DM Speciale Ortofrutta 2023

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GLI SPECIALI

DI DISTRIBUZIONE MODERNA

Gennaio 2023
MAGAZINE
ORTOFRUTTA

D.O.P.

piace perché nasce e cresce NEL posto ideale per coltivare le mele

Dalle valli di Melinda, la mela che la pensa come te.

Piace perché è prodotta in modo sostenibile, in armonia con la natura. Piace perché utilizza solo energie rinnovabili.

Piace perché è l’unica al mondo ad essere conservata nel cuore della montagna. Piace perché i suoi fiori sono impollinati naturalmente dalle api, grazie alla collaborazione con gli apicoltori della valle.

Mela Val di Non

Supplemento a Distribuzione Moderna di gennaio 2023

Direttore responsabile

Armando Brescia

Responsabile editoriale Stefania Lorusso

Coordinamento redazionale Maria Teresa Manuelli

A cura di Fabio Massi

Progetto grafico Silvia Ballarin

Editore

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3 Un 2022 piuttosto complicato per l’ortofrutta 4 In calo tutti i principali segmenti ortofrutticoli 10 I prodotti bio in difficoltà, ma il consumatore non rinuncia a salute e sostenibilità 16 La comunicazione accompagna il consumatore oltre la convenienza 22 Il packaging di frutta e verdura tra servizio e anima green 28 Tante soluzioni per un reparto ortofrutta tecnologico e sostenibile
SOMMARIO
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Un 2022 piuttosto complicato per l’ortofrutta

Lo scorso anno il carrello della spesa delle famiglie italiane si è andato via via alleggerendo rispetto al 2021 e, così come per molti altri comparti alimentari, anche l’ortofrutta ha evidenziato un generale aumento dei prezzi e un calo dei volumi acquistati. La crescita dell’inflazione e le altre criticità che hanno caratterizzato il 2022, non ultima una primavera particolarmente siccitosa, hanno infatti influito pesantemente sui consumi di frutta e verdura che – secondo le elaborazioni dell’Osservatorio di Mercato di Cso Italy relative ai primi nove mesi dello scorso anno – si sono fermati a 4,2 milioni di tonnellate contro i 4,5 milioni dello stesso periodo del 2021, facendo registrare una contrazione dell’8%. Sul fronte dei prezzi medi di acquisto, invece, si è verificata un’impennata dell’8%. Se si considera l’andamento di ciascuna delle due macro categorie, vediamo che gli ortaggi hanno evidenziato difficoltà ancora più importanti rispetto alla frutta: -10% contro -7% in volumi e +13% contro +4% nel prezzo medio d’acquisto. In termini di canali distributivi, la contrazione delle vendite dei prodotti ortofrutticoli ha riguardato sia la distribuzione tradizionale sia la Gdo con sostanziali differenze tra le varie tipologie di formato e si passa da un calo limitato nei discount a uno molto più rilevante nelle piccole superfici. Proprio i discount – secondo i dati NielsenIQ riferiti ai primi 11 mesi del 2022 – hanno guidato le performance positive dell’ortofrutta confezionata con un +8,8% in volume, diventando il secondo canale per importanza, dopo i supermercati, con una quota del 25,1% sul totale. Nel complesso, le vendite di frutta e verdura a peso imposto negli store della distribuzione moderna hanno fatto registrare un aumento del 5,2% nel fatturato e dello 0,7% nelle quantità, con la categoria della frutta che ha evidenziato il segno più sia in valore (+7,8%) sia in volume (+4,3%), mentre le vendite di verdura sono cresciute soltanto nel fatturato (+3,5%), ma sono calate nelle quantità (2,2%).

In calo tutti i principali segmenti ortofrutticoli

Tutti i principali prodotti ortofrutticoli hanno accusato cali evidenti nei volumi venduti. All’interno della frutta – secondo i dati dell’Osservatorio di Mercato di Cso Italy relativi ai primi nove mesi del 2022 – le arance hanno fatto segnare -8%, le mele -5% e le banane -1%, mentre ancora più accentuate le contrazioni dei limoni (-15%), delle fragole (-13%) e dell’uva da tavola (-14%). Tra gli ortaggi si va dal -7% per patate e pomodori al -11% per le insalate fino -16% per le melanzane e addirittura al -30% per i finocchi.

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GLI AGRUMI IN LENTA RIPRESA

Lo scorso anno il comparto degli agrumi – secondo Marcello Porello, responsabile commerciale di Agricola Lusia – ha evidenziato un timido risveglio delle vendite dopo la decisa contrazione dei consumi nel 2021 rispetto agli exploit di inizio pandemia: «Sul fronte dell’offerta, con particolare riguardo all’oltreoceano, l’annata è stata caratterizzata da notevoli criticità in ambito logistico, sia per i decisi rincari dei noli sia per ritardi e complicazioni doganali. Le difficoltà sono state parzialmente compensate da quotazioni in deciso rialzo in comparazione con le precedenti stagioni. Sul fronte della domanda, la crescente inflazione, i fantasmi dei rincari energetici e una più generale sfiducia del consumatore hanno mutato il comportamento d’acquisto delle famiglie con una maggiore tendenza al risparmio in favore di soft e hard discount. Nonostante la congiuntura internazionale, in controtendenza rispetto a quanto sopra, persiste e cresce una fetta di mercato disponibile a un maggiore impegno di spesa a fronte di prodotti a valore aggiunto».

Risparmio e valore aggiunto

Le caratteristiche organolettiche della frutta, insieme a servizio e innovazione, sono i capisaldi delle policy dell’azienda. «In tal senso – spiega Marcello Porello – il deciso incremento delle vendite delle arance I Succosi rappresenta il giusto premio per i nostri continui investimenti in R&S. Siamo riusciti a coniugare le due macro tendenze di mercato: soddisfare le nuove necessità di spesa delle famiglie e incontrare la richiesta di prodotti a deciso valore aggiunto, con un’attenzione particolare alla sostenibilità (packaging con meno plastica e progetti di charity a sostegno della ricerca medico-scientifica e di ospedali e scuole in Paesi in via di sviluppo)».

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TREND E CONSUMI

INVESTIRE SU NUOVI MERCATI E NUOVI PROGETTI DI VALORIZZAZIONE

Secondo Mirco Zanelli, direttore commerciale di Apofruit Italia, la diminuzione dei volumi nei consumi di ortofrutta nel 2022 si deve alla congiuntura economica, con un’inflazione importante a carico dei consumatori e i costi che hanno influenzato tutta la filiera produttiva: «Nel complesso la nostra cooperativa ha reagito aumentando i volumi in export, investendo ulteriormente su nuovi clienti, nuovi mercati e progetti di valorizzazione e segmentazione dei prodotti, costruendo opportunità anche per il futuro e cercando di dare una corretta risposta ai soci produttori agricoli, attanagliati dai costi nelle proprie aziende. Da sottolineare alcuni dati positivi legati al discreto andamento delle produzioni estive di pesche, nettarine, albicocche e una sempre maggiore affermazione dell’interesse dei consumatori per le uve senza semi su cui i nostri soci hanno investito già da diversi anni, oltre agli interessanti ritorni del comparto kiwi con il Rosso e il VerdeDivo e all’esperienza della mela Candine che si sta aprendo ai Paesi asiatici».

I KIWI RALLENTANO, MA L’ALTA QUALITÀ CONVINCE SEMPRE DI PIÙ

In linea con la categoria – secondo il Team Zespri Italia –anche il segmento dei kiwi ha evidenziato una contrazione dovuta sia alla differente evoluzione delle abitudini d’acquisto dei consumatori post Covid sia al contesto macroeco-

Piano quinquennale d’innovazione

Apofruit Italia è da sempre attiva nell’innovazione varietale che interessa diversi prodotti della gamma proposta dalla cooperativa. «In linea con questa strategia – spiega Gianluca Casadio, responsabile marketing – abbiamo presentato recentemente un piano quinquennale d’innovazione che vede coinvolti, in riferimento agli ultimi mesi, il kiwi VerdeDivo la cui gestione è in esclusiva a New Plant che ne ha sublicenziato la produzione e la commercializzazione ai propri soci tra i quali Apofruit, la mela Candine di cui detieniamo in esclusiva per l’Italia la produzione e la commercializzazione, la pera Fred, il kaki Maxim e il mini peperone senza semi Angello/Solarelli».

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TREND E CONSUMI

Brio: “Il nostro bio sostenibile, certificato e dal gusto vero”

Sviluppare l’agricoltura biologica, preservare la biodiversità e la natura, tutelare la salute orientando la propria attività a un modello economico sostenibile che metta al centro i produttori e la crescita delle loro aziende: è questa la mission di Brio, realtà specializzata nella commercializzazione di ortofrutta biologica.

biologica ma Brio ha ottenuto anche le principali certificazioni nazionali e internazionali e aderisce a sistemi certificativi biodinamici richiesti per operare in specifici mercati.

Sul fronte della sostenibilità, oltre alla scelta di utilizzare soluzioni di packaging sostenibili e monocomponente con alto contenuto di servizio (plastic free, vassoi 100% riciclabili in carta riciclata, certificazione FSC, film plastici e flow pack biodegradabili e compostabili), l’impegno di Brio è massimo anche nella tutela di persone e comunità.

Partner delle principali insegne della Grande Distribuzione italiana ed estera, Brio si propone a scaffale sia con propri brand in esclusiva (in particolare, Alce Nero per cui l’azienda cura la gamma di ortofrutta fresca caratterizzata da varietà di elevata qualità sensoriale) sia come co-packer a marchio del cliente.

443 aziende agricole dislocate in 14 regioni italiane, per un totale di 1.700 ettari che producono oltre 45.000 tonnellate di frutta e verdura bio: dalla semina al campo, dalla raccolta al confezionamento, per far sì che i prodotti di Brio raggiungano l’eccellenza e garanzie di freschezza, sapore e maturazione adeguate ai massimi standard, oltre 400 addetti e tecnici seguono le aziende socie lungo l’intera filiera produttiva. Un’attenzione alla qualità che si concretizza in controlli capillari delle aziende e visite in campo da parte di tecnici agronomi specializzati e analisi in laboratori riconosciuti a livello internazionale. In questo modo non solo si garantisce il rigido rispetto del disciplinare di coltivazione www.briospa.com

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

nomico poco favorevole: «Queste variabili hanno inciso sulla numerica degli acquirenti e sul volume medio d’acquisto. Abbiamo constatato che anche in questo scenario il nostro marchio, grazie alla crescente notorietà del brand, rimane una scelta costante del consumatore e che durante la stagione commerciale la penetrazione della varietà SunGold di origine neozelandese è aumentata di 5 punti. Centro della nostra attività, in questi mesi, è avvicinare i nuovi consumatori e continuare a mantenere fedeli coloro che già conoscono e apprezzano il valore genuino e sano dei nostri kiwi attraverso la varietà SunGold, prodotto di qualità premium riconosciuto per il suo irresistibile gusto dolce e succoso. A tal proposito abbiamo lanciato la nuova piattaforma web “Zespri Kiwi Lovers” che mira a intercettare, premiare ed emozionare tutti gli amanti dei nostri prodotti con contenuti creativi esclusivi e premi».

Un grande lavoro di selezione

Per quanto riguarda le varietà Club, Melinda è impegnata da anni nella selezione di prodotti altamente distintivi in grado di garantire un valore aggiunto al consumatore: «Parliamo di Dolcevita – spiega Paolo Gerevini – il mondo delle mele marcatamente dolci del Consorzio, di Morgana la mela estremamente succosa oppure di SweeTango la mela che grazie alla sua particolare croccantezza e succosità ricorda l’estate a ogni morso. Per queste mele abbiamo sviluppato un piano marketing specifico che prevede anche uno spot televisivo dedicato per ognuna di esse».

LE NUOVE VARIETÀ DI MELE RINVIGORISCONO IL MERCATO

Dopo un andamento molto accelerato della domanda causato dalla pandemia – secondo Paolo Gerevini, direttore generale di Melinda – nel 2022 i consumi di mele si sono regolarizzati, con qualche leggera flessione verso il basso negli ultimi mesi: «Per quanto riguarda le nuove tendenze di consumo ciò che ravvisiamo, soprattutto nei più giovani, è un particolare interesse verso le nuove varietà di mela, che permettono di vivere un’esperienza di consumo più evoluta grazie ad alcune caratteristiche organolettiche superiori. Da anni lavoriamo alla selezione di nuove varietà distintive puntando sempre più sullo sviluppo di mele che incontrino i bisogni di un consumatore evoluto. Un esempio è il nuovo brand Melinda Dolcevita, un marchio unico che identifica tutte le mele spiccatamente dolci del Consorzio. In termini di servizio, invece, dopo la nascita del Melinda Lab, puntiamo a espanderci nel mercato del trasformato, una realtà ad altissimo potenziale di crescita vista l’importante domanda da parte del consumatore di prodotti sani, gustosi e comodi da mangiare anche fuori casa».

TREND E CONSUMI 9

I prodotti bio

in difficoltà, ma il consumatore non rinuncia a salute e sostenibilità

La congiuntura economica non ha risparmiato nemmeno i prodotti biologici e – secondo i dati dell’Osservatorio di Mercato di Cso Italy – da gennaio a settembre del 2022 le vendite di frutta e verdura bio non sono andate oltre le 235mila tonnellate contro le 260mila dello stesso periodo dell’anno precedente, con una contrazione di circa il 10% nonostante il prezzo medio sia salito soltanto del 2%. Le scelte salutistiche e sempre più sostenibili dei consumatori, però, non sono in discussione e continuano a rappresentare fondamentali driver d’acquisto.

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IL BIOLOGICO CHIEDE PIÙ

COMUNICAZIONE IN GDO

Secondo Paolo Pari, direttore di Almaverde Bio, oggi il biologico è protagonista indiscusso delle strategie europee del Green New Deal, «anche se la congiuntura economica globale e nazionale, associata ai noti temi dei rincari energetici e della stretta al potere d’acquisto delle famiglie, ha creato indubbiamente un freno allo sviluppo dei consumi che è andato a riflettersi anche sul bio. Gli aspetti valoriali del biologico, in particolare salutistici e di sostenibilità ambientale, sono tuttora in primo piano come driver di acquisto, ma in questo momento serve una maggiore comunicazione in Gdo, che sia puntuale ed efficace, e un’ampiezza di gamma in grado di garantire la scelta del consumatore. Per questo abbiamo rafforzato ulteriormente la presenza delle Isole Almaverde Bio in Gdo, spazi monomarca autogestiti con una grande scelta di prodotti, dal libero servizio al confezionato. Le nostre isole hanno dato segnali molto positivi, soprattutto perché consentono di declinare l’offerta in modo tale da essere molto competitiva per i consumatori».

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BIO E SALUTE
La qualità delle materie prime, la naturalità e la genuinità del prodotto, l’assenza di conservanti sono fattori che oggi in modo crescente condizionano le scelte del consumatore.
L’arancia più succosa per la tua spremuta SUCCOSITÀ GARANTITA METODO INNOVATIVO SELEZIONATE UNA ADUNA VIENI A TROVARCI HALL 2/2, STAND C30

TORNA A CRESCERE IL PESO DELLE BANANE SFUSE

Secondo Cristina Bambini, responsabile marketing di Dole Italia, si può parlare per il 2022 di un trend favorevole delle banane, le quali hanno registrato un discreto andamento a valore rispetto all’anno precedente: «Da gennaio a settembre si è verificata una buona crescita nella frequenza di acquisto (+3,7%), mentre a livello di distribuzione i canali più rilevanti e che attraggono maggiormente i consumatori continuano a essere i supermercati e i discount, i quali segnano entrambi un miglioramento rispetto al 2021. In lieve ripresa anche gli ipermercati. Per quanto riguarda il packaging, invece, si è avuto un riassestamento della situazione dopo la notevole crescita del confezio nato nel periodo della pandemia, con le banane sfuse che sono pas sate dal 68,1% al 73,3% di share a volume nel periodo tra settembre 2021 e settembre 2022 (fonte: Gfk Panel Consumatori)».

Non solo banane

Il core business di Dole è rappresentato anche dall’ananas. «In particolare, quest’anno abbiamo rafforzato la nostra gamma inserendo nell’assortimento l’ananas biologico – spiega Cristina Bambini – sulla scia degli esiti sorprendenti già ottenuti con le banane bio. Una chiave di segmentazione del mercato e una grande opportunità di sviluppo, al fine di ampliare il bacino di consumatori e soddisfare ogni esigenza. Altra grande novità è l’ananas Golden Selection, un prodotto maturato più a lungo sulla pianta, selezionato esclusivamente in campo e sistemato in “verticale” in un cartone creato ad hoc, al fine di preservarne ancor di più ciuffo, luminosità della polpa e dolcezza».

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BIO E SALUTE

IL TREND SALUTISTICO CONTINUA A GUIDARE IL MERCATO

Per Martina Boromello, responsabile marketing e comunicazione di OrtoRomi, la tendenza salutistica continua a essere forte e a guidare il mercato: «La qualità delle materie prime, la naturalità e la genuinità del prodotto, l’assenza di conservanti sono fattori che oggi in modo crescente condizionano le scelte del consumatore. Se prendiamo i nostri estratti di frutta e verdura, ad esempio, notiamo come le referenze che contengono superfood (zenzero, melagrana, avocado, mirtillo) siano le più apprezzate. Per noi il 2022 è stato un anno ricco di iniziative e progetti, tra cui la nostra campagna multicanale “OrtoRomi, la mia scelta di benessere” con una testimonial d’eccezione, la campionessa olimpica di nuoto Federica Pellegrini, e l’aggiornamento dei packaging di tutti i prodotti in chiave di attualità, chiarezza e trasparenza. Inoltre, siamo in piena stagione per i radicchi marchiati Igp, nostro fiore all’occhiello della produzione invernale: un gioiello della nostra tradizione agricola, protetto dal Consorzio di Tutela del Radicchio Rosso di Treviso e Radicchio Variegato di Castelfranco, che vogliamo valorizzare e far conoscere anche fuori dal Veneto».

Oggi il biologico è protagonista indiscusso delle strategie europee del Green New Deal.

LA BANANA COME SCELTA SANA E GUSTOSA

Il 2023, secondo Costabile Romano, direttore commerciale di Chiquita in Italia, sarà un anno pieno di incognite per via di uno scenario internazionale complesso: «Ciononostante rimaniamo fiduciosi, poiché negli ultimi anni il comportamento dei consumatori si è orientato sempre di più verso alimenti sani e di qualità, senza sacrificare però il gusto, e le banane godono di un vero e proprio appeal di massa essendo considerate un prodotto di base della dispensa nel mercato globale, sia come gustoso snack consumato da solo sia come ingrediente di una ricca varietà di ricette. Il nostro focus è e resterà sempre la qualità del prodotto, il controllo della filiera e le tecniche di coltivazione sostenibili, che stanno diventando sempre di più i veri driver di scelta dei consumatori nelle decisioni di acquisto. Non a caso, ancora oggi, dopo moltissimi anni di attività, Chiquita continua a essere considerata la banana preferita degli italiani, che ne riconoscono la qualità superiore e il gusto inconfondibile, certificati dallo storico Bollino Blu».

15 BIO E SALUTE

La comunicazione accompagna il consumatore oltre la convenienza

In un periodo estremamente complicato in termini economici come lo scorso anno il potere d’acquisto dei consumatori si è ridotto in maniera importante, perciò la ricerca della convenienza ha di certo condizionato anche la spesa ortofrutticola delle famiglie italiane. In questo scenario la comunicazione e le attività promozionali delle aziende veicolate nei diversi canali sono risultate essenziali per mettere in risalto e consolidare l’immagine di frutta e verdura di maggiore qualità e a più alto valore aggiunto.

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SI INTENSIFICANO LE ATTIVITÀ PROMOZIONALI

Nel 2022, dopo anni di crescita per tutto il comparto, si è assistito a un calo dei consumi di ortofrutta biologica. «In questa situazione, la nostra azienda ha scelto di concentrarsi sui prodotti considerati maggiormente strategici – afferma Luca Zocca, marketing communication consultant di Brio – riducendo l’assortimento e agendo sul prezzo per essere più competitivi. Parallelamente abbiamo intensificato le attività promozionali con l’obiettivo di rilanciare e stimolare i consumi, seppure nel clima di incertezza generalizzata che ha colpito il Paese. Sul fronte promozionale, abbiamo scelto di operare con grande attenzione anche sui mercati esteri, in particolare su quello tedesco. Ne è testimonianza la recente azione, all’interno del progetto europeo Made in Nature di cui siamo azienda partner, che nella prima settimana di gennaio 2023 ha valorizzato e promosso il kiwi verde bio italiano nei punti vendita della catena Tegut (marchio storico tedesco sinonimo di biologico di qualità), con espositori e flyer dedicati, registrando come già nel 2022 ottimi riscontri da parte dei consumatori».

L’ananas protagonista di un progetto di cooperazione

Brio è impegnata nel progetto di cooperazione internazionale “Ananas Dolcetto”, che terminerà nel 2023. «Grazie a questa iniziativa – spiega Luca Zocca – abbiamo favorito lo sviluppo delle comunità di produttori in Togo, creando nuove opportunità di lavoro, formando gli agricoltori e permettendo a tanti di loro (in particolare a donne e giovani) di conseguire le certificazioni Bio e Fairtrade, che hanno consentito e consentiranno di valorizzare al meglio l’ananas Dolcetto sul mercato globale. Inoltre, abbiamo dato la possibilità a decine di migliaia di consumatori italiani di scoprire e apprezzare questo prodotto unico e “buono” da ogni punto di vista».

COMUNICAZIONE 17

Siamo pronti ad accogliervi per condividere con voi percorsi di innovazione sostenibile e continuare a crescere insieme

food people

HALL 16

planet energy

I FUNGHI FRESCHI CONQUISTANO I CONSUMATORI

Diego Romanini, ad di Versilfood, spiega che nel 2022 durante la prima fase di raccolta, quella definita estiva, i funghi sono risultati scarsissimi a causa della siccità, anche se poi si sono verificate nascite massicce nella seconda fase, quella più importante, definita autunnale: «Per quanto riguarda le tendenze di mercato, lo scorso anno le vendite di funghi sono aumentate, soprattutto di quelli freschi, un andamento positivo dovuto alle proprietà benefiche di questi tesori del bosco e alla loro versatilità, caratteristiche sempre più importanti per i consumatori. Nel 2022 abbiamo puntato moltissimo sulla comunicazione attraverso contenuti di qualità realizzati con i nostri partner di settore: con la foodblogger Kata in the Kitchen proponiamo ricette gustose e facili da ricreare, con la nutrizionista Elisabetta Macorsini promuoviamo una corretta alimentazione per il benessere generale della persona, mentre con l’esperto di funghi Riccardo Romanini raccontiamo tutte le caratteristiche dei porcini e tante curiosità legate al mondo del sottobosco».

L’IMPORTANZA DI UNA FILIERA VERTICALMENTE INTEGRATA

Secondo Raffaele Spreafico, ad di Spreafico, in un mercato come quello del 2022 che ha evidenziato una contrazione dovuta a fattori principalmente esogeni, l’andamento delle vendite della sua azienda è stato sopra la media, con alcune dinamiche interessanti spinte dalle nuove tendenze di consumo: «La crescita ormai costante dell’avocado Hass e del segmento delle clementine/mandarini, in cui la nostra azienda eccelle grazie alle performance del mandarino Tango, ne sono un esempio. Abbiamo inoltre riscontrato la ripresa della IV gamma con valori che si attestano a quelli pre pandemia. Da sempre puntiamo sulla nostra filiera verticalmente integrata, all’interno della quale le relazioni consolidate con partner di

Nuova campagna per consolidare l’immagine del prodotto

Altro importante obiettivo dell’azienda è la valorizzazione del percepito della frutta per il consumatore. «In quest’ottica – spiega Raffaele Spreafico – stiamo lavorando al consolidamento dell’immagine di un nostro prodotto di punta come la pera Angys attraverso una cospicua campagna di comunicazione che vedrà coinvolti diversi canali quali spot radio, concorsi, campagne social e “drive to store”. Non meno rilevante il nostro impegno verso la sostenibilità, con particolare attenzione alla scelta di packaging che vadano incontro alle richieste del consumatore e alle dinamiche del

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COMUNICAZIONE

fRùLlATaMENte FresCO!

Polpa di frutta fresca al naturale frullata e lavorata a freddo.

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ogni origine garantiscono prodotti certificati e di qualità. Grazie a questa esperienza, dal campo alla distribuzione, anche quest’anno abbiamo puntato su progetti innovativi come la pera Fred, sull’offerta di prodotti qualitativamente superiori tra cui il mandarino Tango, la frutta esotica con particolare riferimento all’avocado Hass e i piccoli frutti».

APPROCCI INNOVATIVI E QUALITÀ GIOCANO UN RUOLO

FONDAMENTALE

Secondo Kurt Ratschiller, direttore commerciale di Vip, gli acquisti di mele nel 2022 non hanno raggiunto i livelli abituali: «Le spiegazioni sono diverse e vanno dagli effetti negativi della crisi economica alle temperature troppo calde che non hanno agevolato il consumo delle mele. Ciononostante, finora siamo soddisfatti con il piano di decumulo e, anche in uno scenario complicato, prodotti premium come la nostra mela a polpa rossa Kissabel hanno performato piuttosto bene. Questo vuol dire che con approcci innovativi e garantendo un’elevata qualità il consumatore è ben disposto a pagare un prezzo un po’ più alto, perciò è necessario lavorare in questo senso anche per altre varietà. Spesso le mele sembrano tutte uguali e se, soprattutto in periodi così difficili in termini economici, non investiamo in attività di comunicazione il consumatore cerca ancora di più la convenienza e si limita al prodotto che conosce. Grazie al mix tra campagna sui media e degustazioni nei punti vendita, ad esempio, alcuni dei nostri clienti sono addirittura riusciti a raddoppiare le vendite della nostra Envy».

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COMUNICAZIONE
Col ridotto potere d’acquisto dei consumatori, la comunicazione è essenziale per consolidare l’immagine di frutta e verdura a più alto valore aggiunto.

Il packaging di frutta e verdura tra servizio e anima green

In un’annata piuttosto complicata per le vendite di ortofrutta i prodotti confezionati hanno accusato molte meno difficoltà rispetto alle categorie a peso libero e – secondo le rilevazioni NielsenIQ – da gennaio a novembre 2022 nei negozi della distribuzione moderna tra la frutta a peso imposto spiccano le performance di albicocche, mele e frutti esotici, mentre tra le verdure la IV e V gamma evidenziano una marcia in più. Oltre alla componente di servizio, questi prodotti sono caratterizzati da packaging sempre più innovativi e sostenibili.

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LA IV E V GAMMA CONTINUANO A ESSERE PREMIATE DAI CONSUMATORI

Per Andrea Battagliola, presidente di La Linea Verde, dopo il rimbalzo del 2021 sarebbe stato plausibile attendersi un 2022 più “tranquillo” e invece si è verificata una crescita importantissima di tutto il prodotto di servizio, in particolare nel fresco: «In generale si avverte una crescente consapevolezza dei consumatori in merito all’importanza di alimentarsi in maniera genuina ed equilibrata e da questo deriva l’ascesa dei prodotti a base vegetale. Nel mercato di IV e V gamma certamente risulta premiante la componente di servizio che si traduce in praticità e risparmio di tempo, aspetti importanti per i consumatori. Noi che dell’innovazione facciamo una bandiera e che, in questo modo, contribuiamo a far evolvere tutto il comparto, riteniamo che i consumatori siano anche piuttosto ricettivi alle novità, curiosi di provarle soprattutto se proposte da “love brand” come DimmidiSì, che costituiscono una vera garanzia. Da sottolineare le performance particolarmente positive nel 2022 delle nostre insalatone arricchite che abbiamo valorizzato inserendo ingredienti premium».

Un team dedicato al packaging

Il packaging è sicuramente uno degli elementi distintivi di La Linea Verde e su cui l’azienda investe continuamente. «Il nostro Packaging Solution Team è un gruppo interfunzionale interno all’azienda – spiega Andrea Battagliola – focalizzato sul trovare nuove soluzioni, sempre più green, per ridurre progressivamente l’impatto che imballaggi e packaging hanno sull’ambiente. Ovviamente l’innovazione di prodotto è un tema cruciale: ogni anno la nostra gamma è rivista e integrata, perché il nostro impegno è quello di dare sempre soddisfazione a esigenze e gusti dei consumatori in continua evoluzione».

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PACKAGING

Con l’innovazione sostenibile firmata Epta. Una visione applicata alle nostre soluzioni, che interpreta il nostro modo di essere e di operare. E che assicura un’efficienza a tutto tondo, in sintonia con le esigenze dello store di oggi e di domani.

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MATERIALI SEMPRE PIÙ GREEN E PERFORMANTI

Mario Mercadini, responsabile marketing di Sorma Group, afferma che l’ortofrutta, da settore unbranded, ha compreso nel corso degli anni l’importanza della marca come strumento di riconoscibilità e fidelizzazione dei consumatori: «In questo percorso il packaging ha assunto un ruolo importante per comunicare il brand, gli aspetti distintivi del prodotto e per renderlo visibile nel reparto ortofrutta. A ciò si è aggiunta l’esigenza di confezioni sostenibili, perciò l’industria del packa ging ha dovuto rispondere a tutte queste necessità. Grazie a costanti investimenti in R&S noi lo abbiamo fatto proponendo due linee di rete, la prima delle quali è Sormapeel, in cui la componente in plastica è stata ridotta del 40% grazie all’introduzione di una banda in carta Fsc facilmente separabile in ottica di riciclo. Sormapaper è invece la linea di packaging al ternativa alla plastica: rete in cellulosa e carta certificate Fsc completamente riciclabili in grado di portare fino a 2 kg di peso. La banda in carta può ospitare tutte le informazioni sul prodotto e dare spazio al brand, mantenendo invariata la shelf life e consentendo una visibilità completa del contenuto».

TECNOLOGIA NEL PACKAGING E NEI PROCESSI PRODUTTIVI

Giulio Gherri, ceo di ParmaFood Group, afferma che il 2022 è stato un periodo ricco di tante novità, nonostante la sua azienda operi nel mondo dell’ortofrutta solo da un paio d’anni: «Abbiamo presentato sul mercato nuovi prodotti e nuovi packaging, ma soprattutto diverse proposte innovative conseguenti all’applicazione della tecnologia delle alte pressioni Hpp (High Pressure Processing) che consente agli ortofruttico li di rimanere crudi, freschi e con tutte le caratteristiche organolettiche, il colore e il profumo tipici del prodotto come natura crea. Le fiere di settore come Marca a Bologna appena terminata, ma anche le prossime Fruit Logistica a Berlino e Gulfood a Dubai saranno l’occasione per presentare importanti novità di prodotto, tra cui la pouch di purea di frutta cruda, l’insalata di frutta con 35 giorni di shelf life, i condimenti crudi per la pasta, solo per citarne alcune. Proposte che consentiranno alla nostra linea Fresche Idee di conquistare una posizione di rilievo nel segmento ortofrutta».

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PACKAGING
In un’annata piuttosto complicata per le vendite di ortofrutta i prodotti confezionati hanno accusato molte meno difficoltà rispetto alle categorie a peso libero.

L’ECONOMIA CIRCOLARE GUIDA

L’INNOVAZIONE DEL PACKAGING

Il consumatore finale – secondo Giovanni Donini, sales manager foodservice and fresh food packaging di Ilip – è sempre più attento alla sostenibilità ambientale, in particolare quando si tratta dell’origine e fine vita del prodotto che acquista: «La nostra azienda è ben preparata per poter rispondere a questa tendenza, attraverso una politica produttiva basata sulle 3 R: riduzione dell’uso delle materie prime e dello spreco alimentare, riciclo degli imballaggi in plastica per poterli riutilizzare nell’ottica dell’economia circolare e risorse rinnovabili come le bioplastiche. Tra i prodotti su cui abbiamo puntato nell’ultimo anno rientrano quelli del progetto Sprint, dedicato allo sviluppo di nuovi packaging su misura, creati su richiesta del cliente. Si tratta di imballaggi innovativi con caratteristiche di design, funzionalità e prestazioni di conservazione oltre gli standard, come EzySplit, il primo cestino ibrido in plastica riciclata e cartone per il confezionamento di frutta premium: grazie al supporto in cartoncino, che garantisce un’ottima consistenza, abbiamo potuto alleggerire la componente in plastica del 45%».

PACKAGING

Tante soluzioni p er un reparto ortofrutta tecnologico e sostenibile

I reparti ortofrutta dei punti vendita della distribuzione moderna sono sempre più ricchi di soluzioni tecnologiche e innovative in grado non solo di garantire un’adeguata conservazione ed esposizione dei prodotti, ma anche di migliorare la customer experience all’interno dello store. Queste attrezzature sono dotate di tecnologie avanzate, hanno elevate performance energetiche, sono realizzate con materiali a basso impatto ambientale e con design che contribuiscono a caratterizzare l’estetica del reparto.

STORE IPER TECNOLOGICI PER RIMANERE COMPETITIVI

Un trend particolarmente in evidenza negli ultimi mesi – secondo Vincenzo Parisi, direttore commerciale di Nicolis Project – riguarda i consumatori: «In questi due anni di pandemia hanno sviluppato un occhio sempre più attento alle peculiarità del processo produttivo, sono interessati al metodo di coltivazione, all’origine e alla storia dei prodotti, per cui è diventato fondamentale per i retailer riuscire a esprime qualità, sicurezza e trasparenza. In generale, il settore della vendita al dettaglio è in continua evoluzione e le nuove tecnologie e tendenze emergono costantemente, per cui è importante che le insegne si mantengano aggiornate con gli ultimi sviluppi per rimanere competitive. La nostra soluzione più richiesta negli ultimi mesi è senza dubbio l’etichetta elettronica Nebular, grazie alle sue caratteristiche tecniche eccezionali: la durata della batteria arriva fino ai 15 anni, ha un design super slim ed è l’unica sul mercato con grado di protezione Ip 68 (quindi compatibile con gli ultimi sistemi di nebulizzazione per il reparto ortofrutta)».

Esperienza in alta definizione nel reparto ortofrutta

Sono diverse le tecnologie progettate da Nicolis Project in grado di migliorare la customer experience all’interno dello store. «Tra le nostre soluzioni che hanno avuto una notevole richiesta da parte dei nostri clienti ci sono sicuramente quelle di digital signage – spiega Vincenzo Parisi – come Lumina, ad esempio, che con il suo display multimediale bifacciale permette di mostrare contenuti in alta definizione, an che video, nel reparto ortofrut ta. È una novità assoluta nel panorama italiano e ha da subito catturato l’attenzione di molti retailer».

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REAGIRE ALLE DIFFICOLTÀ CON PROCESSI ECOSOSTENIBILI

Monica Artosi, direttrice generale di Cpr System, evidenzia l’importanza della scelta che ha sempre caratterizzato la sua azienda, orientata alla valorizzazione di processi e produzioni con un’ottica di economia circolare: «Le difficoltà ovviamente non sono mancate per noi, già a partire dal periodo post Covid, con il reperimento della plastica per realizzare le cassette. Una situazione a cui si sono aggiunti i rincari di alcuni materiali per noi fondamentali, i problemi con i trasporti e infine la crisi energetica. Come sempre, però, dalle difficoltà nascono opportunità. Abbiamo modificato il nostro modo di lavorare revisionando i processi di produzione, intensificando l’attività del rigranulo e valorizzazando ancora di più l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili. È stato fondamentale il cambio di fornitori delle materie prime: considerato l’incremento dei costi della plastica, abbiamo deciso di acquistarla direttamente dai grandi produttori e non dai distributori italiani. Per fortuna avevamo iniziato questo nuovo processo già nel 2021 con il lancio della cassa Redea e devo dire che si è rivelata una strategia vincente».

Nuove casse dal progetto del rigranulo

Il desiderio di Cpr System di rendere le proprie attività ancora più sostenibili ha dato una grande spinta all’utilizzo del rigranulo. «Anche questo progetto, come i fondamentali cambiamenti effettuati nella logistica aziendale per poter risparmiare su gas ed energia elettrica, era già in programma – spiega Monica Artosi – ma la gravità della situazione generale ci ha convinto a velocizzarlo e per questo abbiamo iniziato a rigranulare le vecchie casse verdi per trasformarle in nuove Redea, con un grande risparmio in termini di materie prime».

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ATTREZZATURE

SPAZIO A SOLUZIONI IN GRADO DI CREARE ATMOSFERE

Giorgio De Ponti, product strategy manager di Epta, afferma che il 2022 ha fatto registrare una diminuzione del consumo di frutta e verdura da parte delle famiglie italiane e, tra i canali distributivi, è la Gdo a detenere le quote di maggioranza con il 75% dei volumi totali di vendite: «Analizzando più a fondo le tendenze del mercato e le abitudini dei consumatori, si nota una superiore richiesta di referenze di qualità da inserire nella dieta alimentare. Aumenta, inoltre, la domanda di prodotti della IV gamma, soprattutto se caratterizzati da una minima alterazione in termini di proprietà organolettiche. Per rispondere ai bisogni di una clientela sempre più esigente, i retailer ricercano banchi refrigerati e installazioni che possano sia garantire una shopping experience coinvolgente sia preservare al meglio i prodotti freschi. Una nuova narrativa del design del punto vendita, in cui le nostre soluzioni sono in grado di creare atmosfere e arredi che raccontano il cibo nella sua forma migliore».

Un banco invisibile

Tra gli arredi di spicco proposti da Epta per l’ortofrutta, con il marchio Costan, si distingue il verticale GranVista Next, della famiglia GranFit. «Disponibile in versione Open e Closed, con porte a tutt’altezza – spiega Giorgio De Ponti – il banco assicura la migliore visibilità di frutta e verdura, rendendosi invisibile agli occhi dei consumatori. Il suo design contempora neo si coniuga con l’attuale ricerca di sostenibilità ed efficienza: GranVista Next utilizza la Co2 come refrigerante naturale ed è con notato da performance energetiche che lo posizionano in classe B. Offriamo anche uno speciale allestimento scenografico per le referenze packaging-free, il modello Season, studiato per una presentazione ancora più d’effetto».

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GRANDE ATTENZIONE ALL’ESTETICA DEL REPARTO ORTOFRUTTA

Il reparto ortofrutta – secondo Graziano Zucchini, direttore vendite Italia di Intrac del Gruppo Arneg – è un settore in costante evoluzione, uno di quelli più curati all’interno dei punti vendita: «La maggior parte dei gruppi della grande distribuzione ha dei propri format con una grande attenzione ai sistemi espositivi e all’estetica del reparto. Negli ultimi anni abbiamo lavorato molto, con un team ad hoc, allo studio di nuove soluzioni per seguire le esigenze commerciali ed espositive delle insegne della Gdo e oggi possiamo offrire una gamma molto ampia di prodotti, come le bancarelle: fisse o reclinabili, con singolo piano o pluripiano, posizionabili a parete o a centro stanza, immobili o carrellate. E ancora, isole centrali componibili, soluzioni integrabili con elementi refrigerati, mobili complementari. Poniamo particolare attenzione anche alla scelta dei materiali con strutture metalliche verniciabili, piani espositivi in acciaio inox e una vasta gamma di finiture in legno. Inoltre, offriamo la possibilità di studiare l’ambientazione e la comunicazione dell’intero reparto».

Una bancarella altamente versatile

Intrac offre tante soluzioni espositive per la vendita di frutta e verdura. «La bancarella modello Iso è stata pensata e sviluppata per ottimizzare gli spazi espositivi e i percorsi all’interno del punto vendita – spiega Stefano Marcante, design & marketing manager – con possibilità di conformazione a isola oppure a parete. I suoi punti di forza sono l’alta capacità espositiva, con ben quattro livelli di carico, a fronte di un ingombro contenuto. Tutti i ripiani sono regolabili in altezza e possono essere posizionati, a seconda delle esigenze, sia orizzontali sia inclinati, e possono essere illuminati con plafoniere a led».

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