Giordano Alfonso Conegliano (T1·J cap, Gentile Francesco Cas1ell anc ta (Ta)
Scrg. Magg. Giordano Carlo Anlonio Cii i1a1 ecchia (Rm)
Ten. Giordano Giuseppe Vaglia (Fi)
Cap. Giordano ~Uebele Napoli
cap. Gentili ~ino S. Carlo di Cesena (FoJ cap. Giordano Raniero Cairo 1-lontenoue (Si•)
Sorell a (C. R.I.) Genlilucci Alessandra Busto Ars izio (Va)
Mar. Ca. Genice Giovanni Bulfon, (Cd)
Sol. Gtn1Citano FranlbCO Rogliaro 1C,)
1lar. Ord. Gerardi Antonio Campagnano d1 Roma (Rm)
\fagg. Gtrmani Francesco L'Aqu ila
Sm. Gtnasi Andrea ~Ol'ara
S. Ten. Gtrn1sio Giuseppe Roma
S. Ten Gtnasio \losè Maurizio Castel Gandolfo (Rm)
Sol. Gtnasoni Roberto Bre,cia
Serg. Magg. Gesualdo Gnstavo Bagnaia (Vt)
Serg. Magg. Gesualdo Gnsta10 Vetralla (VtJ
cap. Ghelfi Sili-ano Cam!X)dolcino (So)
Sol. Ghidini Luca Lumenane S. Apollonio tB~ I
cap. Ghidini Maurizio Parma
Sol. Ghidoni Luca Cologno al Serio (BgJ
cap. Ghiglia Dario SallllZO (Cnì
Sol. Ghiglia Luca Co)S3!0 (Ve)
Sol. Giordano Stefano Terni
App Giorgio Antonio Villa Santa Lccia (Fr,
App. Giorgio Antonio firme
Sol. Gìorgis Dario Pe1eragno (Cn)
Sol. Gioita Villorio Puti gnano (Ba)
Scrg. Giova Giorgio Arzano (Na1
Sol. Gio1-anazzi Alessandro Arco (Tn)
Cap. Gìraldi \"incenzo Civital'ecchia (Rm)
cap. Giraldo )la.ssimiliano Venezia Mestre
Ten. Girardi Gianluca Cadoneghe (Pd)
Sol. Girelli \lassimo Bre~cia
cap. Giribaldi Wìlliam Tonno
Sol. Gìsmondi Carlo San Lorenzello (BnJ
Car. Giudici Gianluca Ch iari (Bs)
Sol. Giugni \lassimo Albo,aggia (So)
Sol. Giugno Andrea Biu.arone (Co)
cap. magg. Giugno Sali-atort S. Angelo d'Alife (Ce)
Sol. Ghiglione Luca Kovi Ligure (Al} \far. Ord Giugno Salratore Cerv1gnano del Friuli (Ud)
Sol Ghinati Samuele Be vilacqua (Vr)
cap. Ghioni Paolo ~lonza (Mii
Sol. Ghirlanda Emilrano Cogomo(Ge)
cap. magg. Ghisolfi Werner Monticello d'Alba (Cn)
App. Giaca lone Andrea Mazara de l Vallo (Tp)
Sol. Giacalone Raimondo 11azara del Vallo (Tpl
Sol. Giuliani Andrea Venezia Mesu-e
Serg. Giuliani Andrea Acciaro (Aq)
Sol. Giuliani Daniele Verona
Serg. Giuliani Ginseppe Apricena (Fg)
Sol. Giuliani Paolo Apricena (Fg)
Serg. Magg. Giuliano Giorgio Cii ita1ecrhia (Rm)
Sol. Giacobeui Massim o Castel di Lama (Ap) Serg. ~lagg. Giuliano Giorgio Pignataro Maggiore (Ce)
Sol. Giacomazzi .\lassim o Cu1io (\la)
Sol. Giacomelli Tiziano Livorno
Sol. Giuliano Luca Bom(Cn)
Cap Giuranno Corradina Bologna
cap. Giacomelli Samuele Potenza Picena (.\'le ì Sol Giurintano Domenico Palermo
Sol. Giacomini Paolo Spilimbergo (PnJ
Cap. Giacomobono Roberto Firenze
Sol. Giacuzzo lran San Fior (f1•)
Sol. GialTreda Antonio Quin10 (Vr)
cap. magg. Giagni Silrano Aliano (MtJ
App. Giallombardo Raimondo Palermo
Serg. .\lagg. Giallongo Roberto Rlgliano Redipuglia (Go)
Sol. Giammarinaro Luigi Mazara de l Vallo
Sorella (C.R.I.) Giamacchio Perotto Irene Aosta
Mar. Ord. Giampaglia Gerardo Veu-alla (VI)
.\lar. Ord. Giampà Franco Suui (Vt)
cap. Gianangeli \Uebele Pe rugia
Cap. Gianardi Mauro Firenze
Sol. Gianaroli Gio1anni Bologna
Car. Giancalone Andrea Palermo
Sol. Giandolini Roberto Scopa (Ve)
cap. Gianfelici Roberto Moie di Maio lati (An)
Cap. Gianferrino Sabino Canosa di Puglia (Ba)
cap. magg. Giangaspero Damiano Tertiui (Ba)
\lar. Ca. Giannattasio Luciano Roma
cap. magg. Giannelli Domenico Ogliastro Cilento (Sa)
Bri g. Giannclli Marcello Bari
Sorella (C.R.I.) Giannini Fr.mca Viareggio (Lu)
cap. magg. Gianola \10rtoo Settimo Torirese (To)
Sol. Gianotti ~Uebele Chiaian (Ge)
Sol. Giaquinta Carmelo Alessandro Catania
cap. magg. Giaquinta Giuseppe Vizzini (Cl)
Serg. Magg. Gianimita Andrea Isola Delle Femmine (Pa)
cap. Giardini Vincenzo R<WllM (Aq)
Sol. Giarrella Fabio Bassano del Grappa (Vi)
cap magg. Giau Michelangelo Gemona de l Friuli (Ud)
cap. magg Gigante Alessandro Lecce
Sol. Gilioli Angelo Bollaic (~li)
Sol. Gillì Andrea Rlrm,~ne (Mo)
Sol. GiJJo Lui~ Niche li no (To)
Sol Gillone Massimo Crova (Ve)
Sol. Giusini Roberto Guidonia (Rm)
Sol. Giusti Da,ide Livorno
Sol. Giusti Giancarlo Cisterna di Latina (Lt)
S. Ten. Giusti Vittorio Foggia
Sol. Ginstini Gianluca Sesto $.-in Giovanni (Mi)
Serg. .\lagg. Giustiniani Gioi-anni Silea (TvJ
Sol. GUelm i Sebastiano Camp.1gna (Sa)
Serg. Gnarra Co.sin10 Campora (Sa)
Sol. Gnassi Marcello Crbino (Ps)
cap. magg. Gneo Roberto Roma
cap. Gnesato Federico Verona
Sol. Gabbato Riccardo Vene1ia Mestre
Sol. Gobbi Gianluca Camponogara (Ve)
Sol. Gobbi Giordano Campolongo .\laggiore (Ve)
Sol. Gobbi Simone ROl'trduara (Vr)
Cap Golia Antonino Casena
Serg. Magg. Golluccio Raffaele Firenze
Sol. Gonizzi Dal'ide Langhirano (Prì
Sol. Gonnelli Riccardo Sta..eno (LiJ
Sol. Goracci Alessandro Roma
So l. Gorga Mario Palazzolo sull 'Oglio (Bs)
Sol. Gorga Michele Modugno (Ba)
cap. Gori Massimiliano Roma
Ten. Gomi Sterano Firenze
S. Ten. Gonardello Francesco Camposampiero (Pd)
Sol. Goliardi T'iicola Montecchio Maggiore (Vi)
Magg. Graldi Giampaolo Bologna
Cap. Gramati Orlando Firenze
Sol. Grambone Uisse ~sa Cilento (Sa)
Mar. Ord Grammatico Antonio Pordenone
Sol. Granata Vincenzo Torino
Sol. Granal i Enrico Roma
Sol. Granillo Damiano S. Gregorio Matese (Ce)
Sol. Grassi Giampaolo ~agnago (11ì)
Sol. Grassi Loris Bovisio-Masciago (M i)
Serg. Magg. Grassini Antonio Alessandro Concordia Sagittaria (Ve)
Teo. Grasso Luigi Venaia Mestre
Ten Grasso Roberto Tori no
Serg. Magg Gravina Giuseprre Chions tPn)
Mar Ca. Gra,foa Tommaso Roma
Ma r. Orci Graziano Giornnni Civital'occhia (Rm )
Sol. Graziano Gi useppe Pa lermo
Sol Grcecbi Massimiliano San Giuliano Milanese 1Mi 1
Sol. Grceo Giampaolo S Ma11ino Buon Albergo (Vr i
Sol. Grceo Gi user>pe San 1-Jauro Marchesato (Cz)
cap. Greco Luca Milano
Serg. Magg. Iacopo '.fario Ladi,poli (Rm l
Serg. Magg. lacol'clla Antonio Ponte (Bn)
Sol. Iadarola Paolo Cen~to Sannita (Bo)
cap magg. Iadel'ata Antonio Castel di Sasso (Ce)
Cap. laf'rale Gino Roma
Sol. Ialonardi Paolo Gug lionesi !Chl
Serg. Magg. lan iro Giovanni Apri lia (LI\
Mar Ca. Iannelli Lucio S. Vito al Tagli amemo tPn l
Sol lanniello Massimo Yladdaloni (Ce)
Cap. !annone Franco L'Aqu ila
S. Tcn Greco Nicola Taranto Ylar Ord. !annone Gerardo Viterbo
Scrg Greco Onofrio Bagheria (Pa}
Sol. Grcgori Ennio Pacengo (\11'1
S. Teo Gregari Massimo Avezzano (Aq)
Cap. Grcgori Silvano Sesto Fiorent ino (FiJ
cap. Grena ll'an Gorlago (Bg)
Sol. Cricco Antonio Ruvo de l Monte {Pzì
So l. Cricco Marco Manfredon ia (Fg)
cap Cricco Maurizio Oli veto Citra (Sa)
Sol. Griceo Michele Barletta (Ba i
Sol. Griceo Nicola ~'lanfredonia {Fg)
Serg. Magg. Gr ifoni Marco Conegliano (TI')
Sol. Gr igolon Sterano Carne,i (:'{01
Sol. Grillo Pasquale Lungrn (Cs )
So l. Grisogani Giattluca Ripe San Ginesio ('v1cl
Sol. Grison i Giorgio Ar(lna iNo\
Sol. Grill i \1assimo
cap. magg Grivel Stefano /\osta
cap. Gro ppo Enrico Ch iampo (Vi )
cap. Grossi Gianp ietro Brembio ('vl1)
Ylar. Ca. Grossi Giovanni Viteibo
cap Grossi Simone Bastida Pancarana \Pvl
cap. Grollo ()aride Th iene (Vi)
cap. Grud ina Federico Decimom annu (Cal
App. Gruttadauria Carmelo San Cataldo 1CI)
Sol. Guadagnoli Massim iliano /\nena (Rm l
Serg. 'v!agg Guadagno Gio1•anni t,;cuuno (Rrn)
Ylar. Ord. Guada lu po Emilio Remanzacco (Ud)
So l. Guaglianone Silvano
cap. Gualdi Giol'anni Leffe (Bg)
Sol. Gualtieri Giuseppe Dal'oli (C7)
Sorella (C.R.I. I Gualtieri Vincma Tara nto
Sol Guarda Dal'ide Pieve Albignola (Pvl
cap. Guardini Al berto Arbizzano (Vr)
Teo Col. lannu cci Damiano Gorizia
cap. magg. Iannuccillo Guido S Angelo d'A lifc (Ce ,
Sol. Iassogna Domenico Cusano Mutri /Bn I
Sol. Ia~aronc Pasquale Casona (:'{a)
Serg Ihba Alessandro Roma
Sern. Ihha David Cagliari
Teo: Col. lbba Giol'ann i Se largi us tCa)
App. Iddas Pier Giovanni Gorizia
Sol. Ielapi Santo Nocera Tiri nese iCl)
Mar. ~lagg . fermano Giuseppe Roma
cap. lezzi ltalino Altino (Chi
~!ar Oro. Ighina Gabriele Roma
Sol. Ignomcricllo Nicola Casamas~ima (Bal
Sol. Illiano Rosario
Ten. Imbimbo Anton io L<'ll'azzo Carnico (Udi
Serg Magg. Imhorgia Simone Chions (Pnl
Sol. Imh rescia Luca
cap. Imbriani Enzo .vlonza {Mi )
Cap Imbrisco Ivo Sesto Fiorentino (H)
Sol. Imbrunctti Andrea Ri ccione {Fo)
So l. !meri Francesco Caravaggio fllg )
Serg. Magg. Immordino Giuseppe Lati na
cap. magg. Impera to Rosario Ercolano (Nal
Se rg. Magg. Imperato Vincenzo L'Aqu ila
Sol Imperatori Roberto \'lilano
Sol Imperatrice Gio1•anni Af2ano (Na)
Sol Imperi Sterano Momorio Romano fRm)
Serg. Ylagg. Imperiale Amedeo Brunico mz)
So l. Imperiale Giampao lo Forlì
Sol. Imrrel'O Nicola Casoria rN a)
Car. lncandela Benedetto Palermo
S. Ten lucani Gia nrinccnzo Sulm~na (Aql
App. Incarnato Ciro Casandrino (\lai
cap . Guarini Luigi Bisceglie {Ba) Se[)!. Ylagg Infanti ~'lau rizio Viterbo
Sol. Guarino Innocenzo Cas1elvetrano (Tpl Serg. Ma~ Infanti )lau rizio Monteriascone (Vtl
Car Guarino Rosario Airasca (To) Sol. Infanti Severino Rom3
Sol. Guarnaroli Marco Temo d' Isola tBg ) Sol. Ingenito And rea Gragnano (Lu)
cap magg. Guarracino Antonio Ma.,sa Lubrensc 1Nai Car. Inghilterra Gio,ann i Caltagirone (Ctl
Sol. Guarraggi Fra ncesco Realmome (Agl
Sol. Ingrosso Giovanba ttl,ta Vc2 li c (Le)
Sol. Guallini Corrado Crem ia (Co) App Ingusdo Fernando Go;izia
Cap. Guerci o Alfio Palmanol'a (Ud) So l. lntcrnicola :'{iccolò Bologna
Sol. Guerra Fabrizio Invorio {No) Sol. Internò Sa1•er io ~lontcmeso!a ffa)
cap Guer rieri Alessio San Giustino (Pg) Se rg. Magg. In testinale Alfonso Ro ma
Sol. Guerriero Costantino ~fognano del Cardi nale (AvJ cap magg. Intini Domenico Noci (Ba)
Sol Guerriero Gianni Civitanova Marche iMc J Sol. Intri er i Ma urizio Gardonc Val Trompia (Bs)
Cap. Guglielm i Giuseppe Granarol o de ll 'Emi li a iBo)
So l. Inrern izzi Renato Sant' Omobon() Imag na (Bg'1
So l. Guglielmini Alessandro Salsomaggiore Terme (Pr) Serg Magg. ln l'ernizzi Ricca rd o Albignano Adda (Mi)
So l. Guglielmino Pascal Olegg io (\lo )
Serg. lob Mil ko
Sol. Gugliotta Ma rio Muro Lucano (Pz) Sc rg Magg. lod ice Domenico ~'lana di f.il'enta (Tv )
Sol. Gugole Renzo Zel'io (\lr)
Serg. Magg . lodice Gi useppe Motta di I.i,enza (fl•)
cap. Guida And rea Padol' a Sorella (C.R.l. ) lori ~'littnic Livorno
Sol. Gusclla Massin10 Verona
S. k n. Guttadauro Rocco Gela (C l}
Serg. Guzzo A1tiello Battipaglia (Sa)
Sol. Gur.zo Bonifacio Fiore Aiello Calabro (Cs)
Sol Guzzo Foliaro Michele Costermano (Vr)
Serg. GU1zo Pasquale San Pietro Amantea (Cs)
Scrg Ylagg. !ov in e Salratore Caserta
So l. lppolili Roberto Aprilia (LI)
Sol. Ippol ito Sergio Squinzano il.e)
Sol. lsgrò Tindaro Tenne Vigtia1ore tMeJ
Sol Isocrate Stefano Bagnoli <li Sopra (Pd)
Cap. lud ica Marco Rom a
cap Gunon ~'lassimo Varallo (Ve) cap magg. luliani Massimo Lucera (fg}
So l. Halovani Nadir Grottarossa (RmJ
Scrg. !uliano Luigi Santa Maria a Vico \Ce.1
Ten. Hofer Aldo Vite rbo cap . magg. !uliano Sih•e.,tro \lapoli
Sol. Ho!Ter Stefan S. Lorenzo Sebato (Bz) cap magg. !uliano Silre.çtro Pomigliano d'A rco (\la)
Sol . Holzmann Hermann Venezia
Sol Iach ini Amedeo Colli de l Tromo (Ap)
Ten. Col. lurlaro Giuseppe Pon: ia (Po)
Cap lurlaro Salva tore Zoll ino (Lei
Serg Iacobelli Carlo S. Salvatore Telesi no (Bn ) cap Izzo Antonio Call' i Risorta (Cc)
So l. Iacobucci Giovanni Fondi (lt)
So l. lzzo Gerardo Torre del Greco (l\a)
Sol. Iacobucci Roberto Segni (Rm l Serg lzzo Raffaele Arpaise (Bn)
Brig. Iacono Paolo Apri lia i lt) Serg. Magg. Izzo Vincen1.o Roma
Te n. Col. Iacono Quarantino Sa lvato Li1•orno 'vfar. Magg. Jacomoni Agostino Santa .\1ari nella (Rrn)
\1ar. Ca. Jaooponi Carlo ~!aria Vc1ralla (Vt)
Cap. Ja nn on i Gio111nni :-lapoli
Sol. Kafhann Rol and Nova Lc1•ame (Bz)
cap. magg. Karan Kemal Guner
cap. Klammsteiner Riccardo Barbiano (BzJ
Serg. \taig. La BarberJ Mekhiorrc Pa lermo
Sol. La Bianca Pasquale Sannicandro di Bari (Ba )
Sol. La Carbona ra Gio l'anni Yla rt ina Franca (Ta)
Mar. Ca. La Civita Di ego Udine
cap. magg. La Era Cosimo Pu1ignano (Ba)
Serg. \la~g. La Gauuta Gioi-anni Udine
Sol. La Greca Gioranni Licata
Sol La Grolla llal'ide Bassano del Grappa (Vi)
Serg. Magg. La Grotteria Domenico Torino
Sol. La Kien Vinh Guamo (Lu)
Sol. La Marra Sergio S. Elia Fiumerapido (Fr)
Sol. La 'im CorrJdo BuS\i sul Tirino !Pe)
~far Ord. La Porta Antonino Vcnc1ia
Sol. I.a Porta llomeniro Fcm1zzano (Cb)
Sol. La Porta Sebas tiano Paderno Dugnano (Mi)
Sol. La Roct'11 \'incenzo S. Scbasliaoo al Vesu,io t~a)
Mar. Ca. La Scala Guglielmo Pooknone
cap. magg. La Torre Giusep]lf ea~cna
Sol. l.abbe Luigi Co1wcrsano (Ba)
cap I.ama Donato Po te nza
Sol. l.at-erenza Raffaele San Giuliano Milanese (Mi)
Serg. Lacorte )laurizio Mcqgne (Br)
Sol. Ladisa f ranc&O Bari
cap l,aezza Antonino Verona
Sol. l aea.a Antonio ;\fragola (Na)
Cap. l.a fuenti Ricc-Jrdo ~mano
Mar. Magg. La i Italo Giorgio L'Aquila
Sol. Lai Lura Strambioo (fo)
Serg. \fagg Leilll Andrea Ldine
Sol Lembo Domenico Ci ni sello Balsamo (\·h)
Mar. Ylagg "A" Ltn a Mass im o Bagnaia (VI)
cap. Le nardon Lucio San Martino al Tagliame mo IPn)
Sol. Lenl ini Giol'anni Floridia (Sr)
Sol. Lenzoni Gabriele
Sol. Leo FrJUCCSCO Carmagnol a (To)
Mar. Magg "A" Leo Michele Ca.1arsa della Delizia (Pn)
Sol. Leonardi Marco Cas1elfranco Emilia (Mo)
cap. magg. Leonardi Salvatore Palenno
Mar. Onl. Leonardo Robttto ~ro
Sol. Leoncilli Lorenzo S. Pellegrino (Pg)
Sol. Leone Giom nni t\ere10 (Te)
Serg. Magg. Leone Liborio Spi li mbcrgo (Pn)
Sol. Leone Miche le Orta Noia (Fg)
cap. magg. Leone Renato A1eU2ro/Aq)
Stri;. ~lagg. Leonetti Berardino Vetralla (Vt)
Mar. Ca. Leonetti Vincenzo Viterbo
Sul. Leoni Il'a!l Verceia (So)
Serg Magg Leoni Roberto !l'ano Civitavecchia (Rrn)
Car. Leonora Salvalore Cala.,.cibetta (En)
S. Tcn Leopardi Fuh io Verooa
Scig. Magg. Leopardi Giuseppe Roma
So l. 1.t pore Domingo S. Onofrio di Camp li (Te)
cap. mag~. 1.eporc Gueri no Cocc hi na Stazione (Rm)
Cap. Lepore Paolo P.idova
Ten. Lepore Se1erino \lotta \(ooitJCOrl'ino (Fgl
c.ip. magg. Lepori Gianni Trieste
Cap Lerario Cos im o Bari
So l. Le rro Luigi Bau ipag lia (Sa)
Sol. Leso Lurn Bosco Chiesanuova (Vr)
c.ip. Letizia Giorgio l.tere
Sol. Lettieri Eugenio Scandale
App. Lai Piergiorann i Cagliari Sorella (CR.I.) Leva Giuseppina Pra10 (Fil
Sol. ùiino Vito Verbicaro (Cs)
Sol. Lalli fe lice Castigl ione M.Mari no (('h)
Serg. Magg. Li Cavol i Vincenzo Bales trate (Pa)
J'lar. Magg. A" Liambo Lucio P<1lmanova (Ud)
Sol. Lambcrti Sahatore Ca,a Tirreni Magg. Liberto Filadelfo Gen01a
Sol. LamooJie Iarco CalentJno (Fil
cap. Lamon Crist ian Mu,ile di Pia1e (Ve)
Sol. Liboni Mario Torino
cap. Libosi \!areo Patrica (Fr)
So l. Lamorte Gi use ppe Rionero in Vuhurc (Pz) cap. magg. LibriuJ Enzo Ca lascibeua (En)
So l. Larnparclli Mas.1 imo Saronn o (Va)
Mar. Ord. Licari Rosa rio Verona
1/\ar. Magg. Lirnta Anton io Sorclb (C.R.I.) Lanaro Anna Mam Collemarioo di Ancona (Anl
Sol. Larnpitelli Ra ffaele Sant'Arpino (Ce)
Sol. Lanciai l)aniele Calcio (Bg)
cap. magg Lan di Giuseppe Fiscia no [Sa)
cap Landi Giu seppe llaronissi (Sa)
Sol. Lando Giovanni Prnno (Cn)
cap. magg. Landolfo Sterano Campi Salenùna (Le)
Mar. Magg. l.angella Vincen1.0 \1oua di Lilenza (1\ I
Sol. Lantschner Baralo Collepietra (BL)
Sol. Lanza Giuseppe San Pancrazio Salenl. (ll rJ
Cap Lanzafame Paolo Padova
S. Tcn. Licheri Alessandro Sa.1\ari
Sol. Licinio Ciuseppe Scafati (Sa)
Sol. Liga to Roberto Gonano (KoJ
Cap Li ll i Alfonso Ch ieti
Magg. Li ma Luigi Roma
Sol. Limongi Cannelo Lauria (Pz)
Sol. Li.oarello ~laroo Trioo (Ve)
Sol. Lio FrancL'SCO Modena
Sol. Lionello Gio rgio Ylaglie
Mar. Ord. Lionti Mario Mi lano
Cap Lanzarotta Filippo Cologno Monzese (Mi ) Serg Lippicllo Pil?tro Baiano (A\)
cap. Lanzdta \'ictor El ias Sarno (Sa)
Sol. Lanzillotti Giuseppe Caro, igno (Br)
Sol. Lardo Egidlo Lagonegro (PI)
So l. Larganà Ignazio Bin(LICO (M i)
Sol. Latena Luigi Palagiano (fa)
S. Tcn. Lattanzio Ales.\llndro Roma
Ten. Col. Lattamio Bruno Rmcrcdo in Piano (Pn)
Sol. Lauanzio lass imiliano foo~ia
App. Lisandrini Nicola MezzocttOIJ3 (Tn)
Sol. Lisi Leonardo Roma
Sol. Lisi Mari o Ascol i Sa1riano (rg)
Ten Lisitano Renato Gazzi (Me)
S. Teo. Lispi Ludo1ico Roma
Cap. Lista florigio Roma
Sol. Listino Fortunato ~lauro Castel S Pietro Tenne (Bo)
App Lirecchi Sall'a torc Pieve Emanuele (Mi) o.
Se rg magg. Lallando Vito Ca,arsa della De lizia (Pn)
Cap Laudante Antonio L'1\qui la (Aq)
cap. Lauria Fa11.1to Vaglio Basilicata (Pz)
rap. magg. Lauro Roberto 1"01ara
Mar. Ca. La, agna Pietro L'Aquila
Mar Ord Li vi austo Vi1crbo
cap. Livio Angelo Fortun ato lle w.zo (Va)
Sol. Li1otto Valerio ~-c,,a della Batta~i3 (T1·)
cap. Limghi ~ioola Monticelli l'al"ese (PvJ
Serg. Magg Lo Bello Vincem.o Roma
Vice Bng. Lal'en a Gioranni Ge nova cap magg. I.o Bianco Giol'a nni Tommaso Na1ale (PaJ
Sol. La1 ezzi Moris Pray (Ve)
cap. l.a,.ari Gian luca ('1) Mclcndugno (le)
\1ar. Magg. •A' Lanari Gio1-:mni Padova
Sol. Lanari Michele Sulzano (Bs)
Serg . Lau.arini Claudio Lmi na
Serg Le Rose Francesco Capurso (Ba)
Sol. Leanza Andrea Cinisello Balsan10 (\'li)
cap. 1.e-Jrdini Eddl' Ertiè (Vr)
Sol. I.e.animi Paoio Casaleone (Vr)
cap. Lecchi Manuel Bolgare (Bg)
Sol Legnaoi Massimili ano Ba rl assina (Mi)
Sol. Legnani Simone Pa via
Sol. I.o Chlano Vincenzo Samaralc (Va)
Mar. Magg. Lo Faro Stefano ~1arta (Vl)
Mar. Orti. Lo tacono Gio1anni Villabate (Pa)
Serg. ~1agg. Lo Jacono Antonino Pc1chicra del Garda (\lrJ
Sol. Lo Mele Cos im o Conversano (Ba)
Sorella (C.R I.) Lo Mona co Ct-c ilia Ra1·cnna
Mar. Ord Lo Monaco Piergiorgio Ccrvignano del Friuli (UdJ
Sol. Lo Polito Girolamo Castro~illari (CsJ
Sol. Lo Pmti Franct'5CO l..en:ara Friddi (Pa)
Sol. Lo Puzzo Fabrizio l..confone (En)
Sol. Lo Russo Luigi lli :,ecglie (Ba)
Sol Lo Sapio Giuse ppe San1'Anastasia (NaJ
Sol l.-0 Sa,io Lul'll Senago (Mi )
cap. magg. l.-0 Signore Giovanni Pom arico (M l)
Mar. On!. Luzi Vilippo L'Aquila
cap. Luzzi Massimiliano Isera (Tn)
So l. l.-0 Verde ~fario Bari Sol ~fabrucco Canuine Pescara
Se~. Magg. Lo \'ito Andrea Empoli (Fil
Sol. Loboseo Anton io Sala Coniilina (Sa)
Sol Locatelli Massimiliano llcrbenno (Bg)
Sol. !.-Occhi Claud io Gcnol'a
Sol. l.-Ocoote Arcangelo Andria (Ba )
cap Lolrredo Antonio Cologro \IOOZl-sc (Mi)
Sol. Loffredo Enrico Napol i
Sol. l-0iarro Frnncesco Girifalco (Cz)
S. Tcn . Lombardi Ad riano Roma
Serg. Lombardi An~,elo ~na
Sol. Lombardi Ca rmine Bologna
cap. lombardi Gianbattista I.Q na10 (Bs)
cap. l.-Ombardi Vincenzo Campobmo
Teo. Lombardo Antonio Aragona (Ag)
Sol. Lombardo Fabio San Gregorio di Calania ICI)
Serg. Lombardo Giovanni San Cataldo
S. Ten. lombardo Giuseppe Roma
Mar. Ca. l-0mbardo Pancrazio L'Aqui la
Sol. Lombardo Rosario ~lilano
Sol. Londino Giuseppe Pc1ilia Potica,1ro (Cz)
Sol. tondino Mauriiio Mcsoraca (Cz)
Mar ~fagg. "A· l-00er Ren zo Dosson (Tv)
Sol. l.onghi Ferdinando Ca d'Andrea (Cr)
cap. l.-Ongo Crutian Pcuor.r11a Grilllillli (Ro)
Mar Ca. Longo Salvatore Viterbo
cap Lonigro Ca rmine Selt imo Tori nese (To)
Serg Magg. Loparco Frdncesco Bolma
Sol. Loponlc l.-Orenzo Stiglimo (~hl
cap. Lore Paolo Martina Franca !Tal
cap Lorenzi David e Lallio (Re)
Sol. ~laccabelli Simone ~filano
Car. Maccan Lucio Codroipo (l:d)
Scrg Magg. Maccarri Ascanio Tuscani a (Vt)
Sol. Macchi Maurizio Legnano (Mi)
cap. ~facconc Aldo Trecate (No)
cap. Maci Gio11111Di Augl151a (SrJ
Mar. \lagg. Madaro Sahatore Porden011e
Sc rg. Magg. Maddaloni Antonio Sesto al Rcghena (Pn)
Sol. Maddaloni Dino Dugenta (Bn)
Serg. ~lagg \laddaluna Aurel io TarcenlO (l.;d)
cap. magg. Madeddu Angelo Suclli (Ca)
So l. Madonna Ciro Ercolano (Na)
Sol. Madonna Simone San Severino Marche (Mc)
Sol. \larfe7.lon i Cri)tiano OUobiano (Pv)
cap. laffi Roberto Romaro di Lombruùia (Bg)
Sol. Magagna Gabrie le Verona
Sorella (C .IU. ) Magagn ino Anna Lecce
Sol. Maggi Fa bio Cicognolo (Cr}
Cap. ~!aggio An1onino Roma
cap. magg. Maggio Giuseppe Apricena (Fgl
Ma r. Ord Maggio Sergio Trics1e
So l. Maggioni Massimi liano Brnghc ri o (Mi)
Serg. ~iaggiore Marco Alfonso Calimcra (Le)
cap. ) !agi \lichele Faoo (Ps)
Sol. Magli Mirko Cah;sano (BsJ
Sol. Magli Sa lvatore S Marlano di S. Giuseppe (Ta)
Sol. Maglieri Donalo Senorbi (Ca)
Sol. ~!aglio Luigi Corchiano {VI)
Sol. Maglione Ro.wio Casa1o1ore (l\a)
So l. Magna n Ma uro Breme (PI')
Serg. Magg. Lorenzi Graziano Frosinonè Serg. ~fa~. Magnani Alcs.1andro Bologna
Sol. Lorenzi \lauro Azzaoo S. Paolo (Bgl
cap. magg. Lorenzini Giorgio Fara in Sabina (Ri)
S. Ten. Loreti Fabri.tio Foligno (Pg )
Sc rg. Lorusso Michele Domenico 01111110 Appul a (Ba)
Sol. Loschi Cristian Carpi {Mo)
Tcn. Col. Losco Nioola Napoli
cap Loseto \'ito Bari
So l. Losio Gianfranco Ghedi (Bs)
So l. Losito Giuseppe Torc hiaro lo (B r)
App. Loiaglio \lichelc Casoria {~a)
Cap. \fagnani Gian Raffa ele Udine
Car. ) lagnanlt laurizio Frosinone
Sol. Magnapanc Rocco San Sos,,;io Baronia (Al')
Mar. Ord. Magni Gerardo Montefi ascone (Vt)
Mar. Ord. Magnifico Gennaro La1isana (Ud)
Sol. )lagnoli Domenico Cornaredo (Mi)
Sol. Magnolia Massimiliano Torino
Sol. Magoni Stefa no Se lvino {Bg}
So l. Magrì 1'i1.iano Camama (Ag)
Sol. \'!agro )lassimo Borgoricco (Pd)
Mar. Ca. l -0rascio Rarraele S. Vito al Tagliamcmo (Pnl S. Trn. \laida Eugenio Rotondella {Mli
Sol. l.-01ino Roberto Torino
Cap. Loro Robcr10 Vicenza
Mar. Magg. ·A" Lozuponc Nicola Vi te rbo
Sol. Maicllaro Roberto Torremaggiore (Fg l
Serg Magg. ~1aino An tonio Corato (Ba)
cap Maio Ales.1a ndro Baranell o (Cb)
Car. Lubinati Luciano Bari Brig. \!aio ~laurizio Vaglia (Pz)
Sol. Lubraco Qu intino Stigliano {Ml)
~lar. Ord. Maiolo Giornn ni Roma
Sol. Luca Alfio Busto Ar..izio (Va) Scrg. ~1agg. Maione Luigi Parete (Ce)
So l. Lucà Rocco Stilo (Re ) Car. Mai1 Pietro Valenzano (Ba)
cap. LurareUi Cioranni Sani 'Ana.11a<.ia (Na) cap. \faistro Loris \!alo (Vi)
Sol. l.ucalo Ettort Vignate (Mi)
cap magg. Lucca Giuse ppe Veduggio Con Colzano (Mi)
Cap. Luccbi Amos Cesena (Fo)
cap. ~laj \1adimie Bremhne di Sopra (Bg)
Sol. Majo ~icola Sclvazzano Dcn1ro (Pd)
Scrg. Malagcsi Stefa no Rom a
cap. magJ. Lu cchin Francl':ICO \lillafranca <li Verona (\l r) cap. Malalan D1lnijel Trieste
Sol. Lucriarini \lichele Acqualagna (Pt)
Sol. Lucente Marco San Basik (C,)
cap magg. Luche Michele lrgoli (NuJ
S Ten Lucheschi Andrea Colle Umbcno (Tv)
cap. Lochi Adriano Verbania (No)
Sol. Lucia Rocco ~iliano /PzJ
Mar. Ca. Luciani Carlo L'Aq uil a
S. Tcn Luciani Luigi San \larco in 1.amis (Fg)
Sol. Lucia no Bia~o Bone.a (Bn)
Sol. Luciano Ciro Ercolano (NaJ
Serg. Magg. Ludo1ici Pietro Ca1e (Rm)
cap. magg. Lui.so Raffaele Bellona (Cc)
cap. Lunard i Fabio Seravezza (Lu)
Mar. Magg. luordo Domenico Cii ita1ecchia (Rm)
Serg. Magg. Lupattelli Sandro Vi1erbo
Sol Lupicino Francl'Sco Torre Annunziata
Sol. Lu pieri Cristiano Viterbo
Se~. ~Jagg. Lupieri Stefano Viterbo
Mar. Magg. lupini Giulio Triesie
Brig. Lupoli Cosimo Paocalieri (ToJ
App Lusetti Si lvio Laives (Bz)
Cap. Lutta Fabio Roma
App. )lalara t: mberto Milano
Serg. Magg. Malat e.sia \'ù1cenro San1a \1anne1Ja (RmJ
So l. Malavolta )1MSimo Bellante (fe)
Car. Ma ll ia li ranco Napoli
Sol. \lalnali Pierpaolo Cologno Monrese (~l ii
Teo. Col. Mal tecra Aristide Roma
Sol. MammareUa Giancarlo Pescara
Mar. Magg. Mammola Diego Civilavocchi a (Rm)
Ser~. )fam::i Angclo Squi nzano (Le)
Car~ )!anca GiuSl'ppe Genol'a
~lar. Ca. Manca Ignazio Sacilc (Pn)
Sol. Mancin Tiziano Borgolaveu.aro (No)
cap. Mandni Giuseppe Rivà (Ro)
Cap. )lanconi Fausto Palermo
$erg. ~fagg. Manconi rraoco Bracciano (Rm)
Ten Manconi RaJTaeUo Palermo
Mar. Ord. Mancuso Francl'Sco Pao lo Palermo
Sol. )'lancuso Leonardo Verona
Sol. ~!ancuso Pietro Busto ArsiLio (Va)
Sol. Mandelli Luca Lesmo (\l i)
So l. Mandozzi Marco San Gincs io (Mc)
Sol. Mandr.tt'C hia Piero \1 enfi (Ag)
Sol. )!anelli Gianluca ~lo n1 e1'e (Ì'iO)
Sol. Manenti Massimiliano Telgate (ll g)
So l. Manesso Paolo
Sol. \lanfredi Gaetano Alberobel lo (Ba)
Sol. )lanfredi )laurizio ~lilano
ca p. Manfrin Stefano Aosta
cap Mangano Oal'idc Rescaldin a (Mi)
Sol. \langano Giuseppe Cavallerkonc (Co)
Sol. )langia Nicola Meda (~li)
Sol. Mangiarape Pasquale S. Manmo in Pcnsilis (Cb)
Sol. Mangione Angelo Leonfone (En)
Magg. \langone Luigi San Gior io a Cre mano (Na)
Serg. Magg. Maniga Enrico Quanucciu (Cal
~lagg. )lanini '.\edo Sar,.ana (Sp)
Serg ~fagg Maniscalco Ruggiero Tern i
S. Tcn. )fanL1ealco Tommaso Vicen za
Sol. Manna Saverio Napoli
Ten . Manneschi \'aldimaro Bologna
Sol. ~!anno Alberto Xova ~1ilanc e (~li)
Sol. )fanno Leonardo Alba (Cn)
Magg. Manno Lorenzo Torino
cap Manucci Emanuele S. 1'iicolò di CeUe
)
lar. ~lm. A· )lanunta Antonio Venezia ~lcstrc
Ten coC "antella Gregorio Staleu i (Cz)
cap. Man tella Marco Casano1•a di Carinol a /Ce)
$erg Manzi Raffaele Domicella (Avi
~lar. \lagg. Manzione Domenico Vinooo \'eneto (TI'!
Serg. )lanw Giancarlo Roma
Serg .\'lan zo Gianfranco Itri (LI)
Sol. Manrnlell i Giorgio Gallipoli (Le)
cap. Manzoni Paolo Vinooo Veneto (TrJ
Sol )laol omi ~laurizio Ascoli Piceno
eap }lapelli Alessandro Grewigo (M i)
Sol. Ma radei Michele Castro vi lla ri (Cs)
Sol. MarJgno Gianluca Luga2n:ino 1Vr)
Tcn. Col. )larandino Aldo Tre1ilo
Xlagg. , larandino Giuseppe Tori no
Sol. Ma rangi Amer igo Torre magg iore (Fg)
Sol. MarJngon Paolo Dona<la (Ro)
cap. Marangon Sandro Galliate (Noi
cap. )larangon Sauro Venezia ~INre
Sol. Marangoni Claudio Gruglia1co \Tol
So l. MarJngon i Giuliano liwori o (:--lo)
Sol. Marani .\'laurizio Genova
~lar Magg. )larcant onio )lario R01eredo in Piano (Pnl
Sol. ~lareassoli Alessandro Mauemio (B~)
Car Marce ll ctt i Fa brizio Cag liari
Sol. Marcellino Oronzo
Sol. ) larchegiani Dino Sulmona (/\ql
Serg Magg. )larchese Antonio Bagheria (Pa)
Serg Magg Marcheselli Giulio Firen ze
cap. Marchesini Miche le Al baro (Vr)
Sol. Jlarchetta Giuseppe Agrigento
Sol. ) !archetti Eugeni o Zone (Bs)
Mar. Ord. ~!archetti Fausto Roma
Sol. Marchetti )'iassimo Cascincuc d' Ivrea Cl'o)
Mar. Magg. Marchi Mauro Viterbo
cap. magg. Jlarchione Giuseppe Paninico (Pa)
Sol. Marchionni Emanuel e Foggia
Car. /llarchiori Da niele Nom i (Tn)
Cap )lariani Roberto Cm ia (Ra)
Sol. Marigo Mass imo Campolongo Maggiore [Ve)
So l. Marin Andrea Giovanni Carema (To)
~far. ~llgg Marin Egidio Ca~ (L'd)
Sol. )larin Gianluca 'ìeuuno (Rm )
Sol. ~farinelli Alessandro Petrella Ti ferni na (Cb)
Sol. Marinclli Cosimo Groung li c (fa)
Sol. Marinelli Cristian Ot-chieppo Inferiore (Ve)
Sol. )larin elli )lassim o Limbiate ()1ì)
rap. ~larinclli Raffaele Napoli
Sol. Marini Gianpaolo Roma
Sol. Marin i Giovamli Guidoni a (Rm)
Sol. )Ialini \'eoanzio )lo111e San Pieuangcli tApl
Sol. Mariniello Antonio Agropoli (SaJ
Car. Marinicllo Gaetano Cas1cl San Giorgio (Sa)
Sol. Mar iniello Mariano 1'iapoli
Sorella (C.R .I.) ,tarino Aida Laire1ia Terme (C,)
Seri;. ~lagg. Iarino .\ ndrea Udine
~lar Ord Marino Edoardo Tu1Ca ni a (VI)
Sol Mar ino Ezio Morella (CnJ
Sol. ~!arino Francesco Xapol i
Magr Marino Luigi Milano
~lar ~l agg. Marino Salratore Vigonza (Pd)
Serg Marino Tommaso Palermo
Sol. )forino Umberto Sal erno
Sol. Marino \'ito Patù (lxi
~lar. Magg. "A" Marinotti Gioi-anni Porden one
Sol ~lariotti Simone Pergola (P )
cap. )larisa Tizian o Baselga di Pine (Tnl
So l. MarrJ Alessandro Pi ombino (Li)
)lagg. Marra Luigi Guastirce (liJ
Sol ~larra Luigi Montalbano fonico (Mt)
cap. magg. ,'lnrra Michele Gamguso (MtJ
Serg. Marn1mà Giuseppe Gangi (Pa)
Cap. Marrapodi Antonio Roma
cap. )larrazzo Agostin o Crotone (C,)
Sol. \larrazzo Domenico Torre de l Greco (Na)
App. Marm.zo Pietro Giug li ano in Campania (f\'a)
Ten. Marroceo Saverio Caldonano {TnJ
Sol. larruccino Amil care Ari (01)
Cap. ,1arsa1a \laurizio Palermo
Car. Mars il i .\'lassimo Palomba rn Sabina (Rm)
Sol. Marson Giamù S. Michele al Tagliamc mo (Ve\
S. Ten. Mart elli )!arco Se-to Fioreruino ffiJ
Mar. Oro. )lart ellin o Fla1 io Vignanell o (VII
So l. Martello Andrea Ve rona
Sol. Marti nelli Ferdina ndo Bionc (81)
Mar Ord. Martinelli Mario Tuscania {VII
Sol. )lartinelli Paolo Castelno10 xe· )1oou 1Re1
App. ~lartinelli Pasqual e Castellammare di Stabta (:-.ai
Cap Mar(inelli Stefano Roma
Sol. Maiiines Sal1'3tore Erice (Tp)
Serr Maf2. )lartinez Fabio Padova
ca.i. Martini Andrea Ceriaoa (lmJ
Sol. Martino rcrnando Senago (M i)
Sol Ma rtin o Fra ncesco Po lignano a Mare (Ba)
Serg. Magg \lartino Gio1·a1111i Caserta
Sol. \lartino Leonardo Ba.,iliano (L'dJ
Sol. ~lartorana Rosario Rie1i (Cl )
Sol . Martucei Angelo Umbriat ico (Cz)
Ca r. Marchi ori Daniele Venezia Me stre Magg. ~l.1rt11cei Antonio Som(Fr)
Mar. ) lagg "A· ,1archisella Donato Ponticelli (Bol
Sol. )laruca Giuseppe Figino Serenza !CoJ
Sol. Marchitelli Vincenzo Gioia del Colle (Ba ) Sorella (C.R.I. l Marucchi Pierdomeni ca Ca,tel San Gio1anni tPc)
Cap March itto Giuseppe Pa dol'a
Car /llaruccia ~farino Bagheria tPaJ
Sol. Marciani Giuliano Ostia Ant ica (Rm ) cap magg. Marusco Willi am Chiet i
Sol. )lardano Cristian Trev iso
Mar. OnJ. Marcone Raffaele Caslions di Strada (U<ll
Sol. Marelli Fforentino Seregno (Mi )
Sol. Marench ino Luca Beineue (Cn)
Sol. Marcsca Domenico Massa Lubrcnse (Na)
Se~. :\larfia Francesco Altofonte (Pa)
Sol. Margarito Rossano Racale (Le)
Car Margarone Gaspare Trewmo 1ul Navig li o (Mi )
Mar Ca Marg ioUH Stefano Musano (Tv)
Sorella (C.R.l.) )'lari Maria1ma Val ierdc (Ct)
Sol. )lanari Loris Volano (Tn)
Sol. Mano Orazio Liv.aoo (Ta)
Sol Marzo Pietro Paolo Depressa (Le )
Sol Manocco Gianluca C11tcl rai mondo (Mc)
Sol. )lanorati Massimo Mas li anico (Co)
Mar. Magg. "A" Manucchi Piero Palmano,a (l:d)
Sol. ~larzullo Sa!mtore Gaeta ILI)
Brig Masala Luciano Napo li
Sol. ) lascarin Marco Concordia Sagi11ari a (Ve)
cap. Mascheretti ~'lauro Palazzolo 'ill ll' Oglio !Bs)
Sol. Mariani Fabrizio Castelnuo1-o Vomano (Tel Sorella (C.Rl.) Maschio Franca Asti
cap. magg. ~lariani Luca Correggio (Re)
Sol Mariani Maurizio Varese
Sol )•lariani Maurizio Borello (Fo)
cap. Mascia Sebastiano Erchie (Br)
Sol. Mastialino Edoardo Bari
Mar. Ord. ,fasciola Gaetano Barra (NaJ
App. jfascolini Tommaso Frattaminore (Ka)
App. Masella Giacomo Napoli
Cap. Mase tti Antonio Roma
Cap Masia Giuseppe Bologna
Serg Masiello \Vladimiro Nepi (Vt}
Car. Masiero Fabio Mol ina di Fiemme (Tn )
Sol Masin Nicola Montegrotto Te nne (PdJ
cap. magg. ) !asini Isidoro Paterno (PzJ
Sol. )faso i\icola Seivazzano Dentro (Pd )
cap. Masotti Gianfranco Malnate (Va)
So l. Mas1>er Bruno Bergamo
So l. Massa Andrea Costanzana (Ve)
Sol. Mass acesi And rea Perugia
cap. Massai Simo ne Ci!ligiano (Gr)
Sol. ~tassano Adriano Pero (Mi)
Sol Massardi Fabiano Concesio (Bs)
cap Massari Gianluca Sassofe lt1io (Psi
Mar. Magg. "A" .\lassari Valeriano Pozzuolo del Friuli (Ud )
Sol. Massaro Giuseppe Livorno Ferraris (Ve)
Cap Massaruli Claudio Roma
cap. Massenzio Lu igi Sa11 .\!arco in Lam is (Fg)
cap Masserdoni \'lirko Gu ssago (Bs)
cap magg Mass ini Sterano Pia cenza
Mar. Ca Mastroba ttL1ta Biagio Mo nte S Bi agio (Lt)
Sol Mastrocola Giuseppe Di ano d'A lba (Cn)
Sol. Mastrog iacomo Roberto Carpine 10 della Nora (Pe)
Ca r. '.\-lastroiaco Anton io Pini (Ca)
ca p. '.\-las tromar ino Vito Aless. Grumo Appula (Ba)
cap. magg Mas trona rdi G. Battista Putignano (Ba)
So l. ~'las trone Francesco Va lmomo ne (Rm)
S Tcn. Mastron uzzi Angelo Taramo
Sol. Mastropielro Antonio Maddal oni (Ce)
cap. Mastro rocco Giuseppe Vieste (Fg)
Sol. ~fasullo Massimo Arzano (>la)
Cap. Masuzzo Concetto Vero na
Ten Matacera Romualdo Civitavecchia (Rm )
cap. magg. Mazzuzi Marco Ca2liari
Sol. Mecca Claudio Corleto Pert icarn (Pz)
So l. Mecca '.\farco Rioncro in Vu lture (Pz)
~far. Ord ~lecone Stefano Ori·ieto Stazio ne (Tr)
Ten . Mecozzi Gianfranco Vi terbo
Ten. Medica Anton io Firenze
Serg. Magg. Medri Da vid e San Giorgio di Piano (Bo)
Sol ~foglio Salvatore >lapoli
cap. magg. \'lelardi '.\farro Torino
cap Melchionno '.\farco Ficarolo (Ro)
Serg. Magg Melchiorri Nello Viterbo
cap . magg. Meldo Daniele Verona
App. Mele Git1se1>pe La ives (Bz)
Mar. Ca. Mele Mario Falconara Alta (An)
Serg vlagg. Me le Oscar Padol'a
Sol. ~!eletti Giol'anni Ariell i (Ch)
Sol. Melfi Lu igi Gu3 rdi a Pcrt icara (PZ)
Mar Ord. .\lelis franco Civitavecchia (Rmì
Sol. )'lelis Sandro Cagl i3ri
Ten. Col. )'lel is Ugo Spoleto (Pg)
cap. magg Mella Ale.15a ndro Pernnte (>lo)
cap. Mello Giacomo Valdobbiadene (Tv)
So l. ~1ellone Cristian Aradeo (Le)
Mar. Magg ~!elioni Danilo Casarsa della Delizia (Pn)
App Me lodia Guido Palcnno
.\lar. Ca Melone Antonio Porde none
App Mel oni Giovanni Assemini (Ca)
cap magg. .\lemo Da, ide Ch iri gnago (Ve)
cap '.\-lenaldino Davide lma (To)
Sol .\lenale Francesco Avma (Cc)
Serg. Magg. Mencanmi Ercole Oderzo (Tv)
Sol. Mencarclli Francesco Tem i
So l. Mencarini Stefano
Sol. Mendola Giuseppe Lamezia Terme (Cz)
~far. Ord Mcndun i Pasquale Cormons (Go)
Sol. Meneghclli Davide Mantova
Ten Col '.\fatalo ne Cla udio Roma Sorell a (C.R.I.) Me neghcllo Anita San Pol odi Pia1•e (Tv)
Sol. '.\fatarese Luigi Ca,alnuovo MRotaro \Fg)
ca p. Jfalassi ni )fario Mornepulciano (Si ì
Mar. Magg. MaHei Agostino Banni a (PnJ
So l. ~'la tt ei Enrico Linaitp (M i)
Sol Mcngoli Fabrizio Casalgrande (Re)
Sol '.\'lengozzi Gianluca Predappio (Fo)
App. '.\'lcnna Anton io Giugliano in Campania (i\a)
cap. '.\'lcnsio }lassimo Rivoli (To)
cap. Mattei }lauro Roma Sorella /C,R.I. ) Mcnlegazzi Paola Samh ià (Ve)
Cap ~lattei Renzo On~ di Ate lla (Ce)
Sol. Matt i Cristiano Vigeva no (Pv)
Sol. Mattioli Marco Orgi ano (Vi)
Car. Mattisi Nicolò Montem url o (Fi)
Sol. ~fattiussi Nc1fo S. Vito di Fagagna (Udi
Serg '.\faugeri Antonio Remanzacco (Ud )
Sol. )faugeri Francol ino Niscemi (Cl)
cap Maurel Davide Trieste
Serg Magg Mauriz io Stefano L'Aquila
Cap. Meo An tonio Chieti
Car. Meoli Mass imiliano Firenze
Sol. Merante Michele Pemone /Cl)
App Mercadante Angelo Palenno
Sol. Me rcuri Filippo Cmeteri (Rm)
Sol. ~!erigo Alessandro Isorella (Bs)
Sol. !erigo Giu l.iano Manerbio (BsJ
Sol ~!erigo Michele Ghedi (Bs)
Sol. }lerlanzol i Simone Isorell a (Bs)
Sol. Mauro Franco Villesse (Go l Sol. .\·lerler Emanuel Tremo
Cap . Ma utone Gaetano Prato (Fi l
Serg. ~fagg. Mautone Giam pi etro Fabrica di Roma (V ii
Sol.. Mazza Anton io La111ezia Tenne (Cz)
Serg. Merola Antonio San Tammaro (Cc)
Serg. Merola Luigi .\'laddaloni (C'..cJ
Mar. Ca Merola Salvatore Sora (Fr)
Sol Mazza \ lassim iliano San Giorgio a Crema no (>la) Se rg. Magg . Merola Vittorio Rud3 (Ud)
Car. Manapica Sa lvatore Giampilieri ~fa rina (Me) cap Meroni Andrea Erba (Co)
Sol. Wazma An tonio Valderice (rpJ
Sol. Wazzarelli Giuseppe Pon.ici (Na)
Serg. Magg. .\fau.arell i Sebastiano Viterbo
cap. magg. Mai:za ropp i Tommaso Latin a
ca p Mazzei Alessio Rorna
Mar. Ca Mazzetti Giorgio Maria Vite rbo
Sol. Mazzetti Sergio Fame sc (Vt)
cap Mauil i An tonio Lamia (Pz)
Serg. Magg. Maxzi telli Luigi Cag lia ri
Sol. Mazzocato Ennio Caciano S. Marco (Tv)
Sol. Mazzocchi Dario Cologne (Bs)
Sol. Mazzocchi Luigi
Magg. }lazzocc.bi P, Giovann i L'dinc
Sol. )'iazzola Stefano Graffignana (Mi)
Mar. Magg Mazzolini Giovanni Fagagna (Ud)
Sol. Mazzone Anton io Cini sello Balsamo (M i)
Serg Magg Mazzo tta Al berto Roina
Serg. Magg Mazzo tta Angelo Fabio Canuiru10 (Le)
So l. Mazzotta Anton io Cope1tino (Le)
cap Mazzu cca Coppola Armando Monte di Procida (Na)
Sol. Mazzucotelli Eman uele Lallio (Bg)
Sol. Mazzuffcri Stefano Roma
\ilar. Ord Meschini Carlo Viterbo
Sol. Mescia Emilio Tcm1oli (Cb)
Scrg Messina Vin cenzo Cinisi (Pai
cap. Messineo Simone Villa1•crla (Vi)
cap Messncr Stcfan Bru 11i co (Bz)
cap. )Iczzano Da1 ide Ve rcelli
Sol. '.\'lezzapcllc Mario Ma !lia la (Tp)
Sol. '.\'lezzolani LorL1 Cagli (Pe)
Serg. Magg. Miccoli Giuseppe Roma
cap. Miceli Francesco Volla (j\a)
cap. Miceli \lass im il iano Mo11reale (Pa)
Brig Mice li Roberto Bagn i di Tivoli (Rm)
cap. Miceli SaJ rato re Mo11reale (PaJ
Cap Miceli Sopo Gerardo Ro ma
Mar. Magg. Micheletti Vi ttorio Viterbo
Sol Michcli Alverio Pizzighettone (Cr)
Sol Micheli Gianluca Sonc ino (Cr)
Sol. \-tichelin Nello Trevig nano (Tv)
Sol. J'licheJuui Michele Ronchi Dei Legi onari (Go)
Serg \'lidali Emidio Branzi (Bg J
Cap Miele Giovan ni Paese (Tv)
Sol. Miele Massim iliano Torre del Greco (Na)
Serg. Magg Migliaccio t;mberlo Pomezia (Rm)
Serg Magg. Miglietta Cosimo Carmiano (le)
Cap Miglietta Guglielmo Lecce
Brig. Mi~iore Luciano Mussomeli (Cl)
Serg. \1agg. Mi~iore Vincenzo Cancello Ed Amone (Cci
Serg. \1agg. Mignano 'ederico Zoppola (Pn)
Sol. Mignuolo Roberto Cervinara (A v)
Sol. Milan Alberto Montecchio Precalcino (Vi)
Serg. Magg. Milan Paolo Fl aibano (Ud)
So l. Milanese Renaio Po rtogrnaro (Ve)
So l. Milanesi Marco S. Martino Siccomari o (Pv)
Sol. M il ani Alessandro Rosà (Vi)
Cap Mi lano Antonio Catanzaro
Sol. MiJanoli Enrico Agognme (No)
cap. Milesi \l'alter Ornica (Bg)
Serg. Mil ite Antonio Salerno
Cap Millefiorini Amedeo Mi lan o
cap . magg. ~rnocco Luca Savogna d' Isonzo (Go)
Mar. Magg. Mimmo Giuseppe Foggia
cap )'linarra Gianluca \1 ilano
Mar. Ca. Minali Franco Guidoni a {Rm)
Cap. )lineo Luigi Casteldacc ia (Pa)
Sol ~·linervini )'lichele Tonona {Al)
Sol. Minervino Domenico Caravate (Va)
cap. Minervino Luca Modigliana (Fo}
Sol. Mingrone Leonardo Mino{Me)
Sol. Minichelli Alessandro Sovico (Mi)
Sol. Minissale Alfio Bianc avilla (Ct)
So l. Minni Roberto Roccavivara (Cb)
So l. Minnielli Ct>.1:1rio Modugno (Ba)
cap. Minonne Gi111eppe Garbagnate Mi lru1ese (Mi)
Serg. Magg Minopoli Mario Napoli
Teo. Unotti F'abio Roma
Cap Minotti Salvatore Frosinone
cap Miotti Edoardo San Donà di Piave (Ve)
Mar. Magg. ' A" Mirabella Lu igi Roma
Sol. Mirabella Santo ll rcsc ia
Clp. \'lira~ia Flavio Lecco (Co)
Scrg Magg ,ura~ia Francesco S Giovanni del Tem pio (Poi
cap ~'[iraglio Giorgio Frisa (Ch)
Brig. \-liranda Raffaele Ca vazzo Oimico (Ud)
Cap. Mirarco Marco Civitavecchia (Rm)
Sol. Miretti Jean Marie Sanfront (Cn)
Mar Ord. Mirra Vincenzo Udine
cap. Mirto Iran Martano (Le)
'.'vlar. Ord. Mirto Roberto Roma
Sol. Misanlone Sabalino Caste ll alto (Te)
Cap. ~tisasi Antonio Cose nza
S. Ten. Misiti Domenico Da,a (Cz)
Sol. ~tistrin i Manuel Bagnatica (Bg}
cap. Mizzau Luca Codroi po (Ud)
Mar. Ord Moccia Claudio Udine
S. Ten. Mocell.in Luca Bassano del Grappa (V i)
cap. Mocerino Domenico Brusciano (Na)
Sol. Moda Marco Bollate (Mi)
So l. Moda!Teri Michele Reggio di Calabria
Sol. Modarelli Cesare Baganzol a (Pr)
Sol. ,'lodesti Luigi Frnncesco Corato (Ba)
Sol. , -1odesti ~'latteo Entrat ico (llgJ
Tcn. jfodica Emanuele Palermo
Sol . Wodini Pietro Mezzan a Bigl i (Pr)
Sol. jfodugno Cataldo Cornto (Ila}
Tcn. ~foglia Rinaldo Bergamo (Dg)
cap Mondo Andrea Vero na
So l. Mondora Raffaele Sondrio
cap. Monego Giuseppe Ragu sa
Sol. Monego Stefano Rean a del Roi ale (Ud)
Sol. Monetta Diego Santhià (Ve)
Sol. Monetta Vincenzo Cava De Tirreni (Sa)
Sol. Mongiello Michele Bitonto (Ba)
Mar. Magg . "A"
Moni Bidin Pietro Fossalta di Portogruaro (Ve)
Sol. Monittola Giuliano Cavallino (Le)
cap. Montagna Ale.1Sandro Alte di Montecch io (Vi)
Serg. Magg. Mon taldi Guido Visco (Ud)
Sol. )fonfuni Fabio Albano Laziale (Rm)
Sol. ~fonte Calvo Fr~ncesco San Severo (Fg)
cap. magg. Montebugnoli Roberto Ci vitella M . Raimondo (Ch)
Serg. Magg Montecasino Antonio Porden one
Sol. Montecucco Simone Bastia (Pg)
cap Monteduro Giordano Melendugno (Le)
Sol Montegazza Claudio Legnano C,·li)
Serg. Monteleone Salvatore Carosino (Ta)
Sol. Montemurro Victor Udine
\1ar. Magg. "A" Montemurro Vittorio Treviso
Ten. Col. Monterisi Tommaso Feletto (To)
Ten. Montcsano Antonio Pomigliano d'Arco (Na)
So l. Montesi Marco Jesi (An)
So l. Montingelli Paolo J~oltello (Mi)
Sol. Montuoro Pasquale San Prisco (Ce)
Serg. Magg. Morab ito Antonino Viterbo
cap Morabilo Vincenzo ~apoli
cap. Morandi Emanuele Vigno la (Mo)
Mar. Magg. jforas.1i Giordano Udine
cap. jfora.'l.lul Mauro Pord enone
Sol. jforatti Ales.1andro Mi lano
Sol. \foratti Marco Ghisalba (Bg)
Sol. jforauo Enrico Dui no-Aurisina (Ts)
Sol. Morbiolo Amos Cavarzere (Ve)
Sol Morciano Antonio Se riate (Bg)
Mar. Magg. "A" Mordano Luigi Vittori o Veneto (Tv)
Sol. Morell i Felice Mel fi (Pz)
Teo. Morell i Paolo Monterotondo (Rm)
Cap. Morelli Roberto Roma
Sol. Moretti Clay Foli gno (Pg)
Sol. Morelli Fabio Pordcnou c
Sol. Moretti Fabrizio Genova
Cap Moretti ~fossimo Roma
Cap Moretti Maurizio Firenze
So l. Moretto Paolo San Donà di Piarc (Ve)
So l. Mori Andrea Castelfiore ntino (Fi)
So l. Mori Ivan Bo rgo Momello (Lt)
So l. ~foriero Massimo Scomtno (Te)
Serg. Magg. ~formile Biagio
Serg. Magg. ~foroni Giancarlo Soriano nel Cimi no (VtJ
Sol. jforoni Massimo Mossioi (Rio ne·Sondrio) (Sol
Sol. Morra Sergio Tori no
Sol. Morrone Felice Caserta
Sol. Morsillo Mass imiliano Messi na
Mar. Ca Mortalò Rosario Udine
Sorel la (C.R I.) Mortarott i Ma riangela Impe ria
Mar. Ord Morvillo Giuseppe Barisc iano (Aq)
cap. Moscariello Antonio Napol i
Sol. MoscarieUo Giuseppe Napoli
Sol. Moscatelli Emanuele MU:icoline (Bs)
Teo. Col. Moschella Salvatore Catanzaro
Serg :Vfagg Moschetti Roberto Vitorchian o (Vt)
S Tcn Moioli Enrico Montalto di Castro (V t) cap Moschin Valerio Padova
Scrg. Mola Gianpaolo Massafm (Ta) So l. Moschino Fulvio Eraclea (Vci
Sol. Mola Pierangelo Dalmine (Bg)
cap. magg Mola Salratorc Lecce
Cap . Molinaro Domenico Aversa (CeJ
Sol. Mol inaro Massimo Chieri (To)
So l. Molino Daniele Alba (Cn)
So l. Molon Maurizio Conselve (Pd)
So l. Moltrasio Roberto Nesso (CoJ
Sol. Mome.'l.lo Luca Cazzru10 Sant 'Andrca (Bg)
Sol. Monaca Gianluca Monza (Mi)
Sol. Monaco Alfonso Casa! di Principe (Ce)
Serg Magg. Monaco Pietro Vasto (Ch)
Sol. ~fondelli l.tonardo Grouaglie (Ta)
cap ~fondini Gino Pono :Vlantovano (Mn)
Sol ~fondini Oscar Vigano Sru1 Martin o (flg)
Serg. Magg. Mostarda Francesco Pogg io Bustone (Ri J
Serg. ~fotolese Maurizio Groltaglie (Ta}
S Ten. , ,1ostardi Gianfranco Belve<lerc Marilt imo (Cs)
Sol. Motore Riccardo Bosaro (Ro)
Sol. Motta Antonino Belpasso (Ct)
Serg Magg. Mottola Luciano Ci vitavecchia (Rm)
cap. Mozzanica Carlo Gambara (Bs)
cap Mozzati Andrea M il ano
Mar. Ord. Mucci Roberto Ave lli no
Serg. Magg. Muccionc Vincenzo Ci vi tavecchia (Rm)
Mar Ca
Mureli Mario Perdasdefogu (N u)
Sorella (C. RJ .) Mulargia Gioranna Sassari
S Ten. Mulatero Paolo Torino
Sol. Mule Rosario Torino
Ten Multari Domenico Ponzano Veneto (Tv)
:Vlar .\lagg. Multineddu Luigi Padova
Teo Munaò Gioranni Signa (Fi)
Serg. Munerott o Giancarlo Aversa (Ce)
Sol. Mungai Francesco Pi stoia
Sol. Mu11no Vincenzo Lastra a Sig na (Fi)
cap. magg. Mura Antonio Jmu (N u)
Mar. Magg. Mura Sergio Fa rra di Soligo (Tv)
Sol Mura Stefano Isola della Sca la (Vr)
Sol. Murabito Angelo s~nt a Vcnerina (Ct)
Sol. Murano Antonio Bucci no (Sa)
Sol. Murgolo Giuseppe Palode l Colle (Ba)
Ten \forri Marco Grad isca d·lsonzo (Go)
Sol. ~forru Luca Co logno Monzese (Mij
Sorella (C.R.I.) )1urru Luigia Qua rto Sa ni Elena {Ca)
Scrg. Magg. ~1urru ~fassimo Sinna i (Ca)
cap magg. ~fortas Efisio Musei (Ca)
Serg. Magg. ~fortas Giampaol o Civitavecchia (Rm)
Car. Musa Antonio Caglia ri
Sol. Musa Massim iliano Lanciano (Ch)
Sorella (C.R.l.) Muscaglione El ena Pa lermo
Serg. Musc heri Massimo Roma
Sol. ~!uscio France.co Tricarico (Mt)
Ten. Musicco Felice Roma
So l. Mussa Arnaldo Lozzolo (Ve)
So l. Musto Lorenzo Trentola Ducenta (Ce)
cap magg. Mu.~to Pasquale Trentola Ducema (Ce)
So l. Multi Cristian San Paol o d'Argon(Bg)
Sol Multi Giorgio Gussago (Bs)
So l. Multi Simone Monza (Mi)
Sol. Nanocch.io Antonio Bitonto (Ba)
cap Napizia Paolo Crotone {Cz)
Serg \1agg. Napolitano Antonio Malborghetto Valbruna (Ud)
So l. Napolitano Paolo Airola (Bn)
Sol. Nappi Aniello Frignano (Ce}
.\1ar. Ca. Naracci Salvatore Ragogna (Ud)
Sol. Na rdacchione Giuseppe luccrn (r g}
Sol. 1\ardelli Fabio Soprarnome {Tn)
So l Niccolai Francl'.lco Scandicci (Fi)
Serg. ~fagg Nicolardi ~fauriiio Andrano (Le)
Serg .\fagg Nicoletti Oronzo Livorno
Sol Nicoletti Sin1ooe Viareggio (Lu )
Sol Nicoletti Slefano Trissino (Vi)
Serg. .\1agg . Nicolini Arnaldo Calvi Ri sorta {Ce)
So l. Nicolo Stefano Valle San J\ icolao (Ve)
cap. magg . Nicolucci Alberto Bari
Sol. Nicosia Sall'atore S. Caterina Villa rmosa (Cl )
Serg. Magg. J'\igris Roberto Cervignano del Friuli (Ud}
Serg Magg. J'\igris Roberto Ud ine
Sol. J'\igro Allio Catania
cap. magg. J'\igro Francl'.\Co Tem1oli (Cb)
Serg. Magg. \igro Marcello San Vi to Dei Nonnaimi (Br)
cap ~inno Sandro Fabri ano (An)
Cap. \istri Stefano Roma
cap ~itti Michele Triggiai10 (Ba}
Sol. ~itti Orazio Capurso (Ba)
Sol. ~i12oli Ma uro Viadana (Mn)
Serg. Nob ile Giuseppe Eboli (Sa)
Mar. Ca. Nob ile Ubaldo Ballipaglia (Sa)
App. Nocca Giuseppe Laives (Bz)
Sol. Nocelli Vincenzo Perugia
Sol. Noce rino Gio1ann i Ercolano (Na)
So l. Nonne Gian Piero Tortolì (l'\u)
So l. Nori Alessandro Arzignano (Vi)
Mar. Magg. "A" Nolari Domenico Villa Vicentina (\.:d)
So l Nolaro Alfonso Larino (Cb)
Mar. Ord Novelli Franco Marcelli na (Rm)
So l. Novelli ~fario S. Vincenzo Valle Rov (Aq)
Mar. Cil. Novello All'.ISio Caprarola (V t)
Serg . ~fagg . No1i Dario Cividale de l Friul i (Ud)
Mar. Ord No,ielli Gio,·anni Remanzacco (Ud)
S Tcn Nouolillo Donato Ripali mosai1 0 (Cb)
Sol. Nunziata ~farco Po mpei (Na)
Serg. ~1agg Nuzzo Orlando Carpignano Sa lenti no (Le)
Sol. Oberegger Ernest Valdaora (Bij
Sol. Oberhammer Benedici Monguelfo (Bz)
Sol. 1\ardelli Franco Sopmmome {Tn} Sol . Occhipinti Arcangelo Comiso (Rg)
cap. J'\ardello Diego Vi cenza cap. Odelli Cristiano Montì1Beccaria (Pv)
Sol l\ardello Giol'anni Palma di Yl ontechiaro (Ag ) Sol Odes.sa Valerio Venezia
Sol. l\ardi Roberto fogli ano (Mc) Sol Odici110 Corrado Ovada (Al)
Sol . l\ardone Enea S Giorgio a l.i ri (Fr) Sol Oggianu Alberto Pavia
Sol . \ardone Enzo Rocca D'Evandro (Cci Sol Olianas Angelo San 'l'larcell ino (Ce)
Sol. ~ardone Massimo S Vito Chietino (Ch)
Mar. Magg. Olimpicri Giuseppe Vi 1~rbo
Sol ~ardone Nicola Lanc iano (Ch) Sol Olil'ero Massimo Bra (Cn)
Sol. Nardozzi Anton io Ce ri gnola (Fg)
Mar. Magg. Naro Cosimo Co rdenons (Pn}
Sol. Nascimbeni Nicola San Bonifacio (Vr}
Serg Nasello Sandro Vil larosa (En)
Cap. Nas ini Emiliano Fem10 (Ap)
cap. Nas tasia Gae tano Ba rile (Pz)
Se rg. Magg. Nasti Sill'io Capodi monte (Vt)
Serg Nasuti Alessandro L1nciano (ChJ
cap Natale Benito Gr.azzanise (Ce)
Sol. Natale Franco Liberi (Ce)
Mar. Ord Natale Michele Verona
Sol. Natale Pasquale Rocmil•ara (Cbj
Sol. Olivieri Martin o
Sorella (C.RJ ) Olivieri Oretta Molin o del Piano (ri)
Sol. Oli11cro Crescenzo Ercolano (Na}
Magg . Olil'icro Francesco Pal ermo
Sorella (CRJ) Olil'O Succh ielli Romana Trieste
cap. magg. Olivucci Gimmy Forli mpopol i (Fo)
Sol. Ongaro Mauro Ce rca (V r)
Mar. Ord. Onnis Claudio Vite rbo
c.1p magg Onori Alessandro Cerveteri (Rm )
Magg Opportuno Aldo Pad ova
Sol. Oprandi Enrico Gromo (B g)
Ma r. Ca Orabona Vincenw Casarsa della Del izia (Pn)
Sol. Natale Raffaele Casapese nna Ma r. Ca Orciuoli Angelanlonio L"Aqu ila
Cap Nalale Roberto Verona
So l. Navarra Giol'anni Pozzuo li (Ka)
Serg Navarra Mauro Roma
Car. Naizaro Antonio Laives (Bzj
Sol. Nazzaro Mass imo Napoli
So l. Ordisci Antonino Torino
cap Orecchia Roberto Roma
So l. Orelit"e Giu seppe Casona (Na)
Serg Magg Ori Miche! l.ino Vazzola iTv)
Magg . Orieti Adriano Cil'ital'ccchia (Rm)
ca p. Nazziconi Stefano Fermo (ApJ Magg Orilici Giuseppe Messi na
So l. Neb uloni Angelo Man:allo Con Casone (M i)
cap Nccchini Alberto Gavardo (Bs)
cap. magg . Negri Alfredo Bin~go (Co)
Sol. Negri Marco Sesto San Giovanni (Mi)
So l. Negro Francesco Marcianise (Cc)
Sol. Negro Sterano Pri occa (Cn)
So l. Negroni Giuseppe Nave (Bs)
So l. Nemolato Enr ico Garbagnat e Mila nc,;;e (Mi)
cap. Neri Alessandro Pogg ibonsi (Siì
Se rg. '11agg. Neri Antonio Vctrall a (VI)
Cap . Neri Cla udio Roma
So l. Oriolo Michele Alb idon a
Mar. Magg. "A" Orlandi Cosùuo Porcia (Pn)
Mar. Magg. "A" Orlandini Diego Coneg liano (Tv)
cap. magg. Orlando Antonio Lamezia Terme (Cz)
cap. magg. Orlando Cristiano Senigallia (AnJ
Sol. Orlando Giuseppe Lanciai10 (Ch)
Cap . Orlando Vincenzo Firenze
cap. magg Orofalo Marco Cellino Sai1Marco (B r)
Serg Orologio Mario Torrice (Fr)
cap. magg Oropallo Carmelo Sant'Agata de Goti (Bnl
App. Orrù Ales.sandro Gorizia
App Nesci Nicola Roma App . Orrù Lucio La Loggia (ToJ
cap magg. Nestola Fla1io Lecce Sol. Orsi Luca Milano
So l. 1\cttuno Giuseppe Rozzan o (M i)
Sol. Orte<:a Antonio Napo li
Sol. Ortolani Paolo Ve rona
Sol. Panizzoli Robe110 Vallecor;a (Fr)
cap. Ortolani Sil ra no Ve rona ~fa r. Ca. Pannone Antonio \fonte S Biagio (Lt)
Sol. Orzelleca \icola Gen,,ano di Roma (Rm) Sol Pantaleo Giuseppe Mazara del Vallo (Tp)
Serg. OttaYiano Ma rco Vite rbo cap. Pantano John Salboro (PdJ
Sol. Ottariano Sand ro Ve nafro (Cb)
cap. Ottinett i Sergio Va lduggia (Ve)
Sol. Paccagnan Vill or io Ponzano Veneto (Tv)
Ylar. Yl agg. Pacciarini Gia npaolo Vi terbo
Sol. Pace Calogero Gibell ina (Tp)
Car. Pantera Giulio Genzano di Roma (Rm)
cap magg Panzino Giuseppe Marcellimu·a (Cz)
Mar. Magg "A" Paoletti Domenko Roma
So l. Paoletti Franco Spi netoli (Ap)
S Ten Paoletti Ma rcello Firenze
Ten. Col. Pace Francesco Torino Sc rg. Paoletti Tiziano Roma
\far. Ca Pacecchi August o Conegliano (TI')
Cap. Pacifico Ernesto Bracc iano (Rm)
Serg. Ylagg. Pacifico Pietro Man iago /Pn)
Sol. Pacilli Piet ro Apricena (Fg}
cap Pacion i Simone Apri lia ilt)
Mar. Ord. PacioUi Franco Roma
So l. Paoli Fausto Arquata del Tronto (Ap)
cap. Paolini Sandro 011ona (Ch)
App Paolisso Palmino Capua (Ce)
Serg. 1fagg. Paolotto Pietro Rocca di Cave (Rm}
Tcn. Col. Paolm:ci ho QuattuSa nt Elena (Ca)
Ten Paolul:ci Stefano Bologna
Sol. Pacotto Ma rco Beinasco ('J'o\ Car. Papa Giuseppe Galluccio (Ce)
cap. Padovan Rainero Piol'e di Sacco (Pd)
Se rg Paduano Carm ine Cellole (Ce)
Mar. Ord Paduano Gera rd o Porc ia (PnJ
cap Pagano .\fario Geraci Siculo (Pa)
Cap. Paga no Michele Tori no
Mar. Ord. Paga no Sebastia no Candio lo Cfo)
Mar. Ord Paggi Primo Firenze
So l. Paggjarini Roberto Roma
So l. Pagin Fa brizio Desio \Mi)
So l. Paglia Roberto Pietrame lam (Ce)
cap magt Pagliai Da vid e Fircn,e
Mar. Ca. Pagliaro Em idio L'Aquil a
So l. Pagliaro Gaeta no Madone (B~)
Serg. Magr Pagliaro Giuseppe Tusca ni a (Vt}
So l. Pagliaroli Fabio La ti na
So l. Pagliuca Sah atore Aversa (Ce)
Sol. Pagnozzi Palerio Pannarnno
cap Pagotto Luca S. Michele al Tagliamento (Ve )
cap. Paiotta Michele C.1ssano .\fagnago (Va)
So l. Pala Andrea Pav ia - - ·
So l. Palagano Enzo Aq ui lonia (Av)
So l. Palanti Walter Le no (Bs)
So l. Papa Luciano Cava de Tirre ni (Sa)
Sol. Papa Ma rco Spoltore (Pe)
Mar Ca. Papa .\'lkhele Tuscani a /VtJ
cap. magg Papaleo Angelo Rosolini (S r)
Mar Ca. Pa1>alini .\fauro Viterbo
Sol. Papandrea Biagio Fe1randina (Mt)
cap. magg. Paparini Mauro
App. Papal'ero Vittorio Napoli
Sol. Papctte Diego Vene2ia Ylestre
Sol. Papetti Mario Nonna (Lt )
Ten. Col. Papotto Giuseppe Ardea (Rm )
Sol. ParadL10 Ciro San Giorgio a Cremano (Ì\a)
Sol. Pardini Claudio Terlizzi (Ba)
Mar. Ord. Parente Pasquale Palmanol'a (Ud)
s~rg. Parente Pierpaolo Pescara
Sol. Parcsini Ciro San Giorgio n Cremano (Ì\a)
Mar. Ord Paris Alessandro Fere ntino (Fr)
Sol. Parisi Pasquale .\farigliano (Ka)
Sol. Parisse Etlore Pescfua (Aql
Sol. Parlato Lu igi Ylilano
Sol. Parma \farco Sorgà (Vr}
Sol. Parmeggiani llal'ide Suz1,am (Mn)
So l. Palavera Simone Lodi (11il cap. l'armeggiani Stefano Vill a Poma (M n}
Sol. Palazzo Giuseppe Potenza
Sol. Palazzo Mario Gui donia (Rm)
Sol. Parr.ll' icini Ca rlo Lissone (Mi)
Sol. Parzanese Ma urizio L'Aqu ila
Serg. Palano Roberto Galatone (Le) Sol. Pasaretta Ez io Mondovì fCn)
Sol. Palano Rocco Mate ra
Mar. Ord. Pas ca Sa lvatore Precenicco rUd)
Sol. Pa lalzO Vincenzo Ca va de Tirreni \Sa) Magg PascareUa Adolfo Roma
Cap Pakani Luciano Firen2e cap magg. Pascucci Ma rcello Frigento (Av)
Sol. l'a ldino Ricca rdo Carpanem Piacem ino (Pc1
Cap Pa lermo Ge rardo FirenLe
cap magg. Pa lermo Mari o Palazzo S. Gervas io (Pz)
Cap Pa lese Pierluigi Bri ndi si
cap. Palesti ni Josè Silv i Ma1i na (Te)
Sol. Pa letti Gi no Sesto San Gio1'anni (M i)
cap Palladio Cr istian Ciuadella (Pd)
Magg. Palladino Vito Roma
Mar. Ord . Pallara Gi useppe Latisa na (~d)
cap. magg. Pallotta Giuseppe Ascoli Piceno
Mar. Ord Palma Ge1maro Aurelio Viterbo
Sol Palmaccio Ercole Formia (Lt)
Sol Palmaccio Giuseppe Fomùa (Lt)
Scrg. Magg. Palmeri Giovanbattista t.:d ine
Sol Palmieri Francesco Bitomo (Ba)
Cap. Palmieri Luigi Momebelluna (TI')
Mar. Ord Palmi eri Raffaele Vi terbo
Sol. Pasinato Luca Vero na
Sol. Pasqualotto Rober to Verona
Sol. PasquareUi Valente Pizzofe1rato (Ch)
Mar. Magg "A" Pasquesi Alfredo Cervignano del Fri uli (Ud)
Sol Pasquino Andrea Castegg io (Pv)
Sol. Passancsc Antonio Nocera Supe1iore (Sa)
Mar Magg. Passarella .\faurizio Grotte S Stefano (Vii
Serg. Magg. Passarello Salvat ore Tarqui nia (Rm)
cap. magg. Passarc tta Pasquale Roma
cap Pas.1eri Waller Urbino (Ps)
Sol. Pastore Michele Manfredoni a (Fg)
Sol. Pastori Anni bale Lc no (Bsì
So l. Pasucc i Emanuele Urbi no (Ps)
So l. Patella Cesare Torino
So l. Paten te Giuse ppe Piazza Annc1ina
cap. Patern ò Ange lo Sol'erato (Cz)
So l. Pa ti Domenico Amantea (Cs)
Sol Palmier i Tiziano Pi neto (Te) cap rnagg Pa trioli Paolo )iiandello Vitta (No)
cap. Palmiero Luigi Macemta Campania (Mcl Sc rg. Patrizi Ange lo Capodimonte (Vt)
Sol Palmisano Daniele Taranto
Ylar. Ca. Palmi1a no Gi useppe Cordenons (Pn)
)ilagg. Palmucci Gi111eppe Firenze
cap Palm ucci Massimo Fe rmo (A p)
Serg. 1fagg. Palom bi Maurizio Grottaferrata (Rm}
Sol. Palone Lidio Anena (Rn)
Cap Pal paceUi Giul iano Dosson (TI')
cap Palt riccia Fabrizio Peru2ia
cap Pa na rotto Francesco Arli gna no (Vi)
So l. Panarotto Pier lui gi Verona
So l. Pandin Daniele Franecni go (lv)
So l. Pane tta Massimo Sa lvatore Ril'a rolo Can avese (lo)
Sol. Pauetta Vin,-enzo Loc ri (Re)
So l. Patti Frnncesco Palermo
Ma r. Magg. A Patti Giuseppe Torviscosa (Ud)
cap. Patti Massimiliano Mi lano
Sol. Pattini Mass imiliano Parm a
cap Pauletti Fabrizio Bud oia (Pn)
Sol. Pavan Da vid e Mod ena
Sol. Pavan Marco Pavia
cap magg. Pavan .\faurizio Orsago (Tv)
Sol. Pavanctto .\'lassimo Treviso
Serg. Magg. Pavano An tonino Tori no
cap Pal'ignani Gianmippo Faenza (Ra)
cap Pazzaglia Daniele Cagl i (Ps)
App Pcdtlancr Hclmut Renon (Bz)
cap Pa netta Vincemo Si de rno Marina (Re ) Sorella (C.R.I.) Pecoraro Maria LuL1a
cap. magg Pccoraro Simone Frolle (Sa)
Sol Pecorella Marco Kapo li
Serg Magg. Pede Sergio Aviano (Pnl
Sol. Pedicchio Nicolò Castell'Arquato (PcJ
cap Pedrali Roberto Bassano Bresciano (Bs)
Sol Pedrali Vittorio Rudiano (Bs)
ca p. Pedrelti Bruno Savonera (To)
Sol Pedrini Albe 110 Cazzago San Martino (Bs)
So l. Pedroni Fabio G ggiano (YliJ
Sol. Pejrano Gianrranco Mi lano
Sol. Pellalliero Moreno Costabissara (Vi)
Sol Pe lle Antonio Mo nterotondo (Rmj
Sol Pellegrini Andrea Mana Visconti (M iJ
Tcn. Pellegrino Antonio Capua (Ce)
Mar. Magg Pellegrino Scafati Guido Ci vidale del Friuli (U d)
Mar. Magg. Pellcrito Fran cesco Ci vitavecchia (Rm)
cap magg Pellicari Igor Noven ta Padovana (Pd)
ca p PelliceUi Luca Sorbolo (PrJ
Sol. Pellin.ari Simone S Zenone Degli Ezze li ni (Tv)
So l. Pellizzeri Massimo Roccalu mera (Me)
Mar. Magg. ' A" Pelosi Anto nio L' Aquila
Sol. Peloso '.\icola Cal dogno (Vi)
Sol. Penna Donato Giuseppe Torre Santa Susanna (Br)
Ylar. Ci. Pennetta fausto Tuscania (Vt)
Brig Pennica Maurizio Moncalieri (To)
:-.1ar. Ord. Penn ino Antonino Castel Vi scardo (fcj
Sol Pepe Jo nny Salerno
Car. Pepe Luca
Sol. Pepe Massin10 Baui pagl ia (Sai
Sol. Pepe Vincenzo Marciani se (Ce)
cap. Peracchia Fabrizio Atri (Te)
Sol. Perazza Walter Castilenti (Te)
Sol. Perazzani Marco Iso la dell aScala (Vrj
Mar. Magg. "A" Perchinelli Pasquale Pordenon e
cap Perciballi Gianni Lati na
Car Perdono Lhfo Arqu ata Scri via (Al)
cap. magg Perdonò Sergio Fogg ia
Sol. Peretti Walter Cavallermaggiore (Cn)
Sol . Perfetti Pierluca S Gi ovanni Teatino (Ch)
Sol Perghaem Cristian Komi (Tn)
Sol. Pergola Cristian Roma
Ten. Col. Peri Gualberto Verona
Serg Magg Perillo \farcello Napoli
Sol. Perin Aless io Povoletto (lJd)
Sol. Perin Mar in o San Vendemiano(Tv)
Sol. Perinetto Lorenzo Cislago (Va)
cap. Pesce Gioianni Ganinara (Ve)
Cap Pesce Ornzio 'leuuno (Rm )
Serg Magg Pesce Stefano L ' Aquila
S. Ten. Peschi Raimondo Cil' italuparell a (Ch)
Mar. Ord. Pesco Gaetano Cecchini (Pa)
Sol. Petilo Autùno Sam'Am imo (Na)
Serg. Magg. Petracca Silrio Domanins (Pn )
So l. PetraCl'O Pietro Tra1•esio (Pn)
Cap Petrarch i Salvatore S. Martino al Cimi no(V I)
So l. Petrassi Renzo San .\'lan:o Arge ntano (O;)
Serg Petrella Giuseppe Pratola Peligna (Aq)
Serg. Ylagg. Petrella Kicola Ci vidale del Friuli (Ud)
cap. magg. Petrella Renato S. \1aria la Fossa (Ce)
Ten. Col. Petri Enzo l:dine
Ten. Col. Petri Stefano Ud ine
Serg. Magg Petrill i Giuseppe Borgo San Dal mazzo (Cn)
Sol. Petrill i Michele Lucern (Fg)
Mar. Ord . Petrose lli Angelo Vite rbo
cap . magg. Petrosillo Claudio Fogg ia
Serg Magg. Petrosino Cosimo Taramo
Sol. Petrosino Luca Pietra Ligure (Sv)
App Petrucc i Giovanni Po irino (To)
Teo Col. Petruzzelli Antonio Udi ne
Sol. Petruzzello Felice Le mini (Sr)
cap Pe uarosso Enrico Muggi a (fs)
Sol. Peltenati Giaruuca Milano Cvi i)
cap. magg. Pettinari Marino t:ruri (Cb)
Cap. Pettinati Pier Paolo Rivoli (To)
cap. Pezzin Luca Varal!o Pombia (No)
cap magg. Pezzotti Giorgio Gussago (Bs)
Serg. Magg. Pezzulo Giovanni .\'l otta di Li1•enza (T v)
Sol. Pezzulo Ales.sandro Poggiardo (Le)
cap magg. Peaulo An tonio Trepuzzi (Le)
cap Pezzuto Sall'atore Trepuzzi (Le)
Sol. Pia Dante O li vola (A l)
Sol. Piacei Massin10 Campobasso (Cb)
Mar. Magg "A" Piacente Eme.sto Udi ne
cap . Piacente Pasquale Mi rabello Sannitico (Cb)
Cap Piacentini Alessandro Montori o (Gr)
Sol. Piacenza Walter Moncatieri (fo)
Sol. Pialorsi Emiliano Vestone (Bs)
S. Ten. Pianella Andrea Roma
Mar. Ca. Piano Antonio Moua di Livenza (Tv)
Ca p. Piantoni \farco Roma
Mar Ca Pianura Ange lo Vite rbo
Sol. Piasentin Lorenzo S :-.1ichele al Tagliamento (Ve)
cap magg Perini Marco Manciano (Ar) cap Piattelli \'lassimo Cassanod'Adda (M i)
S. Ten Perini Michele Verona cap magg. Piatto Ma rco Bollate (Mi}
Mar. Ord Perla Ange lo Blera (Vt)
Sol. Perna Michele Scisciano (Ka)
Sol. Piazza Michele A11a Tenne (Cd)
Sol. Piazzi Oscar Villasanta ()ili)
Serg ~1agg Pern iconi Mauro Spilimbergo (Pn) cap . Pica Giuseppe I-fognano di Napoli (Na)
Sol. Pernter fredy Aldino (Bz)
Magg. Pero Enzo Sora (Fr)
Serg vlagg. Picardi Paolo Po rtogru aro (Ve)
Sol. Picardi Sii ,io S Felice aCancello (Ce)
Sol. Peron Bruno Torri di Quartesolo (Vi) cap magg. Picare ll a Nicola Roma
Car Peron }(arco
Serg Magg. Peroni Fabio Cd ine
Sol. Peroni Igor Cavaion Veronese (Vr)
Mar. Ord. Picariello Luigi Cinadella (Pd)
Mar. Ca. Piccardi Domenico Rieti
Mar .\'lagg "A" Piccardi Ignazio Udi ne
Car. Peroni Mauro Geno va Sol. Piccardi Wal ter Udine
Sol. Perotti Vanio 'larn i (Te)
Serg. Magg Perotto Fabrizio Pedal'ena (B I)
cap. Perozzi Iran Porto d'Ascoli (Ap)
So l. Perr.izzo lo Maurizio Verona
Sol Perreta Gianluigi
Sol Perri Andrea Tod i (Pg)
cap Perrone Anton io Acri (Cs)
Scrg . Perrone El iseo Tricase (Le)
Sol Perrone Gia nfranco San Donato di Lecce (Le)
Sol Perrone han Torchi arolo (BrJ
Sol Perron e Roberto Asti
Sol Perrone Vi to All>ano di Lucani a(Pz)
Mar. Ca. Perrone Vittorio Roma
Ten. Persico Sall'atore Orcenico Superiore (PnJ
Brig. Perta Luigi
S. Lazzaro di Savena (Bo)
cap. magg Pes Cristian Mogoro (Or)
cap Pesare Fabrizio Sav a (Ta)
cap magg Pesaresi Giordano Fi lottrano (An)
S. Ten. Pesavento Francesco Vicenza
Cap Pescatore ~'lau ro Udine
Sol. Pescatori Samuele Cone De' Cortesi Concign (Cr)
Sol. Picciau EfJSiu .Monastir (Ca)
cap PiccineUi Marco Bergamo
Serg. Magg. Piccione Giol'anni \1omerotondo (Rm )
Mar. Magg. Piccione Pietro Pad ova
Sol. Piccioni Corrado Ascoli Piceno
S Ten. Piccirilli Pietro L ' Aquila
Sol. Piccirillo Antonio Napoli
Sol. Piccirillo Vincenzo Salern o
cap Picco Rubens Vicenza
cap . Piccolo Angelo Marcianise (Ce)
Sol Piccolo Augus to Casalnuovo di Napoli (Na)
Mar Ord. Piccolo Benito Cervaro (Fr)
Sol. Piccolo Raffaele Bollate (Mi)
Sol Pice Domenico Bitonto (Ba)
cap. Picin Leonardo Campolongo Maggiore (Ve)
S Te n. Picucci Marco Roma
Ten. Col Piepoli Giovanni Roma
cap magg. Piergal!ini Mass imo Maitinsicu ro (Te)
Ten Pierini Claud io Roma
Ten Pierleoni '.\icola Collelongo (Aq)
Sol. Pierluigi Gian ni Altino (Ch)
Cap. Piersanli Duilio Roma
Mar Ca Pielrafcsa Leonardo Vajont (Pn)
Serg Magg. Pietrangclo Giuscppe Bineuo (Ba)
Serg. Pietrantoni Mario Scurcola Marsicana (Aq)
Ten . Pietrini Sergio Civitavecchi a (Rm)
Sol. Pietrobon Alessandro Fiume Veneto {Pn)
Sol. Pietrocola Gio1·am1i Arese (Mi)
Se rg Pifferi Leonardo So11mo (Gri
So l. Pignatelli Antonio Canosa di Pugl ia{Ba)
Sol. Pili Paolo Pernno (Ch)
Sol. filla ~Ureo Soresina (Cr)
Ma r. Ca l'illai Gio l'anni Tuscania (V!)
Car. Pillitu Tiziano Pimentel (Ca)
Mar. Magg. ";\" Pilo Antonio ~!aria Roma
cap magg. Pilosio Daniele S. Giovanni al t'{atisone (Ud)
cap. Pilosio Roberto S. Giovanni al Natisone (Ud)
Sol. Pizzolato Claudio Venezia
Sol. Pizzuti Fernando Mosci ano S. Angelo (Te)
Mar. Ord. Pizzutti Roberto Udine
So l. Placanico Vincenzo Frn ncavi lla in Sinni (Pz)
App Piacentino Antonio Racconi~ (Cn)
Sol. Placì Dario Ugcmo (Lei
Cap Plucbino Alessandro Roma
Sol. Po Enrico Carpi {Mo)
Sol. Poda1•ite Massimo Rudiano (Bs)
Sorella (C.R.l. ) Podda Anna )farla Cagl iari
Sol. Poddighe Marco Bergamo
App Poerio Cannine Roma
Mar. Oro. Poggiu Luciano Fi renze
Sol. Polastri Paolo Credera Rubbiano {Cr)
cap magg. Polese! Franco Conegliano (Tv)
Sol. Poletti Tiberio Fermo (Ap)
Sol Pilotto Fili ppo Sovizzo (Vi) ,\:lar. Magg "A" Poli Giorgio To rino
Sol. Pilotto Ma rco Trivero {Ve )
Sol. Pingiotti Ril'o Atri (Te)
cap magg Pini Massimo Sonda lo (So)
Sol Pini Pierluigi Fino .\.'1ùma1co (Co)
SoreJJ a (C.R.I.) Pinna Anna Cag liari
Mar. .\.1agg. Pinna Mario Css.ma {Ca)
Sol. Pinnctti Marco Cas.1prota (Ri )
rnp. magg. Pinotti Renzo Saoiadi
Ctp. Piolo Cosimo Palmanova (Ud)
So l. Pinto Giuseppe Ba ri
Mar. Magg. "A" l'into Michele Coneg liano (Tv)
Car. Pinton Franco Resana (Tv)
Sol. Pintossi Oscar Lu mewne Pieve {Bs)
Sol. Poli Paolo Bovegno {Bs)
Mar. Ca Policbetti Emilio Pordenone
So l. Policino Nicola Monza (Mi)
Cap. Polidori Alessandro Roma
Cap Polidoro Ildo Miglianico {Ch)
Cap Polignano Pietro Giuseppe Caglia ri
Sol. Po lini Stefano San Clemcn le (Fo)
Sol. Polizz)' Turolla )1assimo Candi olo (To)
Mar. Ord . Pollastrelli Nicola Viterbo
Sol. Pollastro Giuseppe Vigevano {Pv)
Serg. Magg . Pollctta Carlo Anagiù (Fr)
Mar. Ord Pollctti Maurizio Monte San Savino {M)
Sol. Pollini Fabio Lodi (M i)
Cap. Pintus Giovanni Canale Mo ntcr.111 0 (RmJ Sorella (C.R.l.l Pollini Maria Sill'ia Vigevano (Pv)
Car. Pintus Mauro Ch ieri (To)
Sol Poloni Marco Macerata
Teo Pintus Roberto Tori no Sol. Poloni fictro Visano (Bs)
Sol Pio, ani Luca Masone (Gel Sol Polvani Luca Frassi neto (Ar)
Mar. .\.faee. "A· Pio,·esan Antonio Bomarzo (VI) So l. Pol verazzi Antonello Bisignano (Cs)
Ten. coC Piraino Giol'anni Palermo So l. !'omenti Massimo Apri lia (Lt)
Sol Piran Crisliano Staranzano (Go) Scrg ~fagg. Pompa Domenico tv!ugoano di t'{apoli (Na)
Sol. Piran Mas.1 imiliano Ve nezia Mestre Cap . Pompedda Salvatore Tre viso
cap. Pirani Perseo Anco na So l. Pompei Agostino Ri eti
Col. Piras Aldo Gradisca (Ud)
Serg. Magg Piras Giorgio Sacile (Pn)
Scrg. Pompei Luca Vite rbo
Serg Magg. Pompeo Nicola San Pri sco (Ce.)
Serg. Magg. Piras Sah•atore C'.ampoli Appennino (Fr) Serg Pompili Robetio S Arcangelo di Romagna (Fo )
Serg. Magg. Piras Sahatore Fanna (Pn) cap magg. Ponticelli Enrico t'{apo li
cap. magg. Piredda Sa ll'atore Florinas (Ss) cap. magg. Ponticiello Gioacchino Cicciano (Na}
C!p. magg. Pirina Ermes Roma Sere. Pontoroo Giovanni Acqui Temie {Al)
Sol. Pirito Cataldo Ciro Mari na (Cz)
Ten Pirodda Mario L'Aquila (Aq)
Magg . Pirollo Paolo Mess ina
Cap. Pontrandolli Giampiero Roma
Sol. Ponza Mauro Anagni (Fr)
Sol. Ponzi Gerardo Roma
cap. Pirondini Mirco Sona (V r) cap. Ponzi Massimo Montesilvano {Pc)
Sol. Pirozzi Gabriele Castellalto (Te)
Mar. Ca Pirozzi Giuseppe Spili mbcrgo (Pn)
cap magg. Pirò Maurizio Torcbiarolo (Br)
Sol Pirri Arniando Mug~ò (M i)
Ma r. Magg. Pirri Dulio Casarsa della Delizia (Pn)
Cap Poppa Nazario Villa Vicentina {Cdl
So l. Porcari Angelo Genova
So l. Porcaro Mauro Arza no {Na}
Se rg . Porcelli Amasio Villa Santa Luc ia{Fr)
App. Porcelli Michele Rutigliano (Ba)
Sol. Pisanclli Cosimo Ugento (Le) Sorella {CR.I ) Porcu Giuseppina Sassari
Mar. Ord Pisani Vittorio Marcianise (Cc)
Sol. Pisano Bruno Domenico Serra Sru1 Bruno (C1.)
Sol. Pisa no Francesco Franco fonte (Sr)
Mru. Magg. Pisano Luigino Moncalieii (To)
Sol. Pisano Massimo Gioiosa Ioni ca (Re)
Sol. Piscali Diego Trenzru10 (Bs)
Serg. Magg. Pi5citelli An iello Tre1 iso
Serg. Magg. Piscitelli Domenico ,\'lagnano in Ri viera (Ud)
cap Piscopo Cristian Milano
App Piscopo Vi tal e Napoli
Sol. Porfidia Luigi Marciruùse (Ce)
Scrg Porrello Gi useppe Sorn (Fr}
Sol. Portale ~-(arco Man iace (Ct)
Sol. Por,.i Roberto Fol igno (Pg)
Magg. Pozzi Claudio Vero na
Sol. Pozzoli Fabio Casa lpusterlengo {Mi )
Serg. Magg. Prntesi Andrea Tuscan ia (Vt}
Serg. Magg
PrJtesi Pierluigi Olel'ano Romano (Rm)
Sol. Prati Ma rco Arco (Tn)
Sol. Prato Walter Campi Sa lentina (Le)
Car. Piseddu Giuseppe Gcnol'a cap magg
Serg. Magg . Piserà Gia nfran co S. }1laria la Longa (Ud) cap.
Predan Paolo Gori zia
Prendin Marco Vice nza
Sol. Pisilli Roberto Cose nza cap Presa Stefa no Ill asi (Vr)
Mar Ca Pistella Danilo Viterbo
Cap Piti An tonino Napoli
Sol. Prescendo Romano Lim biate {M i)
Sol. Presegl.io Giol'anni Brescia
cap Pitzal.is Chris tian Cardano al Campo {Va) Cap Prestiftlippo Filippo Anzio fRm)
Mar. Magg. Pil'a Pietro Pordeno ne
Serg. Magg. Presutti Giol'anni Gorizia
cap. Pil'etta Fab rizio Fiume Veneto (Pn) cap. Prete Giol'an ni Galatonc {Le)
So l. Pizzato Ma rco Cerreto Castello (Ve)
So l. Pizzicoli Giampietro Apricena (Fg)
Serg. Magg Prevarin Tiziano Osoppo (Ud)
Sol. Prillo Macario Mont albano Jonico (M t)
Teo. Col. Pizziconi Franco Tori no cap. magg Primante Anton io Gu ardiagrele (Ch)
Sol. Pizzini Michele Pastre ngo {Vr)
Sol. Primitivo Fran cesco Vizzini (Ct)
Sol. Pizzo Paolo Istra na (Tv) .\.far Ord. Priolo Vittorio Vite rbo
Sol. Pizzol )lirko Moggio{Co)
Serg ,\1agg Priori Giuseppe Vite rbo
Mar. Ord. Prisco Gaetano Tori no
Mar. Magg . "A" Procen tese Luigi Verona
Sol. Procope Gennaro Poauoli (1\a)
Sol. Procopio Francesco Mercog li ano (A v)
So l. Profila Andrea Calogero Pe1ra lia Sottana (Pa )
Sol. Progredi Frank Barl eua (Ba)
Sorell a (C. R.I.) Prono Vittoria Montam ro (To)
Serg Magg. Prosc ia Candido Sann icandro di Bru·i (Ba)
Sol. Prosdocimo Michele Vigonta (Pd)
Sol Prota Giovanni Ca1ac,1l enda (Cb)
Sol. Profani Benito Marin o (Rm)
Serg. Protopapa Lorenzo .',fatino (Le\
Cap Protopapa Quintino Roma
Sol. l'romza Gernrdo Banipaglia (Sa)
Sol. Pro,enza Vince11Zo Empoli (Fi l
Cap. Pro,enzano Amerigo Roma
App Provenza no Calogero Gen ova
Car. Provenzi Angelo Remo Comun Nuovo (Bg)
Serg. Magg Prudente Antonio Porde none
Sol. Psenner Klaus Bol zan o
Sorella (C.R.I.) Pucci Ma ria Pia Tries1e
Serg Puccia relli Mario Pom igliano d'Arco (Na)
Mar. Ord. Puccini Massimo Viterbo
Serg. Puce Raffaele Cori2l iano D'Otra nto (Le)
Sol. Puddu Stefano Ca poterra (Ca)
So l. Pugliese Eduardo Casal di Principe (Ce)
Serg. Magg Pugl iese Mario Udi ne
Cap . Pugliese Maurizio Roma
Cap Pugliesi Giuseppe Roma
Cap. Pugnotti Valter Udi ne
.\1agg. Puleo Antonio Milano
Mar. Ord. Pulimeno Stefano Roma
Sorella (C. RJ.) Pum Sophy Ccrcsara (Mn)
Sol. Puntcr Reinhard S. Va lent ino Muta (Bz)
Sol. Punro Gaetano Napo li
Sol. Pu ppi Enzo Cistcrnino (Br)
Magg Purpura Maurizio Palermo (Pa)
S. Ten . Pusccddu Roberto Ro111a
cap Pusello Giovanni Si rac usa
Car. Pustrclla Lu igi Genova
App Putignano Carm ine Statte (Ta)
Sol. Quadrin i Pas11uale Arclti (Chl
Serg. Magg Quagliana Sah·atore Vigonza (Pd)
Serg Quagliano Se rgio Persan o (Sa)
Cap. Quagl iareUa Antonio Vetra ll a (Vi)
Serg. Magg. Quagliero Giuseppe Valle di Maddal oni (Cc)
Magg Quarta El io Sel argius (Ca)
cap. Quarta Ivan Roma
Ten. Qua rta Sa lvatore Taranto
Sol. Quatracdo11i Luciano Moscian o S Angel o (Te)
cap Qua tt rini Massin10 Pav ia
cap Quattrini Maurizio Grosseto
So l. Quattrocchi Giuseppe Messina
So l. Quattrone Domenico Fiorano Modenese (Mo)
Gen. B Quintana Antonio Tori no
Sol. QuintareUi Roberto OdcrlO (Tv)
cap. Ranieri Mirco
Sol. Ran ieri Vito S Spirito (Ba )
cap. Rann i Domenico Como
S. Ten . RanUl'Ci Andrea Roma
cap. Ranzani Emanuele Corbetta (Mi)
Serg. Rao Roberto Ali fe (Cc)
Sol. Rapa Cristiano Monte Porzio CJtone (PeJ
Serg \1agg. Rapisarda Giovanni Civitavecchia (Rm )
Sol Raponi Giorgio Roseto degli Abruzzi (Te)
Teo. Rappo Sergio Saci le (Pn)
Sol Rascallà Aldo Vazzano (C7.)
Cap. Raschilla Mass imiliano Santa Marinella (Rm)
S. Ten. Raselli Giovanni Roma
Serg Rasile Antonio Jli mum o (Lt)
Sol. Rassati Silia Leonardo
Mar. Ord. Rastrello Imno Bagnoreggio (V1 )
CJp Ralli Raffaele Bulciago (Co)
Sc rg. Ratto Fabio Genova
cap Raucci f'rancesco Caserta
Mar. Magg. "A" Ra uso Giol'anni Po rtogrn am (Ve)
Serg. Magg. Ravalli Leonardo Viterbo
Sol Ravell i Norberto Torano Nuovo (Te)
Sol. Ra1'inale Vittorio Bra (Cn)
Ten. Col. Ranolini Alberto Firenze
Sol. Re Dionigi )fassimo Nerl'iano (Mi )
Sol. Rea Domen ico Ril'arolo Canal'csc (To)
Sol. Reale Stefa no Firenze
Sol. Reale Vi ttorio Momesarchio (Bn )
So l. Rebas ti Vittorio Mil ano
Sol. Recchia Mas1imo Catignano (Pe)
Sol. Refosco Mosè Vicenza
Mar. Ca. Rega Elia Firenze
cap Reginato De1is Fo nte (lv)
Sol Regini Loris Fossombrone (Pc)
Serg. Magg. Re iner Alessandro Viterbo
Mar. Ca Re lla Francesco Vetralla (VL)
Serg. Magg Remi Salvatore Tori no
Sol. Renaldo Da,ide S Rocco di Bernezzo (Cn)
Serg . M:igg. Renier Alessandro Vite rbo
cap Reniero Manuel Comedo Vicen tino (Vi)
Se rg. Renna Giuseppe Taranto
Sol. Rermclla Isidoro Caserta
S. Ten. Reschiotto Fabio Pordenone
App Resciguo Giovanni Napo li
Serg Magg. Restaino Antonio Torino
Cap Retico Enrico Roma
cap Rezzonico Da1'id e Albate (Co)
cap. Riccardini Marcello Torino
Sol. Riccardo Carmin e Frignano (Ce)
Sol. Riccato Alessandro Chirignago (Ve)
Mar. Magg "A" Ricchizzi Francesco Udi ne
cap Ricci And rea Connano (~1i)
cap Ricci Cos imo Montemesola (Ta)
cap. Riccio Francesco Napoli
So l. Riccio Vincenzo Napoli
cap Ricci on i Sa ndro Castelsantru1eelo su l Ner (Mc)
cap. Ricciuti Damiano Bari ' Serg. Magg. Quito Valerio S. Catal do (Le)
cap. Qui11Zi Giuseppe Cata nzaro
cap. Rabacchin Mass imilian o Cinise llo Balsamo (Mi)
Sol Racano Mass imiliano Fresagrandinaria (Ch)
Sol. Radaelli Andrea Antonio Calusco d'Adda (Bg)
S. Ten. Radice Giulio Udine
Sol. Raffaele Ascan io Maddaloni (Ce)
Sol. Raffi Cristiano Se&to Ed Uniti (Cr)
Sol. Ragazzo Luca Martellago (Ve)
So l. Ragazzo Luciano Campagna Lupia (Ve)
cap Ragone Renato Paina (Mi)
Serg. Magg Ragozz in o Giuseppe Al'ialilo (l'n)
Serg. Magg Raho Leonida Vetralla (VI)
Car. Rainone Gio1•anni Palombara Sabina (Rm)
cap Rais Giarnmauro San Gavi no \1onreale (Ca)
Mar. Magg. Raiti Francesco Linguaglossa (C1 )
cap magg. Ramaglia Sih•ano Pomarico (M l)
Car Ramon Giova nni Gorizia
Sol. Ramundo Nicolò Ruvo del Mome (P7.)
Sol. Ramunno Raffael e Quarto d'Asti (A tl
Sol. Rana!li Giosuè Sill'i ).farina (Te)
Sol. Ranieri Carmine Oriago (Ve)
So l. Ran ieri Mass imo Terzigno (Na)
Sol. Ricciut i Paolo Chieti
Sol. Ridolfi AleSl io Mon temurlo (Fi)
Sol. Ridolfi Francesco Terni
Sorella (C.R.I. ) Ridotti Grazia Treviso
cap. Ridolfi Roberto Apri li a (Li)
cap. magg. Rieder Thomas Bolzano
Sol. Rienii Sa hatore Pal ermo
cap. Rifici Antonino ~aso (Me)
Car. Riga Giol'anui \1 oncalieri (To)
Car Rigault Daniele Mi lan o
S. Ten. Righetti Fab io Massimo Ro ma
Sol. Righetto Augusto Mori mondo (Mi)
Sol. Righetto Da1ide Vicenza
S. Ten Righi Elo ide Forlì
Sol. Righini Alberto Forlì
Sol Righini Giovanni Gignese ( o)
Serg Magg. Rigliaco Luigi Ar,.ene (Pn)
cap. magg. Rignase Vito Manfredonia (Fg)
Se rg. Magg Rigon Gabriele Vitnrchiano (Vt)
Cap Rinaldi Angelo Narn (Ag)
Mar. Magg Rinaldi Nicola Casarsa della Del iT. ia (Pn)
Serg. Magg Rinaldi Paolo Vite rbo
cap magg. Rinaldi Pietro Galatone (Le)
So l. Rinaldo Ernestino Borgosesia (Ve)
Sol. Rinasti Luigi Sessa Aurunca (Ce)
Serg Magg Rinaudo Gaspare L ' Aquila
cap. Rinaudo Renato Villa S Croce (Ce)
Sol. Riolo Cirino Acquedolc i (Me)
Mar. Ord. Riolo Giuseppe Soriano nel Cimino (V t)
Sol. Risucci Vito Cini sello Balsamo (Mi)
Sol. Ritella Francesco :Vlottola (Ta)
Serg. Magg. Ritorno Francesco L"Aqui la
Sol. Ri va Cristian Cambiago (~ti )
cap. magg. Rivera Massimo S Andrea del Garigliano
Sol. Ri vera Valerio Momeu Roero (Cn)
Sol Rivieccio Rosario Torre del Greco (Na)
cap Rivicri Michele Villa Carcina (Bs)
:Vtar. Ord RizzeUi Gioacchino Crespellano (Bo)
Sol. Rizzi Andrea Bonavigo (V r)
Sol. Rizzi Claudio Como
Mar. Ca . Rizzi Ma rco Castigl. della Pescaia (Gr)
Cap Rizzi Orazio Pordenone
Serg Magg Rizzi Sergio Trieste
Sol. Rizzo Fabio Amantea (Cs )
Mar. Ord Rosano Giovanni S Cipri ano d'Aversa (Ce)
Sol Rosati Mauro Francesco Berzo Demo(Bs)
Serg. Magg. Rosati Stefano Civitavecchia (Rm)
Sol Rosaton e Americo Prezza (Aq)
Mar. Magg Roscani Franco Viterbo
Sol Roscini Claudio Roma
Sol Rosiglione Antonino Paternò (Ct}
Serg. Magg . Rosignoli Alessandro Vi terbo
Sol. Rosito Roberto Cagnano Varano(Fg)
Sol. Rossato Fabio Venezi a Mestre (Ve)
Sol. Rossetti Luca Se nago (Mi)
So l. Rossetti Riccardo Santhià (Ve)
So l. Rossetto Carlo Piscina (To)
So l. Rossetto Ermes Co!ogna Veneta (Vr)
So l. Rossetto Zeno Minerbe (Vr)
S Teo Rossi Alberto Messi na
Sol. Rossi Alberto Ponte San Pietro (Bg)
Sol. Rossi Andrea Selvena (Gr)
Cap Rossi Angelo Torino
Sol. Rossi Antonio Acquaviva d' Isernia (ls)
Sol. Rossi Dario Bogliasco (Ge)
cap. Rossi Da~ide Marmirolo (Mo)
Mar. Ord. Rizzo Giacomo cap Rossi Enrico De1uio (Tn)
Serg. Magg. Rizzo Gianfranco Gemona del Fri uli (Ud)
Sol. Rizzo Giuseppe :Vlontesano Salenti no (Le)
Sol. Rizzo Luigi
Sorella (C.R.l. ) Rizzo Maria Carmela Roma
Serg Rizzo 'iicola Cardile (Sa)
Sol. Roberti Filippo San Giorgio di Pesa.!() (Ps)
Serg Magg Ross i Gianluca Camaiore (Lu)
Te n. Col. Rossi Gianpaolo Signa (Fi)
Sol. Rossi )fahcle Canelli (Al)
Sol. Rossi Nicolino Acquaviva D'Isernia
Car. Rossi Pietropaolo Firenze
cap . Rossi Stefano Offi da (Ap}
cap Roberti Stefano Manerba del Garda (Bs) ~far. Ca. Rossi Vittorio Marta (Vt)
\1ar. ~lagg . Roberto Angelo Trieste
\1ar. Ord Roberto Kazaro Venezia Mestre
Serg. Magg Rossigno Rom eo Anzio (Rm)
Sol. Rossilio Giovanni Sessa Aurunca (Ce)
Sol. Roberto Salvatore Mondragone (Ce) cap. Rossini Matteo Roccafranca (Bs)
x!ar :V!agg Rob ustelli Francesco Sabaudia (Lt)
Ten Rossin i Sandro Viterbo
So l. Roccato Pierluigi Marcon (Ve) Sorella (C. R.l.} Rosso Emanuela Prato (f i)
Ten. Rocc hi Roberto Roma
Serg. Rocchino Antonio Casona (Na)
cap Rocco Alessandro Venezia \1estre
Sol. Rocco Giovann i Napoli
Car Roccu )fario Ge nova
cap. Roda Giuseppe Tavazzano Con Villavesco (Mi)
Sol. Rodaro Adriano Trasaghis (CdJ
Se.rg Magg. Rodaro Michele Codro ipo (Ud)
Sol. Rodigari Pietro S Gi acomo di Teglio (So)
Mar. Magg. Rodorico Venanzio Codroipo (t;d)
cap Rodorigo Luigi Avezzano (Aq)
Sol Roggerini Diego Gorno (Bg)
Sol. Rognoni Pierangelo Pavia
App . Rolla Amedeo Genova
App Rolle tta ~icola Bolzano
cap. Rollo Carlo Lecce
Sol Roma Ivan Brescia
S. Ten Romagnoli Fabrizio Amelia (Tr)
Teo. Col. Romanazzi Francesco Paolo Ponogruaro (Ve)
ca p. Roman i Da, ide Villa Fastiggi (Ps)
S Ten Romani Giorgio Roma
Cap. Romani }lauro Roma
Sol. Rosso Roberto San Giuliano Milanese (1'li)
Sol. Rossoni Giovanni Quinzano d'Oglio (Bs)
cap Rossotto Robert o San PaoloSo lbrito (A t}
cap. magg. Rostro Sail,atore Belmonte Mezzagno (Pa)
cap Rota Filippo Lodi (Mi)
Sol. Rota Giuseppe Mondragone (Ce)
Ten Col. Rota Romano Roma
Jlar Ca Rotella Claudio Santa Mari nella (Rm)
Sol. Rotolo Antonio Molochio (Re)
cap. Ro tolo Cbaldo Osti a Antica (Rm)
Ylar. \1agg Rotondo Leonardo Casarsa della Delizia (Pn)
Sol. Rotundi Claudio Fogg ia
Sol. Rovasio Simone Capriate San Gervasio (Bg)
Sol. Ruberto Stefano Galatone (Le)
Car. Rubini Francesco Gorizi a (Go)
So l. Rubini Marco Be vilacqua (Vr)
S. Teo . Rubini Roberto Udi ne
Serg Rubin i Vincenzo Terlizzi (B a)
Sol. Rubino Canio Rosario Caliui (An)
Mar. Ord. Rubulotta Mario Tauriano (Pn)
Sol. Rulfato Massimo Borbiago (Ve)
S. Ten. Rulfo Giacomo Veron a
Sol. Romaniello Antonio Poll ica (Sa) Sol Ruggeri Alessandro Lurano (Bg)
S. Ten. Romaniello Pasquale San Cesario di Lecce (Le) Sol Ruggeri 'Uebele Alberobello (Ba)
cap magg Romania Andrea Tre1'ÌSO
Sol. Romano Andrea Roma
Mar. Ord. Romano Aurelio Civitavecchia (Rm)
Sol. Romano Massimo Secondigliano (Na)
\ 1ar. Ca. Romano Pasquale Porde none
Ten. Col. Romano Salvatore Cervignano del Friuli (Cd)
cap magg Romano Vincenzo Aversa (Ce)
Mar. Ca Roncari Ottorino Verona
cap. magg Roncella Sandro S. Severa (Rm)
Serg. Magg. Roncella Settimio Viterbo
So l. Ronchetti Massimiliano Pognana Lario (Co)
Sol. Ronchini Andrea Noceto (Pr)
App Rondine Sil vio Bologna
Sol. Rongo Donato Acquaviva Dell e Fonti (Ba)
Serg Rosa Damiano
cap Rosa Giuseppe Ceppaloni (B n)
Sol Rosa Rocco Tora e Piccilli (Ce}
Magg Rosai Antonio Firenze
Sol. Rosanelli Giovanni Tennoli (Cb)
Sol. Rosano Diego Acceglio (Ca)
Ten. Col Ruggeri Roberto Roma
Cap Ruggeri Sandro Pcscina (Aq)
:V!ar. \1agg Ruggieri Saverio Casarsa dell a Delizia (Pn)
Sol. Ruggiero Aniello Maranodi Napoli (Ì\a)
Mar. Ord Ruggiero Ercole L ' Aquila
Magg Ruggiero Giuseppe Cordenons (Pn)
Sol. Ruggiero Luigi Terni
Serg. Magg. Rugliano Marco Trieste
So l. Ruiu An tonio Milano
cap. Rullo Luciano Calolziocone (Bg)
Sol. Rullo Rosario Casona (Na)
Cap Ruocco Federico Maria Firenze
Sol. Ruocco Vincenzo Scafati (Sa)
Sol. Ruolo Antonello Versano (Ce)
Sol. Rurnle Gennaro Frignano (Ce)
App Rusciano Antonio Genova
Mar. Magg. Rusciano Carlo Gradisca (Ud}
Sol. Ruscio Severino Monte rosso Calabro (Cz)
cap Russello Paolo Livorno Ferraris (Ve)
Sol. Russillo Massimo Trezzano Rosa (Mi)
cap magg Russo Antonino Cari ni (Pa)
Sol. Russo Antonio Salern o
App Russo Antonio Opera (Mi)
Cap. Russo Armando Roberto Ve rona
~1ar. Ca Russo Camillo Palermo
cap. magg . Russo Eliseo Grottolella (Av)
Cap Russo Gaetano Roma
Sol Sampietro Giol'atmi Roccafo rzata (Ta)
Mar. Ca Sandolcui Pietro Bl era (Vt)
So l. Sandri Roberto Pcscami na (V r)
cap. magg Sandrini Mirko Verona
Serg. Magg. Sandullo Guglielmo Civiiavecch ia (Rm)
Mar. Ca Sanfilippo Alfio Cervignano del Friuli (l;di
Serg. Magg. Sanlil ippo Pi erangelo Lecce
App Russo Gioranni Rom a Sol Sangerrnano Luciano S Pelino
Sol. Russo Luigi Aversa (Ce)
Mar. Magg. Russo Luigi Remanzacco (Ud)
Mar. Ord. Russo ~'lario L ' Aquila
Ten. Col. Russo ~fario Pedcmonte (Vr)
Sc rg Russ o Mauriijo Ri bera (Ag)
Mar Ord Russo Michel e Cervignano del Friu li (Udì
So l. Russo Mi rko Moni a (M i)
cap. Russo Pas11uale Sant' Ange lo Lod igiano (Mi)
Sol. Russo Pietro Ca l'a De Tirren i (Sa)
Sol. Russotto Gianluca Lucca
Sol Ruzza Roberto Paruzzaro (No)
Car Saba Federico Cag liari
So l. Sabaini Pao lo Cavalcase llc (Vr)
Sol. Sabatiello Michele La l'ello (Pz)
S. Ten. Sahati1tl Giancar lo Ro ma
Mar Ord Sabatini Marcello Udine
Sol. Sabatini Roberto Città San t' Angelo (Pc)
Sol. Sabatino Michele Riardo (Cej
Cap Sabato Alfredo Firenze
Sol. Sabbadin Alberto Miran o
App SabeHa Gio1•anni Eboli (Sa)
cap . magg Sab ia Vincenzo Pote nza
Sol. Sangiorgi Gianni Russi (Ra)
So l. Sangiorgi luc-J Agostino Cinise ll o Balsamo (Mi)
Mar. Magg Sanna Alberto Roma
Car. Sanna Antonello Genova
Sol. Sanna Diego Nizza Montèrrato (At)
Bri g Sanna Ga1foo 'l ap,oli
Serg. Sanna Ga1foo Tissi (Ss)
Sol. Sanna Giustino Pieve Vergonte (No)
Car Sanna Luigi Mo ncalieri (fo)
So l. Sannino Ciro Poll ena Trocchia (Na)
Sol. Sansalone Daniele Roma
Serg. Magg. Sansanelli Sebastiano Ccglie del Campo (B a)
Sol. Sanson Denis Conegli ano (Tv)
Sol. Sall.\-One Angelo Foggia
Sol. Sansone Angelo Palermo
Sol. Sansone Fel ice Comiso (Rg)
Col. Sansone Luigi Napoli
cap Sansone Paolo Napoli
S. Ten. Sansone Tommaso Na poli
Sol. Sansonetti An tonio Fasano (IJr)
Scrg Magg Sansonetti Leona rdo Ylaruggio (fa)
Sol. Santalucia Giu seppe Montemurro (Pz)
Mar. Ca. Saccà Roberto Rom a cap magg Santaniello Fiora1 ante Moschiano (Av)
cap Sacco Carmine A11gliano (Pz)
Sol Sacco Marco 11ogliano Veneto (Tv)
Sol. Sacco ~'loreno Casaleggio Novara (No)
Sol. Sacco Sahatore Torremaggiore (Fg)
Sol. Saccone Antonio Torremaggiore (fg)
Sorella (CR.l.J Saccone Teresita Palerm o
Sol. Saddi h'ano Bareggio (:vii)
Sol Saglia Renzo AlbJ (Cn)
cap. Saini Gherardo Carate Brianza (Mi)
Sol. Sala Andrea Cesan o Maderno (Mi)
So l. Sala Ilario Ber!!am o
cap Sala Riccardo Cernu sco su l Nal' iglio (~1 i)
Serg. Magg. Saladini Rodolfo Civitavecchia (Rm)
Sol. Salamanca Salvatore Mineo (Cl)
Sol. Salamandra Bnmo Monteleone di Spoleio (Pgl
Mar. Magg Salamena Vincenzo Cil'ital'ecc hia (Rm)
Sol. Salamon e Ezio ~fonrcale (Pa)
cap. Salamon e Giuseppe Lentini (Sr)
S Tcn. Salamone Vito Patemò (Cl)
Sol. Salaris Petro Cru ii (Cb)
Serg Magg Sakone Anton io Vittorio Veneto (Tv)
Magg. Salentl Enrico Roma
Sol Salerno Claudio Torino
Cap Salerno Franco L ' Aquila
So l. Salerno Maurizio Piacenza
Sorella (C.R.I.) Salis Maria Augusta Cagliari
Bri g Salomone Dario Bi aiicavilla (Ct)
Sol. Salradori Matteo
Sol Sall'aggio Vincenzo Barrafranca (En)
Sol. Sall'alai Luca Borgosatollo (Bs)
Mar. Ord. Sal val i Franco Aveu.ano (Aq)
Se rg. Magg Sa lvati Giuseppe Castel San Giorgio (Sa)
Sol. Salvato Ricardo Mercato San Severi no (S a)
cap rnagg. Salratore Paolo Val lcrotonda (Fr)
Sol Salrntori Rossano Fer mo (A p)
Sol Salremini Carlo Barletta (Ba)
Sol. Sall'etti Marco Fenegrò (Col
cap. SaM Raffaele Campofi lone (A p)
Sol. Salvia Vito Tito (Pz)
App Salvietti Antonio Genova
Mar. Ord. Sairino Benedetto Capaci (Pa)
cap Sall'o Arntando Venaria (To)
cap Salzano Rosario Sale rn o
Sol. Sambencdetto Anton io Chieti Sta zione
So l. Sambuco Pietraoton io Gessopalena (Ch)
cap magg. Sambin Marco Roma
Mar. Ca. Sammarco Cosimo M,U1a (Vt)
Cap. Samp icri Andrea Padova
Sol. Santanocito Salvatore Paierno (Agì
Sol. Santapà Cesare Terni
Sol. Santarclli Fabrizio Montorio al Vomano (J'ei
Cap Santarelli Mare.o Roma
Serg Magg. Santarpia Marco Santa Maria la Cari tà (Na)
S. Ten. Santarsierc Donato Sala Consi lina (Sa)
Sol. Santarenere Dino Lentella (Ch)
.\:far Ord Santi Antonio Terni
Mar. Magg . Santilli Remo Remanzacco (Ud)
Serg Magg Santin Celes te Sacile (Pn)
Sol. Santin Ermenegildo Santa Luc ia di Piave (Tv)
Càp Santini fo bri1io Pessano Con Bornago (M i)
Mar. Ca Santini Maurizio Padova
Sol. Santini Simone Fano (Ps)
Serg Magg Santo Domenico Napo li
Se rg. Santo Maurizio Ch ie1 i Stazione (Ch)
So l. Santo Vincenzo Noepoli (Pz)
cap. Santoianni Renato Lupara (Cb)
Sol. Santoni Massimiliano Ca' Vio (Ve)
Sol. Santoro Antonio Fasano (Br)
Serg. Magg. Santoro Antony Roma
Sol. Santoro Francesco Alba
Serg. Santoro Gio l'anni Villa di Briano (Cc)
Serg Santoro Nicola Altamura (Ba)
So l. Santo rocco Mario Enna
ca p Santoro Oscar Pou.o lengo (Bsì
Serg. Magg. Santorsola Armando Udi ne
Sol. Santosuosso Lorenzo Nap,oli
Mar. Ca Sautucci Angelo Tt15l.lnia (Vt)
cap Sanl'ito Qu irino Celan o (Aq)
Magg Sapienza Vittorio Palermo
cap Saporito Paolo Alzan o Lombard o (Bg)
Mar. Orci. Saputo Francesco Guidonia (Rm)
App . Saquella Luigi Sant 'Agaia de Goti (Bn)
Serg Saraceno Pietro Apricena (Fg)
Ten. Col. Saraceno Vincenzo Case,ta (Ce)
Sol. Saracino Antonio Avetrana (Ta)
So l. Saraco Francesco Napoli
Cap Saragò Giorgio Messina
cap. Sardano Tommaso Andria (Ba)
Sol. Sardiello Cosimo Francavill a Fontana (Br)
Cap. Sarnelli Gio vanni Nap,oli
Cap Sarno Elia Pahnru101•a (Ud)
Sol. Sarno Vincenzo Aversa (Ce)
Sol. Sa rtore Alfio Cesano Maderno (\1i)
Sol. Sartorio Marco Secugnago (Jiii
ca p. Sarubbi Pietro Lau ri a (Pz)
Sol. Sassaro Mario Comedo Vicentino (V i)
Cap Sassi Fabrizio Velle1ri (Rm)
Sol. Sassone Ciro Pomi gliano D'Arco (Na)
~far. Ca. Sa trian o Gian Pie tro Cividale de l Fri uli (Ud)
Cap Sa tta Giusep1>e Sassari
Mar. Magg "A" Saturno Vittorio Pord enone
Sol Sauta llarbarino Belpasso (Ct)
S Ten Sautariello Daniele Caserta
Mar. C:i Saulo Giu seppe Roma
Car. Savarese Pietro Vico Equense (i\a)
Sol. Sa varese Rito Po rtici (N a)
Se rg. Magg Sa vari no Benedetto To rino
Sol. Savastano Andrea Bu,,ero (Mi)
Sol. Sav ian 'lichele Cavall ino (Ve)
Sol. Savian toui Mirko Ci ampino (Rm )
Ca p. Sari nelli Felice Catanza ro
Sol. Savio Andrea Garlasço (Pv)
Cap. Savio Franco Tri CSIC
So l. Sberna Dome1ùco Leonfo11 c (En)
Mar. Oril Sborchia Gio vannino Mana (Ytl
Sol. Sborea Ma.ssin1iliano San Seve ro (Fg)
Sol. Sbrulli Nicola Montone (Pg)
Sol. St-accaglia Simone S Ylicliclc di Tiorrc (Pri
Cap Scafella Alessandro Milano
Sol Scafidi Roberto Cislago (Va)
Mar Magg. "A· Scagliola Ciro Fossalta di Ponogni aro (Veì
ca p. Scala Ale5sandro Spili mbe rgo (Pn)
Mar. Ord Scogoamiglio Gennaro Selarg iu s (Ca)
Mar. Magg Scognamiglio Salvatore Pi nzru10 al Tagliamento (Pn)
So l. Scollo Salvatore Monterosso Almo (Rg)
Mar. Ord Scordia Giovanni Roma
cap. Scorza Paolo Villafalleuo (CnJ
Sol. Sco rzoue Andrea Collescipoli (Tr)
Sol . Scotti Giuseppe Cail' ano
Sol. Sco tto Iran Casal eeeio Nol'arn (No)
Car Screti Giuseppe Luigi Gori zia'
Serg Magg Sctibani Salvatore Cahanisseua
Serg Magg Scuccato Dario Pordeno ne
cap. magg. Scuderi Orazio Ro ma
So l. Scuderi Sal vatore Castig lione di Sic ilia (OJ
Serg \'lagg Scuderoni Parei Vi norio Vene10 (TI'}
Car. Scuor Mario Tori no
Serg Scu1>ola Giovanni L' Aquila
Sorella (C.R J ) Scurii Angela Spol!ore (Pe)
Sol. Scutti Danielo S Eusru10 del Sangro
Sol. Sdogati Gabriele Belvedere Ostrense (An)
Cap Sebastiani Enrico Spoleto (Pg )
Sol. Sebas tiani Lu igi
Sol. Secd Davide Milano
So l. Secci Giovann i QuanuSa ni Elena (Ca)
cap. magg . Secri Luca Roma
cap Secolo Michele Jesolo (Ve)
Serg Sedkina Michele Carbonara di Bari (Ba)
Car. Scala Domenico Macerata Ca mpania (Cej Magg Scdran Lu igin o \lloncalicri (To)
cap. Scalabrini Gianluca Limido Comasco (Col ca p Segalin i Fab rilio Novate Mj lanese (Mi)
Ap p. Scalabrino Oscar Geno l'a
Tcn. Scalabroni Stcrano Civi1avecchia (Rm}
Car. Scalas Giuseppe Case na
Sol Scalerandi Luca Barge (Cn)
Sol. Scalzotto ~'lic hele Loni go (Vi)
Sol. Scantamburlo Marco Scorzè (Ve)
So l. Scanzuso Antonio Cormano (.\li i)
CJp Scarabc llo And rea Pado va
cap magg Segalin i Piermichele Verona
Sol Segato Alessandro Lugugnana (Ve)
Tcn. Sella ni Fulvio Rom a
cap magg. Selleri Giuseppe Pogg iomrui no (~a)
Sol. Selli Fabrizi o /\risca (Aq)
cap Se lmin Federico Pa dova
Sol. Selvaggio Tonino Modic.1 (Rg)
cap. magg. Selva rolo Fabio Roma
Sol. Scarafile Emanuele San Pancrazio Salent (Br) ca p. Semeraro Angelo Cisternino (Br)
Sol. Scaramoaa Felice Montem arano (Av)
Serg. Magg Scaran o SaJratore Fa lciano del Mass ico (Ce)
Sol . Sca ra,icci Emanuele Giol' in azzo (R a)
Cap Sca rcella Gianfranco Roma
Car. Semeraro Giambattista Mon1al bano (Br)
Sol. Semilia Marcello Palermo
cap. Semprini Roberto Gabicce Mare (Ps)
Sol. Sena tore ~lassimo Salerno
Sol. ScarceUa Luca Ro ma Sol Senese Franco Campagna (Sa}
So l. Scarcelli Nicola Bari
Cap ScarceUi don Sabino Andri a (Ba}
Sol. Scarfato Gaetano Napoli
Sol. Scarlassarc Luca Malo (Vi)
Sol. Scarlata Giuseppe Mi lano
Cap. Scarpa Andrea Dosson(Tv)
Sol. Scarpiello Antonio Foggia (Fg)
Scrg Magg. Scarpitta Rocco Biagio Roma
Ten. Scarsella Riccardo Viterbo
S. Ten. Scataglini Mau rizio Po1to Potenza Picena (Mc)
Car Scavo Walt er Po 11og111aro (Ve)
Sol. Sceni Massimo Pie ve del Cai ro (Pv)
Sol. Schafer Davide Muggi a (Ts)
Serg. Magg. Sche mber Antonio Treviso
Sol Sc hembri Alfonso Napoli
Sol. Senor Fabrizi o Borgone Susa (To)
Rrig. Sensini Stefano \'lent ana (Rm )
So l. Se11 on i Alessandro Roma
Sol Scpe Vincenzo Napoli
Sol Sequenza Ruggiero Rarleua (Ba)
Sol. Serafini Andrea Lucrezia di Canoce10 (Ps)
cap . Serafini Mauro Bcrra
Brig Serafino Vladimiro Bari
Serg. Magg. Se rgi Pantaleo Roma
Ten. Col. Sergio Davide Bari
Sol. Serini Luigi Travagliato (Bs )
Sol. Selio Davide Bologna
Mar. Ord Serio Pantaleo Mariano del Fri uli (Go)
cap Seruia All'ssandro San Giorgi o a Cremano (Na)
Sol. Serpico Anton io Scisciano (Na)
Sol. Schenk Oskar Laives (Bz) .\1ar. Ca Serra Carlo Pordenone
Car. Scherillo Giovanni Napoli
Serg. Magg. Schiaffino Marco Vite rbo
Sol. Serra Roberto Tav iano (I.e)
Magg Serraino Nico lò Palerm o
S. Ten Schiari Antotùo Tol mezzo (Ud) cap Serrani Manuele Appignano (Te)
cap. Schiaione Luigi Arpinova (Fg) ca p. Serraralle l)anilo Vill afrn nca Piemonte (To)
.\ll ar. Ord. Schilirò Aldo Viterbo
Sol. Schiralli Sal vatore Modugi10 (Ba)
Cap Schirra Roberto Genova
Sol Scbivazappa Enrico Treviso
S. Tcn. Scluui tz Johannes \ll ilano
Scrg Magg Sciaccaluga Fabrilio Vilerbo
Sol. Sciagura Francesco Fogg ia
Sol. Scialpi Pasq ual e Palagiano (l'a)
Sol. Sciancalepore Giovantù Tirrenia (Pi )
Sol. Sciarri Luca Casalgrasso (Cn)
Sol Sciarrill o Damiano Del ice10 (Fg)
Sol Scigliano Gianni Lanarico (Cs)
cap. magg. Sciascia Berardo Cupello (Ch)
Sorella (C.RI. ) Sciortino Lorenza Pal ermo
Sol. Sci useo Vincenzo Cerignola (Fg)
Serg. Magg Scivolo Giuse1>pe Roma
cap magg Scogl io Giovanni S Maria Capua \'etere (Ce)
Sorella (C.R.I.} Scrvalli Adriana \'l oao (Bgl
cap. Sestili Massimiliano Tuscania··
Sol. Sest ini Ettore Firenze
Sol. Sette Enrico Cesano Boscone (Mi )
Sol. Smrgnini Simone Melzo (Mi)
Sol Severini Andrea Roma
Magg. Severini Domenico Palmanova (Ud)
Sol. Sgamu!Ta Vincenzo Monlerosi (Vt)
Sol. Sgatra Giulio Andria (Ba)
Sol. Shatzer Hubert Bressanone (Bz)
Mar. Magg ' A" Sibio Vincenzo Civitm•ecchia (Rrn)
Serg Sica Roberto San Nicola la Strada (Cci
cap. Siccardi Gianfranco Canale (Cn)
Mar.Ca. Siccu Giuseppe Remanzacco (Ud)
Sol. Siciliano Fabio Camposano (Na)
cap. magg. Siclari Domenico Reggio di Ca labria
Sol. Sicorello Onofrio Aragona (Ag)
cap. Sicuri Enrico :Vlilano
Sol Si dhoum Mohamed Bergamo
Ten . Sidoni Sergio Avezzano (Aq)
cap Signor Diego Castelcucco (Tv)
Cap. Signorini Robe rto Fi renze
Sol. Sigolo Paolo Barbona (PdJ
Sol. Silra 'l'lassimiliano Cinisell o Balsamo (Mi)
Sorell a (CRI.) Silrerio Anna Pescara
So l. Silrestri Alessio Roasio (Ve)
Cap. Silrestri An tonio Viterbo
So l. Silres tri An tonio Civitella Roveto (Aq)
Sol. Sil vestri Catello Scafati (Sa)
Sol. Sil ves tri Stefano Pescara
So l. Sill'es tri Umberto Verbicaro (Cs)
Sol. SiMani Auro Roma
Sol. Simeoli Sal l'atore ~fognano (Pg)
ca p. Sime on Diego Maserada sul Piave (TI')
Sol. Simi onato Gionnj Scorzè (Vei
Serg Magg. Sim ione Gi useppe Santa Marinella (Rrn)
Cap Simone Angelo Carnpoli Appennino (Fr)
Cap Simone Francesco Udine
Serg. Magg. Simone Gab riele Foggia
Sol Simone Salvatore San Pancrazio Salen1. (Br)
Cap. Simonelli Marzio Roma
Sol. Simonetti Giuseppe Carbonara di Ko la (Na)
Sol Simpatia Filippo Caivano (Na)
So l. Sinatra Roberto PrioloGargallo (Sr)
Serg. Magg. Sindaco Antonio Fano (Ps)
cap magg. Singuaroli Dal'ide Limbiate (Mi)
Sol. Sinigaglia Da11de Ambrogio (Fe}
Sol. Sinigaglia Nicola Lozzo Atestino (Pd)
So l. Sinopoli Mario Tars ia (Cs)
cap magg. Siragusa Mimmo i'vfisilmeri (Pa)
Serg. Magg Sirch Federico Udi ne
cap. Siro 'lichcle Palornbaio (Ba)
So l Skabar Peter Trieste
Sol. Smaniotto Karl Ottorino Velletri (Rm)
cap. Srnera Sergio Vetralla (Vt)
Sol. Smorgoni Adalberto Rovato (Bs)
Sol. Soaie Mass imiliano Cassino (Fr)
cap Socal Stefano Villorba (Tv)
cap. magg. Socal Stefano Lancenigo (Tv)
Sol. Socillo Paolo Pono d'Ascoli (Ap)
Serg Soddu Samuele Ge noni (N u)
Mar. Magg "A" Soggiu Leonardo Porde none (Pn)
Sorella (C.R.I.) Solari Sil1·ia Genova
Sol Solcia Ferdinando Grezzago (M i)
Ma r C3 Spedicato Carlo Gu idonia (Rm)
Mar Magg . Spera Ciro Roma
Sol. Speranza Brun o Bovali no M. (Re)
Scrg Spera nza \'lic hele Casoria (Na)
Mar Ca. Sperduti Stefano Civitavecchia (Rm )
App Spina Lu igi 'l apol i
cap. Spinella Stefano Vill averla (V i)
cap magg. Spin elli Stefan o Cernusco sul Naviglio ~fi)
Sol. Spinello 'ilassimiliano 'ililano
Mar Ord. Spinelli Carlo Roma
Scrg. Magg. Spinoni Maurizio Ronciglione (Vt)
Sol Spisto Michele Maddaloni (Ce)
Ten Col. Sportelli Alfonso Firenze
Sol. Sposato Robe rto Spezzano ~lo)
Sol Sposini Sterano Roma
Sol. Sprengher Lorenzo Sondrio
Sol. Squarzina Mi rko Masera di Padova (Pd)
Sol Sc1uillace Giuseppe Inveruno (Mi)
Car. S11uillaci Anton ino Centuripe (En)
Cap S11uittieri Giovanni Samo (Sa)
5. Ten. Stabile .M auri zio Ro ma
Sol. Stablum Mass imo Malè (Tn)
cap. magg Stamerra Valerio Talsano (Ta)
Cap Stampete Brizio Vi terbo
S. Ten. Stani Francesco '.vloua di Livenza (T,•)
Mar. Magg Stanisci Cosimo Tori no
Sol. Stano Massimili ano Sameramo inColle (Bai
Serg Stasi Alessandro Brindi si
Sol . Stasio Salva tore Napol i
Sol Stal'ale Emanuele Bi signano (Cs)
Sol Stal'e Diego Codroipo (Ud)
Sol. Steccanella han Giovanni Ch iampo (Vi)
cap Stefancic Maks S. Dorligo della Valle (Ts)
Se rg . Stefanelli Alessandro Roma
Sol. Stefanelli Sertlo Asciano (Si)
Mar. Ca Stefani Americo Tarqu inia (V t)
Car. Stcfani Bruno Grigno (Tn)
cap. Stefani Jean Vincent Grollaglie (Ta)
Mar. Ca . Stefani Romeo Villa 5. Giov Tusc iaiVt)
Sol. Stefano Leonardo Paola (Cs)
Mar Ca Stefanoni Paolo Conegliano (Tv)
Serg Magg Stella Alessandro Roma
Sol. Stella Alessandro Busto Arsizio (Va)
Cap. Stella Antonio Roma
cap. Ste lla Dav ide Velod'Astico{Vi)
Sol Stellato Ma rco Mouanica (Bg)
Sol. Stenta Alfo nso Casacanditella (Ch)
Car Sternativo Giuseppe Rom a 'ilar. Ord Solferino Gianni Tries te cap Sterzi Raul Vero na
cap . Soldati Stefano Ravenna
S. Teo. Soliani Mattia Luzzara (Re)
So l. Stevanin Andrea Villa Estense (Pd)
S Ten. Solidoro Maurizio Bri ndis i cap Stigliano ~icola Nova Siri ~l t)
cap. Solito Quirico Cisteruiuo (B r)
So l. Sommal'illa Bruno Moena (Tn)
Sol. Stimoli Pietro Torin o
Sol. Stippi Sergio Cand iolo (To)
cap. magg. Somme Ila Mauro ~apoli Sorella (C.R.1.) Stizzoli Gabriella Padova
Sol. Sopini Ivan San Zeno Naviglio(Bs)
Sol. Sorce Onofrio Bompensiere (Cl)
cap Soregaroli )laurizio Gra,•ello na Toce (No)
Sol Soricone Marco Pescina (Aq)
Sol Sormani Emanuele Viganò (Co)
Mar. Magg. Sorrentino Antonio Bussolengo (Vr)
Car. Sorrentino Giovanni Lido di Ostia Levante (Rm)
cap Sosso Gianluigi Nonantol a (Mo)
Mar. ~fagg. Sozzi Wainer Rovere<lo inPiano (Pn)
cap. magg Spada Marco Lug agn ano (V r)
So l. Spada Matteo Sega (V r)
App. Spadaro Giuseppe Palermo
S Ten. Spagnol Aldo Bologna
Sol. Spagnolo Antonio Isola di Capo Rizzuto (Cz)
Sol. Stocco Canilllo Carmignanodi Brenta (Pd)
Sol. Stocco Simone Cerea (Vr)
Sol Stockner Augusto Bressanone (Bz)
Sol. Stokely Alessandro Trieste
Cap. Stornelli Riccardo Roma
Sol Storniolo Andrea Gorizia (Go)
S. Ten. Storri Federico Sori ano nel Cimino(Vt)
cap Storti Giovanni Clùarnpo (Vi)
Sol. Stranlsci Saverio To rino
Sol. Stranisci Vincenzo Carunclùo (Ch}
Sol. Stradiotto Pie ro Treviso
Mar. Magg. Strangis Umberto Venezia Mestre
Sol. Strati Ferdinando Villarbasse (To)
Sol. Strazluso ~icola Tolve (Pz)
Sol. Spagnolo Cosimo San Pietro Vernotico (Br) cap rnagg. Strazzante Giuseppe Vercelli
Ten. Spagnuolo Angelo Ronna
Sol Spagnuo lo han Limitp (:Vti)
cap Spallacci Roberto Roma
Serg. Spano Antonio Campi Salentina (Le)
Serg Spano Giuseppe Alghero
cap. Spano Simone Toritto (Ba)
Cap Sparano Roberto Firenze
cap magg Spa talisano Antonio Porto Ernpedocle (Ag)
Sol. Spal'ara Santi Tori no
cap. magg. Speccbiulli Nicola Apricena (Fg)
Sol Strazzulli Nicola Qualiano (Na)
Sol Striato Damiano Marcon (Ve)
Sol. Strignano Michele Barlena (B a)
Serg Jiagg Stroffolino Antonio Cordenons (Pn)
Sol. Stropeni Massimiliano Lierna (Co)
cap Struntla Fabrizio Biassono (Mi)
Sorella (C.R.I.) Struzzolino Anna Campobasso
Sol. Sugameli Leonardo \1odena
Mar. Ca. Suglia Gianni Santa Marinella (Rm)
Sol. Sulpizi Giovanni Teramo
App
Tabe llario Tommaso Gorizia
Sol Taboni Paolo Nave (Bs)
cap Tacchetto Ernesto Saccolongo (Pd}
Sol. Tacconelli Fa bio Crecchio (Ch)
Sol Tadd io Giuseppe S Stefano del Sole (A 1')
Serg TalTuri Francesco Tean o (Ce}
Sol . Tagl iarmi Fabiano Imola (Bo)
Sol Tagliaferri Gian Luca Ri ano (Pr)
Serg. Taglialierro Antonio Maddaloni (Cc)
Sol Tagliatt i Roberto Carbonara al Ti ci no (Pv)
cap magg 'l'aldone Jii lippo Carbonara di Bari (Ba)
Sol Talluto Sal1'3tore Milano
Serg Magg Talocci Luig i Serafino Roma
So l. 'l'alone Gianluca Lanciano (Cli)
So l. Tamagno Fabio Gass ino Torinese (To)
Serg. Tambur lini Mario Moim acco (UdJ
So l. Tanese Lorenzo Polignano a Mare (Ba)
cap. magg Tanfani Stefan o Chiru avalle (An)
cap. magg. Tantimonaco Angelo Foggia
Cap Tanza rella Michel e Tuscania (VI)
Magg Taran i Claudio Ch ieìi
Sol. Taras Giuseppe Massalengo (1'1i)
Sol Tardi vo Giuliano Cusano Milani no (Mi)
So rella (CRJ) Ta1 i cco Maria Teresa To rino
Sol Tari cco }laurizio Nruwle (Cn)
Sol. Tarin i Fabio Os1ia Antica (Rm)
Magg Tarqu ini Alfo11so Spamnise (Ce)
So l Tarquini Carlo Rocca Priora (Rm)
cap. magg. Tarquinio Danilo Villetta Barrea (Aq)
Ten. Col. Tanicone Cataldo Ci111avecchia (Rm)
So l. Tarsia Salvatore Spe2.1.ano Albanese (Cs)
Serg. Ylagg. Tartaglione Lore1120 )llarcianise (Ce)
cap. magg. Tasselli Sandro Racale (Le)
Sol. Tassello Alessio Ca' Vio (Ve)
Sol. Tassielli Giuseppe Cassano de ll e Mu rge (Ba)
Sol . Tasson e Alessandro Varese
Cap Tieppo Ma uro Croc-elta de l Montello (TI')
So l. Tilocca Antonio Grottag Li e (Ta)
cap Tiozzo Luca Sournmui na (Ve)
So l. Tiozzo Sante Colleg no (ToJ
Sol Tirico Giovanni Muggiò (Mi)
Cap Tirico Michele Bari
Sol Tironi Roberto Madone (Bg)
Sol. Tirozzi Michael Suno (l\oJ
Ten Col. Tirri Giancarlo >lapoli
cap. Tuo ~'!arco Samone (Tn)
Sol. Titla Daniele Lissone (M i)
Gen. Il . To baldo Antonio Roma
Sol . To baldo Filippo Saccolongo (Pd )
Sol Todcsco Marco San Bonifacio (V r)
Sol. Todesco Roberto Moraro (Go)
Sol. TolToli Stefano Grn aro (Ve)
Sol. ToJTul Ma uri'liO Verona
Sol. Togni Er iberto UrgJlano (Bg)
ca p. Tognon Angelo Maitignacco (Ud)
Ten. Col. Tognon Sandro Udine
Sorella /C.R.l.J Tolain i Mara Rapallo (GeJ
Mru· Magg Tollo Lu igi Lai ves (Bz)
So l. Tolom io Mirko Treviso
So l. Tololli Mario Lumezzane (Bs)
cap. Toma Crist ian Tremezzo (Co)
Sol. Toma Enrico Pieve Emanuele (:vii)
Sol. Toma Jila 1fo Taurisano (Le)
cap Tomaino Angelo San Pietro Apostolo (Cz)
cap. Tomasella Dal'ide Zelari no (Ve)
Sol. TomasieUo Fabio La Loggia {To)
Sol. Tomasini Mass imo Pelugo (Tn)
cap. magg. To masoni OIMero ~fa ninengo (Bg)
Serg Magg. Tomassi Ambros iano Roma
Sol. To mba Alberto Lonigo (Vi)
Sol. Tombolan Wal ter Cinadella (Pd)
Sol Tomco Giol'anni Roma
Sol Tassone Battista As1 i Sol Tomezzoli Vi nicio Lazise (Vr)
Serg Tatasciore Genuino Bucchia ni co (Ch)
App Tatullo Gio van ni Carbonara di Ba ri (Ba)
ca p. Tommasello Ivan Segra1e (.'vii)
Sol. Tomma5ini Michele Domeg li ara /Vr)
Sol. Tauccr Cristiano Trieste Sol. Tonello Denis Loregg ia (Pd)
Sol. Tal'ano Stefano Campoformido (Ud}
Cap. Tarern iti Giuseppe Caianzruoo Lido (Cz)
Sol. Taiolin i Mauro Fabriano (An)
Mar. Ord. Tecce Eugen io Teramo
Sol. Ton etto Stefano Tre1 iso {Tv)
So l. Ton i Lorenzo Ponsacco (Pi)
So l. Tonn i Bruno Serle (Bs)
So l. Tons iello Michele Casena
So l. Tedesc hi Daniele Ma11ina Franca (Ta) So l. Toosuso Santino Cologno Monzese {Mi)
cap Tedesc hi Maurizio Casciago (Va)
$erg. Tedesco Dante Apricena (rg)
Car. Tegas Piero Genol'a
Sol Telesca Angelo A1e l!a (l'z)
Cap Telest'll Giuseppe Torino
Sol Tellatin Massin10 Gallicra Veneta (Pd)
Brig. Tellini Andrea Roma
Sol Tellini Bruno Ro nchi Dei Legi onari (Go)
Te n Tontnro Riccardo Merano (Bz)
Sol Toppi Massimo Castel Gandolfo (Rm)
cap Toracchio Christian Corbella (Yli)
Sol. Torac.chio Sandro Ca.saLi ncomrada (Ch)
Tcn. Tornaboni Carlo Tavagnacco (Ud)
Sol Tornati Andrea Pesaro (Ps)
Sol. Tornello Mo naitro Ivrea (To)
cap. magg. Tornielli Felice Pal'ia
Sol. Tempcs ta Alfonso Mate ra S. Ten. To ros Giorgio Trie11e
Serg Magg. Tempesta Romano Rieti
Sol. Torrcgrossa Giuseppe Pa lermo
Sol. Terlizzi Michele Roma cap. Torresan Luca S Giacomo di Veglia (fv)
Sol. Tcrralavoro Carmine Giffone (Re)
Sol. Tcrranora Giuseppe Oliveto Lucano (M t)
Cap Te rrasi Vincenzo Cefalù (Pa)
Sol. Ters i Paolo Alzru10 Lombardo (Bg)
cap Tmagh i Raffaele Porlezza (Co)
So l. Tmi Francesco Lai a1ico (Pi)
Mar. Ord. 'l'erto Nicola Bru gnem (Pn)
Sol. Teso De,,i Jesolo (Ve)
Sol. 'l'esone Eduardo Napo li
Ylar. .\1agg. Tessari Giovanni Vi1erbo
cap Tessa ro Pio Sovizzo (Vi )
Sol Tcssito re Michele Succivo (Ce)
Mar. Ord Testa Alessa ndro Civitavecchia (Rm )
cap. Tes ta Cristiano Gorlago (Bg)
Mar. Ord. Testa Giorgio Fiume Veneto (Pn)
Mar. Ylagg "A• Tes ta Mariano Rom ans D'I sonzo (Go)
Sol Thoeoi Guuther Curo n Venos1a (Bz)
Sol. To rresan Vittorio Scafati (Sa)
Sol. Torricelli Cris toforo Pozzo di Gualdo Ca n.
Sol Tors iello Mass imo Coll iano (Sa )
Sol Tortoriello Massimo Roma
Cap Toscano Giorgio Milano
Mar. Magg. Toscano Rufino Caserta
cap. Tosi Alessio Se nn a Lodigiana (Mi)
So l. Tosi Massùniliano Agrn1c Conturbia (No)
cap. nK1gg. Tosin Aldo Tczze su l Bren ta (Vi)
Cap. Tositti Paolo Genova
Serg. \fagg. Toson Domenico Socchieve {Ud)
Scrg. Tosti Fabrizio Vitorchiano (Vt)
Y!ar. Magg
Tosti Fernando Capua (Ce)
Sol. Tota Giuseppe Andria (B a)
Mar. Ord.
Tota Riccardo S. Ambrogio Valpolic.ell a (V r)
Mar. Ord. Tota Rim1rdo Domegliara (V r)
Sol Toto Andrea Bo nifati (Cs)
Mar. Ord. Tiano Danilo Roma cap. Traballoni Luciano Desio (Mi)
Se rg Magg. Tiberi Alberto Torre Alfi na (Vt)
So l Ticchi Daniele Pisa
Mar. Ca Trabucco Alcssa nclro Corden ons (Pn)
Sol Traini Mariano Cas1el di Lama (Ap)
So l. Ticozzelli Mauro Robecco sul Naviglio (Mi ) cap. magg. Traini Pierluigi Porto d'Ascoli (A p)
S Teo. Tiepolo i'iicola Noale (Ve)
Bri g Tilli Michele Gorizia
Sol. Tranfaglia Augusto San Giorg io de l Sannio (Bn)
Mar. Ca Tranq uillo Arcangelo Remanzacco (lid)
Car. Trapani Giuseppe Fire nze
Sol. Travaglia Simone Viglian o Biellese (Ve)
cap. Travaglini Attilio Fano (Ps)
Car. Travasso Franco Busto Garolfo (M i)
Sol Treach i Anton io OnoSan Pietro (Bs)
cap. magg. Treachi Gabriele Darfo B0a1io-Terme (B,)
cap. Treccape Massimo Boj ano (Cb)
Sol. Trematore Se rgio Fog gia
So l. Tren na Mas.1imo Tuoro sul Tras ime no (Pg)
So l. Tren tacoste Agostino Misilmeri {Pa)
Sol. Trent ini Alessandro Rov igo
Sol. Trenio Paolo Cariati (Cs)
Sol. Trerelin Gian luca Longare (Vi)
Sol. Trerisan Roberto ~uggiò (Mi)
Sol Tribus Christian Appian o sulla Strada de l (Bz)
Sol. Tries tino Stefano Caltanissett a
Sol. Triftlio Tonino Maiern (Cs)
Serg. );Jagg . Trimarchi Mas.1 imo Rom a
Cap. Tris tano Ma tteo Pomarico (Mt)
Sol. Irivisonno Giovanni Campobasso
Mar. Magg. Irirnli Carlo Spilimbergo (Po)
Sol. Trocca Fabio Trieste
Sol. Trogu Ezio Candelo (Ve)
Sol Troiano Giuseppe Isern ia
cap. magg Trombacco Carlo Cuneo
cap. magg . Tronci Augusto Kuni (Nu)
rnp Trotta Franco Arcisate (Va)
Serg. Magg . Tro, ato Guglielmo Scicli (Rg)
Mar. Ord Trunfio Costantino Villamaina (Av)
App Trunzo Franco Genova
Sol. Truppi Gaetano ~10ntalbano Jonico (M t)
Sol. Truschell i Stefano Castion (Vr)
Sol. Tucceri-Cimmini Feder ico Cerchio (Aq)
Mar. Ca Valen tini Rodolfo Ro ma
cap. Valentino Alb erto Fogg ia
Sol. Valentino Nunzi o Castel di Sasso
So l. Valentiuo Pasquale S Clemente (Cc )
App Valentino Tommaso Gorizia
Cap. Valentino Valerio S. Mari a Capua Ve tere (Ce)
Cap Valenw Paolo Spi limbe rgo (Pn)
Sol. Valerii Stefa no Ro ma
Sol Valerio Mosè S. Ferdinando di Puglia (Fg)
Serg. Magg Valicent i Vincenzo Crnosimo (Pz)
Serg. Magg . Valle Giovanni Fiume Veneto (Pn)
);lar Ca. Vallera Nino Pratola Pcligna (Aq)
Sol. Valletta Roberto Busto Arsizi o (Va)
cap Valtellina Gia ncarlo Seriate (n g)
Sol. Valrano Vito Apice (Bn)
Sol. Valzmh i Alessandro Tortona (Al)
Sol. Vanelli Alessa ndro Pietrasa nl a
Soi Vanni Fabio Forn aci di Barga (Lu)
cap. Vannuccbi Enr ico Pistoia
Sol Vannucci Alessand ro Pi stoia
Se rg. Varano Fabio Catanzaro (Cz)
cap. Varesco Iginio Tesero (In)
Sol. Varlcse David S. Gior~o a Liii (Fr)
cap Varone Giuseppe San Caloge ro (Cz}
S. Tcn Varotto Aldo Verona
Mar. Ca Varricchio Elsio Tre l' iSO
Sol Vassallo Domenico Villaricca (Na)
cap. magg . Vassallo Francesco Pal ermo
App Vassallo Gaetano Palerm o
Serg. Magg . Vecchi Giol'amtl Roma
Teo Col. Vedda Giuseppe Rom a
Sol. Vedoielli Claudio Vobamo (Bs)
cap magg. Vegl iach Marco Trie ste
Sol. Tufariello Luigi Torino cap Vela Paolo Frosinone
Serg \fagg. Tufi Paolo Ciampi no (Rm )
Sol Ve Uardi Roberto Bassano del Grappa (V i)
cap magg. Tulisi Giuseppe Villa S Gi useppe (Re ) Sol . Ve lotto Gen naro Napoli
Se rg. Tummina ro Giuseppe
Sol. Iundo Michele Galatina (Le}
Mar. Magg. I uninetti El.io Laives (Bz)
Se.rg Magg. Tunno Arma nd o Roio Piano (Aq)
Sol. Tuozzo Anto nio Buccino (Sa)
cap magg Turchi Loris Senigallia (An)
Sol. \'endrame Andrea Fiume Veneto (Po)
So l. Venera n Leny Trevig nano (TvJ
So l. Veneruoso Pasquale Torre del Greco (Na)
Sol. Venezia Ca rmine Atri pal da (Av)
Se rg Magg Veneziano An tonio Porcia (Pn)
Sol. Vcntrella Francesco Triggiano (Ba)
Sol Turchi Massimo Sen igallia (An) Scrg. Magg. Vcntriglia Gaetano Torino
Cap. Turco Guido Udi ne
Mar. Ord Turdo Aurelio Rom a
So l. Tu rla Roberto Monte Isola (Bs)
Car. Ven tura Bartolomeo Scicl i (Rgì
Sol. Ven tu ra Lorenzo Sammichel e di Bari (Ba)
So l. Ventura Luca Spezzano Albanese (Csj
Sol. Turturo Salvatore Ruvo di Puglia (Ba) Cap. Ventu ra Massimo Roma
Sol. Turturro Graziano ScgrJtc (Mi}
Car. Tuttobene Filippo Enna
So l. Tuti \'lassirno Balsorano (Aq}
Sol. Ventu ra Vincenzo
Sol. Ve nturelli Luca Valeggio sul Mincio (Vr)
Sorella (C.R.l.) Ventur ini Italia Ancona
cap. Ubertini Amos Cavag lio d'Agogna (i\'o) cap. magg. Venuto Emiliano Santa Marinella (Rm )
So l. Ucc hiell i Calisto Ta vullia (Ps) Sol. Verac hi Roberto Roma
Sol. Ugenti Giuseppe Ostuni (BrJ cap \'era ni Giacomo Baia del Re (Pc)
cap. Uggeri No rberto San Giu liano Mil anese (M i) cap. Verde Gianluca Nuoro
Sol. Ugucc ioni Massimo Col bordolo (Ps) Serg. Magg. Vernarelli Danilo Roccavil'i (Aq)
Sol. lngaro Angelo Ostuni (Br)
Scrg Magg. Ungolo Fr,mco Torino
Sol Urbani Pa.s 11uale Basciano (Te)
Sol. Verniani Giona ta Greve inChianti (Fi)
Sorella (C.RJ ) Verona Marialina Prato (Fi)
Sol Veronese Gilbe rto Olgiate Mo lgora (Co)
cap. Urbisci Antonio Villa Caldari Sol Veronese Roberto Bellusco (M i)
cap. Urgenti Nicola Meda (M i)
Sol. Vero nesi Simone Pastrengo (Vr)
So l. Urgo Antonio Sizzano (No) cap . magg. Verrengia Tiziano Vedano Ol ona (Va)
Se rg Magg Urru Francesco Udine Cap Vesc io lgo Accaria (Cz)
Sol. Urso Antonio Palazzo S Gervas io (Pz)
Car. lirso Giuseppe Misi lme ri (Pa)
Serg. Magg. Vescol'o Alessandro S Sebastiano al Vesul'io ('.'la)
Bri g Vescovo Dario Bari
S Ten. Urso Simone Veron a Serg. Magg. Vescovo Vittorio Ci vitavecchia (Rm)
Sol. Uz-lO Stefano lmola (Bo) Serg Vetraie Montano Montano Antili a (Sa)
Sol. Vaccaro Franco Triuggio (Mi)
Mar Ord. Vaccaro Rosario Palmanova (Ud)
Serg Magg Vadalà Sal'er io !L'Aquila
Sol. Vetrano Antonio Palermo
So l. \lettora to Loris Pi neta di Lai ves (Bz)
Sol. Vettore! Angelo Meduna di Livenza (Tv)
Sol. Vagl ia Gianl uca Castelletto di Len o (Bs) cap. Vettore! Daniele Santa Lucia di Pial'e (Tv)
Se.rg. Magg. Vagliano Mario Aviano (Pn)
Sol. Vairani Fab io Ripalta Gueri na (Cr}
Sol. Valand ro Da1id Villa Agnedo
ca1i. Valbusa Da l' icle Valeg~o sul Mincio (Vr)
So l. Valcauda Marco Camburzan o (Ve)
Sol. Valente Egidio Ses.sano del Mol ise (Cb)
Cap Valen te Michele Ro ma
Mar. Ca Ve ttore! Giacomo Viterbo
Sol. Vettorello Simone Saccolongo (Pd)
Sol. Vettori Giol'anni Tavamelle Val di Pesa (Fi}
So l. Vezzoli Mario Cazzago San :i.1a11 ino (Bs)
So l. Vezzoso Mauro Riva Presso Chieri (To}
cap. Viada na Paolo Padova
Sol. Vian Ernesto Mira (Ve)
Car. Valenti Michele Firenze cap. Vianello Francesco Tre viso
Sol. Valentini Lucian o Camposampiero (Pd)
Sol. Vianello Luigi Ma lamocco (Ve)
Sol. Viancllo Waller Martellago (Ve)
cap. Vicari Luca Paruizaro (No)
Cap. Vicari Luigi Udi ne
cap. Viccconte Clau dio Ca sa] Velino (Sa)
Ten. Viccre Fabio Roma
Sol. Vidal Diego Venezia
Serg Magg Vidili Ma rio Palmanova (Ud)
So l. Viganò Emanuele Besana in Bri anza (Mi)
cap. Vigilante Mich ele San Marco inLamis (Fg)
Cap Vigliotta Ma rcello Cag liari
Brig . Vignali Alessandro Crurara (Ms)
Car. Vigncri Rob er to Canara (Ms)
Serg Villani Alb erto Ferentino (Fr)
Sol. Villano Francesco Roccapiemonte (Sa)
Serg. Villone Giuseppe Matera
Serg. Vinagli Luca Città di Castello
So l. Vincenti Vi Horio Roma
Serg . Magg. Vin ccnzi Francesco L'Aquil a
Sol. Vince112i Michele Fe rrara (Fe)
Sol Vinci Gi useppe Fasru10 (B r)
Car. Vinci Pietro Passo Corese (Ri )
Car. Vullo Rosario Tori no
S Ten. Wright Robcrt Joseph Udine
Ca r. Za barella Franco Vicenza
Sol. Zabeo Fabio Borbiago (Ve)
Sol. Zaccagnino Luca Borgod' Aie (Ve)
Magg Zaccardi Filippo Vasto (Ch)
cap. Zaccarino Wal ter Concorezzo (Mi)
So l Zacchci Emanu ele Viareggio (Lu)
Sol Zacher AloL1 San Candi do (Bz)
cap Z.aia Dario L1Loggia (To)
Sol. Z.aia Mario Souomarina (Ve)
Sol . Zaini Da 11dc Cremona
Sol Zamarchi Marco Chirignago (Ve)
Sol. Zambclli Alessandro Lavenone (Bs)
Sol. Zambclloni Daniel e Sospiro (Cr)
Mar. Ca Zambctta Lorenzo Grosseto
Car. Zambolin Giuliano Pozzonovo (Pd)
Car. Zambolin Giuliano Venezia
Cap. Zanunuto Gi useppe Ahavill a Lilicia (Pa)
.vtar. Ca Zamolo ~fauro Corrnons (Go)
cap magg. Z:m1pieri Cristian Scorzè (Ve)
Sol. Vinci Salvatore Prato (Fi) Sol Zampronio Vanio Montebell un a (Tv)
Serg. Vi ncigu erra Francesco Capua {Ce)
Sol. Vinciguerra Paolo Ca mpobasso
Mar Ord Vinciguerra Raffaele Turriago (Go)
Car. Vin ciprova Giancarlo Milano
cap Vincis Mass imiliano Monserrato (Ca)
cap Vincoli Ma rco Montesilvan o Spiaggia (Pe)
Sol. Zanabon i Adriano Tavazzano Con Villavesco (Mi)
Sol. Zanaboni Giuse ppe Albairate (Mi)
Sol. Zanapa Paolo Petacciato (Cb)
Sol. Zanard i Angelo Pedrengo (Bg)
cap Zanbon Valentino Ma lo(Vi)
So l. Zanca Sandro Descnzanode l Garda (Bs)
Sol. Vinetti Miche! Vercell i Sorella (C.RJ.) Zancanella Carla Trento
Mar. Magg . Vi nti Giuseppe Ci11dale del Friuli (Ud)
cap Viola Joseph Rocca D'Evandro (Ce)
Ten. Viola Paolo Torino
Mar. Ord. Violan te Francesco Palmanova (Ud)
Ten Violante Giovanni Treviso
Sol. Violo Alberto Treviso
Sorella (C. R.l.) Viotti Maria Cristina Vmes (Ao)
Sol. Vi.saggio Vito Castelleno Sopra Ticino (No)
Sol. Viscon ti Antonio Kapo li
App Viscon ti Domenico Vittorio Veneto (Tv)
Sol . Visentin Davide :Vlomagnana (Pd)
Sol. Visentin ~fass im o Venezia
App Visenlin Sih•ano Borgo Podgora (Lt)
Serg. Magg. Vise ntini Denis Udine
Sorella (C.R.l ) Visentini Teresa Lucia Ferrara
cap Vismara Daniel Cormano (M i)
So l. Visone Giuseppe Setti mo Tori nese (To)
Sol. Vispo Cosimo Polignano a Mare (Ba)
Sol. Vitacchio Stefano Varese
Sol. Vitale An tonio Salerno
Sol Zanch i Elio Ponteranica (B g)
Magg Zancla-Candido Mario Pa lermo
Sol. Zanco Alb erto Quarto d'Altino (Ve)
Ten. Za nd olino Vito Rionero inVulture (Pz)
Sol. Zanecchia Massimiliano Montecompatri (Rm)
cap. magg. Zaoette Moreno Treviso
So l. Zanetti Michel e Lu mezzane (B sJ
So l Zanfardino Antonio Cercola (:-l a)
Sol Zangrande Enrico Sch io(Vi)
Sol. Z11ngrandc Enrico Loni go (Vi )
Sol. Z11ni Massimo Pietra Ligu re (Sv)
Sol. l imi Matteo Mi lano
cap. Zanin Mass im o Trevis o
Sol. Zanini Stefano Vero na
Sol. Zanlungo Gabriele Galliate (No)
Mar. Ord. Zannarini Pietro Viterbo
So l. Zanni Alessandro Torino
So l. Zannini Alessandro Piedimonte Matese (Ce)
cap Zanolùtl Filippo Tuenno (Tn)
cap . Zanon llalo Concordia Sagittaria (Ve)
Cap. Vitale Antonio Bicini cco (Ud) Sorella (C..J. ) Zanoni Antonia Bolzano
cap magg. Vi tale Paolo Casale di Carinola (Ce)
Sol. Vi tale Stefano Gioia del Colle (Ba)
Sol. Vitaliano Franco Giri falco (Cz)
cap . magg. Vitalini Giorgio Ceglie del Campo (Ba)
Sol. Vitaloni Alessandro Marina di Carrara (Ms)
Serg. Magg. Vitellozzi Roberto Roma
So l. Viti Claudio Veroli (Fr)
Cap Vitanza Salratore Messina
:Vlar Ca Vitolo Francesco Cerveteri (Rm)
Serg Magg Vitolo Stefano Dignano (Ud)
Sol. Vivaldi Claudio Mori (Tn)
Mar. Ca. Vivenzi Mauro Gori zia
cap. Vil'enzio Tommaso 'iloschiano (An)
cap Vizzarri Giuseppe Larino (Cb)
Sol. Vocale uouardo San Marco in Lamis (Fg)
Sol. Volpato Fausto Cellio (Ve)
cap. Volpato Michele Zianigo (Ve)
Serg. Magg. Volpe Carmelo Bareggio (Mi)
Sol. Volpe Enrico Pozzuoli (Na)
cap magg Volpe Paolo Acquavella (Sa)
Sol. Volpe Renato Vercelli
Cap Volpe Vincenzo Pordenone (Pn)
Mar. Ca. Volpe Vincenzo Sora (Fr)
Sol. Volpi Michele Co rte De' Conesi Concign (Cr)
Mar. Magg Volpi Roberto Roma
Sol Volpi Simone Ponsacco (Pi)
Sol. Volpi Stefano SestoSanGiovanni (M i)
Sol. Volturana Salvatore Palma di Montechiaro (Ag)
Sol. Vono Giovanni Cinisello Balsamo (Mi)
Sol Zanoni Stefano Verolanuova (Bs)
cap. Zanotti Fabio San SebastianoCurone(Al)
Ca p Zanotto Claudio Portogruaro (Ve)
Cap Zanotto Claudio Milano
Serg. Zanotto Massimo Tezze (Tv)
Sol. Zanovello Morgan Roverdicrè (Ro)
cap. Zantedeschi i\icola Fumane (Vr)
Sol Zappacosta Mass imo Chieti
Sol. Zappala Maurizio Scordia (Ct)
Sol. Zaraca Stefano Co mo
~1ar. Ord. Zarbo Giuseppe Treviso
Sol Zari Andrea Trieste
cap . Zattarin Roberto Gi aveno (To)
Serg Magg. Za ttra Lorenzo Zoppol a (Pn)
Sol. Za upa Sereno Piana (Vi)
Car. Zaza Vitantonio Corato (Ba)
Mar. Ca. Zazzaro Francesco Gemona del Friuli (Ud)
Sol. Zazzaron Nicola Creazzo (Vi)
Sol Zecchi Igor Bresso (Mi)
Sol. Zedde Massimo Gifflenga (Ve)
Sol. Zelfrro Salvatore Ragusa
Sorella (C.R.I.) Zecchini Silvia Firenze
~1ar. Ca Zegarelli Vincenzo Cari naro (Ce)
Sol Zelioli Da vide Cicognolo (Cr)
Sol Zenatti Mass imo Sommacampagn a (Vr)
cap magg Zeni Stefano Pergi ne Valsugana (Tn)
Sol. Zenna ~'lichele Parma
cap. Zenodocchio Luca Roma
Sol. Zentile Roberto Kuh1 (Ss)
Sol. Zerbelloni Oscar '.\1 ilan o
Sol. Zerbi Simone Brescia
cap Zerbo Alfredo Cerl' ignano del Friu li iUd)
Sol. Zeua Rosario S,mfAni imo (Ka)
Serg Magg Ziaco Roberto Vignanello (Vi)
Sol. Zilioli Massimo Manerbio (Bsi
Mar. Magg Zincbiri Salvatore San la Marinella (Rm i
Sol Zippilli Claudio Ga mffo iTe)
Sol Zilelonghi Luca Verona
Sol. Zoccatelli Alessand ro Poveg lia no Veronese {Vr)
Sol. Zoccola Antonio Giffon i Sei Casa li (Sai
eap Zodio Erm anno Bauaglia Tenne (Pd)
eap Zoeschg Ch ristoph S. Pancrazio (B zJ
ca1J. Zoescbg Toni Lana (Bz}
cap Zoffoli Antonio Cesenatico (Fo}
cap. Zoglio Giusep pe Vairano Patenora (Cci
App Zollino Agostino Gibell ina (Tp)
So l. Zoni Cesare Conemagg iorc (Pc)
Sore lla (C.R.l.i Zonta Annamaria ( assola (Vi)
So l. Zonla Simone Romano d'Ezze li no (Vi)
Sorella (C. R.l. ) Zortea Maria Pordenone
So l. Zo rtea Pao lo Castelnuovo (TnJ
So l. Zorzeuo Luca Udine
So l. Zo uarelli Massimo Roncade (Tv)
Sol. Zuani Alessandro Mozzocane (Vr)
Sol. Zubb ian i Loredal Castelli Calepio (Bg)
Mar. Ord. Zuccaccia Lu ciano Jometìasco ne (Vi)
Sol. Zucchell i Gio,anni Boffalora d'Adda (Mi)
Sol. Zuccon Gianluca Azzano Decimo (Pn)
Serg. Magg. 'l. ud das Gianluigi Piacenza
Sol . Zull o f'ra ncesco Apice (Bn}
Sol. Zupicicb Ivo Ma rco Basiano Cvli)
Serg Magg Zupo Giorgio Bologna
Cap. Zurl o Giovanni Os1uni (Br)
Cap. Zurlo Giol'am1 i PadOl'a (Pd)
Serg. Magg. Zurru Danilo Roma