S&A 142 Luglio-Agosto 2020

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tecnologie&sistemi

Costantino Radis

CONCRETE EXPRESS

GLI IMPIANTI DELLA BLEND PLANTS HANNO TROVATO UNO DEI LORO IMPIEGHI IDEALI NEL SETTORE DEI LAVORI FERROVIARI. POLIVALENZA, COMPATTEZZA E GARANZIA DI RISULTATO SONO GLI APPEAL PER CONQUISTARE IL MONDO DEI BINARI La polivalenza degli impianti/macchine Blend Plants si è rivelata perfetta per il mondo della ferrovia, sia nei cantieri di costruzione, sia in quelli di manutenzione

I

n un lungo viaggio sull’Orient Express non ci sarebbe nulla di strano se, in qualche stazione o deposito di manutenzione, si incontrasse un convoglio di carri speciali in cui trovasse posto un impianto Blend Plants. Il costruttore italiano ha saputo costruirsi un’ottima reputazione nel settore che ha portato le macchine “made in Brescia” ad essere presenti in tutti i più importanti cantieri ferroviari. Non solo in fase di costruzione ma, cosa ancora più importante, anche nel corso della successiva manutenzione e, soprattutto, in opere estremamente differenti fra loro che spaziano dal tunnel del Monte Ceneri alla London Underground, passando per la manutenzione di reti ordinarie e ad alta velocità un po’ ovunque nel mondo. Infrastrutture ferroviarie che hanno carichi, velocità di percorrenza e tecnologie costruttive spesso molto differenti ma che vedono come traitd’union gli impianti Blend Plants.

FLESSIBILITÀ ED EFFICIENZA Flessibilità ed efficienza sono le due fondamentali caratteristiche alla base del successo di queste macchine. La definizione di impianti è infatti riduttiva. Le situazioni operative che si presentano nei cantieri ferroviari sono infatti molto varie e spaziano dalla posa di inerti per la sagomatura e sistemazione dei rilevati fino al confezionamento di calcestruzzi con RCK specifici, passando per situazioni intermedie dove i misti cementati, le malte speciali e i conglomerati bituminosi a freddo sono all’ordine del giorno. Le macchine della Blend Plants sono in grado di passare da un lavoro all’altro con la massima flessibilità e, soprattutto, con l’efficienza richiesta da impieghi così specifici. Quando infatti si parla di manutenzione occorre ricordare i tempi imposti dall’organizzazione del traffico ferroviario; quando, invece, si parla della costruzione di nuovi manufatti si deve pensare alle esigenze legate a specifiche situazioni operative. La flessibilità intrinseca delle macchine Blend Plants permette di risolvere entrambe le situazioni, sia grazie alla capacità del costruttore di studiare adattamenti specifici, in grado di affrontare situazioni molto particolari, sia perché l’impostazione di base di questi impianti permette di portare a termine lavori fra loro molto differenti. Una concretezza che trova un preciso riscontro in cantiere riuscendo, a distanza di pochi minuti, a svolgere compiti molto differenti fra loro.

AL DI LÀ DELL’IMPIANTO

1. Lo scarico del calcestruzzo nel tunnel Monte Ceneri per GCF SpA per il collegamento Alta Velocità Milano-Zurigo

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STRADE & AUTOSTRADE 4-2020

L’installazione delle macchine Blend Plants sull’armamento ferroviario avviene, fra le altre cose, in modo molto semplice. La concezione strutturale autoportante deriva infatti dall’esigenza di avere la massima autonomia dell’impianto con installazioni su telai, allestimenti scarrabili o sganciabili in modo che il funzionamento sia comunque garantito a prescindere dal mezzo di trasporto. Ciò ha determinato un’impostazione

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