L'INTERVISTA
L’ONU E ‘GLI ALTRI’: TUTTO QUELLO CHE SAPEVAMO MA CHE LA GUERRA HA MESSO A NUDO
L.P.
Non che scoppiassero di salute o brillassero per efficacia. Fra le bombe più devastanti sganciate da Putin, però, ci sono quelle riservate all’Onu – con il suo Consiglio di sicurezza in cui siede la Russia con diritto di veto - e ‘gli altri’. Ossia il Fondo monetario internazionale, la Banca mondiale, e l’Organizzazione mondiale del commercio. I ‘figli’ della conferenza di Bretton Woods, formalmente conosciuta come United Nations Monetary and Financial Conference. Tutti strumenti utili per rendere possibile l’obiettivo della conferenza,
Filippo D'Andrea 18 | VERDETÁ n° 84
ossia quello di definire regole e organismi finanziari e monetari comuni, a seguito della II Guerra Mondiale. Un delicato intreccio di potere e equilibri economico-finanziari su cui sino ad ora si era fondata la pace, almeno fra potenze nucleari. Dichiarando guerra all’Ucraina Putin ha formalmente preso a calci questi organismi internazionali e - insieme agli obiettivi di annessione e ‘denazificazione’ dell’Ucraina ha, di fatto, messo su tavolo il vero fine della sua spietata e sanguinaria guerra in corso. La riscrittura degli equilibri mondiali, con una Russia di nuovo al centro della scena. Cosa ce ne facciamo ora dell’Onu e ‘gli altri’? Lo chiediamo a Filippo D’Andrea, Segretario Nazionale di CNA Pensionati e già responsabile, per oltre un decennio, dell’internazionalizzazione di CNA Nazionale. Cosa succede ora al diritto internazionale? E’ difficile dirlo. L’ordine internazionale ristabilito dopo la seconda guerra mondiale ha avuto momenti di crisi, ma il sistema ONU ha garantito sostanzialmente la tenuta dell’equilibrio. Infatti dopo il ‘45 le nazioni hanno creato un organismo che aveva lo scopo di prevenire un’altra guerra di dimensioni globali. Oggi, proprio dentro l’Onu, c’è un paradosso vistoso da cui è difficile uscire. Quale? La Russia è fra i cinque Paesi che siedono, come membri permanenti, nel Consiglio di sicurezza