MEDICINA ESTETICA
Dr. Antonino De Pasquale Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica - Catania Dr. Luigi Di Rosa Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica - Palermo
LA MEDICINA RIGENERATIVA È LA NUOVA TERAPIA PER IL FUTURO DELLA NOSTRA PELLE
Nell’uomo sono stati individuati ben 28 tipi diversi di proteine appartenenti alla famiglia del collagene, che hanno tutte in comune almeno un dominio a tripla elica
I
l collagene è un pilastro fondamentale della nostra pelle: rappresenta da solo dal 26% al 35% [1] del contenuto proteico del nostro organismo ed è la proteina più abbondante del corpo umano. Gli studi più recenti che riguardano la fisiologia della matrice extracellulare hanno infatti dimostrato chiaramente che il collagene non deve essere inteso solo come una “impalcatura” di sostegno, ma ha una funzione attiva nella regolazione e nel mantenimento dell’omeostasi di numerosi tipi di cellule, attraverso messaggeri intra ed extra cellulari come ad esempio le matrikine, che interagendo con specifici recettori regolano processi fondamentali come la proliferazione la differenziazione ma anche l’apoptosi cellulare. Il collagene, quindi, è in grado di contrastare i fenomeni di degenerazione cellulare, stimolando la rigenerazione del tessuto connettivo dermico e ipodermico attraverso complessi meccanismi di attivazione fibroblastica e di neocollagenesi [2, 3, 4]. Per tanti anni abbiamo portato avanti il concetto di Bioristrutturazione e Biostimolazione della cute attraverso numerose molecole, tra le quali l’acido ialuronico è stato il più utilizzato, grazie alle sue capacità di ripristino della struttura e di idratazione profonda. Oggi, grazie al collagene, possiamo compiere un ulteriore passo in avanti nelle strategie antiaging del viso e del corpo.
dell’infiltrazione di collagene risiede proprio nella stimolazione della rigenerazione del tessuto connettivo sia dermico che ipodermico, attraverso un meccanismo di stimolazione fibroblastica mediato dal collagene di tipo I che esercita un’azione diretta sui fibroblasti, i quali rispondono con produzione di nuova matrice extracellulare, nuovo collagene, nuova elastina e nuovi glicosaminoglicani endogeni (tra cui l’acido ialuronico).
UN’ARMA IN PIÙ
Prima e dopo trattamento con Karisma
Il collagene appare quindi come uno dei componenti di cui è fatta la giovinezza stessa. Infatti, tutti i trattamenti antiage sono sempre stati finalizzati, in un modo o nell’altro, ad aumentare la produzione di collagene. Il razionale 52
IL COLLAGENE “NATIVO”
KARISMA è composto da collagene “nativo”, che conserva le stesse caratteristiche fisico-chimiche del collagene umano, cioè la stessa sequenza e composizione aminoacidica ed è ottenuto attraverso la tecnica del DNA ricombinante (Recombinant Human Collagen), che consiste nell’inserimento di una porzione di DNA codificante in un vettore (plasmide) al fine di inserirlo in un organismo ospite, in questo caso il baco da seta, scelto proprio perché non possiede capacità allergizzanti nei confronti dell’uomo. Il DNA codificante verrà ricombinato con quello dell’organismo ospite, che comincerà a produrre la proteina di nostro interesse. Inoltre, la metodologia di biosintesi non crea scarti di lavorazione, come ad esempio i radicali liberi, conferendo al prodotto un rischio bassissimo di reazioni avverse o immunogene, con una somiglianza con il collagene
endogeno del 99,9%. Un’altra caratteristica fondamentale di KARISMA è il fatto di essere composto di solo una delle tre catene di collagene, la catena alfa-1, perché questo conferisce al presidio una maggiore capacità di idratazione e, contemporaneamente, l’assenza delle altre due catene aminoacidiche, mimando la presenza di collagene danneggiato o incompleto, una volta iniettato, promuove la sintesi endogena di ulteriore collagene, l’attivazione piastrinica e quella fibroblastica determinando l’inizio del processo di rigenerazione dermo-connettivale caratteristico di questo prodotto, che lo fa rientrare a pieno titolo tra i nuovi devices per la Medicina Rigenerativa, sia in ambito estetico, sia in quelli più propriamente ricostruttivi, come quello vulnologico, delle ulcere cutanee e cartilagineo. Le catene alfa-1 sono immerse in una matrice di carbossimetilcellulosa, un polisaccaride idrosolubile derivato dalla cellulosa, che l’uomo non può metabolizzare per l’assenza dello specifico enzima di digestione (cellulasi) che conferisce al prodotto un’elevata stabilità meccanica permettendo una semplice estrusione pur rimanendo completamente riassorbibile per degradazione indiretta e totale, inoltre inibisce l’azione della ialuronidasi e aiuta a preservare l’acido ialuronico. Nella formulazione di KARISMA è presente anche acido ialuronico ad alto peso molecolare di origine fermentati-