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IL MARCHIO: L’ABITO FA IL MONACO E LA QUALITÀ!
VINO LEX
di danilo tonon e andrea kordi
Proprio così, il marchio Made in Italy è sempre più il motore principale del nostro Paese e il patrimonio più invidiato delle nostre aziende, in particolare nell’ambito agroalimentare e vitivinicolo.
Studio Tonon, Lo Vetro & Partners Studio legale & Consulenza Internazionale Roma, Milano, New York
I “numeri” del 2021, in tema di vendite ed esportazioni della filiera vitivinicola in tutto il mondo, confermano ancora una volta come il Made in Italy sia in continua crescita e sempre più apprezzato. Infatti, nonostante le note vicende sanitarie, si registra una crescita del 12,4% in valore, per un corrispettivo di 7,1 miliardi di euro e un attivo di circa 6,7 miliardi di euro, secondo i risultati comunicati dall’Osservatorio dell’Uiv-Vinitaly-Ismea. Un nuovo anno storico e da record per uno dei più importanti profili del brand made in Italy. Per il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani:
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“L’analisi dell’Osservatorio definisce un quadro di mercato 2021 fortemente influenzato su scala globale dal fenomeno di revenge spending. Se nel 2020, primo anno di covid, il vino italiano ha mostrato tutta la sua adattabilità alla crisi, grazie al miglior rapporto qualità prezzo e alla capillarità dei canali di vendita, rispetto ai competitor, nel 2021 il brand tricolore ha confermato tutta la sua forza. L’analisi dei mercati e l’outlook sui consumi caratterizzeranno la propensione sempre più business di un prossimo Vinitaly, molto atteso dalla domanda estera”. Sono parole e conferme, a
pochi giorni dal grande ritorno della più importante fiera vitivinicola al mondo, che danno fiducia al settore, che corre sempre più verso una qualità apprezzatissima, in particolare nei mercati esteri. Il vino italiano, infatti, da