IL "NEMICO INTERNO" A TREVISO DURANTE LA GRANDE GUERRA

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L’ultima lettera inviata al vescovo è datata al 12 giugno e fa sapere di essere stato trasferito in una casa privata, nella quale vivono due coniugi, soli, poiché i loro figli e nipoti si trovavano in America. Si dice poi contento del fatto che gli era stato permesso fare da vicario parrocchiale nella località in cui si trovava ora, dato che il parroco stava prestando servizio militare74. Tuttavia, i parrocchiani del luogo non sembrarono affatto felici di questa sostituzione, difatti don Noè riporta che «finora predicai al deserto o poco meno»75. In ogni caso, «non manca il rispetto al prete, né atti di generosità verso la persona per un po’ di buon cuore. Il resto verrà a suo tempo, se come spero, così a Dio piacerà»76. Nonostante le lettere scritte di suo pugno terminino con quella del 12 giugno, si è a conoscenza del fatto che don Noè poté rientrare nella diocesi di Treviso solo nel maggio 1919, quindi quasi un anno dopo la sua ultima corrispondenza. Non tornò però nella sua parrocchia di Sant’Elena, ma venne trasferito a Martellago, nei pressi di Mestre, come cappellano. 3.3.2. Don Callisto Brunatti, parroco di Cendon77 Grazie alla corrispondenza inviata da don Callisto Brunatti 78 a mons. Longhin durante il periodo del suo internamento, si è a conoscenza delle vicissitudini attraversate dal sacerdote tra il dicembre del 1917 e il gennaio del 1919, quando venne reinserito nella sua parrocchia di Cendon, sulle rive del fiume Sile. Il vescovo di Treviso così comunicò al pontefice l’inizio di questa vicenda: 74

Cfr. Lettera di don Carlo Noè al vescovo di Treviso, 12 giugno 1918, ASDTv, Opera di Ricostruzione delle Chiese del Lungo Piave, b. 54, f. 30 75 Ibidem. 76 Ibidem. 77 Frazione del comune di Silea. 78 Don Callisto Brunatti nacque a San Martino di Lupari il 26 giugno 1880. Venne ordinato sacerdote nel 1906 e, dopo essere stato cappellano a Mestre, nel 1913 venne nominato parroco di Cendon, dove rimase per il resto dei suoi giorni, morendo il 23 dicembre 1943.

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Bibliografia

4min
pages 141-146

Conclusioni: Le eredità della guerra

13min
pages 131-140

Castelfranco - San Liberale

4min
pages 127-130

3.3.3. Don Attilio Andreatti, arciprete di Paese

3min
pages 125-126

3.3.2. Don Callisto Brunatti, parroco di Cendon

8min
pages 120-124

Sant’Elena di Silea

5min
pages 117-119

3.3. Sacerdoti arrestati e internati

1min
page 116

3.2.4. Don Francesco Kruszynskj, parroco di Ballò

1min
page 115

3.2.3. Don Antonio Passazi, parroco di Casier

3min
pages 113-114

3.2.2. Don Adamo Volpato, parroco di Vallio

3min
pages 111-112

3.1. Accuse al vescovo

6min
pages 103-106

2.2.4. Altri

5min
pages 95-98

nell’ultimo anno di guerra

6min
pages 99-102

2.2.3. Suddito germanico Hermann Krüll (Treviso

4min
pages 92-94

2.2.2. Barone Ferdinando Bianchi (Mogliano Veneto

4min
pages 89-91

2.2.1. Conti di Collalto (Susegana

9min
pages 83-88

di Paesi nemici

9min
pages 77-82

parroci, personale medico e piccioni

9min
pages 71-76

2.1.3. Censura epistolare e telegrafica

4min
pages 68-70

2.1.2. Addetti ai servizi di poste e telegrafi

4min
pages 65-67

2.1.1. Donne che sposano soldati

4min
pages 62-64

cittadini italiani

3min
pages 60-61

1.1.1. La rivolta nelle campagne

6min
pages 30-33

Introduzione

28min
pages 7-24

la guerra»: i Comitati d’azione per la resistenza interna

15min
pages 47-56

Carabinieri, spie e sudditi di Paesi nemici a Treviso

4min
pages 57-59

1.1. Il dissenso e la protesta popolare in Italia

4min
pages 27-29

1.1.2. Le agitazioni nei centri urbani e nelle fabbriche

9min
pages 34-39

1. Dissenso e protesta popolare

2min
pages 25-26
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