Rivista_ANCE_4-2022_ANCE_4-2022 29/07/2022 09:55 Pagina 40
rigenerazione urbana
Com’è bella la città Evento dell’Ance a Parma sulla rigenerazione urbana di Adriano Baffelli
Con l’iniziativa “Com’è bella la città” Ance riflette sul tema e propone il Decalogo per la Rigenerazione urbana 40
luglio/agosto/2022
L
a rigenerazione urbana, il ruolo delle città, dei progettisti, degli urbanisti e ovviamente dei costruttori, le considerazioni di amministratori e politici, la presentazione dei risultati del progetto “Verso Parma 2022” dopo il lavoro di oltre un anno del gruppo di lavoro “Urban Renovation Lab”, si sono condensati dinamicamente nell’iniziativa “Com’è bella la città”, ospitata dal Teatro Regio della città emiliana, già regno di Maria Luigia d’Austria. Nell’occasione Ance ha consegnato alla collettività un corposo “Decalogo per la rigenerazione urbana”, utile vademecum su un tema da molti anni al centro dell’attenzione, senza che siano stati chiaramente indicati gli obiettivi principali e soprattutto gli strumenti necessari ad attuarla. L’urgenza di arrivare a una proposta concreta è accresciuta dall’imperdibile opportunità offerta dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, che dedica una parte rilevante dei fondi e delle riforme al tema della città. È emerso, fra il resto, come si sia assistito a 76 provvedimenti, in 26 anni, per provare a scrivere una nuova legge urbanistica, ma il Parlamento non è mai arrivato fino in fondo. Da qui la necessità di una legge nazionale per la rigenerazione urbana che faccia da cappello con-
sentendo ai singoli territori di esprimere le proprie potenzialità, favorendo il loro sviluppo. Dal palco del Regio l’Ance ha inteso presentare nuovi chiavi di lettura e strumenti per interpretare e positivamente gestire i nuovi paradigmi della riqualificazione urbana. Ad iniziare dal citato decalogo che nelle intenzioni degli estensori e promotori dovrebbe risultare utile alla collettività. Una richiesta è stata forte e chiara: “Le proposte che presentiamo devono diventare realtà in tempi brevissimi. Lo richiedono le mutate condizioni e la necessità di recuperare il tempo perduto sulla strada della rinascita delle nostre città”. L’appello dei vertici di Ance ha trovato riscontro nelle riflessioni e nelle considerazioni emerse da una serie di interessanti interventi: l’amministratore delegato di Generali Real Estate, Paolo Mazzocco, l’ad di Redo Sgr, Fabio Carlozzo, l’amministratore delegato e direttore generale di Crédit Agricole Italia, Giampiero Maioli, la fondatrice di T-Studio Guendalina Salimei, il Senior partner di “Cittamoderna” Spa, Angelo Prezioso. Un’indicazione è emersa univoca: i nuovi progetti debbono essere anzitutto sostenibili sui versanti ambientale e sociale e rispettare i criteri Esg. Lo debbono essere intrinsecamen-