L’editoriale di Antonio Mazzucchelli
La tentazione di iniziare queste note con una visione pessimista sul prossimo futuro ce l’abbiamo, è innegabile. Ma la situazione geopolitica in cui ci troviamo e i venti di recessione hanno dei margini di imprevedibilità che potrebbero portare a nuovi equilibri in tempi anche relativamente veloci. Lasciamo ad altri questo ruolo e proviamo a concentrarci su alcune, positive, certezze. I saloni europei di veicoli ricreazionali sono andati molto bene: il Caravan Salon Düsseldorf ha visto la partecipazione di 235.000 visitatori (+27% rispetto al 2021, ma -12% rispetto al 2019); al Salone del Camper di Parma hanno partecipato 110.000 visitatori (+10% rispetto la 2021); il Salon des Véhicules de Loisirs ha registrato 91.000 visitatori (+10% rispetto al 2021).
L’interesse per i veicoli ricreazionali è alto e ce l’hanno confermato anche numerosi concessionari italiani, ma la parola d’ordine è disorientamento. È spiazzata la clientela, perché non ci sono garanzie sulle date di consegna né sul prezzo finale dei veicoli. È spiazzata la rete vendita, perché non ha risposte esaustive da parte dei produttori, perché si affacciano sul mercato alcuni gruppi di concessionari automobilistici, perché i produttori stessi stanno acquistando le reti distributive, come è accaduto in Francia con Libertium. Una situazione confusa che spinge Assocamp, l’associazione dei rivenditori di camper e caravan italiani, a mettere in campo alcune valide iniziative. Prima di tutto sembra che la richiesta di dialogo, lanciata anche dalle pagine di questo giornale e rivolta ai produttori di veicoli ricreazionali, abbia trovato un primo, importante, riscontro. Ne dà
Sommario
• 18 Intervista con Bernd Löher - Hobby Quando l’innovazione si fonde con la tradizione
• 22 Intervista con Gerd Adamietzki - Knaus Tabbert Strategia multi-sourcing: Knaus avanti tutta!
• 26 Intervista con Markus Kern e Bernd Wuschack - Carthago Come affrontare il cambiamento
• 30 I protagonisti: Francesco Costantini La fortuna aiuta gli audaci
• 34 Focus aziende: Agos Da 20 anni al fianco di Assocamp, con reciproca soddisfazione
• 36 Focus aziende: AL-KO VTE Presenta il nuovo catalogo aftermarket
• 38 Focus aziende: Teleco Una gamma di moduli fotovoltaici sempre più completa
• 40 Focus aziende: Lippert Grandi novità ai saloni di settembre e il successo di Piuma
• 42 Focus aziende: S.I.F.I. L’alleanza tra Trigano e S.I.F.I. rivoluziona l’aftermarket in Italia
Direttore responsabile: Antonio Mazzucchelli
Caporedattore: Paolo Galvani
notizia la presidente Ester Bordino su questo numero, nella rubrica dedicata all’associazione. E proprio questo confronto ha convinto Assocamp a organizzare prima della fine dell’anno un incontro di approfondimento con i concessionari per affrontare i nuovi scenari, con l’aiuto di tecnici e consulenti esterni provenienti dal mondo automotive con l’intento di migliorare la qualità del servizio verso il cliente, l’immagine estetica degli showroom e le competenze di vendita e assistenza. Dicevamo degli ottimi risultati del Salone del Camper. Eppure, diversi concessionari da noi intervistati lamentano difficoltà nella gestione delle vendite, soprattutto quando c’è mancanza di prodotto. In molti suggeriscono che la fiera abbandoni la veste di mostra-mercato per diventare esclusivamente espositiva. Alcuni registrano grande interesse verso la caravan, che subisce rallentamenti minori nella catena di approvvigionamento e che ha prezzi più accessibili del camper. Da parte nostra accogliamo molto positivamente il riavvicinamento di FAITA FederCamping, l’associazione dei proprietari di campeggi, che quest’anno si è presentata con un grande spazio dedicato, a testimonianza di un rinnovato interesse per la clientela dei veicoli ricreazionali e per la collaborazione con il settore produttivo e distributivo.
Chiudiamo il nostro editoriale con una notizia che ci riguarda: abbiamo lanciato una nuova rivista in lingua tedesca, Camper Professional Deutschland, distribuita in Germania e dedicata ai concessionari e agli allestitori tedeschi. Camper Professional raddoppia!
• 44 Focus aziende: Thetford 50 anni di successi in Europa
• 46 Report Caravan Salon Düsseldorf 2022
• 54 Report Salone del Camper di Parma 2022
• 60 Mercati Il “boom” del caravanning in Spagna
• 66 Focus: Invenzioni di successo Chassis per caravan e sistemi di ausilio alla marcia
• 70 Federazioni Actitalia
• 72 Associazioni APC
• 74 Associazioni Assocamp
• 76 Associazioni Promocamp
Team editoriale: Enrico Bona, Renato Antonini, Elisabetta Croce, Giorgio Carpi, Francesco Rossi, Terry Owen, Marta Santamarina Linera
Progetto e realizzazione grafica: Federico Cavina
Stampa: Pixartprinting - Quarto d’Altino VE
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Editore: Fuori Media srl - Viale Campania 33 - 20133 Milano - Tel +39 02 58437693 o +39 02 58437051 - Numero REA MI - 2107599 - CF/P.Iva 09695690967
Periodicità: Trimestrale
Registrazione del Tribunale di Milano n. 179 del 2/9/2019
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camper professional n.13 ottobre 2022
di Raffaele Jannucci
Fondatore di Plein Air
rendiamo conto che difficoltà contingenti
Disegniamo uniti l’orizzonte del mercato
P assata la festa, gabbato il santo. Dopo gli eventi fieristici di Düsseldorf, Parma e Parigi possiamo dire che il “santo“, cioè il mercato, non può essere gabbato, ma va seguito con attenzione e partecipazione consapevole e responsabile. Non si può dondolare tra preoccupati scenari né arrendersi in attesa che passi la tempesta. Il mercato rappresentato dal veicolo abitativo ha una impronta e strutture organizzative sulle quali bisogna far leva per tenere salda una identità che, pur con differenze tra questo e quel Paese europeo, ha i connotati di una merceologia che ha singolari innesti tra l’offerta e la domanda. La situazione economica rende difficile questo innesto ma non impossibile. Bisogna crederci e trovare il giusto equilibrio tra produzione e commercializzazione se vogliamo dare fiducia alla potenziale domanda che non solo non è casuale, ma che, superata la pandemia, stava formandosi con sorprendente vivacità. Lo scenario è del tutto nuovo e va inquadrato dall’offerta con programmi sostenuti dalla fiducia, il bene che proprio l’offerta deve dare alla domanda. Fiducia nel prodotto, fiducia nella sua qualità, fiducia nelle motivazioni di impiego, fiducia in un acquisto che ha il carattere dell’investimento. Ci rendiamo conto che situazioni contingenti (i costi, i tempi di consegna ecc.) non possono essere sottovalutati, ma non devono essere presentati come una infezione del mercato, bensì
come una fisiologia dell’emergenza. Detto in parole semplici, chi si avvicina al veicolo abitativo deve rendersi conto che l’offerta non è malata, ma solo condizionata da fattori esterni. Passata la festa, il “santo”, cioè il mercato, sarà per la domanda un rifugio per scoprire modelli di vita che hanno il fulcro nel tempo libero, ma che, grazie al veicolo a noi caro, si estendono nei valori del vivere nella loro interezza. Il mercato in questa prospettiva si deve presentare trasformando la concorrenza all’interno della produzione e della commercializzazione in una convergenza unitaria, poiché il singolo, dal produttore al centro commerciale, sminuzza il mercato e lo mina nella sua vera identità. Guardiamo avanti con un atteggiamento che non può essere una resa. Il camper non ha nulla di casuale, ma è in sintonia con una transizione sociale, culturale, economica di ampie prospettive e di radicale trasformazione. Non ha senso spaziare davanti all’uscio di casa, dalla fabbrica al centro commerciale. Il camper con i suoi annessi e connessi ha orizzonti ben più ampi. Appartengono a tutto il comparto merceologico. Considerazioni che mi permetto di esprimere affidandole a una pubblicazione, sento onestà di dirlo, che è uno specchio del mercato orientato in modo che l’offerta possa interrogare sé stessa per poter parlare con voce chiara alla domanda.
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Ci
non possono essere sottovalutate, ma non devono essere presentate come una infezione del mercato
ipse dixit raffaele jannucci
Close to you since 1962
Al
centro della realizzazione di ogni progetto.
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Brianza Plastica presenta la nuova gamma di laminati in fibra di vetro e celebra il 60° anniversario
Nelle scorse settimane si sono tenuti il Caravan Salon di Düsseldorf e l’IAA Transportation di Hannover, le più importanti fiere di settore per il settore dei veicoli ricreazionali e commerciali. Per Brianza Plastica, presente in entrambe le fiere, è stata anche l’occasione per festeggiare il sessantesimo anno di attività, presentando contemporaneamente la nuova gamma di prodotti. Nel 1962, Giuseppe Crippa ha fondato l’azienda, e ne è tuttora presidente. L’impegno e la conoscenza del fondatore, insieme alla famiglia e a tutto il personale, l’hanno proiettata nel mercato internazionale e diversificato dei laminati in fibra di vetro per i settori industriale, commerciale e automobilistico.
Attenti studi e ricerche hanno portato Brianza Plastica a lanciare quest’anno sul mercato nuovi prodotti, frutto di sinergie tra diversi reparti chimici e tecnici, volti a soddisfare le crescenti richieste del mercato di materiali sempre più efficaci. La gamma Elycold, caratterizzata dal processo di polimerizzazione a temperatura ambiente, si è arricchita delle neonate Elycold Velo ed Elycold Extra-Glass.
Il nuovo Elycold Velo è realizzato con resina poliestere ortoftalica stabilizzata ai raggi UV, rinforzata con fibra di vetro; disponibile sia in rotoli che in lastre, resiste agli agenti chimici, è impermeabilizzante e facilmente lavabile. Elycold Velo viene fornito senza gelcoat: questa caratteristica è estremamente importante, in quanto il
gelcoat è un materiale costoso, la cui aggiunta aumenta il peso del laminato e quindi anche il peso del veicolo finale. L’intera gamma di laminati Elycold Velo è particolarmente indicata per applicazioni sia in coperture e pareti interne, sia dove non è necessaria una protezione con gelcoat.
Il nuovo Elycold Extra-Glass è disponibile in rotoli e lastre con gelcoat e presenta prestazioni meccaniche migliorate. Questo prodotto è studiato per riunire in un unico prodotto caratteristiche molto particolari, come la leggerezza, data da un peso specifico contenuto, e l’elevata resistenza meccanica, data dall’elevata percentuale di vetro. Elycold Extra-Glass è adatto per veicoli che richiedono grande resistenza agli urti, risparmio di peso ed estetica curata.
Un’altra novità della famiglia Elyplan, rotoli e lastre prodotti in laminazione continua, è Elyplan Design 3D. L’aspetto gradevole di questi laminati è perfetto per l’applicazione negli ambienti interni di veicoli ricreazionali, autobus e case mobili. Il risultato finale è una superficie piacevole, sia al tatto che alla vista. L’utilizzo di questo prodotto consente grandi risparmi di tempo: rispetto agli attuali sistemi che utilizzano pannelli in legno insieme alla carta decorativa, Elyplan Design 3D è un laminato GRP pronto per la posa.
Infine, nella famiglia Elyplan entrano Elyplan Extra-Glass biassiale, in cui, grazie all’utilizzo di tessuti biassiali, l’armatura in fibra di vetro può essere posizionata esattamente nella direzione in cui è necessaria per l’applicazione; Elyplan Wall, ideale per pareti di case mobili grazie all’aspetto simile all’intonaco e ad alta resistenza; ed Elyplan Bicolor, che unisce due o più colori in un unico prodotto, soluzione ideale per permettere la trasmissione della luce nelle coperture dei veicoli.
Maggiori informazioni si trovano sul sito www.flatlaminates.com.
DexKo Global acquisisce De Haan Metaaltechniek
DexKo Global. ha completato l’acquisizione di De Haan Metaaltechniek. Questa operazione strategica amplierà il portafoglio prodotti di AL-KO Vehicle Technology Group con un’ampia gamma di parafanghi e toolbox per rimorchi fino a 3,5 tonnellate. De Haan è stata fondata nel 1924 e si trova a Soesterberg, Utrecht, Paesi Bassi. “Non vediamo l’ora di unire i punti di forza del team di De Haan con quelli di DexKo. Siamo lieti di investire nella continua crescita di AL-KO nel segmento dei rimorchi commerciali”, ha dichiarato Fred Bentley, amministratore delegato di DexKo. “Saremo in grado di offrire ai clienti tutte le varianti di parafanghi da un unico fornitore e sfrutteremo i punti di forza della nostra rete AL-KO europea”, ha affermato Harald Hiller, Presidente e CEO di AL-KO.
Il Gruppo Rapido ha siglato una partnership paneuropea con FCA Bank. L’accordo, in collaborazione con Sofinco, brand di Crédit Agricole Consumer Finance specializzato nel credito al consumo, ha portato alla creazione di Rapido Groupe Finance. La nuova società fornirà servizi finanziari alla rete di concessionari e ai clienti finali del Gruppo Rapido in vari paesi europei attraverso FCA Bank e, in Francia, attraverso Sofinco.
L’accordo copre l’intera gamma di veicoli prodotti dal Gruppo Rapido, che con i suoi 10 marchi spazia dai van e camper (Rapido, Itineo, Fleurette, Florium, Giottiline) ai van attrezzati (Campérêve, Dreamer, Stylevan, Westfalia, WildAx). Si tratta di prodotti la cui qualità e stile hanno costruito la reputazione internazionale del Gruppo Rapido.
Attraverso la nuova partnership con il Gruppo Rapido, FCA Bank rafforza il suo ruolo di leader della mobilità, estendendo la propria presenza in un settore in continua espansione in tutta Europa, che ha visto negli ultimi anni una crescita record in termini di immatricolazioni
6 CAMPER PROFESSIONAL news
di veicoli.
Rapido sigla una partnership paneuropea con FCA Bank per fornire servizi finanziari a dealer e clienti finali
Truma ha lanciato la prossima generazione dei suoi modelli Combi D. Fin dal loro lancio sul mercato nel 2007, i riscaldatori Truma Combi uniscono riscaldatore e acqua calda in un solo apparecchio e si sono dimostrati un complemento versatile, economico ed efficiente per il campeggio quotidiano. Un vantaggio fondamentale della Combi D – Next Generation è che consente un risparmio di peso di 3 kg rispetto alla versione classica; e la Truma Combi D (E) fa segnare 3,4 kg in meno. Questi modelli funzionano anche in modo più economico, con un consumo ridotto di batteria e di gasolio. Il segreto è un controllo della combustione più efficiente, che porta anche a una maggiore durata dell’apparecchio nel tempo. Il riscaldamento, inoltre, è fino al 25% più veloce in modalità mista (gasolio + elettrico) grazie alla potenza di 6.900 W (modello Combi D 6 E). In precedenza era necessaria una seconda pompa (kit altitudine) per un funzionamento continuato del riscaldatore ad altitudini fino a 3.000 metri. Ora, a seconda dell’altitudine, un sensore di pressione integrato assicura una miscela
gasolio/aria ideale, controllando automaticamente la velocità dell’aria comburente. Il controllo del riscaldatore avviene tramite il sistema Truma iNet X, intuitivo e dotato di numerose funzioni aggiuntive disponibili. L’indicatore di guasti, con istruzioni immediate su come eliminare i problemi, è estremamente pratico. La Combi D di prossima generazione può essere comandata anche con il pannello digitale Truma CP plus (iNet ready) e iNet Box, e può essere comodamente controllata a distanza via smartphone tramite la Truma App. “Nel complesso, queste ottimizzazioni forniscono una maggiore facilità d’uso e aumentano l’efficienza energetica, e quando l’utente deve fare rifornimento, il diesel conforme alla EN 590 è ampiamente disponibile ovunque” , spiega Elmar Ströhle, Technical Product Manager of Heating Systems. Le varianti con modalità elettrica aggiuntiva raggiungono un elevato livello di efficienza con consumi estremamente ridotti: i modelli Combi D 4 E e Combi D 6 E consentono la massima flessibilità nei viaggi, sia in campeggio sia in sosta libera,
potendo scegliere la fonte di energia più adatta alle proprie esigenze. In modalità elettrica, inoltre, la Combi D 4 E e la Combi D 6 E funzionano in modo silenzioso e a zero emissioni.
Le qualità della Combi D “ci consentono di presentare la prossima generazione come ulteriore pietra miliare nella storia del successo di Truma. La variante Combi Diesel è infatti la soluzione 2 in 1 leader sul mercato per il riscaldamento e l’acqua calda in un unico prodotto, con una funzione ibrida aggiuntiva. Abbiamo ulteriormente sviluppato questo vantaggio competitivo con nuove caratteristiche del prodotto”, afferma Craig Hawthorne, Strategic Product Manager for Heating Systems.
Tutte le caldaie Truma Combi sono prodotte nella sede di Truma Gerätetechnik a Putzbrunn, vicino a Monaco, in Germania.
Stellantis ha partecipato al Caravan Salon Düsseldorf e al Salon des Véhicules de Loisirs. Per la prima volta, i veicoli di quattro diversi brand – Fiat Professional, Citroën, Peugeot e Opel – sono stati esposti insieme. “Stellantis è quindi il più grande player nel settore dei veicoli ricreazionali, con la sua capacità di offrire la gamma più strutturata e flessibile in termini di dimensioni, allestimenti e propulsori, supportata da un tasso di produzione che dovrebbe registrare una rapida crescita” , ha affermato Eric Laforge, Responsabile Veicoli Commerciali Leggeri Europa di Stellantis. “In qualità di leader di mercato, il Gruppo è sempre stato vicino agli allestitori e agli utenti finali, le cui esigenze sono tenute in considerazione dalla progettazione al servizio post vendita: un partner senza pari per il mondo del caravanning”.
L’attenzione di Stellantis al settore camper è dimostrata anche dalla decisione di dedicare parte della capacità produttiva di Gliwice, in Polonia, alla produzione di basi per camper. La potenzialità di produzione viene quin-
di rafforzata: questi veicoli, infatti, in passato venivano prodotti solo nello stabilimento Sevel di Atessa, in Italia. Gli investimenti nella tecnologia, inoltre, procedono senza sosta, alla ricerca dell’equilibrio tra sostenibilità ambientale e performance. Stellantis ha già la possibilità di soddisfare la domanda di veicoli BEV anche nel settore del caravanning. In ogni caso, prosegue parallelamente il lavoro sull’evoluzione dei motori diesel conformi alle normative. Stellantis sta sviluppando anche una soluzione per camper van compatti: un veicolo versatile e moderno progettato per soddisfare il recente aumento della domanda. Gli utenti finali, infatti, sono oggi più giovani rispetto al passato: hanno ridotte esigenze di spazio e cercano un veicolo più agile, sia per le esigenze ricreative che per l’uso quotidiano.
Libertium: il nuovo colosso della distribuzione in Francia
Lo scorso anno il gruppo Trigano è diventato l’azionista di maggioranza dei gruppi di concessionari CLC, SLC e Loisireo che costituivano l’Alliance Camper Team. Il 10 settembre ha segnato il lancio di un nuovo marchio nazionale per la vendita retail di veicoli ricreazionali: Libertium. Questa nuova rete riunisce i più importanti attori del mercato francese per la distribuzione di motorhome, camper van e caravan: CLC, Loisiréo e SLC, ma anche Europ’Holidays, Le Hall du Camping-Car ed Espace Camping-Cars.
Libertium è controllata dal Gruppo Trigano e continua a distribuire la maggior parte dei principali marchi europei. Con quasi 50 punti vendita sparsi in tutto il paese e facendo affidamento sull’esperienza dei suoi creatori, Libertium mira a diventare il punto di riferimento sul mercato e a garantire ai propri clienti servizi di alto livello in tutta la Francia. Il nome del marchio sottolinea la libertà offerta dal veicolo ricreazionale.
7 CAMPER PROFESSIONAL
Truma presenta “Combi D - next generation”
Stellantis: “Manteniamo il focus sul settore RV”
AL-KO VT
Group nomina
i nuovi Senior Vice President R&D e Head of Marketing
Vehicle Technology Group ha nominato Georg Rixecker responsabile delle attività globali di ricerca e sviluppo, a seguito del pensionamento di Frank Sager, e ha nominato Jörn von Ahlen nuovo capo del marketing. Dal 1° settembre 2022 Frank Sager cede la responsabilità della ricerca e dello sviluppo globali a Georg Rixecker: 55 anni, laureato in fisica, dottorato nel campo delle scienze dei materiali seguito da posizioni presso il Max Planck Institute, la Robert Bosch e, più recentemente, presso BorgWarner. Harald Hiller, Presidente e CEO di AL-KO Vehicle Technology, commenta: “Vorrei ringraziare il Dr. Frank Sager, sia personalmente che a nome dei miei colleghi del consiglio di amministrazione, per il suo impegno nei confronti dell’azienda. La nomina del Dr. Rixecker darà un nuovo impulso alla sostenibilità del nostro portfolio esistente, al trasferimento globale di conoscenze e alle nuove soluzioni per la mobilità del futuro” Sempre dal 1° settembre 2022, Jörn von Ahlen (50 anni) è il nuovo Head of Marketing nel team guidato dal Senior Vice President Sales & Marketing Timo Schwickart. Succede ad Hans Posthumus, che ha gestito il marketing globale di AL-KO VT per 10 anni e ora vuole intraprendere un nuovo percorso professionale. Von Ahlen è stato in precedenza responsabile marketing, per la regione DACH, presso Epson Germania. In precedenza, ha ricoperto diverse posizioni nel marketing e nelle vendite B2C e B2B in aziende di fama. Timo Schwickart commenta: “Jörn von Ahlen si distingue per la sua profonda comprensione di una brand strategy in diversi settori di attività, modelli e mercati, e per la sua grande esperienza nello sviluppo del marketing mix ideale. Assume la guida di un team efficace su un terreno ben preparato da Hans Posthumus. Attendo con impazienza di lavorare insieme ai nostri ambiziosi progetti: vogliamo portare avanti diverse iniziative e ottenere rapidi risultati”. Jörn von Ahlen viene dal Nord della Germania e ha studiato International Business Administration dopo il suo apprendistato in ambito bancario.
Il Gruppo Renault e Phoenix Mobility, azienda con sede a Grenoble specializzata nella conversione dei veicoli commerciali all’energia elettrica, hanno firmato una lettera di intenti per formare una partnership strategica per lo sviluppo e la gestione commerciale di un kit retrofit, il primo nel suo genere nel mercato francese dei veicoli commerciali leggeri. Questa soluzione innovativa consente di convertire all’energia elettrica un veicolo commerciale con motore a combustione che ha più di cinque anni. Beneficiando del know-how industriale dei team Re-Factory a Flins, i kit saranno assemblati dal Gruppo Renault in questo sito dedicato all’economia circolare; Phoenix Mobility supervisionerà l’operazione commerciale facendo affidamento sulla propria esperienza come operatore riconosciuto nel mercato del retrofit B2B. “Il Gruppo Renault, uno dei principali attori nel settore dei veicoli elettrici, si posiziona ancora una volta come pioniere nello sviluppo di una innovativa soluzione di retrofitting in un mercato che è ancora agli inizi e ha un grande potenziale. Questa partnership con Phoenix Mobility rappresenta la prima associazione tra una casa automobilistica e una promettente start-up per lanciare una nuova offerta commerciale sull’aftermarket e soddisfare così le aspettative dei nostri clienti professionali alla ricerca di soluzioni di mobilità più sostenibili ed economiche. Questo progetto è pienamente in linea con la strategia del Gruppo Renault di fare della Re-Factory di Flins il primo sito dedicato all’Economia Circolare della mobilità”,
Lo stabilimento Capron celebra centomila camper prodotti
Lo stabilimento Capron dell’Erwin Hymer Group a Neustadt, in Germania, ha prodotto il suo 100.000° camper per i marchi Carado e Sunlight. Nel 2006, il primo modello in assoluto uscito dalla linea di produzione era un Carado T135 semi-integrale. Negli ultimi 16 anni la famiglia Capron ha continuato a crescere insieme alla produzione. Il team ha potuto celebrare un nuovo traguardo il 21 giugno alle 9:00, quando il 100.000° camper è uscito dalla linea di produzione 1 lunga 450 metri. Come nel 2006, si tratta di un T135, questa volta Edition15. Il veicolo ha lasciato la catena di montaggio durante una fase complessa per Capron, in cui la produzione
è messa a dura prova da filiera e crisi energetiche.
Tuttavia, Daniel Rogalski, amministratore delegato di Capron e Carado, guarda al futuro con fiducia ed è orgoglioso che la sua azienda produca ininterrottamente camper e van da 16 anni: “L’attuale crisi globale ci ha messo in una posizione difficile. Tuttavia, sono fiducioso che riusciremo a superare anche queste sfide. Stiamo facendo tutto il possibile per mantenere stabile la produzione nel sito fino al prossimo traguardo e oltre, in modo che i nostri clienti possano continuare a realizzare il loro sogno di possedere il proprio camper”, ha detto Rogalski.
8 CAMPER PROFESSIONAL news
Renault e Phoenix Mobility lanciano il retrofit elettrico dei veicoli commerciali
ha affermato François Delion, Direttore After Sales del Gruppo Renault.
AL-KO
A sinistra: Georg Rixecker. A destra: Jörn von Ahlen
VW ID. Buzz Cargo nominato International Van of the Year 2023
Il nuovo ID. Buzz Cargo completamente elettrico di Volkswagen ha ricevuto il prestigioso premio del settore “International Van of the Year 2023” (IVOTY). ID. Buzz Cargo è stato sviluppato esclusivamente per il trasporto elettrico a batteria e sarà consegnato ai clienti con un bilancio CO2 neutrale.
Carsten Intra, CEO di Volkswagen Veicoli Commerciali, ha commentato: “Siamo onorati e orgogliosi di ricevere questo premio per l’ID. Buzz Cargo. Ringrazio molto la giuria di IVOTY e tutti coloro che in Volkswagen Veicoli Commerciali hanno
contribuito a fare di ID. Buzz Cargo il miglior van della sua categoria”. Il presidente di IVOTY Jarlath Sweeney ha consegnato il premio a nome dei 34 giornalisti internazionali specializzati in veicoli commerciali che compongono la giuria di IVOTY: “Non capita spesso che un concept di van totalmente nuovo susciti così tanta attenzione quando si presenta sul mercato. Congratulazioni al team di svi -
Thor Industries chiude quarto trimestre a anno fiscale 2022 con risultati record
Il trimestre che si è chiuso a fine luglio è stato per Thor Industries quello finale del suo anno fiscale. Il fatturato ha raggiunto i 3,82 miliardi di dollari (+6,4%), mentre per l’intero anno si è attestato a quota 16,31 miliardi, con una crescita del 32,4 per cento. “I risultati del nostro quarto trimestre hanno coronato un anno fiscale da record per Thor Industries,” ha affermato Bob Martin, presidente e CEO dell’azienda. “Questo è stato possibile grazie alle eccellenti prestazioni del nostro portafoglio di marchi leader. Per l’anno fiscale 2022, le vendite nette hanno superato abbondantemente la soglia dei 16 miliardi di dollari e l’utile netto attribuibile a Thor ha superato il miliardo di dollari per la prima volta nella storia dell’azienda.”
Parlando del risultato trimestrale, l’incremento di fatturato è in gran parte attribuibile
Dopo 40 anni di attività, lo stabilimento Sevel di Atessa, in Italia, la più grande fabbrica di veicoli commerciali leggeri (LCV) d’Europa, celebra la produzione del suo settemilionesimo veicolo. Dallo stabilimento escono furgoni e telai Stellantis come Fiat Professional Ducato, Citroën Jumper, Peugeot Boxer e Opel/ Vauxhall Movano.
“Il team di Sevel contribuisce quotidianamente a raggiungere il nostro obiettivo di essere leader indiscussi del mercato dei veicoli commerciali”, ha affermato Uwe Hochgeschurtz, Chief Operating Officer di Stellantis, Enlarged Europe. “L’impianto ha una lunga storia nella costruzione dei veicoli che i nostri clienti professionali desiderano e di cui hanno bisogno, e continuerà a svolgere un ruolo fondamentale nel raggiungimento di un mix di vendite di veicoli elettrici a batteria del 40% per i veicoli commerciali entro il 2030. Congratulazioni a tutto il team per l’obiettivo rag-
giunto oggi.”
alla crescita del prezzo medio per unità, dato che il numero totale di pezzi venduti è diminuito. L’aggiunta al portafoglio di Airxcel, acquisita a settembre 2021, ha contribuito per 129,6 milioni di dollari. Il margine lordo è passato dal 16,6% del corrispondente trimestre 2021 al 17,5. In termini assoluti, il profitto netto del periodo maggio-luglio è stato di 280,9 milioni di dollari (contro i 230,3 milioni dell’anno prima), ovvero 5,15 dollari per azione “diluita” (4,12 dollari).
Parlando di anno fiscale, le vendite sono cresciute grazie sia all’aumento della domanda sia ai prezzi in salita, oltre che per l’impatto delle acquisizioni (Airxcel e Tiffin Group. L’utile netto attribuibile a Thor è passato dai 659,9 milioni di dollari del 2021 (11,85 dollari per azione “diluita”) a 1,14 miliardi di dollari (20,59 dollari per azione).
Nell’ambito del suo piano strategico Dare Forward 2030, Stellantis punta a raddoppiare i ricavi dei veicoli commerciali entro il 2030 rispetto al 2021, grazie a 26 nuovi lanci, inclusa un’offerta elettrica in tutti i segmenti. Per la prima metà del 2022, Stellantis è stato il leader di mercato dei veicoli commerciali nell’UE30 e in Sud America, con una quota rispettivamente del 33,2% e del 30,7%. La società è stata anche leader nelle vendite di veicoli commerciali elettrici (BEV) a batteria EU30, con una quota di mercato BEV di quasi il 50% per la prima metà del 2022. Stellantis e Toyota Motor Europe (TME) hanno recentemente annunciato che Stellantis fornirà a TME un nuovo furgone commerciale di grandi dimensioni, inclusa una versione elettrica a batteria, in vendita in Europa con il marchio Toyota, che sarà prodotto negli stabilimenti di Gliwice,
Polonia, e Atessa, Italia. Il sito produttivo Sevel (Società Europea Veicoli Leggeri) nasce nel 1978 da una joint venture tra FCA e PSA-Peugeot Citroën. Inaugurato nel 1981, Sevel ha una superficie di oltre 1,2 milioni di metri quadrati e può produrre fino a 1.200 veicoli al giorno. È lo stabilimento di veicoli commerciali leggeri più grande e flessibile in Europa, in grado di produrre veicoli in un’ampia gamma di configurazioni.
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luppo di Volkswagen Veicoli Commerciali per la creazione di questo veicolo unico”.
Stellantis celebra il 7.000.000esimo veicolo prodotto nello stabilimento Sevel
Secondo Faita i campeggi crescono dell’8% rispetto al 2019
Dopo le prime, positive analisi dei mercati di Francia e Spagna, arrivano anche quelle dall’Italia. Secondo Faita-FederCamping, la principale federazione di settore, se la tendenza in atto si confermerà anche per settembre, quest’anno gli arrivi nei campeggi e villaggi turistici italiani raggiungeranno quota 10,7 milioni, per un totale di 73 milioni di presenze. Gli ospiti stranieri avrebbero inciso per il 57% del totale. A svelare questi dati è stata una rilevazione tra le aziende, che ha evidenziato come nei primi quattro mesi della stagione turistica 2022 le 2.650 aziende del settore abbiano registrato incrementi dell’8% in termini di arrivi e del 7% in termini di presenze rispetto alla stagione 2019, presa come anno di riferimento pre-Covid. Rispetto al 2021 i risultati sono stati migliori del 17%, ma va tenuto conto che la scorsa stagione era stata ancora pesantemente condizionata dalla forte diminuzione di ospiti stranieri dovuta alle restrizioni legate alla pandemia. In particolare, quest’anno è tornata massiccia la presenza di ospiti provenienti da Germania e Austria, che insieme a danesi, olandesi,
svizzeri, cechi e polacchi hanno rappresentato oltre il 75% di arrivi dall’estero. Il periodo di permanenza si è leggermente allungato, passando dai 6,8 giorni medi registrati nel 2019 a quasi sette. Secondo Faita-FederCamping, anche in Italia i fatturati non sono cresciuti proporzionalmente e i margini sono sensibilmente diminuiti a causa della crescita del costo energetico (+300% per il gas e fino a +400% per l’elettricità). Un fattore che rischia di condizionare pesantemente l’intero comparto insieme alla scarsità di manodopera che quest’anno ha raggiunto dimensioni critiche.
Il CIVD assegna la medaglia d’argento al fondatore di Carthago, Karl-Heinz Schuler
L’associazione tedesca dell’industria del caravanning ha assegnato la medaglia d’argento al fondatore del marchio Carthago, KarlHeinz Schuler, per i suoi straordinari successi imprenditoriali. L’associazione dei produttori CIVD ha consegnato all’imprenditore la medaglia d’argento al Caravan Salon 2022. “È qualcosa che non avrei mai potuto sognare quando ho fondato Carthago”, ha detto KarlHeinz Schuler dopo un discorso del presidente del CIVD Herman Pfaff e la consegna della medaglia, seguita dagli applausi dei numerosi rappresentanti del settore.
Salon des Véhicules de Loisirs: +10% di visitatori e una nuova location per il 2023
Il 56° Salon des Véhicules de Loisirs di Parigi registra un aumentato di visitatori del 10% rispetto al 2021: quasi 91.000 presenze. Ha anche annunciato nuova location e nuove date per il prossimo anno.
Espositori e visitatori dell’edizione appena conclusa presso il quartiere fieristico Paris-Le Bourget sono rimasti soddisfatti, nonostante i problemi di disponibilità dei prodotti dovuti ai noti problemi di filiera.
Come negli anni precedenti, anche questa edizione ha visto la presenza di costruttori di camper, van, caravan e case mobili, ma anche di produttori di accessori, fornitori di servizi e tour operator. “Lo show del 2022 era atteso con impazienza per diversi motivi. Viaggiare in un veicolo ricreazionale riscuote sempre più successo: i visitatori hanno voluto scoprire tutte le novità dei più grandi marchi “di persona” per poter immaginare come potrebbero essere le loro prossime vacanze e weekend a bordo di un veicolo per il tempo libero”, ha spiegato Pierre Rousseau, presidente del Salon des Véhicules de Loisirs.
Gli organizzatori della manifestazione invitano tutti i visitatori e gli espositori a incontrarsi di nuovo il prossimo anno per la 57a edizione, che si terrà fino al 2025 al Parc des Expositions di Villepinte. Anche le date sono cambiate: la prossima fiera avrà luogo infatti dal 7 al 15 ottobre 2023.
“È un cambiamento significativo per tutti i frequentatori abituali del VDL Show, ma siamo tutti molto entusiasti all’idea di questo trasferimento al Parc des Expositions di Villepinte, che dispone di infrastrutture e spazi di alta qualità per ospitare un Salone come il nostro”, ha concluso Pierre Rousseau.
Addio ad Arrigo Albarelli, eccellenza imprenditoriale e primo cliente SiFi
Con grande dispiacere, la famiglia Guerrieri ha appreso della scomparsa di Arrigo Albarelli, primo cliente registrato ufficialmente da SiFi, nel 1976. Con grande affetto e gratitudine, SiFi saluta un amico da sempre e un grande imprenditore e collaboratore; Arrigo Albarelli, infatti, partigiano e Cavaliere della Repubblica, nel dopoguerra ha creato aziende importanti, che ora verranno gestite dalla famiglia, come il Camping Le Fonti di Cervarezza Terme, una meta turistica che nel territorio Reggiano attira oltre 30.000 presenze l’anno, il Centro Caravan di Reggio Emilia e la 3C, leader in Italia nella commercializzazione di caravan e camper, premiata sul Financial Times e Sole24 Ore per la crescita negli ultimi anni. Arrigo Albarelli si è spento a Reggio Emilia il 7 ottobre 2022 e con lui, commenta la famiglia Guerrieri, si perde un’eccellenza dell’imprenditorialità del settore.
Guerrieri
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news
Arrigo Albarelli tra Rocco e Francesco
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VALORE AI CAMPER USATI
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Componenti e accessori in evidenza
Kit Molle per Fiat Ducato
Una molla supplementare o sostitutiva viene utilizzata sui veicoli già dotati di sospensione a molla elicoidale.
Le molle supplementari vengono montate sui veicoli con sospensione a balestra. Queste molle rinforzate garantiscono un ritorno del veicolo al livello di marcia originale, aumentando la corsa della molla e migliorando quindi la stabilità e, in parte, i livelli di comfort.
Molla sostitutiva: Come indica il nome stesso, la molla elicoidale originale viene rimossa e sostituita dalla molla sostitutiva (molla rinforzata).
Molla supplementare: La molla a balestra o la molla elicoidale originale viene conservata in caso di montaggio di una molla supplementare. La molla supplementare viene montata accanto all’originale. Il montaggio della molla supplementare rinforza la sospensione originale.
• Fornita come kit di montaggio completo
• Abbassamento ridotto
• Miglioramento del comfort
• Maggiore stabilità
• Sospensione più efficace
• Minore sensibilità al vento laterale
Le molle VB-CoilSpring sono una buona soluzione per i veicoli che trasportano sempre un carico pesante e non carichi variabili. Questo perché la forza elastica è rinforzata in modo permanente e non può essere regolata.
Sistemi di controllo elettronici e di gestione dell’energia
SiFi fornisce i prodotti del catalogo Schaudt by Lippert, che dal 2023 assumerà la sola denominazione Lippert. L’azienda, con sede in Germania, è leader nei sistemi di controllo elettronico e nei sistemi di gestione dell’energia per l’industria europea del caravanning; da oltre 40 anni è uno dei principali fornitori del mercato dei veicoli ricreazionali in Germania e in tutta Europa e ha fornito sistemi di alimentazione e booster innovativi, nonché soluzioni di controllo che hanno stabilito nuovi standard nel settore. Il catalogo Schaudt by Lippert propone una scelta completa
di prodotti: dai booster per incrementare il voltaggio di ricarica nelle caravan, permettendo di ricaricare la batteria anche durante il traino, ai booster per le autocaravan studiati per caricare batterie piombo-acido, piombo-gel, AGM e litio a 12 V durante la guida, indipendentemente dalla tensione dell’alternatore; dalle unità power supply per camper destinate alla ricarica di batterie a piombo-acido a 6 celle e piombo-gel, con pannello di controllo, sonda per il livello dell’acqua, connettori, fusibili e cavi, alle power supply che alimentano apparecchiature a 12 V come pompe ad immersione, ventilatori, luci e altri dispositivi
12 CAMPER PROFESSIONAL prodotti novità
DEKASYL MS-5
MS-5 è un adesivo a base di polimeri MS dall’elevata adesione e resistenza iniziale per l’incollaggio strutturale di supporti, coperture e componenti.
Grazie alla sua forza elevata, è possibile ridurre i tempi di incollaggio e non sono quasi necessari morsetti.
• Elevata adesione iniziale e rapido incremento di resistenza interna
• Adesivo e sigillante per l’incollaggio strutturale di supporti, coperture e componenti
• Elevata resistenza alla trazione, aderisce a un’ampia gamma di materiali
• Permanentemente elastico e resistente alle vibrazioni
• Resistente ai raggi UV, alle intemperie e all’invecchiamento
• Resistente alle sostanze chimiche e all’acqua salata.
DEKASYL MS-6
MS-6 è un sigillante e adesivo elastico universale a base di polimeri MS con un’eccellente adedsione (senza pretrattamento) a molti materiali utilizzati in caravan e motorhome.
• Ampio spettro di adesione
• Neutro, inodore e ad asciugatura rapida
• Non è necessario alcun trattamento speciale della superficie
• Privo di solventi, isocianati, silicone e PVC
• Resistente ai raggi UV e all’invecchiamento
• Adatto per ambienti sanitari (resistente alla muffa).
DEKASYL MS-8
MS-8 è un adesivo per parabrezza a base di polimeri MS ad alto modulo con un’elevatissima resistenza iniziale e un rapido incremento alla resistenza.
MS-8 è caratterizzato da un’elevata adesione senza primer a vetro e parabrezza con serigrafia ceramica e può essere utilizzato per incollare parabrezza su motorhome, automobili, camion, autobus ecc.
• Privo di isocianati, solventi, silicone e PVC
• Rapido incremento alla resistenza e alto modulo
• Ottima adesione alla serigrafia ceramica e al vetro senza primer
• Ottima adesione sui residui di PU e MS appena tagliati
• Ottima resistenza ai raggi UV e all’invecchiamento
• Tempo di fermo auto di 1 ora.
comunemente utilizzati per le caravan; dai convertitori temporizzati che, mentre la batteria è in fase di ricarica, assicurano che i moduli solari collegati funzionino sempre in modo ottimale, indipendentemente dall’irraggiamento solare, dalla tensione della batteria e dalla temperatura del modulo, ai regolatori di carica solare che limitano e regolano la tensione di carica dei moduli solari, fino ai pannelli di controllo collegati direttamente alla centralina solare nei quali l’energia solare nella zona giorno e nella batteria di avviamento viene visualizzata tramite display.
13 CAMPER PROFESSIONAL In collaborazione con
Attrezzature per i professionisti
Ruote in equilibrio perfetto
Un lavoro di equilibratura delle ruote preciso e veloce? Con il Roll 71 di OMCN si può utilizzare un ciclo rapido della durata di soli cinque secondi. Il sistema è dotato di uno schermo sensibile al tocco da 12 pollici e di un e-Sonar per il calcolo automatico della larghezza del cerchio. Con un livello di precisione di un grammo, il Roll 71 può gestire cerchi fino a 30 pollici, con un diametro massimo della ruota di 115 centimetri e un peso fino a 75 chili. Le operazioni sono per lo più automatizzate, grazie all’acquisi zione automatica del programma di equilibratura, all’avvicinamento automatico alla posizione di squilibrio e alla autofrenata automatica in posizione di squilibrio. Il freno elettrico è di serie. Questa soluzione di OMCN prevede anche il bloc caggio pneumatico della ruota P-Lock e un sistema automati co di taratura e diagnosi.
www.omcn.it
La forza del rivetto
Quando si lavora ai rivetti, se il loro numero è elevato è consigliabile utilizzare un utensile elettrico. Questa rivettatrice Würth ANG 14 è alimentata da una batteria ricaricabile agli ioni di litio che garantisce peso ridotto e prestazioni elevate. L’impugnatura ergonomica e il baricentro compensato ne permettono un uso pratico e comodo. Per risparmiare energia, il dispositivo prevede il ripristino immediato alla posizione di partenza dopo l’operazione di rivettatura, permettendo di aumentare il numero di sequenze operative. I chiodi dei rivetti rotti possono essere raccolti in un contenitore. I rivetti a strappo utilizzabili possono avere un diametro da 2,4 a 5,0 millimetri. La forza sviluppata dal rivetto arriva a 10.000N. Il peso della ANG 14, comprensivo di batteria, è di due chilogrammi.
www.wuerth.it
Ti prende le misure
Prendere le misure rapidamente e con precisione è fondamentale in ogni lavoro. Il misuratore laser Stanley TLM40 propone uno schermo nero con numerazione in bianco per una migliore visibilità anche in condizioni di forte luminosità. La portata della misurazione varia da 15 centimetri a 12 metri. Il prodotto può misura re la distanza anche in modo continuo, proponendo i valori in millimetri e in pollici. Facile da usare grazie all’operatività garantita da un singolo pulsan te. Il TLM40 ha un rivestimento in gomma per una presa ottimale in ogni condizione. La precisione del dispositivo prevede una tolleranza di più o meno sei millimetri a una distanza di dieci metri. L’alimentazione è fornita da una batteria al litio ricaricabile.
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Officina organizzata
Gli arredi proposti da DEA Italian Worklab sono 100% “made in Italy”. La stazione di lavoro mobile AR-442.11 prevede una cassettiera con otto cassetti dotati di guide da 45 Kg di portata, un porta pezzi laterale a tre ripiani, un piano di lavoro superiore con copertura in DCT/ABS resistente a benzina, acidi e oli minerali, quattro ruote girevoli rinforzate, maniglie ergonomiche laterali per una corretta movimentazione e pratici paraspigoli. La struttura è completamente saldata. Il DEA Tool Center è configurabile a seconda delle aree a cui è destinato con supporto per notebook girevole rialzato con alloggio ventilato per trasformatore e raccoglicavi, sup porti per bombolette spray, bobina di carta, bottiglia acqua da 1,5 litri e tasca per lunch box dell’operatore. La struttura frontale è rinforzata con pannello forato per supporto utensili e dotata di porta telo proteg gi carrozzeria.
www.deaworklab.it
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prodotti in officina
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Francesca Guerra
I suggerimenti della consulente di Assocamp ai concessionari per ridurre i rischi e muoversi in sicurezza nei (difficili) rapporti con clienti, fornitori e produttori di veicoli ricreazionali
Cosa conta nella “vendita con riserva”
Peruna vendita “con riserva di proprietà” che sia efficace bisogna tenere conto di diversi aspetti. In caso di giudizio negativo in primo grado, invece, ecco cosa bisogna fare per bloccarne l’esecutività. I consigli dell’avvocato Francesca Guerra, consulente di Assocamp.
Dal mio contratto di concessione rilevo che il produttore si riserva la proprietà del veicolo fino al suo integrale pagamento. Cos’è la vendita con riserva di proprietà?
Francesca Guerra: La vendita con riserva di proprietà è una particolare forma di vendita nella quale l’effetto traslativo della proprietà rimane subordinato all’effettivo adempimento dell’acquirente. Il bene viene consegnato subito, ma il trasferimento definitivo del diritto di proprietà è rinviato al momento in cui avviene l’integrale pagamento del prezzo dovuto. I rischi per il perimento della cosa, invece, passano al compratore già al momento della
consegna. Recita l’art. 1523 c.c.: “nella vendita a rate con riserva della proprietà, il compratore acquista la proprietà della cosa col pagamento dell’ultima rata di prezzo, ma assume i rischi dal momento della consegna”. Ciò significa che in caso di mancato integrale pagamento il venditore potrà rivendicare il bene in questione. Tuttavia, per essere efficace anche nei confronti dei terzi (e in particolare nei confronti dei creditori dell’acquirente), il cosiddetto “patto di riservato dominio” deve risultare da atto scritto avente data certa. Circa i contratti di concessione la giurisprudenza ha precisato che:
sola nel contratto che regola i rapporti tra costruttore/distributore e concessionario (il cosiddetto accordo di concessione). Sostiene la Corte di Cassazione che si tratta di contratti atipici che fanno sorgere effetti obbligatori tra le parti in virtù dei quali il concessionario rivenditore assume l’obbligo di
Per essere efficace anche nei confronti dei terzi (e in particolare nei confronti dei creditori dell’acquirente), il cosiddetto “patto di riservato dominio” deve risultare da atto scritto avente data certa.
1. Come già specificato, la clausola deve risultare da atto scritto avente data certa.
2. Non è sufficiente a soddisfare il requisito di cui sopra la previsione della citata clau-
Difetto di conformità? No, grazie
Abbiamo venduto un veicolo usato circa 18 mesi fa. Il cliente che lo ha acquistato lo ha poi dato in permuta a un altro concessionario per acquistarne un altro nuovo. Ci scrive ora quest’ultimo concessionario per lamentare un difetto di conformità…
promuovere la rivendita dei prodotti che vengono acquisiti mediante la stipulazione (alle condizioni predeterminate nell’accordo di concessione) di singoli contratti di acquisto. L’inserimento della citata clausola negli accordi di concessione produce solo effetti obbligatori tra le parti che si sostan-
Francesca Guerra: Il terzo acquirente (l’ultimo concessionario) non ha alcun titolo per rivolgersi al primo venditore per lamentare il vizio di conformità. È legato infatti da un rapporto contrattuale con il cliente consumatore che gli ha ceduto il mezzo usato. Nessun rapporto invece ha con il primo venditore. Pertanto, qualora ritenga di avere qualche rimostranza da fare, può rivolgersi unicamente al cliente-consumatore, suo diretto dante causa. Le azioni che può esercitare nei suoi confronti, tuttavia, sono notevolmente ridotte rispetto a quelle che solitamente consideriamo e ricollegate al codice del consumo. Trattandosi di professionista che ha acquistato da privato, infatti, quest’ultima normativa non può essere applicata. Viene piuttosto applicata quella relativa alla garanzia per i vizi della cosa venduta disciplinata dal codice civile la quale prevede minori rimedi da esperire (non riparazione/ sostituzione/risoluzione/riduzione del prezzo, ma soltanto risoluzione o riduzione del prezzo) e termini molto più stretti (entro 8 giorni dalla scoperta deve essere fatta la denuncia del vizio e l’azione relativa si prescrive in un anno dalla consegna).
l’avvocato risponde francesca guerra
ziano nell’obbligo di inserire detta clausola in ciascuno dei contratti di vendita da stipularsi in epoca successiva, senza che la stessa possa ritenersi implicitamente applicabile e contenuta in questi ultimi.
3. La riserva di dominio in favore del venditore integra una deroga alla regola dell’immediato trasferimento di proprietà a favore del compratore e, pertanto, esige una clausola contemporanea al singolo contratto di vendita, che valga a differire al saldo del prezzo gli effetti che altrimenti si producono immediatamente con l’incontro dei consensi.
4. Non è sufficiente nemmeno la previsione di tale clausola nelle singole fatture relative alla vendita dei veicoli. Si tratta infatti di meri documenti contabili che possono far prova dei rapporti intercorsi tra imprenditori ma che non costituiscono atti scritti aventi natura contrattuale. In sostanza, è necessario che la detta clausola venga replicata in occasione di ogni vendita dei mezzi tra il produttore e il concessionario. Per contro, non è sufficiente che l’indicazione avvenga in fattura.
Assistito da un altro collega, ho perduto in
primo grado la causa contro un consumatore che lamentava un vizio di conformità.
Il giudice mi ha condannato a restituirgli il prezzo pagato per la caravan. Ritengo però di avere buoni motivi per fare appello. Posso evitare l’esecuzione? Se non posso evitarla, posso eventualmente proporre di versare una cauzione fino alla sentenza di secondo grado?
Francesca Guerra: Secondo l’art. 282 del codice di procedura civile “la sentenza di primo grado è provvisoriamente esecutiva tra le parti”. Ciò significa che la parte vittoriosa può agire immediatamente per l’esecuzione, anche se viene proposto appello. Nel caso che questo sovverta poi le sorti del giudizio, la parte vittoriosa in primo grado (e soccombente nel secondo) dovrà restituire quanto percepito.
lità di insolvenza di una delle parti, sospende in tutto o in parte l’efficacia esecutiva o l’esecuzione della sentenza impugnata, con o senza cauzione” (art 283 c.p.c.). Dunque:
• Deve essere impugnata la decisione tramite appello
La parte vittoriosa può agire immediatamente per l’esecuzione, anche se viene proposto appello. Nel caso che questo sovverta poi le sorti del giudizio, la parte vittoriosa in primo grado (e soccombente nel secondo) dovrà restituire quanto percepito.
• Deve essere proposta apposita istanza
L’appello, dunque, non impedisce l’esecuzione. Tuttavia, se viene fatto appello (e soltanto in questo caso), “il giudice dell’appello, su istanza di parte… quando sussistono gravi e fondati motivi, anche in relazione alla possibi-
• Il giudice sospenderà l’efficacia esecutiva o l’esecuzione della sentenza se riterrà che sussistano gravi e fondati motivi (ovvero se riterrà sussistere una rilevante probabilità della riforma della decisione gravata dall’impugnazione e il pericolo dell’irreparabilità del pregiudizio derivante al diritto controverso dall’esecuzione della sentenza)
• Sarà sua facoltà decidere se prevedere o meno una cauzione.
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Bernd Löher, amministratore delegato di Hobby, è arrivato al vertice dell’azienda tre anni fa e ha dovuto gestire problemi e opportunità in tempi di pandemia e post-pandemia
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a tu per tu con bernd löher
l’innovazione si fonde con la tradizione
Quando
Testo di Antonio Mazzucchelli foto Enrico Bona
Hobby e Fendt sono due aziende con un’elevata produzione di caravan. In futuro, Hobby vuole crescere sempre di più nei segmenti dei camper van e degli autocaravan. Il fondatore, Harald Striewski, è ancora saldamente al timone di questo gruppo europeo, ma ha affidato i ruoli operativi ai suoi due amministratori delegati. Uno di loro è Bernd Löher, che abbiamo intervistato al Caravan Salon di Düsseldorf.
Camper Professional: Signor Löher, può parlarci di lei?
Bernd Löher: Ho 53 anni e lavoro in questo settore dal 2003. All’epoca ho iniziato come responsabile commerciale e tecnico di Dometic Light Systems. In seguito sono stato responsabile del settore RVO in Germania, prima di assumere la responsabilità del settore RV nell’area EMEA. Negli ultimi anni in Dometic ho anche fatto parte della direzione EMEA, oltre che amministratore delegato di due siti produttivi. Allo stesso tempo ero anche a capo della gestione dei prodotti per Dometic EMEA, non solo per il settore delle caravan, ma anche per la vendita al dettaglio, l’automotive, l’alloggio, ecc. Tre anni fa ho deciso di cambiare e dal momento che ho sempre avuto un ottimo rapporto con Harald Striewski, ho deciso che mi sarebbe piaciuto lavorare per Hobby e ho così deciso di lasciare Dometic. Per me è stato un vero momento di svolta. Il passaggio è avvenuto secondo la filosofia tipica di Hobby: con una stretta di mano, niente di più e niente di meno. Il 1° febbraio 2020 ho iniziato a lavorare per Hobby, in un momento piuttosto difficile, perché la pandemia era appena iniziata, quindi una delle mie prime decisioni importanti l’ho presa dopo un mese, nel marzo 2020, quando abbiamo dovuto chiudere la fabbrica a causa del Covid. Quando abbiamo imparato a proteggerci e a convivere con il Coronavirus, ci siamo potuti finalmente concentrare sullo sviluppo dei prodotti, differenziando la gamma e avviando nuovi modelli come Maxia e Beachy. Questo è il vantaggio di lavorare
per un’azienda privata: il processo decisionale è molto rapido e l’ingegner Striewski mi ha sempre incoraggiato a portare avanti nuovi progetti e nuove idee.
Camper Professional: Due amministratori delegati di Hobby e un proprietario: quali sono le rispettive aree di competenza? Quanto il fondatore partecipa ancora attivamente alla gestione dell’azienda e alle sue decisioni?
Bernd Löher: In realtà il signor Striewski non è più coinvolto nell’attività quotidiana, quindi la governance è piuttosto chiara: lui è il proprietario, Holger Schulz è il managing director per le vendite, il marketing e il post-vendita, mentre io mi occupo della produzione, dell’IT, delle risorse umane, della ricerca e sviluppo e dell’intera azienda. Questa divisione dei compiti ci guida nella gestione dell’azienda ogni giorno.
Camper Professional: Qual è la dimensione di Hobby oggi e qual è stato il picco di produzione nel corso degli anni?
Bernd Löher: L’attuale volume di produzione di Hobby si aggira tra le 12.000 e le 13.000 caravan, e altre 10.000 caravan per Fendt, il che significa che siamo leader di mercato in Europa, in questo settore. Il picco negli anni è stato di 20.000 unità per Hobby. Oggi siamo un’azienda agile nel prendere le decisioni e nell’adattarci molto velocemente alle condizioni del mercato, anche se in questo momento dobbiamo naturalmente fare i conti con l’attuale restrizione delle forniture.
Camper Professional: In un mondo popolato da grandi gruppi quotati in borsa, Hobby e Fendt rimangono aziende familiari: quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questa scelta?
Bernd Löher: Il vantaggio più grande di questo status aziendale è una gestione molto semplificata di tutto il processo decisionale. Questo ci permette di avere tempi veloci nelle risposte, il che è apprezzato anche dai nostri fornitori, e di essere sempre affidabili dal punto di vista dei servizi.
L’affidabilità è ciò che ci contraddistingue, fa parte della nostra missione aziendale. Svantaggi in questa dimensione lavorativa non ne ho ancora riscontrati.
Camper Professional: Nonostante l’aumento dei costi di produzione, l’inflazione e i problemi della catena di approvvigionamento, il mercato tedesco ha raggiunto un record di vendite. Come vede il futuro?
Bernd Löher: Pensiamo che nei prossimi anni il mercato raggiungerà i livelli del biennio 2017-2018. Ciò significa che scenderà un po’. Se parliamo di caravan, prevediamo infatti che il mercato europeo si collocherà tra le 70.000 e le 80.000 unità. A causa dei problemi della catena di approvvigionamento, dell’incertezza geopolitica e dell’inflazione che dovrebbe raggiungere il 10% entro la fine di quest’anno, oltre all’enorme costo dell’energia, possiamo già notare un calo nella fiducia dei consumatori, che appaiono più cauti e ponderati prima di acquistare una nuova caravan o un camper.
Camper Professional: Pensa che l’aumento elevato dei prezzi dei camper possa portare a un maggiore interesse per le caravan?
Bernd Löher: Non so se il costo elevato dei camper porterà a un maggiore interesse per le caravan. Per me è più importante capire quello che succederà nei prossimi cinque-dieci anni, quando dal 2035 i motori a combustione saranno vietati. Queste sono le sfide che noi come industria del settore siamo chiamati ad affrontare. La maggior parte dei produttori di telai sta già lavorando a veicoli elettrici. Ma saranno adatti anche al nostro settore? Che autonomia può avere un camper a batteria? Penso che le caravan vivranno una rinascita perché è possibile adattarle molto più velocemente in termini di dimensioni e peso rispetto ai camper. Per questo motivo abbiamo sviluppato Beachy Air con un peso di 500600 kg, in modo da poterla trainare anche con un’auto elettrica. Se si guarda alle im -
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matricolazioni, soprattutto in Scandinavia, oggi la maggior parte è costituita da auto elettriche. È su questa nuova realtà che dobbiamo lavorare per far si che i nostri prodotti si uniformino il più velocemente possibile.
Camper Professional: Siete un produttore europeo che ha mantenuto la caravan come prodotto dominante della vostra gamma: manterrete questa scelta anche in futuro?
Bernd Löher: Il nostro obiettivo è quello di mantenere la nostra quota di mercato per le caravan, ma Hobby ha una buona opportunità di crescere nel mercato dei camper; in questo settore la nostra quota è ancora piccola e questo è uno dei pilastri della nostra strategia futura.
Camper Professional: Hobby e Fendt sono marchi completamente indipendenti o avete sinergie interne in termini di R&S, acquisti e reti di vendita?
Bernd Löher: Abbiamo delle sinergie e in questo momento le stiamo sviluppando sempre di più per poter capitalizzare su R&S e acquisti. Ma ci teniamo a mantenere separate le loro competenze specifiche, Hobby è all’avanguardia in termini di elettronica e sistemi BUS. Fendt, invece, ha un’elevata preparazione nei materiali in legno.
Camper Professional: Come avete riorganizzato la produzione di camper e motorhome per far fronte alla carenza di basi meccaniche?
Bernd Löher: Abbiamo necessariamente dovuto riorganizzare le nostre linee di produzione per gestire soprattutto la carenza di telai. Le nostre linee mantengono comunque un’elevata flessibilità, grazie all’alta catena verticale del valore che manteniamo alla Hobby. L’obiettivo principale dell’azienda è quello di rispettare i tempi di consegna, anche se per farlo dobbiamo mettere a repentaglio l’efficienza della nostra produzione.
Camper Professional: Ci sono problemi di catena di approvvigionamento anche nel settore delle caravan? Quali?
Bernd Löher: Ci sono stati diversi problemi nella catena di fornitura, come nel caso dei cavi e dei cablaggi in PMMA, l’elettronica, il compensato, l’alluminio e così via. Oggi sembra che l’approvvigionamento, ad eccezione del telaio, sia un po’ più stabile, ma ancora lontano dall’essere affidabile come prima. Come accennato in precedenza, abbiamo il vantaggio di una catena molto verticale e profonda perché produciamo autonomamente molte cose, come il telaio, e quindi siamo meno assoggettati alle tempistiche degli altri. Questo
ci ha aiutato molto negli ultimi due anni e manterremo questa strategia. Quando possibile, scegliamo di “produrre” invece di “comprare”. Inoltre, abbiamo anche una nostra azienda di arredamento.
Camper Professional: Con la gamma Maxia avete inaugurato uno stile minimalista molto moderno per l’interior design. È stata una scelta coraggiosa o era giunto il momento di soddisfare un nuovo tipo di clientela con gusti meno tradizionali?
Bernd Löher: Per Maxia uno dei mercati di riferimento è quello scandinavo, ed è per questo che abbiamo un design minimalista, ma anche in Maxia si può vedere e sentire il DNA di Hobby, perché questo è il nostro patrimonio e non vogliamo snaturarci. L’intenzione del Maxia è ovviamente quella di coprire anche altri segmenti di mercato e di soddisfare la richiesta di un gusto un po’ meno tradizionale. Soprattutto in Scandinavia lo stile Maxia è stato accolto molto bene: si apprezzano il design, la semplicità e le tonalità chiare dei mobili.
Camper Professional: Il progetto di sviluppo del camper su Volkswagen è una novità per Hobby: ci saranno altri modelli nel prossimo futuro?
Bernd Löher: Abbiamo firmato un accordo a lungo termine con VW. Uno dei frutti di questa collaborazione è stato presentato al Caravan Salon, l’ID.Buzz insieme alla corrispondente Beachy Air. Ci sono altre novità in arrivo, restate sintonizzati.
Camper Professional: Beachy è un prodotto dirompente e trasversale: è solo una leva di marketing o è destinato a fare numeri consistenti?
Bernd Löher: Beachy non è una leva di marketing. Il nostro intento con Beachy è trovare nuovi clienti e portare la vita da camper nel mondo delle caravan. Beachy è qui per restare. Inoltre, se si guarda alla domanda per Beachy, è brillante; in un anno siamo riusciti a creare un nuovo marchio, una comunità dedicata a Beachy, non so nemmeno quante pagine Facebook dedicate abbiamo raggiunto. È stato un successo incredibile.
Camper Professional: Beachy Air è solo un concetto o esiste un mercato interessante nel segmento delle caravan leggere? Quali sono state le spinte del progetto?
Bernd Löher: Beachy Air è più di un concetto, perché tutto ciò che si vede su Beachy Air è realizzato su macchine CNC, non è un prototipo. Il motivo per cui abbiamo lanciato Beachy Air è la mobilità elettrica, volevamo davvero una caravan leggera. In termini di design, abbiamo lavorato insieme a Volkswagen per avere uno stile corri -
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spondente all’ID buzz. Se si osserva l’involucro esterno di Beachy Air, è più simile a una monoscocca che a una normale caravan. Abbiamo utilizzato nuovi materiali, metodi di produzione e così via. Anche se ha un aspetto un po’ retrò, all’interno è altamente tecnologica e la useremo come base per sviluppi futuri, come processi di carry over per camper e caravan. Il peso è una delle maggiori sfide del prossimo futuro, soprattutto quando si parla di veicoli elettrici a batteria. Beachy Air presenta tutti i vantaggi in termini di stile, peso e funzionalità, per cui è possibile trainarla con un’auto relativamente piccola e con una normale patente di guida.
Camper Professional: In quali mercati extraeuropei siete presenti e come sta andando?
Bernd Löher: Esportiamo in Cina e vendiamo anche in Giappone e Corea. Direi che per il momento questi mercati sono stabili. Anche se l’attenzione principale è ovviamente rivolta ai mercati europei, stiamo valutando anche potenziali mercati di esportazione per Hobby, per essere preparati nel caso.
Camper Professional: Sta arrivando un nuovo tipo di cliente, più esigente. I rivenditori, in generale, sono preparati?
Bernd Löher: In fiera abbiamo notato che le persone tendono a scegliere veicoli più costosi, quindi l’intera esperienza che pre -
sentiamo deve corrispondere alle aspettative dei nostri clienti.
Poiché questa tendenza non è completamente nuova, direi che i nostri concessionari sono preparati per questo nuovo tipo di utenti.
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Bernd Löher durante l’intervista con il nostro direttore responsabile
Strategia multi-chassis: Knaus avanti tutta!
Anche in un periodo critico come quello che stiamo vivendo, il gruppo Knaus Tabbert dimostra una verve sorprendente: nuovi modelli, nuove tecnologie e anche nuove tipologie di veicoli. Ne abbiamo parlato con Gerd Adamietzki, Chief Sales Officer di Knaus Tabbert
Gerd Adamietzki ha oltre 28 anni di esperienza nel settore del caravanning. Entrato a far parte del gruppo Knaus Tabbert nel 2006, ha assunto il ruolo di Chief Sales Officer nel 2013. Lo abbiamo intervistato in occasione del Caravan Salon di Düsseldorf 2022.
Camper Professional: Knaus Tabbert è probabilmente il marchio europeo di caravan e camper che ha rinnovato di più i suoi prodotti: un grande sforzo e anche un grande investimento per il futuro?
Gerd Adamietzki: Questa è esattamente
la nostra intenzione. Vogliamo rimanere il leader dell’innovazione nel settore. Pertanto, i nuovi sviluppi, le nuove tecnologie, i nuovi veicoli hanno la priorità assoluta per Knaus Tabbert. Prendiamo, per esempio, la caravan Azur. Nessuno nel settore è stato
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Testo di Antonio Mazzucchelli, foto Enrico Bona
in grado di comprendere questa spinta tecnologica nella produzione. La tecnologia FibreFrame con il telaio autoportante ad alta resistenza ci offre una libertà completamente nuova nella progettazione e produzione di veicoli ricreazionali. In breve: questa tecnologia rivoluzionaria offre un vero punto di forza unico sul mercato.
Camper Professional: Knaus Tabbert è il gruppo con la maggiore varietà di veicoli base: Fiat, Ford, Mercedes, Volkswagen, MAN. È un passo necessario per proteggersi dalla carenza di forniture di Stellantis?
Gerd Adamietzki: Abbiamo riconosciuto in tempo il problema della catena di approvvigionamento e abbiamo iniziato a contrastarlo con la nostra strategia multi-sourcing un anno e mezzo fa. Ora disponiamo della più ampia gamma di veicoli di base per
soddisfare le crescenti richieste dei nostri clienti e per agire in modo flessibile sul mercato.
Camper Professional: La produzione di camper su veicoli base diversi comporta costi maggiori? In che modo questo ha influito sui vostri processi produttivi e organizzativi?
Gerd Adamietzki: Naturalmente, una più ampia selezione di veicoli di base richiede uno sforzo aggiuntivo nella progettazione, nello sviluppo, nella logistica e, in definitiva, anche nella vendita dei veicoli. Ma abbiamo decenni di esperienza nella costruzione di un’ampia varietà di veicoli ricreazionali.
Camper Professional: La nuova caravan Azur è il risultato di anni di sperimen-
tazione di una nuova tecnologia, iniziata qualche anno fa con Travelino e proseguita con Deseo. Quali sono stati i punti salienti di questo progetto? Perché ci è voluto così tanto tempo per svilupparlo?
Gerd Adamietzki: Questa tecnologia era un progetto molto ambizioso, un territorio tecnologico praticamente nuovo per tutti noi. Dopotutto, nelle specifiche non abbiamo chiesto niente di meno che mettere in discussione completamente l’intero precedente metodo di produzione di una caravan. Il risultato sono prodotti affascinanti come Knaus Deseo: una caravan di alta qualità nella quale il nostro obiettivo era quello di poter aprire l’intera parete posteriore. Con Azur, ora abbiamo introdotto questa tecnologia FibreFrame nelle serie più grandi - anche il team lo ha richiesto - e dal mio punto di vista l’hanno padroneg-
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A sinistra: Knaus Tourer Van. Sopra e sotto: Knaus Tourer CUV
giata in modo eccellente. Azur è la punta di diamante tecnologica nella costruzione di caravan.
Camper Professional: Prevedete di trasferire questa tecnologia a tutte le caravan del Gruppo Knaus Tabbert?
Gerd Adamietzki: Travelino, Deseo e Azur sono solo l’inizio. Perché siamo convinti di questa tecnologia. I vantaggi sono evidenti: il massimo grado di libertà nella progettazione di veicoli per il tempo libero, combinato con le possibilità della produzione automatizzata.
Camper Professional: Avete intenzione di utilizzare questa tecnologia per i camper in futuro?
Gerd Adamietzki: Il FiberFrame è stato sviluppato per diverse tipologie di veicoli. A tal fine, facciamo ricerca e sviluppo in tutte le direzioni possibili. Aspettate e vedrete: ci saranno sorprese!
Camper Professional: Guardando gli
ultimi prodotti, sembra che si stia cercando di spostare Weinsberg dalla sua posizione di marchio entry-level. È vero?
Gerd Adamietzki: Il cuore del marchio Weinsberg è offrire sempre il miglior rapporto prezzo/prestazioni della sua categoria. Ciò significa che da anni Weinsberg è stata posizionata con grande successo e precisione. Lo dimostrano anche i feed-back dei mercati. Con la serie CaraCompact Edition [Pepper] su Mercedes-Benz, ora ampliamo l’offerta con una variante interessante, che i nostri clienti scelgono sempre più spesso. Infine, questa versione [Pepper] è anche estremamente ben posizionata in termini di prezzo.
Camper Professional: Come si è sviluppato nel vostro gruppo il segmento dei camper in termini di investimenti e crescita del mercato?
Gerd Adamietzki: Negli ultimi anni abbiamo potuto sperimentare un successo ininterrotto di camper e van. Knaus Tabbert ha dato un contributo significativo a questa tendenza. Ciò è dimostrato dalle statistiche di registrazione europee. Dal 2008/2009, il rapporto tra produzione di caravan e camper è cresciuto costantemente nella direzione dei veicoli ricreazionali motorizzati. Ma ovviamente non dimentichiamo la produzione di caravan, che sono un solido pilastro di Knaus Tabbert e fanno parte del nostro DNA.
Camper Professional: Tutti i produttori europei si sono concentrati sulla categoria emergente degli urban camper, ovvero i minivan con tetto a soffietto. Voi avete sviluppato prodotti completamente diversi: il Tourer CUV e l’X-Cursion. Come mai?
Gerd Adamietzki: Per noi,
questa è una categoria di veicoli completamente nuova che siamo convinti ispirerà i nostri clienti. In ogni caso, il feedback al Caravan Salon 2022 è variato da entusiasta a euforico. Questo ci dimostra che abbiamo fatto centro con questi nuovi camper. Questa nuova classe colma il divario tra compact camper e urban camper. Un camper a tutti gli effetti con un’area salotto, cucina, bagno completo e fino a quattro posti letto con una lunghezza inferiore a 5,9 metri basato su un VW T6.1, che è quasi un cult nella scena: nessuno lo fa.
Camper Professional: Avete un gran numero di caravan nel vostro catalogo: quanto è importante il segmento caravan per il gruppo Knaus Tabbert? Sarà anche un forte segmento di mercato nei prossimi 5-10 anni?
Gerd Adamietzki: Le nostre radici risiedono nella costruzione di caravan, come abbiamo fatto con successo per decenni. Ciò è dimostrato anche dal numero di veicoli in Europa, dove le caravan Knaus Tabbert sono in testa. I nostri nuovi veicoli come l’Azur o la Tabbert PEP Pantiga, inoltre, dimostrano che continuiamo a credere nella caravan. Sono fermamente convinto che rimarrà un forte segmento di mercato e che continueremo a sviluppare e offrire caravan molto attraenti.
Camper Professional: Che ruolo gioca Tabbert all’interno del gruppo? Cerca un aggiornamento o una modernizzazione con il nuovo PEP Pantiga per entrare in contatto con una più ampia gamma di clienti? Oppure la clientela tradizionale sta cambiando?
Gerd Adamietzki: Le caravan Tabbert sono veicoli a sé stanti sul mercato: si distinguono da sole. Ma, proprio come cambiano i nostri clienti, anche noi, ovviamente, evolviamo. Per me, Tabbert è stata condizionata dalla sua stessa storia per molto tempo. Con i modelli Pantiga rompiamo la tradizione e apriamo nuovi orizzonti. Alla fine, saranno
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adamietzki
Weinsberg CaraCompact Suite su base Mercedes-Benz
i clienti a decidere ma sono convinto che siamo sulla strada giusta.
Camper Professional: Quali sono le sue aspettative per la fine del 2022? Vi sarà ancora mancanza di veicoli base? Quali sono le prospettive per i prossimi anni?
Gerd Adamietzki: La strategia multi-sourcing sta già facendo vedere i suoi effetti: i nostri nuovi partner consegneranno in modo affidabile nella seconda metà dell’anno. Ipotizziamo quindi una fornitura di chassis ancora migliore per il 2023.
Camper Professional: L’aumento dei prezzi dei camper potrebbe portare i clienti a passare alla più economica caravan?
Gerd Adamietzki: Abbiamo adattato moderatamente la nostra politica dei prezzi alla situazione attuale e possiamo quindi continuare a offrire veicoli attraenti a prezzi interessanti in tutti i segmenti. Dal mio punto di vista, le categorie di camper e caravan sono nettamente separate nel mercato e ten-
Camper Professional: Il ruolo della rete distributiva è fondamentale. Com’è la situazione in Germania? Avete una rete stabile o vi aspettate fluttuazioni positive o negative?
Gerd Adamietzki: La nostra rete di concessionari è stabile, forte e solidamente finanziata. La Germania è il mercato più grande per noi e la domanda di veicoli per il tempo libero rimane elevata. Quasi ogni giorno riceviamo richieste dai rivenditori per vendere i nostri marchi.
Camper Professional: Come supportate la vostra rete di distribuzione?
Gerd Adamietzki: Coerentemente in tutte le direzioni: dall’acquisizione di nuovi clienti a un’ampia varietà di misure di promozione delle vendite e condizioni vantaggiose. Per esempio, la campagna dell’Open Dealer Day dell’anno scorso: è stata probabilmente la più grande campagna pubblicitaria del settore con circa 700 spot TV
in tutta Europa, accompagnati da un’ampia attività sui social media. Quindi stiamo costruendo la piattaforma in modo che i nostri partner commerciali possano operare con successo sul mercato. E, ultimo ma non meno importante, teniamo aggiornati i nostri partner commerciali sulle ultime tendenze e sviluppiamo continuamente veicoli attraenti adatti al mercato.
Camper Professional: Crede che con l’inevitabile aumento dei prezzi emergerà una clientela diversa, più esigente, per cui anche la rete distributiva dovrà adeguarsi?
Gerd Adamietzki: Ci adattiamo continuamente a possibili cambiamenti e teniamo sempre presenti i desideri del cliente. Il fattore decisivo è che chiunque voglia plasmare i mercati deve anticipare oggi le esigenze future dei clienti e pianificare le tendenze future con lungimiranza. In termini concreti, ciò significa che vediamo ancora la necessità di modelli attraenti nelle rispettive classi entry-level.
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Gerd Adamietzki con il nostro direttore responsabile
Tabbert PEP Pantiga 390 WD con letto a scomparsa
La nuova Knaus Azur, con un modello del suo telaio autoportante in materiale composito (sopra)
Come affrontare il cambiamento
Markus Kern e Bernd Wuschack hanno il compito di gestire l’attuale situazione in questo momento storico complesso e di guidare il gruppo Carthago verso un graduale cambiamento
26 CAMPER PROFESSIONAL intervista doppia markus kern, bernd wuschack
Testo di Antonio Mazzucchelli e Paolo Galvani foto Enrico Bona
Bernd Wuschack
Markus Kern
Carthago sarà in grado di mantenere la sua posizione di leader nel segmento premium del mercato europeo, nonostante la crisi della catena di approvvigionamento? E che ruolo avrà il marchio Malibu in un momento di grandi cambiamenti anche nel segmento dei camper van? Ne abbiamo parlato con il CEO Markus Kern e con Bernd Wuschack, managing director del gruppo Carthago.
Camper Professional: Cosa ha spinto Carthago a decidere di riorganizzare il suo top management e quali conseguenze avrà sulla sua corporate governance?
Markus Kern : La decisione non è stata improvvisa. È arrivata dopo sei anni di permanenza in Carthago. Ho sempre lavorato a stretto contatto con il signor Schuler e abbiamo discusso di tutta l’azienda, dal reparto vendite al reparto ricerca e sviluppo. Abbiamo sempre condiviso ogni problematica. Il signor Schuler ad un certo punto ha detto di voler fare un passo indietro e assicurarsi che il signor Wuschack, il signor Fetscher, il signor Stumpp e io facessimo parte del team dirigenziale. La decisione finale è stata presa a metà del 2021.
Camper Professional: Quando ha assunto questo ruolo?
Markus Kern : Ho assunto il ruolo di CEO del gruppo Carthago nel quarto trimestre dello scorso anno. Questo non ha cambiato il mio modo di pensare all’azienda, ossia che è fondamentale lavorare di squadra e che aldilà del mio ruolo il proprietario sarebbe stato sempre e comunque il signor Schuler. È una persona dedita alla ricerca e allo sviluppo di nuovi prodotti. Rispetto a qualche anno fa, ora preferisce non essere coinvolto in aree come le risorse umane, le vendite o altri aspetti più operativi. Gli piace sviluppare la propria creatività sui nostri prodotti. Quando è coinvolto in sfide di design, è molto concentrato e riesce sempre a trovare la soluzione più giusta. Quello che ci siamo prefissati è di far diventare sempre più grande il gruppo Carthago attraverso una strategia a lungo termine. Oltre alla nostra sede centrale ad Aulendorf, abbiamo deciso di realizzare un nuovo sito produttivo in Slovenia.
Camper Professional: Lei ha fatto esperienza in Carthago vero?
Markus Kern : Sono in Carthago già da sei anni e sono membro del consiglio di amministrazione. Lavoro da sempre a stretto contatto con i miei colleghi e condividiamo ogni decisione.
Camper Professional: Quanto ha influito sulla vostra attività la penuria di telai che ha colpito l’intero mercato negli ultimi mesi?
Bernd Wuschack : La nostra strategia è
leggermente diversa da quella di tutti gli altri, perché abbiamo deciso che il nostro primo obiettivo era quello di procurarci tutti i telai possibili su cui poter costruire un camper. I concessionari avevano bisogno di rimpiazzare i guadagni persi a causa della riduzione delle forniture, e anche noi. In Germania, ad esempio, negli ultimi 12 mesi il mercato è sceso del 15%, mentre noi siamo scesi del 23%. Quindi la riduzione dei camper semintegrali e integrati è stata molto inferiore alla media del mercato, ma la riduzione che abbiamo avuto sui camper van è stata quella dovuta alla maggiore carenza di telai, per cui abbiamo perso 1/3 della nostra produzione e ora dobbiamo recuperare. La nostra linea di produzione per i camper van ha subito limitazioni e non avevamo informazioni, questo è stato il nostro problema principale. Avevamo ordinato le quantità necessarie e poi, dopo il Caravan Salon di Düsseldorf, è arrivata la notizia che forse non avremmo avuto tutte le quantità ordinate. Non c’era un piano chiaro, e ogni mese mancavano diverse centinaia di telai, fino a oggi, e il risultato finale è che abbiamo ricevuto molto meno di quanto ordinato.
Camper Professional: Avete dunque dovuto cambiare la vostra produzione o avete risolto il problema lavorando con altri marchi e altri telai?
Bernd Wuschack : Non è facile modificare la produzione perché siamo in un segmento speciale per quanto riguarda la gestione del peso. C’è un problema di flessibilità, perché abbiamo bisogno di caps per i telai ribassati AL-KO a causa del peso totale,
e per questo non ci sono molti veicoli di base adatti. Per la dimensione della nostra azienda, abbiamo bisogno di sinergia con il telaio, come succede con il Fiat Ducato di Stellantis, che è davvero eccellente e si adatta alle nostre esigenze. C’è anche il telaio Mercedes e, naturalmente, stiamo pensando di utilizzarlo in futuro, ma sappiamo che ci serve qualcosa che si adatti bene ai nostri motorhome e anche ai nostri camper van. Molti produttori hanno trovato una soluzione senza problemi, ad esempio, per i veicoli semintegrali da 3,5 tonnellate o soprattutto per i camper van, ma noi ci troviamo in una via di mezzo e dunque è tutto un po’ più complesso.
Camper Professional: Avete semplicemente interrotto la produzione o avete trovato altre soluzioni?
Markus Kern : Abbiamo avuto diverse interruzioni delle nostre linee di produzione in Germania e anche in Slovenia, perché non ricevevamo alcun telaio. Non ricordo quante settimane abbiamo chiuso la produzione, ma è stato un periodo significativo. Abbiamo gestito la situazione con molta attenzione e flessibilità: ogni settimana decidevamo cosa fare nelle due settimane successive. Non potevamo pianificare il trimestre successivo, quindi abbiamo cercato di fare del nostro meglio nel breve termine, il meglio che potevamo fare in quel momento. Non è stato possibile pianificare, abbiamo perso produttività, ma abbiamo cercato di assicurarci sempre che i nostri clienti o concessionari ottenessero il massimo possibile. Inoltre dal momento che anche prima di questa mancanza di veico-
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li di base, eravamo davvero al limite della nostra capacità, ci siamo decisi a cambiare le cose. Ad esempio, lo stabilimento in Slovenia non è più come prima, lo abbiamo cambiato completamente e abbiamo iniziato a costruire un nuovo stabilimento sempre in Slovenia specificatamente per i camper van. Questo è il cambiamento più importante, quindi in futuro avremo lo stabilimento esistente solo per la produzione di semintegrali e motorhome. Abbiamo cambiato molte cose per essere più efficienti in futuro, tra l’altro abbiamo ottimizzato l’intero sistema logistico. Inoltre avremo un altro impianto solo per i camper van, quindi avremo molte più possibilità in futuro di essere flessibili e di avere una capacità produttiva sufficiente se la crescita riprenderà.
Camper Professional: Sapete quando avverranno questi cambiamenti?
Markus Kern : Ci siamo quasi. Abbiamo iniziato a costruire questo impianto a quasi 40 km a sud rispetto all’altro stabilimento e dovrebbe iniziare la produzione alla fine del secondo trimestre del prossimo anno. E, come ha detto il signor Wuschack, vi produrremo solo i nostri camper van Malibu. Abbiamo poi ricostruito completamente lo stabilimento di Odranci in Slovenia ed ora ha due linee di produzione: quella dei motorhome e quella dei camper van. È stato impegnativo, un progetto durato un anno e mezzo, che ha richiesto grandi investimenti e nello stesso tempo abbiamo perso anche produttività.
Camper Professional: Quindi anche i vostri fornitori hanno dovuto cambiare tutto e riconfigurare la loro logistica?
Bernd Wuschack : Sì, ma vediamo una possibilità per il futuro, anche se in questo momento è molto difficile perché tante cose stanno accadendo simultaneamente.
Camper Professional: L’aumento dei prezzi dei materiali, dei componenti e della meccanica avrà un impatto negativo sulle vostre vendite, o pensate che questo non sarà un problema nel seg -
mento di mercato premium?
Bernd Wuschack : Siamo convinti che avrà un impatto, ma nel segmento premium forse sarà un po’ minore rispetto all’entry-level o al mainstream; ma al momento ci sono due grandi problemi, uno è quello dei tempi di consegna e l’altro è quello dei prezzi. Per entrambe le cose, tutto ciò che possiamo dire ai clienti è: “Caro cliente, non possiamo prometterti nulla”. Questa è la sfida più grande al momento. Abbiamo anche l’esperienza dei nostri concessionari, quando c’è un cliente che cerca un veicolo e il concessionario non può dire: “Ok, guarda e prendilo, questo è il prezzo”. Quando si tratta di tempi di consegna e prezzi, alcuni clienti dicono: “Ok, dobbiamo pensarci, vediamo cosa succede fino ad allora”. Questa incertezza sui tempi di consegna ha un impatto anche sulle loro decisioni. Questo è il punto successivo: nessuno sa cosa succederà con la guerra in Ucraina, l’inflazione, ecc. nel prossimo breve o medio termine. Penso che ci sia
molto potenziale in futuro, siamo sicuri che la vacanza su quattro ruote sarà ancora di tendenza. La domanda diminuirà ora o si stabilizzerà? Speriamo che si stabilizzi e che poi ci sia un piccolo aumento. Il quesito più importante è quando aumenteranno di nuovo le consegne di telai. Nessuno purtroppo conosce la risposta.
Camper Professional: Guardando il vostro posizionamento sul mercato, sembra che sviluppiate costantemente i vostri prodotti senza essere rivoluzionari: avete in programma innovazioni radicali per il futuro?
Bernd Wuschack : Dobbiamo soddisfare i clienti che hanno ordinato un camper alla nostra azienda. Questo è il nostro primo obiettivo e continuerà ad esserlo anche nei prossimi anni. Per questo abbiamo deciso di non fare grandi rivoluzioni o cambiamenti e siamo convinti che sia la decisione giusta. Naturalmente in futuro ci saranno delle sfide, la mobilità elettrica o altro e
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Markus Kern (a sinistra) e Bernd Wuschack (a destra) a colloquio con il nostro direttore
Carthago City, Aulendorf
intervista doppia markus kern, bernd wuschack
questo comporterà un cambiamento radicale nello sviluppo delle dimensioni e del peso. Per un futuro a lungo termine dobbiamo pensare a questo, naturalmente, e alle prossime novità che presenteremo nel 2025. Per avere un impatto sul mercato, ovviamente pensiamo sempre a nuove idee e le sviluppiamo, ma questo non è il momento giusto per fare cambiamenti. Questa è la nostra strategia: mantenere i cambiamenti al minimo in modo che il prezzo del modello acquistato sia stabile. Questa è sempre stata la strategia di Carthago e Malibu e continua a funzionare molto bene per i nostri clienti, dunque siamo soddisfatti.
Camper Professional: Al momento avete camper van solo con il marchio Malibu; vedremo mai un camper van a marchio Carthago in futuro? Inoltre, avete intenzione di affrontare anche il segmento dei minivan per veicoli urbani?
Bernd Wuschack : Al momento non ha senso per noi, non è nel nostro DNA. Per dirla in modo molto semplice, più un’auto è piccola, meno si può fare in termini di personalizzazione e customizzazione, quindi credo che non sia il nostro segmento
principale. Non potremmo avere successo almeno con questa strategia, perché questi veicoli non sono il nostro obiettivo al momento.
Markus Kern : Stiamo seguendo la strategia premium come core business e ci stiamo focalizzando in modo molto rigoroso. Per questo motivo vogliamo che Carthago abbia un proprio stile e lo mantenga. Forse siamo più piccoli di altri concorrenti, ma d’altra parte siamo premium, con un prodotto di alta qualità e un profilo più personale.
Bernd Wuschack : Abbiamo un focus chiaro e questo è uno dei motivi del nostro successo, non possiamo adattare questa filosofia a tutto. Al momento, questa strategia è quella giusta per noi, ma sappiamo che in futuro dovremo pensarci, perché il quadro generale sta cambiando. Alla fine, si tratta più che altro di una questione di strategia di vendita del prodotto, perché il van Malibu oggi rappresenta il segmento dei premium van in assoluto, non un segmento individuale ma il segmento premium dei veicoli prodotti in serie, quindi è più che altro una questione legata ai concessionari che gestiscono questo prodotto, la rete di
concessionari Carthago o quella Malibu? Vediamo un vantaggio nella rete di concessionari Malibu, perché sono focalizzati sul settore dei furgoni. I concessionari Carthago hanno successo nella vendita dei motorhome, mentre il van è più un’attività secondaria e questa, dopotutto, non è la soluzione migliore. Sia i concessionari Malibu che Carthago lavorano bene nel loro settore. Quindi, in questo momento, siamo molto soddisfatti del marchio Malibu, anche per quanto riguarda i premium van Malibu.
Camper Professional: Qual è oggi il vostro posizionamento nei mercati europei e quali sono i mercati più importanti per voi? Vedete delle opportunità di crescita nei mercati in cui attualmente non siete performanti o non siete presenti, dove potete migliorare?
Markus Kern : Al momento non possiamo dare una risposta chiara a questa domanda perché le quote di mercato non sono abbastanza certe, in quanto dipendono dalla fornitura di telai, ma almeno nel nostro mercato premium siamo leader e vogliamo mantenere questa posizione.
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La fortuna aiuta gli audaci
Abbiamo incontrato Francesco Costantini, classe 1936, al Salone del Camper, al quale partecipa da sempre e guai a saltarne uno. Ci ha raccontato un pezzetto della sua lunga e affascinante vita da imprenditore e da campeggiatore
Testo di Antonio Mazzucchelli, foto Enrico Bona
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i protagonisti Francesco Costantini
Francesco Costantini è un fiume in piena. Concessionario storico della via Pontina a Roma, ci parla di quando si è avvicinato al mondo del camping a metà degli anni ‘60, quando con la moglie Anna acquista la sua prima tenda e sperimenta il campeggio libero (allora si poteva ancora fare) nel Parco Nazionale d’Abruzzo. Da lì in poi, insieme con i figli Vittorio e Cesare non si è più fermato. La sua concessionaria, Centro Caravan Costantini ha festeggiato nel 2020 il suo quarantesimo anniversario.
Camper Professional: Cominciamo dall’inizio. Ci racconti di lei e del suo incontro con il settore caravanning.
Francesco Costantini: Sono nato nel 1936 nel paese di Acquapendente, al confine tra Lazio, Umbria e Toscana, mi sono trasferito a Roma nel 1959. Allora ero responsabile di un’azienda specializzata nell’estrazione, nel lavaggio, nella selezione, nella vendita e nel trasporto di ghiaia, e di una grande azienda agricola. L’amore per il campeggio nacque da subito, quando da bambino mio padre mi portava al Lago di Bolsena alla fine degli anni Quaranta e lì cominciavano ad esserci i primi turisti tedeschi, che tornavano in quelle zone dopo la guerra e si fermavano con le tende. Rimasi folgorato e nacque una passione sterminata per il campeggio. Prima di entrare nel settore ho fatto tanti mestieri, tra cui il tranviere. Con il primo stipendio dell’ATAC comprai la prima tenda, era il 1963. Nel 1971 presi a noleggio una caravan Laverda presso il campeggio Settebello vicino a Terracina. Avevo l’opzione per riscattarla, ma dopo 20 giorni, invece di acquistarla, riuscii a venderla a un turista dello stesso campeggio ottenendo anche un guadagno. Poi, ne comprai una anche per me, una Laverda Chiocciola 360 N con un matrimoniale e due letti a castello, ma senza bagno. E da lì iniziarono avventure on the road con tutta la mia famiglia, tra cui il viaggio che organizzai dalla Grecia ai Balcani nel cuore dell’Europa dell’Est, con tutta la famiglia. Al mio ritorno, per tutti ero diventato un vero esperto di caravan e di viaggi in caravan.
Camper Professional: Quindi ha iniziato vendendo caravan usate?
Francesco Costantini: Proprio così. Cominciai a comprare caravan usate da annunci sul Messaggero o Porta Portese e le rivendevo. All’inizio, praticamente per strada, in zone di passaggio, con il cartello “Vendesi”. Quando mi accorsi che c’era effettivamente un mercato, cominciai ad acquistarle direttamente dai concessionari della zona. Ce n’erano una dozzina sulla Pontina, guadagnavano tanto, compravo anche da loro l’usato. Spesso ricondizionavo e ristrutturavo le caravan in un mio terreno nei pressi di Acilia. Fui chiamato per gestire il parco usato della Roller, commercializzate ai tempi dalla concessionaria AMA. A quei tempi Roller vendeva 800 caravan all’anno. Lavorai per loro diversi anni: andavo nei campeggi per fare le permute, valutavo l’usato, poi portavamo le caravan alla concessionaria per rivenderle al pubblico. Oltre a Roller, a quei tempi si vendevano marchi come Laverda, Nardi, VS, Lander, Elnagh, Laika, Arca e anche alcuni stranieri come Bürstner, Hymer, Adria.
Camper Professional: Quando ha aperto la sua concessionaria?
Francesco Costantini: Il lavoro presso la Roller mi stava un po’ stretto e i miei figli stavano crescendo. Agli inizi del 1980, il produttore di camper Mirage aveva un suo centro vendita sulla Via Pontina, proprio di fronte alla Roller. Decise di trasferirsi a Pomezia e io comprai la sua esposizione. Per i soldi che non avevo ci siamo accordati: gli diedi un piccolo anticipo e tutto il resto con cambiali. La ditta, di stampo strettamente famigliare, venne in un primo momento intestata a Vittorio, in quanto Cesare era ancora minorenne e io ero ancora dipendente ATAC. Così è cominciato tutto: avevo l’esposizione e anche qualche caravan da vendere. Le cose andarono bene sin dall’inizio. Ero bravo a vendere alla gente che era davvero appassionata di campeggio. Sapevo trasmettere la mia passione. A quei tempi i clienti tornavano per raccontarmi dove erano stati con la caravan, oggi tornano per mostrarti tutti i difetti del veicolo.
Camper Professional: È a quei tempi che avviene il suo incontro
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Francesco Costantini: Esatto. Io avevo preso la concessione di Caravans International. Ma l’azienda passò di mano a favore di Pierluigi Alinari, che già mi conosceva di fama come bravo venditore, gli spiegai come funzionavano i meccanismi commerciali dal momento che lui veniva da un altro settore e iniziò il nostro rapporto. Ricordo che andai in azienda e vidi un magazzino pieno di un particolare alluminio argento. Caravans International, infatti, costruiva, semplicemente cambiando l’alluminio esterno delle caravan, anche per il marchio Mobilvetta della famiglia Giotti (all’epoca le caravan si contraddistinguevano sovente per l’utilizzo di colori peculiari). Ma un cliente fece causa perché sul libretto invece di Mobilvetta c’era scritto Caravans International. Io usai quell’alluminio per farmi fare un centinaio caravan di una serie “speciale” chiamandole Silver. Ricordo poi che il manager della precedente gestione, milanista, aveva fatto realizzare degli autocaravan con i mobili rossoneri, io li stoccai tutti in blocco ad un prezzo interessante e li collocai facilmente sul mercato. Poi con Alinari avemmo un diverbio, che non ha però mai intaccato la nostra amicizia. A Roma eravamo due concessionarie Caravans International a vendere le caravan. Proposi ad Alinari di prendere io le caravan o le autocaravan per distinguere la nostra offerta da quella del collega, ma lui invece voleva che rimanessimo concorrenti per vendere di più.
Camper Professional: Ed è allora che avvenne l’incontro con Luano Niccolai di Rimor…
Francesco Costantini: Proprio così. Andai a Poggibonsi a incontrare Luano Niccolai alla Rimor, che mi accolse a braccia aperte e, nonostante avesse già la concessionaria a Roma, mi volle dare le sue caravan. Era il 1983. Diventai concessionario Rimor e poco dopo dovetti abbandonare Caravans International. E questa decisione fu senza dubbio la mia fortuna e anche quella della Rimor.
Camper Professional: Ci parli un po’ di
questa straordinaria figura che fu Luano Niccolai.
Francesco Costantini: Niccolai era stato capo operaio alla Caravans International, quella che fallì. Invece della liquidazione si fece pagare con alluminio, finestre e altri componenti e iniziò a produrre caravan. Abbiamo avuto un rapporto straordinario. Siamo cresciuti insieme, appoggiandoci uno all’altro. Ricordo che progettò la prima autocaravan nei primi anni ’80 lavorando su un vecchio furgone Ford che acquistò come rottame perché era bruciato. Ma il telaio si era salvato. Era un maestro nel disegnare camper e caravan. Disegnavamo a casa sua o sui tovaglioli al ristorante. Era un vero genio e disegnava veicoli perfetti, seppur non avesse mai dormito una notte su una caravan a differenza mia. La nostra è stata un’amicizia sincera e duratura, che prosegue tutt’oggi con la sua famiglia.
Camper Professional: Ricorda qualche aneddoto in particolare?
Francesco Costantini: Nel 1984 durante la fiera che si svolgeva al Parco del Valentino di Torino portammo due modelli su Ford gemellato: il 130 e quello più piccolo, il 100. Luano Niccolai e Pierluigi Alinari si erano accordati per allineare il listino prezzi. Ma mi accorsi che Alinari aveva portato un terzo modello di cui non sapevamo nulla, che aveva un prezzo diverso. Luano Niccolai tornò in sede e costruì a tempo di record un veicolo che poi ebbe un successo straordinario: il Rimor Katamarano. E già in fiera ne vendette una quarantina in un solo weekend!
Camper Professional: Lei è anche stato socio di Niccolai con il brand Duerre…
Francesco Costantini: Trattai l’acquisto di un capannone da un fallimento per conto di Niccolai ad Acquapendente, il mio paese natale. Cercava un posto dove produrre delle tappezzerie. In realtà poi lì nacque la produzione di autocarava con il marchio Duerre. All’inizio su meccanica Nissan con 3.000 di cilindrata. Abbiamo gestito insieme questa società con la
partecipazione anche di altri importanti concessionari italiani. Ma poi qualcosa non ha più funzionato.
Camper Professional: Ha degli episodi particolari da raccontarci riferiti alla sua carriera di concessionario?
Francesco Costantini: Ce ne sono un paio che hanno fatto il giro di tutto il settore. All’inizio della mia attività arriva un potenziale cliente che aveva dei vitelli sul suo camion. Guarda le mie caravan, è interessato, ma non ha abbastanza soldi. Presente quel giorno l’Alinari, mi feci lasciare un vitello come acconto! Io ero pratico di campagna, poi me lo sono tenuto. Ma ancora più straordinario è quello che è successo qualche anno dopo. Arriva in concessionaria una famiglia: marito, moglie, figlie e una signora più anziana. Vogliono una caravan, bella dicono, ma era solo quattro posti e loro erano in cinque. “Che problema c’è?”, chiedo, interrompendo la loro discussione. “Vorremmo comprarla, ma non ci sta mia suocera,” dice il marito. “Ve la tengo io la signora”, gli ho risposto. E l’ho tenuta davvero. Avevo un terreno sul lago di Bolsena dove intendevo aprire un campeggio, avevamo una caravan per l’estate, insomma l’abbiamo tenuta con noi per 15 giorni al lago. Ma ci ha fatto piacere: andavamo in barca io e mia moglie e la signora ci faceva trovare il pranzo pronto, oltre a essere una simpatica compagnia. La mia storia con le fiere, poi, è piena di aneddoti. Quando sono entrato nel settore erano tutti ricchi, io ero il poverello: in fiera a Roma non mi facevano entrare. Così il primo anno parcheggiai dei Rimor Katamarano fuori dall’esposizione. Venni assalito. Ma l’anno dopo riuscii a entrare in fiera. Però ancora una volta contestarono i miei cartelli “prezzo fiera” dicendo che si trattava di una rassegna e che non potevo farlo. Una guerra continua. La trovata più geniale fu quando, insieme a Luano Niccolai,
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con Pierluigi Alinari?
i protagonisti Francesco Costantini
Non solo caravanning...
chiedemmo uno spazio davanti alla fiera per fare promozione. Costruimmo un’impalcatura e ci mettemmo un Rimor a 15 metri di altezza. Gli organizzatori della fiera rimasero scioccati, non si aspettavano che avremmo fatto una cosa così eclatante. Anche un po’ pericolosa, a ripensarci adesso...
Camper Professional: Lei è stato anche un grande viaggiatore campeggiatore.
Francesco Costantini: Ho girato tutta Europa. Ma il viaggio più impegnativo fu quello che feci nel 1973, all’inizio della mia carriera. Un tour dei Balcani nel cuore dell’Europa dell’Est, all’epoca ancora rigidamente segregata dietro la granitica “cortina di ferro”. Dalla Grecia alla Turchia (con sconfinamento nel continente asiatico), dalla Bulgaria alla Romania rientrando in patria attraverso l’allora Jugoslavia. Partii con una Lancia Flavia prima serie da 1,5 litri, ma con soli 78 HP di potenza con al traino una Roller Superquattro, dal peso a pieno carico di quasi una tonnellata, che mandava facilmente in ebollizione la “povera” Flavia a ogni minima salita. Partii con moglie e figli: Cesare, che aveva 9 anni, e Vittorio, che ne aveva 13. Si
viaggiava senza telefonini, senza mappe digitali, senza sapere le lingue. È stata un’avventura straordinaria in paesi difficili, molto poveri. Si poteva barattare cibo o altro con calze femminili di nylon, penne a sfera o apparecchi elettronici tipo le vecchie radioline a transistor portatili. Ricordo che c’erano tanti passaggi a livello e quando ci fermavano e aprivo lo sportello della Flavia si accendevano le lucette rosse sullo sportello. Tutti gli automobilisti e i camionisti in fila venivano ad ammirare le nostre lucette. Un’avventura indimenticabile i cui ricordi mi accompagnano ancora oggi. Erano altri tempi ed eravamo, forse, anche un po’ più incoscienti di oggi.
Camper Professional: Ha avuto altre passioni oltre il campeggio?
Francesco Costantini: Certamente. I cavalli sono stati grande una passione per tutto il periodo della mia maturità e ricordo che in occasione del Giubileo del 2000 assieme ad un gruppo di amici siamo partiti dal mio paese e, percorrendo circa 200 km attraverso le campagne, giungemmo fino in Piazza San Pietro. Altra mia passione è stato il fuoristrada,
effettuando safari in Kenya con mia moglie, oltre a vari viaggi nel deserto del Sahara con un gruppo di appassionati, dormendo con mio figlio Cesare in una tenda Maggiolina sul tetto della nostra Jeep.
Camper Professional: Come è evoluto oggi il settore? E la sua concessionaria?
Francesco Costantini: Il settore oggi è dominato da vere e proprie multinazionali, gestite da gruppi di manager; ma a me piace dare fiducia a persone che hanno un nome, come Feuillet, Zorzi, Calò, Rousseau, e Simone Niccolai (per il quale nutro una stima e un affetto particolari). Nomi che assieme a quello del Dott. Raffaele Jannucci, (al quale sono ancora molto legato), quest’ultimo sul versante della comunicazione, hanno effettivamente, con il loro infaticabile operato, scritto la storia del nostro settore. Per quanto riguarda Il Centro Caravan Costantini di oggi, è un’azienda estremamente diversificata e completa con oltre 30 dipendenti tra i diversi reparti di vendita, market, officina, noleggio, rimessaggio ed assicurazioni, ed è gestita dai miei figli Vittorio e Cesare.
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...ecco le altre passioni di Francesco Costantini
Da 20 anni al fianco di Assocamp, con reciproca soddisfazione
Abbiamo incontrato Valerio Papale, direttore mercati b2b di Agos, società finanziaria leader nel settore del credito al consumo che da vent’anni esatti lavora in partnership con Assocamp
Testo di Antonio Mazzucchelli e Paolo Galvani
All’ultimo Salone del Camper di Parma abbiamo incontrato Valerio Papale, direttore mercati b2b Italia di Agos, la società finanziaria leader nel settore del credito al consumo, presente in Italia da oltre trent’anni. Ha circa 2.000 dipendenti ed è partecipata al 61% da Crédit Agricole attraverso Crédit Agricole Consumer Finance e per il 39% da Banco BPM. Dal 2002, Agos lavora in partnership con Assocamp, Associazione Nazionale Operatori Veicoli Ricreazionali e Articoli per Campeggio, un importante traguardo che è stato celebrato pubblicamente durante la quinta convention Assocamp che si è svolta a Roma il 16 maggio 2022. Ecco cosa ci ha raccontato il manager durante la nostra intervista.
Camper Professional: Qual è il valore aggiunto che Agos offre ai suoi clienti B2B?
Valerio Papale: il nostro cliente è il concessionario di camper e caravan, nel caso specifico siamo legati ad Assocamp da oltre vent’anni. Il valore aggiunto che offriamo non è solo la continua innovazione di prodotti e servizi, ma è soprattutto la prossimità. Siamo fisicamente vicini a tutti i concessionari con una rete capillare di account specializzati nell’automotive. Questo è davvero uno dei nostri punti di forza, perché ci permette di dare un servizio puntuale e personalizzato a tutta la rete italiana dei concessionari di veicoli ricreazionali. Abbiamo una presenza fissa alle fiere, 150 account sul territorio, siamo strutturati per area e abbiamo dei key-account centrali che seguono le campagne e tutti i nostri prodotti. Questo ci permette di onorare il nostro impegno con
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Assocamp e di migliorare anno dopo anno la relazione.
Camper Professional: cosa vi differenzia dai vostri competitor? Avete dei prodotti particolarmente convenienti o esclusivi?
Valerio Papale: abbiamo dei prodotti eccellenti, ma nel credito al consumo le formule sono molto simili. Ribadisco che quello che ci caratterizza è la relazione che riusciamo a instaurare con i concessionari: la competenza dei nostro personale, la disponibilità 7 giorni su 7. La differenza la fanno i nostri collaboratori, non è qualcosa che inventi dall’oggi al domani. Quando un dealer ha una difficoltà nella vendita di un camper, ha bisogno che qualcuno gli dia risposte precise e veloci. Noi abbiamo persone specializzate sul territorio che si occupano della delibera, della gestione del cliente e trovano sempre una soluzione. Questo non si inventa, devi essere strutturato, orientato al mercato. Accordo e gestione della relazione con il concessionario sono due cose diverse. Nel periodo della pandemia il legame con i concessionari si è consolidato: abbiamo cercato di introdurre formule di sostegno per aiutarli nel periodo in cui avevano gli esercizi chiusi ed erano spaventati per il futuro.
Camper Professional: quali sono le differenze sostanziali fra il mondo del camper e caravan e gli altri settori automotive?
Valerio Papale: Chi compra un’autovettura ha bisogno di mobilità e semmai ha la passione per le auto di lusso o sportive. Chi compra uno scooter ha bisogno di un mezzo che gli semplifichi il commuting urbano. Il cliente tipico del camper è una famiglia, con casa di proprietà, e soprattutto con una passione: viaggiare in libertà e autonomia. Noi accompagniamo quella passione. Ma c’è di più: il cliente del camper, e naturalmente anche il dealer, ha delle aspettative molto alte, sia in termini di servizio sia di assistenza. È un mercato unico, che va compreso e di cui bisogna conoscere bene le dinamiche, anche perché ogni vendita è diversa dall’altra.
Camper Professional: qual è il prodotto più recente che avete presentato?
Valerio Papale: in primavera abbiamo presentato un prodotto assicurativo nuovo che si chiama Easy Camper e che abbiamo costruito insieme ad Assocamp. La nostra particolarità è che creiamo ogni prodotto insieme ai nostri partner. Nel caso di Assocamp, ci siamo incontrati e abbiamo cominciato a costruire ogni singolo tassello di Easy Camper. In questo strano periodo che stiamo vivendo in cui c’è domanda ma manca il prodotto, abbiamo cercato di aiutare i concessionari introducendo anche la possibilità di finanziare le vacanze brevi. È un prodotto che non esisteva e che è nato proprio grazie alla nostra capacità di relazionarci con il cliente e con le sue esigenze.
Camper Professional: avete altri prodotti per i dealer oltre al credito al consumo?
Valerio Papale: offriamo il servizio di finanziamento dello stock. Lo Stock Financing ci permette di finanziare il camper, anche usato, in attesa che venga venduto. Il concessionario ci affida la fattura, noi la paghiamo e quando vende il veicolo, ci restituisce la somma che abbiamo anticipato. Offriamo anche il servizio Leasing Demo, che ci permette di dare in leasing il camper al concessionario che a sua volta lo destinerà al noleggio per il cliente finale.
Camper Professional: quali sono i settori in cui Agos è più presente?
Valerio Papale: Agos esiste in Italia da oltre trent’anni. Siamo leader di mercato, tra le prime società in termini di volumi erogati e ci occupiamo di tutto ciò che è il finanziamento alla famiglia, quindi a partire dai prestiti personali per arrivare fino alla cessione del quinto. Ci occupiamo del mondo automotive, abbiamo diversi accordi sia nelle due che nelle quattro ruote e naturalmente in questo momento siamo leader come quota di mercato nel mondo del camper. Ci occupiamo anche dei settori elettronica, casa, grande distribuzione. Anche lì siamo leader.
Camper Professional: nel settore camper e caravan avete introdotto di recente qualche novità?
Valerio Papale: Oltre al già citato Easy Camper, abbiamo introdotto qualche tempo fa un prodotto flessibile che permette al cliente finale, per tutta la durata del finanziamento, di aumentare o diminuire per tre volte l’importo della rata senza alcun costo e sempre allo stesso tasso stabilito. Basta una telefonata. Il cliente in un certo momento ci chiede di abbassare la rata e noi lo facciamo, allungando la durata del finanziamento in proporzione fino a un massimo di 156 mesi. Nel momento in cui non dovesse avere più questa necessità, ci richiama e noi aumentiamo di nuovo l’importo.
Camper Professional: quali strumenti digitali mettete a disposizione dei clienti finali e b2b?
Valerio Papale: Il cliente finale può scaricare una app sia per iOS sia per Android con la quale può monitorare lo stato dei suoi finanziamenti, può richiedere un appuntamento in filiale, verificare i pagamenti, il saldo della carta, variare l’importo del fido e tanto altro in pochi passaggi in completa autonomia. La sottoscrizione dei contratti avviene ormai già da tempo in forma digitale: siamo stati tra i primi in Italia ad introdurre la firma digitale e nel mondo del camper l’abbiamo attivata nel maggio del 2016. Il cliente
non deve sottoscrivere pile di carta, ma firma tutto digitalmente tramite OTP. Il concessionario, naturalmente, ha una propria area riservata sul nostro sistema dove può gestire l’inserimento delle pratiche di finanziamento, stampare la rendicontazione o anche parlare con noi via chat. Ma come ho già detto prima, per noi è fondamentale la relazione umana. Ogni concessionario ha un rapporto diretto con i nostri commerciali sul territorio.
Camper Professional: quali sono i vostri tempi di risposta?
Valerio Papale: molto veloci. Abbiamo un sistema di pre-approvazione, quindi il concessionario, in tempo reale, dal lunedì alla domenica, sa se il cliente è finanziato. Mediamente impieghiamo poche ore a deliberare una pratica di finanziamento. Non c’è un limite di importo, cerchiamo di coprire tutto.
Camper Professional: avete prodotti che finanziano anche l’acquisto di accessori o la manutenzione?
Valerio Papale: non esiste un prodotto specifico per gli accessori e le attrezzature aftermarket. Però se un cliente vuole un finanziamento, per esempio, su un condizionatore, può pagarlo a rate. C’è una tabella finanziaria che permette di farlo: 12, 18, 36 rate. Di solito, però, gli accessori vengono acquistati insieme al camper e fanno parte di un unico finanziamento.
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AL-KO Vehicle Technology Electronics presenta il nuovo catalogo aftermarket
Dopo la fusione di CBE e Nordelettronica in AL-KO VTE nasce l’offerta integrata dei due marchi. Oltre alle novità nel fotovoltaico e nei pannelli test, ci sono soluzioni come il sistema completo NE273 per il comando e controllo dell’impiantistica elettrica, il caricabatterie switching NE 287, che funge anche da alimentatore, e il convertitore DC/DC NE325
A cura della redazione
AL-KO Vehicle Technology Electronics (VTE), azienda leader a livello europeo nel settore dell’impiantistica elettrica ed elettronica applicata al caravanning e parte del Gruppo americano DexKo, annuncia la disponibilità del suo nuovo catalogo di prodotti per l’aftermarket. Nata dall’unione di CBE e Nordelettronica, AL-KO VTE ha così riunito l’offerta di entrambi i marchi. In 70 pagine vengono presentati tutti i prodotti elettronici dell’azienda destinati al settore caravanning, dalla famiglia Solar System all’Energy Line, dalla gamma di Modular Plates fino ai prodotti che fanno parte della linea New Technology.
NE273: il sistema completo di comando e controllo Il nuovo catalogo CBE / Nordelettronica include anche nuove soluzioni come il sistema completo NE273 per il comando e controllo dell’impiantistica elettrica a 12V dell’autocaravan. Questo comprende un pannello LCD touch da sette pollici a colori che permette di tenere monitorati le batterie (auto e servizi) e il livello dei serbatoi (con allarme di riempimento di quello delle acque grigie). In più, dispone di un separatore elettronico di batterie integrato e gestisce il frigo trivalente. Include inoltre 13 fusibili di protezione delle utenze, offre il mantenimento della carica della batteria auto, controlla la tensione minima disattivando eventualmente le utenze per evitare lo scaricamento della batteria servizi ed è dotato di
orologio digitale. Visualizza, infine, la temperatura interna e, con un modulo opzionale, quella esterna.
NE273
Il caricabatterie NE287
Tra le altre novità c’è anche il caricabatterie switching NE287, utilizzabile per accumulatori a 12 volt al piombo (ad acido libero, Gel e AGM) e al litio. Quando è presente la tensione di rete a
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servizi, l’NE287 funziona anche come alimentatore con tensione di uscita fissa a 13,8V e corrente massima di 17A (230W max) o 21A (290W max).
Il
convertitore
DC/DC NE325
Interessante anche il convertitore DC/DC NE325, per caricare la batteria ausiliaria attraverso l’alternatore, in particolare quando il veicolo con motore Euro 6 è dotato di “smart alternator”, che spesso fornisce una tensione di carica troppo bassa. Nel caso di batterie al litio, che hanno una resistenza interna praticamente nulla, il DC/ DC è invece necessario per limitare la corrente di carica dell’alternatore e proteggere quindi l’impianto da surriscaldamenti o danneggiamenti. Il convertitore DC/DC fornisce energia solo quando il veicolo è in moto.
La gamma Solar System si consolida
Le soluzioni Solar System comprendono oggi due nuovi moduli fotovoltaici. Il modello MF100P è realizzato con 36 celle policristalline e ha una potenza di 100 watt, mentre il modello MF170 ha 32 celle monocristalline e una potenza di 170 watt. Grazie alla costruzione realizzata con le più avanzate tecnologie, i nuovi moduli fotovoltaici sono coperti da una garanzia di ben 25 anni sulla potenza dichiarata. Il particolare trattamento antiriflesso delle celle e l’adozione di uno speciale vetro temperato a elevata trasmittanza, resistente agli urti e agli agenti atmosferici, garantiscono altissime prestazioni. Il retro del modulo è protetto da un foglio di Tedlar bianco, che impedisce qualsiasi infiltrazione di aria e umidità, isolando i contatti
elettrici ed evitando qualsiasi possibilità di ossidazione. La cornice del modulo è realizzata in alluminio anodizzato e la scatola di giunzione installata sul retro contiene i diodi di by-pass e i pressacavi necessari al collegamento.
Il nuovo regolatore solare MPPT Oltre ai due nuovi pannelli, AL-KO VTE ha annunciato anche un regolatore solare completamente rinnovato: il modello PRM350. Questo prodotto è in grado di caricare batterie a 12V al piombo (ad acido libero, al Gel e AGM) e al litio in modo automatico, controllando e limitando l’energia fornita dai moduli fotovoltaici collegati. Dispone di un sistema MPPT (Maximum Power Point Tracker) che gli consente di prelevare in ogni situazione la massima potenza erogabile dal modulo fotovoltaico. Il PRM350 è adatto per il funzionamento con moduli da 32 a 72 celle fino a una potenza massima di 350 watt. A completamento della gamma Solar System, l’azienda ha anche annunciato un nuovo pannello test digitale con display touch OLED. Il PT742 / GR controlla la tensione della batteria e la corrente erogata dal modulo fotovoltaico ed è compatibile con i regolatori PRS300, PBS90 e PRM350.
Tutto sotto controllo con i nuovi pannelli test Infine, nel nuovo catalogo CBE/Nordelettronica entrano anche altri quattro nuovi pannelli test digitali con schermo touch e tecnologia OLED: il PT738 per il controllo della temperatura interna ed esterna, il PT752 per il controllo della tensione di una batteria a 12V e il consumo o carica da -260A a +260A, il PT722 per il controllo dallo 0% al 100% del livello di due serbatoi e il PT732 per il controllo della tensione di due batterie a 12V. Tutti i pannelli vengono forniti completi di sonde e accessori in base alle loro funzionalità e possono essere installati a incasso o a parete, grazie al distanziale in dotazione. Le dimensioni standard di 60 per 60 millimetri ne facilitano l’integrazione in impianti esistenti. Di base, ogni pannello è dotato di una cornice Berker BMAC1C, abbinabile alle serie Modular Plates e Modular Plates Berker.
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NE287
MF100P e MF170
PT742
Una gamma di moduli fotovoltaici sempre più completa
Alla recente introduzione del modulo da 130 watt, si affiancano i nuovi pannelli Black nelle versioni rigida e flessibile
A cura della redazione
Per garantire la massima serenità e avere tutta l’autonomia energetica di cui i clienti hanno bisogno, Teleco Group ha ampliato la propria offerta di pannelli solari. L’azienda italiana, specialista nelle soluzioni per la produzione e la gestione dell’energia a bordo dei veicoli ricreazionali, ha inserito a catalogo nei primi mesi del 2022 un nuovo modulo dalla potenza di 130 watt. TSP 130W mantiene dimensioni compatte (1.065 per 670 millimetri) e peso contenuto (7,8 chilogrammi), offrendo però una potenza del 30 per cento superiore rispetto al modello TSP 100W che va ad affiancare. È realizzato con una robusta cornice di alluminio anodizzato e ha uno spessore limitato a soli 35 millimetri. Le 36 celle monocristalline da 156 per 156 millimetri di cui è composto sono protette da una copertura di vetro temperato da 3,2 millimetri. La temperatura nominale di funzionamento della cella (NOCT) è di 46 gradi centigradi, con una variazione in più o in meno di due gradi. Il modulo viene proposto anche in kit, una soluzione che contiene tutto quello che serve per l’installazione da zero: piedini di fissaggio in ABS, spoiler anteriore, collante specifico, passacavi, prolunga e regolatore di carica PWM da 10 ampere. Anche
il modulo fotovoltaico TSP 130W rigido utilizza celle monocristalline, che offrono un’efficienza variabile dal 15,2% del modello da 100 watt al 16,9% di quello da 110 watt. Il range di temperatura di funzionamento va da -40 a +85 gradi centigradi, con un’umidità relativa massima dell’85%.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Specifiche
TSP 130W
Tipologia Rigido
Potenza nominale (Pmax) 130W
Tensione nominale Pmax (Vmp) 19,4V
Tensione nominale Pmax (Imp) 6,71A
Tensione a circuito aperto (Voc) 23,4V
Corrente a corto circuito (Isc) 7,12A
Efficienza del modulo (η m) 16%
Massima tensione del sistema 1000VDC (IEC).
Classe di applicazione Class A
Sovracorrente massima 10A
Temperatura di funzionamento 85% Rh -40°C ~ +85°C
Temperatura nominale di funzionamento della cella (NOCT) 46 ± 2°C
Coefficiente di temperatura a Pmax (Pmp) -0.31%/°C
Coefficiente di temperatura a VOC (Voc) -0.31%/°C
Coefficiente di temperatura a ISC (Isc) +0.045%/°C
Copertura superiore Vetro temperato/3,2 mm
Celle monocristalline (pz e dimensioni): 36 da 156x156mm
Cornice: Lega di alluminio anodizzata
Scatola di raccordo (grado di protezione) IP65
Cavo (lunghezza/sezione) 650 mm/4 mm2
Connettore (grado di protezione) IP65
Dimensioni modulo (LxPxA) (senza piedi) 1.065x670x35 mm
Peso (senza piedi) 7,8 kg
38 CAMPER PROFESSIONAL focus aziende teleco
TSP 130W TBCF 150WS TBCF 100WS TBCF 135WS
Teleco in black
Novità presentata in anteprima ai saloni di settembre sono i nuovi moduli fotovoltaici “black” monocristallini proposti sia in versione rigida sia flessibile. I modelli rigidi sono disponibili con potenze di 110, 170 e 185 watt, quelli flessibili da 100, 135 e 150 watt.
I modelli rigidi, hanno un look “total black” dovuto all’impiego di celle PERC (Passivated Emitter and Rear Cell), che grazie a uno strato di dielettrico sul lato posteriore sfruttano la riflessione della luce, migliorando l’efficienza di conversione.
I modelli flessibili, battezzati “Coolflex”, sono realizzati con una costruzione a nove strati, di cui uno in PCB ignifugo per garantire robustezza e offrire una migliore dissipazione del calore, soprattutto quando il pannello viene installato a contatto con il tetto. Sono del 50% più leggeri rispetto ai tradizionali pannelli rigidi e hanno una speciale finitura superficiale capace di massimizzare la trasmittanza della luce solare.
Specifiche
Potenza nominale (Pmax)
RIGIDI
Tensione nominale Pmax (Vmp) 18,15 V 19,25 V 20,9 V
Corrente nominale Pmax (Imp) 6,06 V 8,83 V 8,85 V
Tensione a circuito aperto (Voc) 21,45 V 22,75 V 24,7 V
Corrente a corto circuito (Isc) 6,42 A 9,36 A 9,38 A
Efficienza del modulo (η m) 20,54% 20,62% 20,68%
Temperatura di funzionamento -40°C ~ +80°C -40°C ~ +80°C -40°C ~ +80°C
Cavo (lunghezza/sezione) 900 mm/2,5 mm2 900 mm/2,5 mm2 900 mm/2,5 mm2
Dimensioni modulo (LxPxA) (senza piedi) 1.160x450x30 mm 1.230x670x30 mm 1.230x705x30 mm Peso (senza piedi) 6,3 kg 9,0 kg 10,0 kg
MODULI FOTOVOLTAICI FLESSIBILI COOLFLEX
Specifiche
Potenza nominale (Pmax)
Tensione nominale Pmax (Vmp) 19,8 V 19,8 V 19,8 V
Corrente nominale Pmax (Imp) 5,05 V 6,82 V 7,58 V Tensione a circuito aperto (Voc) 23,3 V 23,3 V 23,3 V Corrente a corto circuito (Isc) 5,45 A 7,36 A 8,19 A
Efficienza del modulo (η m) 22,42% 22,42% 22,62% Temperatura di funzionamento -20°C ~ +75°C -20°C ~ +75°C -20°C ~ +75°C Cavo (lunghezza/sezione) 3 m/2,5 mm2 3 m/2,5 mm2 3 m/2,5 mm2
Dimensioni modulo (LxPxA) (senza piedi) 1.080x510x4 mm 1.090x680x4 mm 1.130x710x4 mm Peso (senza piedi) 3,75 kg 4,7 kg 4,7 kg
Un nuovo sistema multimediale per la cabina
Teleco ha presentato al Caravan Salon di Düsseldorf un nuovo sistema di infotainment ricco di funzioni. Il generoso e brillante display touch da 6,8 pollici del sistema T-CPA70 DAB permette di tenere sott’occhio e controllare le principali app disponibili sul proprio smartphone Android o iPhone. Il nuovo sistema Teleco può essere installato sulla plancia di veicoli in grado di ospitare prodotti in formato doppio DIN, come Fiat Ducato, Citroën Jumper o Peugeot Boxer. Il Teleco T-CPA70 DAB funziona come radio analogica o digitale, riproduttore di musica e video in tutti i più diffusi formati, monitor per la telecamera di retromarcia. Tra le funzioni più apprezzate c’è la piena integrazione con gli smartphone, grazie alla compatibilità con Google Android Auto e Apple Car Play. Questo consente di utilizzare in totale sicurezza le più diffuse app per ascoltare musica, gestire messaggistica o navigare con mappe e informazioni sul traffico.
Tutto senza dover digitare sul monitor (opzione comunque possibile), ma attraverso comandi gestiti con gli assistenti vocali: “Siri” di Apple o “Assistente Google” di Android. La presenza del Bluetooth permette di ascoltare la musica o parlare al telefono in vivavoce, senza rischi durante la guida. L’autoradio integrata nel sistema Teleco T-CPA70 DAB è in grado di ricevere sia le frequenze tradizionali AM/FM sia quelle digitali DAB/DAB+, per un ascolto della musica senza interferenze e con un’altissima qualità audio. Alla presa USB che si trova sul frontale può essere collegata una chiavetta contenente brani audio nei formati più diffusi (MP3/WMA/FLAC), clip video o fotografie in formato MPEG/AVI/DIVX/JPG. Quando connesso allo smartphone, inoltre, è possibile utilizzare lo streaming video di servizi come Netflix. Naturalmente, per motivi di sicurezza, questa attività può essere realizzata solo con il veicolo fermo e il freno a mano tirato. Il Teleco T-CPA70 DAB è inoltre dotato di equalizzatore grafico, con controllo del livello e frequenza di taglio del subwoofer. L’amplificatore da 4x40 watt permette di collegare quattro altoparlanti e un subwoofer. All’ampio monitor si può collegare una telecamera di retromarcia, scelta anche tra quelle presenti nel catalogo Teleco.
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MODULI FOTOVOLTAICI
TBS 110WS TBS 170WS TBS 185WS
110 W 170 W 185 W
TBCF 100WS TBCF 135WS TBCF 150WS
135 W 150 W
100 W
Protection Layer Protection Layer Cell Cella
Semicondutto re di tipo N (contributo aggiuntivo) Strato Dielettrico Contatto Metallic o Cella PERC Emitter Layer Silicon Wafer Back Coating Silicon Wafer Back Coating Pannelli TBCF composizione a 9 strati: 1 ETFE - 2 Protection Layer - 3 EVA 4 Solar Cell - 5 EVA - 6 Protection Layer 7 PCB - 8 EVA - 9 ETFE 1 2 3 4 5 6 7 8 9
convenzionale monocristallina
Grandi novità ai saloni di settembre e il successo di Piuma
Lippert ha partecipato al Caravan Salon di Düsseldorf, ma anche al Salone del Camper e ad altre importanti fiere europee presentando numerose novità. Piuma, il sistema integrato di finestre per camper e caravan, si conferma un prodotto di successo ed entrerà a breve nel catalogo aftermarket
A cura della redazione
Ai saloni europei, Lippert si è presentato con numerose novità di prodotto. In primis, continua l’evoluzione di Vela, il pop up roof dedicato a Fiat Ducato, Peugeot Boxer e Citröen Jumper che è stato ulteriormente migliorato con un nuovo meccanismo a pantografo per il sollevamento che aumenta l’abitabilità della zona letto superiore e facilita le operazioni di sblocco. E a incuriosire pubblico e operatori sono stati senza dubbio i due nuovi pop up roof pen-
sati per l’abbinamento ai van di casa Ford: Belvedere per i camper van su meccanica Transit e Fiocco per i mini van su Transit Custom, i cosiddetti urban camper.
Belvedere e Fiocco
I pop up roof Belvedere e Fiocco utilizzano un sistema costruttivo diverso, rispetto a Vela. La parte superiore del pop up roof è realizzata con un pannello sandwich, del tutto simile a quello impiegato per le fiancate e il tetto dei motorhome, con rivestimento esterno in vetroresina e isolamento in Styrofoam / XPS / polistirene estruso. Rispetto ai pop up roof in vetroresina in commercio si risparmiano fino a 35 kg di peso. Inoltre, c’è la possibilità di sfruttare un’ampia gamma colori, riproponendo ad esempio la tinta delle fiancate del veicolo. Per
entrambi i modelli viene confermato il sistema di sollevamento a pantografo. Il pop up roof Belvedere, normalmente raccordato al veicolo mediante uno spoiler frontale, può essere abbinato al nuovo cupolino panoramico Vista 2, altra novità introdotta quest’anno.
Vista 2 Si tratta di un’evoluzione del panoramic roof Vista presentato l’anno scorso per il Fiat Ducato con altezza H2. Vista 2, invece, è sviluppato per i camper van su base Ford Transit. È una finestra panoramica che non solo dona luminosità alla zona living del veicolo, ma caratterizza in maniera decisa l’esterno, rendendolo più accattivante, più dinamico. Per l’installazione viene fatto un taglio sulla lamiera originale del Transit, poco sopra il parabrezza, e sul foro si applica un adattatore stampato a iniezione, studiato in maniera specifica per il raggio del cupolino della meccanica Ford. La superficie trasparente può essere fissa o apribile (per arieggiare la zona anteriore del veicolo).
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Belvedere e Vista2 in esposizione presso lo stand Lippert
Lippert si riorganizza in Europa consolidando il proprio management
Joerg Reithmeier
Dal 1° agosto 2022 Joerg Reithmeier assume il ruolo di Managing Director Caravanning EMEA. Lippert è entrata in una dimensione europea più articolata e complessa con l’acquisizione di Polyplastic B.V. e delle sue affiliate all’inizio del 2020: si è perciò resa necessaria la creazione di una figura, con funzioni di coordinamento, specifica per il settore caravanning. Reithmeier è attivo in Lippert dal marzo del 2019, quando è diventato Senior Advisor per il Business Development. Obiettivo del suo incarico era quello di offrire supporto nelle acquisizioni in Germania e contribuire a stimolare la crescita all’interno del mercato europeo nel settore RV attraverso acquisizioni strategiche. Reithmeier, nel suo nuovo ruolo, riferisce a Jim Menefee, Group President - Europe, che ha la responsabilità dei tre gruppi europei di Lippert nel settore caravanning: RV Italy, Schaudt e Polyplastic. Prima di entrare in Lippert, Jorg Reithmeier ha lavorato per dieci anni nell’industria dell’automotive e per undici in quella del caravanning, entrando anche a far parte dell’Executive Board di Erwin Hymer Group. Negli ultimi tre anni ha gestito progetti di acquisizione decisamente importanti come quelli che hanno portato Polyplastic e Schaudt GmbH Elektrotechnik & Apparatebau (“Schaudt”) ad entrare nell’universo Lippert.
Michele Checcucci
Dal 1° settembre 2022, Michele Checcucci ha assunto il ruolo di Chief Business Development Officer EMEA. La sua nomina è un passo in avanti per concentrare gli sforzi sulla crescita e l’innovazione in tutte le attività Lippert in EMEA: Caravanning, Marine, Ferroviario, Aftermarket e Mercati Emergenti. Michele Checcucci si concentrerà sull’innovazione di prodotto, le acquisizioni, l’espansione dell’aftermarket, le relazioni con i clienti, i mercati emergenti e le sinergie in tutta l’area EMEA. Checcucci ha 30 anni di esperienza nel settore Caravanning ed è stato
presidente di Metallarte Srl and RV Doors Srl, che sono stati acquisiti da Lippert nel luglio del 2017. Da quando è entrato a far parte di Lippert nel 2017, Michele Checcucci è stato determinante nell’espansione delle attività di Lippert ed è stato un leader strategico nelle acquisizioni di ST.LA Srl, Lavet Srl, Femto Engineering Srl, Ciesse Spa e Polyplastic BV. “Michele è stato fondamentale per la nostra crescita e sviluppo da quando siamo entrati in Europa e non saremmo dove siamo oggi, senza di lui e il fantastico team di persone che ha messo insieme. Michele non solo ci ha aiutato a sviluppare la nostra strategia EMEA, ma è diventato un grande amico per me e molti altri in questa organizzazione”, ha dichiarato Jason Lippert, CEO e Presidente di Lippert.
Gianluca Cricchi
Gianluca Cricchi assume il ruolo di General Manager Caravanning Italy dal 1° settembre 2022. In Lippert da marzo 2021, quando ha assunto la carica di RV Operations Director Italy, Cricchi si è concentrato sulla crescita del team operativo e sullo sviluppo di un ambiente più strutturato. Prima di entrare in azienda, Cricchi ha lavorato per più di 10 anni nel settore degli elettrodomestici e per 11 anni nell’industria dell’illuminazione architetturale, facendo anche parte di consigli di amministrazione. Ha una laurea in Ingegneria Meccanica. Nel ruolo di General Manager Caravanning Italy, Cricchi guiderà le aziende acquisite in passato: Project 2000 Srl, Metallarte Srl, RV Doors Srl, ST.LA Srl, Lavet Srl e Femto Engineering Srl. Si occuperà anche della relativa distribuzione aftermarket. Cricchi riporterà al nuovo Managing Director di Caravanning EMEA, Joerg Reithmeier.
vizio, i regolatori solari, gli alimentatori a 12 volt e i caricabatterie. Continua, infine, lo sviluppo di R-Bike con l’introduzione di nuovi accessori come R-SKIRUN per il trasporto di sci e snowboard.
Piuma sempre più richiesto Presentato l’anno scorso, il sistema inte-
grato di finestre per veicoli ricreazionali Piuma è particolarmente veloce da montare. Per il cliente, Piuma presenta indiscutibili vantaggi in termini di leggerezza, integrazione, risparmio e sostenibilità. Per questo Lippert ha deciso di inserire questo prodotto anche nel catalogo aftermarket a partire dal 2023. Piuma utilizza due telai premontati, interno ed esterno, che offrono immediatamente una netta riduzione dei tempi di installazione rispetto alle finestre tradizionali. Inoltre il sistema Piuma è straordinariamente leggero, con un risparmio medio di peso del 25%.
Furrion,
R-Bike e Schaudt
Entra a pieno titolo nel catalogo Lippert la gamma di accessori elettronici marchiati Furrion, che include sistemi di video monitoring specifici per veicoli ricreazionali. Rimanendo in ambito elettronico, sono numerosi anche i prodotti di Schaudt, che cambierà nome dal 1° gennaio 2023 per diventare semplicemente Lippert, come i booster per la ricarica delle batterie di ser-
L’installazione, inoltre, non richiede alcun telaio di rinforzo nella parete sandwich. Il telaio esterno premontato viene inserito nel foro utilizzando del mastice come sigillante, il telaio interno si fissa ruotando i morsetti di montaggio e il gioco è fatto! La finestra, utilizzando diverse staffe di montaggio, può essere installata su pareti di diverso spessore, da 25 a 40 mm e in sei dimensioni standard: 500 x 400, 700 x 400, 350 x 580, 700 x 580, 900 x 580, 1300 x 580 mm.
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Piuma
Outer frame assembly Inner frame
L’alleanza tra Trigano e SiFi rivoluziona l’aftermarket in Italia
Trigano entra come socio di maggioranza al 70% in SiFi, dando uno scossone al mercato italiano di ricambi e accessori aftermarket per camper, caravan e campeggio
Dal 1° ottobre 2022, nella sede di SiFi a Sasso Marconi, è avvenu to uno storico passaggio societario con l’ingresso del gruppo Trigano, come partner di maggioranza al 70%.
In Italia il gruppo Trigano è rappresentato nel mercato aftermarket da Euroaccessoires, uno dei più grandi distributori europei di accessori per camper, caravan, campeggio, plein air e nautica, con a cata -
logo marchi prestigiosi come Truma, Thule, Thetford, Me stic, Fiamma, Efoy - Sfc, Dometic.
L’acquisizione
Le trattative per l’acquisizione della maggioranza di SiFi sono state avviate da Trigano nel momento in cui la società francese ha voluto intraprendere un progetto di espansione e consolidamento sul territorio italiano. In questo piano, SiFi, come distributore indipendente più struttu rato in Italia, offriva in maniera naturale un ruolo di partner di grosso calibro, affidabile, di lunga esperienza, già ben riconosciu to sul mercato e, soprattutto, con dei sicuri margini di crescita.
La vendita rappresenta certamente una ri voluzione per un’azienda, fino a oggi, a conduzione familiare, ma la famiglia Guer rieri la affronta con l’esperienza di 40 anni di mercato e, soprattutto, con la certezza, e l’impegno verso la clientela, di rimanere operativamente alla guida di SiFi.
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Testo di Enrico Bona
La gestione operativa
“Al momento, in termini di gestione interna, non cambia nulla se non l’inserimento nel CdA, per ovvie ragioni, di nuove figure. Sarà comunque la nostra famiglia a gesti re ancora SiFi, come ha fatto finora” , precisa Lorenzo Guerrieri, “Per il cliente SiFi, invece, non ci saranno cambiamen -
ti nella gestione dei rapporti commerciali, ma numerose e grandi evoluzioni in termini di scelta di prodotti e di qualità del servizio di vendita e post vendita”
I vantaggi per il cliente “Commercialmente diventiamo ancora più forti e competitivi, con un grande vantaggio per il cliente finale. Prima di questo accordo con Trigano, infatti, po tevamo approvvigionarci dei loro prodot ti solo presso terze società: ora ne siamo distributori diretti, con tempi di consegna e prezzi livellati a quelli di tutto il gruppo Trigano” . Per gestire l’implementazione del catalogo con nuovi brand e l’apprendimento del know-how sui nuovi prodotti occorrono grandi investimenti logistici, di formazione e strutturali. “I piani di espansione che, a partire da questo accordo, Trigano vuole mettere in atto in Italia sono decisa mente ambiziosi. Questa alleanza consente a SiFi di pianificare con serenità il pro prio futuro finanziario e la propria crescita. Allo stesso modo, Trigano ha tro vato in SiFi il partner ideale, già solida mente strutturato su uno specifico territo rio, insieme al quale avviare un progetto di espansione e consolidamento sul mercato di ricambi
e accessori” , conferma, infatti, Lorenzo Guerrieri.
Proprio in un momento nel quale i mercati assumono un atteggia mento di prudenza e attesa, SiFi e il distributore Trigano Euroaccessoires vanno controcorrente, unendo forze e competenze su prodotti e territorio, investendo e garantendosi stabilità per il futuro.
Una rinnovata spinta alla crescita, dunque, per SiFi che, per decenni ha ser vito con esperienza il settore e che, oggi, diventa persino il punto cardinale dello sviluppo in Italia per il più grosso distributore di ricambi accessori aftermarket in Europa. Questo passaggio di livello, con l’ingresso in un grande gruppo, garantisce sicurezza ma conferisce anche a SiFi, delle rinnovate responsabilità verso il cliente e delle immediate incombenze logistiche e organizzative da risolvere e implementare. “Da concorrenti, ora, Euroaccessoires e SiFi, sono diventati partner e una poten za importante sul mercato italiano in grado di affrontare i necessari investimenti per sviluppare il business degli accessori, sia in termini di sviluppo delle vendite che di efficienza logistica” , conclude Lorenzo Guerrieri.
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Sotto e a destra: la sede SIFI di Sasso Marconi
Pagina a sinistra: la famiglia Guerrieri
50 anni di successi in Europa
Dalle toilette portatili a quelle a cassetta, dai prodotti per la pulizia agli additivi, fino ai frigoriferi: Thetford continua a sviluppare prodotti innovativi, come le PowerPods Blue e Bio per il WC, e festeggia il mezzo secolo di presenza sul mercato europeo
A cura della redazione
anni di presenza in Europa sono una ricorrenza importante, che un’azienda come Thetford celebra degnamente continuando a premere sull’acceleratore dell’innovazione. Tutto è cominciato negli Stati Uniti, all’inizio degli anni ’60, quando Frank Sargent ideò la toilette da campeggio, base del famoso modello Porta Potti oggi rinomato in tutto il mondo. Come specialista di toilette portatili, Thetford è approdata in Europa 50 anni fa. Dal 1973 la sede europea è Etten-Leur, divenuta in seguito sede centrale a livello mondiale alla fine del 2021. Etten-Leur è anche sede del centro di distribuzione europeo di Thetford, nonché dello stabilimento di produzione di frigoriferi, toilette a cassetta, sportelli di servizio e additivi per toilette e manutenzione.
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Con l’introduzione della toilette a cassetta, alla fine degli anni ’80, Thetford si è ulteriormente affermata come specialista dei servizi igienico-sanitari nel settore del caravanning e del campeggio, diventando il leader indiscusso nel mercato delle toilette mobili, di quelle a cassetta e dei relativi additivi. Recentemente, Thetford ha introdotto iNDUS, un sistema sanitario intelligente, anticipando ancora una volta il futuro.
Con il supporto di diversi costruttori, l’azienda è entrata nel mercato della refrigerazione per camper, iniziando la produzione di frigoriferi
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Il sistema iNDUS
Stéphane Cordeille celebra il cinquantesimo di Thetford al Caravan Salon Düsseldorf 2022
ad assorbimento nel 2002. Grazie alla vasta gamma di frigoriferi ad assorbimento N4000 e di frigoriferi a compressore T2000, Thetford può essere definita leader di mercato anche in questo segmento. Con l’acquisizione dello stabilimento britannico di Spinflo, nel 2006, Thetford ha potenziato ulteriormente la propria posizione nel settore, avviando la produzione di attrezzature da cucina.
Protagonista anche nella nautica Grazie al continuo sviluppo di nuovi prodotti, Thetford ha consolidato la propria posizione e anche la struttura europea è cresciuta ampliando i propri confini. Il primo ufficio in Australia è stato avviato nel 2006, seguito da un ufficio vendite con relativo magazzino in Cina nel 2013.
In entrambe le aree, Thetford è
ora rappresentata da importanti team locali. Con l’acquisizione dell’azienda italiana Tecma, nel 2004, Thetford è diventata anche un importante player nel settore della nautica. Attualmente, Thetford Marine è una business unit consolidata, operante a livello mondiale con le toilette a maceratore Tecma, i Porta Potti, gli additivi Thetford e i frigoriferi Norcold. “Il modo migliore per promuovere la nostra crescita è concentrarci sui clienti e curare ogni giorno il nostro rapporto con loro,” dice Stéphane Cordeille, CEO di Thetford. “Certo, il prodotto è fondamentale nella leadership di mercato, ma tendiamo sempre a svilupparlo in collaborazione con i nostri clienti. Nel corso degli anni abbiamo lavorato con diversi produttori e allo stesso tempo abbiamo sempre ricercato l’interazione con gli utenti finali, sia ‘live’ nelle fiere di settore che in modalità digitale. La nostra iniziativa Thetford Friends comprende attualmente circa 30.000 utenti finali in tutta Europa, disponibili a condividere con noi le loro idee e i loro feedback”. Anche nel recente periodo di difficoltà della catena di fornitura, Thetford ha dimostrato ancora una volta il suo forte orientamento al cliente, puntando principalmente alla soddisfazione della domanda e sospendendo temporaneamente lo sviluppo dei nuovi prodotti.
I frigoriferi a compressore della serie T2000
PowerPods, le capsule Blue e Bio
Dopo i rallentamenti produttivi causati da pandemia e crisi globale, le PowerPods tornano prepotentemente alla ribalta. Finalmente disponibili in quantità, le PowerPods Blue e Bio, dal design e tecnologia all’avanguardia, rappresentano la nuova generazione di additivi monodose per il serbatoio delle acque nere. Nel mercato degli additivi monodose, gli Aqua Kem Blue Sachets di Thetford sono il punto di riferimento da anni. “Ciononostante, il nostro obiettivo è il miglioramento continuo,” afferma Norbert van Noesel, Marketing Manager di Thetford. “Il nostro motto è ‘mai sedersi sugli allori’. Prendendo inspirazione dai prodotti sviluppati nel settore residenziale, siamo orgogliosi di offrire una nuova soluzione all’avanguardia, sotto forma di prodotto liquido monodose.”
A confronto con i Sachets e con gli altri prodotti monodose attualmente esistenti, le PowerPods sono molto più moderne. Grazie all’innovativa tecnologia blocca profumo, la capsula mantiene all’interno la profumazione fin quando è necessario, evitando quindi odori in bagno e sulle mani. Le PowerPods rappresentano la potenza degli additivi Thetford in una capsula e offrono prestazioni elevate.
PowerPods Bio, la forza della natura Le PowerPods Bio si basano su un’innovativa tecnologia a microrganismi e si posizionano come il più efficace e comodo prodotto “green”. Grazie al loro impatto ridotto, il serbatoio delle acque nere può essere vuotato anche in strutture dotate di fossa settica. Le PowerPods sono confezionate in un sacchetto contenente 20 dosi, ognuna delle quali garantisce fino a quattro giorni di controllo degli odori. Una sin-
gola confezione dura quindi fino a 80 giorni.
PowerPods Blue, tutta la potenza di Thetford Ogni dose di PowerPods Blue garantisce fino a cinque giorni di controllo degli odori, con una confezione che arriva a durare fino a 100 giorni. La profumazione utilizzata è quella tradizionale di Aqua Kem Blue. Il rivestimento della capsula protegge sia il prodotto all’interno che l’utilizzatore, ma nonostante questo si dissolve rapidamente nell’acqua fredda aggiunta al serbatoio. Oltre all’ottimo controllo degli odori, le PowerPods riducono la formazione di gas e disgregano rapidamente i rifiuti solidi per uno svuotamento più agevole del serbatoio.
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Oltre 235.000 visitatori
Durante i 10 giorni del Caravan Salon Düsseldorf 2022 la fiera ha attirato più di 235.000 appassionati di caravanning da 72 paesi, con 736 espositori da 34 Paesi in 16 padiglioni espositivi. Queste cifre importanti confermano che la vacanza all’aria aperta è ancora assolutamente in voga
Messe Düsseldorf e il Caravaning Industrie Verband e. V. (CIVD) hanno espresso soddisfazione per questi grandi risultati: “Nonostante il difficile contesto economico, siamo riusciti a suscitare nei visitatori un interesse estremamente elevato per questa forma di vacanza, con concrete intenzioni di acquisto. Molto suggestiva è
stata l’ottima atmosfera che si è respirata per tutta la durata della fiera, la passione per il plein air era percepibile in ogni momento. Solo il Caravan Salon riflette l’intero mondo del caravanning con la sua grande varietà”, ha riassunto Erhard Wienkamp, direttore generale di Messe Düsseldorf, il quale ha espresso inoltre molta soddisfa-
zione per il fatto che, ancora una volta, alla fiera del caravanning hanno partecipato numerosi neofiti e molte giovani famiglie. Per questi target i consigli offerti dallo “StarterWelt” si sono rivelati molto utili; inoltre, anche lo speciale “Abenteuer Selbstausbau/Avventura fai da te”, organizzato per la prima volta, ha avuto successo.
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cura della redazione
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Anche il Presidente del CIVD, Herrmann Pfaff, si è detto molto soddisfatto di come sia andato il 61° Caravan Salon: “Dopo due anni di restrizioni dovute alla pandemia, siamo finalmente riusciti a riunirci di nuovo in condizioni relativamente normali a Düsseldorf nel 2022. Come previsto, questa opportunità è stata sfruttata da molte persone per raccogliere informazioni sulle innovazioni e sulle tendenze del settore del caravanning. E il Caravan Salon è stato ancora una volta all’altezza della sua reputazione di fiera leader. La 61ª edizione non solo è stata la più grande di sempre, ma ha anche stabilito degli standard in termini di qualità e varietà dei prodotti e delle novità esposte. Non era mai stata esposta una selezione così ampia di camper, caravan e accessori. Inoltre, la fiera si è trasformata in un’importante piattaforma di dialogo in cui il nostro settore ha intrapreso un confronto con i responsabili politici e del turismo, al fine di promuovere maggiormente il potenziale economico e turistico del caravanning come forma di vacanza, perché oggi è ben lontano dall’essere sfruttato adeguatamente. Il Caravan Salon è sempre stato non solo un palcoscenico per i
Crafter, con il quale Hobby entra nel segmento dei camper van premium. La nostra Beachy, esposta sulla sabbia della spiaggia, aveva già riscosso un grande successo alla fiera dello scorso anno. Siamo ancora più soddisfatti di aver potuto offrire un’altra attrazione con la presentazione del nostro modello leggero Beachy Air insieme al VW ID Buzz, entrambi esposti per la prima volta in una fiera pubblica. Düsseldorf, come sede della fiera, offre una piattaforma ideale per il nostro avvio stagionale e ringraziamo Messe Düsseldorf per l’ottimo servizio e la grande ospitalità.”
nuovi prodotti, ma anche un luogo di incontro emozionale sia per gli appassionati di caravanning che per chi si avvicina a questo mondo per la prima volta. Questo aspetto è diventato ancora più importante nei tempi attuali, perché camper e caravan incarnano la libertà, l’individualità e i sogni che uniscono le persone. Del resto questo modo di viaggiare aveva guadagnato popolarità già molto prima della pandemia e oggi molti vacanzieri non potrebbero immaginare di farne a meno. Insomma, la fine del trend del caravanning non è vicina per niente, anzi. In breve: il 61° Caravan Salon non solo ha entusiasmato i suoi visitatori, ma è stato anche un completo successo per gli organizzatori e gli espositori e rende il nostro settore più che ottimista per il futuro”.
Gli espositori
“Il Caravan Salon è stato ancora una volta una fiera di grande successo per Hobby. Siamo stati molto soddisfatti della risposta dei giornalisti e del gran numero di visitatori al nostro stand”, afferma Holger Schulz, amministratore delegato di Hobby: “Il fulcro della nostra presentazione era il nuovo van Hobby Maxia basato sul VW
Holger Siebert, amministratore delegato di Eura Mobil GmbH e Trigano Deutschland KG, ha dichiarato: “Il Caravan Salon di quest’anno è stato caratterizzato da un grande interesse per i prodotti, da una scarsa disponibilità di offerta in tempi brevi e da una grande incertezza sul futuro. Le persone amano le vacanze itineranti e vogliono acquistare i veicoli nonostante i prezzi siano notevolmente aumentati. L’interesse per gli acquisti è stato notevolmente superiore alle aspettative. Il fatto che le vendite, però, siano generalmente diminuite in questa fiera è dovuto alla mancanza di veicoli di base per camper, soprattutto da parte del leader di mercato Fiat. La carenza globale di componenti elettronici per i veicoli comporta un prolungato blocco della produzione, prima per i telai e poi per i produttori di camper. Attraverso i nostri otto marchi abbiamo riscontrato che i clienti acquistano sul posto quando i tempi di consegna sono brevi e i prezzi sicuri. Se, invece, la consegna del prodotto richiede un anno e i concessionari non possono fornire alcuna garanzia di consegna o di prezzo, i clienti indugiano. Per alcuni dei nostri brand, i camper sono stati venduti su telaio Ford grazie ad una maggiore disponibilità, mentre per il nostro marchio premium Eura Mobil l’attenzione si è concentrata sui camper di fascia alta su base Mercedes-Benz”.
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Hermann Pfaff - CIVD
Holger Schulz - Hobby
EDIZIONE 2022 Espositori 736 Visitatori 235,000 Exhibition halls 16
Holger Siebert - Eura Mobil - Trigano
“Siamo più che soddisfatti di questo Caravan Salon. Le nostre previsioni sono state superate in modo significativo. I nostri concessionari sono entusiasti e ci hanno dato molti feedback positivi. Soprattutto la nostra strategia multimarca con i nuovi veicoli base di Volkswagen, Ford, MAN e Mercedes-Benz è stata accolta molto bene dai visitatori e dai clienti e ha portato a cifre di vendita estremamente positive. Nel complesso, il Caravan Salon è stato ancora una volta un grande successo per Knaus Tabbert, perché qui a Düsseldorf le condizioni sono ottimali,” riassume Gerd Adamietzki, Chief Sales Officer di Knaus Tabbert.
“Per Hymer GmbH & Co. KG, se pensiamo al Caravan Salon 2022 ricordiamo una settimana di fiera intensa e una giusta atmosfera. L’interesse per il nostro modello di vacanza continua senza sosta; particolarmente alta è la richiesta di camper completamente equipaggiati. In linea con la tendenza sono anche le 4 ruote motrici e l’autosufficienza. Questo è emerso chiaramente in molti incontri con i clienti, a conferma della tendenza positiva in atto nel settore e dimostrando allo stesso tempo che la nostra strategia premium risponde esattamente alle esigenze dei camperisti più esigenti. La fiera è una buona piattaforma per uno scambio dal vivo con i concessionari, i partner, i clienti e le persone interessate. Per questo motivo siamo felici di aver partecipato nuovamente dopo tre anni. Abbiamo esposto con un concetto di stand completamente nuovo che trasmette il nostro posizionamento e il claim Hymer, oltre a temi importanti e rilevanti per il futuro, come l’uso di materiali sostenibili. In questo contesto si inserisce anche il nostro pezzo forte in fiera: il Venture S, un vero e proprio richiamo per il pubblico. Portiamo con noi queste belle impressioni e attendiamo l’autunno 2022, quando speriamo di rivedere presso i nostri partner commerciali
i clienti che si sono mostrati interessati” , dice Christian Bauer, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Hymer GmbH & Co. KG
Bernd Wuschack, Direttore Generale Vendite, Marketing e Servizio Clienti del Gruppo Carthago: “In considerazione della situazione dell’offerta e dei prezzi, quest’anno le nostre aspettative di successo non erano così scontate. Per questo siamo ancora più soddisfatti del risultato effettivo del Caravan Salon. La certezza che la nostra forma di vacanza è ancora considerata unica si è riflessa nel buon numero di visitatori e nelle conversazioni positive con i clienti che abbiamo avuto presso i
tiva. Abbiamo ottenuto risultati di vendita di tutto rispetto e siamo molto soddisfatti del Caravan Salon 2022,” riassume Marco Lange, socio amministratore di La Strada Fahrzeugbau GmbH.
Il Caravan Salon trova posto in modo ottimale nei padiglioni 13 e 14 per quanto riguarda gli accessori, le attrezzature tecniche e le componenti interne. In nessun altro evento per il caravanning a livello mondiale gli esperti e i consumatori finali troveranno una gamma di prodotti più ampia, completa e internazionale.
nostri stand. Nonostante alcune modifiche che abbiamo dovuto apportare al concetto generale di fiera, l’evento è stato caratterizzato da un’alta qualità e da un’atmosfera piacevole per noi. A questo punto va detto che la cooperazione e la collaborazione con Messe Düsseldorf funzionano in modo eccellente. Il momento più importante che ha reso tutta l’esperienza più esaltante, per noi e per i nostri partner commerciali, è stato accogliere al nostro stand l’ospite d’onore Ralf Schumacher.”
“Alla luce della situazione economica generale in Germania, ci siamo recati al Caravan Salon con delle aspettative limitate, per questo il forte interesse mostrato dai clienti è stato per noi una sorpresa posi -
Jürgen Vöhringer, Managing Partner di Vöhringer GmbH & Co. KG, riassume: “Contrariamente alle aspettative, la fiera di quest’anno è stata molto frequentata. Il numero record di espositori è sicuramente dovuto anche ai fornitori industriali, che rappresentano sempre una garanzia di innovazione. Abbiamo notato con positività che le conversazioni con gli esperti del settore sono chiaramente aumentate di
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Gerd Adamietzki - Knaus Tabbert
Christian Bauer - Hymer
Bernd Wuschack - Carthago
Marco Lange - La Strada Fahrzeugbau
Jürgen Vöhringer - Vöhringer GmbH
Il nostro video report dall’Area Tecnologia & Componenti a Düsseldorf
qualità negli ultimi anni. L’atmosfera nei padiglioni è stata molto stimolante nonostante le condizioni avverse di questo preciso momento storico, come le interruzioni della catena di approvvigionamento, la guerra in Europa e l’inflazione. Il settore riconosce le sfide e le affronta con un atteggiamento propositivo. Lodevole anche la coesione del settore. Siamo lieti di constatare che quest’anno il numero di visitatori provenienti dall’Oceania, dall’Asia e dal Nord America è aumentato moltissimo. L’organizzazione del Caravan Salon è stata eccezionale.”
Il padiglione 3 quest’anno ha ospitato le sezioni Attrezzature & Outdoor e Viaggi & Natura.
Le mete escursionistiche di tutto il mondo sono state presentate con grande entusiasmo dagli appassionati di outdoor. Particolarmente interessanti per i visitatori si sono rivelate le destinazioni vicine alle città, come quelle presentate nel grande stand comune di Tourismus NRW con il patrocinio del Ministero dell’Economia.
tedesca), ha dichiarato: “La fiera ha dimostrato che le persone sono alla ricerca di proposte turistiche nel campo dell’escursionismo di alta qualità, come il ‘Qualitätswege Wanderbares Deutschland’ (Germania percorribile con sentieri di qualità) e in paesaggi naturali il più possibile intatti. Inoltre, attribuiscono grande importanza alla tematica della sostenibilità nel loro tempo libero, evidentemente preoccupati per i cambiamenti indotti dalle circostanze climatiche. Sono soprattutto i turisti escursionisti a impegnarsi per mantenere basso il loro impatto sull’ambiente. I percorsi escursionistici con accesso ai trasporti pubblici locali, i prodotti regionali offerti nelle strutture ricettive e l’energia rigenerativa stanno, dunque, diventando sempre più importanti. Il caravanning dimostra che la sostenibilità è sempre più importante anche in altri segmenti del turismo, il cui principio base resta la vivibilità di un paesaggio naturale intatto. Per questo motivo sono lieto che durante la fiera abbiamo parlato in-
sieme al Caravaning Industrie Verband dei presupposti e delle opportunità di un turismo naturale sostenibile. Dobbiamo e continueremo a lavorare insieme per preservare la nostra natura”.
“La nostra partecipazione al Caravan Salon di quest’anno è stata un grande successo! La domanda per la Catalunya come destinazione per il campeggio e l’outdoor è stata enorme e il nostro ultimo prodotto, il Grand Tour of Catalunya, ha riscosso un forte interesse. Per noi, la combinazione di uno stand e di presentazioni sul palco di Travel & Nature Connected è stata l’ideale per informare i visitatori della fiera sulle nostre varie offerte”, afferma Montserrat Sierra, direttrice dell’Ente Catalano per il Turismo - Europa Centrale
Ole Schnack, amministratore delegato di Landvergnügen GmbH ha dichiarato: “Il Caravan Salon è il luogo in cui possiamo incontrare personalmente i nostri clienti e la comunità “Landvergnügen”. Qui possiamo confrontarci, nonostante il trambusto della fiera, risolvere problemi comuni o condividere esperienze gioiose. Mi fa particolarmente piacere vedere spesso i “vecchi” clienti spiegare ai nuovi interessati come funziona “Landvergnügen”. Il Caravan Salon è la dimensione in cui realizzare tutto ciò, perché qui abbiamo la possibilità di incontrare persone provenienti da tutte le regioni della Germania, dei Paesi Bassi e del Belgio”.
Jarle Sänger di ‘Wandermagazin’ ha affermato: “Poter finalmente tornare a scambiarci idee e opinioni dal vivo - per lo più senza preoccupazioni - che meraviglia!”. C’è ancora un numero impressionante di appassionati di escursionismo e di outdoor, che amano essere attivi all’aria aperta e cimentarsi in vacanze avventurose. Al ‘Wandermagazin’ siamo stati molto impegnati ad informare i visitatori e speriamo che nel 2023 partecipino nuovamente più operatori turistici dalla Germania e dall’Europa.”
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Ute Dicks, direttore generale della Deutscher Wanderverband (Associazione escursionistica
Al Caravan Salon 2022 di Düsseldorf, il nostro team diretto dal caporedattore Paolo Galvani ha realizzato un video reportage per raccontare, attraverso la voce delle aziende leader, le principali innovazioni nel mondo della componentistica e degli accessori.
Inquadrate il QR code per accedere al nostro canale YouTube. Potete vedere l’intero video report oppure scegliere le aziende di cui volete conoscere le novità.
Innovazioni e tendenze
Peressere un’annata in cui le novità dovevano essere contate, al Caravan Salon di Düsseldorf le cose non sono andate poi così male.
Paradossalmente, la necessità di non sconvolgere gli equilibri di mercato in attesa che la penuria di meccaniche venga superata e la produzione possa recuperare sugli ordini non ancora evasi ha portato alcune aziende a osare di più, invece che rinnovare, come sempre avviene, le gamme esistenti e introdurre qualche layout un po’ meno tradizionale: chi ha puntato sulle novità, lo ha fatto in gran-
de stile. Parlando in generale, una tendenza che ha coinvolto pressoché tutti i produttori, tranne qualche eccezione nella fascia più alta del mercato, è l’allargamento delle basi meccaniche su cui allestire i veicoli: sembra lontana l’epoca in cui il Fiat Ducato rappresentava l’80 per cento del mercato. Oggi nelle gamme dei principali produttori si possono trovare proposte non solo sulle (scontate) alternative Citroën e Peugeot, ma anche (o forse soprattutto, almeno nella fascia di ingresso e media del mercato) su Ford Transit. Alla base americana si affian-
Hymer Venture S
La vera star del salone è stata l’Hymer Venture S. Nato tre anni fa come prototipo Vision S, è oggi diventato un veicolo di produzione seriale, anche se in quantità limitata. È stata una sfida enorme, considerate le innovazioni che porta con sé. La prima è il grande tetto a soffietto dalle pareti pneumatiche (che utilizzano la stessa tecnologia di base del Bürstner Lyseo Gallery TD): la loro struttura garantisce un maggiore isolamento termico e acustico, mentre il materiale utilizzato lascia trasparire una giusta quantità di luce che rende l’ambiente ovattato, quasi fiabesco. La camera da letto diventa così un ambiente accogliente e appagante. Per renderla abitabile bastano la pressione di un pulsante e qualche decina di secondi di attesa.
cano poi le tedesche Mercedes-Benz (già ben rappresentata, ma ora in crescita) MAN e Volkswagen, in quest’ultimo caso addirittura su Transporter T 6.1 anche per il segmento dei camper van. Quando si parla di polivalenti, o “urban vehicle” come amano definirli oggi i produttori, si entra nel regno del Ford Transit Custom, che ha conquistato quasi tutti gli specialisti di questo segmento. Qui c’è anche qualche presenza di Citroën Spacetourer e Mercedes-Benz Classe V, che si affiancano ovviamente al consolidato Volkswagen.
La seconda innovazione riguarda la parte posteriore del veicolo, in cui è stata posizionata la zona giorno. Qui ci sono finestre di vero vetro sui tre lati e la parete posteriore divisa in due parti: quella con la finestra si apre verso l’alto, mentre la porzione inferiore si ribalta di 90 gradi per creare un “balconcino” prendisole panoramico che consente di essere davvero a contatto con la natura. Internamente, una scalinata fissa permette di accedere alla camera superiore, mentre il bagno si può ampliare semplicemente tirando verso l’interno la parete laterale. Realizzato su meccanica Mercedes-Benz Sprinter 4x4, l’Hymer Venture S non è per tutti: il listino parte da circa 225 mila euro.
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Novità e trend raccolti alla manifestazione tedesca: dal proliferare di meccaniche diverse alla mania per gli “urban vehicle”
Testo di Paolo Galvani
Gli Urban Vehicle
Che qualcosa si stesse muovendo in questo segmento di mercato lo si era già intuito nei mesi scorsi, con i primi annunci. Ma al Caravan Salon l’esplosione degli “urban vehicle” è stata clamorosa: da prodotto quasi di nicchia le cui radici risalgono al Volkswagen California e al Mercedes-Benz Marco Polo, oggi sono presenti nei listini di tantissimi produttori. E non è certo passato sotto silenzio l’esordio del marchio Panama, per il quale il gruppo Trigano ha creato un’apposita fabbrica in Spagna aggiudicandosi anche una copiosa fornitura di Ford Transit Custom che dovrebbe
evitare qualsiasi problema di reperibilità. Panama ha declinato la sua proposta, tra passo corto e passo medio, in ben otto differenti versioni.
Pössl, da tempo attiva con i suoi Vanster/ Campster (Citroën) e Vanstar/Campstar (Mercedes-Benz) ha creato il brand dedicato VanLine, mentre i nuovi polivalenti si sono affacciati nei listini di molti produttori, anche generalisti: Adria, Bürstner, Dethleffs, Font Vendôme, Karmann Mobil e Laika, per esempio. Che vanno ad aggiungersi ai produttori “storici” e forse più legati al mondo automotive, come Ford, Mercedes-Benz e Volkswagen.
Bürstner Lyseo Gallery TD
Ecco un altro prototipo che ha presa la strada della produzione di serie. Questo curioso semintegrale che in sosta si trasforma in un mansardato ripensa completamente gli spazi interni: eliminato l’ingombro della camera da letto posteriore, i suoi 699 centimetri di lunghezza donano uno spazio impensato
alla cucina e al bagno posteriore trasversale. A soffrire un po’ è forse solo lo spazio a tavola: la dinette è infatti costretta a convivere a fianco della grande scala fissa che porta alla camera da letto. Qui l’ambiente è decisamente inusuale per un mansardato: l’ambiente è altissimo in maniera uniforme e le innovative pareti
pneumatiche sono arricchite da due finestre angolari. In più è presente un piano d’appoggio che funge da comodino dove riporre smartphone, occhiali o libri quando ci si corica. Come nel caso del “parente stretto” Hymer Venture S, basta qualche decina di secondi per rendere questa vera e proprio stanza aggiuntiva pienamente fruibile.
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L’elettrico che non c’è
L’incubo elettrico è alle porte. Anzi no. Nonostante l’Europa continui a confermare di voler bandire i motori termici dal mercato entro il 2035, causando preoccupazioni e ansie nei consumatori più attenti a questo tema, l’industria del caravanning non è ancora pronta a cambiare piattaforma. Sicuramente non lo è quanto quella dell’auto e probabilmente nemmeno tanto quanto quella dei furgoni commerciali leggeri, che pure in versione elettrificata ormai non mancano. Troppo diverse sono le esigenze dell’utilizzatore camperista, che oltre a cercare un’au-
tonomia oggi impossibile da raggiungere riflette anche su come e dove ricaricare un veicolo che quando arriva alla meta si trasforma in abitazione. Le risposte dal caravan Salon sono state poche. L’unico veicolo elettrico disponibile a livello commerciale è il VanLine e-Vanster, su base Citroën SpaceTourer, che però di camper ha ben poco: solo il tetto a soffietto con il matrimoniale e una cucina pieghevole a induzione. Per attrezzarlo meglio serve un box opzionale da acquistare a parte. Il suo “cugino” Campster, già pronto all’uso, va ancora a gasolio. Per il resto, si è rivisto in casa Knaus un prototipo di semintegrale dotato di motore elettrico e di range extender già presentato lo scorso anno. L’e-Power Drive ha una batteria da 35,5 kWh che dovrebbe garantire una novantina di chilometri di autonomia, poi entrerebbe in azione il motore termico la cui natura non è però ancora stata definita.
Infine, Bürstner ha provato a far credere di avere un camper van a emissioni zero praticamente pronto, mettendo in mostra il Lineo C 590 Electric. Basato su Ford e-Transit, sono state rivelate le caratteristiche di base del furgone “americano” (317 km di autonomia con batteria da 68 kWh e ricarica rapida), ma nessun valore misurato da Bürstner dopo l’allestimento, peso compreso. L’interno è identico a quello del Lineo C 590 a gasolio e alla richiesta di sapere dove sia stato trovato lo spazio per il serbatoio delle acque grigie è stato risposto che ancora non c’è… Se ne potrebbe riparlare verso il 2024/2025.
Hobby Beachy Air
Piccola, leggera e bassa. Ideale per essere trainata anche da veicoli di dimensioni contenute. La proposta Hobby Beachy air, per ora solo un prototipo, pesa infatti solo 500 chili e ha un peso massimo ammesso di 750 chili. Il tetto sollevabile con paretine rigide offre la possibilità di stare in piedi nella parte posteriore, regalando agilità alla guida quando è chiuso. All’interno la filosofia è quella del minimalismo, come per tutte le Beachy di serie: niente bagno, ma possibilità di avere un Porta Potti. Il piccolo modulo cucina può essere utilizzato all’interno o spostato fuori, per preparare il cibo all’aperto.
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Knaus Tourer Cuv
Il coraggio di osare al gruppo Knaus Tabbert non manca. Non solo ha presentato due semintegrali compatti realizzati su Volkswagen Transporter T6.1 (proposti come Knaus Tourer Van e Weinsberg X-Cursion Van), ma ha fatto un ulteriore passo avanti e ha provato a renderli ancora più “strani”: taglio in altezza e adozione di un tetto a soffietto a fungo che copre tutta la pianta del veicolo. Il risultato è il Knaus Tourer Cuv, che con i fratelli più standard condivide un curioso vano doccia che si crea al momento del bisogno sollevando una porzione del letto matrimoniale posteriore. Il prodotto va ancora messo a punto nei dettagli, ma le idee non mancano.
Knaus Azur
Pensare a come è costruita una caravan e ripensarla in modo completamente diverso. È quello che ha fatto Knaus con la nuova Azur, che fonde funzionalità, comodità e tecnologia innovativa. Il suo telaio è composto da 22 componenti Fibre Frame incollati da un robot. Il telaio autoportante ad alta resistenza assicura non solo migliore stabilità e longevità, ma anche flessibilità nel design della tipologia abitativa e dello spazio. La sua superficie è anti-UV e “autoriparante”: le piccole scalfitture spariscono da sole perché il materiale si riforma per effetto termico, sotto il sole. Danni più profondi possono essere eliminati mediante semplici interventi di rettifica e lucidatura.
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A Parma, luci e ombre
Dalla tredicesima edizione della manifestazione emiliana emergono diversi elementi positivi, ma anche qualche preoccupazione, più o meno latente. Il record di visitatori, oltre 110 mila, ha portato con sé interesse ed entusiasmo, che però non sono stati sufficienti a cancellare i problemi legati ai tempi di consegna e all’aumento dei prezzi. Frenando la tradizionale natura commerciale dell’evento
Il Salone del Camper 2022 si è chiuso con risultati da record. L’affluenza della tredicesima edizione, secondo gli organizzatori, ha superato le 110 mila presenze. “Un risultato che ha confermato le aspettative e le previsioni di crescita del fenomeno del camperismo, testimoniate sia dall’aumento della richiesta di mezzi che dall’occupazione dei campeggi e aree sosta,” si legge nella nota stampa di chiusura. I numeri di FAITA-FederCamping parlano chiaro: i primi quattro mesi della stagione turistica 2022 hanno già registrato un aumento dell’8% di arrivi e del 7% di presenze in Italia, superando abbondantemente i livelli del 2019. Si tratta di numeri importanti, che, come ha
sottolineato il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia all’inaugurazione del Salone, fanno pensare che lo sviluppo dell’industria turistica - spina dorsale del sistema Italia che rappresenta il 9% di PIL italiano (13-14% aggregato) e il 15% dell’occupazione - passi anche e necessariamente dal turismo itinerante. Proprio per favorire questo settore, il ministro Garavaglia ha annunciato in anteprima assoluta, al Salone del Camper, lo stanziamento di fondi per la costruzione in Italia di mille nuove aree di sosta.
“Il turismo itinerante,” ha dichiarato Antonio Cellie, amministratore delegato di Fiere di Parma, “si conferma come megatrend in grado di influire sulla crescita dell’industria
turistica italiana. Si tratta di un’opportunità che il governo, le regioni e i comuni italiani devono cogliere, perché favorisce l’economia locale e nazionale, arricchisce i territori meno conosciuti e interpreta la trasformazione del turismo in chiave sostenibile. Del resto, il fatto che dei 25 milioni di italiani che hanno fatto vacanza nel 2022, uno su cinque abbia pianificato un soggiorno outdoor fa capire che la crescita del fenomeno è diventata strutturale. Poiché i dati non sono ancora definitivi, e vista la tendenza, è ipotizzabile che la stagione si chiuda in modo ancora più favorevole. Con il Salone del Camper, Fiere di Parma sottolinea l’importanza del turismo itinerante e contribuisce al suo sviluppo”.
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A cura della redazione
Tutti i numeri del Salone del Camper Nei nove giorni di manifestazione sono stati oltre 110 mila i visitatori, con un incremento del dieci per cento rispetto al 2021. Presenti più di 300 espositori diretti e indiretti, 15 Paesi rappresentati, cinque padiglioni, 41 marchi di produttori, quattro aree tematiche, circa centomila metri quadri occupati. Enorme anche la copertura mediatica, con 471 media accreditati tra giornalisti, blogger e youtuber, 944 articoli pubblicati, servizi sulle più importanti emittenti televisive e radiofoniche nazionali, 35 milioni di persone raggiunte dalle informazioni sul Salone e un grande successo sui canali social, con una crescita di oltre il 98% (tra Instagram, Facebook, LinkedIn e Twitter) di fan del Salone del Camper: quasi due milioni sono state le persone raggiunte attraverso Facebook, e 3,3 milioni le “impression” Instagram. “La massiccia affluenza di pubblico al Salone del Camper,” ha dichiarato Simone Niccolai presidente di APC - Associazione Produttori Camper, “ha chiaramente di-
mostrato il grande interesse degli italiani verso il mondo del turismo itinerante: non solo per le vacanze, ma anche come utilizzo smart del tempo libero, in piena sicurezza e comfort. Oggi, il vero lusso, è proprio questo. Siamo stati anche molto felici della partecipazione delle istituzioni, a partire dal ministro del Turismo alla presenza di molte Regioni italiane, espositrici al Salone, e di tanti sindaci provenienti da molte zone d’Italia, segno che le amministrazioni hanno compreso la rilevanza turistica del nostro comparto per lo sviluppo economico dei territori”.
Nove giorni di intrattenimento
Il Salone del Camper è diventato negli anni un happening di viaggiatori, un contenitore di eventi dove ciascuno trova intrattenimento e approfondimenti sulla vacanza openair: dai convegni ai seminari, dagli show cooking con chef stellati alla proiezione di film, dal villaggio dello sport (quest’anno realizzato in collaborazione con il CONI)
all’intrattenimento per bambini nel Kinderheim e nel parco divertimenti, dalla presentazione di libri ai corsi per diventare perfetti camperisti, dagli happening degli amici a quattro zampe ai bike test, dalle classi di pilates alla caccia al tesoro, fino alle lezioni dei Vigili del fuoco sulla vacanza sicura.
2023.
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Il prossimo appuntamento con il Salone
è fissato dal
al 17 settembre
Oltre 300 espositori 41 brand di produttori 100.000 m2 area espositiva Oltre 110.000 + visitatori I numeri del Salone 2022
del Camper
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L’intervento del Ministro del Turismo Massimo Garavaglia
L’industria del turismo, nonostante valga il 13/14% del PIL e occupi il 15% della popolazione attiva, è stata in effetti trascurata. Il fatto che non ci fosse un ministero dedicato è stato imbarazzante. Ora c’è e mi auguro che rimanga, visto che il settore ha le potenzialità di diventare il 20 per cento del PIL. Questa industria ha perimetri difficili da definire: ne fa parte anche il sistema fieristico, che abbiamo sostenuto nei momenti più bui con contributi importanti. Metà dell’export passa dalle fiere, ma è importantissima anche la produzione: se riusciamo a sviluppare il turismo all’aria aperta sviluppiamo anche l’industria del camper. Per svilupparla bisogna fare investimenti intercettando dove va la domanda.
A Sorrento, qualche mese fa, insieme alle Nazioni Unite abbiamo organizzato il primo congresso mondiale sul turismo giovanile, quello della generazione Z, ovvero due miliardi di persone nel mondo. Questi ragazzi, che sono arrivati da ovunque, ci hanno dato un messaggio chiaro: la sostenibilità non è una moda, ma un dato. Ragionano in termini di sostenibilità. Come intercettarli? Il turismo all’aria aperta è una delle componenti che meglio si adatta a questa nuova figura di turista. Dobbiamo quindi sostenerlo affiancandolo alla pratica agonistica diffusa, che tutti vogliono fare e per questo è nostro dovere investire, sostenere e organizzare. Il cicloturismo in Germania vale venti miliardi di euro, in Italia cinque miliardi. Pensate alle opportunità che si possono avere sviluppando il cicloturismo… Possiamo arrivare ai numeri tedeschi, che valgono un punto percentuale del nostro PIL. Bisogna attrezzarsi con punti noleggio, di ricarica per le e-bike. Possiamo quindi sviluppare enormemente questo turismo sostenibile che va nella giusta direzione di allargare l’offerta nel tempo e nello spazio. Si può andare in ferie anche in mesi diversi da agosto e mi auguro che il prossimo governo affronti questo tema. Per gli stranieri è già così e dobbiamo considerare il nostro clima anche sotto questa ottica. Se per noi ottobre è già un mese autunnale, per il Nordeuropa è ancora estate.
E poi c’è la distribuzione nello spazio, perché non abbiamo solo i grandi attrattori, ma anche i fantastici borghi, dove è facile arrivare in camper. Possiamo organizzare meglio questi percorsi: un lavoro che stiamo già facendo insieme alle regioni. Vogliamo investire tanto nell’open-air, facendo mille piazzole in più in Italia. Se oggi che ne sono circa duemila (distribuite non benissimo) e la Francia ne ha quattromila di ottima qualità, il rischio è che i turisti esteri vadano in Francia. O in Spagna. Realizziamone quindi mille di buona qualità tra pubblico e privato. È un investimento che facciamo insieme alle regioni e spingiamo questo settore che va benissimo, ma ha enormi potenzialità di crescita. Questo è solo un esempio di quello che Governo e regioni possono fare insieme. È importante che il settore definisca degli standard di qualità adeguati. La qualità della struttura ricettiva è un punto cardine per rendere strutturale la crescita del sistema turistico italiano. Siamo primi nei clic, nei desideri, a gennaio e siamo solo quinti quando si verificano i numeri degli arrivi. Questo evidenzia quanto grandi siano le potenzialità. Non esiste che l’Italia non sia sul podio delle tre principali destinazioni.
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Il discorso di apertura di Simone Niccolai, presidente APC
Fa sempre piacere essere presenti alla conferenza stampa di apertura ed essere su questo palco è un onore particolare. Il Salone del Camper è diventato un punto di riferimento sempre più evidente e importante per il nostro settore. In tredici anni questa manifestazione ha anche cambiato faccia: tanti anni fa era un salone essenzialmente pensato per la presentazione delle nuove gamme di veicoli e per la vendita al cliente finale. Adesso è qualcosa di molto più complesso che rappresenta, oltre ai prodotti, anche tanti territori, tante attività che sono collegate al nostro mondo. Ringrazio di cuore Fiere di Parma e tutto il team perché questo evento è figlio di un lavoro che dura tutto l’anno, tra noi e lo staff della fiera. Ci vediamo una volta al mese per poter dare sempre il meglio affinché il Salone del Camper sia sempre più un riferimento per il nostro settore che negli ultimi anni, forse grazie anche alla pandemia, come è stato accennato in precedenza, viene scoperto da tante persone che fino a poco tempo fa non lo prendevano in considerazione. Tuttavia è sempre stato, ma oggi lo è ancora di più, un settore importante sotto tanti punti di vista, a partire da quello occupazionale: poche settimane fa abbiamo fatto un’indagine col supporto dei rappresentanti sindacali e, pensate, soltanto in Toscana, tra produttori e filiera, si parla di 8500 addetti; quindi si stima che, tra operatori diretti e indiretti, si arriva a un totale nazionale di circa 15000 addetti, tenendo conto di tutte le persone che lavorano nei campeggi, nelle aree di sosta eccetera. Quindi, da un punto di vista economico, è sicuramente qualcosa di importante, che va protetto, anche perché è unico. Infatti la manifattura italiana in questo settore è sicuramente la migliore che ci possa essere, almeno a livello europeo. Non a caso
i più grossi gruppi internazionali hanno investito molto in Italia, a dimostrazione che qui i camper si sanno fare e c’è voglia di progredire, di fare sempre meglio. Lo si può vedere visitando i padiglioni e, soprattutto, ricordandosi di quello che c’era negli anni precedenti e confrontarlo con quello che si può vedere quest’anno, e speriamo anche negli anni futuri: veicoli sempre più accessibili, green e funzionali. Questo è uno sforzo che noi produttori facciamo cercando sempre di andare avanti. I numeri del mercato sono importanti, gli ultimi mesi sono stati positivi, ma tutto il
mondo sta soffrendo da un punto di vista produttivo per le materie prime, l’energia e tutto il resto, a una domanda importante di prodotto non è corrisposta la stessa potenzialità di risposta, purtroppo siamo stati costretti a chiudere per tante settimane le nostre fabbriche, non abbiamo potuto consegnare i veicoli già venduti ai nostri concessionari e quindi chiaramente le immatricolazioni, i dati di
L’impegno di FAITA-FederCamping
mercato, alla fine sono scesi. Ma siamo abbondantemente sopra i numeri pre-pandemia e veniamo da una fiera di Düsseldorf che, come è stato accennato poco fa, è stata l’edizione più visitata nella storia, con un mood e uno spirito molto positivi sia da parte di chi presentava i prodotti sia da parte del pubblico, la qual cosa ci fa essere benauguranti per il futuro. Penso sia importante approfittare del fatto che ci sia un ministro della Repubblica qui presente, importante rappresentanza delle istituzioni: voglio veramente ringraziare il Ministro Garavaglia non soltanto per la sua presenza sia nello scorso anno che in questa edizione, ma perché questo inverno abbiamo lavorato insieme, grazie al direttore della nostra associazione, e abbiamo fatto passi davvero importanti. Se oggi sono qui presenti tante regioni è grazie all’impegno anche da parte del ministero che, insieme all’associazione e alla fiera di Parma, ringrazio molto. Penso che sia fondamentale non solo fare un prodotto e presentarlo, ma riuscire a rendere fruibile il più possibile questo prodotto. Negli ultimi anni ci si è spesi molto, soprattutto in quest’ultimo periodo, per far sì che gli utilizzatori di camper, caravan, tende e i turisti in generale fossero a proprio agio. E a questo proposito ne approfitto anche per ringraziare tutte le forze dell’ordine, che hanno vigilato su tutto il territorio nazionale per garantire ai nostri utenti di poter godere di vacanze serene. Oggi sono emozionato, perché ormai ogni anno con Antonio Cellie ci diciamo “peggio di così non può andare, cosa può succedere ancora perché non si possa fare la prossima edizione del Salone del Camper?” E invece succede sempre qualcosa che mette in forte discussione la realizzazione di questo evento che io porto nel cuore.
Faita-FederCamping è stata presente al Salone del Camper con tre stand in due padiglioni: quello istituzionale nel padiglione 4, quello dedicato alle regionali Abruzzo, Lazio, Nordest e Sicilia al padiglione 2 e infine quello in collaborazione con Camperpark e Repower con cui la Federazione ha avviato interessanti partnership. Nel corso dei nove giorni di fiera l’affluenza è stata molto alta, con tantissimi visitatori che hanno affollato gli stand della Federazion, desiderosi di conoscerla e tanti di associarsi e avere informazioni utili per aprire un campeggio. La 13esima edizione del Salone è stata ricca di eventi: dall’inaugurazione con il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia e il Presidente di FAITA-FederCamping Alberto Granzotto alla presentazione del libro “Camper golosi” di Enzo Cortesi, fino al convegno “Il turismo itinerante in Camper e Caravan” con numerosi amministratori locali e rappresentanti delle istituzioni regionali che ne hanno approfittato per discutere delle norme sul turismo itinerante.
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Il Salone visto dai concessionari
Quando abbiamo girato tra gli stand parlando con i concessionari italiani, i numeri ufficiali del Salone del Camper non erano ancora stati definiti. C’era però, sin dai primi giorni, la netta impressione che il numero dei visitatori fosse particolarmente elevato, come poi è stato confermato. Questa però è forse una delle poche buone notizie che arrivano da Parma. Troppe, infatti, le incognite del momento per rendere serena l’atmosfera e infondere fiducia nel futuro.
“In un contesto come quello della fiera, dove c’è tanta pubblicità, capire se effettivamente c’è più interesse degli anni scorsi non è facile”, dice Stefano Bonometti, di Bonometti Centrocaravan “Ci sono comunque neofiti, e questo è fondamentale”.
Stessa considerazione arriva da Alessandro Barassi, di Corbar Car “Abbiamo visto un’ottima affluenza nel weekend, ma anche in settimana. La clientela è abbastanza decisa. Per certi versi è un po’ smarrita per il discorso consegne e per i prezzi, ma concreta”.
Più elaborata la riflessione di Luciano Sartorelli, di Essegi Sartorelli: “La prima sensazione, al di là della gestione dei clienti che hanno acquistato l’anno scorso e che non hanno ancora ricevuto il veicolo (abbiamo ancora circa una trentina di veicoli che devono essere ultimati e consegnati con una data ancora in stand-by) è legata alla gestione dei nuovi clienti. Quelli fidati sono anche disposti ad aspettare, e a fidarsi sul prezzo, ma il nuovo cliente si trova spiazzato perché nessuno si sbilancia a promettere date di consegna. In più, prezzi elevati e una scontistica un po’ risicata provocano freddezza. La cosa importante, che potrebbe aiutarci a superare questa titubanza, sarebbe avere i veicoli in salone. Che per altro non possiamo vendere subito, perché senza rimpiazzi l’esposizione resterebbe vuota. E noi abbiamo 1.400 metri coperti che in qualche modo vanno riempiti…”
“C’è molta affluenza, più degli anni passati,
e l’interesse è alto, ma il cliente ha paura della data di consegna e dell’incognita prezzo,” conferma Alessandro Ferro, di Gira Gira “Questi sono due ostacoli difficili da superare. C’è anche clientela che non si è mai avvicinata al settore. Il problema è che oggi si trova davanti un listino che ormai parte da 60 mila euro, che può anche essere congruo, ma che al momento della consegna potrebbe essere di 65 mila.
Oltre al fatto che non abbiamo date di consegna certe. Ma questi sono ‘giocattoli’ e le persone vorrebbero andare in vacanza domani...”
In periodi complicati bisogna trovare soluzioni pratiche. Roberto Adami, di Adami Camper: “Abbiamo visto un’affluenza di pubblico notevole, ma è un pubblico disorientato: è privo di certezze, e quando parliamo di soldi non avere certezze è molto antipatico. Noi affrontiamo il problema in modo molto semplice: diciamo al cliente che il prezzo è quello di listino; se l’aumento arriva fino a una certa percentuale ce ne facciamo carico noi; se al momento della consegna il prezzo sarà confermato, applicheremo un adeguato sconto; se il prezzo sarà superiore alla percentuale definita, noi ci impegniamo per la percentuale concordata e il cliente per la differenza. Se la macchina è molto personalizzata non c’è possibilità di rinuncia, se è una macchina commerciale non c’è problema. Attualmente con prodotti Citroën e Peugeot le consegne sono previste anche entro l’anno o a primavera. Abbiamo deciso di non vendere Fiat, perché non abbiamo tempi di consegna certi, nemmeno a un anno”.
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salone del camper parma
Stefano Bonometti Bonometti Centrocaravan
Luciano Sartorelli
Essegi Sartorelli
Alessandro Ferro Gira Gira
Roberto Adami Adami Camper
Alessandro Barassi Corbar Car Sartorelli
Luca Pons, di Pons Camper e Caravan, è drastico: “Questa fiera non doveva essere fatta. È stata organizzata per forza esponendo solo quello che c’era disponibile. I prodotti mancano. Ho accompagnato miei clienti che hanno ordinato un camper a settembre dello scorso anno a parlare direttamente con il produttore, che gli ha risposto che la produzione è prevista a dicembre. Ma non c’è ancora un numero di telaio, e quindi di cosa parliamo? I concessionari sono in difficoltà: se continuano a non approvvigionarci… Il cliente oggi arriva e rimane stupito dai prezzi. Per fortuna quelli nuovi si spaventano meno. Chi sta vendendo è perché ha qualche pezzo sul piazzale perché noi non sappiamo dare tempi di consegna”.
Decisamente più pacato il commento di Vittorio Dall’Aglio, di Dall’Aglio Caravan “L’affluenza è tanta e questo è importante, tanto quanto lo è il livello di interesse, che è molto elevato,” ha detto. “I problemi sono quelli che già conosciamo: soprattutto la mancanza di certezze sui tempi di consegna, che è quello che un po’ destabilizza. Il timore di avere una fiera con un calo di interesse non si è avverato, quindi siamo in generale abbastanza soddisfatti. Alcuni clienti rimangono spaesati davanti alle difficoltà, ma altri no: c’è una consapevolezza diffusa che in altri settori, come quello dell’auto e della moto, la tempistica per le consegne è quella che è. Sui prezzi è vero che sono aumentati, ma sono aumentate anche le auto. C’è sicuramente una fetta di clientela che si spaventa giudicando il prodotto troppo caro, ma vedo che tra i pezzi finora venduti il prezzo non è stato uno scoglio: è maggiore quello dei tempi di consegna. Le preoccupazioni sono semmai sulla possibilità che ci siano ulteriori aumenti da qui alla consegna”.
“Abbiamo di fronte diverse incognite, e queste incertezze creano problemi alla rete vendita, nel rapporto con il pubblico,” dice Vincenzo Villani, di Camperis. “I notevoli aumenti di prezzo sui prodotti di fascia bassa sono più evidenti, vista anche la carenza di prodotto usato. Questo comporterà un cambio nell’utenza. Nel nostro approccio verso il mercato dovremo anche noi reinventarci, migliorare e cambiare. Se acquisiremo una clientela di fascia più alta, avremo la necessità di destinare degli investimenti che devono arrivare da questo settore. Io opero da una ventina d’anni e di investimenti se ne sono finora visti davvero pochi. È come se vendessimo un prodotto che non abbiamo molta voglia di far conoscere bene”.
La rivincita della caravan Interessante vedere come il pubblico abbia, forse per la prima volta da molti anni a questa parte, riportato l’attenzione sulle caravan. Gli stand dove erano esposte si sono rivelati decisamente più affollati che in passato, segno che tra carenza di veicoli, incertezze sulle consegne e prezzi in aumento questa modalità di vivere la vacanza open-air sta riconquistando terreno.
“Sulla caravan quest’anno c’è interesse,” conferma Bonometti. “Abbiamo anche visto cambi da camper a caravan. Secondo me sta passando l’idea che il camper deve essere compatto e chi fa stanziale ha capito che forse è più comodo scegliere una roulotte. E si parla di caravan di segmento alto. La sensazione che abbiamo noi è che o i soldi ci sono o non ci sono: non esistono mezze misure.” Impressione confermata da Barassi: “C’è sicuramente un maggiore interesse per le caravan, che vede l’attenzione di nuovi clienti, ma spesso anche di persone che decidono di passare
da camper a caravan”. E lo stesso punto di vista è condiviso anche da Enzo Epifani, di Happy Car: “Ci sono molta curiosità e grande affluenza. Il pubblico è molto interessato al turismo all’aria aperta e c’è un ritorno di interesse verso le caravan, soprattutto quelle più piccole e sportive”. Non si tira indietro Sartorelli: “Il mercato delle caravan sta crescendo. I camper non ci sono e le caravan viaggiano su un binario diverso, perché ne abbiamo una buona fornitura, e quindi è più facile proporle”.
Il futuro delle fiere
In tutto questo si apre la riflessione sulla validità delle fiere di settore. Soprattutto in Italia, dove siamo sempre stati abituati a una manifestazione che tra i suoi obiettivi principali ha avuto la vendita e dove la congiuntura attuale ha impedito di rimanere in questo solco. “La fiera è sempre un modo per conoscere le persone, presentare i prodotti,” dice Stefano Bonometti. “La fiera in quanto tale non è superata, ma sta assumendo finalmente una connotazione molto positiva: quella per cui è un salone espositivo e non è più il luogo dove acquistare un mezzo all’istante, al miglior prezzo. Se la fiera assume un ruolo di presentazione del prodotto, raccolta di informazioni e valutazione e in un secondo momento ci si interfaccia con il concessionario, secondo me è un’evoluzione molto positiva”. Per Alessandro Barassi questa interpretazione non è del tutto condivisibile. “La fiera sancisce un po’ l’inizio della stagione, si torna a casa con un’altra carica,” dice. “In questa occasione è possibile far vedere tanti prodotti che magari in concessionaria arriveranno un po’ più avanti o magari non arriveranno. Qui il cliente può vedere un po’ tutto e non è comunque solo semina per il futuro, ma è ancora anche una raccolta immediata”.
Luciano Sartorelli è un po’ più perplesso “Se la fiera viene organizzata bisogna esserci, anche perché serve a dare sostengo ai clienti in attesa, ma magari si potrebbe fare ogni due anni”. Per Enzo Epifani queste manifestazioni servono invece a costruire una relazione con il cliente sul lungo periodo. “L’essere in fiera è sicuramente fondamentale, perché l’acquisto di un camper per una famiglia italiana spesso si concretizza non nell’immediato, ma dopo una valutazione che può durare diversi mesi se non addirittura qualche anno,” sostiene. “Esserci, accogliere il cliente, farsi conoscere e ritrovarsi magari anche l’anno dopo è il modo migliore per preparare il terreno a una futura vendita”. Per Alessandro Ferro, “la fiera vale comunque la pena farla, ma i costruttori devono dare delle risposte e delle soluzioni”. Esprime rammarico, invece, Roberto Adami: “Io sono molto deluso da questa fiera: ci sono padiglioni vuoti, mancano marchi rappresentativi. Si fa fatica in questi momenti critici a presentare novità. La mia proposta? Facciamo una fiera ogni due anni con un occhio di attenzione ai piccoli allestitori italiani. Dategli uno spazio un po’ più grande, ma a un prezzo accessibile: aiutateli a crescere”.
Luca Pons torna invece sull’idea di Bonometti. “Secondo me le fiere vanno organizzate come avviene nel mondo automotive: espongono le case madri per far vedere i modelli e poi il cliente gira il mondo per comprarseli,” afferma. “Fino a ieri partecipare alla fiera significava portare a casa fino al 30 per cento del fatturato annuo. Oggi non è più così”. E poi conclude con una frecciatina nei confronti dei produttori. “La scorrettezza è quella di prediligere sempre i mercati stranieri: io non ci credo che abbiano lavorato in proporzione. Ed è vero che va rispettata la cronologia degli ordini: i produttori hanno consegnato ai concessionari pezzi liberi e non lo hanno fatto con ordini giacenti da tempo”.
Vittorio Dall’Aglio conferma che le fiere servono, ma forse con un’impostazione diversa. “Fare fiere ha ancora senso,” dice. “Noi le abbiamo sempre spinte come un momento di esposizione, non necessariamente per vendere. Sono importanti perché la gente può vedere molti veicoli”. E su questa visione concorda infine anche Vincenzo Villani: “In questo momento fare una fiera dove si vende direttamente al pubblico la vedo quasi inutile. Bisognerebbe forse fare qualcosa di più simile al Motor Show”.
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Luca Pons Pons Camper e Caravan
Vittorio Dall’Aglio Dall’Aglio Caravan
Vincenzo Villani Camperis
Enzo Epifani Happy Car
Vi spiego il “boom” del caravanning in Spagna
Dopo anni in cui il caravanning è stato poco considerato, il fenomeno è esploso. Superate le 9.000 immatricolazioni nel 2019, l’interesse rimane alto nonostante le difficoltà causate prima dalla pandemia e poi dalle crisi internazionali
Anche se tutta l’Europa si trova in un contesto economico difficile, viaggiare in camper o furgone (van) si conferma una “moda” e un fenomeno in voga anche in Spagna. Un modo di vivere le vacanze e il turismo outdoor che è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni, facendo della Spagna il terzo paese europeo con il maggior numero di caravan (oltre 300.000 unità), dietro solo a Germania e Francia. Uno stile di vita con un buon futuro davanti. Da sempre, il turismo su ruote in Spagna è stato sempre meno sviluppato rispetto ai principali paesi europei come Germania, Olanda o Francia, ma negli ultimi anni sta recuperando, con uno storico aumento del numero di immatricolazioni annuali di veicoli che ha raggiunto il suo picco nel 2019. Infatti, dal 2013 al 2019 la vendita di cam-
per è aumentata di oltre il 347%, rendendo la Spagna il paese in Europa con la crescita percentuale più alta. Nel 2020 il mercato ha subito le conseguenze del Covid-19, come il resto d’Europa: quasi tre mesi di chiusura degli stabilimenti, migliaia di prenotazioni di affitti cancellate durante le vacanze di Pasqua e i mesi primaverili... Tuttavia, e dopo la logica incertezza e il timore per la situazione, il settore ha saputo reagire, riaprire i propri stabilimenti con un protocollo sanitario efficiente e salvare l’anno con nuove immatricolazioni, che alla fine si sono rivelate leggermente inferiori rispetto al 2019.
Spiega José Manuel Jurado, presidente dell’Associazione spagnola dell’industria e del commercio di caravan (ASEICAR): “Nel 2019 è stato raggiunto il record di
immatricolazioni di nuovi veicoli (9.014), più di 24 al giorno, ma la pandemia è arrivata e questa progressione si è momentaneamente interrotta, anche se, d’altra parte, ha avvicinato il settore a migliaia di famiglie che non avevano mai pensato di trascorrere le vacanze in camper. E siamo convinti che questi nuovi utenti del caravanning siano contenti di questa vacanza, di questo turismo itinerante che è finalmente arrivato in Spagna per rimanervi e che è diventato uno stile di vita per molte persone”.
Infatti, nel 2020 e nonostante il Covid, secondo i dati ASEICAR sono stati immatricolati quasi 9.000 camper e caravan. Inoltre, la pandemia ha decisamente cambiato le abitudini di viaggio degli spagnoli, e ora sono in molti a dare valore al turismo
mercati spagna
Testo di Marta Santamarina Linera
naturalistico e al divertimento del tempo all’aria aperta, come ci ha raccontato il presidente dell’associazione. Dalla metà del 2021, però, la crisi delle componenti ha iniziato a colpire la produzione di camper e caravan, generando un effetto catena che rende impossibile fissare una data precisa di consegna per i distributori e un conseguente aumento del prezzo finale dei veicoli.
In altre parole, nel momento migliore della storia per il settore in Spagna, la crisi industriale globale ha bloccato le immatricolazioni di nuovi veicoli, mentre crescono l’interesse e la domanda tra i cittadini. Alla fine dello scorso anno (2021), la Spagna contava un parco circolante di 311.800 veicoli ricreazionali (231.000 caravan, 67.000 camper e 13.000 furgoni). Que -
sta cifra lo rende il terzo paese europeo, solo dietro a Germania (530.000) e Francia (500.000), con una quota del 7,77% di questi veicoli in territorio europeo (in totale sono 4.015.287).
Analizzando esclusivamente i dati del 2021, si registra una leggera ripresa del numero di immatricolazioni (7% in più rispetto al 2020), ma senza raggiungere i livelli del 2019. Se si osserva il grafico evolutivo degli ultimi nove anni, si vede chiaramente la continua crescita del settore dal 2013 al 2019, la diminuzione nel 2020 e il leggero aumento nel 2021. “Questi dati ci mostrano che abbiamo superato la crisi causata dalle restrizioni Covid, ma che siamo ancora immersi nella crisi delle componenti, che potrebbe essere ancora più importante nel 2022, se -
Spagna
Superficie: 505.500 km2
Popolazione (2021): 46,770 milioni Densità: 94 abitanti/km2
PIL (2020) Totale: 1.205,9 miliardi di euro
Pro capite: circa 27.200 euro
Lingua ufficiale: Spagnolo castigliano
Valuta: euro
Un po’ di storia
Mentre in Europa si creava a metà del XX secolo un’autentica industria per soddisfare le esigenze di coloro che cercavano di viaggiare liberamente, in Spagna iniziarono a essere vendute le prime roulotte e camper di marchi francesi, tedeschi e italiani. E negli anni ’60 sorsero le prime fabbriche di caravan, come Caravansa, Moncayo, Catusa, Tuset, Castellano, Almi o Allosa (tutte ormai scomparse). Visto il suo successo, nel decennio successivo (gli anni ’70) cresce il numero delle case costruttrici, come Roller Ibérica, a Barcellona; Hergo, a Vitoria (nord della Spagna); e Benimar, a Castellón. Negli anni successivi (decenni degli anni ’80 e ’90) molti di questi marchi sono scomparsi, ma ne sono nati altri, come Ace Caravanas, ad Alicante (Mediterráneo).
All’inizio degli anni ’70, in ritardo rispetto a paesi come Germania, Francia, Italia o Inghilterra, furono venduti i primi camper in Spagna, paese che in quegli anni non aveva ancora l’abitudine di andare in vacanza con un veicolo come casa, e dove non esisteva un’industria sviluppata per la produzione di camper. Ma a poco a poco, diversi produttori spagnoli hanno “osato” produrre in serie camper, come Moncayo, Benimar, Böos Viva/CNW, Sun Living, Joint, Ilusion e Ace, che è poi diventata Across Car. Attualmente continuano a produrre soltanto Benimar (che appartiene al gruppo francese Trigano), Ilusion e Across. Per quanto riguarda il mercato spagnolo, negli anni ’90, ma soprattutto dal 2000 (e nonostante il rallentamento subito dalla crisi del
2008, che ha segnato un continuo calo delle immatricolazioni di camper fino al 2013), il prestigio e le vendite dei camper in Spagna iniziano a crescere e sempre più persone cominciano a vedere il turismo all’aria aperta come un’alternativa di viaggio con un buon futuro. A partire dal 2014, le vendite di veicoli nuovi e usati crescono anno dopo anno, ma con cifre ancora molto basse rispetto al resto d’Europa (1.460 nuovi camper nel 2014; 2.491 nel 2015; 3.650 nel 2016), raggiungendo prima i 6.800 nuovi veicoli immatricolati nel 2017 per arrivare poi agli oltre 9.000 nel 2019.
In un decennio, la caravan è passata dall’essere il veicolo ricreazionale più venduto a essere superata da camper e furgoni. E il camper si è trasformato da veicolo per viaggi “low cost” a oggetto di lusso che sempre più persone di tutte le età e livelli economici vogliono provare.
Negli ultimi due anni, e a causa della mancanza di stock di veicoli nuovi, la febbre del caravanning è stata attenuata con l’usato, producendo il cosiddetto “fenomeno furgone”: molte persone, a causa della mancanza di stock, lunghi tempi di consegna e limitazioni economiche, hanno optato per la camperizzazione dei furgoni per poter godere di una vacanza alternativa moderna e accattivante. In molti casi, però, si recano in Europa per acquistare e importare veicoli usati (generalmente molto vecchi e inquinanti), il che è un rischio e una minaccia per un settore che lotta per dare dignità a un modo di viaggiare tanto rimasto nascosto per lungo tempo.
L’autrice di questo articolo è Marta Santamarina Linera, giornalista specializzata nel settore del caravanning e direttrice del magazine spagnolo AutoC
condo i dati del settore automobilistico,” dice Jurado. “C’è domanda, e questo genera fiducia nel futuro, ma manca l’offerta. Il caravanning continua ad affermarsi come un’alternativa di vacanza moderna e attraente nel nostro paese, con nuovi acquirenti di tutte le età, ma la mancanza di veicoli in stock e i lunghi tempi di consegna stanno spingendo molti di questi acquirenti a optare per il mercato dell’usato”.
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mercati spagna
Infatti, dopo otto mesi consecutivi di calo delle immatricolazioni causato dalla mancanza di veicoli, le vendite si ridurranno quest’anno a quasi la metà del 2021. E quel che è peggio: le previsioni per il 2023 non indicano che siano migliori. “La mancanza di stock e il ritardo nelle consegne sta causando importanti problemi alle nostre aziende e disagi ai clienti, che subiscono notevoli ritardi nella consegna dei loro veicoli” , continua il presidente di ASEICAR. “Confidiamo che questa situazione si risolva a poco a poco e che si possa presto tornare alla normalità. Al momento abbiamo un’ampia richiesta di veicoli da parte degli utenti e questo genera fiducia nel futuro”.
I veicoli che scelgono gli spagnoli
Da cinque anni, la società finanziaria Cetelem (Gruppo BNP Paribas), in collaborazione con ASEICAR e la rivista spagnola AutoC, prepara il “Caravanning Observatory in Spagna”, per scoprire le preferenze degli spagnoli al momento dell’acquisto, con sondaggi sulle loro abitudini. La scorsa edizione (marzo 2022) ha evidenziato che la tipologia di veicolo che più piace è il profilato, seguito dall’integrale e dal furgone, e che è diminuito l’acquisto di mansardati. E quando si tratta di acquisto, il marchio è un elemento essenziale nella decisione del 93% degli intervistati, che ne apprezzano anche, e soprattutto, la funzionalità, la durata e il design innovativo. Per quanto riguarda le dotazioni interne,
10000 9000 8000 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000
Progressione delle immatricolazioni di RV dal 2013 al 2021 1800 1600 1400 1200 1000 800 600 400 200 0
2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021
Immatricolazioni di RV 2019 - Covid 2020 - Supply chain 2021
2019: 11.413 veicoli 2020: 9.981 veicoli (-12,55%) 2021: 10.683 veicoli (-6,40%)
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mercati spagna
I produttori spagnoli di RV
Benimar
Inizia la produzione artigianale di camper nel 1974 e successivamente, nel 1986, inizia quella in serie. Nel 2002 il marchio entra a far parte del gruppo Trigano. Le sue strutture a Peníscola (Castellón, sulle rive del Mar Mediterraneo) hanno una superficie di oltre 130.000 metri quadri (attualmente in fase di ampliamento) e una capacità produttiva di 4.000 camper all’anno. Dal 2009 Benimar è leader di vendita in Spagna ed è presenti nei cinque continenti, con un totale di oltre 140 rivenditori sparsi in 25 paesi.
Panama Van
Nelle strutture adiacenti allo stabilimento di Benimar, nasce nel 2021 Panama, il nuovo marchio di veicoli polifunzionali del gruppo Trigano, che in questa stagione amplia la propria gamma ed è già presente con un’ampia rete di concessionari in tutta Europa.
Ilusion
Da 15 anni produce nella provincia di Saragozza (nella regione di Aragón, nella parte settentrionale della Spagna) camper dal design moderno, con esterni sportivi ed eleganti e belle finiture. Questa stagione ha presentato la sua prima collezione di camper integrali. È presente, con una rete di distributori, in Spagna, Germania, Belgio, Italia, Norvegia, Nuova Zelanda, Danimarca, Polonia, Irlanda, Paesi Bassi, Portogallo, Slovenia, Repubblica Ceca, Svizzera e Regno Unito.
Across Car
Dalla tecnologia e dal know-how del produttore Ace Caravanas, ad Aspe, provincia di Alicante (Mar Mediterraneo), è nata Across Car nel 2000, che produce caravan e camper su specifiche del cliente, prendendosi cura delle sue esigenze. Dispone di 3.835 metri quadri coperti, oltre a 4.524 metri quadri di terreno scoperto per la logistica, con propria falegnameria, linea di montaggio, ufficio tecnico e di progetto.
particolare importanza è data ai letti, alla toilette e al frigorifero.
Durante il processo di acquisto, quando si sceglie un concessionario la cosa che l’acquirente apprezza di più è l’offerta di un buon servizio post-vendita, anche al di sopra del prezzo del veicolo, che è il secondo motivo per scegliere un dealer. Viene data importanza anche alla varietà di marchi offerti dal concessionario, alla precedente soddisfazione per il veicolo (per coloro che prima ne avevano uno), alla cordialità dei venditori e ai tempi di consegna.
La Spagna è pronta ad accogliere così tanti camper?
Un altro dei “sintomi” di questo aumento febbrile è riscontrabile nelle aree destinate ai camper in Spagna. Rispetto alle 180 aree disponibili nel 2010, un decennio dopo sono disponibili circa 1.100 aree (con un aumento di oltre il 500% in dieci anni). Una cifra che sarebbe ancora insufficiente per poter servire i turisti spagnoli e stranieri. Secondo le stime dell’ASEICAR sarebbero necessarie tra le 2.000 e le 2.500 aree per poter coprire la domanda attuale. In Europa ci sono attualmente 2,5 milioni di camper che viaggiano all’estero, in molti casi in Spagna, Portogallo e Marocco. E questa mancanza può causare concentrazioni improvvisate di veicoli, in particolare di notte, in luoghi dove il parcheggio non è regolamentato, soprattutto nei mesi estivi, quando si stima che circa 150.000 veicoli (50.000 spagnoli e 100.000 stranieri) viaggino attraverso la Spagna.
D’altra parte, anche il numero di campeggi spagnoli (circa 1.200) è insufficiente per ospitare questi veicoli. Molti aprono solo in estate, ma i camper si spostano tutto l’anno. Inoltre, alcuni di questi campeggi hanno posti limitati adatti ai camper, poiché una parte significativa del loro spazio è destinata anche a bungalow, case mobili, caravan stanziali e tende.
Secondo ASEICAR, queste aree attraggono nuovi turisti, generano benefici economici nelle attività commerciali vicine e riescono a destagionalizzare le vacanze, estendendole a tutto l’anno e non solo in estate. Per tutta la Spagna, ad esempio, se si ipotizza un percorso medio di 17 giorni in camper, spendendo 150 euro al giorno, si ottengono oltre 385 milioni di euro, un valore importante per l’intero paese, che è la seconda meta turistica più frequentata al mondo e in cui il turismo è la sua principale fonte di reddito.
La regolamentazione turistica in Spagna spetta alle regioni (ce ne sono 17), alcune più attente di altre allo sviluppo del caravanning: le regioni interne o meno popolate, con un minore livello di turismo vedono bene l’arrivo dei camper, ma le regioni costiere sono spesso più restrittive.
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grazie all‘innovativo sistema di supporto AL-KO Livellamento in tutto relax
AL-KO HY4 - IL PIÙ MODERNO SISTEMA
DI LIVELLAMENTO
AUTOMATICO
PER CAMPER
AL-KO HY4 è un sistema automatizzato di livellamento per camper con quattro piedini d’appoggio idraulici completamente autonomi. Il sistema è in grado di compensare qualsiasi irregolarità del terreno, anche in presenza di fondo morbido o ghiaia, e può essere gestito tramite l’app AL-KO 2LINK per trovare un comfort personalizzato o inclinare il veicolo per svuotare meglio il serbatoio. HY4 è disponibile per tutti i veicoli con telaio AL-KO e per camper e van X250/290 su base Ducato/Jumper/ Boxer. Inoltre, è disponibile per i camper Mercedes-Benz VS30 su telaio AL-KO SLC e AMC, nonché per i telai originali e per i van Mercedes-Benz VS30 RWD. Può essere smontato dal vecchio camper e installato sul nuovo, senza alcun problema.
Se vuoi conoscere ulteriori dettagli sui prodotti AL-KO Vehicle Technology puoi sfogliare anche il nuovo sito web: www.alko-tech.com/it_it
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Chassis per caravan e sistemi di ausilio alla marcia
In questo articolo sulle invenzioni che hanno cambiato il nostro mondo, esaminiamo i giunti a sfera, le barre di torsione in gomma, il telaio alleggerito e i sistemi di frenata a inerzia. Nella prossima puntata esamineremo altre quattro invenzioni relative allo chassis
Itelai
delle caravan e i loro organi di movimento hanno fatto segnare un’evoluzione sorprendente sin dai primi tempi del 20° secolo. Il risultato è stato una completa trasformazione nel modo in cui produciamo e utilizziamo le nostre caravan da turismo, soprattutto in Europa.
Il giunto a sfera
È interessante notare che la maggior parte di queste innovazioni si registra negli ultimi 40 anni circa. Prima di allora la produzione di una caravan da turismo sarebbe iniziata con la costruzione di un telaio in acciaio, probabilmente saldato, e proseguita con sospensioni a balestra o molle elicoidali. Gli ammor-
tizzatori non sarebbero presenti, così come qualsiasi mezzo di controllo della stabilità. I freni, se montati, sarebbero probabilmente elettromeccanici e soggetti ad ogni genere di problema. Cominciamo la nostra analisi da un dispositivo le cui origini risalgono a oltre 100 anni fa.
Praticamente tutte le caravan e i rimorchi da turismo oggi in produzione utilizzano il giunto a sfera come mezzo di collegamento al veicolo di traino. Un tale dispositivo di accoppiamento apparve per la prima volta in un brevetto statunitense (n. 1.147.844) nel luglio del 1915. I signori Milton e Alfred Brice descrissero quello che chiamarono il loro “accoppiamento dell’asta d’attacco” come un “accoppiatore estremamente semplice e altamente efficiente, particolarmente
adatto al collegamento dell’asta d’attacco di un carrello a rimorchio con la parte posteriore di un’automobile.”
Come si può vedere, è un sistema straordinariamente simile ai giunti sferici che usiamo oggi. Naturalmente, nei 100 anni circa che sono passati da allora, sono stati apportati miglioramenti. Il primo è stato un meccanismo di bloccaggio, introdotto dai signori Brice un paio di anni dopo, seguito da una varietà di dimensioni del sistema per soddisfare un’ampia gamma di esi-
66 CAMPER PROFESSIONAL focus invenzioni di successo
Un giunto AL-KO con stabilizzatore
Brevetto americano del 1915
Testo di Terry Owen
genze di traino.
Nel 1934 Franz Knobel, un membro della famiglia fondatrice di Westfalia Automotive, ottenne un brevetto tedesco per un dispositivo simile. Un aggiornamento è stato concesso a Westfalia nel 1985 dall’ufficio brevetti europeo (EP0176825A1) e descrive l’alloggiamento dell’accoppiamento come “parte di una sfera cava... agganciabile con una testa a sfera fissata a un veicolo trainante”. La cavità della sfera può essere bloccata nella sua posizione di innesto rispetto allo spazio cavo della scatola della frizione.»
È giusto dire che molti brevetti per dispositivi simili sono stati
Barra di torsione in gomma
Le barre di torsione in gomma contengono inserti elastici in gomma all’interno dell’assale quadrato o esagonale. L’estremità esterna dell’assale comprende un braccio oscillante e un supporto che regge il tamburo del freno e la ruota. Quando le ruote si muovono su e giù, la barra di torsione ruota in senso contrario agli inserti elastici in gomma. Ciò fornisce resistenza al movimento, come potrebbe fare una molla.
La disposizione permette alle ruote di muoversi indipendentemente l’una dall’altra, assorbendo gli urti e offrendo una guida migliore rispetto a un assale intero (dove le ruote sono collegate da un unico asse). La gomma fornisce anche un certo grado di assorbimento delle
depositati negli anni, ma il principio del giunto a sfera è rimasto lo stesso.
Oggi le dimensioni degli accoppiamenti variano in base ai paesi. Negli Stati Uniti, la misura standard del giunto è di 2” (50,8 mm), mentre in Europa e in Australia la norma è l’accoppiamento standard ISO da 50 mm. Tuttavia, alcuni paesi come la Nuova Zelanda utilizzano 1-7/8” (47,6 mm) come standard per i loro rimorchi. Prima dell’accoppiamento a sfera, quello più comune era il semplice tipo a “perno e occhiello” ancora in uso oggi. È semplice ed efficace ma non fornisce la connessione solida e priva di gioco di un giunto a sfera.
asperità, quindi non sempre sono necessari ammortizzatori opzionali.
Non è noto (almeno all’autore) quando sia stata inventata la barra di torsione in gomma, ma il dispositivo ha rivoluzionato il mondo dei rimorchi. Uno dei primi utilizzatori fu Airstream che, nel 1961, passò dalle sospensioni a balestra a un assale che incorporava la tecnologia di torsione della gomma. L’assale era noto come Dura Torque, prodotto da un’azienda chiamata Henschen Axle, ora parte di GKN.
Nel 1967, AL-KO sviluppò il proprio assale con ammortizzazione in gomma, basato su un unico tubo asse esagonale anziché sul tubo quadrato che era diventato comune, che ha segnato l’inizio della produzione di assali ALKO, con una produzione, nel primo anno, di soli 520 assali. Tuttavia, nel 1973 il totale di assali prodotti è salito a 100.000 e nel 2015,
A destra: spaccato di un tubo dell’assale BPW
Sotto: un tubo dell’assale ALKO in attesa di inserimento del tubo centrale con braccio radiale e tamburo freno
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Sopra: un moderno giunto a sfera di AL-KO
A destra: un vecchio sistema a perno e occhiello
con impianti di produzione in tutto il mondo,
Sopra: il brevetto tedesco del 1934
A destra: giunto a sfera B&B del 1976
Barra di torsione in gomma
Direzione di marcia
Tubi quadrati concentrici e quattro inserti in gomma, come quelli usati da Dexter Axle, BPW e molti altri
L’esclusiva sospensione a tubo esagonale di AL-KO
Un braccio radiale BPW con barra di torsione e tamburo del freno, pronto per l’inserimento nell’assale
focus invenzioni di successo
AL-KO aveva raggiunto 25 milioni di assali prodotti.
Nel 1984 la Dexter produsse la propria versione, con il marchio “Torflex”. Utilizzava un tubo quadrato e si è rivelato uno dei prodotti di maggior successo mai progettati e lanciati da Dexter. Airstream, infatti, è passata a Torflex verso la fine del 2005.
Per i produttori di caravan, i vantaggi delle barre di torsione in gomma, rispetto agli assali e alle sospensioni convenzionali, sono considerevoli: peso leggero, basso costo, assorbimento delle asperità integrato, funzionamento silenzioso e lunga durata. Normalmente la gomma perde elasticità, ma questo processo può richiedere fino a 25 anni di tempo.
Innovazioni nel telaio della caravan
Nel 1957 una pubblicità per una caravan Paladin Commodore nel Regno Unito vantava un “telaio in acciaio saldato rinforzato a croce per una maggiore resistenza”. Il risultato fu indubbiamente robusto, ma quei poveri progettisti di caravan dovettero affrontare una notevole penalizzazione dal punto di vista del peso.
A quel tempo i pavimenti erano fatti di fogli di compensato o talvolta anche di assi a incastro. Naturalmente, questo tipo di pavimentazione necessitava di un buon supporto. Il primo significativo passo avanti è stato compiuto negli anni ‘70 con lo sviluppo di pavimenti incollati realizzati con una struttura a sandwich, che si sono dimostrati più forti e hanno permesso di ridurre le guide di supporto del telaio. All’inizio degli anni ‘80 i pavimenti venivano incollati utilizzando un sandwich di compensato con schiuma ad alta densità (Styrofoam) all’interno e listelli di rinforzo in legno attorno al bordo e da un lato all’altro. Il risultato è un pavimento robusto e relativamente rigido con uno spessore standard di 44 mm. Questa soluzione richiedeva un intervento minore in termini di supporto del telaio, fornendo anche un buon isolamento termico.
Tutto questo ha consentito di ridurre il telaio a due longheroni principali con timone, più una o due traverse. Il telaio e il pavimento
sono diventati effettivamente un’unità integrale e ciascuno ha guadagnato forza dall’altro.
Con il progredire degli anni ‘80, l’alluminio venne spesso utilizzato al posto dell’acciaio per risparmiare peso. Tuttavia, il problema con l’alluminio è che non è robusto come l’acciaio, quindi ne serve di più, perdendo un po’ di vantaggio riguardo al peso. Tuttavia, il peso restava minore e poi l’alluminio resiste alla corrosione, quindi non era necessaria alcuna verniciatura o zincatura, a compensare in qualche modo anche il costo aggiuntivo dell’alluminio che, all’epoca, costava circa il doppio. Oltre al costo, un altro svantaggio dell’alluminio è la corrosione galvanica che può verificarsi quando le parti in acciaio, come la testa dell’attacco e gli assi, sono imbullonate ad esso. Sebbene questi non fossero problemi cruciali, fu presto evidente che l’alluminio non era la soluzione migliore. Perciò all’inizio degli anni ‘90 si ebbe l’introduzione di elementi leggeri in acciaio zincato da parte di AL-KO e BPW: robusto, leggero e resistente alla corrosione, questo sistema ha presto sostituito l’alluminio per i longheroni del telaio. Un vantaggio dell’acciaio è che si presta ad essere imbullonato: quindi, utilizzando una serie di fori, la lunghezza complessiva del
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Assali in produzione presso lo stabilimento AL-KO di Kötz, in Germania
1957 Paladin Commodore
Questo telaio B&B risale ai primi anni ‘70 ma è rimasto in uso fino agli anni ‘80
Questa Swift del 1987 era equipaggiata con un telaio in alluminio del produttore specializzato Syspal
Telaio leggero AL-KO con asse Delta e mover Mammut
telaio può essere variata in base alla lunghezza della caravan. AL-KO chiama questa soluzione Vario Chassis.
Se combinato con un pavimento adeguatamente incollato, il risultato è una piattaforma robusta e leggera per il resto del corpo della caravan e per l’equipaggiamento. Questo design ha avuto un tale successo che è arrivato quasi invariato fino ad oggi. Il risultato è che
Sistemi di frenata a inerzia
L’impianto frenante a inerzia è un altro esempio di invenzione le cui origini si perdono nella notte dei tempi. In sostanza, è un sistema in cui, quando la motrice frena, i freni del rimorchio vengono automaticamente azionati senza la necessità di alcun collegamento speciale tra i due. Funziona sfruttando lo slancio in avanti del rimorchio che viene spinto contro il veicolo trainante in frenata, creando una forza contraria che viene utilizzata per respingere un ammortizzatore a molla (1 - albero). Il movimento all’indietro dell’ammortizzatore viene quindi utilizzato per azionare i freni del rimorchio tramite una leva (2 - leva di rinvio) e un’asta (3 - tiranteria del freno). In questo modo i freni del rimorchio (4) vengono azionati automaticamente. Quando il rimorchio rallenta, la forza
sull’ammortizzatore a molla si riduce, riducendo così il livello di frenata.
I primi sistemi si basavano su una semplice molla senza alcuna forma di smorzamento, e questo potrebbe avere risultati indesiderati, come un forte “martellamento” del rimorchio contro il veicolo trainante e una riduzione dell’efficienza frenante.
Il fondatore di AL-KO Alois Kober e suo figlio Herbert, dopo un brutto incidente d’auto nel 1952, passarono molti mesi in convalescenza: durante quel periodo iniziarono a progettare un sistema di freno a repulsione migliorato, che rispondesse alla minima pressione piuttosto che speronare il veicolo trainante. I primi test sono stati effettuati utilizzando vecchie Jeep residuati bellici e hanno introdotto AL-KO alla progetta-
i produttori di caravan sono stati in grado di arricchire i propri con attrezzature sempre più allettanti per i clienti.
Al Caravan Salon del 2016, BPW ha presentato un nuovo telaio leggero con ampi tagli triangolari lungo i due longheroni principali. Tre anni dopo, in seguito all’acquisizione di BPW Fahrzeugtechnik da parte di AL-KO avvenuta nel 2017, AL-KO ha lanciato la propria versione: il Vario X. Riduce il peso del telaio fino al 30% grazie all’utilizzo di una struttura a nido d’ape. AL-KO afferma di non scendere a compromessi sulla rigidità, e il prodotto è già utilizzato su alcune caravan entrate in produzione.
Vale la pena sottolineare che, sebbene la disposizione a due longheroni sia perfetta per le strade relativamente lisce che si trovano nella maggior parte dell’Europa, non è l’ideale per aree come l’entroterra australiano, dove prevalgono condizioni molto più accidentate. In questi tipi di mercato prevalgono soluzioni più tradizionali.
zione e produzione di sistemi frenanti: i nuovi freni AL-KO AAA BRAKE, per esempio, hanno il notevole pregio, per un freno ad inerzia, di recuperare i giochi che si formano con l’usura dei ferodi e garantire quindi una frenata sempre al massimo dell’efficienza.
Oggi tutti i sistemi utilizzano qualche forma di smorzamento per prevenire colpi indesiderati; tali sistemi sono di solito integrati nel gruppo timone per fornire una frenata regolare e affidabile.
Assumono spesso la forma di un ammortizzatore a molla riempito di gas.
Le ganasce dei freni vengono spinte contro il tamburo per rallentare il veicolo
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Quando sono fissati insieme, il telaio e il pavimento formano una solida base per l’allestimento
BPW ha presentato questo telaio ultraleggero a Dusseldorf nel 2016
A sinistra e sotto: il telaio Vario X super leggero di AL-KO
L’ammortizzatore a molla / gas su un attacco BPW
ringraziaAL-KO per la consulenza tecnica
L’autore
90 anni della nascita del primo club di campeggiatori in Italia
Actitalia Federazione ha celebrato questa importante ricorrenza in occasione di un convegno che ha coinvolto alcune delle più importanti figure di riferimento dell’associazionismo italiano ed europeo
Sabato 17 settembre, in occasione della tredicesima edizione del Salone del Camper, si è tenuto presso la sala Agorà il convegno organizzato da Actitalia Federazione.
Il convegno ha suscitato interesse da parte dei partecipanti e ha visto la presenza di molti relatori. Dopo la consegna del riconoscimento Bandiere Gialle agli assessori e sindaci dei comuni interessati (Monterubbiano, Sacile, Fubine, Morro d’Alba, Gangi, Grottammare) il presidente Actitalia Guido Chiari ha sottolineato l’importanza di continuare a sollecitare i Comuni nella realizzazione di nuove aree di sosta e ha annunciato la novità di valutare con l’attribuzione delle stelle, in base ai servizi offerti, tutte le strutture. Nella seconda parte si sono avvicendati molti relatori che hanno portato il loro contributo sul tema dei novant’anni del “campeggismo” in Italia.
Momento emozionante è stato il collegamento con il presidente onorario Actitalia Camillo Musso, classe 1927, che ha pubblicato un libro con molti documenti e foto di vita vissuta ed altri recuperati nel tempo. Un viaggio nel mondo del turismo all’aria aperta che ha attraversato tutta la sua vita e quella della sua famiglia. Durante il suo intervento, accolto con appassionante e commovente partecipazione, i presenti in sala hanno applaudito a lungo i suoi discorsi riconoscendogli di diritto la figura di grande saggio. Un ringraziamento particolare alla figlia Micaela Musso che era presente in sala. Si sono poi alterna-
ti: Claudio D’Orazio, editore del libro, ha evidenziato l’amicizia paterna che lo lega a Camillo Musso; Beppe Tassone, giornalista e moderatore del convegno, ha ricordato con un interessante intervento quanto sia rilevante conoscere il nostro passato
Il collegamento con il presidente onorario di Actitalia Prof. Camillo Musso
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A cura della redazione
che Camillo ha così limpidamente descritto per approcciarsi meglio al futuro e a ciò che ognuno di noi potrà fare per migliorare il settore. Joao Alves Pereira Presidente Internazionale di F.I.C.C. ha parlato della nascita della Federazione Internazionale nel 1933, con l’Italia tra i paesi fondatori, e i progetti che la Federazione sta portando avanti per tutti gli utilizzatori della camping card International. Ludovica Sanpaolesi, direttore generale di APC, ha ricordato la nascita dell’associazione, la mission di promuovere la cultura del veicolo ricreazionale e quanto sia rilevante la collaborazione tra le associazioni per progetti e temi di interesse comune. Ha riferito anche della dichiarazione che Il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia, durante l’inaugurazione della Fiera, ha espresso in merito allo stanziamento di fondi per la realizzazione di 1.000 aree sosta in Italia. Ester Bordino, presidente di Assocamp, ha riferito di quanto la sua Associazione stia agendo in
materia di sicurezza e quanto sia impegnata sul tema della mobilità sociale ricordando l’importanza di lavorare in sinergia e con il sostegno di tutte le associazioni. Maurizio Ciacchella, per conto di Luigi Boschetti presidente Promocamp, ha fatto arrivare i saluti del presidente e confermato l’impegno di Promocamp alla collaborazione.
I presidenti delle altre Federazioni di campeggiatori, Giovanni Grassi per Confedercampeggio e Ivan Perriera per Unione Club Amici, hanno portato i saluti da parte dei loro associati e ribadito l’impegno di individuare per il futuro prossimo una serie di progetti da creare e realizzare insieme. Infine, il presidente onorario di Actitalia Pasquale Zaffina ha esteso i saluti e i complimenti all’amico Musso promettendo di raccontare e scrivere le vicende della Federazione Actitalia nei suoi 12 anni di presenza all’interno del Consiglio, prima come vicepresidente e poi per più mandati come presidente, affinché la storia si com-
pleti fino ai nostri giorni.
Il Consiglio Actitalia ha apprezzato l’interesse che il convegno ha suscitato fra i presenti e ha confermato l’impegno di coinvolgere sempre più, assieme alle altre associazioni, i propri tesserati, che sono gli utenti e i protagonisti di questa tipologia di turismo, per sostenere e migliorare tutte le novità che il settore dell’abitar viaggiando proporrà.
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Nella foto sopra, un momento del collegamento del presidente onorario di Actitalia Pasquale Zaffina. Nelle foto sotto, in senso orario: il presidente di Confedercampeggio Giovanni Grassi con Guido Chiari, presidente di Actitalia Federazione; Joao Alves Pereira, presidente Internazionale di FICC; Ludovica Sanpaolesi, direttore generale di APC; Ester Bordino, presidente di Assocamp
di Ludovica Sanpaolesi
Oltre 110.000 visitatori. Dallo storytelling allo sport, dal food al wellness: il Salone del Camper come efficace strumento di marketing esperienziale
Salone del Camper 2022: una grande festa per un nuovo lifestyle
Come noto, APC è co-organizzatore del Salone del Camper, assieme a Fiere di Parma. Per l’edizione 2022 abbiamo cercato di interpretare in modo più “ampio” questo importante evento, mirando a far diventare la kermesse non solo la grande vetrina di prodotti e mete per il turismo itinerante che è sempre stata, ma anche una occasione di entertainment per il pubblico, offrendo ai visitatori diverse e molteplici opzioni di divertimento e di interesse. Perché lo abbiamo fatto? Sostanzialmente perché i visitatori stanno cambiando. E perché non dobbiamo lasciarci sfuggire le opportunità di crescita che questo momento, per certi versi molto difficile e complesso, sta offrendo al settore del caravaning. Molti nuovi volti – ciascuno con la propria storia e la propria motivazione – si sono visti a Parma per la prima volta. Ad emozionarli soprattutto i tanti prodotti in esposizione: la meraviglia di scoprire come è fatto un camper o una caravan si leggeva negli occhi di tanti visitatori e l’entusiasmo, anche dei più piccoli, era palpabile nell’aria. Volevamo però che la visita al Salone del Camper fosse anche qualcosa di più: un evento di intrattenimento che fornisse quel pizzico di motivazione extra per visitare il Salone e che permettesse ai visitatori – la sera, a fine visita – di riflettere, soddisfatti: “Abbiamo passato una bella giornata in fiera. Abbiamo visto veicoli belli e interessanti. E ci siamo anche divertiti. Forse quest’idea del camper lifestyle non è così male…. Anzi!”. Abbiamo visto molti visitatori pregustare con grande piacere un prossimo weekend lungo in una delle mete turisti-
che presenti al Salone e abbiamo sentito famiglie e coppie ipotizzare un cambio di gestione del proprio tempo libero, grazie al camper. E, infatti, solo forti motivazioni ed esperienze positive possono indurre ad un cambiamento delle proprie abitudini. “Convertire” al turismo itinerante richiede entrambe le cose.
Per questo abbiamo cercato di offrire ai visitatori – oltre a un biglietto di ingresso dal prezzo molto contenuto – molteplici attività, del tutto gratuite, da vivere non come spettatori ma come protagonisti. Lo sport, innanzitutto. Nel Villaggio degli Sport, realizzato in collaborazione con il CONI, istruttori volontari hanno insegnato diversi tipi di sport a chiunque volesse cimentarsi in nuove avventure: dal golf al rugby, dal frisbee alla scherma, ai corsi di sopravvivenza, ai simulatori di volo, al gioco degli scacchi e molto altro. Presente anche il Comitato Paralimpico dell’Emilia Romagna. Chi voleva fare un corso di pilates (gratuito, ovviamente), trovava nel padiglione 3 il posto giusto. Era stato poi allestito un campo di padel nel quale istruttori dedicati spiegavano come diventare praticanti appassionati di questo sport. Non sono mancate le bikes, anche con possibilità di provarle su strada.
La gastronomia è un altro degli highlights del Salone. L’attività “Cucinare in Camper”, in collaborazione con gli chef del buon ricordo e con alcune Regioni italiane, ha permesso a molti visitatori di gustare prelibatezze e piatti regionali, gustosi e facili da realizzare in camper. Dedicato ai neofiti, gli chef hanno fornito anche le informazioni base su cosa portarsi dietro in camper per cucinare piatti sani e squisiti. L’offerta gastronomica e ristorativa del Salone, quest’anno, è stata ampliata. Non solo pizza, panini e tavola calda: la presenza di colorati camioncini di street food ha permesso a molti di fare una gradevole pausa all’esterno, godendosi il sole. I vegetariani hanno potuto scegliere piatti “cruelty free”, la presenza di prodotti bio e km zero ha consentito di mangiare salvaguardando l’ambiente. I visitatori celiaci hanno trovato un ristorante con pietanze dedicate anche a loro. E i visitatori sembrano aver apprezzato questa diversificazione dell’offerta.
Per intrattenere i bambini, non si sono lesinati gli sforzi: oltre al kinderheim che ha accudito gratuitamente i bam-
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Direttore Generale APC
Il Ministro Massimo Garavaglia, terzo da sinistra, in visita allo stand APC
bini mentre i genitori sceglievano quale mezzo acquistare, sullo stand di Orso Ludo, dedicato ai più piccoli, si raccontavano dal vivo le favole classiche: tutto esaurito! I grandi gonfiabili su cui saltare, la giostra, il make-up hanno offerto momenti di svago ai più piccoli. E poi grande successo per lo stand dei Vigili del Fuoco con dimostrazioni di salvataggio di persone e animali in difficoltà. Sullo stand si potevano ammirare un camper tecnologico dei Vigili del Fuoco, una moto d’acqua e un gommone per i soccorsi, i manichini a terra per simulare le manovre di rianimazione. Una mucca (finta) imbragata dal soffitto. E poi c’era Morgana, un labrador (vero) addestrato a salvare vite. Grande l’interesse… e non solo da parte dei bambini. Un’area dog esterna, con esercizi di agility, ha contribuito a creare momenti di riposo per tutti gli amanti dei cani.
Insomma, al Salone del Camper, quest’anno, si è cercato di offrire anche momenti esperienziali di interesse a un pubblico molto variegato di visitatori. Che quest’anno sono stati oltre 110.000. Grazie a tutti! Ed appuntamento al prossimo anno.
Gli eventi istituzionali di APC: convegno Stato/Regioni/Comuni sulle opportunità del turismo itinerante per i territori
Che l’interesse delle Istituzioni verso il comparto del turismo itinerante sia in crescita, è ormai cosa nota. Non è un caso che – quest’anno – al Salone del Camper abbiano partecipato come espositori ben sette Regioni: Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata e Sicilia. Due in più dello scorso anno. E non è un caso che a inaugurare il Salone del Camper sia stato proprio il Ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, il quale – tra le altre cose – ha indicato la volontà di creare 1.000 nuove aree di sosta camper in Italia.
Sul tema delle aree di sosta e dello sviluppo dei territori c’è però ancora molto da fare, sia in tema di divulgazione informativa che di consulenza vera e propria, anche sulle attività legislative. Per questo, come evento collaterale al Salone del Camper, APC ed AIASC (Associazione Italiana Aree Sosta Camper) hanno promosso un Convegno dal titolo: “Il Turismo in Camper e Caravan: un’Opportunità da Cogliere per Regioni e Comuni Italiani. Esperienze di Governo Regionale e Locale per lo Sviluppo delle Aree di Sosta Camper”. Obiettivo del Convegno era quello di far raccontare la propria esperienza alle Istituzioni (Regioni e Comuni) che hanno già operato attivamente nei confronti della promozione del turismo itinerante nei propri territori, offrendo così spunti ed informazioni alle Regioni ed ai Comuni interessati ad esplorare questo tema.
Tra gli oratori istituzionali, la consigliera della Regione Sardegna, Sara Canu, prima firmataria della nuova legge regionale, approvata lo scorso aprile, che stanzia fondi (1.500.000 €) per la realizzazione di aree di sosta in Sardegna e consente la permanenza nelle aree di sosta da 72 a 120 ore. Presente anche il responsabile delle Politiche Turistiche della Regione Abruzzo, Roberto Iezzi, il quale ha illustrato quanto l’Abruzzo abbia avuto riscontri positivi dalle politiche attive per l’accoglienza dei turisti itineranti. A livello comunale, il sindaco di Pratovecchio Stia, Nicolò Caleri, e il vicesindaco, Michele Ausilio, hanno proposto il proprio modello strategico di sviluppo turistico, grazie alla definizione ed attuazione di un vero e proprio business plan per la realizzazione di un’area di sosta integrata da oltre 50 posti. Altri interventi sono stati quelli di Gianluca Tomellini, presidente di AIASC, il quale ha presentato una relazione sul tema dell’importanza del dialogo con le Istituzioni e l’era del digitale e la presentazione di APC, volta a fornire i numeri – e quindi delineare il potenziale economico –del turismo itinerante europeo.
Anche il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, così legato al mondo del caravaning, è intervenuto al convegno, nella persona dell’Ing. Antonio Erario, il quale, con la sua presenza, ha testimoniato l’interesse del Governo verso il comparto camper e le sue tematiche.
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di Ester Bordino
Presidente Assocamp
In momenti come questi, il dialogo tra costruttori e concessionari è di vitale importanza per affrontare un futuro che al momento è molto incerto: Assocamp c’è
Nuovi scenari? Assocamp c’è
L’associazione ha chiesto e ottenuto un confronto con i produttori di camper e caravan. Ci saranno investimenti per promuovere il settore e anche Assocamp potrebbe essere coinvolta. A novembre un meeting generale dell’associazione per analizzare gli scenari del mercato e aggiornare i partecipanti attraverso corsi specifici sull’evoluzione della clientela e della rete vendita
Si è appena conclusa la fiera “Salone del Camper 2022” che per questa edizione ha registrato, stando ai dati pubblicati da Fiere di Parma e APC, un’affluenza superiore alle 110.000 presenze. Pur in un contesto di grandi numeri di visitatori e dopo avere intervistato numerosi centri vendita abbiamo constatato, come era presumibile, un raffreddamento delle vendite dovute, come ormai sappiamo, ai continui aumenti dei listini, alla mancanza di prodotto, alla temuta crisi che si prospetta per i prossimi mesi e all’aumento dei tassi sui finanziamenti.
Tutto questo ha indotto chi per la prima volta considerava la possibilità di acquistare un veicolo ricreazionale a valutare con maggiore attenzione la propria posizione economica. In questo contesto, anche per noi gravoso a seguito dei continui aumenti dei costi di gestione, non abbiamo visto da parte dei produttori la volontà di supportare la nostra rete vendita con il blocco degli aumenti dei listini di vendita, né la volontà di aumentare la disponibilità di prodotto per il mercato italiano. Quantomeno nella maggior parte delle Case costruttrici.
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Ester Bordino con Albino Guatteri, segretario alla presidenza di Assocamp
Abbiamo cercato di avviare un dialogo con i costruttori europei. Lo scorso luglio proprio grazie alla collaborazione con Camper Professional abbiamo scritto una lettera che riportiamo in queste pagine e che abbiamo spedito a tutti gli amministratori delegati dei produttori di camper e caravan europei. Alcuni ci hanno risposto. Il CEO di Dethleffs, per esempio, si complimenta con noi per il lavoro che abbiamo svolto. Ci ha risposto anche François Feuillet, che noi tutti ben conosciamo: azionista di maggioranza del Gruppo Trigano, CEO di Trigano dal 1981 al 2020 e oggi Presidente del Consiglio di Sorveglianza del Gruppo e vice presidente di European Caravan Federation (ECF). François Feuillet ha accettato la nostra proposta di incontrarci e il meeting è avvenuto durante il Salone del Camper. L’incontro è stato certamente produttivo, in quanto è emersa la fattiva disponibilità da parte di APC di mettere a disposizione una cospicua somma da investire in campagne pubblicitarie finalizzate a mantenere alta l’attenzione sul mercato dei veicoli ricreazionali e a rilanciare l’immagine del turista all’aria aperta. Ci potrebbe essere, pare, anche la possibilità di partecipare, offrendo il nostro punto di vista. Questo importante investimento in promozione, ancora non ufficializzato, è certamente un’iniziativa di cui siamo molto soddisfatti e che abbiamo richiesto ripetutamente nel tempo. Lo abbiamo fatto in modo molto esplicito e pubblico durante la nostra Convention Nazionale a Roma in maggio e poi ribadito con lettere private ai costruttori e dalle pagine di questo giornale.
Abbiamo anche informato François Feuillet del fatto che abbiamo richiesto un codice ATECO specifico per i riparatori camper proprio per avere una classificazione precisa e distinguere i professionisti dagli improvvisati.
L’incontro con François Feuillet è stato utile per approfondire anche altri argomenti, quali l’immagine e l’organizzazione delle nostre aziende. Alcuni produttori di veicoli ricreazionali ritengono che le nostre concessionarie siano da aggiornare per far fronte a una nuova clientela “altospendente” che si aspetta showroom e servizi paragonabili a quelli del settore auto. Questo tema insieme a un fenomeno che pare ormai certo, ovvero quello dei concessionari di auto sempre più interessati a vendere camper, ci ha convinto della necessità di un incontro di approfondimento tra tutti i concessionari aderenti alla nostra associazione.
Si tratta di scenari nuovi che devono necessariamente e consapevolmente farci riflettere su come intraprendere nuove strategie aziendali quali ad esempio:
La lettera spedita ai costruttori europei
• Riservare maggiore attenzione all’accoglienza dei clienti
• Migliorare l’immagine estetica (se necessario) del punto vendita
• Incentivare e ampliare i servizi attualmente offerti
• Avere servizi di assistenza con adeguate competenze
Per affrontare questi argomenti, insieme a formatori ed esperti del settore automotive, abbiamo organizzato un meeting in presenza tra concessionari che si svolgerà
a Parma alla fine di novembre e di cui vi daremo conto anche dalle pagine di questo giornale. E nell’ottica di offrire un supporto costante agli associati Assocamp nei prossimi mesi organizzeremo anche dei corsi gratuiti on-line che affronteranno tematiche tecniche e gestionali.
In momenti come questi, il dialogo tra costruttori e concessionari è di vitale importanza per affrontare un futuro che al momento è molto incerto. È il momento di collaborare e pensare insieme nuove strategie. Assocamp c’è.
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di Luigi Boschetti
Presidente Promocamp
Grazie al proprio contatto diretto con le istituzioni e i privati, ProgettAree Group riceve decine di richieste per la realizzazione di nuove aree di sosta
Sempre più sul pezzo
Anche quest’anno il Salone del Camper ha visto la partecipazione di Promocamp Italia, che attraverso uno stand istituzionale - ma riccamente allestito - ha presentato sia la propria attività istituzionale di associazione che raggruppa le aziende che operano nel turismo all’aria aperta, sia la propria divisione ProgettAree Group.
ProgettAree Group rappresenta l’espressione dell’Associazione rispetto al tema dello sviluppo dell’ospitalità del turismo itinerante; questa iniziativa, da me fortemente voluta, ha infatti una doppia mission, istituzionale e di incubatore di business per i propri associati. Da un lato, infatti, ProgettAree Group è estremamente attiva nell’opera di sensibilizzazione dei diversi livelli politici rispetto all’esigenza di normare - ma soprattutto incrementare fortemente, strutturare e promuovere - la rete di ospitalità del turismo itinerante rappresentata dalle aree di sosta; in questo senso sono molteplici e costanti i rapporti che mantengo con i rappresentanti politici nazionali e locali, dal ministro Massimo Garavaglia ai diversi assessori regionali con i quali ho collaborato per la stesura dei più recenti testi di legge regionale in tema di turismo, fino ai delegati al turismo dei principali partiti di governo e di opposizione. Al fine di rendere ancor più incisiva la propria azione di penetrazione nei confronti dei realizzatori di aree di sosta pubbliche - i comuni - ProgettAree Group ha ideato un proprio format convegnistico che sta portando nelle manifestazioni fieristiche di carattere regionale, attraverso il quale effettua una capillare opera di informazione che si sta concretizzando in
numeri importanti in termini di aree realizzate. Il secondo aspetto sul quale si concentra l’attività della divisione aree di sosta di Promocamp Italia è quella di sviluppatore di business. Grazie alla propria attività di contatto diretto con comuni, province, regioni e privati, ProgettAree Group riceve decine di richieste (oltre 120 al recente salone di Parma) riguardanti consulenze per la realizzazione di nuove aree di sosta, o aggiornamento di aree esistenti.
Il termine consulenze non è casuale; ProgettAree Group infatti non si occupa solo di redigere dettagliate offerte delle opportunità proposte dai propri aderenti per rispondere alle esigenze dei committenti, ma offre loro un servizio completo comprendente la progettazione delle superfici, la ricerca di eventuali contributi comunitari, nazionali o regionali per l’esecuzione delle opere e la successiva assistenza fino all’erogazione degli stessi, per arrivare alla direzione lavori dove necessario. Senza trascurare la possibilità di curare la comunicazione, o di integrare progetti e forniture con strutture per il glamping, l’ospitalità di biker, runner ecc… Tutto ciò senza alcun aggravio di costo per i committenti, in quanto ProgettAree Group non è un intermediario commerciale, ma un braccio operativo degli associati, che all’atto della vendita entrano in scena per effettuare direttamente fatturazione, spedizione, assistenza nelle fasi di installazione e post vendita. Last but not least, Promocamp Italia aggiunge la sua voce a quella di tutti coloro che da tempo combattono per ottenere l’applicazione dell’IVA agevolata a favore degli acquirenti disabili di veicoli ricreazionali, nel tentativo di colmare una lacuna - o, meglio, un errore - di un sistema normativo che ancora non riesce a tutelare come dovrebbe i disabili. E giusto perché tutto ciò non siano solo parole ma fatti, ho affrontato personalmente l’argomento intavolando una breve ma concreta conversazione direttamente con il ministro Garavaglia ed un giovane, neo-proprietario di una nuova caravan, in occasione dell’incontro avvenuto nello stand Promocamp Italia a Parma.
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associazioni promocamp