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Le chiavi della destinazione Sono loro, i convention & visitors bureau, ad avere le chiavi che aprono (quasi) tutte le porte di una destinazione. Partner fondamentali per il successo di eventi diversissimi tra loro: ve ne raccontiamo qualcuno, in un virtuale tour lungo la Penisola di EMANUELA GIORDANO
116 | 01 2022 | MC
C
he siano un punto di riferimento importante e significativo per il mondo del Mice internazionale è da tempo un dato di fatto, che anche l’Italia – fortunatamente – ha percepito, tanto che oggi anche il Belpaese può vantare una rete abbastanza diffusa di queste realtà sempre più riconosciute come motori fondamentali dello sviluppo economico e turistico di un territorio. Stiamo parlando, ça va sans dire, dei convention bureau. Forse non tutti lo sanno, ma il primo convention & visitors bureau è nato oltre un secolo fa – esattamente nel 1896 –, a Detroit nello stato del Michigan (Usa). Strategicamente
posizionata lungo la rete fluviale dei Grandi Laghi, Detroit, spesso definita la “Parigi dell’ovest” per la sua elegante architettura che ricorda la capitale francese, è cresciuta rapidamente dal 1830, con il diffondersi dei trasporti, dei cantieri navali e delle industrie, favorite appunto dalle vicine vie d’acqua. Questa rapida espansione ha attirato in città un sempre crescente numero di visitatori, sia in veste di turisti sia per affari. Si sa che gli americani hanno un certo fiuto per il business, e in questo caso ad averlo fu un giornalista locale che si occupava di alberghi, che decise di avviare un piccolo ufficio, supportato da una segretaria, per offrire as-