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In alto lo Spirit Italianissimo, regale, da intenditori, naturalista, irriverente: la scelta giusta per preparare un aperitivo ad hoc, con i distillati che rinfrancano anche d’inverno ITALICUS Una bottiglia iconica per evocare l’essenza, l’eleganza e il fascino dell’Italia. Ideato da Giuseppe Gallo, questo aperitivo è stato lanciato nel 2016 al Savoy Hotel di Londra. E si è affermato subito grazie all’alta qualità e agli ingredienti naturali: Estratto di Torino, Estratto di Calabria, Estratto di cedro, zucchero e spirito alcolico. Fedele alla tradizione rinascimentale del rosolio, nasce da un’autentica ricetta di famiglia di oltre 100 anni. Base perfetta per un inedito Italicus Spritz.
NERO Dal Piemonte, un omaggio alla tradizione giapponese con il primo sake italiano, realizzato con riso nero vercellese di qualità Penelope. Dietro al progetto c’è l’azienda gliAironi, oltre 100 anni nella produzione e lavorazione del riso, guidata oggi da Michele Perinotti, che prosegue la tradizione di famiglia, e Gabriele Conte. Sono loro ad avere avuto l’idea di sperimentare, prima con Biglia, birra di riso al 100%, e dal 2018 con il sake, per cui è nata una società ad hoc In Fermento.
L
a tendenza questo autunno segue quella degli ultimi anni, e la parola d’ordine per cocktail e aperitivi, dopocena e appuntamenti conviviali, è «spirit». Ovvero, come citano gli esperti, «un distillato, o acquavite, in ogni caso una bevanda spiritosa derivata dalla distillazione di un liquido zuccherino fermentato, generalmente di origine vegetale: cereali, radici e tuberi amidacei,
frutti, o vino». E negli ultimi dieci anni sono nate, create e prodotte in Italia, tante declinazioni di spirit per tutti i gusti e le preparazioni: dal sake piemontese alla Sgrappa d’autore. In comune, da parte di tanti piccoli e grandi artigiani del settore, spesso startup di giovani, una ricerca appassionata di ingredienti eccellenti e lavorazioni artigianali. Vediamoli da vicino. Alessia Bellan
R O B B R E P O R T. I T
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