TERAPIE Effetti collaterali
Ordine e chiarezza sui farmaci evitano gli effetti indesiderati Perché le cure funzionino al meglio e per evitare spiacevoli interazioni non volute, è fondamentale che ciascun medico conosca in dettaglio le terapie che il paziente sta seguendo e che l’oncologo tenga sotto controllo le prescrizioni che si possono sovrapporre in modo disordinato
a cura di CRISTINA FERRARIO li esperti la chiamano “ricognizione-riconciliazione farmacologica” e, stando a quanto riportano gli studi clinici e le esperienze quotidiane di tanti medici, può fare la differenza per la salute e il benessere di un paziente. Semplificando, si potrebbe definire come un processo in due fasi. La prima fase – la
G
ricognizione – prevede la raccolta e la descrizione accurata di tutte le terapie che una persona segue, con dettagli anche sulla via di somministrazione (orale, intramuscolo eccetera) e sulle dosi. Nella seconda fase – la riconciliazione – il medico confronta questa “lista” con eventuali nuove prescrizio-
26 | FONDAMENTALE | APRILE 2022
ni o con quanto compare in cartella clinica, per verificare che tutto sia riportato in modo corretto e che non ci siano interazioni potenzialmente pericolose tra le varie sostanze. “La conoscenza puntuale della terapia farmacologica è un elemento fondamentale per garantire la sicurezza del paziente e l’appropriatezza delle prescrizioni di nuovi farmaci, e costituisce inoltre il primo passo verso l’aderenza terapeutica, ovvero la capacità di un paziente di assumere davvero tutti i farmaci prescritti, nelle dosi e nei tempi giusti” spiega Alessandro Passardi, oncologo medico dell’IRCCS – Istituto scientifico romagnolo per lo studio e la cura dei tumori (IRST), autore di un recente studio dedicato proprio alla ricognizione-riconciliazione farmacologica.
Non esistono farmaci innocui, tutti vanno valutati
A sottolineare l’importanza di questo processo ci sono anche documenti pubblicati da associazioni internazionali come l’Organizzazione mondiale della sanità. “In Italia, esiste una raccomandazione ministeriale, la numero 17, che ha come scopo proprio la prevenzione degli errori di terapia a causa di una scorretta o insufficiente riconciliazione farmacologica” aggiunge Passardi. ANCHE I DETTAGLI SONO IMPORTANTI “I farmaci oncologici, tra cui quelli innovativi che consentono di ottenere risultati clinici sempre più importanti, non possono essere compromessi da fattori che ne influenzino l’efficacia e mettano a rischio la sicurezza dei pazienti” dice l’esperto. “La conoscenza dei farmaci e di ogni sostanza impiegata, anche a casa, e la valutazione della compatibilità farmacologica sono fondamentali, e altrettanto importante è il