SPERIMENTAZIONE ANIMALE Xenotrapianti
Il primo cuore da donatore non umano dimostra l’importanza del modello animale Batte nel petto di un americano di 57 anni il primo cuore trapiantato da un maiale, grazie anche a tecniche di editing genetico che hanno reso l’organo compatibile col sistema immunitario umano
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a cura della REDAZIONE l primo trapianto di cuore da donatore non umano è stato effettuato il 7 gennaio scorso su David Bennett, un cittadino del Maryland, negli Stati Uniti, in fase terminale per una grave malattia cardiaca. Il signor Bennett aveva le ore contate, dato che non si riusciva a trovare un cuore compatibile da donatore umano. Nel suo petto batte ora un cuore di maiale, geneticamente modificato per rendere l’organo il più simile possibile a quelli umani ed evitare il rigetto.
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Al momento in cui scriviamo (e ci auguriamo ancora per lungo tempo) il cuore trapiantato continua a funzionare e l’organismo di Bennett non mostra segni di rigetto. L’impresa, oltre a costituire una pietra miliare nella storia della medicina e della ricerca, si inserisce in un dibattito molto teso che vede l’Italia dotata di una legge che vieta ogni tipo di studi in questo settore. La legge risulta a oggi sospesa fino a luglio 2025, grazie a un emendamento inserito, contro il parere del Governo, nell’ultimo decreto Milleproroghe.
LA DIRETTIVA ITALIANA
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a direttiva 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati per scopi scientifici è stata scritta dopo anni di consultazioni tra i legislatori europei e la società civile, inclusi i rappresentanti delle associazioni animaliste. È stata definita il miglior compromesso possibile tra la tutela del benessere animale e le esigenze della ricerca biomedica.
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Il recepimento nell’ordinamento italiano della direttiva ha visto però l’inserimento di limiti ulteriori alla ricerca (incluso quello relativo agli xenotrapianti) che ha provocato l’apertura di una procedura di infrazione da parte dell’Unione europea nei confronti dell’Italia. Fin da subito, i divieti introdotti sono stati sospesi per effetto di una moratoria prorogata più volte negli anni, e la cui
In pratica, un intervento come quello di cui è stato protagonista David Bennett secondo i nostri legislatori dovrebbe essere vietato nel nostro Paese, in contrasto con quanto stabilito dalla direttiva 63 del 2010 dell’Unione europea. Nella definizione di xenotrapianto rientrano peraltro anche pratiche meno pionieristiche, come l’inserimento in animali di piccoli frammenti di tessuto tumorale con lo scopo di verificare l’efficacia dei trattamenti prima di somministrarli al paziente, una tecnica relativamente comune nella cura di alcuni tumori.
Modificazioni genetiche
Il cinquantasettenne americano con insufficienza cardiaca cui è stato trapiantato l’organo di maiale era stato ripetutamente escluso dalle liste per un trapianto standard a causa delle sue condizioni precarie ed era stato giudicato inadatto all’impianto di una pompa meccanica di supporto al cuore malato in attesa di un donatore umano compatibile. Per rendere il cuore di maiale più simile al suo ed evitare il rigetto, l’organo è stato geneticamente modificato utilizzando CRISPR/Cas9, una tecnica di editing genetico che è valsa il premio Nobel alle sue due scopritrici, Jennifer Doudna scadenza è ora prevista per luglio 2025. La mancata abolizione di questa legge controversa, oltre a danneggiare lo sviluppo scientifico, ha conseguenze negative anche per i ricercatori italiani nell’accesso ai bandi europei pluriennali. In assenza di certezze sul futuro di questo tipo di ricerca, i finanziatori europei tendono a penalizzare i progetti che richiedono procedure su animali considerando che a breve queste potrebbero essere di nuovo vietate.