NAUTICA di Monica Zani MARINO ALFANI marinoalfani.com
MARINO ALFANI: UNA PASSIONE DIVENTATA PROFESSIONE Prima di tutto, come è avvenuto il suo approccio al mondo della nautica?
Mi permetto di ‘rubare’ una battuta fatta dal giornalista Pietro Barachetti alla mia prima intervista che, quando mi presentai, disse: “Marino, in nome homen, e quale altro lavoro potevi fare!”; non posso negare che ci sia del vero… Io invece direi: “da bambino e in maniera estremamente naturale”. Cercando nei vari cassetti della memoria, mare e barche sono ricordi trasversali e presenti da sempre: le estati trascorse in famiglia in barca nel golfo di Napoli, le ‘gite’ a Genova per il Salone Nautico, i sabati mattina in cui mio padre mi portava a salutare i suoi amici che costruivano yacht (ammetto che il ‘profumo’ delle resine mi ha sempre dato quella strana e piacevole sensazione che molti provano con l’odore della benzina) e i numerosi modelli in scala di barche che arredavano la mia cameretta… Mi ricordo che mi sembrava così strano pensare che il disegnare barche potesse essere un vero e proprio lavoro, non perché ‘semplice’, ma perché era troppo bello per essere vero…allora decisi che quel lavoro sarebbe stato il ‘mio’ lavoro.
Ho letto, in una sua biografia: “...Il mestiere più bello del mondo, quello che ti permette di creare oggetti in armonia con la natura e con il mare: progettare le barche…”: l’armonia con la natura si traduce anche nella progettazione, a livello di sostenibilità (parola sempre più ricorrente nel nostro dizionario). Se sì, in che modo?
La mia riflessione nasceva da un aspetto metaprogettuale, dove l’armonia con la natura è il fine a cui il mezzo conduce; la sostenibilità ne è comunque una interpretazione. Avendo tre figli, sono particolarmente sensibile al tema; l’ecologia deve manifestarsi in tutte le azioni quotidiane e non solo ‘utilizzando un‘auto ibrida’: oggi come oggi, purtroppo, è un termine utilizzato più per aiutare il marketing che l’ambiente. Ho la sensazione che ci sia poca informazione su cosa sia veramente green: molte persone pensano che un oggetto è green se, al momento del suo utilizzo, trasmette quella sensazione, dimenticando che il ciclo di vita di qualsiasi cosa è di tre fasi ben distinte: produzione, utilizzo e smaltimento. L’utilizzo è una fase, ma non sempre la più incisiva, ed è per questo che, quando progetto una barca, ragiono a 360° con un
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FIRST OF ALL, HOW DID YOUR APPROACH TO THE BOATING WORLD COME ABOUT? I ALLOW MYSELF TO 'STEAL' A JOKE MADE BY THE JOURNALIST PIETRO BARACHETTI AT MY FIRST INTERVIEW WHO, WHEN I INTRODUCED MYSELF, SAID: "MARINO, IN NAME HOMEN, AND WHAT OTHER WORK COULD YOU DO!"; I CANNOT DENY THAT THERE IS SOME TRUTH IN IT… INSTEAD, I WOULD SAY: "AS A CHILD AND EXTREMELY NATURALLY". SEARCHING THROUGH THE VARIOUS DRAWERS OF MY MEMORY, SEA AND BOATS ARE CROSS-CUTTING MEMORIES THAT HAVE ALWAYS BEEN PRESENT: THE SUMMERS SPENT WITH MY FAMILY ON A BOAT IN THE GULF OF NAPLES, THE 'TRIPS' TO GENOA FOR THE BOAT SHOW, THE SATURDAY MORNINGS WHEN MY FATHER TOOK ME TO GREET HIS FRIENDS WHO BUILT YACHTS (I ADMIT THAT THE 'SCENT' OF RESINS HAS ALWAYS GIVEN ME THAT STRANGE AND PLEASANT FEELING THAT MANY FEEL WITH THE SMELL OF GASOLINE) AND THE MANY SCALE MODELS OF BOATS THAT DECORATED MY BEDROOM… I REMEMBER THAT IT SEEMED SO STRANGE TO ME TO THINK THAT DESIGNING BOATS COULD BE A REAL JOB, NOT BECAUSE IT WAS 'SIMPLE', BUT BECAUSE IT WAS TOO GOOD TO BE TRUE...THEN I DECIDED THAT THAT JOB WOULD BE 'MY' JOB. I READ IN ONE OF YOUR BIOGRAPHIES: "...THE MOST BEAUTIFUL JOB IN THE WORLD, THE ONE THAT ALLOWS YOU TO CREATE OBJECTS IN HARMONY WITH NATURE AND THE SEA: DESIGNING BOATS...": HARMONY WITH NATURE ALSO TRANSLATES INTO DESIGN, IN TERMS OF SUSTAINABILITY (A WORD THAT IS BECOMING INCREASINGLY COMMON IN OUR DICTIONARY). IF SO, IN WHAT WAY? MY REFLECTION STEMMED FROM A METADESIGN ASPECT, WHERE HARMONY WITH NATURE IS THE END TO WHICH THE VEHICLE LEADS; SUSTAINABILITY IS HOWEVER AN INTERPRETATION OF IT. HAVING THREE CHILDREN, I AM PARTICULARLY SENSITIVE TO THE THEME; ECOLOGY MUST BE MANIFESTED IN ALL DAILY ACTIONS AND NOT ONLY 'USING A HYBRID CAR': TODAY, UNFORTUNATELY, IT IS A TERM USED MORE TO HELP MARKETING THAN THE ENVIRONMENT. I HAVE THE FEELING THAT THERE IS LITTLE INFORMATION ABOUT WHAT IS REALLY GREEN: MANY PEOPLE THINK THAT AN OBJECT IS GREEN IF, AT THE TIME OF ITS USE, IT CONVEYS THAT FEELING, FORGETTING THAT THE LIFE CYCLE OF ANYTHING IS THREE DISTINCT PHASES: PRODUCTION, USE AND DISPOSAL. UTILIZATION IS A PHASE, BUT NOT ALWAYS THE MOST INCISIVE ONE, AND THAT'S WHY, WHEN I DESIGN A BOAT, I THINK AT 360° WITH AN
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