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CULTURA TESSILE writer Renata Pompas
UN MONDO DI COLORI Tessile e colore sono mondi strettamente connessi e in questa conversazione con Renata Pompas ne tracciamo una mappa. Incontriamo nel mese di giugno a Milano Renata Pompas: docente, saggista, giornalista e personaggio di riferimento tra colore e tessile, con uno sguardo attento ai rapporti tra questi due mondi ma anche massima esperta in Italia del movimento della Fiber Art. La sua attività è infatti multiforme: un percorso sotto il segno della bellezza. PIETRO FERRARI – Qual è stata la tua formazione? RENATA POMPAS – Dopo essermi laureata a pieni voti all’Accademia di Belle Arti di Brera – ci dice Renata Pompas – mi sono specializzata in 3 settori diversi ma comunicanti: il Colore, il Digital Printed Textile Design e la Fiber Art. PIETRO FERRARI – Qual è stata ed è la tua attività nel campo del colore? RENATA POMPAS – Per quello che riguarda le mie attività di ricerca, progetto e pubblicazioni nel campo del Colore, ho frequentato insieme a Lia Luzzatto le lezioni di Cromatologia di Luigi Veronesi e da allora abbiamo svolto insieme le nostre attività nel colore, pubblicando numerosi testi, partecipando a Convegni, Conferenze, eventi. Nel 2002 sono diventata membro di AIC-International Colour Association (HYPERLINK "https://aiccolor.org/"https://aic-color.org/) che raggruppa una trentina di gruppi nazionali da tutto il mondo, partecipando attivamente alle attività e facendo parte dei Comitati Scientifici internazionali. Nel 2004 sono stata ideatrice con Lia Luzzatto del primo corso di Fashion Color Consultant promosso dal Tessile di Como e ricono-
sciuto dalla CEE. Nel 2012 sono stata tra i Fondatori del Gruppo del Colore - Associazione Italiana Colore e sono stata nel Consiglio di Presidenza per due mandati (https://www.gruppodelcolore.org/). Insegno “Colore” in diverse Università, Accademie e Istituzioni pubbliche e private; ho ideato un metodo esclusivo per creare cartelle-colore e varianti-colore e ultimamente organizzo anche corsi privati in presenza e online. PIETRO FERRARI – A questa attività affianchi un profondo impegno nel campo del Digital Printed Textile Design, come si esprime? RENATA POMPAS – Nel 1969 ho iniziato a lavorare come Textile Designer presso studi di fama internazionale, prima nella moda Prêt-à-Porter e poi nell’Alta Moda. Nel 1971 sono stata co-fondatrice dello Studio Blu5 di disegni per biancheria della casa (5 appunto perché con altre quattro socie-amiche). Negli anni Novanta sono stata socia membro del CISST (Centro Italiano di Studi Storici del Tessuto) e nel 1993 ho lavorato al costituendo MoMi (Museo della Moda Milano) sotto la direzione di Alessandra Mottola Molfino, che purtroppo non ha visto la luce. Nel 1978 sono stata l'ideatrice e la coordinatrice del corso di Disegno per Tessuto della Regione Lombardia, che si è trasformato negli anni in Digital Textile Design presso AFOL-Milano, di cui sono diventata Direttore di corso. Ho inventato un metodo rapido e professionalizzante per progettare tessuti stampati inimitabili, che presento in tutto il mondo e insegno in diverse Univer-