rassegne&notiziari
A cura di Fabrizio D’Amico(1)
IL NOTIZIARIO
LASSTRE
IN QUESTO NUMERO DEL NOTIZIARIO SI ILLUSTRANO LE ATTIVITÀ INTRAPRESE DAL GRUPPO DI RICERCATORI DEL LASSTRE RIGUARDANTI IL MONITORAGGIO DELLE OPERE IN ELEVAZIONE QUALI PONTI E VIADOTTI STRADALI E FERROVIARI, CHE SI INSERISCONO TRA LE GIÀ NOTE ESPERIENZE CONDOTTE SUL RILIEVO E MANUTENZIONE DELLE INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO
I
recenti crolli di ponti e viadotti nel nostro Paese, tra cui si possono citare il viadotto sul fiume Magra nel comune di Aulla, il tragico crollo del viadotto Polcevera di Genova, il viadotto sull’autostrada A6 Torino-Savona, il ponte di Annone nel Lecchese, o il viadotto della tangenziale di Fossano, in Piemonte, senza dimenticare il cedimento del ponte sull’Autostrada A14 nelle vicinanze di Ancona, hanno fatto emergere in tutta la sua drammaticità lo stato in cui versa la maggior parte delle infrastrutture del nostro Paese, da tempo realizzate e oggetto di interventi manutentivi evidentemente insufficienti. Il tema del monitoraggio delle infrastrutture di trasporto, che è da più di un decennio tra le tematiche di maggiore interesse del gruppo di Ricercatori e Docenti del gruppo LASSTRE del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi Roma Tre, risulta quanto mai attuale ed estremamente necessario per la pianificazione ed attuazione di efficaci ed efficienti politiche di controllo delle opere in elevazione esistenti. In questo notiziario si riepilogano alcune delle attività intraprese e condotte in questo ambito attraverso l’utilizzo e l’integrazione di metodologie innovative. L’aumento considerevole del numero di crolli negli ultimi anni può essere sicuramente ricondotto a molteplici cause. Prima fra tutte si può citare l’assenza in una strutturata politica di manutenzione del costruito ed alla contrazione finanziaria di fondi desti-
nati a questo tipo di interventi. In aggiunta, la maggior parte delle opere in elevazione realizzate in grande numero nei primi anni Sessanta ha già superato o si accinge a raggiungere il termine di vita utile per cui sono state progettate, esponendosi quindi a necessarie attività di monitoraggio e manutenzione straordinaria. D’altro canto, l’aumento considerevole dei carichi agenti dovuto ai traffici di esercizio e all’assenza di un continuo controllo dei carichi da trasporto eccezionale, non previsti in fase di progetto, ha negli anni contribuito a raggiungere il decadimento strutturale e al manifestarsi di fenomeni deformativi non trascurabili ai fini della stabilità strutturale delle opere. A tal proposito, è evidente quanto sia strategico il continuo sviluppo tecnologico sul piano del supporto alle istituzioni preposte alla programmazione degli interventi di prevenzione, monitoraggio, manutenzione o strettamente connessi a situazioni di emergenza. A conferma dell’urgente necessità di controllo delle opere presenti oggi in Italia, è bene citare la recente approvazione delle “Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti”, da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici in attuazione dell’art. 14 del DL 109/2018, convertito nella Legge n° 130/2018, che attualmente trattano solo i ponti stradali.
1A, 1B e 1C. Alcuni crolli di opere in elevazione
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STRADE & AUTOSTRADE 4-2020
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