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stile italiano
giada sanchini
Tramonti
Tramonti: polmone verde della Costa d’Amalfi, terra felix e operosa, soprattutto patria della pizza. Un titolo importante per questo piccolo borgo. Eppure non ci sono dubbi che la pizza abbia a Tramonti le sue origini e che siano stati proprio i tramontani, con le loro storie d’intraprendenza e ingegno, a diffonderla in Italia e nel mondo, fino a farla diventare una delle pietanze più note e consumate di sempre. Tramonti e i suoi prodotti tipici sono stati protagonisti dal giorno zero, cioè da quando Raffaele Esposito, originario della Costiera Amalfitana ed emigrato a Napoli, nel 1889 ebbe l’occasione di presentare alla regina Margherita di Savoia una pizza di sua creazione, che in onore della sovrana prese il nome Margherita. La base di questo piatto altro non era che la “pizza nera”, una focaccia di grani poveri tipica della cucina contadina tramontana, preparata dalle donne locali coi pochi ingredienti a loro disposizione. Per il suo colore richiamava simbolicamente l’idea del lutto: tradizione vuole che il 2 novembre, durante la commemorazione dei defunti, dei garzoni vendessero queste pizze, preparate dal panettiere “Mattiuccio” Apicella, alle Il vice sindaco e presidente della “Associazione Pizza Tramonti” Vincenzo Savino
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famiglie che erano state impegnate nella veglia notturna e nella cura delle tombe dei propri cari e che quindi non avevano avuto tempo e modo di provvedere al proprio pranzo. Esposito ne formalizzò la ricetta, includendo il pomodoro Re Fiascone (varietà dedicata al re Umberto nel 1879 e progenitrice del celebre pomodoro San Marzano) e il fior di latte dei Monti Lattari, entrambi tipici di Tramonti, e coronando il tutto con l’immancabile basilico, dando vita al tricolore culinario più famoso di sempre. Da quel giorno il cammino della pizza non si è mai fermato, arrivando a toccare ogni angolo del mondo. Anche in questo caso gran parte del merito va dato ai tramontani e alla loro ingegnosità: lasciando il paese natale per fuggire dalla miseria portata dalla Seconda Guerra Mondiale, i tanti emigrati da Tramonti hanno portato con sé la tradizione della piz-
LA PATRIA DELLA PIZZA TRADIZIONALE IN COSTA D’AMALFI
za, trapiantandola nell’Italia Settentrionale e all’estero. C’è un dato incontrovertibile che testimonia questa storia. Tramonti conta oggi 20 pizzerie, ma in Italia sono più di duemila quelle aperte dai tramontani. Non è un caso, quindi, che questo borgo della Costa d’Amalfi si fregi del titolo di “Patria dei Pizzaioli” e che a essi abbia addirittura intitolato
una strada. Un patrimonio culturale e di competenze che viene custodito con grande orgoglio e dedizione dall’Associazione “Pizza Tramonti”, che ha raccolto l’eredità della precedente Corporazione dei pizzaioli di Tramonti, fondata nel 1989. Unisce i maestri che diffondono nel mondo l’arte della pizza di Tramonti, mettendo a disposizione di tutti il