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produttori
La Casaccia
DI FRANCESCHI
La società agricola La Casaccia di Franceschi nasce nel 2015 dal desiderio di Leopoldo Franceschi di dar vita una propria azienda vitivinicola: produttore di vino di quinta generazione e attuale capostipite della famiglia, Leopoldo vuol fondere la sua esperienza, facendo tesoro dell’antica tradizione dei viticoltori che lo hanno preceduto da fine anni Ottocento, in un modello d’azienda agricola più dinamico, che meglio rispetta le esigenze moderne. andrea cappelli A lui, in questo progetto, per una coesa collaborazione intergenerazionale, si affiancano i giovani figli Flavia, che si occupa della parte amministrativa e, affiancata al padre, sta imparando la parte produttiva e Federico, che segue la parte commerciale/marketing. Il progetto si sviluppa su 2 territori: il Podere La Casaccia a Montalcino in provincia di Siena e Le Spinaie a Cinigiano in provincia di Grosseto. Tutto ha inizio con l’acquisto del Podere La Casaccia, collocato nel cuore delle campagne sopra il piccolo bor-
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go medievale di Sant’Angelo in Colle che, sito in una posizione strategica, coi suoi oltre 500 metri di sopraelevazione slm, è coperto a nord-ovest dal Monte Amiata e guarda a sudovest verso la distesa incontaminata della macchia mediterranea che si infrange nel mar Tirreno, a soli circa 30 kilometri in linea d’aria. I terreni, per un totale di circa 16 ettari in una posizione ottimale da circa 500 a 550 metri d’elevazione, grazie al particolare microclima, sono stati rimessi a produzione e oggi ospitano colture diversificate, tra cui uliveti e tartufaie, che fanno da sfondo ai protagonisti principali, i vigneti, dove si esalta l’uva autoctona per eccellenza, il Sangiovese, coltivato su circa 6 ettari, che, unito a un ettaro a Merlot, chiude quell’equilibrio perfetto tra potenza e delicatezza. Il terreno fossile è caratterizzato da suoli che si sviluppano prevalentemente su depositi della Formazione di Sillano, appartenente al Cretacico, formazione geologica molto antica, caratterizzata da argilliti grigio-brune e calcari fini, spesso intercalati tra loro. I suoli in queste formazioni sono i tipici flysch calcareo marnosi con scheletro calcareo, tessitura di medio impasto e ph sub alcalinicalcarei: spesso definiti galestri, sono vocati per la viticoltura perché presentano una buona tessitura e uno scheletro spesso associato a una forma lamellare, che conferisce un buon drenaggio interno al terreno e alle piante un buono sviluppo dell’apparato radicale. Questa caratteristica, unita alla presenza nei suoli di carbonato di calcio, rende questi terreni d’interesse per una viticoltura d’alta qualità. La roccia calcarea sia in pietre che sotto forma di galestro, unita alla componente marnosa, dà ai suoli una discreta presenza di microelementi, che gli conferisce una mine-
Lepoldo Franceschi
ralità interessante. I primi 2 ettari di vigna sono stati impiantati nel 2007, successivamente il parco vigneti è stato ampliato con ulteriori impianti nel 2020 e 2021. Il terroir consente così al vino d’acquisire caratteristiche uniche, riscontrabili nel Brunello di Montalcino Riserva, che viene prodotto solo nelle migliori annate aziendali, selezionando i grappoli più maturi durante la vendemmia e facendo un’ulteriore cernita in cantina grazie all’uso delle più moderne tecnologie. In zona Le Spinaie a Cinigiano si trovano gli altri 13,5 ettari di terreni dell’azienda, tra la Valle dell’Ombrone, il tratto terminale della Val d’Orcia e le pendici occidentali del cono vulcanico del Monte Amiata, montagna sacra e Olimpo del popolo etrusco. In ordine ai terreni, ai depositi caratterizzati da argilliti, qui si stratificano anche depositi dei calcari, marnosi e marne, formazione di M. Gottero, anche questa del Cretacico. I suoli in queste formazioni sono i tipici suoli dei flysch calcareo marnosi con scheletro calcareo, tessitura di medio impasto e ph sub alcalini. A questi si intercalano suoli