Fixing 2023 nr. 8

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Editoriale

UE, si impari dal caso Amazon

La querelle infinita sulle consegne di Amazon sembra finalmente essere arrivata al punto fondamentale, che poi era quello iniziale, già tanti anni addietro: la monofase e chi deve versarla. Il “trucchetto” di spostare il domicilio sammarinese in Italia durante la fase di registrazione e acquisto è durato anche troppo ed è un bene che sia stato risolto da Amazon stessa, perché di fatto importare in esenzione IVA è una cosa, ma importare anche senza versare la monofase assume il profilo dell’illegalità. Ma al di là di questo (a meno che lo Stato non voglia chiedere conto agli ingenui - o furbi? - utenti sammarinesi), il problema vero è un altro: San Marino non è mercato per Amazon, per cui non consegnerà più sul Monte Titano, privando tutti i sammarinesi dei propri servizi. Cattiva Amazon? Forse, ma allora sono cattivi anche tutti gli altri marketplace e servizi digitali (o anche fisici, come certi corrieri) che hanno escluso San Marino dalle proprie attività, per non parlare di tutte le altre esclusioni, vincoli e ostacoli che ci sono in altri contesti. Però i cittadini vorrebbero quei servizi e si lamentano. Averli, però, significa abbracciare le regole dei mercati e non, al contrario, piegarle ai propri vantaggi come era l’esenzione contemporanea di IVA e monofase. Non storture, ma appunto servizi e possibilità, alla pari degli altri Paesi. Ricorda qualcosa? Sì, quell’Unione Europea con cui San Marino si sta confrontando per giungere ad un Accordo di Associazione proprio per avere gli stessi servizi e le stesse opportunità dei Paesi membri. E l’unico modo per averli è un Accordo con l’UE, non c’è altra via.

ANIS al FMI: “Servono energia e competitività”

Gli Industriali: “Le nostre imprese si sono dimostrate resilienti, ma ora occorrono riforme strutturali, regole chiare e mercato libero”

“Il 2021 e soprattutto il 2022 hanno visto numeri straordinari per l’industria sammarinese, che si sono tradotti in fatturati, investimenti e occupazione. Ora c’è stato un rallentamento, ma per il 2023 restiamo moderatamente ottimisti, ma occorre mettere in campo interventi decisivi per l’energia, sia sul piano degli investimenti che del superamento del regime di monopolio e liberalizzare il mercato, e il completamento delle riforme che attendiamo da tempo, come l’IVA e una maggiore flessibilità nel mercato del lavoro. Non chiediamo aiuti, ma di poter competere alle stesse condizioni delle imprese degli altri Paesi”. Questa la posizione di ANIS ribadita anche al FMI nel corso dell’incontro in cui si sono confrontati nell’ambito della visita a San Marino.

Bartolucci alle pagg. 6-7

spazio riservato all’indirizzo alle pagg.8-11 a pag.5 a pag.3 La scultura di Bini “vola” sul Titano Aumentano gli incidenti con feriti C ultura V iabilità Meno “crediti dubbi lordi” per 12 milioni B anche
Anno XXXI - n.8 - 1,50 euro Direttore Daniele Bartolucci Venerdì 3 Marzo 2023

Il condominio guarda con attenzione il futuro

Il 10 marzo grande attesa per il convegno organizzato da ASACON

La particolare forma di comunione del condominio, i compiti dell’amministratore e dell’assemblea dei condomini, la gestione del cantiere e gli incentivi statali. Questi alcuni dei “cantieri” che verranno discussi e analizzati in occasione del convegno “Il condominio: verso il futuro”, organizzato dall’Associazione ASACON il 10 marzo dalle 14.30 in poi all’interno del Centro Congressi Kursaal (ingresso gratuito, prenotazioni e info: associazione@asacon. sm - 337 1010866). Il convegno vuole essere l’occasione per analizzare e far conoscere la proposta di legge “Il Condominio degli edifici” prossima alla presentazione, condividendo professionalmente le esperienze e le conoscenze della materia condominiale con la partecipazione di Professionisti, Esperti ed Onorevoli di San Marino e dell’Italia. Le osservazioni forniranno validi elementi al fine di rendere più semplice la vita in condominio con una regolamentazione chiara, semplice e innovativa che potrebbe divenire un esempio per la giurisprudenza di altri Stati. L’iniziativa – che prevede il riconoscimento di crediti formativi (San Marino: amministratori di condominio, avvocati, commercialisti ed esperti contabili, geometri e architetti; Italia: architetti (CFP 4) e amministratori di condominio ANACI) - ha anche lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza sammarinese sull’importanza di adottare la legge sul condominio; una necessità ormai non più procrastinabile. Se un tempo il condominio era considerato un’anomalia, oggi è una normalità. Le esigenze dei cittadini sammarinesi hanno portato ad una modifica del mercato immobiliare, le unità immobiliari all’interno dei condomini sono aumentate considerevolmente e diminuite le case unifamiliari. Sarà l’occasione per chiarire alcuni principi fondamentali del condominio, più nello specifico verrà illustrata la particolare forma di “comunione”, i compiti e i poteri dell’amministratore e

dell’assemblea condominiale. Oltre al tema giuridico verranno approfonditi gli aspetti riguardanti gli incentivi fiscali, la gestione del cantiere e le

pratiche relative alla ristrutturazione edilizia. L’Associazione ringrazia tutti coloro che hanno sostenuto l’iniziativa, le aziende, le Associazio-

ni, gli Ordini Professionali, le Istituzioni, ospiti e relatori.

Programma e interventi

Il Convegno si apre alle 14 con

l’accreditamento dei partecipanti e apertura area espositiva. Alle 14:30 l’inizio ufficiale con l’introduzione dell’Amm.

Presidente dell’Associazione Sammarinese Amministratori Condominiali. A seguire le parole di Fabio Righi (Segretario di Stato Industria Artigianato e Commercio) e di Stefano Canti (Segretario di Stato Territorio e Ambiente).

Su “I compiti dell’amministratore e dell’assemblea dei condomini e il condominio in genere” parleranno l’Ing. Francesco Burrelli (Presidente Nazionale ANACI), l’Avv. Fausto Moscatelli (Avvocato del Foro di Busto Arsizio) e l’Avv. Antonio Belloni (Avvocato Repubblica di San Marino). Dopo coffee break, previsto per le il 16:30, i lavori riprenderanno con il Dott. Giacomo Rota (Magistrato della II Sezione Civile del Tribunale di Siracusa) e con l’Arch. Luca Zanotti (Presidente dell’Ordine degli architetti di San Marino) che relazioneranno su “La particolare forma di comunione del condominio, la gestione del cantiere e gli incentivi statali”. Moderatrice: Annarita D’Ambrosio. Alle 18 infine l’estrazione dei premi: un dipinto di Marco Vaccaro (artista della galleria Art - Preview), un piatto decorativo “Ceramiche Barbò” e un cesto gastronomico “Prodotti tipici della Repubblica di San Marino”. Come partecipare all’estrazione dei premi? Tra i documenti che ti sono stati consegnati all’ingresso, troverai una schedina per partecipare all’estrazione, ti basterà recarti a ogni stand aziendale e chiedere il timbro. Una volta che li avrai collezionati tutti potrai inserire la tua schedina nell’apposita urna.

L’Associazione ASACON Nata agli inizi del 2020, persegue lo scopo di rappresentare e organizzare coloro che esercitano a carattere continuativo e professionale l’attività di amministratore di condomini e di beni immobili in genere. Ha lo scopo di tutelare e promuovere la qualità e la figura professionale degli amministratori condominiali e immobiliari nel mercato; istituire e coordinare corsi di formazione iniziale, attività di formazione periodica.

Si terrà al Centro Congressi Kursaal, l’inizio dei “lavori” è alle 14.30
2 E venti FIXING - Anno XXXI - n.8 - Venerdì 3 Marzo 2023

Gli impieghi lordi verso la clientela si sono attestati a 2.102 mln di euro

I “crediti dubbi lordi” sono calati di 12 milioni

Il Bollettino informativo di Banca Centrale del III° trimestre 2022

Nel terzo trimestre 2022 gli impieghi lordi verso la clientela sono diminuiti di 10 milioni di euro, attestandosi a 2.102 milioni. Così il Bollettino informativo di Banca Centrale della Repubblica di San Marino del III° trimestre 2022. I crediti dubbi lordi, pari a 1.224 milioni, sono risultati in calo di 12 milioni, sui quali ha inciso, prevalentemente, la riduzione di crediti ristrutturati. Le sofferenze, pari a 503 milioni, risultano diminuite di 1 milione. Al riguardo si rilevano, tra l’altro, nel trimestre, stralci di crediti inesigibili compensati da riclassificazioni di crediti in sofferenza provenienti da crediti in bonis. Gli impieghi netti verso la clientela, pari a 1.279 milioni, hanno evidenziato un incremento di 2 milioni (+0,2%). I crediti in bonis netti sono aumentati di 2 milioni, attestandosi a 870 milioni, mentre i crediti dubbi netti

(NPLs) si ragguagliano a 408 milioni, sostanzialmente invariati rispetto al trimestre precedente. Tra i crediti dub-

S egreteria Territorio

bi netti si rilevano sofferenze per 179 milioni (+14 milioni), crediti ristrutturati per 121 milioni (-10 milioni), incagli

Lavori pubblici alle imprese specializzate: in asta sfalci e pulizie di fossi e banchine

La Segreteria di Stato per il Territorio informa che è stata emessa un’asta pubblica per l’affidamento del servizio di manutenzione ordinaria del patrimonio stradale da svolgersi sulle strade pubbliche della Repubblica di San Marino.

“La manutenzione”, si legge in una nota, “comprende l’intervento di sfalcio della vegetazione lungo

le banchine, le pertinenze e le scarpate stradali, un servizio fondamentale per il decoro del territorio, ma soprattutto per la sicurezza stradale dei cittadini. La gara di appalto, mediante il sistema dell’Asta Pubblica è riservata alle imprese, sammarinesi ed italiane, con codice ATECO coerente al servizio di sfalcio e pulizia alle banchine stradali.

L’offerta dovrà essere presentata, secondo le modalità indicate nel Bando di Gara (modalità di partecipazione consultabili nel Bando scaricabile dal sito www. aaslp.sm/appalti) entro e non oltre le ore 14 del giorno 7 marzo 2023 mentre le ore 16 del giorno 2 Marzo 2023 rappresentano il termine ultimo per richiedere precisazioni.

San Marino FIXING settimanale di informazione economica, finanziaria e politica

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Daniele Bartolucci d.bartolucci@fixing.sm

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per 108 milioni (-4 milioni). L’incremento delle sofferenze nette è prevalentemente riconducibile alla sopra citata

riclassificazione di posizioni provenienti da crediti in bonis, mentre la diminuzione dei crediti ristrutturati netti

deriva principalmente dalla contabilizzazione di maggiori rettifiche sugli stessi. Il coverage ratio sui crediti dubbi è pari al 66,6% (64,5% sulle sofferenze). I crediti dubbi lordi rappresentano il 58,2% degli impieghi lordi (NPLs Ratio a valori lordi), mentre i crediti dubbi netti costituiscono il 31,9% degli impieghi netti (NPLs Ratio a valori netti).

Il sistema dei pagamenti Banca Centrale consente la canalizzazione degli strumenti di pagamento quali i SCT, i SDD della Pubblica Amministrazione allargata e gli assegni. Da gennaio a settembre 2022 il sistema bancario ha trasmesso i seguenti dati: per i SCT l’importo totale è stato di 1.145.838.908,26 euro; per i SDD invece 86.248.081,92 euro; per gli assegni 187.711.123,61 euro. Alessandro Carli

Banca Centrale, III° trimestre 2022: gli impieghi INDICATORI DIMENSIONALI 30/06/2022 30/09/2022 VAR. ASS. VAR. % CREDITI LORDI (INCLUSO LEASING) 2.112 2.102 -10 -0,5% - di cui: crediti dubbi 1.236 1.224 -12 -1,0% - di cui: sofferenze 504 503 -1 -0,1% CREDITI NETTI (INCLUSO LEASING) 1.276 1.279 +2 +0,2% - di cui crediti in bonis 868 870 +2 +0,3% - di cui crediti dubbi 408 408 0 0% - di cui sofferenze 164 179 +14 +8,5% - di cui incagli 112 108 -4 -3,5%
ElaborazionegraficaacuradiSanMarinoFixing-Fonte:BCSM
3 F inanza FIXING - Anno XXXI - n.8 - Venerdì 3 Marzo 2023

I permessi di soggiorno per “motivi di lavoro”

Li ha stabiliti il Decreto Delegato 29/2023: i numeri e le categorie

Il Decreto Delegato numero

29 stabilisce il numero dei permessi di soggiorno per motivi di lavoro e per esigenze straordinarie che potranno essere rilasciati a stranieri per l’anno 2023, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 19 della Legge 28 giugno 2010 numero 118 e successive modifiche.

Le singole categorie

Il numero massimo di permessi di soggiorno stagionali per motivi di lavoro, di cui all’articolo 10, comma 2, lettera a) e comma 3 della Legge numero 118 del 2010 e successive modifiche è di 300 così ripartiti:

a) 275 permessi di soggiorno stagionale a lavoratori migranti occupati nel settore turistico, alberghiero e commerciale.

b) 25 permessi di soggiorno stagionale a lavoratori migranti impegnati nel settore agricolo.

Il numero massimo di permessi di soggiorno temporanei per motivi di lavoro, di cui all’articolo 10, comma 2, lettera b) e comma 4 della Legge n.118/2010 e successive modifiche è di 630 così ripartiti:

a) 10 permessi di soggiorno temporaneo a lavoratori migranti impiegati come assistenti di persone con problemi di disabilità e/o invalidità;

b) 140 permessi di soggiorno temporaneo a lavoratori mi-

U PECEDS

I lavoratori dipendenti del settore privato, nell’ultimo anno sono aumentati di 548 unità (+3,2%); i settori che hanno registrato le variazioni positive più significative sono “Commercio” (+159 lavoratori pari al +5,5%), “Attività Manifatturiere” (+190 lavoratori pari al +2,8%), “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (+80 unità lavoratori al +8,4%), “Servizi

granti impiegati come assistenti alla famiglia;

c) 430 permessi di soggiorno temporaneo a lavoratori migranti impiegati come assistenti anziani;

d) 30 permessi di soggiorno temporaneo a lavoratori migranti riservati a personale altamente specializzato nel processo d’internazionalizzazione o di alta specializzazione nel settore bancario, industriale, tecnologico, universitario ed economico, previa dettagliata e specifica relazione del datore di lavoro in cui siano indicati i contenuti del progetto, requisiti e tempistiche del professionista; i lavoratori di cui alla presente lettera possono essere avviati al lavoro anche tramite contratti a progetto stipulati ai sensi dell’articolo 18 della Legge 29 settembre 2005 n.131 e successive modifiche ovvero, nel solo settore universitario, tramite apposito programma di stage e/o tirocinio curriculare compilato da docente universitario; e) 20 permessi di soggiorno temporaneo a lavoratori migranti impiegati nel settore dello spettacolo, dell’intrattenimento e delle attività artistiche; e bis) 10 permessi di soggiorno temporaneo a lavoratori migranti impiegati come responsabili di produzione che lavorano a turni; e ter) 10 permessi di soggiorno temporaneo a lavoratori migranti impiegati come addet-

ti al facchinaggio; e quater) 15 permessi di soggiorno temporaneo a lavoratori migranti impiegati come addetti alle pulizie presso imprese di servizi che svolgono tale attività.

Il numero massimo di permessi di soggiorno speciale per i membri dell’equipaggio di natanti sammarinesi, di cui all’articolo 10, comma 2, lettera c) della Legge n.118/2010 e successive modifiche è di 5. Il numero massimo di permessi di soggiorno speciale per infermieri in servizio presso l’Ospedale di Stato, di cui all’articolo 10, comma 2, lettera d) della Legge n.118/2010 è di 45. Il numero massimo di permessi di soggiorno speciale per docenti universitari presso l’Università degli Studi di San Marino, di cui all’articolo 10, comma 2, lettera e) della Legge n.118/2010 è di 25. Il numero massimo di permessi di soggiorno per programmi vacanza/lavoro, di cui all’articolo 10-bis della Legge n.118/2010 è di 1.125. Il numero massimo di permessi di soggiorno per imprenditori di cui all’articolo 10-ter della Legge numero 118 del 2010 è di 120.

Il numero massimo di permessi di soggiorno per dipendenti di Imprese ad alto contenuto tecnologico di cui all’articolo 17 del Decreto Delegato 13 giugno 2019 numero 101 è di 30.

Rifiuti

Spesso e volentieri mi capita di ricevere domande di questo tipo: “Ma la raccolta differenziata che coinvolge le imprese della Repubblica di San Marino e le case dei cittadini privati va davvero a recupero oppure finisce mescolata ad altre tipologie di rifiuto?”. Per quanto riguardo il Monte Titano posso affermare con certezza che questo dubbio non esiste: tutto quello che subisce una raccolta “precisa e selezionata” – il vetro, il metallo, la carta – ha un processo ben definito e certosino.

Non è così invece per le plastiche che, nel tempo, sono diventate davvero un super-problema in quanto esistono “milioni” di tipologie e quindi altrettanti “milioni” di gestioni diverse: le plastiche possono essere classificate per tipologia di genere, di processo produttivo, eccetera.

Spessissimo dalla maggior parte delle plastiche che “girano” nei mercati (e nelle abitazioni delle persone e negli stabilimenti produttivi) non si riesce a “ricavare” un’altra plastica.

Il processo di recupero delle plastiche è davvero molto complesso.

Certo, alcune “tipologie” un po’ più nobili e pregiate – mi riferisco al PVC, al PET, al nylon e al cellophane – rie-

scono ad essere recuperate ma, come detto, la maggior parte delle plastiche che diventano “rifiuti” finiscono nei termodistruttori.

Ora: questa parola non deve spaventare i lettori perché i termodistruttori “trasformano” – senza andare troppo nel tecnico – le plastiche “povere” in energia.

Quindi, come si può evincere, è sempre importante “separare” i rifiuti ed è altrettanto fondamentale farlo in maniera corretta: questa “buona pratica” non deve decadere anche perché, non mi stancherò mai di ripeterlo, una “ripartizione” dei rifiuti ha costi di gestione più bassi e agevola gli impianti che li ricevono e, di conseguenza, anche le amministrazioni pubbliche. Non c’è la pretesa che tutti siano “chimici” o esperti di gestione: la maggior parte delle volte basta solo un po’ di buon senso o di accesso a informazioni basiche. Nessun allarmismo ma sono certo che molti lettori sono venuti a conoscenza – o hanno letto su Internet o sui giornali – notizie di rifiuti gestiti male, o magari contaminati, o gestiti, come si suol dire, alla “carlona”. Eppure basta davvero poco. Basta capire che la gestione non deve essere vista come una seccatura ma come

un’attenzione all’ambiente. Un esempio: se avete messo in una bottiglia di vetro una certa quantità di “miscela” per la moto o per la motosega o per il “trattorino” che utilizzate per falciare l’erba del giardino (sono esempi casuali, giusto per farmi capire) e poi, una volta “svuotata”, la dovete eliminare, non buttatela nella sezione “vetro” come se niente fosse.

Visto che quel vetro è stato a contatto con un materiale pericoloso – oltre alla benzina questo discorso può essere ampliato ai solventi, alle vernici e alle pitture quindi a materiali che rientrano nella categoria dei rifiuti speciali e pericolosi in quanto infiammabili e inquinanti – anch’esso diventa “speciale e pericoloso” e non più “recuperabile”. Come smaltirlo quindi? Basta andare al centro multiraccolta di San Giovanni: lì si occuperanno della corretta gestione.

di Informazione e Comunicazione (+65 lavoratori pari al +7,2%) e “Attività Finanziarie e Assicurative” (+58 lavoratori pari al +9,7%). Il numero di lavoratori è diminuito nei settori: “Attività dei Servizi di Alloggio e Ristorazione” (-65 lavoratori pari al -6%) e “Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per il personale domestico, Produzione di

beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze” (-48 lavoratori pari al -9,9%). Negli ultimi 12 mesi il numero di frontalieri è aumentato dell’8,1%, raggiungendo la cifra di 7.199 lavoratori (+540 unità), pari al 33,8% del totale dei lavoratori dipendenti. Nella ripartizione per qualifica sono “Operai” (56,8%) e “Impiegati” (41,1%).

Rubrica a cura di:
Il processo di recupero delle plastiche e della differenziata
G estione
Sono 30 per i dipendenti delle imprese ad alto contenuto tecnologico
Negli ultimi 12 mesi il numero dei lavoratori frontalieri è aumentato dell’8,1% (+540)
4 L avoro FIXING - Anno XXXI - n.8 - Venerdì 3 Marzo 2023

Negli ultimi quindici anni, ovvero dal 2008 al 2022, in tutto il territorio di San Marino si sono verificati 1.888 incidenti con morti e feriti, causando 22 decessi e 2.398 feriti totali. Oltre la metà degli incidenti, più precisamente il 57,8% si è verificata nei due soli Castelli di Serravalle e Borgo Maggiore, provocando il 59% dei feriti e il 63,6% di decessi totali. Generalmente - si legge nel rapporto redatto grazie alla collaborazione tra Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica; Authority per l’autorizzazione, l’accreditamento, la qualità dei sevizi sanitari, socio-sanitari e socio-educativi; Corpi di Polizia - circa un quarto degli incidenti stradali avviene sulla cosiddetta “Superstrada”, cioè quel tratto di 9,799Km a due carreggiate che comprende le seguenti strade: via Tre Settembre, via Quattro Giugno, via Cinque Febbraio, via Venticinque Marzo e via Ventotto Luglio. Tra le strade in cui si sono verificati più incidenti lesivi, dal 2008 al 2022, risaltano proprio i cinque tratti della “Superstrada”, con Via Ventotto Luglio che detiene il record assoluto con ben 147 incidenti, 3 decessi e 191 feriti. Tra le strade non comprese nella “Superstrada”, emerge il tratto di Cailungo, comprendente la via Ranco e la via Ca’ dei Lunghi (102 incidenti, 1 decesso e 134 feriti) e la via del Serrone (65 inciden-

Rimini

Negli ultimi due anni il numero dei feriti totali coinvolti è aumentato

Serravalle e Borgo i due Castelli più “incidentali”

Qui più della metà dei sinistri (57,8%) avvenuti nella Repubblica

ti, 2 morti e 76 feriti). L’anno in cui si sono registrati più incidenti (175) e feriti (235) è stato il 2010. Nello stesso anno non ci sono stati decessi sulle strade sammarinesi; un fenomeno che si è registrato solo un’altra volta in tutto il periodo considerato, più precisamente nel 2016. Tutti i restanti anni sono stati

caratterizzati da almeno un decesso all’anno e, in ben quattro anni, si sono registrati 3 decessi (2009, 2015, 2017 e 2018). La serie storica degli ultimi quindici anni mostra come gli incidenti lesivi, a San Marino, si siano progressivamente ridotti fino al 2020, per poi tornare a crescere, in modo considerevole, sia nel

Nel 2022 quasi cento sanzioni di carattere penale, 1.077 quelle di natura amministrativa

La Polizia Locale di Rimini nel 2022 ha registrato 99 sanzioni a carattere penale, 1.077 quelle di natura amministrativa, 26 denunce per guida in stato di ebbrezza per persone che hanno provocato incidenti stradali (art 186 cds), 41 denunce per lesioni gravi o gravissime provocate a seguito di un incidente (art 590 bis cp) e 8 denunce a carico di persone non individuate al termine delle ricerche a seguito di incidente stradale con lesioni a terzi e che si sono date alla fuga omettendo i soccorsi (art 189 cds). 19 invece, le denunce per omissione di soccorso (art 189 cds) e 5 quelle per guida sotto l’effetto di stupefacenti. Questo è uno dei dati, riportati nel report dell’attività 2022 fornito della Polizia locale di Rimini. Una sintesi numerica circa i comportamenti scorretti

al volante, causa di sinistro stradale, che comprende anche 1077 violazioni di carattere amministrativo. Tra i motivi principali figurano la perdita di controllo del veicolo durante la marcia (352), l’omessa precedenza (250) e le manovre pericolose in generale e/o svolte effettuate non correttamente (200). A seguire, troviamo: 60 sanzioni per mancato rispetto della segnaletica verticale (art. 7 cds), 53 sanzioni per posizione errata sulla carreggiata, quindi per chi non teneva correttamente la destra (art. 143 cds), 49 sanzioni per velocità elevata e non adeguata alle circostanze (art. 141/3 CdS), 45 per omessa distanza di sicurezza (art. 149 cds), 40 per omessa precedenza a pedoni in attraversamento sulle strisce pedonali (art. 191 cds) e 18 per sorpasso

in intersezione (art. 148 cds). Va sottolineato un altro aspetto, collaterale. Anche nel 2022 non accennano a decrescere le sanzioni per chi guida il veicolo utilizzando lo smartphone: sono oltre 350 le multe elevate nei 12 mesi del 2022. “Al di là del numero di contravvenzioni elevate – spiega l’Assessore Juri Magrini – , tutti gli indicatori segnalano come il fenomeno dell’uso del telefono alla guida sia in continuo e costante aumento, ormai causa frequentissima di incidente stradale. Secondo i dati Istat, la distrazione al volante è la prima causa di incidenti in Italia, più che il mancato rispetto della precedenza e dell’eccesso di velocità. Ed è inevitabile se si considera che guidare con il telefonino in mano allunga i tempi di reazione di circa il 50%”.

2021 che nel 2022. La serie storica dei feriti ha seguito un andamento del tutto simile a quella degli incidenti. Negli ultimi due anni il numero dei feriti è aumentato in maniera maggiore rispetto al numero degli incidenti.

Gli incidenti

Nel 2022 si sono registrati 124 incidenti, che hanno provocato 166 feriti e 1 decesso. Il tasso di lesività, che rapporta i feriti rispetto al numero di incidenti si è attestato al 133,87%, terzo valore di sempre dopo quello del 2008 (134,59) e del 2010 (134,29). Il quinquennio 2018-2022 ha registrato 117 incidenti in meno (-18,9%) rispetto al quinquennio precedente e ben 126 feriti in meno (-16,6%). La minor diminuzione proporzionale del numero dei feriti rispetto al numero degli incidenti, porta a un conseguente aumento dell’indice medio di lesività (Feriti/Incidenti) quinquennale: 125,24 nel periodo 2018-2022 mentre nel quinquennio precedente era 121,65. I dati analizzati, mostrano che l’aspetto della sicurezza stradale è ancora caratterizzato da molte criticità, dimostrate da un aumento dell’indice di lesività negli ultimi cinque anni, rispetto al quinquennio precedente, e dal numero dei decessi rimasto sempre uguale (8 in ogni periodo).

Facendo un focus su quanto avviene sulla cosiddetta “Superstrada”, osserviamo una situazione del tutto analoga a quella generale, ovvero un

miglioramento nel quinquennio 2018-2022 rispetto a quello precedente, per quanto riguarda sia il numero di incidenti (29 in meno) che il numero di feriti (30 in meno), ma un aumento dell’indice di lesività medio, arrivato a 126,4 nell’ultimo periodo rispetto a 123,20 del quinquennio precedente. La percentuale di incidenti avvenuti in “Superstrada”, rispetto al totale degli incidenti, rimane costante nel tempo, attestandosi intorno al 26%, mentre il numero dei morti nell’arteria principale sammarinese è diminuito drasticamente; nell’ultimo quinquennio si è registrato un decesso, mentre nel quinquennio precedente i decessi erano stati 4. Nei 9,799Km che interessano questo tratto, si sono verificati, negli ultimi cinque anni, 2,7 incidenti al chilometro, provocando 3,4 feriti al chilometro. Nello stesso periodo temporale, l’intera rete stradale sammarinese, compresa la “Superstrada”, ha fatto registrare una media di 0,29 incidenti al chilometro, con 0,36 feriti al chilometro. La maggior parte degli incidenti sulle nostre strade avviene tramite scontro frontale o laterale, una dinamica che riguarda il 39,2% degli incidenti avvenuti negli ultimi cinque anni sulle strade sammarinesi. Tra le altre cause, hanno una forte incidenza la fuoriuscita o sbandamento, il tamponamento e l’urto con ostacolo o con veicolo in arresto/sosta, che ha registrato anche un importante aumento proporzionale tra i due quinquenni presi in esame. Risulta in lieve diminuzione la proporzione di sinistri con investimento di pedoni, che ha riguardato il 6,8% degli incidenti nel quinquennio 2018-2022. Ad esclusione del comportamento corretto, la causa principale degli incidenti sulle strade della Repubblica di San Marino è la guida distratta; nel 12,3% degli incidenti con morti e feriti si è presentata questa circostanza nel quinquennio 2018-2022, con un aumento rispetto al quin-

quennio precedente dove questa casistica rappresentava il 9,2%. Al contrario, la seconda circostanza, l’eccesso di velocità, ha registrato un forte decremento, passando dal 13,5% del periodo 20132017 all’11,1% del quinquennio successivo, così come il mancato rispetto delle regole di precedenza, terza causa di incidenti, che si attesta al 7,9% nel quinquennio più recente, mentre nel periodo 2013-2017 era del 15,9%. La percentuale di casi in cui una delle circostanze è stata l’alterazione dello stato psico-fisico del conducente, pari al 6,1% nel quinquennio 2018-2022, è aumentata rispetto al periodo precedente, in cui si era attestata sul 4,8%. La maggior parte degli incidenti stradali e dei feriti avviene in rettilineo: 37,6% dei sinistri nel periodo 2018-2022 con il 38,9% dei feriti. Seguono la curva (27,5% di incidenti con 27,1% dei feriti) e l’incrocio (19,1% di incidenti e 18,4% dei feriti). Nelle rotatorie si sono verificati il 3,2% degli incidenti. Luglio ha rappresentato, storicamente, il mese in cui sono accaduti più incidenti lesivi a San Marino; mentre per i primi dieci anni di rilevazione questo dato era consolidato, l’ultimo quinquennio mostra un andamento diverso, in cui il mese di luglio rimane un mese con una frequenza alta di sinistri e di feriti, ma viene affiancato dal mese di settembre, che evidenzia dati del tutto simili. La fascia oraria, nel decennio considerato, in cui avviene il maggior numero di incidenti è quella della mattina dalle 7 alle 13 (35,1% del totale incidenti) e quella pomeridiana, dalle 13 alle 18 (33,5% del totale incidenti). I tre picchi giornalieri si registrano nelle ore in cui si presenta la maggior mobilità delle persone: tra le 8 e le 9, tra le 12 e le 13, tra le 18 e le 19.

Le persone coinvolte Nella maggior parte dei casi, la vittima dell’incidente è il conducente: nel periodo 2018-2022, l’82,4% dei feriti conduceva uno dei mezzi coinvolti (nel quinquennio precedente era l’80,1%), il 12,2% dei feriti era trasportato (percentuale invariata nei due quinquenni), mentre il 4,9% erano pedoni coinvolti (7,4% nel periodo 2013-2017). Nel periodo 2018-2022, la maggior parte delle persone infortunate in incidenti stradali appartiene alla fascia d’età 0-17 anni (19,1%) seguita dalle fasce di età 18-25 anni (16,5%), 26-35 anni (15,4%) e 46-45 anni (15,4%); in generale, il 50,6% dei feriti ha un’età inferiore a 36 anni.

5 V iabilità FIXING - Anno XXXI - n.8 - Venerdì 3 Marzo 2023

La visita del FMI a San Marino di questi giorni ha fatto tappa anche nel settore che più di ogni altro sta trainando l’economia del Paese, quel manifatturiero che per fatturati, investimenti e occupazione sta sfornando numeri importanti già dal 2021. Proprio del post pandemia hanno voluto parlare gli esperti di Washington con i vertici di ANIS, alla luce degli ottimi risultati raccolti nell’ultimo biennio. “Come dimostrato dai dati e come già certificato anche dall’agenzia di rating Fitch nelle scorse settimane”, spiegano da ANIS, “le nostre imprese associate hanno dimostrato una grande resilienza alla pandemia e alle crisi conseguenti. Questo perché sono molto ben strutturate e ben patrimonializzate, da una parte, e perché hanno continuato a investire in tecnologia e capitale umano, come dimostrano anche le analisi del nostro Osservatorio. Il non aver attuato, co-

me sistema sammarinese, un lockdown totale, ha permesso a molte di queste imprese di sfruttare la ripresa economica fin dall’inizio, arrivando a numeri straordinari nel corso del 2022, come appunto dimostrano ora le statistiche. Per il 2023 le previsioni pessimistiche sono state in parte superate e possiamo guardare con moderato ottimismo a questo anno, pur avendo grande attenzione verso le principali dinamiche in corso, soprattutto sugli energetici”. Questo un aspetto molto importante per il FMI, su cui si sono concentrate molte domande: “Per gli esperti del FMI”, spiegano da ANIS, “le dinamiche dei prezzi degli energetici potrebbero provocare dei problemi a livello globale e questo lo abbiamo già visto nei mesi scorsi. A San Marino questo fattore di incertezza si somma alle differenze che abbiamo e che abbiamo già evidenziato nei mesi scorsi al Governo: il re-

Dopo aver incontrato i vertici dell’Associazione, gli esperti di Washington hanno

ANIS: “Vogliamo competere

Gli Industriali hanno incontrato la delegazione del FMI: “Le nostre imprese corso del 2022. Siamo moderatamente ottimisti per il 2023, ma occorrono

gime di monopolio non ci permette di seguire le dinamiche in maniera puntuale, dato il meccanismo troppo rigido di adeguamento tariffario, mentre i nostri competitor possono sfruttare l’accesso al mercato libero e questo ci penalizza molto in questa fase. Così come ci penalizza comunque l’avere una tariffa fissa per il gas, ad esempio: è vero che con il recente decreto è stato sospeso l’aumento, ma è anche vero che il prezzo attuale è sceso sotto quella tariffa e le nostre imprese sono costrette a pagare un prezzo più alto che quelle di altri Paesi”. Da qui la richiesta, più generale, “di avere un piano energetico per il Paese che contempli sia il superamento del regime di monopolio, sia le nuove norme e i nuovi investimenti per dotare San Marino di maggiore autonomia”. Gli incentivi, in pratica, sono opportuni nell’urgenza, ma non risolvono i problemi: “Non chiedia-

mo aiuti e risorse, ma regole chiare, riforme che diano maggiore flessibilità alle imprese in particolare sul mercato del lavoro. In sostanza, chiediamo di poter competere alle stesse condizioni dei nostri competitor in Italia e in Europa”. La preoccupazione, in effetti, non è tanto sul fronte dei mercati, ma piuttosto sulla competitività del sistema sammarinese: “Il comparto industriale ha registrato numeri straordinari che si sono trasformati in investimenti in territorio e nuova occupazione nel corso del 2022, ora c’è stato un rallentamento, ma non così forte. Il rischio, però, che si riduca ulteriormente la nostra marginalità e aumentino divari come ad esempio sui costi degli energetici, esiste e occorre fare in modo che venga azzerato. Allo stesso tempo vanno attuati quegli interventi, attesi da anni ormai, per dare al sistema sammarinese le stesse regole e quindi le stesse op-

portunità date negli altri Paesi europei, a partire dall’introduzione dell’IVA”.

Dopo l’incontro di martedì, giovedì il FMI ha avuto un secondo colloquio con ANIS, direttamente con una delega-

zione di imprenditori rappresentanti dei vari settori.

L’ultimo report: plausi e riforme Nell’ambito della consultazione Article IV che il Comi-

“La sfida è quello dello stoccaggio di gas per il 2023/24, posso dire che essendo ad oggi ancora oltre il 60% dello stoccaggio del 2022/23 qualche speranza buona c’è di superare il 90% di quelle che sono le nostre riserve ed arrivare ad avere almeno una quindicina di miliardi di metri cubi stoccati. Nel frattempo avremo più rigassificatori, si aggiungeranno Piombino e Ravenna, ed è chiaro che danno sicurezza perché si può comprare gas da tutto il mondo e non solo dai fornitori dove attacca il tubo. Noi giornalmente dalla Russia qualcosa stiamo ancora prendendo, c’è ancora un flusso di 15/20 milioni di metri cubi”. Lo ha detto Gilberto Pichetto Fratin,

ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, a 24 Mattino su Radio 24.

“Siccità: rischi per l’idroelettrico”

“Certamente ci sono dei rischi sulla produzione idroelettrica, perché se le dighe non sono in grado di far scendere l’acqua, la ruota non gira. Già l’anno scorso abbiamo avuto qualche riduzione e adesso speriamo che si riescano a riempire le dighe nei prossimi due, tre mesi, visto che qualche pioggia dovrebbe esserci, perché altrimenti ci sarebbero delle conseguenze.

Aggiungo un’altra conseguenza: noi importiamo energia dalla Francia da fonte nucleare, e la Francia ha anche un piano di spe-

gnimento di alcune centrali dovuto al fatto che la carenza d’acqua fa mancare l’acqua dei raffreddamenti. Qualche rischio c’è, però naturalmente la valutazione da farsi è quella di mettere in atto una serie di azioni per riempire le dighe il più possibile”. Alla domanda su possibili razionamenti dell’acqua, il ministro ha risposto: “Nessuna decisione di razionamento”.

Radio 24 Il Sole 24 Ore www.radio24.ilsole24ore.com
Radio 24 News - “24 Mattino”
Gas, Pichetto Fratin: “La sfida sono gli stoccaggi 2023-24”
FIXING - Anno XXII - n.22 - Venerdì 6 Giugno 2014 6 E conomia FIXING - Anno XXXI - n.8 - Venerdì 3 Marzo 2023

tato esecutivo del Fondo Monetario Internazionale ha concluso lo scorso autunno, come noto, erano stati riconosciuti i risultati economici degli ultimi due anni i quali, insieme al contratto di copertu-

A Roma

pari degli altri”

ra finanziaria sul gas nel momento dei rincari maggiori, hanno garantito una notevole resilienza di tutto il sistema. Non di sicurezza, però, come si evinceva dal report ufficiale, visto che persistevano dei rischi per il 2023, legati sia agli alti prezzi dell’energia e ad eventuali difficoltà di approvvigionamento, ma anche all’inasprimento delle condizioni finanziarie in particolare per l’operazione di roll over dei titoli di debito pubblico, e alla crescente incertezza globale che potrebbe rallentare anche alcuni settori strategici sammarinesi. Anche per questo il Fondo Monetario Internazionale aveva consigliato al Governo di creare le riserve necessarie attraverso le riforme. In primis quella delle pensioni, che è già entrata in vigore dal 1° gennaio, ma anche e soprattutto quella fiscale, con la revisione annunciata dell’IGR. Indispensabile, però, resta anche addivenire ad una

Beccari e Tajani al lavoro su trasporti, UE ed EXPO

maggiore redditività e capitalizzazione delle banche, che dovrà passare dalla riduzione degli NPL – ancora estremamente elevati – con l’avvio delle cartolarizzazioni. Senza dimenticare gli altri

due passaggi fondamentali previsti per questo 2023: il completamento del percorso verso l’Accordo di Associazione con l’UE e il completamento della riforma del mercato del lavoro. C’è dunque

attesa per gli altri incontri con Banca Centrale e soprattutto con le varie Segreterie di Stato impegnate in questo processo di riforma del sistema economico e sociale dell’antica Repubblica, anche

in chiave “sostegno” da parte del FMI sia per il rifinanziamento del debito sui mercati, sia per le altre importanti sfide che San Marino sta affrontando.

Tanti gli argomenti sul tavolo del primo incontro, svoltosi alla Farnesina, tra il Segretario per gli Affari Esteri, Luca Beccari e il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale della Repubblica Italiana, Antonio Tajani. In primis, su proposta di Beccari, lo stato d’avanzamento del negoziato in corso con l’Unione Europea per il perfezionamento dell’Accordo di Associazione: “Un argomento che ha registrato un’ampia

convergenza di vedute da parte italiana e l’impegno personale dello stesso Ministro a favorirne il risultato”, si legge in una nota della Segreteria con cui si annuncia che è stata convocata per marzo anche la Commissione Mista, al fine di discutere alcuni temi di particolare interesse, come il settore dei trasporti e la cooperazione in ambito EXPO, confermando il sostegno sammarinese alla candidatura della Città di Roma ad EXPO 2030.

hanno avuto anche un secondo colloquio con una delegazione di imprenditori competere alla
7 E conomia FIXING - Anno XXXI - n.8 - Venerdì 3 Marzo 2023
imprese si sono dimostrate resilienti e hanno saputo sfruttare la ripresa nel occorrono riforme e regole chiare, l’IVA e il mercato libero degli energetici”

La Repubblica di San Marino dedicherà un francobollo a Lucio Dalla in occasione degli 80 anni dalla sua nascita. L’emissione a cura della Divisione Filatelica e Numismatica di Poste San Marino è stata annunciata dal Direttore Generale di Poste San Marino SpA Gian Luca Amici durante la conferenza stampa di presentazione delle numerose iniziative volute per celebrare la ricorrenza.

“Il 4 marzo 2023 - sottolinea Daniele Caracchi, erede dell’artista e Presidente di Pressing Line - ricorrenza di quello che sarebbe stato l’ottantesimo compleanno di Lucio, sarà per noi cugini, per Fondazione Lucio Dalla e per Pressing Line un momento molto importante, sarà l’occasione per guardare indietro alle tante iniziative che abbiamo realizzato e condiviso in questi anni per ricordarlo e per raccontare con un progetto nuovo l’uomo e l’artista omaggiandone il genio. Tra le iniziative per gli 80 anni dalla nascita di Lucio Dalla anche quella di Poste San Marino Divisione Filatelica e Numismatica che ha previsto un’emissione filatelica. Lucio Dalla era un visionario, con lo sguardo sempre rivolto al futuro e il bellissimo francobollo emesso dalla Repubblica di San Marino riesce a cogliere e restituire l’essenza della sua natura, la sua energia. Bellissime le parole di Walter Vel-

Protagonista delle celebrazioni del 4 marzo, ha già ottenuto il plauso di Caracchi e Veltroni

Il Titano omaggia Lucio Dalla negli 80 anni dalla nascita

Presentato il francobollo della Divisione Filatelica e Numismatica di Poste San Marino

resterà nella storia e che sicuramente sarà apprezzato dai fan di Lucio Dalla oltre che dai numerosi collezionisti di filatelia”. Nel frattempo, il 28 febbraio, si è svolto un incontro fra il Segretario alle Finanze Marco Gatti insieme ai vertici di Poste San Marino Divisione Filatelica Numismatica e la famiglia di Lucio Dalla a Bologna in Via D’Azeglio, presso la casa/museo dell’artista.

troni a commento della visione in anteprima dell’emissione filatelica: ‘Lucio era un rabdomante. Cercava, munito della sua curiosità, la bellezza nelle cose nuove. Lo faceva in allegria, da impunito. Era un uomo libero e beffardo. Proprio come in questo francobollo’. Penso che non sia possibile descrivere meglio Lucio Dalla e l’immagi-

I dati dell’emissione

ne che lo rappresenta. Un grazie sincero al Poste San Marino e alla Repubblica di San Marino per il bellissimo omaggio”. “Siamo estremamente orgogliosi di aver realizzato un’emissione filatelica per omaggiare il genio di Lucio Dalla in occasione degli 80 anni dalla sua nascita - spiega il Direttore Generale di Poste

I due “valori” da 2,10 euro sono acquistabili già dal giorno della nascita del cantautore

Il foglietto “80° anniversario della nascita di Lucio Dalla” è formato da due valori da 2,10 euro ed avrà una tiratura di 35.000 pezzi.

La stampa, offset a quattro colori, due Pantoni e inchiostro invisibile giallo fluorescente è stata curata da Cartor Security Printing.

I valori del foglietto riprendono la rielaborazione di due ritratti in serie di Lucio Dalla e sono opera del bozzettista Cristiano Bottino. Le fotografie utilizzate appartengono all’Archivio Fotografico Pressing Line e sono state concesse da Fondazione Lucio Dalla.

Il primo valore da euro 2,10 mostra la rielaborazione di un ritratto di Lucio Dalla. A completare il valore “2,10”, “San Marino”, lo Stemma della Repubblica e l’anno 2023. Il secondo francobollo da euro 2,10 mostra la rielaborazione di un altro

ritratto di Lucio Dalla. A completare il valore “2,10”, “San Marino”, lo Stemma della Repubblica e l’anno 2023. Due ritratti di Lucio Dalla, la legenda “80° anniversario della nascita di Lucio Dalla”, il nome del bozzettista, l’anno 2023, il sito www.dfn.sm e la scritta

“Archivio fotografico Pressing Line ©” sono riportati sullo sfondo del foglietto.

L’emissione sarà disponibile

a partire dal prossimo 4 marzo, giorno della nascita di Lucio Dalla e sarà acquistabile sul sito www.dfn.sm Di seguito gli altri dettagli tecnici. Dentellatura: 13¼ x 13. Formato francobolli: 30 x 40 mm. Formato foglietto: 85 x 95 mm. Bozzettista: Cristiano Bottino. Fotografie: Archivio Fotografico Pressing Line ©. Per gentile concessione: Fondazione Lucio Dalla.

San Marino Gian Luca Amici -. Con le nostre emissioni celebriamo personaggi di ogni epoca, in questo caso un artista contemporaneo, vero re della cultura POP italiana, genio poliedrico, cantante e musicista di valore assoluto. Grazie alla collaborazione con la Fondazione Lucio Dalla e con gli eredi siamo riusciti a realizzare qualcosa che

Dalla e il Titano Il legame tra il cantautore bolognese e la Repubblica di San Marino fu suggellato nel 2011 quando venne insignito dell’onorificenza equestre dall’Ordine di Sant’Agata. Quelle dell’Ordine di Sant’Agata sono le più alte onorificenze che San Marino concede “a titolo di riconoscimento – come riporta il regolamento del 23 gennaio 1946 – e riconoscenza verso quei citta-

dini esteri che con opere benefiche si sono resi utili alla Repubblica e ai suoi Istituti”. L’Ordine presenta quattro gradi: cavaliere, cavaliere ufficiale, commendatore, cavaliere grande ufficiale e cavaliere di gran croce. Si tratta, come precisa la legge, di un ornamento “costituito da medaglioni d’oro recanti in smalti colorati l’effigie del Santo ed alternati con cartigli d’oro caricati del motto Libertas in caratteri capitali di smalto azzurro. Medaglioni e cartigli sono collegati da catenelle d’oro. La serie dei medaglioni alternati con i cartigli è interrotta nella parte anteriore da una placca d’oro recante lo stemma della Repubblica, senza corona, racchiuso tra due rami di quercia e d’alloro, il tutto in smalti colorati. A questa placca è appesa la decorazione dell’Ordine”.

8 FIXING - Anno XXXI - n.8 - Venerdì 3 Marzo 2023 F ilatelia

La scultura di Bini “vola” sul Titano

La “Lotta di vespe”, ubicata presso il Museo all’aperto - giardino Cava dei Balestrieri, sotto le mani “d’oro” del Maestro fiorentino rivela una inaspettata e seducente solennità e una dimensione epica

Personalità eclettica e poliedrica, “scultore moderno con un cuore meravigliosamente antico” nel ricordo di Antonio Paolucci, Bino Bini fu anche pittore, incisore, medaglista e orafo. Un artista a tutto tondo, capace di esprimersi abilmente con tecniche e materiali diversi declinati in vari formati, dall’arte del cesello alla scultura monumentale in marmo e bronzo, sulla scia dei grandi protagonisti del Rinascimento. Come Brunelleschi che nel 1401 sfidò in concorso Lorenzo Ghiberti per la formella con il Sacrificio di Isacco per la Porta Nord del Battistero prima di progettare la maestosa cupola di Santa Maria del Fiore, la più grande mai concepita che svetta con i suoi 117 metri di altezza e 45 metri di diametro sullo skyline della città. E con il grande architetto fiorentino – così come con altre figure dell’arte del passato, da Bramante a Benvenuto Cellini, Raffaello e Michelangelo –Bino Bini avviò un colloquio intimo realizzando nel 1977 la moneta commemorativa del quarto centenario della nascita dell’artista. Figura di rilievo nel panorama delle arti figurative del Novecento, rivestì importanti incarichi, fra i quali quello di incisore per la Zecca di Stato della Repubblica di San Marino. Istituì a Firenze una Scuola Internazionale dell’Arte dei Metalli in via Metastasio 15, dove si sono formate intere generazioni di orafi e medaglisti. Anche la prestigiosa azienda giapponese Mikimoto gli chiese di realizzare un gioiello con profusione di perle; cinque sue creazioni sono custodite presso la Galleria omonima nell’elegante quartiere di Ginza a Tokyo.

Bino Bini amava gli animali, raffigurati uno ad uno con straordinaria sensibilità in tutte le loro peculiarità fisiche ed espressive: il gallo, la lepre ferita, il corvo, la volpe, il gatto, il cucciolo di cane fino al grande bronzo realizzato nel 1977 che raffigura un tema alquanto insolito ed originale: la “Lotta di vespe”, ubicata presso il Museo all’a-

perto - giardino Cava dei Balestrieri dove anche il sottile e quasi impercettibile battito d’ali e l’avvinghiarsi nella zuffa di quei due piccoli corpicini acquista, sotto le mani “d’oro” di Bino Bini, una inaspettata e seducente solennità e dimensione epica.

L’autore Bino Bini (Firenze, 11 settembre 1916 – Firenze, 2007) è stato uno scultore, medaglista e orafo italiano. Formatosi all’Istituto d’arte di Firenze, fu innanzitutto scultore, realizzando varie opere per la committenza privata e pub-

blica, compresa quella religiosa. Con Mario Moschi, Antonio Berti, Sergio Benvenuti e altri, fu tra i protagonisti della ripresa dell’arte della medaglia nel secondo Novecento in Toscana. Fu incisore ufficiale per la Zecca di Stato della Repubblica di San Ma-

rino e fondò a Firenze, nel 1998, la Scuola Internazionale dell’Arte dei Metalli. Sue opere si trovano al museo di Helsinki, al Museo della città di New York, a San Marino, a Firenze, Pistoia, Arezzo, e in collezioni private.

“L’apicoltore” (titolo originale “L’apiculteur”) è un romanzo dello scrittore francese Maxence Fermine, pubblicato nel 2000, vincitore del Premio Murat nel 2001, edito in Italia da Bompiani editore.

La storia

Il giovane Aurélien Rochefer, vive in un paesino del sud della Francia alla fine dell’Ottocento, vuole realizzare il suo sogno, fare l’apicoltore.

Gli alveari che costruisce vengono incendiati da un fulmine, mentre una misteriosa ragazza che gli appare in sogno lo invita a raggiungerlo.

Aurélien si imbarca per l’Africa, dove passerà di avventura in avventura, tra re ricchi e avidi, mercanti spietati e una Regina delle Api che gli farà un magico dono.

Solo al ritorno a casa, egli troverà la forza di dedicarsi a una ciclopica impresa e saprà scoprire dentro di sé un puro amore per l’unica donna che lo ha sempre aspettato.

L’autore

Maxence Fermine, nato ad Albertville, ha trascorso parte dell’infanzia a Grenoble e attualmente vive in Alta Savoia. Tra i titoli pubblicati da Bompiani: “Neve” (1999), “Il violino nero” (2001), “L’apicoltore”, “La trilogia dei colori” (2003), cofanetto che raccoglie i tre volumi precedenti, “Il labirinto del tempo” (2008), “La piccola mercante di sogn”i (2013), “La bambola di porcellana” (2014), “La fata dei ghiacci” (2015), “Il palazzo delle ombre” (2017), “Billard Blues” (2020).

Il colore “giallo” del miele
I l libro

Il ricavato andrà in beneficenza al Rotary per aiutare persone in difficoltà

“Quel viaggio in India segnò la mia rinascita”

Il reportage fotografico del 1977 rivive ora in un libro autobiografico

Un viaggio per cambiare in meglio la propria vita, un libro per aiutare tanti altri a migliorare la loro. “La mia rinascita”, infatti, anche se racconta di come e perché l’esperienza in India nel lontano 1977 abbia influito sulla carriera dell’autore – nel convincerlo a lasciare, di fatto, quella lanciata ma comoda nel settore pubblico per accettare la sfida e i rischi della professione privata -, parla anche a una società che può trovare nelle foto, a tratti drammatiche, un’occasione di riscatto: passare, insomma, dall’insensibilità con cui si è abituati a guardare certe dinamiche, alla solidarietà verso il prossimo. “Non nella lontana India, o in qualche altro luogo

dove la miseria è diventata talmente normale che ha assunto una sua dignità sociale, ma anche attorno a noi, perfino nella ricca – o almeno così crediamo tutti – San Marino”. La fotografia che metaforicamente scatta Enzo Zafferani dell’odierna comunità sammarinese è ancora più forte di quelle che scattò lungo le rive del Gange più di 45 anni fa: “Facciamo finta di non vederlo, ma c’è una fascia di popolazione che vive difficoltà economiche enormi ed è un numero di persone che cresce ogni giorno di più, a causa non solo delle varie crisi che colpiscono l’economia globale, ma anche a ciniche prassi burocratiche e legali che sempre più spesso ridu-

cono a livelli di povertà anche chi comunque ha un lavoro e una casa. Sono i nuovi poveri, ed è a loro che ho voluto pensare nel momento in cui sono arrivato alla conclusione del mio libro, perché questo progetto possa servire anche ad aiutare gli altri, per quanto quel viaggio ha aiutato me”.

Il riferimento, come detto, è alla sua “rinascita”, avvenuta a metà degli anni ’70 quando era vice Direttore dell’Ufficio Tributario di San Marino e lanciatissimo verso la successione dell’allora Direttore, prossimo alla pensione. “Fu in quel periodo che, invitato dal mio amico Tino, gradissimo reporter di San Marino, accettai di far parte di un

C onsorzio Terra di San Marino

“Se avessi il pentolino, l’olio ed il sale, mi farei il pane cotto, se avessi il pane” dice un antico proverbio che si rivolge soprattutto a chi vuole realizzare qualcosa, ma non dispone dei mezzi per farlo.

Il Consorzio Terra di San Marino però, visto che si cura anche delle tradizioni locali, lascia da parte il significato e si concentra sulla ricetta. Sì, perché il pane cotto, o, per dirla in dialetto, “e pen cot”, è un piatto che affonda le sue radici nella memoria dei tempi. Un “cibo” che, grazie al ricettario del CTSM, non verrà “dimenticato” e che, perché no, può essere proposto a tavola.

Oggi prepararlo richiede davvero poco, anche come spesa economica, ma se pensiamo a mezzo secolo fa e più, non era così frequente ed era “cosa sacra per tutti”. Il pane, spiega nell’introduzione l’opuscolo, “si consuma fino all’ultima briciola, raffermo e secco, si abbrustolisce sulla brace, si bagna nell’acqua, si inzuppa nel brodo”. In campagna, forse più ieri di oggi, “il

giorno in cui si cuoceva il pane nel proprio forno e lo si mangiava fresco” era “un giorno allegro”. Vediamo gli ingredienti, partendo da una certezza: utilizzare il pane del Consorzio Terra di San Marino in quanto è buono, controllato e perché così si dà una mano

ai produttori di grano e ai professionisti che trasformano le farine. Per quattro persone servono 300 grammi di pane duro tagliato a fette, acqua, olio evo e sale. Si inizia con il far bollire il pane in acqua salata per circa trenta minuti. A questo punto bisogna condire con

gruppo di professionisti e appassionati fotografi in India, già allora e forse più di oggi teatro di scene drammatiche, spesso purtroppo anche macabre, intervallate da altre di una bellezza e di un’umanità quasi incredibile in un contesto come quello. Ovviamente non eravamo i tipi da viaggio organizzato”, sorride Zafferani nel raccontarlo, “e trovammo presto il modo per vivere appieno quell’esperienza, evitando appositamente le sicurezze e le comodità dei turisti occidentali: volevamo vedere la vera India, spaventati ma attratti anche dalla sua parte più oscura. E ci riuscimmo. Ma non vi trovai l’orrore che immaginavo, bensì una religiosità for-

tissima, che permeava ogni gesto anche il più terribile come la crematura dei cadaveri lungo le sponde dei fiumi. L’effetto di certe scene era devastante, solo parzialmente distratto dalla consapevolezza – e quindi dalle accortezze che dovemmo prendere – che certe fotografie fossero illegali. Ma in un modo o nell’altro riuscii a rubare centinaia di scatti”. Ed è qui che la storia del viaggio diventa la storia del libro: “Al mio rientro, come detto, capii quanto quelle immagini mi avevano cambiato e da lì cambiò anche la mia vita, a livello professionale in primis, ma anche come approccio alla vita e al mondo intero. Feci stampare le diapositive, erano più di

700, che divennero per diverso tempo un motivo di confronto con familiari e amici durante gli incontri conviviali. Poi, dopo un trasloco, andarono perdute… per riapparire, quasi per caso, solo vent’anni dopo. Si stavano rovinando e così, grazie alla maestria dell’amico Arcangelo Gabriele Mazza, le ho fatte digitalizzare: ripresero vita e con loro ripresi anch’io a parlare di quel viaggio con gli amici, di come mi cambiò la vita. Era un sentimento talmente forte ed evidente che tutti, che meritava di diventare qualcosa di più che un ricordo personale”. Il libro è in vendita nelle edicole di San Marino.

Rubrica periodica a cura del Consorzio Terra di San Marino tel.(00378)0549-902617 Fax.(00378)0549-906278 mail to: consorzioterradisanmarino@ omniway.sm

olio crudo extravergine di oliva (quello della Cooperativa Olivicoltori Sammarinesi è eccezionale). “Questo piatto di semplice e povera preparazione”, riporta il ricettario, “in realtà un tempo era già un lusso avere in casa un filo d’olio. Spesso l’olio veniva sostituito dal lardo sfatto e

da qualche pezzo di pane raffermo”. Come i lettori più attenti avranno colto, si parla anche di “brodo” che, visto il periodo (siamo ancora in inverno), può essere una “calda” proposta da servire in tavola. Per quattro persone occorrono 500 grammi di

carne di manzo e un pezzo di gallina, due litri di acqua, e poi una cipolla, una carota, un sedano, tre o quattro pomodori e il sale. Una volta “raggruppati” gli ingredienti, bisogna immergere la carne in acqua fredda, salare appena, “schiumare” con una ramaiola il grasso che viene a galla e poi aggiungere gli ortaggi. Far bollire lentamente per due ore o due ore e mezza e poi travasare il tutto in un altro recipiente attraverso un colabrodo. Non prima di aver letto le parole di Dante Graziosi, politico e scrittore italiano: “Le danze ripresero in attesa della cena, che cominciava con il brodo del bollito”.

La ricetta del pan cotto, “e pen cot”, un piatto semplice che affonda le radici nella notte dei tempi. Ecco come prepararlo come lo facevano le “azdore”
10 FIXING - Anno XXXI - n.8 - Venerdì 3 Marzo 2023 S peciale Cultura

Nell’era dei tanti “social” l’uomo teme di restare solo e di essere escluso

La paura più grande oggi è la solitudine

Le profondissime riflessioni del sociologo polacco Zigmunt Bauman

Le paure diffuse in terra sono più numerose dei nomi in un vocabolario.

Eppure, secondo il sociologo Zygmunt Bauman, la paura più grande dell’uomo contemporaneo è la solitudine. Nell’era delle telecamere e dei social, nell’era in cui si dibatte sul concetto di privacy, in cui ci si sente osservati e controllati ovunque da chiunque, l’uomo teme di restare solo, di venire abbandonato, di essere escluso. Il filosofo di origine polacca, che ci ha salutato nel 2017, all’età di 91 anni, per tutta la vita ha studiato la società, il lavoro, la collettività. All’inizio del ventunesimo secolo, con la sfrontatezza di chi ha vissuto la maggior parte dei suoi giorni, ci ha messo in guardia dai pericoli e dagli errori di quella che lui definì la “modernità liquida”: un presente senza certezze, in cui tutto si può ma nulla soddisfa veramente, e ci si muove immersi in una grande libertà, che tuttavia non ha uno scopo al di là di se stessi, e dove “la solidità delle cose, così come la solidità dei rapporti umani, tende a essere considerata male, come una minaccia”.

Ci ha osservato mentre protestavamo contro il sistema esistente, senza avere però la capacità di proporne uno nuovo. Ci ha visto diventare schiavi di un lavoro in cui l’obiettivo è produrre, a prescindere da quale sia il reale bisogno. Ci ha colto insicuri, senza più autostima, avvinti dall’incertezza, che “rappresenta di gran lunga lo stru-

mento di potere più incisivo, anzi, la sua essenza stessa” (“Danni collaterali: diseguaglianze sociali nell’età globale”).

E in questo oceano senza solidità a cui aggrapparsi, l’uomo è spaventato. Ha paura dell’isolamento. Del rifiuto. Eppure, secondo Bauman, proprio la solitudine indica una nuova via: “Quando si evita a ogni costo di ritrovarsi soli, si rinuncia all’opportunità di provare la solitudine: quel sublime stato in cui è possibile raccogliere le proprie idee, meditare, riflettere, creare e, in ultima analisi, dare senso e sostanza alla comunicazione. Certo, chi non ne ha mai gustato il sapore non saprà mai ciò che ha perso, ha lasciato indietro, a cosa ha rinunciato” (“Cose che abbiamo in comune”).

La paura di rimanere soli impedisce di conoscere, di scoprire, innanzitutto se stessi. Si vive come in una serie televisiva, dove non sono ammessi tempi morti, dove i silenzi devono essere sottoli-

neati dalla musica, dove ogni fotogramma è pregno di colori, voci, azioni, e tutto corre verso il finale, che deve sorprendere e spiegare tutto quello che fino a un momento prima non aveva senso. Così corriamo anche noi. Per non rimanere indietro, non si sa rispetto a cosa. Convinti che dietro l’angolo ci sia la soluzione che ci cambia la vita.

Ma è sempre l’angolo successivo… Continuiamo a correre, sperando in un lieto fine sconcertante, perché non abbiamo la minima idea di dove stiamo andando.

E intanto accumuliamo: esperienze, magliette, conoscenti. Accumuliamo viaggi, soldi per comprare, tempo per riposare.

Solo le risposte non riusciamo ad accumulare.

Perché ho così paura di rimanere solo?

Forse perché non ti piaci poi tanto. E nella solitudine scopriresti molto di te, a partire dai tuoi limiti. E quando uno scopre dei limiti poi è costretto a lavorarci, per superarli.

Ed è davvero una gran fatica. Una fatica infinita. La fatica più bella del mondo, quando cominci a ottenere i primi risultati.

E tutto questo correre a cosa porta?

A niente, proprio a niente. Perché se non porta verso qualcuno, è fatica sprecata.

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Simona Bisacchi autrice e giornalista freelance, sul nostro giornale cura una rubrica dedicata a libri, letture e lettori, argomenti al centro del suo blog scrittotranoi.blogspot.com di Simona Bisacchi
11 FIXING - Anno XXXI - n.8 - Venerdì 3 Marzo 2023 S peciale Cultura

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