ESTRILDIDI FRINGILLIDI IBRIDI
La Tortora diamantina Situazione nel panorama ornitologico italiano testo e foto di MARCO FONTANESI
L
a Tortora diamantina (Geopelia cuneata - Latham, 1802) è uno dei più piccoli Columbiformi esistenti, raggiungendo una lunghezza di circa 19-24 cm. ed è originaria dell’Australia. La prima riproduzione in allevamento avvenne in Inghilterra nel 1868, presto seguita dalla Germania; in breve tempo la specie diventò uno degli uccelli ornamentali più comuni, dando luogo alla comparsa di mutazioni, soprattutto in Olanda, Belgio e USA; attualmente se ne conoscono all’incirca 27, per la maggioranza recessive e/o sessolegate, in certi casi ancora in fase di studio. E in Italia qual è la situazione? Nel nostro Paese purtroppo questa piccola tortora, pur conoscendo una buona diffusione, viene ancora troppo spesso considerata alla stregua di un volatile di serie B, e come tale presa solo per poter essere inserita in una voliera comunitaria, magari insieme agli Estrildidi, oppure allevata semplicemente per vedere nascere i pulli, senza perseguire ulteriori obiettivi. Perché avviene ciò? Proviamo un attimo ad analizzare il tutto. In realtà gli allevatori appassionati, pur contandosi sulle dita di una mano, non mancano; ne conosco personalmente alcuni che si dedicano alla selezione delle mutazioni con passione e costanza, curando anche la taglia dei soggetti e accoppiando colori compatibili fra loro. Purtroppo ve ne sono altri che, pur avendo un buon numero di coppie, si dedicano contemporaneamente all’allevamento di altre specie di Columbiformi e/o si concentrano sui colori più richiesti dal mercato in quel momento, producendo quindi “un tanto al mucchio“ senza badare a tutti gli altri aspetti; e
Coppia di satiné
La prima riproduzione in allevamento avvenne in Inghilterra nel 1868
questo può essere un primo punto. Il secondo, che in realtà è legato a quanto espresso qui sopra, si riconduce alla
scarsa attenzione che i gruppi dirigenti hanno sempre mostrato nei confronti di Columbiformi e i Galliformi, in parte perché considerati da essi stessi meno importanti rispetto a canarini, ondulati etc., in parte perché in determinate mostre le ASL richiedono il modulo di avvenuta vaccinazione contro la pseudopeste, e in ultimo perché il numero di ingabbi è basso, e ciò chiaramente non invoglia a prestarvi maggiore attenzione.
NUMERO 1 - 2021 37