UN ALTRO NOVECENTO
che comprendeva anche elementi di altri partiti. Si formò intanto un secondo movimento (Balli Kombëtar, Fronte nazionale), filo-occidentale, antisovietico e soprattutto deciso a conservare il Kosovo all’Albania. Come in Jugoslavia e in Grecia, le due fazioni si unirono temporaneamente nel 1943, su ispirazione britannica e sovietica, in un Comitato di salvezza albanese, mentre gli jugoslavi imponevano al loro protetto Hoxha di non sollevare il problema kosovaro 54. La svolta intervenne, dopo la resa italiana del settembre 1943, con l’occupazione tedesca. A differenza degli italiani, i tedeschi non osteggiavano un sovrano albanese ed erano disponibili al ritorno di Zog. Per aumentare il consenso della popolazione e attirare Balli Kombëtar nel nuovo governo, essi attuarono una decisa politica di sostegno alle richieste albanesi sul Kosovo. La divisione SS “Skanderbeg” avviò nel 1943-44 una campagna di pulizia etnica antiserba. Nel maggio 1944, infine, i comunisti di Hoxha formarono un Consiglio antifascista di liberazione nazionale sul modello jugoslavo; poi, a ottobre, un governo provvisorio di ispirazione dichiaratamente comunista che prese il potere poche settimane più tardi, in seguito al ritiro delle truppe tedesche. Il partito di Hoxha, che all’inizio del 1944 aveva sposato tesi nazionaliste per acquistare consensi, tornò sulla precedente posizione di indifferenza verso la questione kosovara, imposta dalla tutela jugoslava. In Kosovo, tuttavia, gli animi si infiammarono e dal dicembre 1944 all’autunno 1945 una vasta insurrezione popolare, diretta da gruppi nazionalisti albanesi favorevoli all’annessione della regione all’Albania, sfidò il nuovo governo jugoslavo e il movimento partigiano comunista. La regione venne dichiarata “zona militare” e la repressione costò la vita a migliaia di persone. Nel luglio 1945, a insurrezione ormai quasi liquidata, il PCJ sancì l’appartenenza del Kosovo alla Serbia come regione priva di autonomia 55.
2.5 Gli alleati/satelliti del Reich La fascia dei paesi carpatico-danubiani alleati del Reich compresa tra la Slovacchia e la Bulgaria costituì una zona relativamente pacifica e vivibile per la grande maggioranza della popolazione fino al 1944. Retti da regimi variamente autoritari con tendenze fasciste, essi dipendevano economicamente e politicamente dal Reich in diverso grado: massimo per la Slovacchia, minimo per la Bulgaria. Il loro contributo allo sforzo bellico nazista nella campagna sovietica del 88