LUGLIO/AGOSTO 2021
INTERVISTA Patrizio Podini: “L’unico segreto è il lavoro”
SUCCESSI Selex Gruppo Commerciale: +4,1% nei primi quattro mesi del 2021
Sostenibilità e salutismo guidano il carrello della SPESA
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SOMMARIO DMM
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Editoriale Spunti di riflessione post Covid
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Cover Sostenibilità e salutismo guidano il carrello della spesa
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Finanza Il 2021 sarà un anno di espansione e consolidamento
72 Digital Club/Retail La guerra delle informazioni
Intervista Patrizio Podini: “L’unico segreto è il lavoro”
74 Real estate Tendenze globali nel mercato Retail
Successi Selex Gruppo Commerciale, +4,1% nei primi quattro mesi del 2021
76 Customer Lavorare con il futuro: scenari
20 Retail Innovation Bocage, Francia 22 Mercati Insaporitori: aromi e spezie protagonisti in cucina 35 Imprese La Pizza+1 si unisce ad Aksìa Group 36 Focus Carne, cresce l’impegno per la sostenibilità 52 Soluzioni in vetrina L’evoluzione del comparto parte dalla corretta esposizione 54 Mercati Marmellate e spalmabili dolci alzano l’asticella della qualità
78 Mercati Intimo e calzetteria sempre più ecosostenibili 81 Carriere Arte del mestiere e customer satisfaction: cosa cerca oggi la moderna distribuzione? 83 Tecnologistica Kellogg integra nel packaging una tecnologia per non vedenti e ipovedenti Still, una flotta per la logistica di NewCoop 84 News 85 Video e podcast 87 Prossimamente
L’anno scorso le vendite nella distribuzione moderna sono cresciute mediamente del 4%, ma i valori legati alla sostenibilità hanno fatto meglio. Superando l’impatto della pandemia. DM Magazine Supplemento mensile di Distribuzione Moderna Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano Registrazione n° 52 del 30/1/2007
Responsabile editoriale Stefania Lorusso
Progetto grafico Silvia Ballarin
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EDITORIALE DMM
SPUNTI di riflessione post COVID
L’Osservatorio di Federdistribuzione, ricerca sui consumi, le nuove abitudini di acquisto e gli stili di vita svolta in collaborazione con Pwc e recentemente pubblicata, evidenzia come nel corso della pandemia da Covid 19 si siano sviluppate e consolidate alcune tendenze con le quali il retail ha già iniziato a confrontarsi ma che sempre più dovranno essere al centro delle strategie delle imprese della distribuzione moderna. Il poderoso incremento delle vendite online, anche alimentari, è forse il fenomeno più eclatante in tal senso. Ma non è il solo. Delle “conferme” sono arrivate dalla crescente sensibilità ai temi della salute e del benessere, così come dalla sempre più diffusa attenzione alla sostenibilità, sia da parte delle aziende che degli stessi consumatori. Vi sono però due ambiti nei quali riteniamo che le insegne della Gdo abbiano ancora tutto (o quasi) da imparare e da fare. Il primo riguarda quello che nella ricerca di Federdistribuzione viene definito come “personalizzazione del servizio”. Stiamo parlando qui della capacità di governare in modo efficace (e in qualche modo di condividere con gli stessi consumatori a fronte di benefit e di un’offerta sempre più personalizzata dell’offerta) il dato sulle abitudini di acquisto quale elemento essenziale e strategico per la messa a punto di nuovi modelli commerciali e di vendita. Non che le catene della distribuzione non abbiano iniziato a muoversi su questo versante della loyalty. Ma crediamo che ci sia ancora moltissimo da scoprire e da creare, prendendo spunto da ciò che fanno i big dell’ecommerce e dotandosi di efficaci infrastrutture informatiche. Il secondo ambito, del tutto inedito, ha a che fare con la “dimensione domestica” che nell’ultimo anno i paradigmi di consumo hanno assunto come conseguenza della diffusione dello smart working. La minore frequenza degli acquisti in store, l’incremento di quelli effettuati nei giorni feriali, l’accresciuta ricerca di negozi di prossimità registrata nell’ultimo anno e mezzo sono destinati probabilmente a ridimensionarsi, ma in quale misura è tutto da dimostrare. Starà alla capacità dei retailer prevederne gli sviluppi e forse anticiparli attraverso il ripensamento della propria rete e delle proprie strategie commerciali.
Stefania Lorusso, Responsabile Editoriale DM
DM MAGAZINE 3
COVER DMM
Sostenibilità e salutismo
guidano il carrello della spesa di Emanuele Scarci di Emanuele Scarci
L’anno scorso le vendite nella distribuzione moderna sono cresciute mediamente del 4%, ma i valori legati alla sostenibilità hanno fatto meglio. Superando l’impatto della pandemia.
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ell’anno della pandemia il carrello della spesa è sempre più verde, crescono i prodotti salutistici e quelli che richiamano all’italianità e alle tradizioni regionali. Il 2020 però ha improvvisamente appesantito il bilancio calorico, spezzando un trend decennale. L’anno scorso le vendite nella distribuzione moderna sono cresciute mediamente del 4%, ma i valori legati alla sostenibilità hanno fatto meglio. Superando l’impatto della pandemia. Secondo l’Osservatorio Immagino Gs1 Italy, nel 2020 le
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I RETAILER LANCIANO LA SFIDA DELLA SOSTENIBILITÀ La sostenibilità è uno dei trend più forti che guidano i consumatori nelle scelte. E i retailer si adeguano prontamente. Il gigante Carrefour ha fatto della sostenibilità e della transizione alimentare una bandiera: mira a sensibilizzare e diffondere buone pratiche lungo la filiera del cibo. In giugno è stata presentata la nuova edizione italiana delle due settimane della transizione alimentare, iniziativa promossa a livello globale dal 2020 che prevede il coinvolgimento dei fornitori per lo più italiani. Sono scelti per le loro caratteristiche di sostenibilità e che, attraverso la firma di un Patto di impegno e co-responsabilità, condividono l’obiettivo di lavorare in sinergia con il retailer francese. «La transizione alimentare rappresenta una scelta inevitabile per contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici, per tutelare il nostro pianeta e per favorire un consumo più responsabile – commenta Christophe Rabatel, amministratore delegato di Carrefour Italia –. La gdo ha un ruolo centrale nella ricerca di responsabilità sociale e per questo, Carrefour vuole essere un punto di riferimento per l’intera filiera, promuovendo momenti di confronto e di scambio virtuoso. In questo processo, si inseriscono Le Settimane della transizione alimentare che coinvolgono tutta la catena del valore, dai nostri fornitori, chiamati a firmare un vero e proprio patto di impegno sullo sviluppo sostenibile - fino ai nostri consumatori». E.S. DM MAGAZINE 5
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vendite nella distribuzione moderna di prodotti che richiamano la sostenibilità hanno superato i 10 miliardi di euro, +7,6%. E’ cresciuto anche il numero dei prodotti che fornisce informazioni sulla riciclabilità delle confezioni e conferma la sempre maggiore attenzione degli italiani. Infatti sono saliti a oltre 26 mila i prodotti di largo consumo, alimentari e non, che presentano sulle confezioni un richiamo alla sostenibilità. «La sostenibilità è presumibilmente un trend di lungo periodo, crescente e solido – commenta Marco Cuppini, research and communication director di Gs1 Italy –. Anche perché è il legislatore, compresa la Ue, che interviene frequentemente su un tema così sensibile. Peraltro nell’ambito della nostra ricerca ci siamo resi conto che la sostenibilità non è guidata solo dall’offerta ma anche dalla domanda: ci sono consumatori sensibili e informati». L’indicazione sulla riciclabilità delle confezioni è presente su oltre il 30% degli oltre 120 mila prodotti monitorati dall’Osservatorio Immagino Gs1 Italy. «Rispetto allo scorso giugno il numero dei prodotti che indicano in etichetta se e come riciclarne il packaging è cresciuto di +3% – aggiunge Cuppini –. E questa informazione paga: nel corso del 2020 sono aumentate le vendite dei prodotti che comunicano la riciclabilità del packaging, mentre, al contrario, il bilancio è stato negativo per chi non ha comunicato nulla». Come distinguere tra aziende sensibili alla sostenibilità e altre che se ne servono? «Sul tema le aziende si giocano la credibilità – risponde Cuppini –. Ciò detto possono esserci imprese che anticipano e altre che seguono il trend, ma tutte ci mettono la faccia. Poi è facile che quando un big della categoria imbocca una strada venga seguita dai follower. In generale però ci sono alcuni strumenti di livello europeo che consentono di misurare l’impegno reale dell’azienda». NOVITÀ ANCORA CALDE Nelle ultime settimane sono state lanciate alcune novità in tema di sostenibilità. Per esempio, la prima cialda compostabile al 100% di Caffè Borbone: smaltita nell’umido può essere utilizzata per la produzione di compost, adatto ad arricchire con elementi vitali i terreni. Il Consorzio italiano compostatori certifica il filtro in carta, che rende 6 DM MAGAZINE
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la cialda smaltibile nell’umido e quindi compostabile, mentre Aticelca (l’associazione dei tecnici cartari italiani) assicura la riciclabilità dell’involucro. Infine, il sacchetto e il cartone sono certificati Fsc, marchio della gestione forestale responsabile. La Molisana ha invece lanciato il nuovo pack in carta proveniente da foreste gestite in maniera responsabile e certificate Fsc, riciclabile nella carta al 100%. “Una scelta di natura etica” sostiene l’azienda di Campobasso che ha l’intento di ridurre sensibilmente la produzione di plastica pari a circa 230 mila kg annui. Le colle utilizzate sono a base di acqua e gli inchiostri non contengono solventi. Una scelta consapevole che ha coniugato l’attenzione per la natura e la bellezza della carta Kraft, dalla finitura leggermente ruvida. In generale, il governo italiano punta sul logo Made Green in Italy per orientare le iniziative verso l’utilizzo dell’impronta ambien41,3%
SENZA ANTIBIOTICI 12,6%
SENZA POLIFOSFATI SENZA GLUTAMMATO
10,5%
NON FRITTO
10,5%
SENZA ASPARTAME
10%
Variazioni % delle vendite a valore 2020/2019 nella Gdo
7,9%
SENZA ADDITIVI 6,4%
SENZA ZUCCHERI AGGIUNTI
5,3%
SENZA GRASSI IDROGENATI 4,8%
POCHE CALORIE
4,6%
SENZA OGM 2,9%
POCHI ZUCCHERI SENZA O POCO SALE
2,5%
SENZA OLIO DI PALMA
2,3%
SENZA COLORANTI
2%
POCHI GRASSI
1,5%
SENZA GRASSI SATURI
1,5%
SENZA COLORANTI
I numeri del Free from
1,2%
MEDIA
3,3%
Fonte: Osservatorio Immagino-Nielsen
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Insieme diamo una mano al futuro del Paese. Le insegne di Gruppo VéGé sono sempre più impegnate nella costruzione di una maggiore sostenibilità sociale, economica e culturale.
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COOP, I PIONIERI Marco Pedroni, presidente di Coop Italia, reclama una sorta di primato nell’aver anticipato scelte sostenibile che sono risultate abbastanza dolorose anche per il business. «Molti parlano ma fanno poco – passa all’attacco Pedroni –. Noi siamo stati i primi, per esempio, a eliminare gli antibiotici dai prodotti di origine animale. Tuttavia se si vuole davvero consumare il Bio vero è necessario che si accettino prezzi mediamente superiori del 20-30%». Nel 2019 Coop ha inoltre lanciato la campagna promozionale “Una buona spesa può cambiare il mondo”. Con il claim: scegliamo prodotti sicuri, che tutelano i diritti dei lavoratori e che rispettano il benessere degli animali e del pianeta. E Pedroni aggiunge: «Scegliendo i prodotti si possono fare scelte di sostenibilità e responsabilità sociale che aiutano il cambiamento. Ovviamente i primi a prendere impegni siamo noi di Coop, ma solo se i consumatori e i fornitori faranno altrettanto si può avere l’ambizione di migliorare l’ambiente. La nostra non è una scelta tattica, ma una convinzione di fondo su cui appoggeremo una strategia che coinvolge i nostri punti di vendita, il territorio e i soci attivi». E.S.
tale e valorizzare il made in Italy. E mira a un logo per rendere riconoscibili i prodotti. A questo scopo il Consorzio provolone Valpadana ha in approvazione una bozza di Regole di categoria di prodotto presso il ministero della Transizione ecologica che, una volta approvata, i produttori potranno ottenere il marchio Made Green in Italy: il processo aziendale sarà verificato da enti terzi accreditati per la certificazione. «Le aziende hanno accolto con grande interesse la proposta avanzata dal Consorzio – rimarca il presidente del Consorzio provolone di Valpadana Libero Giovanni Stradiotti –, consapevoli che l’adesione allo schema Made green in Italy rappresenterà la possibilità di comunicare i traguardi ambientali che l’azienda stessa si pone. Made green in italy è la prima certificazione di natura pubblica basata sulla metodologia europea Pef, attuata inserendo ulteriori requisiti di sostenibilità». Ma l’emergenza sanitaria ha rallentato i trend degli ultimi anni? «L’Osservatorio ci dice che i numeri sono cresciuti – risponde Cuppini – ma da altri punti di vista la pandemia ha forse raffreddato qualche andamento e gli investimenti: c’erano urgenze diverse. Anche per questo motivo mi sento di dire che la sostenibilità è un trend di lungo periodo». IL MONDO DEL FREE-FROM Dall’Osservatorio Immagino Gs1 Italy emerge che, tra gennaio e dicembre 2020, il mondo del “free from” ha sviluppato un giro d’affari vicino ai 7 miliardi di euro, in DM MAGAZINE 9
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crescita del +3,3%. A trainare la domanda sono stati, principalmente, i prodotti accompagnati dall’indicazione in etichetta di “senza antibiotici”, “non fritto”, “senza glutammato” e “senza additivi”. Buoni anche gli andamenti dei prodotti “senza zuccheri aggiunti”, “senza grassi idrogenati” e di quelli con “poche calorie”, a sottolineare l’interesse per la riduzione del consumo di zuccheri e di sale e, più in generale, della propensione a un’alimentazione più sana. In dettaglio, i prodotti con l’indicazione “senza conservanti” hanno siglato nel 2020 un giro d’affari in salita del +1,2%. A crescere di più sono stati prodotti di pasticceria, avicunicoli di quarta lavorazione, pane a lunga conservazione e panini, mentre tra quelli in calo spiccano merendine, snack dolci e creme spalmabili. I prodotti con l’indicazione “senza coloranti” hanno aumentato le vendite nella gdo del +2%, soprattutto grazie a cereali per prima colazione, biscotti tradizionali, pesce preparato panato surgelato e bevande base frutta. La spinta delle aziende a offrire prodotti con formulazioni più “semplici” e l’interesse dei consumatori per ricettazioni più “pulite” hanno alimentato la crescita di tutti i claim del mondo free from relativi all’assenza di singoli additivi o ingredienti. A cominciare dall’indicazione “senza additivi” le cui vendite sono balzate del 7,9%. Si tratta soprattutto di affettati e würstel. In buona vista anche i prodotti realizzati “senza glutammato”: il sell-out ha registrato +10,5%. Le due categorie hanno trainato anche la performance dell’indicazione “senza polifosfati”: +12,6%. RICH-IN TRAINATO DALLE PROTEINE Lo sviluppo del rich-in ha seguito, sostanzialmente, il free-from. Il business del richin cuba quasi 3,4 miliardi di euro, in crescita del +4,6% rispetto all’anno precedente. Molto meglio del +1,7% del 2019. A supportare la crescita registrata nel corso del 2020 è stato l’aumento della domanda (+5,9%) e tra i claim a brillare sono stati soprattutto Omega 3, proteine e fermenti lattici.Le vendite di “proteine” sono balzate del +9,4% su base annua, ossia due punti percentuali in più rispetto alla performance del 2019. Al balzo del sell-out hanno contribuito soprattutto salumi affettati e cubettati, yogurt greco, latte fermentato/kefir e fette biscottate. Oltre alle proteine,
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RICH-IN
OMEGA 3 10,1
Omega 3
PROTEINE 9,4
MAGNESIO CALCIO
FERRO
-2,3
-0,4
VITAMINE 1 POTASSIO
-3,3
8 IODIO
Variazioni % delle vendite a valore 2020/2019 nella Gdo
6 FERMENTI
LATTICI
1 3,1
INTEGRALE
4,3 3,5
FIBRE
ZINCO
Fonte: Osservatorio Immagino-Nielsen
l’altro best performer nell’area del rich-in è stato “Omega 3”, che ha registrato vendite in aumento del +10,1%, migliorando decisamente il +2,4% del 2019. Bene anche l’indicazione sul packaging “fibre”: +4,3% delle vendite. Si tratta di categorie come fette biscottate arricchite, surgelati vegetali naturali, zuppe e passati pronti, piatti pronti vegetali, crocchette. Il claim “integrale” invece ha seguito con un’accelerazione del giro d’affari del +3,1%, anche se meno brillante dell’anno precedente (+4,3%). IL BUSINESS DELLE INTOLLERANZE Apparentemente più piccolo il mondo delle intolleranze alimentari: nel 2020 celiaci, intolleranti al glutine o al lattosio hanno messo nel carrello della spesa prodotti per oltre 4 miliardi di euro, +4,6%, migliorando di due punti percentuali il risultato raggiunto l’anno precedente. Il claim principale resta “senza glutine”: +5% del sell-out. Soprattutto affettati, salumi cubettati, carne macinata, polpette, involtini, hamburger, spiedini, arrosti e maionese. L’altro grande filone dei prodotti per intolleranti è quello rappresentato dai prodotti dichiarati come “senza lattosio”: le vendite sono migliorate del +6,7% e riguardano affettati, salumi cubettati, würstel, sostitutivi del latte Uht e latte fermentato/kefir. Il secondo richiamo emergente è “senza uova”: lo si trova evidenziato su 178 prodotti (0,2% del totale) per una quota dello 0,1% sul valore delle vendite. Nel 2020 il loro giro d’affari è rimasto sostanzialmente stabile (+0,1% sul 2019) e pasta senza glutine, biscotti per l’infanzia, maionese e biscotti salutistici sono stati tra le categorie principali. A chiudere la panoramica dei prodotti destinati DM MAGAZINE 11
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CONAD E IL VALORE A proposito del maggior costo del prodotto sostenibile, Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad, spiega che «sostenibilità non è solo un prodotto, è certamente un costo. Tutti chiedono il prodotto sostenibile ma nessuno vuole pagare il prezzo di un investimento maggiore. Questo bisogna farlo capire a tutti». Conad dichiara che il 60% del prodotto a marchio ha un packaging riciclabile o che utilizza materiale proveniente da riciclo, privilegiando anche l’utilizzo di materiali biodegradabili o compostabili, di carta certificata proveniente da fonti sostenibili e prestando attenzione ai formati per ridurre i materiali non necessari. Forte attenzione anche al benessere animale, garantendo negli allevamenti delle aziende fornitrici condizioni superiori ai requisiti di legge, così come la completa tracciabilità dei prodotti e il ricorso a certificazioni nei prodotti a marchio a base di pesce. E.S.
a chi soffre di allergie o intolleranze alimentari è un altro claim “giovane”: si tratta di “senza lievito”, che accomuna 234 prodotti (0,3% del totale rilevato) e ha una quota dello 0,2% sulle vendite complessive del food. Nel corso del 2020 il sell-out di questo paniere è cresciuto del +3,7%, guidato dal successo delle farine, che sono anche tra i prodotti più importanti a valore, dietro i panetti croccanti e i sostitutivi del pane. PIÙ CALORIE COL VIRUS Nell’anno della pandemia, l’apporto nutrizionale medio della spesa alimentare degli italiani ha subìto un’ulteriore evoluzione frutto del cambio nel mix degli acquisti realizzati in supermercati e ipermercati. E’ aumentato il peso di grassi, proteine e grassi saturi, si è stabilizzato l’apporto di carboidrati ed è calata l’incidenza di fibre e zuccheri. Complessivamente, il valore calorico è aumentato del +1,4% su base annua, mentre nel 2019 era diminuito del -0,5%. Il maggior contributo al valore energetico si deve ai carboidrati, che ne rappresentano il 20,1%. Una performance dettata dal minor consumo di prodotti da ricorrenza (sia pasquali sia natalizi), caramelle, merendine, snack dolci, aranciata e altre bevande gassate compensato dall’apporto in crescita fornito da farine/miscele, pasta di semola, zucchero, prodotti di pasticceria, riso, latte Uht e pane a lunga conservazione. All’interno del mondo dei carboidrati nel 2020 è continuato il calo dell’incidenza degli zuccheri semplici, che contribuiscono per il 7,7% al valore nutrizionale. 12 DM MAGAZINE
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LA FORZA DEL TRICOLORE Funziona sempre meglio la bandiera italiana nel carrello della spesa. E rimane uno dei fenomeni più rilevanti nel largo consumo alimentare. Il made in Italy e le indicazioni geografiche Docg, Dop, Doc, Igp e Igt si ritagliano vendite per oltre 8,4 miliardi di euro. Il simbolo che funziona di più è la bandiera italiana: nel 2020 le vendite sono cresciute del 6,6%. Ma anche l’indicazione “100% italiano” funziona: +9,5%. La crescita è stata trainata da mozzarelle, affettati, latte Uht, pasta di semola, uova, passate di pomodoro, olio extravergine di oliva e farine. Infine, anche il generico “prodotto in Italia” ha colto nel 2020 vendite in crescita dell’1,2%, meglio del -1,2% del 2019. In aumento sono risultati il pesce preparato panato surgelato, le paste filate uso cucina e l’olio extravergine di oliva. Quasi lo stesso filone è quello dei prodotti che recano in etichetta l’indicazione della regione italiana da cui provengono. Nel 2020 hanno sviluppato circa 2,6 miliardi di euro di sell-out e hanno visto crescere il loro giro d’affari del +6,4%. La prima Regione presente sulle etichette si conferma il Trentino Alto Adige, ultima l’Abruzzo.n Senza latte
Le intolleranze alimentari Variazioni % delle vendite a valore 2020/2019 nella Gdo Fonte: Osservatorio Immagino-Nielsen
Media
11,4
Senza lattosio
6,7
Senza glutine Senza lievito Senza uovo
5 3,7 0,1
4,6
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INTERVISTA DMM
Patrizio Podini: “L’unico segreto è il lavoro” di Luca Salomone
Ha costruito un impero del discount, la sua MD Spa, solo nel 2020 ha macinato un +15% dal lato delle vendite, continuando a investire abbondantemente sullo sviluppo. Nato a Bolzano il 28 gennaio 1939, da una famiglia di
imprenditori dell’alimentare, Patrizio Podini ha costruito un impero del discount, la sua MD Spa, con circa 800 punti di vendita e un fatturato retail di 2,8 miliardi di euro (3,3 miliardi di consolidato), in costante crescita. Solo nel 2020 il gruppo ha macinato un +15% dal lato delle vendite, continuando a investire abbondantemente sullo sviluppo, cosa che farà, con ancora maggior forza, in questo 2021. Ma come ha fatto Patrizio Podini a costruire tutto questo? Con il duro lavoro di una vita, dice lui, ma anche con tante intuizioni geniali, come ci ha raccontato in esclusiva, accettando, per una volta, di parlare di sé, più che della sua creatura, anche se separare le due cose non è facile e nemmeno ne vale la pena, visto che MD è un fiore all’occhiello della distribuzione nazionale. Cavalier Podini, qual è stato, secondo lei, il vero colpo maestro della sua carriera? In realtà, devo ripeterglielo, non c’è nessun segreto speciale, se non nel lavoro, un lavoro che porto avanti, con devozione, da oltre 65 anni. Tuttavia, secondo me, a fare veramente la differenza è stata la decisione di ricominciare dal Sud. Mi spiego: dopo le
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esperienze distributive fatte al Nord e l’ingresso in Selex, dove sono stato presidente da luglio 1984 fino a gennaio 1992, ho deciso di concentrarmi sul Mezzogiorno, a partire da Napoli. Mi sono accostato alla città partenopea negli anni Ottanta, con la voglia di imparare e di conoscere il mercato, dove poi, nel 1994, ho fondato Lillo Srl insieme ad alcuni soci campani. Allora è parso strano a tutti che un uomo del Nord andasse alla conquista del Sud. Oggi il fatto è stato ampiamente digerito e consolidato e il mondo degli affari riconosce che è stata una vera intuizione. Ma perché proprio il Sud? Avevo venduto la mia azienda distributiva di Bolzano a gruppo Aspiag e, anche grazie al mio lavoro in Selex, avevo maturato saldi contatti con imprenditori meridionali, in particolare con Mida Cash, poi mio socio, che mi ha portato a innamorarmi di questi territori e di questa operazione. Ma non è stato solo amore: ho capito che a Napoli, dove il discount non c’era ancora, mi si aprivano grandi spazi per arrivare primo, rispetto ad altre aree, come il Nord Est, dove invece mi sarei dovuto accontentare di essere un semplice inseguitore. Ho potuto così sviluppare l’azienda con una grande tranquillità, almeno come imprenditore, visto che poi la mia vita non era certo semplice: allora i collegamenti aerei con la città partenopea erano pochissimi e sempre super prenotati. Partivo da Bolzano alle 3 e mezza del mattino, per prendere un volo alle 7 da Linate. Rimanevo 3 o 4 giorni a Napoli e poi facevo lo stesso iter per rientrare nella mia città natale, verso mezzanotte. Ma non mi è mai pesato, perché quando c’è la passione tutto diventa più semplice. Del resto, io sono fatto così e ancora oggi lavoro in questo modo, sulla prima linea. Negli anni Sessanta, in pieno boom economico, lei ha intuito - quando in Italia non se ne parlava ancora - tutto il potenziale del discount. Come ha fatto? Come lei sa la Germania è la patria del discount e io ho una salda cultura di derivazione tedesca e non solo perché sono nato a Bolzano, ma perché ho studiato e vissuto a Vienna. Così ho acquistato un’azienda che aveva costruito i primi supermercati della mia città e li ho trasformati velocemente in discount mettendo
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INTERVISTA DMM primi prezzi, casse moderne, e varie marche orientate alla convenienza, visto che allora non avevo ancora il potenziale per concedermi una mia marca. In seguito, ho aperto ad Abbiategrasso, Vigevano, Mortara. Mi sono allenato, insomma, per puntare poi, come ho detto, sul Sud, dove sapevo che non avrei trovato concorrenza. Il mio progetto era solido, sostenuto dalla fede imprenditoriale. E poi? E poi i soci e amici campani hanno lasciato l’azienda, in parte delusi da bilanci che non davano i frutti sperati, nonostante le nuove aperture piacessero molto al pubblico. A questo punto ho acquistato tutte le quote, continuando ad aprire e ad espandermi. Anni dopo, nel 2013, ho realizzato che era tempo di andare alla conquista del Nord e ho comprato LD Market da Gruppo Lombardini, un’operazione che mi ha permesso di aggiudicarmi, in un colpo solo, 330 punti vendita, raddoppiando la rete e arrivando a presidiare tutta l’Italia. E adesso? Adesso stiamo costruendo il 2021 e, anche se il mercato è in sofferenza, abbiamo fissato un piano di 47 aperture e 35 ristrutturazioni, supportato da 290 milioni di investimenti, più 95 per il completamento del polo distributivo di Cortenuova(Bergamo), ormai ai nastri di partenza. Aggiungo che, a fine maggio, le nostre performance superavano le previsioni e mi aspetto che, durante l’estate, le cose andranno anche meglio, visto che gli italiani, in parte liberati dal giogo del Covid, stanno prenotando le ferie e riscoprendo la voglia di consumare e acquistare. Come imprenditore cosa prevede per il futuro della Gdo? Il settore è in grande movimento e tutte le imprese hanno generosi piani per le nuove aperture. Da qui al 2025, per il solo canale discount, non ci saranno meno di 250 opening all’anno. Dato, però, che ci sono già oltre 5.000 discount in giro per l’Italia, lo scenario sarà altamente competitivo. Resteranno coloro che, in questi anni, hanno saputo fare la differenza e instaurare un’ottima relazione con i fornitori. MD Spa è forse una delle uniche aziende che ha fatto sempre le proprie convention invitando anche loro e spiegando le nostre esigenze, i nostri progetti, per fare sentire a queste imprese che esse sono una parte importante del nostro lavoro. E così, durante la pandemia, non abbiamo mai avuto problemi di approvvigionamenti ridotti e rotture di stock, persino sui beni più richiesti e sottoposti a fenomeni di scorta, come acqua, pane, farina, pasta, pomodoro e tanti altri. È anche questo che ci ha portato a quel +15% di vendite, rispetto a una media del mercato del +8,5 per cento. I nostri fornitori sono trattati con estrema correttezza, sono fedeli e leali, non ci sono aste e, nel 95% dei casi, il rapporto è molto duraturo.n DM MAGAZINE 17
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SUCCESSI DMM
+4,1% nei primi quattro mesi del 2021 Dal 1° gennaio di quest’anno, con l’ingresso di sei nuovi soci, Selex è la seconda realtà della distribuzione moderna del Paese con una quota di mercato del 14,4%.
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l Bilancio 2020 di Selex Gruppo Commerciale, recentemente approvato, certifica un incremento delle vendite sul 2019 pari al 10,3%. Dal 1° gennaio di quest’anno, con l’ingresso di sei nuovi soci, Selex è la seconda realtà della distribuzione moderna del Paese (fatturato alla vendita di 16,15 miliardi di euro, inclusivo dei canali retail e cash&carry) con una quota di mercato del 14,4%. La crescita continua anche nel 2021: le 18 imprese familiari italiane che costituiscono il Gruppo nei primi quattro mesi del 2021 registrano un fatturato in aumento del +4,1%. Il contesto generale del mercato rallenta ed il trend Iper+Super si attesta sul +0,9%. Per il secondo semestre Selex conferma il completamento degli investimenti sulla rete vendita per 360 milioni di euro, con 72 nuove aperture e 135 ristrutturazione che arricchiranno l’offerta multicanale di insegne nazionali e regionali che coprono tutto il Paese con oltre 3.200 punti vendita. Sono previste ulteriori risorse a sostegno delle famiglie per le quali è stato studiato un piano promozionale che consentirà loro un risparmio di oltre 380 milioni di euro su tutta la spesa, sul punto vendita e online. «L’andamento positivo dei primi mesi – dichiara Maniele Tasca, direttore generale di Selex Gruppo Commerciale (nella foto) – non modifica la preoccupazione per il secondo semestre dell’anno quando ci confronteremo con le difficoltà economiche di alcune fasce della popolazione e con l’inflazione di materie prime importanti. Gli investimenti programmati dagli imprenditori sono funzionali a mantenere integro il potere di acquisto dei nostri clienti e a raggiungere gli obiettivi di crescita del +4% per il 2021».n Leggi anche: : “D.It - Distribuzione Italiana: fatturato e mdd in crescita nel 2020” DM MAGAZINE 19
RETAIL INNOVATION DMM Caso tratto dalla ricercar internazionale Retail Innovations 16
Bocage Francia
L’eccellenza artigianale di grandi tradizioni incontra le forme del commercio moderno e più sostenibile nel settore delle calzature: noleggio, abbonamento e scarpe ricondizionate a metà prezzo
Area chiave: Sustainable Experience Tendenza complementare: Economia circolare
Info chiave • 2018: lancio sistema di noleggio in abbonamento • 2019: lancio corner Comme Neuves (scarpe ricondizionate) • 2 corner Comme Neuves Bocage • Concept D2C (Direct to Consumer) di scarpe artigianali • 1970: inizio attività • 1990: apertura primo negozio • 137 negozi • 2 Paesi (Francia e Belgio)
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RETAIL INNOVATION DMM
Circa 50 anni fa la famiglia Biotteau ha aperto in Francia una piccola azienda di scarpe artigianali di grande qualità, sia per uomo che per donna. Con gli anni l’azienda è cresciuta, pur restando ancora nelle mani della famiglia. Dal 1990 ha aperto il suo canale Retail, che dalla prima apertura a Parigi è cresciuto fino a diventare una catena di 137 negozi, che si è estesa anche al Belgio. La produzione ha dovuto naturalmente adeguarsi, ma il 20% è ancora realizzato in Francia, negli atelier della Loira, e il controllo della qualità di tutti i siti produttivi, dalla scelta dei pellami a tutti i dettagli, consente di mantenere gli standard di eccellenza. L’ecommerce, con 30 giorni disponibili per la possibilità di reso e più recentemente due nuove coraggiose iniziative commerciali, ha caratterizzato la modernizzazione del modello di business. Economia circolare Per contribuire allo sviluppo di un modello di consumo più sostenibile, venendo incontro anche ai desideri di clienti che amano cambiare frequentemente le proprie scarpe, nel 2018 l’azienda ha lanciato un servizio di noleggio chiamato “L’Atelier Bocage” che consente di sottoscrivere un abbonamento per il noleggio di scarpe nuove ogni due mesi, al costo di 34€ mensili (29€ per i mesi estivi), con la possibilità di disdetta entro 60 giorni. Il servizio è disponibile con consegna e ritiro in 50 negozi oppure online. Come naturale successivo passaggio, Bocage dal 2019 ha iniziato ad aprire
in alcuni negozi (due per il momento) i corner “Comme Neuves”, in cui le scarpe usate col noleggio, ricondizionate e igienizzate, vengono rivendute a metà prezzo. In questo modo, oltre a sostenere i principi dell’economia circolare, Bocage riesce ad avvicinare al brand un target più ampio e con minore disponibilità di spesa. Commento finale Kiki Lab Il mercato dell’usato nel mondo sta esplodendo, anche per i prodotti di qualità e di lusso: l’Italia è indietro, ma siamo convinti ci siano interessanti opportunità anche nel nostro Paese. La chiave del successo per questo settore, come Bocage sta dimostrando, è la coerenza e la capacità di modernizzare il modello seguendo l’evoluzione delle aspettative dei clienti, oltre che ampliarne la base grazie alla democratizzazione dei prezzi consentita con l’usato. Sfida: riuscire a mantenere alti gli standard dei prodotti e dei servizi in una catena in veloce espansione.n Autore: Fabrizio Valente, founder e amministratore di Kiki Lab – (Gruppo Promotica)
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Insaporitori: aromi e spezie protagonisti in cucina di Claudia Scorza 22 DM MAGAZINE
MERCATI DMM
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Il mercato, in crescita sia a valore sia a volume, ha trovato nuovo slancio grazie a un consumatore curioso, che ha voglia di sperimentare in cucina e di conoscere gli utilizzi e le proprietà organolettiche delle referenze.
l mercato degli insaporitori ha registrato, nell’anno terminante a maggio 2021, un aumento delle vendite sia a volume (+3,8%) che a valore (+3,1%) rispetto all’anno precedente, con oltre 218 milioni di chili venduti e un giro d’affari di poco superiore ai 382 milioni di euro (dati Iri, totale Italia, Iper+Super+Lsp).
Andamento per aree e canali A livello geografico, il comparto è guidato dal Nord Ovest (+29,8% vol. e +36,2% val.), seguito dal Centro+Sardegna (+24,6% vol. e +22,4% val.), dal Nord Est (+23,4% vol. e 24,6% val.) e dal Sud (+22,2% vol. e +16,8% val.). Per quanto riguarda l’andamento delle vendite all’interno della distribuzione moderna, i supermercati presidiano la fetta di mercato più rilevante mostrando i trend di crescita più significativi (+72,6% vol. e +72,1% val.), distanziandosi notevolmente da Lsp (+15,7% vol. e +15,0% val.) e ipermercati (+11,8% vol. e +12,9% val.).
Piacciono aromi e spezie Tra le diverse categorie che compongono il comparto, il segmento aromi e spezie guida le vendite con +10,2% a volume e +9,9% a valore, seguito da soluzioni culinarie con +4,4% a volume e +2,7% a valore. I preparati per brodo e gelatina mostrano un incremento a volume pari a +4,1% e una leggera flessione a valore pari a -1,7%, mentre il sale registra -1% a valore e -1,1% a volume. Infine, gli insaporitori alle erbe evidenziano una contrazione negativa a doppia cifra sia a volume sia a valore, segnando rispettivamente -32,9% e -24,6%. I primi tre produttori (Star, Unilever Foods Italia e Montenegro Divisione Alimentare) coprono a valore il 43,1% del mercato, mentre la private label, al momento, pesa il 18,5%.
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MERCATI DMM
Si afferma il fenomeno dei “cuochi a casa”
UN PIANO DI COMUNICAZIONE AD ALTA VISIBILITÀ Le campagne di comunicazione di Drogheria e Alimentari sono finalizzate ad aumentare l’awareness del brand e a stimolare l’acquisto. Il digital sta acquistando sempre più importanza per l’azienda: «Le nostre pagine ufficiali su Facebook e Instagram – spiega Alberto Guazzini – hanno successo grazie a contenuti editoriali che raccontano la marca, sottolineando l’eleganza e la funzionalità dei nostri pack, con una comunicazione ricercata ma immediata. Sui social sottolineiamo l’unicità de La Drogheria 1880 attraverso la narrazione dei nostri tratti distintivi: qualità e premiumness. Nel 2021 continueremo a investire su questo canale, introducendo anche campagne digital con partner autorevoli nel settore cooking, come Giallo Zafferano. Il piano di comunicazione include, inoltre, una significativa presenza nel punto vendita».
Complice l’aumento del consumo dei pasti preparati a casa, dovuto alle chiusure dei ristoranti in seguito all’emergenza sanitaria, gli italiani hanno utilizzato in larga misura insaporitori ed erbe aromatiche. «I consumatori – spiega Jacopo Girardi, junior brand manager di Star –, grazie al maggior tempo speso tra le mura domestiche, hanno riscoperto il piacere di cucinare. Se da un lato questa “nuova normalità” ha sfavorito le categorie di prodotto ready-to-eat, dall’altra parte abbiamo assistito a un crescente interesse di prodotti più in linea con il trend dell’“home-cooking”. Un esempio tra tutti è il dado, che è fortemente cresciuto in termini di penetrazione (+4,9 pp rispetto al 2019) portando nuovi consumatori nella categoria o semplicemente riaccendendo l’interesse in persone che avevano abbandonato il segmento». Il comparto continua a essere apprezzato dagli shopper,
SCHEDE PRODOTTI Ariosto Nome prodotto: Sale Aromatizzato con Erbe Bio per Insalate e Verdure Caratteristiche: mix di sale marino integrale aromatizzato con zenzero, curcuma e una selezione di erbe aromatiche provenienti esclusivamente da agricolture biologiche.
Atisale Nome prodotto: Linea Cuor di Mare Caratteristiche: sale unico, altamente pregiato, frutto di un processo di estrazione naturale compiuto nel pieno rispetto dell’ecosistema dell’antica salina pugliese di Margherita di Savoia.
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MERCATI DMM
Trend vendite a valore 382 mln/€
Trend vendite a volume 218 mln/l
+ 3,1%
+ 3,8% SAPORI E AROMI PRONTI
Fonte: Elaborazioni DM su dati Iri, a.t. maggio 2021, Totale Italia, Iper+Super+Lsp
che amano donare sfumature di sapore inedite alle proprie ricette. «La categoria – dichiara Alberto Guazzini, direttore commerciale di Drogheria e Alimentari – presenta sicuramente più forze che debolezze: si tratta di un mercato in crescita da anni, ad alto valore per il consumatore e per il trade, che ne beneficia grazie a elevati margini, scarsa competizione sul prezzo e bassa promozionalità. L’innovazione resta una leva strategica: noi ci impegniamo costantemente nella proposta di nuove referenze capaci di soddisfare i bisogni crescenti dei consumatori, grazie anche ad un team di Ricerca&Sviluppo dedito allo studio continuo di nuovi prodotti e formati e ad uno chef dedicato che verifica quotidianamente la resa dei sapori».
Cresce la voglia di sperimentare nuove ricette Le molteplici modalità di utilizzo di spezie e insaporitori sono state colte a pieno dagli italiani, sperimentando ai fornelli ricette non sempre appartenenti alla nostra tradizione culinaria. «L’isolamento delle famiglie all’interno delle
ALL’USO Innovazione, praticità e qualità sono i punti di forza dell’offerta di Gia, azienda di San Carlo (Fe) nata nel 1980 per la produzione dell’aglio in pasta: un prodotto pronto all’uso, versatile e capace di velocizzare le preparazioni in cucina. «Con la stessa filosofia e le migliori materie prime – racconta l’azienda – abbiamo realizzato una gamma di referenze ad alto contenuto di servizio, pratiche e facili da usare, che si prestano sia alle ricette tradizionali sia a quelle più fantasiose. Grazie alla nostra proposta di sapori e aromi in tubetto in alluminio 100% riciclabile, il consumatore ha sempre a disposizione la giusta dose di prodotto da utilizzare nelle sue preparazioni, non deve effettuare operazioni preliminari e può evitare scarti e sprechi».
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L A NATURA IN TUBETTO Sapori e aromi pronti all’uso
Gia ha racchiuso la freschezza e l’aroma dei prodotti della natura in tubetti sempre pronti in cucina. Nascono così i nostri condimenti pronti, da materie prime selezionate, racchiuse in un comodo tubetto. Per un’esperienza di cucina in cui velocità e comodità si mescolano alla creatività di mille usi e preparazioni, senza rinunciare alla qualità e senza sprechi.
giaspa.it
MERCATI DMM
SEGMENTI PREPARATI PER BRODO E GELATINE
+9,9%
+10,2%
+2,7%
+4,4%
+4,1%
valore
volume
valore
volume
volume
AROMI E SPEZIE
SOLUZIONI CULINARIE
valore -1,7%
valore -1,0%
SALE
INSAPORITORI ALLE ERBE
volume
valore
volume
-1,1%
-24,6%
-32,9%
Fonte: Elaborazioni DM su dati Iri, a.t. maggio 2021, Totale Italia, Iper+Super+LspDiscount
mura domestiche come effetto della pandemia – afferma Paolo Ghezzi, direttore vendite di Ariosto – non ha fatto altro che favorire la sperimentazione in cucina e la conseguente scoperta di nuovi gusti per impreziosire i piatti sia tradizionali della cucina italiana sia quelli etnici». La voglia di esplorare tra sapori inediti ed esotici è stata riscontrata anche da Daniele Severi, direttore commerciale di Caber: «Il consumatore ricerca prodotti con ricette innovative, sempre più rivolte al biologico, naturale, senza glutine e allergeni, ma che diano quel tocco di originalità in più. In questo senso si evidenzia la crescita del comparto etnico, oggi molto apprezzato».
Salute e benessere driver d’acquisto Curiosità e innovazione sì, ma senza perdere di vista gli aspetti salutistici legati al consumo smodato di sale. «I consumatori – dichiara Andrea Pedrazzini, responsabile marketing e comunicazione di Compagnia Italiana Sali – sono sempre più attenti, informati
SCHEDE PRODOTTI Bauer Nome prodotto: Vegetalbrodo Caratteristiche: granulare a base di verdure che contiene solo carote, sedano, pomodoro, prezzemolo e cipolla, con sale iodato e senza glutine e glutammato monosodico aggiunto. Lo speciale sistema di lavorazione mantiene inalterato il sapore delle verdure combinate agli estratti vegetali. Brodo vegetale istantaneo e saporito, da aggiungere ai cibi al posto del sale. Caber Nome prodotto: Salamoia Bolognese Insaporitore Senza Aglio Caratteristiche: insaporitore per tutti i cibi con il gusto e il profumo delle erbe aromatiche fresche, in una ricetta bilanciata e mixata, e sale marino italiano iodato. Prodotto senza aggiunta di aglio per coloro che sono intolleranti o che non amano il sapore dell’aglio.
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MERCATI DMM
Trend vendite per canale +72,1% +72,6% Valore
+12,9% +11,8% Valore
Volume
Iper
Volume
+15% +15,7% Valore
Volume
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Super
Fonte: Elaborazioni DM su dati Iri, a.t. maggio 2021, Totale Italia, Iper+Super+Lsp
ed esigenti: ricercano prodotti di qualità, che garantiscano la salute e il benessere anche a tavola, senza dimenticare il gusto e la voglia di sperimentare. Per rispondere a questi trend, Cis punta su una maggiore diversificazione della gamma di prodotti, includendo sali d’origine rosa, grigia e viola, accanto a sale iodato e tutta la linea degli integrali, particolarmente ricchi di oligoelementi come calcio, magnesio e ferro». L’attenzione al benessere si traduce anche nella ricerca di ricette e mix a basso contenuto di sale o senza sale, trend pienamente assecondato da La Collina Toscana: «Noi, come Montosco – sottolinea Sara Martini, responsabile vendite Gdo Italia di Montosco – abbiamo arricchito la nostra offerta con la linea di insaporitori biologici senza sale per carne, pesce, verdure, patate, uova e frittate, e con una gamma di insaporitori con sale integrale per carni bianche, pesce e insalate, caratterizzata da un nuovo packaging in cartone».
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SCHEDE PRODOTTI Cannamela Div. Bonomelli Nome prodotto: Insaporitore per Carni Piccante Caratteristiche: mix di sale iodato, erbe e spezie selezionate, ideale per dare un gusto unico a tante ricette. Nuova grafica, moderna e distintiva, che valorizza i plus del prodotto. Disponibile da maggio 2021 nel formato da 90 g.
Cis/Gemma di Mare Nome prodotto: Sale Iodato in bustine monodose 1 g Caratteristiche: le bustine, monouso e monodose, rispondono alle caratteristiche di igiene e praticità richieste. Veste grafica completamente rinnovata, supportata da illustrazioni e descrizione logotipica. Il piccolo formato, favorendo l’utilizzo di una giusta quantità di sale ed evitando sprechi, rende questo prodotto adatto anche ad un uso domestico.
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DA COMMODITY A SFUMATURE SENSORIALI Secondo Italpepe è importante guidare i consumatori nel momento dell’acquisto e per farlo possono venire in aiuto le tecnologie digitali. «Su tutte le nostre referenze – afferma Stefano Vitaletti – è stato inserito il QR Code per scoprire ricette, curiosità e informazioni. Riteniamo che l’abitudine a cercare online le caratteristiche e le modalità di utilizzo dei prodotti sia destinata a diventare parte integrante dell’atto dell’acquisto, incentivando anche i consumi di altre categorie merceologiche. Per tale ragione, proponiamo alla Gdo un nuovo modo di esporre le referenze, nato dalla collaborazione con importanti centri di ricerca, come la Sapienza-Università di Roma e l’Accademia di Niko Romito. Il Tasting Raimbow è, infatti, uno scaffale che dialoga con il consumatore offrendogli suggerimenti d’uso e informazioni sulle proprietà organolettiche, proponendo un nuovo modo di concepire la categoria: non più una semplice commodity, ma “un piccolo lusso” accessibile a chiunque, dove le spezie diventano “sfumature sensoriali” per i piatti di tutti i giorni».
Un approccio pienamente sostenibile Le scelte d’acquisto del consumatore moderno sono sempre più orientate verso prodotti e aziende sostenibili. «Cannamela – spiega Fausta Fiumi, marketing director di Cannamela – ha da sempre a cuore la sostenibilità ambientale e sociale, attenzione che si traduce non solo nella scelta di utilizzo di energia 100% proveniente da fonti rinnovabili nelle fasi produzione, ma anche nell’assortimento. A partire dal 2000 quando, con la linea Bionatura, abbiamo intercettato fra i primi il trend del biologico, fino alle proposte più recenti, come Le Regionali Bio, solo erbe e spezie biologiche provenienti da coltivazioni italiane regionali, e la linea Fairtrade Bio, che comprende sette prodotti biologici dello Sri Lanka, esclusivamente da produttori e coltivazioni certificate Fairtrade». Sostenibilità significa anche attenzione al territorio e alle comunità lo-
SCHEDE PRODOTTI Drogheria e Alimentari/ La Drogheria 1880 Nome prodotto: Mix per Gin Tonic Caratteristiche: due miscele di spezie, selezionate e mixate nelle giuste dosi, da mettere in infusione nel gin. Disponibile in due varianti di gusto: Speziato, con bacche rosa e pepe nero, e Aromatico, con ginepro e finocchio.
Gia Nome prodotto: Pasta d’Aglio Caratteristiche: pasta d’aglio pronta all’uso, realizzata con materie prime selezionate e racchiusa in tubetto di alluminio da 90 g, che ne assicura la qualità nel tempo.
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SCHEDE PRODOTTI Italpepe Nome prodotto: Pepe rosso Kampot Caratteristiche: pepe molto raro e pregiato, prodotto nella zona a Sud della Cambogia. Meno piccante del pepe nero, ma molto più aromatico e fruttato, con sentori di eucalipto. Selezionato a mano, è un prodotto premium ottimo su carni bianche, pesce e crostacei.
La Collina Toscana/ Montosco Nome prodotto: Mexican Grill Caratteristiche: peperoncino Jalapeno, pomodoro e coriandolo per un barbecue piccante. Ideale per insaporire carni bianche, pollo, maiale e pesce.
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cali, come nel caso di Italpepe. «L’azienda – dichiara Stefano Vitaletti, direttore generale e commerciale di Italpepe – da sempre crede nell’importanza di investire nel miglioramento e nello sviluppo dei territori su cui nascono e crescono le materie prime. Ed è per questo che abbiamo intrapreso un dialogo continuo e virtuoso per il miglioramento reciproco con tutti i nostri fornitori. In quest’anno difficile, abbiamo incrementato le referenze della linea Biologico Italia investendo su agricoltori italiani, selezionando le migliori varietà di spezie ed erbe aromatiche».
Una comunicazione a tutto tondo La comunicazione è un asset importante per molti player del settore. Cannamela investe con continuità sia nei canali tradizionali sia in quelli digitali con la presenza in numerosi programmi tv, spot, attività sui profili social del brand e la collaborazione con la foodblogger Benedetta Rossi. Le strategie comunicative introdotte da Bauer nel 2021 si articolano su molteplici fronti. «L’investimento – sottolinea Massimo Di Filippo, direttore commerciale di Bauer – include diversi canali tradizionali, tra cui tv, stampa
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SCHEDE PRODOTTI Star Nome prodotto: Il Mio Brodo Granulare Caratteristiche: granulare 100% naturale dal gusto pieno è ideale per arricchire di sapore ogni ricetta. È senza olio di palma, glutammato aggiunto e glutine. Disponibile nelle versioni Classico e Verdure.
Ubena Nome prodotto: Linea Grandi Formati Caratteristiche: le erbe e le spezie più alto vendenti in un nuovo formato più grande, dedicato agli “heavy users” della categoria. Pack trasparente, tappo dosatore regolabile a quattro uscite e consigli d’uso riportati sul retro della confezione.
quotidiana e periodica nazionale, senza tralasciare il ruolo dei social, in particolare, di Instagram, Facebook e YouTube. Un’attività di media relation e digital pr, arricchita con progetti ad hoc con foodblogger amplia la visibilità e la varietà dei contenuti esperienziali personalizzati riuscendo a emozionare attraverso le immagini, incrementando l’engagement e intercettando nuove micro-community. Per l’estate è prevista la campagna social #UsamiAncheInEstate dedicata ai granulari Bauer, gustosi insaporitori anche per ricette estive». Per rafforzare la brand awareness e raggiungere il consumatore Ubena utilizza tutte le leve, con un piano di comunicazione che tocca i canali digital, la stampa e la tv. «Dopo essere state le spezie di MasterChef Italia – precisa Giuseppe D’Avenia, direttore commerciale di Ubena Alimentari –, da settembre saremo in tv nella nuova edizione di Bake Off Italia per mostrare originali utilizzi anche per le preparazioni dolci. Coglieremo l’occasione per trasmettere il nostro spot televisivo in coincidenza del programma». Le strategie comunicative di Atisale, invece, rispecchiano la mission aziendale di valorizzare il sale come materia prima e il territorio da cui ha origine. Oltre a sviluppare progetti che coinvolgono le saline, anche il packaging ha la sua importanza. «Stiamo lavorando a un restyling completo di tutte le nostre linee – spiega Flavio Zampieri, amministratore delegato di Atisale – per trasmettere quelle caratteristiche di originalità, italianità e qualità che contraddistinguono i nostri prodotti. Cuor di Mare, nostra gamma ammiraglia della Gdo, è stata oggetto di un recentissimo rebranding, che ha portato alla nascita di un nuovo logo. Attraverso una grafica pulita e geometrica, abbiamo evidenziato i simboli alchemici del nostro sale: la ciclicità della natura, con i suoi ritmi e i suoi elementi ancestrali strettamente legati fra loro, e il cuore, emblema della passione e del lavoro dell’uomo».n DM MAGAZINE 33
IMPRESE DMM
La Pizza+1 si unisce ad Aksìa Group Entrare a far parte di un gruppo composto da realtà dello stesso settore, ma complementari nella produzione le permette di servire in modo più efficiente i clienti a livello internazionale.
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a società è protagonista di un’operazione strategica che le consentirà di fornire un servizio di eccellenza ai clienti nazionali ed esteri: è questo l’obiettivo del recente ingresso in Aksìa Group di cui ci ha parlato Sante Ludovico, ceo e presidente di La Pizza+1. L’azienda è entrata a far parte di Aksìa Group. Cosa rappresenta questa operazione e quali sono i vantaggi che ne derivano? Entrare a far parte di un gruppo composto da realtà del nostro settore, ma complementari nella produzione ci permette di servire in modo più efficiente i nostri clienti a livello internazionale. Aksìa Group, infatti, comprende per esempio Valpizza, specializzata nella realizzazione di pizza tonda surgelata, Megic che produce pizza tonda fresca, C&D che produce panzerotti; questo permette ai player esteri di trovare prodotti diversi in un unico interlocutore. I nuovi capitali e le sinergie con le consociate, inoltre, ci consentono di offrire servizi di maggiore qualità. Oggi, per esempio, fuori dal nostro Paese la pinsa è molto richiesta sia dalla Gdo che dall’Horeca, ma si tratta di un prodotto che è appannaggio de La Pizza+1. Meno richiesta, invece, è la pizza alta, altro prodotto di punta della nostra azienda, ma che continua a registrare una forte richiesta in Italia. Completando la nostra offerta con quella di Megic e Valpizza, dunque, riusciamo a garantire un’offerta più vasta anche su mercati più estesi. È in cantiere la realizzazione di un nuovo stabilimento. Quale sarà la sua funzione? Il nuovo impianto sarà destinato alla produzione della pinsa: nei mesi scorsi abbiamo già inaugurato uno stabilimento ad essa dedicato, ma la forte domanda del mercato ha reso necessaria la creazione di un’ulteriore linea produttiva. Il fabbricato sorgerà accanto alla sede attuale, occuperà un lotto di terreno di recente acquisizione e contiamo di partire a breve con i lavori. La pinsa è uno dei nostri prodotti di punta: siamo sicuri che il successo costante di questo prodotto ci ripagherà di tutti i nostri sforzi.n
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focus DMM
Carne, cresce l’impegno per la sostenibilità di Claudia Scorza
In uno scenario estremamente mutevole a causa della pandemia da Covid-19, cresce la richiesta di qualità e sicurezza degli alimenti, con una particolare attenzione per una produzione alimentare sempre più sostenibile e per carne tracciata lungo tutta la filiera.
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l 2020 è stato un anno complesso per il comparto della carne. La crisi sanitaria da Covid-19 ha modificato le abitudini di acquisto e consumo: nei punti vendita della grande distribuzione organizzata gli italiani hanno preferito acquistare prodotti confezionati nel libero servizio, prediligendo una shelf life più lunga rispetto a quella della carne a peso variabile disponibile al banco taglio. È anche cresciuta l’attenzione dello shopper nei confronti dell’igiene e della sicurezza alimentare, prediligendo carne tracciata e certificata, proveniente da una filiera territorialmente riconosciuta e il più possibile sostenibile. La pandemia ha avuto, inoltre, un impatto negativo sull’Horeca: la chiusura dei canali del “fuori casa” e le restrizioni imposte hanno generato una contrazione dei consumi di carne, solo in parte compensata dall’aumento delle vendite in Gdo. I diversi settori della carne hanno quindi fatto i conti con la mutevolezza della situazione contingente e ancora oggi sono in cerca di stabilità nella nuova normalità. In particolare, secondo Assocarni, tra il 2020 e il 2021 il settore bovino ha subito un dissesto significativo, complice la pandemia globale con i rallentamenti degli scambi e la chiusura dell’Horeca. «Il segmento della carne di vitello – dichiara Francois Tomei, direttore di Assocarni –, che opera in modo significativo con la ristorazione, è quello che ha sofferto maggiormente la situazione pandemica. L’Italia produce circa 750 mila tonnellate di carne bovina e ne importa all’incirca 380 mila, soprattutto dai Paesi dell’Ue. Nel 2020, però, mentre la produzione nazionale non è diminuita in maniera rilevante, si è registrato un calo delle importazioni, nell’ordine di -10% a volume e -11% a valore. Da questi dati si evince che, da un lato, è la carne estera quella che, per la maggior parte, serve il canale
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focus DMM
Horeca, dall’altro la Gd nazionale ha scelto e valorizzato la filiera italiana. Sul fronte delle esportazioni, nel 2020 l’export ha registrato un calo generale del 5% a volume e del 15% a valore rispetto al 2019. Nel dettaglio, però, le esportazioni verso i Paesi Ue hanno subito un calo dell’8% a volume e del 18% a valore, mentre quelle verso i Paesi Terzi hanno segnato un aumento del 22% a volume e del 23% a valore. Guardando al mercato europeo, quindi, l’Italia ha esportato 99.332 tonnellate, per un controvalore di quasi 390 milioni di euro».
Sostenibilità alimentare lungo tutta la filiera produttiva La sostenibilità è uno dei temi più sentiti dai consumatori, che mostrano sempre più attenzione e interesse per quello che portano in tavola. Bord Bia viene incontro a queste esigenze cercando di rendere la produzione alimentare il più sostenibile possibile. Per questo ha lanciato Origin Green, il programma nazionale per lo sviluppo della sostenibilità alimentare, grazie al quale la produzione di carne bovina in Irlanda oggi ha un’impronta di CO2 inferiore del 5% rispetto a quando è stato avviato il programma. «L’Irlanda – afferma James O’Donnell, direttore Italia di Bord Bia – applica
CARNE BOVINA IRLANDESE, BUONA PER NATURA Bord Bia si impegna a comunicare le caratteristiche del prodotto concentrandosi su tutta la filiera alimentare per garantire una corretta informazione sui metodi di produzione e sulla qualità della carne bovina irlandese. «Quest’anno – racconta James O’Donnell – abbiamo puntato sul digitale aumentando fortemente la nostra presenza sui social network per tenere vivo il dialogo con i consumatori. Inoltre, con lo chef Simone Rugiati, nostro ambassador per l’Italia, stiamo realizzando una campagna digitale e diversi progetti. Nella seconda metà dell’anno la schiera di endorser si arricchirà con la presenza di Fabrizio Nonis, macellaio e personaggio televisivo. In concomitanza con la nostra alta stagione di produzione, in autunno, lanceremo una campagna di comunicazione con il claim ‘Buona per Natura’, che coinvolgerà i canali adv classici, i punti vendita, le affissioni e i social media di Irish Beef con attività di influencer marketing dedicate».
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i massimi livelli di sicurezza alla filiera alimentare e sono numerose le attestazioni che garantiscono al consumatore la qualità di un prodotto altamente certificato, a partire dal Bord Bia Quality Assurance Scheme, programma che prevede un rigoroso disciplinare che stabilisce requisiti e condizioni precise negli allevamenti e lungo tutta la filiera produttiva. Dal 2020 è stato introdotto anche lo Standard Grass Fed, il primo protocollo al mondo su scala nazionale che consente di tracciare e verificare la percentuale di erba consumata nella dieta delle mandrie di bovini irlandesi. Il rispetto del benessere dell’animale in ogni fase della sua vita è, inoltre, uno dei punti di forza della carne irlandese: i bovini vengono allevati al pascolo, nel rispetto dei ritmi naturali».
Buone pratiche di produzione e consumo La crescente richiesta da parte dei consumatori di prodotti sani, di qualità e identificati lungo la filiera viene ormai soddisfatta da diverse realtà del comparto, tra cui spicca Interbev, l’Associazione interprofessionale Francese del Bestiame e delle Carni che, nel 2017, ha avviato il Patto per un impegno sociale. Questo patto attesta l’approccio collettivo alla sostenibilità del comparto carni e bestiame e mira a soddisfare le aspettative che la società ha in materia di buone pratiche di produzione e consumo. «Per raggiungere questi obiettivi – specifica Claudine Allain, responsabile comunicazione export di Interbev – sono state identificate quattro aree d’azione: protezione ambientale; benessere, tutela e salute degli animali; equa retribuzione per tutti gli operatori del comparto e attrattiva delle professioni nell’ambito dello stesso; prodotti alimentari di qualità, sani e sostenibili. “La nostra passione, il nostro impegno” è, invece, la firma della campagna di comunicazione promossa da Interbev in Italia, con l’obiettivo di valorizzare l’immagine della filiera. Il concept si basa su un’identità visiva dal carattere forte e distintivo, che rispecchia i valori comuni a tutta la filiera: passione e impegno». DM MAGAZINE 41
Carne bovina irlandese da allevamenti al pascolo: Buona per Natura Irlanda, il nuovo Standard Bord Bia per la carne bovina Grass Fed Quando si parla di carne bovina, i consumatori di tutto il mondo sono oggi alla ricerca di un prodotto naturale, sostenibile e di prima qualità. Grazie ai nostri pascoli rigogliosi e verdeggianti, il clima mite e la lunga tradizione di allevamento all’aperto, l’Irlanda è perfettamente in grado di soddisfare la crescente richiesta di carne bovina Grass Fed di prima qualità. E da oggi possiamo dimostrarlo. Il nuovo Grass Fed Standard per la carne bovina irlandese, sviluppato da Bord Bia – Irish Food Board, ente governativo dedicato allo sviluppo dei mercati di esportazione dei prodotti alimentari, bevande e prodotti ortofrutticoli irlandesi, è il primo protocollo al mondo che verifica in modo indipendente la carne bovina Grass Fed, garantendo una carne proveniente da bovini nutriti per almeno il 90% ad erba o foraggio a base d’erba, che pascolano all’aperto per buona parte dell’anno per tutta la loro vita. È la garanzia di quanto abbiamo da sempre saputo: è l’erba l’ingrediente fondamentale che rende il manzo irlandese una carne di prima qualità. I dati utilizzati per garantire la dieta a base di erba di ciascun animale sono raccolti nel corso di controlli effettuati nell’ambito del Programma Nazionale di Qualità e Sostenibilità Assicurata per la carne bovina e ovina (Sustainable Beef and Lamb Assurance Scheme), sviluppato da Bord Bia. Solo la carne dei bovini allevati nel rispetto di questi standard, può vantare il marchio Grass Fed. L’Irlanda, quindi, grazie ai suoi allevamenti al pascolo, produce carni bovine di prima qualità, naturalmente gustose e nutrienti. Carne bovina irlandese Grass Fed, prodotta in armonia con la natura. Per saperne di più, visitate la pagina: irishfoodanddrink.com/manzo-irlandese
www.Irishbeef.it
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BREXIT, NESSUN CAMBIAMENTO PER L’AGNELLO GALLESE IGP
Cresce l’apprezzamento per l’agnello d’oltremanica I consumatori acquistano sempre più cibi di cui si fidano, dalla filiera garantita, prodotti con alti standard qualitativi e sempre più sostenibili. Questo è ciò che offre la carne gallese: carni allevate secondo i più alti standard di sostenibilità e benessere, completamente tracciabili dal pascolo alla tavola. Proprio per questo, secondo quanto diffuso da Hybu Cig Cymru - Meat Promotion Wales (Hcc), ente promotore delle carni ovine e bovine gallesi, il 2020 è stato un anno di successo per l’agnello d’oltremanica in Italia. «Le tonnellate di carne ovina esportata nel Belpaese – dichiara Jeff Martin, responsabile Hcc per l’Italia – sono state 5.338, per un valore di 29.639.000 sterline (pari a oltre 34,5 mln di euro, ndr). Sul totale delle esportazioni britanniche, il Galles gioca un ruolo importante con più di 1/3 della produzione ovina e una presenza massiccia sui mercati internazionali del brand Welsh Lamb Igp. Le esportazioni verso l’Italia sono aumentate del +27,71% in volume e del +17,94% in valore rispetto all’anno precedente. Dall’altra parte, il settore della ristorazione ha avuto un anno molto irregolare, con l’export di Agnello Gallese Igp che si è attestato all’incirca al 35% dei livelli pre-Covid».
Sviluppi positivi per le carni ovine e bovine gallesi a seguito del raggiungimento dell’accordo commerciale tra il Regno Unito e l’Unione Europea: senza “agreement” le esportazioni di carne rossa del Galles - il cui 90% è destinato all’Ue, in uno scambio che attualmente vale 180 milioni di sterline all’anno - sarebbero state soggette a tariffe Omc comprese tra il 40 e l’80%, minacciando così la redditività del Welsh Lamb e del Welsh Beef. «L’accordo – sottolinea Jeff Martin – è una grande notizia per il nostro comparto. Ciò significa che proseguiremo a esportare il nostro Agnello Gallese in Italia: i consumatori continueranno a trovare la nostra carne nelle principali catene della Gdo italiana e nelle macellerie, mentre a supermercati e rivenditori offriremo la qualità di sempre. Condizioni di mercato eccezionali nei primi mesi di quest’anno hanno determinato un aumento dei prezzi, situazione che sta rientrando riportando i prezzi ai livelli precedenti, garantendo una sempre solida presenza con i nostri clienti storici».
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Nuove soluzioni per il confezionamento della carne Il packaging oggi è sempre più chiamato a rispondere alle esigenze dei consumatori, maggiormente attenti alla riciclabilità dei materiali, alla praticità di utilizzo e alla sicurezza alimentare. Per soddisfare queste richieste, Ilip studia soluzioni ad hoc per il comparto della carne. «Per quanto riguarda la Business Unit Fresh Food Packaging – spiega Giovanni Donini, sales manager foodservice packaging & fresh food packaging di Ilip – abbiamo completato il lancio della nostra gamma SealMaster di vassoi termosaldabili per il confezionamento della carne in atmosfera modificata (Map): SealMaster Evo, con struttura in mono materiale Pet con contenuto di riciclato fino al 90%,
UN APPROCCIO FORTEMENTE GREEN Gli investimenti di Ilip si concentrano in diverse aree, ma in primis in ambito sostenibile, come specifica Giovanni Donini: «Prima di tutto investiamo nella sostenibilità dei nostri prodotti attraverso i concetti di “fit4purpose packaging” e le “3 R”: riduzione sia dell’uso di materia prima che dello spreco alimentare applicando sistemi per migliorare la shelf life, utilizzo di plastica riciclata fino al 100% del contenuto totale, impiego di bioplastiche da risorse rinnovabili. In secondo luogo, i nostri investimenti sono concentrati sulla sostenibilità dell’azienda nel suo insieme e della sicurezza per il consumatore: non ci limitiamo a garantire solo la conformità alle normative vigenti, ma partecipiamo a gruppi di lavoro riguardo i temi che più ci stanno a cuore, come il riciclo della plastica, diventando parte attiva dei progetti».
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NUMEROSE PROPOSTE PER LA CONSERVAZIONE E L’ESPOSIZIONE DELLA CARNE
SealMaster Bio, con struttura in bioplastica compostabile come il Mater-Bi di Novamont e SealMaster Duo, con una classica struttura multistrato Pet/Pe. Abbiamo, inoltre, sviluppato un sistema di assorbimento e ritenzione degli essudati della carne, basato sulla tensione superficiale dei liquidi, che non richiede l’uso di assorbenti cartacei o multistrato. Stiamo, infine, predisponendo una gamma di vassoi in rPet specificamente progettata per l’utilizzo su linee di confezionamento in stretch film come sostitutivo dei vassoi in Xps per dare continuità e omogeneità di presentazione con i vassoi in MAP nei banchi refrigerati della carne».
Attrezzature frigo tecnologicamente avanzate Nei reparti macelleria della grande distribuzione organizzata si assiste a una sempre maggiore richiesta da parte dei consumatori di referenze salutari e una profonda attenzione dei retailer nei confronti dell’ergonomia e dei consumi energetici delle vetrine a servizio assistito. Epta, con il suo marchio Eurocryor, ha studiato soluzioni in grado di rispondere a queste nuove esigenze. «I clienti – spiega Giorgio de Ponti, product strategy manager di Epta – desiderano ritrovare l’atmosfera dei negozi tradi-
Epta risponde alle esigenze dei retailer con un ventaglio di proposte, tra cui le vetrine refrigerate firmate Eurocryor, che garantiscono una perfetta conservazione dei prodotti esposti grazie a valide soluzioni tecnologiche. «Dynamic System – specifica Giorgio de Ponti – permette di conservare la merce nel banco per più giorni, senza doverla riporre nelle celle durante la notte, mantenendo inalterate le sue caratteristiche organolettiche ed estetiche. Adaptive System, invece, è in grado di regolare i parametri di esercizio dei banchi, con un adattamento continuo alle variazioni ambientali, per assicurare le migliori prestazioni in termini di stabilità della temperatura, mantenimento dell’umidità all’interno delle vetrine frigorifere e conseguente riduzione dei consumi. Infine, la vetrina tradizionale Visualis è ideata per coniugare la visibilità delle referenze con il massimo comfort degli addetti durante il caricamento, il servizio e l’assistenza al cliente, consentendo agli operatori di chinarsi al massimo di 45° sul banco».
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zionali e potersi affidare al personale esperto per avere informazioni sui tagli e le selezioni locali. La tendenza è quindi quella di elevare la qualità delle carni, anche attraverso arredi d’impatto e tecnologicamente avanzati, che coniugano estetica e innovazione, per valorizzare la freschezza dei prodotti e invogliare i consumatori all’acquisto di ingredienti per piatti sani e nutrienti. Inoltre, l’accurata progettazione del design dei banchi assicura una migliore postura degli addetti, avvicinando anche la merce agli occhi dei clienti per stimolare le vendite. Infine, contribuisce a ridurre la carbon footprint dello store, per guidare i retailer verso una scelta più consapevole e rispondere ai Regolamenti Ecodesign (2019/2024) ed Etichettatura Energetica (2019/2018), entrati in vigore a marzo di quest’anno».
Sicurezza e basso impatto energetico al primo posto Le attrezzature frigo di ultima generazione sono in grado di coniugare funzionalità ed estetica, con una grande attenzione per la componente tecnologica, fondamentale in termini di prestazioni. Gruppo Arneg continua a investire sull’elegante design made in Italy dei suoi prodotti e sulla personalizzazione dei mobili. Allo stesso tempo, però,
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La gamma di vassoi termosaldabili per il confezionamento in atmosfera modificata (M.A.P.) progettati seguendo la logica dell’Eco-Design e nell’ottica dell’Economia Circolare.
EVO I vassoi della linea SealmasterEvo in PET monomateriale di trasparenza eccezionale hanno un contenuto di riciclato minimo del 90% e sono al 100% riciclabili nel flusso della plastica PET
BIO I vassoi compostabili della linea SealmasterBio in bioplastica come il Mater-Bi® di Novamont possono essere compostati in impianti di compostaggio industriale.
DUO I vassoi SealMasterDuo con struttura multistrato PET/PE sono caratterizzati da un’eccellente proprietà di termosaldatura.
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si impegna a garantire sicurezza e sostenibilità. «Quando parliamo di sicurezza – specifica Tiziana Raiteri, direttrice marketing e comunicazione di Arneg – intendiamo la capacità di produrre attrezzatura rispondente alle normative sulla sicurezza, puntando sull’ergonomia e su mobili in grado di mettere la persona al centro. Il nostro approccio sostenibile, invece, viene curato sia internamente, in fase di produzione, che esternamente, per trasferirlo al cliente. Tra gli obiettivi raggiunti a livello interno c’è la riduzione del 59% dei kg di CO2 equivalenti associati alla produzione di un banco, mentre, riguardo la sostenibilità che offriamo ai clienti, continuiamo a investire in soluzioni a basso impatto energetico, ad esempio con i nostri impianti di refrigerazione che garantiscono, tramite un’unica centrale, per tutti i climi e le stagioni, il freddo alimentare, l’acqua calda sanitaria, la climatizzazione e il riscaldamento».n
MOBILI FRIGO VERTICALI CHE ESALTANO L’ESPERIENZA D’ACQUISTO Arneg propone soluzioni capaci di esaltare al meglio la merce esposta. Tra le novità più interessanti troviamo la linea dei murali LX, in grado di ampliare in maniera significativa il total display area, migliorando la percezione visiva del prodotto e facilitandone l’acquisto. «La gamma è molto ampia – spiega Tiziana Raiteri – sia per profondità che per lunghezze di modulo: ciò consente di inserire i verticali in tutti i tipi di layout sfruttando al massimo lo spazio occupato al suolo. Per chi avesse bisogno di murali con gruppo incorporato, la Linea LX include soluzioni - sia a temperatura normale che negativa - con il gas naturale R290 (propano), al momento il più vantaggioso per le soluzioni plug-in. Infine, associata alla Linea LX, la tecnologia Arneg Air System rimane uno dei più potenti strumenti di risparmio energetico per il cliente: niente più sbrinamento, -37% di consumo energetico e una temperatura degli alimenti costante».
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SOLUZIONI IN VETRINA DMM
L’evoluzione del comparto parte dalla corretta esposizione
La nascita e la diffusione di strumenti di controllo nella conservazione delle carni hanno contribuito a un’evoluzione anche tecnologica delle macellerie.
«Dio mio, spiegami amore come si fa ad amare la carne senza baciarne l’anima» Parafrasando l’aforisma di Alda Merini riusciamo a capire quanto per il food è importante il mondo della carne.
U
n mercato che si sta fortemente innovando in tutto il mondo, dando vita a nuove forme di degustazione e di presentazione dei prodotti. Un esempio esemplificativo è la carne maturata, che nella ristorazione ha dato una fortissima spinta al comparto allargando la possibilità di scelta da parte del cliente di differenti tagli e stadi di maturazione. Ormai è consuetudine entrare in macelleria o nei ristoranti e trovarsi in bella vista una torre di maturazione con le pezzature ottimamente esposte, la cui vista e gusto sono esaltati agli occhi del cliente. L’evoluzione del comparto parte proprio dall’idea di esporre e valorizzare il prodotto al massimo delle sue potenzialità solleticando i sensi del cliente, cercando di dare più informazioni possibili e proponendo tipologie e tagli differenti per aumentare l’esperienza d’acquisto o degustativa.
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SOLUZIONI IN VETRINA DMM
U
n esempio classico è la risto-macelleria dove, nella medesima location, possiamo trovare una macelleria di alto livello con un’area dedicata alla degustazione di carne cotta al momento. In questo luogo si celebra il prodotto, offerto al cliente nel miglior modo possibile. Grandi tagli, cottura perfetta, ambienti arredati con classe e carne conservata senza alcuna perdita di valore proteico. Paradossalmente la ristorazione ha portato il macellaio tradizionale ad assumere un ruolo più consapevole e più apprezzato. Un formato ormai consolidato, nel quale il cliente vuole sostanzialmente vivere la propria ed essere coccolato in un ambiente realizzato ad hoc. La degustazione all’interno della macelleria ripropone ciò che già succedeva nell’antichità con le bracerie accanto ai luoghi di vendita, il tutto in un ambiente assolutamente conviviale e confortevole. Ciò ha spinto anche le macellerie più tradizionali a innovarsi e a includere nella propria offerta, oltre ai tagli tradizionali, anche nuove pezzature e nuove razze provenienti da paesi esteri. La nascita e la diffusione di strumenti di controllo nella conservazione delle carni hanno contribuito ad un’evoluzione anche tecnologica delle macellerie. Il controllo dell’umidità, della perdita di liquidi e la sensoristica di allarme stanno entrando massivamente nel comparto per aiutare i macellai nella corretta conservazione dei prodotti.
C
hiaramente Epta ha già implementato la diagnostica e la sensoristica di controllo, con monitoraggi su tutta la linea di conservazione del suo brand Eurocryor, specializzato in soluzioni su misura per la macelleria. Le nuove frontiere della macelleria 2.0 vedranno l’utilizzo di app di controllo che permetteranno al macellaio di conoscere lo stato di conservazione dei propri tagli in ogni istante, avendo così la sicurezza che i parametri vengano rispettati. App in grado d’informare il cliente sulla tracciabilità e sull’origine della carne così da permettere l’integrazione della stessa in un sistema dietologico corretto se necessario. L’evoluzione del controllo della maturazione con app digitali è elemento fondamentale per una perfetta riuscita sia in termini di qualità organolettica che di tempistica di frollatura. Le nuove torri di maturazione digitalizzate saranno il must per i prossimi anni nel settore delle risto-macellerie.n Giorgio De Ponti Product Strategy Manager Epta
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Marmellate e spalmabili dolci
alzano l’asticella della qualità di Claudia Scorza
MERCATI DMM
Lo scaffale si allarga con proposte sempre più premium, preparate con ingredienti genuini e con bassa percentuale di zuccheri, perfette per soddisfare le richieste di un consumatore attento ed esigente.
N
ell’ultimo anno, il mercato delle confetture e creme spalmabili dolci, che rappresenta un giro d’affari di 750 milioni di euro per quasi 114 milioni di chili venduti, registra delle flessioni sia in termini di fatturato, pari a -1,8%, sia di volume, pari a -2,7% (dati Nielsen, a.t. 02/05/2021 Totale Italia, Iper+Super+Liberi Servizi+Discount).
Andamento per aree e canali La contrazione si registra in tutte le aree e in tutti i canali. «Risultano in negativo – spiega Rebecca Sandrini di Nielsen – soprattutto Area 4 (-3,1% val. e -4,8% vol.), seguita da Area 1 (-2,4% val. e -3% vol.), quindi nelle aree dove si sviluppa il maggiore giro d’affari della categoria (rispettivamente 25,2% e 27,7% a valore). Ne consegue un incremento di allocazione per Area 2 e Area 3 che, rispetto alle altre aree geografiche, flettono di -0,8% a valore e -1,8% a volume per la prima e -0,7% a valore e -0,9% a volume per la seconda. A sostenere le vendite una combinazione di trend positivi in prezzo
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TUTTO L’AMORE PER IL CIOCCOLATO, IN UNA CREMA.
Dalla maestria dei Maîtres Chocolatiers Lindt e dall’attenta selezione dei migliori ingredienti, nascono due creme di altissima qualità che uniscono il cacao più pregiato alla delicatezza delle nocciole italiane.
MERCATI DMM
SCHEDE PRODOTTI Alce Nero Nome prodotto: Composta ai Frutti di Bosco Biologica Caratteristiche: la composta è preparata con fragole, more, mirtilli, ribes rosso e lampone biologici. Si caratterizza per un sapore che varia dal dolce all’acidulo e una consistenza morbida. È realizzata senza l’aggiunta di pectina ed è perfetta da spalmare e per la preparazione o la farcitura di dolci.
A. Darbo AG / Gusto infinito Nome prodotto: Crema da spalmare all’80% di frutta – Frutti di bosco Caratteristiche: la crema di frutta da spalmare di Frutti di bosco ha un contenuto di frutta altissimo, contiene rispettivamente 80% di frutti di bosco (lamponi, more, mirtilli neri e fragoline di bosco) ed è priva di conservanti e aromi.
A. Loacker Nome prodotto: Napolitaner Crispy Creme Caratteristiche: gusto 100% naturale, crema alle nocciole riconoscibile al primo assaggio grazie ai crispies di wafer con nocciole 100% italiane, con latte 100% alpino, sole bacche di Vaniglia Bourbon e Cacao dal Sustainabile Cocoa Farming Program di Loacker.
medio, assortimento e pressione promozionale». A livello di stores format, invece, spicca l’andamento positivo del discount nelle vendite a valore (+4,5%) e confezione (+2,2%), supportate da un prezzo medio in aumento e maggior referenziamento. Gli altri canali mostrano, invece, perdite generalizzate, mentre i liberi servizi sono il canale maggiormente colpito con -8,7% a valore e trend del tutto simile a volume. Più contenute le contrazioni di iper (-1,5% val. e -2,7% vol.) e super (-1,7% val. e -1,9% vol.), canale dove si concentra il 46% delle vendite della categoria.
Segmentazione del mercato Per quanto riguarda i segmenti, guidano il trend negativo le creme spalmabili dolci, con -3,5% a valore e -5,3% a volume, e perdite sopra il double digit per gli imballaggi bicchiere e vaschetta porzionata, che interessano tutte le aree e canali, a esclusione dei discount. Si difendono, invece, le confetture e spalmabili base frutta, con +0,4% a valore e -0,2% a volume. «Le
C O M U N I C A Z I O N E O N L I N E P E R U N T A R G E T G I OV A N E La comunicazione è una aspetto molto rilevante per Rigoni di Asiago e le attività spaziano soprattutto tra le numerose opportunità che il web offre. «Per Fiordifrutta e Nocciolata – fanno sapere dall’azienda – ci stiamo muovendo con una strategia social e digital, che punta ad aumentare l’awareness dei brand e ad avvicinarli ai consumatori più giovani. Per il lancio della nostra ultima novità, Nocciolata Crunchy, abbiamo infatti attivato una campagna di comunicazione sui canali Tik Tok e Instagram, social molto utilizzati e apprezzati dalle nuove generazioni».
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SCHEDE PRODOTTI Bonne Maman Nome prodotto: Confettura di Albicocche Caratteristiche: confettura senza coloranti, conservanti e aromi artificiali. Le referenze sono create solo con la frutta più perfetta, raccolta al giusto punto di maturazione e ottenute con procedimenti che ne preservano la qualità.
Fiorentini Nome prodotto: Peanut Butter 100% Arachidi Caratteristiche: crema spalmabile ricca di proteine, ideale per chi pratica attività sportiva, contiene 27 g di proteine per 100 g di prodotto. Senza olio di palma, privo di zuccheri e sale aggiunto, non contiene alcun tipo di additivo né grassi idrogenati. Vasetto di vetro da 350 g.
Germinal Bio Nome prodotto: Composta Albicocca biologica Caratteristiche: realizzata esclusivamente con 100% frutta biologica di alta qualità, è dolcificata con soli zuccheri della frutta, non contiene pectina e altri additivi. La linea comprende anche le varianti Mirtillo, Frutti di bosco e Prugna.
contrazioni di confetture e marmellate normali (-0,2% val.) e confetture monoporzione dosabili (-8,3% val.) – prosegue Rebecca Sandrini – vengono controbilanciate da confetture e spalmabili senza zucchero e confetture spalmabili frutta specialità, che crescono rispettivamente di +17,4% e +3,8% a valore e +19,6% e +4,1% a volume. Guidano questi andamenti un abbassamento del prezzo e, per le “senza zucchero”, un concomitante incremento della pressione promozionale. Il trend viene confermato in tutte le aree e canali. Particolarmente positivo il discount, dove le “senza zucchero” registrano +35,5% a valore e +24,3% a volume. Il contributo alla categoria rimane però basso se rapportato agli altri segmenti (+0,1%). Anche per le specialità contribuisce all’incremento sul Totale Italia il canale discount, con +62,4% a valore e +102,4% a volume, insieme ad Area 2, con +17,7% a valore e +18,8% a volume. Segni negativi, invece, per Area 3 e liberi servizi».
L’effetto Covid Se il consumo di marmellate e spalmabili dolci nel 2020 è stato favorito dall’emergenza sanitaria, che ha portato all’au-
S O C I A L N E T WO R K S E M P R E P I Ù A L C E N T R O Le Conserve della Nonna comunica principalmente online, sui social network e mediante tour con i blogger, perfetti per far conoscere tutte le fasi produttive, dalla raccolta in campo fino all’assaggio del prodotto finito. «Utilizziamo sempre più la comunicazione sui social network – specifica Lorenza Baretti – perché ci consente di raggiungere il consumatore con molta precisione. Inoltre, i social vengono consultati per tutto l’arco della giornata in modalità mobile, quindi con la possibilità di intercettare l’attenzione delle persone mediante contenuti ingaggianti e di qualità. Ricorriamo poi al supporto di influencer, coinvolgendo food blogger vicini al posizionamento della marca, che parlano il nostro linguaggio e che ci aiutano a creare ricette innovative o a interpretare in modo originale e genuino i nostri prodotti».
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POSSIAMO OFFRIRE AI VOSTRI CLIENTI LE MIGLIORI CONFETTURE DI FRUTTA. CI SERVE SOLO UN VOSTRO ORDINE.
Frutta 100% italiana, qualità 100% extra.
Le nostre confetture sono preparate con frutta 100% italiana e zucchero di barbabietola anch’ esso italiano proveniente da filiera certificata. Utilizziamo altissime percentuali di frutta che cuociamo lentamente fino a ottenere una consistenza straordinariamente cremosa senza dover aggiungere altro eccetto la nostra grande passione. Probabilmente è per questo motivo che chi ha provato le nostre
confetture le considera le migliori e ha deciso anche per quest’anno di premiarle con il Quality Award.
Metteteci alla prova, gli italiani sapranno premiare anche voi.
Il “Quality Award” è il risultato di una valutazione espressa direttamente dai consumatori italiani chiamati a giudicare nel corso di rigorosi blind test le caratteristiche del prodotto nel suo complesso: aspetto, profumo, sapore, consistenza, ecc.
Per noi si tratta di un prestigioso riconoscimento che ci riempie di orgoglio, per voi di una preziosa indicazione sulle preferenze dei consumatori. E allora perché aspettare? Gli italiani non vedono l’ora di premiare anche voi.
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IL PUNTO DI VISTA DELLA DISTRIBUZIONE: D.IT – DISTRIBUZIONE ITALIANA
mento delle colazioni in casa e delle preparazioni home made di dolci, nel 2021 i minori vincoli hanno in parte modificato i comportamenti dei consumatori e dei distributori, impattando sull’andamento della categoria. «Dal punto di vista dei volumi – dichiara Giorgio Visini, amministratore delegato di Vis – il periodo, sia per il mercato in generale che per Vis, è stato positivo. Per quanto riguarda, invece, la mobilità del comparto, l’anno è stato sostanzialmente fermo, in quanto, causa pandemia, si sono praticamente azzerate le revisioni assortimentali da parte delle catene e si è molto ridotta anche la propensione, da parte del consumatore, al trying di nuove proposte». La chiusura forzata degli scorsi mesi ha comportato una flessione dei consumi nel canale food service. «Questa situazione contingente – speci-
TREND VENDITE A VALORE
TREND VENDITE A VOLUME
-1,8%
-2,7%
750 mln/€
114 mln/kg
Fonte: Elaborazioni DM su dati Nielsen, a.t. 02/05/2021, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount
Nel 2020, D.It – Distribuzione Italiana evidenzia una stabilità nelle vendite di confetture e creme spalmabili tradizionali a marchio Sigma, Sisa e Coal e importanti crescite sulle due linee “premium”: Gusto&Passione, con confetture realizzate con frutti che rappresentano le tipicità regionali, e VerdeMio Biologico, con preparazioni di frutta da agricoltura biologica certificata, realizzate con soli zuccheri della frutta. «Nei prossimi mesi – spiega Simona Riccardo, category manager mdd di D.It – lavoreremo soprattutto sulle confetture tradizionali a marchio Sigma, Sisa e Coal, per migliorare l’attuale ricetta, incrementando la percentuale di frutta utilizzata. Sulle creme spalmabili, invece, entreremo in autunno nel segmento premium con il lancio di una crema spalmabile con il 30% di nocciole e di una fondente firmate Gusto&Passione. L’area più “vivace” dal punto di vista dei nuovi sviluppi è sicuramente quella dedicata al top di gamma: il consumatore vuole riscoprire il legame con il territorio e la passione per il cibo gourmet; proprio da queste necessità nasce la partnership con Slow Food Italia, con l’obiettivo di promuovere piccole e grandi eccellenze gastronomiche italiane, selezionando fornitori locali che producono con materie prime ricercate e di altissima qualità».
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Scopri il delizioso mondo delle confetture Bonne Maman.
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TREND VENDITE PER CANALE SUPER Valore
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Volume
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IPER Valore
-1,5%
Volume
-2,7%
LIBERI SERVIZI Valore
-8,7%
Volume
-8,8%
DISCOUNT Valore
+4,5%
Volume
- 0,3%
Fonte: Elaborazioni DM su dati Nielsen, a.t. 02/05/2021, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount
fica Francesca Pezzini, marketing & communication manager di Menz&Gasser – ha penalizzato in gran parte i prodotti per la prima colazione delle strutture ricettive. Diversamente, invece, è stato per il canale retail, dove la domanda di confetture e marmellate in vasi in vetro è addirittura aumentata, grazie a un maggior consumo casalingo. Tuttavia, nel 2021 sembra che le vendite della Gdo si stiano avvicinando, sempre più, a una normalizzazione».
Qualità e salute, parole d’ordine Gli italiani compiono scelte ben mirate all’aspetto salutistico e qualitativo. Secondo Santa Rosa, «la parte preponderante dei consumi – specifica l’azienda – è ancora derivante dai prodotti tradizionali, ma negli ultimi anni si sono sviluppate nuove proposte che vanno a soddisfare bisogni emergenti: sensibilità alla naturalità degli ingredienti e attenzione agli zuccheri e alle calorie. In particolare, rispondiamo a quest’ultimo trend con una linea di confetture extra light con 50% di zuccheri in meno rispetto alle confettura extra». L’attenzione verso la componente dolce delle referenze è riscontrata anche da Janluca de Waijer, direttore generale di
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Bonne Maman Italia: «Crescono i prodotti light e a basso contenuto di zucchero, trend trasversale anche ad altri mercati. Inoltre, nella scelta delle confetture i consumatori cercano prodotti gustosi e appaganti per iniziare al meglio la giornata, senza rinunciare a genuinità e semplicità delle ricette». Gli shopper prediligono quindi proposte qualitativamente e nutrizionalmente valide, come conferma Martin Darbo, amministratore delegato di A. Darbo: «Gusto e qualità sono senza dubbio i migliori asset per differenziarsi. I consumatori preferiscono prodotti con un’elevata percentuale di frutta e, di riflesso, a basso contenuto di zucchero. Abbiamo seguito questo forte impulso sviluppando nel 2020 una nuova linea ad alto contenuto di frutta e a basso contenuto di zucchero».
Il valore aggiunto delle materie prime italiane L’attenzione all’origine della materia prima, con una forte propensione al consumo di prodotti 100% made in Italy, è uno dei trend in accelerazione. Gruppo Fini con Le Conserve della Nonna punta da sempre sull’elevata qualità delle proposte grazie all’uso di ingredienti italiani, alte percentuali di frutta e produzione mediante processi tradizionali. «Il nostro brand – afferma Lorenza Baretti, responsabile marketing prodotto del comparto conservati del Gruppo Fini – ha un’offerta completa di prodotti realizzati con materie prime nazionali, lavorate da fresco e con l’attenzione tipica di una cucina domestica. Per le principali referenze
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SCHEDE PRODOTTI Gruppo Fini – Le Conserve della Nonna Nome prodotto: Amarena dell’Emilia Caratteristiche: realizzata con solo amarene fresche dell’Emilia lavorate appena raccolte e zucchero italiano. 140 g di frutta ogni 100 g di confettura. Senza pectina.
Hero Nome prodotto: Frutta di Stagione Albicocche Caratteristiche: realizzata con frutta di stagione, il gusto Albicocche è un’esplosione di sapore nel rispetto della stagionalità.
Lindt Nome prodotto: Crema Fondente Caratteristiche: una crema avvolgente e dal gusto intenso grazie all’esperienza dei Maîtres Chocolatiers Lindt che hanno miscelato il pregiato cacao a ingredienti premium. La referenza è ideale per colazione, merenda oppure per una pausa golosa.
MERCATI DMM
SERVIZI LOGISTICI SPECIALIZZATI E CERTIFICATI
della nostra gamma utilizziamo solo due ingredienti 100% italiani: frutta fresca di stagione, lavorata appena raccolta, e zucchero di barbabietola da filiera certificata. Anche Alce Nero evidenzia l’importanza di questo aspetto: «I consumatori – spiega l’azienda – pongono molta attenzione circa l’origine dei prodotti alimentari: nel caso delle composte di frutta, prediligono referenze fatte con materie prime italiane, con un’alta percentuale di frutta nella ricetta e con una ridotta quantità di zuccheri. Rispondiamo a questi bisogni con composte di frutta biologica 100% italiane, dolcificate con solo zucchero d’uva e senza pectina aggiunta». Secondo Mielizia, le scelte alimentari dei consumatori si orienteranno sempre di più su materie prime nazionali, prodotti sostenibili e naturali, possibilmente da filiera controllata. «L’interesse – fanno sapere dall’azienda – è fortemente rivolto al prodotto biologico con elevate percentuali di frutta, con ingredienti italiani o addirittura regionali. Forte anche l’attenzione verso tipologie e gusti ricercati e verso l’uso di dolcificanti naturali».
Logistica Uno è un provider logistico che opera prevalentemente nel largo consumo, in particolare nei settori food & beverage con servizi dedicati e specializzati. «Garantiamo servizi – sottolinea l’azienda – basati su processi certificati e sul rispetto dei principi della responsabilità d’impresa. I nostri depositi, tutti certificati bio, dispongono dell’autorizzazione sanitaria per lo stoccaggio e la gestione dei prodotti alimentari. Abbiamo inoltre ottenuto la certificazione IFS Logistics per lo stoccaggio e il trasporto su strada di referenze alimentari e non alimentari stabili a temperatura ambiente, e la certificazione ISO 9001 per l’erogazione di servizi di progettazione e di logistica integrata, trasporti, imballaggio e magazzinaggi». Nell’ultimo anno gli acquisti online sono aumentati a doppia cifra, andando a rafforzare l’importanza dell’e-commerce e accelerando il processo verso l’omnicanalità: Logistica Uno supporta i propri clienti, tra i quali annovera anche alcuni dei principali brand di marmellate, nella realizzazione di soluzioni e-commerce in full outsourcing.
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MERCATI DMM
IN ARRIVO UN RESTYLING DISTINTIVO
SCHEDE PRODOTTI Menz&Gasser Nome prodotto: 100daFrutta Caratteristiche: composta di frutta al 100%, dolcificata esclusivamente con zucchero d’uva e con l’aggiunta di fibra di mela. Senza glutine.
Mielizia Bio Nome prodotto: Composta di Pesche Caratteristiche: composte senza pectina e dolcificate con succo d’uva e miele dei nostri apicoltori. Questa composta biologica di pesche dell’Emilia-Romagna è realizzata utilizzando più di 100 grammi di frutta per 100 grammi di prodotto finito. La concentrazione è ottenuta senza l’aggiunta di addensanti e la delicata tecnica di lavorazione preserva gli aromi naturali della frutta.
La comunicazione è sicuramente una leva importante per Lindt: «Nel 2021 – spiega l’azienda – investiremo con maggiore forza sui mezzi digitali al fine di garantire una copertura adeguata e rafforzare la notorietà. La strategia coinvolgerà anche il punto vendita, che rappresenta un ulteriore momento di visibilità e comunicazione. Proprio per questo, da settembre le creme Lindt saranno sul mercato con un nuovo design, più unico, distintivo e premium». Sempre in store saranno concentrate molte risorse sia a scaffale sia nelle attività di secondary placement, dove il legame con il cioccolato e il maître chocolatier saranno gli elementi visivi cardine.
Rigoni di Asiago Nome prodotto: Nocciolata Crunchy Caratteristiche: nuova crema spalmabile bio della gamma Nocciolata, con croccante granella di nocciole tostate. Senza olio di palma e priva di glutine, è prodotta con il 22% di nocciole pregiate, cacao Trinitario ed estratto di vaniglia naturale.
Cresce la richiesta di prodotti premium Le rinnovate abitudini di consumo evidenziano la tendenza a provare prodotti diversi da quelli consumati abitualmente per fare colazione e per gli spuntini spezza fame, prediligendo proposte innovative e di elevata qualità. «Gli shopper – puntualizza Fausto Bini, direttore commerciale di Hero – si stanno orientando verso scelte premium; in questo segmento proponiamo una linea tradizionale con un forte tratto distintivo: la frutta di stagione. Siamo convinti che la qualità del prodotto sia sempre un fattore premiante nella scelta». Per quanto riguarda il segmento delle creme, l’ampliamento dell’offerta ha spostato l’attenzione sulla qualità dei prodotti. «I consumatori – specifica Lindt – non si accontentano più solo del gusto, ma chiedono prodotti realizzati con materie 66 DM MAGAZINE
MERCATI DMM
SCHEDE PRODOTTI Santa Rosa Nome prodotto: Confettura Extra di Prugne Light Caratteristiche: la gamma delle Light, confetture extra con solo zuccheri della frutta, buone, leggere e naturali, si arricchisce del nuovo prodotto Prugna. Una confettura extra con il 95% di frutta.
Vis Nome prodotto: Natura Golosa Caratteristiche: golose, genuine e naturali, sono l’ideale per trasformare in una festa ogni momento della giornata, a cominciare dalla prima colazione.
S P A Z I O A D A T T I V I TÀ I N STO R E E O N L I N E La strategia comunicativa di Bonne Maman si focalizza principalmente sulla presenza in store e online. «Non avendo una distribuzione capillare sul territorio – precisa Janluca de Waijer – ma concentrata in alcune insegne e regioni, lavoriamo molto sul punto vendita. Nell’ultimo anno e mezzo è stato difficile organizzare degustazioni, ma le attività in store restano un momento fondamentale per far conoscere le nostre confetture, caratterizzate da alta qualità e gusto distintivo. Anche il digital è importante: le iniziative che attiviamo sui nostri social o attraverso le influencer danno sempre riscontri estremamente positivi».
prime di origine italiana, ingredienti selezionati con cura e lavorati in modo artigianale, senza olio di palma. La versione tradizionale cacao e nocciole rimane, in generale, la preferita dai consumatori, ma in molti si stanno indirizzando verso ricettazioni speciali». Secondo Fiorentini Alimentari, per la categoria del burro di arachidi, lo shopper cerca preferibilmente prodotti naturali e premium, considerando la qualità e la purezza delle ricette, soprattutto quando gli ingredienti principali sono riconosciuti per la ricchezza di benefici nutrizionali. «Proprio per rispondere a queste esigenze – spiega Simona Fiorentini, export e marketing manager di DM MAGAZINE 67
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Fiorentini Alimentari – abbiamo scelto un processo produttivo che si caratterizza per l’utilizzo di materie prime non raffinate, che garantiscono un prodotto senza grassi idrogenati e senza l’aggiunta di zuccheri».
La sostenibilità guida le scelte d’acquisto Gli shopper mostrano una crescente sensibilità verso la sostenibilità, diventata ormai elemento cruciale nella scelta di acquisto. Per A. Loacker dare voce al proprio approccio sostenibile e ai valori che guidano l’operato aziendale è fondamentale. «Raccontare in modo chiaro i nostri progetti di filiera – spiega l’azienda – volti ad un approccio sostenibile e ad un approvvigionamento ancora più controllato delle materie prime per noi strategiche - come nocciole, latte, vaniglia e cacao - è una delle nostre priorità». Sono, infatti, sempre di più i consumatori che si aspettano dalle aziende impegno verso la sostenibilità, nelle sue molteplici declinazioni. «Ecosostenibilità e trasparenza sono per noi un impegno quotidiano – precisa Paolo Pisano, direttore commerciale di Germinal Bio – ed è questo che vogliamo trasmettere ai nostri consumatori: il racconto sincero di quello che facciamo, il rispetto verso persone e ambiente, la sensibilità verso uno stile di vita ecosostenibile. Ci impegniamo a rendere i nostri pack sempre più eco-friendly, e a ridurre l’impatto ambientale, utilizzando energia da fonti rinnovabili e sostenibili. Supportiamo, inoltre, progetti a distanza per garantire condizioni di lavoro eque in collaborazione con CTM Altromercato». La sostenibilità è un aspetto rilevante anche per Rigoni di Asiago: «Il consumatore – sottolinea l’azienda – riconosce la qualità e la bontà dei nostri prodotti, oltre all’etica e all’impegno che coltiviamo sul fronte della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente. Esiste, infatti, un’ampia fascia di persone che vuole proposte che diano rassicurazioni in termini di gusto/bontà e garanzia di origine».n
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SEGMENTI CREME -3,5% -5,3% SPALMABILI A VALORE A VOLUME DOLCI DI CUI: IN BARATTOLO
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-4,8%
IN BICCHIERE
-14,2%
-14,1%
IN vaschetta porzionata
-15,6%
-13,2%
+131,5%
+19,5%
IN TUBETTO
0,4%
A VALORE
CONFETTURE E SPALMABILI BASE FRUTTA
-0,2% A VOLUME
DI CUI: Confetture e marmellate normali vasetti
-0,2%
-0,9%
Confetture spalmabili frutta composte altro
-0,1%
-0,1%
Confetture spalmabili frutta dietetiche senza zucchero
-17,4%
-19,6%
Confetture monoporzione dosabili
-8,3%
-8,8%
Confetture spalmabili frutta specialitA`
+3,8%
+4,1%
Fonte: Elaborazioni DM su dati Nielsen, a.t. 02/05/2021, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount
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THE SYMPOSIUM PROGRAMME OF SARDINIA 2021 IS OUT! The next edition of the Sardinia - 18th International Symposium on Waste Management and Sustainable Landfilling will be held as HYBRID EVENT, from 11th to 15th October 2021 in a stunning resort in the south of Sardinia, Italy. Sardinia 2021 will include 5 parallel oral sessions for a total of 82 sessions (oral and poster presentations, workshops, active labs), business meetings and a commercial exhibition.The hybrid event will also give the opportunity to reach a broader audience and open the door for many more attendees, especially from far-away countries, that will have the chance to join the conference from home! REGISTER NOW / LOWER ONLINE REGISTRATION FEES AVAILABLE (www.sardiniasymposium.it / info@sardiniasymposium.it)
LATE ABSTRACTS STILL ACCEPTED
Don’t miss the chance to present your work at the world’s leading event in the field of waste management. Submit your abstract
FULL PROGRAMME AVAILABLE ON THE WEBSITE: www.sardiniasymposium.it
FINANZA DMM
Il 2021 sarà un anno di espansione e consolidamento
Da un punto di vista concorrenziale il settore risulta molto concentrato e ben patrimonializzato, con oltre il 60% del fatturato concentrato nei primi 3 player. Tuttavia, il boom di domanda da parte dei consumatori ha spinto altri grandi operatori del settore dolciario, a differenziarsi dai competitor.
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l comparto delle confetture e delle creme spalmabili, durante il periodo pandemico, ha nettamente incrementato i volumi di vendita e il fatturato sia tramite Gdo sia e-commerce e registrato un aumento del 20 % nel corso del 2020, trend che si conferma in crescita anche per l’anno corrente. Considerato il “comfort food” per eccellenza, soprattutto nelle fasi di lockdown, è presente nei canali distributivi con un portafoglio prodotti estremamente variegato in termini di ingredienti, packaging e formati per incontrare le esigenze e i gusti di ogni tipo di consumatore. Anche in questo comparto una modesta parte del ventaglio dei prodotti commercializzati è biologica, a ridotto contenuto di zuccheri e calorie, ad alto contenuto proteico o priva di ingredienti di origine animale. Da un punto di vista concorrenziale il settore risulta molto concentrato e ben patrimonializzato, con oltre il 60% del fatturato concentrato nei primi 3 player tra i quali spicca, indiscutibilmente, il gruppo Ferrero con il prodotto di punta “Nutella” che, da sempre, mantiene il suo primato come prodotto più venduto. Tuttavia, il boom di domanda da parte dei consumatori ha spinto altri grandi operatori del settore dolciario, che prima non presidiavano il sottosegmento delle creme spalmabili e delle confetture, a introdurre sul mercato nuove linee di prodotti per differenziarsi dai competitor e lo scenario competitivo si sta gradualmente diversificando. Dal punto di vista del mercato M&A, il 2020 ha visto concludersi alcune operazioni tra i grandi acquisitori seriali, probabilmente iniziate nel corso del 2019. Non sono state ancora annunciate nuove operazioni programmate per l’anno corrente, tuttavia alcuni grandi operatori del settore hanno già dichiarato di vedere il 2021 come un’opportunità per consolidare la propria posizione ed espandersi, localmente o all’estero, creando poli di eccellenza tramite crescita per acquisizioni e partnership e mettendo a fattor comune risorse, know-how e sistemi di distribuzione.n
Sante Maiolica - Partner & Ceo di Grant Thornton Financial Advisory Services
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DIGITAL CLUB/RETAIL DMM
La guerra delle informazioni Meglio un dato oggi o un cliente domani
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mmaginiamo di fare una campagna promozionale dove in cambio di informazioni offriamo l’opportunità di avere un prodotto esclusivo. Invitiamo potenziali clienti a registrarsi su un nostro sito e in cambio di alcuni dati di profilazione diamo loro un codice per accedere alla prova del prodotto. Dove? Magari in un temporary shop! La nostra agenzia trova e allestisce il punto vendita, ci aiuta nel contratto di locazione, prepara il sito web e gli altri dettagli della campagna. Quando finalmente arriva il giorno della presentazione i potenziali cliente varcano la soglia del negozio e si pone un problema: dobbiamo misurare loro la temperatura e controllare che abbiano diritto ad accedere. Se un domani ci fosse un caso positivo di Covid sarebbe opportuno avere anche le informazioni di contatto di tutti coloro i quali erano presenti alla presentazione. Chi raccoglie e gestisce questi dati? Chi ha la responsabilità della sicurezza della location? Il proprietario dei locali? L’agenzia che supervisiona e controlla con il proprio personale? L’insegna che in ultima analisi è quella che vuole i dati del cliente, ma volentieri eviterebbe di gestirsi quelli sanitari (norme Covid)? n questa situazione il dato è un onere, almeno quello sensibile e personale sulla temperatura corporea e l’eventuale tracciatura per gli avvisi futuri. Idealmente sono informazioni che ogni attore vorrebbe non doverlo avere e gestire. Ma quando i dati sono un valore? Ovvero in quasi tutti gli altri casi? Pensiamo ai pagamenti digitali in negozio. Pensiamo a un nostro cliente che effettua i suoi acquisti e poi in cassa paga con il telefono. I dati della transazione ora sono visti dal retailer, da chi gestisce il wallet del cliente e, per esempio, dalla carta di credito associata a quel pagamento. In questo caso la guerra non è più per non doversi sobbarcare l’informazione, ma piuttosto per averla, e tutti e tre la hanno. Chiaramente l’insegna ha dalla sua più dati, come la specificità dello scontrino e dei singoli
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DIGITAL CLUB/RETAIL DMM
articoli acquistati. Di contro gli altri attori hanno visibilità degli acquisti anche negli altri negozi (o più correttamente degli acquisti quando effettuati con pagamento digitale). L’aspetto saliente è che accettando questa forma di pagamento condivide parte del valore intrinseco dei dati con un’altra azienda. Questa un domani potrebbe essere in una posizione tale da poter proporre iniziative promozionali mirate al cliente, in concorrenza anche al retailer stesso e proprio (anche) grazie a tali informazioni. to dicendo che sconsiglio alle insegne l’uso di pagamenti digitali di terzi? Assolutamente no, offrono un mondo di benefici, dalla comodità per il cliente, alla possibilità per esempio di inserire schemi di finanziamento automatici gestiti direttamente dalle fintech. Voglio solo mettere l’accento su chi ha l’onore, o l’onore, di trattare i dati in molte situazioni odierne. Un bene prezioso che va tenuto in debita considerazione e gestito come l’asset aziendale che è. n
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Paolo Pelloni Digital Club/Retail
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REAL ESTATE DMM
TENDENZE GLOBALI nel mercato Retail A seguito dello shock al sistema causato dalla pandemia da coronavirus e grazie a un crescente impatto delle tecnologie sul nostro lavoro e sulle nostre vite, diventa centrale l’analisi dei trend in atto.
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ome operatori del settore immobiliare retail ci viene chiesto e ci chiediamo costantemente quali siano le tendenze in atto e quelle destinate a permanere in un futuro prossimo, così da rappresentare uno o più scenari. Ho voluto pertanto fare una sintesi fra quelle tendenze che ritengo più verosimilmente destinate a prendere piede significativamente e perdurare anche dopo che le motivazioni alla loro base saranno sfumate, e ho immaginato un orizzonte temporale di 5 anni. Negozi più efficienti. In nessun luogo l’impatto della pandemia è stato più drammatico che nelle vendite al dettaglio. Le persone sono ancora disposte a fare acquisti nei negozi, ma meno interessate a vagare in modo casuale tra gli scaffali per scoprire novità e promozioni: vogliono ottenere ciò di cui hanno bisogno e andarsene. Come mostra l’ascesa della consegna su strada, molti non vogliono nemmeno entrare nel negozio: ricorderete il lancio dei negozi Amazon GO in cui le persone possono entrare, fare scorta e andarsene senza bisogno di interagire con una persona o addirittura fermarsi alla cassa. Robot e negozi senza cassiere, tuttavia, non sono la stessa cosa dei negozi senza persone. Questi progressi sono anteriori al 2020, ma i recenti eventi accelereranno la loro opzione su scala più ampia. Vantaggi per le persone. L’aumento delle consegne a domicilio a partire dal 2020 è una delle tendenze maggiormente accelerate dalla pandemia. Molto prima del 2020 i principali rivenditori a livello mondiale (su tutti Walmart) stavano già investendo su questo settore. L’industria vedrà un’accelerazione di servizi come la consegna tramite droni o sistemi au-
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REAL ESTATE DMM
tomatizzati che consentono alle persone di ottenere ciò di cui hanno bisogno con minimi contatti con altre persone. Inoltre, i rivenditori renderanno la loro esperienza online-offline più fluida, personale e gratificante, un esempio di questo trend è il lancio del programma Walmart+. Catene di fornitura intelligenti. Abbiamo tutti sperimentato a livello personale quanto il ciclo di fornitura sia stato messo a dura prova. Le supply chain di prossima generazione svolgeranno un ruolo più centrale nel supportare i rivenditori. Esse infatti saranno sostenute dall’intelligenza artificiale che rileva e risponde in tempo reale, elaborando modelli predittivi, sostituendo la tecnologia come la conosciamo oggi. Quando i rivenditori ottengono informazioni in tempo reale sul comportamento di acquisto dei consumatori, sono in grado di rispondere in modo più agile, non solo nel modo in cui immagazzinano i prodotti, ma anche in relazione al prezzo. Questo consentirà approvvigionamenti più agili e, conseguentemente, promozioni commerciali più reattive e sempre più personalizzate. Più vendite dirette. I grandi produttor, con rilevanti capacità di investimento e volontà di competere in modo più efficace con i marchi della Gdo, hanno creato nel corso degli anni i propri marchi per la vendita diretta al consumatore, cosiddetti Dtc (Direct to consumer). Il problema alla base è la necessità di maggiore visibilità e comprensione del comportamento di acquisto dei clienti. Sviluppare volumi vendendo al dettaglio i prodotti di altre aziende diventerà progressivamente più impegnativo. La contrazione dell’economia commerciale sta guidando la crescita progressiva del marchio del distributore, soprattutto nel settore alimentare. Sono in aumento non solo i marchi di proprietà, ma anche il numero di aziende che decidono di aumentare la politica di Dtc. Per fare un esempio basti vedere Adidas che lancia il programma di vendita diretta al 50% entro il 2025 annunciando investimenti per 1mld di euro. L’intelligenza artificiale e la sostenibilità. La sostenibilità è da anni uno dei temi più critici nei processi aziendali e la pandemia ne ha favorito un maggiore apprezzamento nei consumatori. Per venire incontro a questa tendenza, molte catene intensificheranno gli investimenti nell’intelligenza artificiale. Essa, infatti, può aiutare nella progettazione di prodotti meno soggetti a obsolescenza fisica o che possono essere riutilizzati in modo più efficiente, innovazione di prodotto e di processo. Combinando dati storici e in tempo reale su prezzi con modelli predittivi, l’AI sta aiutando anche le aziende che promuovono un modello di business incentrato sull’uso piuttosto che sulla proprietà di un prodotto (l’auto e la casa, per fare due esempi). Alberto Deiana Project Management and Real Estate Executive, Mi.No.Ter.
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CUSTOMER DMM
LAVORARE CON IL FUTURO: SCENARI Iniziamo con il darci una definizione di scenario: uno scenario è una visione esplicita e sistematica di un futuro possibile.
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li scenari sono interessanti sempre, a prescindere dal contesto e momento in cui vengono fatti, al contrario di quelli che pensano siano utili solo in periodi di incertezza. Gli scenari stimolano le riflessioni strategiche, sviluppando diverse immagini del futuro che aiutano a superare assunzioni implicite e punti di vista rigidi e lineari. Il futuro non è una progressione lineare del presente. Con 7,9miliardi di persone nel pianeta come è possibile pensare che il “prossimo” sia rettilineo e che parta “solo” dall’esperienza in un mondo globalizzato come l’attuale. Gli scenari aiutano a considerare opzioni esterne al tradizionale ambito operativo e concettuale dell’organizzazione, tipicamente resistente al cambiamento e discretamente rigida per poter alimentare e mantenere vivi i processi aziendali. Gli scenari aiutano a essere più flessibili e creativi e spesso sono usati dai decisori per meglio articolare i loro modelli mentali rispetto al futuro in modo da prendere decisioni migliori. La quotidianità, la ripetitività delle attività, il presidio di
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CUSTOMER DMM mercati maturi non consente a volte di guardare oltre la routine ed il presente. «Qualcuno recentemente mi ha chiesto la ragione per cui si leggono articoli o post che su temi economici e sociali spingono verso direzioni diverse, quasi come se ci fossero visioni nettamente agli antipodi e in cui si fa una grande fatica ad orientarsi. La realtà è che in un mondo complesso, non ci sono contraddizioni, ma solo diversi aspetti di una realtà complessa che prende forma. Ogni aspetto evidenziato da singoli analisti è una rappresentazione parziale di questa realtà ipercomplessa, che non permette una risposta semplice alle domande: che cosa è l’innovazione e che cosa costituisce oggi il temine valore? Questa è la ragione per cui le visioni parziali di singoli professionisti sono destinate ad essere superate da una realtà molto più complessa. Non esiste più l’economia, ma tante dimensioni di differenti economie che spingono in direzioni diverse attraverso rapporti di forza, che cambiano di giorno in giorno», ha dichiarato Maurizio Goetz, professore dell’Università Bicocca. iamo una epoca “VUCA”. Volatilità: si riferisce alla natura e alla dinamiche dei cambiamenti in un dato contesto che può essere caratterizzato da fluttuazioni, turbolenze, cambiamenti, maggiore è la volatilità, più i cambiamenti sono veloci. Incertezza: indica la misura con cui è possibile prevedere con sicurezza il futuro. All’incertezza si lega l’incapacità di comprendere cosa sta succedendo, di essere consapevoli dei cambiamenti in atto nell’ambiente circostante. Più il mondo è incerto più è difficile prevedere. Complessità: un contesto è tanto più complesso quanto più i fattori da considerare sono numerosi, diversi tra di loro e diverse sono le relazioni tra gli elementi. Una maggiore interconnessione, infatti, aumenta la complessità del sistema; questo rende arduo analizzare la quantità complessiva delle informazione. Più il mondo è complesso più sarà difficile analizzare. Ambiguità: la mancanza di chiarezza di un fenomeno non consente di interpretarlo adeguatamente. Una situazione è ambigua quando l’informazione è incompleta, contradditoria o inaccurata per giungere a delle conclusioni. Si tratta cioè di un fenomeno sfumato (fonte: complexity education project). l’incertezza crescente aumenta l’importanza di identificare i trend futuri e il loro business landscape. Il considerare molteplici alternative futura aumenta la capacità di affrontare le incertezze. L’uso di scenari di medio lungo termine permette di identificare in anticipo nuovi problemi e facilita l’adattamento ai cambiamenti importanti. L’uso di scenari è notevolmente aumentato nell’ultimo decennio.n
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Marco Zanardi, partner Beready e presidente Retail Institute
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BIRRA, AUMENTA LA SETE
MERCATI DMM
di “speciali” e “premium” di Claudia Scorza
Intimo e calzetteria sempre più ecosostenibili
Il comparto, penalizzato dalle limitate occasioni di socialità, punta su un’offerta green e di qualità, ripensando la shopping experience in un’ottica omnicanale e tailormade.
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MERCATI DMM
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’avvento della pandemia e la conseguente limitazione delle occasioni di socialità hanno influenzato le vendite del mercato intimo e calzetteria in Italia, profondamente legato allo svago e alle attività “fuori casa”. In questo difficile periodo il comparto si è contratto, ma i trend degli ultimi mesi, complici la campagna vaccinale e le prime riaperture, hanno dato segnali positivi, mostrando una ripresa dei consumi.
Un approccio sempre più green Secondo Golden Lady, il comportamento d’acquisto da parte del consumatore è sicuramente cambiato ed è diventato maggiormente sensibile ad alcune importanti tematiche. «La pandemia – afferma Carlo Mariotti, direttore commerciale Italia di Golden Lady – ha generato la presa di coscienza di quanto precario sia l’equilibrio tra convivenza umana e ambiente. Questo si è tradotto in un consumo più consapevole che sta vedendo particolarmente vincenti i prodotti vocati all’ecosostenibilità. In questa direzione Golden Lady ha lanciato nel 2020 la linea Ecoline: collant, cal-
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Mondo Calzetteria: cosa succede sui volantini promozionali nel 2021? L’analisi di QBerg QBerg ha analizzato l’andamento del mondo Calzetteria sui volantini promozionali della Gd, rappresentata da Ipermercati, Supermercati, Superette, Discount e Drug Specialist, confrontando i primi 5 mesi del 2021 con lo stesso periodo del 2020. In particolare, si è focalizzata su due fenomeni: il primo, inerente a quanto concentrato sia l’assortimento in termini di marchi, il secondo inerente, invece, al peso del promozionato “generico”, cioè senza marca. A totale mercato, scende la quota di visibilità promozionale Qp3 sia delle Top10 marche (-5.8 punti percentuali anno su anno) che del non marcato (-2.7 pp): il tutto a favore dei marchi minori, che crescono conseguentemente di un netto +8.5 pp. Analizzando i singoli canali, QBerg nota che: • Ipermercati: perde fortemente il non marcato, soprattutto a favore dei marchi minori; • Supermercati: a guadagnare di più sono i Top10 brand; • Superette: crescono in egual modo le Top10 e le Altre marche, a scapito del non marcato; • Discount: decrescono soprattutto le Top10, in favore delle Altre marche; • Drug Specialist: l’unico canale che investe più sul non marcato (+3pp) a sfavore proprio delle Top10 brand. In conclusione, il 2021 vede, a volantino, un mercato meno concentrato con i marchi minori all’attacco dello spazio promozionale e una diminuzione del ricorso ai prodotti senza marca.
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zini e salvapiedi realizzati con l’esclusiva fibra ecosostenibile Infinyl, prodotta nei nostri stabilimenti e ottenuta tramite un processo di riciclo virtuoso dei materiali di produzione, che non avrebbero avuto altro utilizzo nella catena tessile». Anche Uniqlo ha riscontrato che il settore dell’intimo, di concerto con quelli di accessori, calzature, abbigliamento e tessile per la casa, è maggiormente interessato da un cambiamento dettato dall’emergenza globale. «Tale comparto – precisa l’azienda – si sta spingendo sempre più verso la ricerca e la realizzazione di un prodotto green, che rispecchi le necessità della vita di tutti i giorni, assicuri comfort e che trasmetta valori come quello della body positivity».
L’omnicanalità al primo posto A seguito del Covid-19, si osserva un netto spostamento verso il digitale e, di pari passo, un cambiamento nei comportamenti d’acquisto. I consumatori si stanno adattando a
MERCATI DMM una nuova normalità, dove si prevede che lo shopping consapevole e lo shopping online verranno adottati a lungo termine. «Parlando di distribuzione – spiega Uniqlo –, come per molti altri comparti, il settore ha bisogno di essere ripensato integralmente in ottica di trasformazione digitale. In particolare, per quanto riguarda il retail, bisogna prospettare un percorso di digitalizzazione omnicanale, dagli store 5.0 all’e-commerce, con un approccio al cliente finale tailormade e studiato “su misura” in base alle singole esigenze. L’omnicanalità diventa quindi un elemento fondamentale nella strategia di comunicazione: i punti di contatto con lo shopper sono molteplici e la comunicazione deve essere coordinata in modo da veicolare lo stesso messaggio declinandolo nel linguaggio consono a ciascun media». Per Golden Lady la comunicazione è sempre stata un mezzo chiave per mantenere un dialogo continuo con le proprie consumatrici e costruire con esse una relazione solida e duratura. «Rispetto alla comunicazione digitale – conclude Carlo Mariotti – Golden Lady è attiva sui principali social network proponendo contenuti sempre nuovi e ad alto livello di engagement, investe sia su campagne di influencer marketing sia su campagne di adv online, affinché la marca e i suoi prodotti abbiano costantemente la massima visibilità possibile e restino sempre tra i top of mind delle consumatrici».n
SCHEDE PRODOTTI Golden Lady Nome prodotto: Collant Ecoline 40 Caratteristiche: collant 40 denari con esclusivo corpino senza cuciture, extra confortevole e cinturino alto e morbido. Realizzato con filato ecosostenibile Infinyl.
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Uniqlo Nome prodotto: Canotta con reggiseno AIRism Caratteristiche: canotta in cotone a costine, collo a V e coppe integrate. Dotata di tecnologia dry ad asciugatura rapida, possiede anche le funzionalità aggiuntive quick dry, che fa asciugare subito il tessuto rendendolo traspirante, e cool touch, che garantisce il massimo comfort.
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TECNOLOGISTICA DMM
Kellogg integra nel packaging una tecnologia per non vedenti e ipovedenti Il progetto, partito l’ottobre scorso con un test pilota in Uk, è pronto a raggiungere gli scaffali dei supermercati di tutta Europa già a gennaio 2022 con i pacchi di Special K.
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ellogg Europa annuncia l’avvio di un progetto paneuropeo che renderà, entro la fine del 2022, tutti i pack di cereali dell’azienda più accessibili ai non vedenti e agli ipovedenti, grazie all’integrazione della tecnologia NaviLens, la prima al mondo sviluppata per le persone con disabilità visive. Un passo significativo verso una shopping experience più inclusiva, che permetta maggiore autonomia alle persone cieche e ipovedenti, aiutandole a orientarsi sia nella scelta dei prodotti che nella gestione degli stessi una volta all’interno della “dispensa”. La tecnologia NaviLens si basa sulla scansione, attraverso il proprio smartphone, di uno speciale codice integrato nel design delle confezioni del prodotto: così vengono rese accessibili, in forma audio, le informazioni sugli ingredienti, gli allergeni e le informazioni sul riciclaggio di ciascun prodotto specifico. Informazioni spesso non accessibili alle persone con disabilità visive. A differenza delle altre tecnologie presenti sul mercato (QR code o barcode), la tecnologia NaviLens è realizzata con colori ad alto contrasto per l’individuazione anche da parte degli ipovedenti e può essere inquadrata a una distanza dodici volte superiore a quella delle alternative (fino a un massimo di tre metri di distanza). Inoltre, il consumatore non ha bisogno di sapere esattamente dove si trova il codice sul pacco perché la tecnologia funziona anche senza un’inquadratura “a fuoco”.n Leggi anche: “Custom lancia Mate Up, il self-order kiosk per i pdv del retail”
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TECNOLOGISTICA DMM
Still, una flotta per la logistica di NewCoop La flotta a noleggio full-service comprende 178 macchine, che salgono a 200 nei periodi di punta, e si compone di commissionatori, transpallet, retrattili, frontali e stoccatori, ovvero tutto quello che la logistica avanzata richiede sui plant.
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ewCoop, fornitore logistico premium che lavora per alcuni importanti marchi della grande distribuzione, ha scelto di puntare sui carrelli Still per le operazioni logistiche nei suoi tre centri di distribuzione in Sicilia.
NewCoop, nata all’inizio degli anni 2000, impiega complessivamente 250 dipendenti e offre una copertura capillare del territorio siciliano con tre magazzini situati uno a Catania e due a Palermo. Tra i principali clienti dell’azienda figurano Conad e Todi, importanti marchi della Gdo che affidano a NewCoop la gestione di tutti i loro processi logistici nella regione: dallo svuotamento dei container e lo stoccaggio delle merci ricevute dai fornitori, fino al riconfezionamento e alla spedizione dei prodotti verso i punti vendita. Operazioni, queste, che vedono i carrelli Still impegnati in prima linea. Il rapporto tra le due aziende è iniziato nel 2013, quando NewCoop ha scelto di introdurre in flotta alcuni carrelli Still da affiancare a quelli che sino ad allora erano stati i principali fornitori dell’azienda. La flotta di carrelli arancioni in funzione presso i magazzini NewCoop è costantemente cresciuta negli anni, tanto che oggi oltre il 75% dei carrelli in funzione presso l’azienda è a marchio Still. Una percentuale che sale al 100% nel centro di distribuzione dedicato al brand Todi. La flotta in funzione presso NewCoop conta complessivamente 178 mezzi, che salgono a quasi 200 nei periodi di maggiore attività, e si compone di commissionatori orizzontali OPX 20 e COP 20, retrattili FM-X 14, transpallet ECU e transpallet a pedana EXH-SF 20 e EXU-SF 20.n Leggi anche: “Cambio al vertice di Assologistica”. DM MAGAZINE 83
NEWS DMM
Conad programma un miliardo e mezzo di investimenti
Bilancio in crescita per Conad. Il fatturato della rete è arrivato a 15,95 miliardi di euro, in aumento del 12,3% rispetto all’anno precedente, continuando un percorso in atto da 15 anni. La quota di mercato è salita, negli ultimi 12 mesi, passando dal 13,8% del 2019 al 15,01% del 2020 (+ 1,21%), consolidando il ruolo di leadership di Conad come prima insegna della Gdo italiana. Conad ha in corso investimenti, in tre anni, pari a 1,5 miliardi di euro. Queste risorse sono destinate all’ammodernamento dei punti vendita e alla digitalizzazione delle attività delle aziende, per sostenere la messa in opera della strategia multicanale partita lo scorso anno.
Arcaplanet e Maxi Zoo Italia si fondono sotto l’egida di Cinven
Nasce una maxi-catena dei petshop: il fondo Permira ha infatti deciso di cedere Arcaplanet, 380 punti di vendita in Italia, al fondo Cinven, private equity internazionale con quartier generale a Londra. Non solo: nell’ambito dell’accordo, Cinven e Arcaplanet acquisiranno congiuntamente Maxi Zoo Italia, la terza catena di pet care e pet food attiva nella nostra Penisola, finora controllata dal gruppo fondatore, il colosso tedesco Fressnapf, e con un’ottantina di punti vendita. Nasce una conglomerata così che supera i 450 negozi di formato, prevalentemente, medio-grande.
Gruppo Végé a doppia cifra anche nel 2020 Approvato il bilancio 2020 di Gruppo VéGé: il fatturato corrente sale del 10,1% e si dimostra in crescita per il settimo anno consecutivo, raggiugendo 11,28 miliardi di euro, mentre la previsione, per il 2021 è di 11,9 miliardi. Con 33 imprese mandanti e oltre 3.400 punti di vendita per 2,5 milioni di mq di superficie commerciale complessiva, il gruppo si colloca oggi al terzo posto in Italia per numero di punti vendita e occupa la quinta posizione nel canale dettaglio con una quota di mercato del 7% (dato Nielsen a febbraio 2021). Giovanni Arena (Gruppo Arena) è stato eletto alla presidenza, subentrando a Nicola Mastromartino, mentre Raffaele Piccolo (Supermercati Piccolo) affiancherà, nella vicepresidenza, Giuseppe Maiello (Gargiulo & Maiello). Giorgio Santambrogio è stato riconfermato amministratore delegato.
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Iwb acquista Enoitalia: nasce un colosso privato da 405 milioni Iwb-Italian Wine Brands acquista il 100% del capitale di Enoitalia. Attraverso l’integrazione delle due società si creerà il primo gruppo vitivinicolo privato italiano per dimensione, con un fatturato aggregato di 405,1 milioni e un Ebitda di 42,7 milioni. L’ingresso di Enoitalia nel perimetro di consolidamento di Iwb garantirà un ulteriore rafforzamento della presenza oltre confine, in particolar modo in Gran Bretagna, dove Enoitalia ha realizzato 68,1 milioni di ricavi nel 2020 e nel mercato statunitense, dove l’acquisita ha fatturato, sempre nell’ultimo esercizio, 16,9 milioni. Gli accordi si basano su un valore d’impresa di Enoitalia di 150,5 milioni, che verranno corrisposti per cassa all’atto del closing.
VIDEO E PODCAST DMM
METRO ITALIA INAUGURA UNO SPAZIO DI LAVORO INNOVATIVO
SEALED AIR PRESENTA LA SEDE ITALIANA DI PACKFORUM
Metro Italia ha inaugurato la nuova sede aziendale situata a San Donato Milanese, uno spazio di lavoro innovativo che supera il concetto di ufficio e propone una nuova modalità di lavoro, all’insegna della condivisione, della sostenibilità e della flessibilità. Il progetto all’origine di Metro Village, infatti, si basa sul concetto di inclusione, dove i 400 dipendenti possono sperimentare nuovi spazi di lavoro, ma anche ambienti dedicati al relax, luoghi insonorizzati per telefonate o pause, ma anche spazi condivisi caratterizzati da postazioni prenotabili. Tutti i dettagli sono stati illustrati ai nostri microfoni da Vanessa Catania, direttrice risorse umane di Metro Italia.
Sealed Air è la società americana attiva nel settore della progettazione, ricerca e sviluppo e innovazione, che continua ad espandere la propria offerta di materiali sostenibili anche nell’ambito degli imballaggi, sistemi automatizzati e servizi smart. Le soluzioni Sealed Air garantiscono un’efficiente catena di fornitura alimentare, permettendo l’elevata protezione delle merci più delicate. Packforum è un centro dedicato alla collaborazione, formazione e innovazione di cui ci ha parlato in maniera approfondita Alessandra Secchi, Packforum Director Sealed Air.
PROMOMEDIA EVOLVE IL VOLANTINO DELLA GDO IN UN MEDIA
GALIZIA (VALLEFIORITA): CRITICITÀ E OPPORTUNITÀ DEL MERCATO AGROALIMENTARE IN UK
Promomedia Adv, la concessionaria specializzata nella vendita di spazi pubblicitari sui volantini delle principali insegne della Gdo italiana ha rivoluzionato il concetto tradizionale di volantino, evolvendolo in un vero e proprio media. Stando alla ricerca condotta dall’Istituto Eumetra e presentata da Matteo Lucchi, all’interno del nucleo familiare il volantino è consultato 3,63 volte e l’84% di chi lo legge è influenzato negli acquisti. Ne emerge, dunque, che questo strumento promozionale può essere trasformato in un mezzo di pianificazione media con target generalista. Ce ne ha parlato Saverio Addante, ceo di Promomedia che ha inoltre sottolineato l’impegno dell’azienda sul fronte della sostenibilità.
Nel 2020 le esportazioni agroalimentari italiane hanno toccato i 46 miliardi di euro, registrando un nuovo record per il food Made in Italy nonostante la pandemia. Quali sono le opportunità e le difficoltà riscontrate dalle aziende italiane in ambito export al di fuori dell’Unione Europea, in particolare negli Stati Uniti e nel Regno Unito? Ce ne ha parlato Francesco Galizia, export manager di Vallefiorita azienda specializzata in prodotti da forno, nel corso del webinar dal titolo “Export agroalimentare italiano: le opportunità in Usa e Uk”.
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