NARRATIVA
ILLUSIONI
C
adevo vittima di quella nebbia d’autunno e il gelo nel sangue mi faceva tremare: una corsa ed ero al caldo tre passi ed ero a casa. Ma d’altra parte si sa il buio attrae e la paura si fonde col dolore. In quella noia cercavo un amico, unico appiglio nel vortice beffardo. E pensavo davvero di averlo trovato, quel pomeriggio sembrava aver fermato il tempo: ingenui sorrisi tenero affetto puro piacere. Fu quando mi illuse e poi mi abbandonò che conobbi l’apatia. Era quella la vera natura di un amico? Con le lacrime agli occhi, sola e al freddo sentivo solo il sussurro di un mondo spietato: parole infernali parole bestiali.
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Vittoria Castelli VG