segnaletica &sicurezza
A cura di Pasquale Cialdini(1)
OSSERVATORIO CDS PROSEGUE L’APPROFONDIMENTO SUI CONTENUTI DEL CODICE DELLA STRADA: IN QUESTO NUMERO, CON L’AIUTO DELLE STATISTICHE DELL’OMS, ESAMINIAMO L’IMPORTANZA DELLE “BUONE” LEGGI E DELLA LORO CORRETTA APPLICAZIONE PER SCONFIGGERE LA PANDEMIA DEGLI INCIDENTI STRADALI
OSSERVAZIONI PRELIMINARI Come i Lettori ricorderanno, sul fascicolo n° 141 Maggio/Giugno 2020 a pag. 131 l’Osservatorio annunciava che il numero successivo sarebbe stato dedicato a un esame più attento dei dati ISTAT-ACI sugli incidenti stradali in modo da trarne qualche insegnamento che potrebbe essere utile per ottenere una maggiore riduzione dell’incidentalità e della mortalità. La “costrizione forzata a casa”, a causa delle rigide Direttive emanate a seguito della pandemia del Coronavirus, ha consentito di estendere lo studio anche ai rapporti del World Health Organization (WHO) - meglio nota in Italia con la sigla OMS 1 - sulle diverse cause di morte e in particolare su quelle relative agli incidenti stradali in tutti i Paesi del mondo. È venuta così alla luce una pandemia ancora più terribile e più sconosciuta di quella di Covid-19 cui tutti dovremo prestare più attenzione, perché rischia a livello mondiale di diventare la prima causa di morte. Attualmente occupa già il primo posto nella classe di età tra i cinque e 29 anni e l’ottavo posto in tutta la popolazione mondiale, ma le previsioni la indicano al quinto posto nel 2030 e gli Esperti temono che, se non si mettono in pratica le raccomandazioni contenute nei documenti pubblicati dal WHO, salirà al primo posto nel 2050 (Figure 1 e 2). Le Figure 1 e 2 sono molto chiare e non hanno bisogno di commenti, ma suscitano indiscutibilmente interesse ad approfondire l’argomento e ad esaminare con maggior dettaglio i documenti
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WHO è stata fondata il 22 Luglio 1946 con sede a Ginevra (è operativa dal 7 Aprile 1948) come agenzia specializzata delle Nazioni Unite che funge da Autorità direttrice e coordinatrice per le questioni sanitarie internazionali e la salute pubblica. Tra le funzioni di WHO, una delle più importanti è quella di fornire informazioni obiettive e affidabili nel campo della salute umana, responsabilità che adempie organizzando conferenze a livello mondiale e un vasto programma di pubblicazioni.
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STRADE & AUTOSTRADE 4-2020
che WHO ha pubblicato in materia di incidenti stradali. WHO ha suddiviso i 192 Paesi aderenti in sei aree geografiche: 46 Paesi in African Region, 35 Paesi in Region of the Americas, 11 Paesi in South-Est Asia Region, 51 Paesi in European Region, 22 Paesi in Eastern Mediterranean Region, 27 Paesi in Western Pacific Region), e in tre fasce di reddito annuo pro-capite dei loro abitanti: (LI) Low-Income (< 735 US Dollari); (MI) MiddleIncome (tra 736 e 9.075 US Dollari); (HI) High-Income (> 9.076 US Dollari) 2. Approfondendo l’esame dei documenti, la posizione degli incidenti stradali rispetto a tutte le altre cause di morte non solo progredisce nel corso degli anni e varia tra classi di età, come si è potuto riscontrare nelle Figure 1 e 2, ma è anche diversa tra i diversi Paesi a seconda della loro posizione geografica e del loro reddito. I primi dati globali sono effettivamente allarmanti e dimostrano senza alcun dubbio che ci troviamo di fronte a una vera pandemia e come tale dovrebbe essere affrontata da tutti i Paesi. Nei prossimi paragrafi verranno illustrate le indagini, le informazioni e le raccomandazioni contenute nei documenti predisposti da WHO dal 2004 ad oggi.
IL PRIMO RAPPORTO: WHO 2004 “WORLD REPORT ON ROAD TRAFFIC INJURY PREVENTION” Il rapporto mondiale sulla prevenzione degli infortuni stradali del 2004 è il primo importante documento pubblicato congiuntamente dall’OMS e dalla Banca mondiale su questo argomento ed evidenzia una forte preoccupazione che i sistemi 2
Le tre fasce di reddito nel 2018, in conformità alla nuova distinzione della Banca Mondiale, sono state così aggiornate: Low-Income: fino a 1.000 US Dollari; Middle-Income: tra 1.005 e 12.235 US Dollari; High-Income: maggiore di 12.236 US Dollari.
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