IL "NEMICO INTERNO" A TREVISO DURANTE LA GRANDE GUERRA

Page 131

CONCLUSIONI: LE EREDITÀ DELLA GUERRA

Questo lavoro di tesi, e la relativa ricerca archivistica su cui esso si è ampiamente basato, hanno permesso di ricostruire e di mettere in evidenza il grave clima di tensione diffusosi nel territorio trevigiano nel corso della Grande guerra, provocato in special modo dall’assiduo (e reciproco) controllo della vita privata dei civili – prevalentemente attraverso

l’estensione

dell’elemento

del

«sospetto»,

con

il

conseguente uso e abuso dello strumento della denuncia –, e dalla repressione non solo dell’aperto dissenso nei confronti della guerra, ma anche di qualsiasi opinione giudicata contraria all’interesse nazionale; tale risultato è stato ottenuto soprattutto mediante l’individuazione di quei precisi strumenti coercitivi – repressione, sorveglianza, reclusione – messi in atto dalle autorità italiane nel corso degli anni bellici nei confronti di alcune categorie di cittadini, i cosiddetti «nemici interni». Sebbene l’area d’indagine a cui è stato fatto riferimento corrisponda in larga parte alla provincia di Treviso, gli elementi emersi nel corso della ricerca possono offrire alcuni spunti di riflessione di più ampio respiro rispetto alle eredità che si ritiene la Grande guerra abbia trasmesso al primo dopoguerra e al fascismo o comunque, in generale, ai regimi totalitari instauratisi in Europa nei due decenni successivi al conflitto. La crisi del sistema liberale, la polarizzazione ideologica – inaugurate proprio con la Prima guerra mondiale – e il radicarsi di alcuni dei principi che staranno alla base dei totalitarismi degli anni Venti e Trenta sono parte dei temi qui rilevati e trattati, i quali, a loro volta, sono il fulcro del volume del 2007 di Enzo Traverso, A ferro e a fuoco. La guerra civile europea 1914-1945. L’autore, nel suo lavoro, sostiene che la Grande guerra costituisca uno spartiacque nella storia contemporanea europea, poiché con essa si chiuderebbe il XIX secolo 131


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook

Articles inside

Bibliografia

4min
pages 141-146

Conclusioni: Le eredità della guerra

13min
pages 131-140

Castelfranco - San Liberale

4min
pages 127-130

3.3.3. Don Attilio Andreatti, arciprete di Paese

3min
pages 125-126

3.3.2. Don Callisto Brunatti, parroco di Cendon

8min
pages 120-124

Sant’Elena di Silea

5min
pages 117-119

3.3. Sacerdoti arrestati e internati

1min
page 116

3.2.4. Don Francesco Kruszynskj, parroco di Ballò

1min
page 115

3.2.3. Don Antonio Passazi, parroco di Casier

3min
pages 113-114

3.2.2. Don Adamo Volpato, parroco di Vallio

3min
pages 111-112

3.1. Accuse al vescovo

6min
pages 103-106

2.2.4. Altri

5min
pages 95-98

nell’ultimo anno di guerra

6min
pages 99-102

2.2.3. Suddito germanico Hermann Krüll (Treviso

4min
pages 92-94

2.2.2. Barone Ferdinando Bianchi (Mogliano Veneto

4min
pages 89-91

2.2.1. Conti di Collalto (Susegana

9min
pages 83-88

di Paesi nemici

9min
pages 77-82

parroci, personale medico e piccioni

9min
pages 71-76

2.1.3. Censura epistolare e telegrafica

4min
pages 68-70

2.1.2. Addetti ai servizi di poste e telegrafi

4min
pages 65-67

2.1.1. Donne che sposano soldati

4min
pages 62-64

cittadini italiani

3min
pages 60-61

1.1.1. La rivolta nelle campagne

6min
pages 30-33

Introduzione

28min
pages 7-24

la guerra»: i Comitati d’azione per la resistenza interna

15min
pages 47-56

Carabinieri, spie e sudditi di Paesi nemici a Treviso

4min
pages 57-59

1.1. Il dissenso e la protesta popolare in Italia

4min
pages 27-29

1.1.2. Le agitazioni nei centri urbani e nelle fabbriche

9min
pages 34-39

1. Dissenso e protesta popolare

2min
pages 25-26
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.