ponti&viadotti
Roberto Tedeschi(1)
L’INAUGURAZIONE DEL NUOVO PONTE GENOVA SAN GIORGIO
LO SCORSO 3 AGOSTO È STATO INAUGURATO IL NUOVO VIADOTTO GENOVA SAN GIORGIO ALLA PRESENZA DELLE MASSIME CARICHE DELLO STATO ED APERTO AL TRAFFICO IL GIORNO SEGUENTE
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inalmente il Ponente e il Levante genovese sono di nuovo uniti da questa arteria così essenziale per la Liguria e tutto il Nord Italia. Erano i primi giorni di Giugno quando, issati in quota tutti gli impalcati, un programma iper-serrato prevedeva l’esecuzione di tutte le lavorazioni civili ed impiantistiche necessarie a garantire al termine dei successivi due mesi l’apertura alla circolazione. Erano in corso le saldature tra i conci, la posa delle predalles e l’armatura delle solette, e tutte le attività propedeutiche all’installazione dei complessi impianti del ponte. Da allora il lavoro è stato intensissimo e ha coinvolto piattaforma e impianti con una molteplicità di attività contemporanee, in modo da rispettare ogni scadenza e collaudare il ponte nei tempi previsti, per consegnarlo il prima possibile alla città.
Sulla piattaforma stradale a Giugno è stata gettata la soletta, con i suoi cordoli laterali e lo spartitraffico centrale, sede quest’ultimo dei 18 pennoni, segni distintivi della nuova opera. A seguire si è proceduto all’impermeabilizzazione, realizzata con una guaina liquida sulle superfici orizzontali, e alla stesa del binder, rimandando la stesa del tappeto ai giorni successivi al collaudo statico per evitarne il danneggiamento. In parallelo, la piattaforma veniva “arredata”, con il montaggio delle barriere stradali H4 e l’installazione, sulle velette, dei pannelli fotovoltaici, delle lame a sostegno dei vetri, delle ulteriori canaline portacavi, delle griglie per il camminamento e dei binari per i Robot-Inspection & Robot-Wash. A terra venivano assemblati gli imponenti pennoni e, a Ponente e Levante, i due grandi giunti di dilatazione del viadotto. Il 19 Luglio, esattamente a 18 mesi dalla consegna dei lavori, l’inizio del collaudo statico, con l’impiego di 56 bilici caricati con 44 t ciascuno, che per tre giorni hanno percorso il viadotto e stazionato su di esso, secondo le condizioni di carico stabilite. Le immagini dei mezzi blu, così ordinatamente schierati sul nastro stradale, hanno fatto il giro del mondo. Al termine delle operazioni, concluse con esito positivo, si è completata la piattaforma stradale con l’esecuzione del tappeto di usura, la realizzazione degli ultimi montaggi e della segnaletica orizzontale e verticale.
LA “PANCIA” DEL PONTE
1. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, con Giovanni Toti e Marco Bucci, al taglio del nastro sul ponte Genova San Giorgio
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STRADE & AUTOSTRADE 5-2020
Ma entriamo ora dentro la “nave”, come l’ha definita l’Architetto Renzo Piano, dove fervevano le attività impiantistiche. I mesi di Giugno e Luglio sono stati, per gli impianti, i più concitati e hanno visto l’installazione di tutti i 780 corpi illuminanti normali e di emergenza, realizzati in acciaio zincato e sorgenti luminose a led di potenza 17 W.
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