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Le Cimate LA CANTINA
La storia parte dal cavalier Paolo Bartoloni, perito agrario e geometra, che nel lontano nel 1947 era già proprietario di piccoli appezzamenti di terra. Divenuto produttore nel 1954, avendo impiantato 11 ettari a vigneti nel comune di Spoleto, a Castel Ritaldi, le uve venivano vendute alla Cantina Sociale di Spoleto, di cui fu presidente dal 1980 al 2003.
DI PAOLO BARTOLONI A MONTEFALCO: NON ESISTE UN BUON VINO SENZA UNA GRAN DEDIZIONE
michele dreassi Il podere dove oggi sorge “Le Cimate” era di proprietà della Curia Vescovile di Spoleto: “E’ stata la casa del parroco di Montefalco fino al 1992, anno in cui mio nonno ha acquistato la proprietà – racconta il nipote Paolo (che porta lo stesso nome del nonno) – ed è stato proprio il curato a dare il nome al casale perché dalla cima, diceva, si poteva vedere tutto, infatti è situato al colmo di una splendida collina con vista panoramica sui monti Martani e il centro medievale di Montefalco, uno degli scenari più suggestivi nel cuore verde dell’Umbria”. Negli anni il nonno trasferisce qui i suoi vigneti e nel 2009 passa le redini dell’azienda al nipote Paolo, laureato in Agraria. La famiglia, dopo varie acquisizioni, possiede oggi in totale 184 ettari, di cui 108 destinati a seminativi, 15 a noccioleto (7.500 piante), 26 a oliveto Dop (8.500 piante)
106
e 23 a vigneto su suoli limo-argillosi moderatamente calcarei, profondi e freschi con esposizione a sud-est e sesto d’impianto a 4.200 piante per ettaro. La cantina nasce nel 2011 dal desiderio di Paolo d’intraprendere una nuova avventura nel solco della tradizionale passione per la viticoltura tramandatagli dal nonno e che da sempre caratterizza la famiglia Bartoloni, dedita all’agricoltura sin dall’Ottocento. Al 2011 data la costruzione: l’abbattimento dei costi e la tutela ambientale sono le sfide affrontate fin dalla progettazione da parte del padre di Paolo, l’ingegner Giovanni Bartoloni. Le linee guida sono state massima cura dei dettagli, pulizia maniacale degli ambienti, attenzione all’efficienza energetica - la struttura è autosufficiente dal punto di vista energetico, grazie ai pannelli fotovoltaici integrati nel tetto, della potenza di 65Kw/h - e una precisa visione scenica del manufatto, che s’adatta perfettamente alla bellezza
del luogo. Essendo d’ultima generazione, è dotata della più alta tecnologia presente sul mercato per non lasciar nulla al caso nel processo di vinificazione: impianto di cernita meccanica e manuale per la selezione dei cru, impianto di riscaldamento e raffreddamento dei serbatoi e dei locali attraverso un impianto touchscreen; serbatoi per la stabilizzazione tartarica fino a -6° e smaltimento della CO2 attraverso canaline sotterranee. Avendo 10 tipologie diverse d’uve, è dotata di serbatoi in acciaio su misura, ciascuno sovrapposto, in modo da contenere 2 vini diversi. Due impianti di filtrazione e la linea d’imbottigliamento (1.600 btg/h) completano questa vera e propria opera d’ingegneria. Inoltre è stata realizzata un’elegante “dependance” degustazione avente la possibilità d’ospitare 140 persone e in grado d’offrire prodotti culinari umbri caratteristici e tipici per lo svolgimento d’eventi come feste, ricevimenti nuziali, anniversari,