CANARINI DI COLORE
Bruno Satiné di PEPPINO VITTI, foto A. La Volpe, G. CASSETTA e A. BENAGIANO
M
i chiedono di intervenire su questo, tanto discusso, canarino di tipo “Bruno Satiné”; sinceramente avrei preferito non farlo, ma il lockdown galeotto ci ha messo lo zampino. L’intento di questo mio scritto è solo e soltanto quello di fare un po’ di chiarezza e anche un po’ di storia su questo affascinante (per me) canarino di tipo Bruno Satiné. Il presupposto, molto importante, è che non si tratta di una nuova mutazione ma di una diversa interpretazione di quella già esistente, cioè: · dobbiamo ancora considerare la mutazione Satiné una mutazione legata al sesso, allelica alla mutazione di riduzione Agata?
Il presupposto, molto importante, è che non si tratta di una nuova mutazione ma di una diversa interpretazione di quella già esistente
· Oppure dobbiamo considerarla come una mutazione sì sesso legata, ma non allelica e pertanto occupante un locus differente sul cromosoma sessuale?
Bruno Satiné mosaico rosso femmina, foto: A. La Volpe, all. P. Vitti (risultato selettivo 2ª gener. anno 2002)
Essendo stato uno dei promotori dello sviluppo selettivo di questo fenotipo, voglio rimarcare categoricamente che non mi sono mai proclamato autore di un bel niente e ho sempre detto che, questo fenotipo, chiunque può crearselo da sé e nel giro di pochi anni, senza dover spendere soldi superflui, ottenerlo facilmente. Questo a chiarimento, per quanto mi riguarda, che dietro questa storia non esiste minimamente alcun aspetto commerciale. Quei pochi soggetti da me ceduti dietro ricompensa si possono contare con le dita di una mano, chi mi conosce lo sa bene. Quando mi sono iscritto per la prima volta alla FOI, era da pochi anni apparsa la mutazione “Satiné”, la quale
Bruno Satiné mosaico rosso maschio, foto: A. La Volpe, all. P. Vitti (risultato selettivo 2ª gener. anno 2002)
NUMERO 2 - 2021
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