PL Magazine 3/2023

Page 1

Private Label Magazine

La grande infatuazione. La parabola dell’e-commerce e il ruolo delle Mdd

Iper, private label a tutto tondo

Marenchino: crescita in volume e in notorietà oltre le valli piemontesi

3/2023

3 Editoriale

Private label vs marchi industriali: il 2023 sarà l’anno del sorpasso?

4 Analisi

Le Mdd non sono più l’alternativa economica... anche in tempi di inflazione

6 PLM Awards

Le aziende premiate –I secondi classificati

PLMagazine

Supplemento trimestrale di Distribuzione Moderna Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano

Registrazione n° 52 del 30/1/2007

Direttore responsabile

Armando Brescia

Direttrice editoriale

Maria Teresa Manuelli

Translation Jcs - Language Services info@jcslanguage.it

8 Cover story

La grande infatuazione. La parabola dell’e-commerce e il ruolo delle Mdd

20 Intervista alla distribuzione Iper, private label a tutto tondo

25 The private label scenario

Innovazione e trend della PL in Europa

28 Aziende in campo

Fairtrade Italia: oltre 2.400 referenze a marchio

Carrefour apre a Milano il flagship store Terre D’Italia

Penny Italia: prima insegna con una private label da vertical farming

36 Intervista all'industria

Marenchino: crescita in volume e in notorietà oltre le valli piemontesi

40 Mercati

Prosegue la crescita delle specialità alimentari territoriali a Mdd

Comitato scientifico Stefano Ghetti, managing partner Expertise on Field/partner IPLC Italy

Gianmaria Marzoli, retail solutions vice president IRI Italia Alberto Miraglia, general manager Retail Institute Italy

Paolo Palomba, managing partner Expertise on Field/partner IPLC Italy

Emanuele Plata, co-founder, past president, board advisor PLEF

Collaboratori

Federica Bartoli, Stefania Colasuono, Maria Teresa Giannini, Fabio Massi, Luca Salomone

Progetto grafico

Silvia Ballarin

Editore

Edizioni DM Srl - Via A. Costa 2

20131 Milano

P. Iva 08954140961

Contatti

Tel. 02/20480344

redazionedm@edizionidm.it

Pubblicità

Ufficio commerciale:

commerciale@edizionidm.it

Tel: 02/20480344

L’invio di materiale (testi, articoli, notizie, immagini, dati, grafiche, ricerche ecc.) da parte di autori esterni alla Redazione non garantisce che esso venga pubblicato, né in parte, né nella sua forma originale. Lo stesso, peraltro, potrebbe essere pubblicato in forma rimaneggiata per necessità di carattere editoriale. Si precisa altresì che l’invio del suddetto materiale costituisce automatica autorizzazione da parte di Edizioni DM Srl alla pubblicazione a titolo gratuito su tutte le proprie testate.

8 20 36 28 25 40
SOMMARIO - PLM

Private label

vs marchi industriali: il 2023 sarà l’anno del sorpasso?

Prosegue la crescita record delle marche del distributore, che nei primi sei mesi del 2023 hanno messo a segno un nuovo record di vendite, ininterrotto ormai da più di 18 mesi. E il distacco tra marchi privati - ormai in volata - e i marchi industriali - zavorrati ancora dai costi di produzione e logistica - è visibile su due valori fondamentali. Secondo i dati rilasciati da Circana sul semestre terminato al 18 giugno, la crescita a valore delle PL distacca di ben tre punti percentuali i brand industriali: +8,2% vs +5,1%. Anche a volume le prime restano sostanzialmente stabili (-0,5%) e i secondi perdono un -3,4%, un divario che secondo gli analisti è destinato ad allungarsi. Ma il fenomeno parte da lontano. Sempre secondo la società di ricerca, il 2022 è stato, nelle sei maggiori economie europee, l’anno dei sorpassi. Il primo è concettuale: le PL si strutturano sempre più come marca e perdono il vissuto pauperistico di un tempo. Il secondo è numerico, visto che la maggior parte dei consumatori le considera persino migliori o uguali alle proposte industriali. E in Italia? Da noi la quota PL ha praticamente raggiunto il 30 per cento a dicembre 2022. Capita così che le insegne decidano di fare a meno dei brandi industriali, dedicando interi store ai propri marchi o superandola nell’innovazione e in ambiti prima “proibiti”. Una tendenza che stiamo vedendo già da qualche anno, ma che ora accelera con decisione: è di queste settimane il progetto Terre d’Italia di Carrefour, dedicato ai prodotti tipici italiani, dopo quelli di Coop consacrati alla linea FiorFiore, di Esselunga per la pasticceria Elisenda, di Conad per Sapori&Dintorni e di Unes per Il ViaggiatorGoloso. Mentre Penny Italia, prima insegna a osare tanto, ha creato una linea di insalate coltivate in aeroponica in una vertical farm a lei riservata. Ma il raggio d’azione non si limita ai beni di largo consumo: sempre Conad già dallo scorso anno spinge sul farmaceutico con il format ConCura, una sorta di “health hub” che integra parafarmacia, ottico e servizi analitici di prima istanza. La concorrenza comincia a sentirsi. E non è sul prezzo.

EDITORIALE - PLM
3

Le Mdd non sono più

l’alternativa

economica… anche in tempi di inflazione

Secondo Ananda Roy, Svp di Circana, il 2022 è stato, nelle sei maggiori economie europee, l’anno dei sorpassi. Il primo è concettuale: le Pl si strutturano sempre più come marca e perdono il vissuto pauperistico di un tempo. Il secondo è numerico, visto che la maggior parte dei consumatori le considera persino migliori o uguali alle proposte industriali. In Italia la quota Llc ha praticamente raggiunto il 30 per cento.

LA NOTIZIE DAL CONTINENTE

Le private label rappresentano oggi il 38% delle vendite di beni di largo consumo in Europa, per un valore di 229 miliardi di euro e, nonostante il loro aumento dei prezzi sia stato superiore, in proporzione, a quello dei prodotti di marca, esse continuano a registrare, nel quarto trimestre, crescite di quota e forti picchi in quasi tutte le maggiori categorie Llc. Lo spiega Circana nella nuova edizione di “Fmcg demand signals”, studio semestrale che coinvolge i sei principali mercati europei (Francia, Italia, Germania, Spagna, Regno Unito e Paesi Bassi), analizzando più di 230 categorie, per oltre duemila segmenti merceologici e più di 10 milioni di codici Ean. Il rapporto sottolinea una variazione positiva della marca del distributore in tutti i sei maggiori mercati europei, con la penetrazione più alta in Spagna (47%) e Germania (41%) e la più bassa nel Regno Unito (37%), dove i consumatori restano più fedeli all’Idm.

PLM - ANALISI 4

Quanto all’Italia l’incidenza della Pl è elevata, molto più elevata di quanto non dichiarino la maggior parte dei nostri distributori: parliamo di una media del 29 per cento per un dato di vendita di 24 miliardi di euro, con tassi di crescita a doppia cifra. Commenta Ananda Roy, global Svp, strategic growth insights di Circana: «Le private label hanno fatto molta strada rispetto a quando, circa 40 anni fa, sono arrivate sugli scaffali. Gli investimenti dei distributori a sostegno dello sviluppo di questi prodotti stanno dando i loro frutti. Oggi queste referenze vengono percepite come buone, o addirittura migliori, rispetto a molti prodotti di marca con cui competono. I consumatori le considerano innovative. Di conseguenza, non sono più l'alternativa economica al brand, che viene motivata dal prezzo». Lo studio rivela, fra l’altro, che i clienti “fedelissimi” al marchio del distributore equivalgo a quelli “fedelissimi” ai prodotti di marca, anzi questi ultimi li superano quasi: il 60% degli intervistati ritiene che le Pl siano innovative, di qualità, sostenibili e altrettanto buone rispetto ai marchi industriali; il 25% le considera addirittura migliori. Il 21% dei consumatori è indeciso e acquista entrambe le tipologie, affermando però che, oggi, le marche del distributore sono migliori rispetto ai marchi industriali.

CATEGORIE: CHI SCENDE E CHI SALE

Gli acquirenti, inoltre, scelgono di comprare Mdd principalmente per l’alimentare e, dal momento che l’inflazione ha colpito maggiormente questo comparto, la private label mostra una penetrazione più elevata per i reparti del freddo, del fresco e dei beni a temperatura ambiente. Per quanto riguarda i generi non edibili, invece, la diffusione delle marche del distributore è maggiore nel cura casa e, in particolare, nei detersivi e igienizzanti. La categoria delle bevande alcoliche e alcuni alimenti per l'infanzia hanno visto, invece, una crescita molto parziale delle Mdd. Qui i consumatori sono rimasti più fedeli ai loro marchi di fiducia. I distributori stanno allora introducendo articoli innovativi, come birre analcoliche, o prodotti artigianali di alta qualità, realizzati con ingredienti locali. E ancora: una larghissima maggioranza dei consumatori, come detto, considera le Pl innovative e questo si traduce in un importante fattore di crescita. Infine, i clienti che acquistano prodotti a marchio del distributore cercano un giusto equilibrio fra il prezzo (il 78% cerca attivamente i prezzi più bassi) e qualità: il 72% presta attenzione alle etichette dei prodotti e il 63% controlla le dichiarazioni presenti sui packaging.l

ANALISI - PLM 5

Le aziende premiate I secondi classificati

Continua il nostro viaggio per conoscere i protagonisti dei PLM Awards, i premi che il nostro magazine digitale PLM ed Edizioni DM hanno ideato per dare un riconoscimento alle imprese italiane fornitrici di prodotti a Marca del Distributore (Mdd) che presentano caratteristiche ideali per i retailer, selezionate sulla base di oggettivi criteri di eccellenza produttiva e di affidabilità. Presentiamo ora le aziende che si sono classificate al secondo posto.

CATEGORIA DROGHERIA ALIMENTARE MENZ&GASSER

✪ È il maggior produttore italiano di confettura. Qualità affidabile e sempre costante, materie prime accuratamente selezionate e tutta l’esperienza di oltre 80 anni. Inoltre, con 3 laboratori interni, impianti di produzione all’avanguardia e un team di esperti dedicati alla Ricerca&Sviluppo, è il partner giusto per garantire un importante valore aggiunto ai prodotti a marchio del distributore.

https://www.menz-gasser.it/private-label/

CATEGORIA BEVANDE FRUTTAGEL

✪ Società Cooperativa specializzata nella trasformazione industriale di ortofrutta fresca, cereali e legumi in prodotti finiti, destinati agli operatori del retail, del food service, del porta a porta e dell’industria alimentare. Il suo modello integra e valorizza tutte le fasi della filiera, dal campo alla distribuzione, per garantire al consumatore finale alimenti che conservino intatte le proprietà del prodotto fresco, nel rispetto di qualità, genuinità e sicurezza..

https://www.fruttagel.it/

CATEGORIA FRESCO FELSINEO

✪ Felsineo è sinonimo di mortadella di alta qualità da quattro generazioni. La mortadella è un nobile salume, nato a Bologna qualche secolo fa. E Felsina è l’antico nome di Bologna. Da qui il nome dell’azienda che rivela il suo forte legame con la città. Per Felsineo la mortadella non è un semplice prodotto, ma un sistema di valori: la cultura gastronomica, la tradizione, l’integrità nella qualità, la voglia di star bene e godersi la vita attraverso il cibo e ciò che esso rappresenta.

https://www.felsineo.com/

CATEGORIA FREDDO EMILIA FOODS

✪ La sua storia inizia nel 2013 lungo la "Via Emilia", l'antica strada romana che oggi rappresenta il cuore pulsante della più autentica creazione alimentare artigianale italiana. Partner ideale per la media e grande distribuzione, oltre che per i premium brand che vogliono sviluppare una linea di prodotti a proprio marchio ad alto contenuto di qualità e innovazione. Le possibilità di partnership sono ben espresse dalle oltre 450 referenze distribuite in oltre 21 Paesi.

https://www.emiliafoods.com/

6 PLM - AWARDS

CATEGORIA CURA PERSONA MIL MIL 76

✪ Molto conosciuta nel proprio settore, con alle spalle oltre 40 anni di esperienza. In tutti questi anni ha continuato a svilupparsi ed espandersi, e si propone oggi come una realtà affidabile e riconosciuta. Nel corso della sua attività si è sempre attenuta al principio della qualità, che è divenuto negli anni il fattore determinante per il successo.

https://milmil.it/

CATEGORIA PET CARE RINALDO FRANCO

✪ Nata nel 1956, la società deve il suo nome al fondatore che, prima con l’indispensabile aiuto della moglie e compagna di vita, Lina, e poi con i due figli, Dan e Claudio, ha sviluppato l’azienda facendole raggiungere l’attuale forte presenza nel mercato pet. L’azienda è oggi presente sia sul mercato italiano che su quello internazionale, con la produzione e la distribuzione di articoli per cani, gatti, roditori, volatili, rettili, tartarughe e pesci.

https://www.recordit.com/

ALTRI PRODOTTI NON FOOD

I.M.I.

✪ IMI è una società per azioni con un cuore tutto italiano e con una struttura snella e flessibile. Doti che la rendono il partner ideale per il mercato del "private labeling", settore nel quale è molto presente, sia in Italia che all’estero. La qualità dei prodotti, la competenza dei tecnici, la dedizione di tutto il personale unitamente all'efficienza del sistema organizzativo, l’hanno proiettata sul panorama internazionale, dove è diventata un punto di riferimento tra le aziende di produzione di stoviglie monouso.

CATEGORIA CURA CASA

SACI INDUSTRIE

✪ Opera nel settore della detergenza domestica e professionale ed è tra i principali attori internazionali nel canale private label. Crescita costante, competitività e qualità sono gli elementi che l’hanno sempre contraddistinta, sin dalla fondazione nel 1925. In grado di fornire rapida risposta in tutte fasi progettuali, offrendo al cliente soluzioni personalizzate che favoriscono lo sviluppo dei propri brand per offrire al consumatore la percezione immediata dell’alta qualità del prodotto.

https://www.saci.it/

http://www.imimonouso.it/

AWARDS - PLM
7

La grande infatuazione.

La parabola dell’e-commerce e il ruolo delle Mdd

La crescita dal periodo pre-Covid è inconfutabile, quello che invece è molto meno sicuro è che essa stia continuando nel 2023, con la fase emergenziale ormai alle spalle. Ecco le soluzioni e le strategie dei retailer.

PLM - COVER STORY 8

C’era una volta un Paese chiamato Italia, dove gli abitanti vissero per due anni sotto lo schiaffo di un’emergenza sanitaria e il commercio in rete diventò un mantra collettivo, tanto che siti, servizi online e aziende di delivery sbocciarono come fiori al sole di primavera, salvo poi essere decimati o comunque ridimensionati dall’inverno del “new normal”: se fosse narrata con la semplicità di una favola, probabilmente sarebbe questa la storia dell’ascesa e della contrazione dell’e-commerce, un canale ancora residuale fino al 2019, su cui molti retailer fmcg (piccoli dettaglianti e grandi insegne) dal 2020 in avanti hanno annunciato di voler spingere le private label. Ma questi prodotti sono davvero valorizzati con azioni mirate o beneficiano per riflesso di strategie generaliste?

EFFETTO MOLLA (O NO?)

La crescita dell’e-commerce dal periodo pre-Covid è inconfutabile, quello che invece è molto meno sicuro è che essa stia continuando nel 2023, con la fase emergenziale ormai alle spalle. Alla domanda “quale format si adatti meglio al cambiamento” nel grocery (fonte Nielsen), l’e-commerce arretra dal 23,1% del 2021 al 10,5% nel 2022. Per i freschi (un timido +1,1%, ma -5,4% sul canale), i freddi (-0,1% su base annua, -6,6% sul canale) e per il beverage (-4,8% e -7,8% sul canale) i cali pesano e si parla di categorie tradizionalmente “feudo” della private label. Questa, nel suo complesso, viaggia per il 6,7% sull’online (fonte Circana). «I dati sul fresco provano che durante la pandemia si sia verificata, nel nostro Paese, una “ubriacatura” da e-commerce e delivery che ora si sta assestando su livelli più bassi: lo dimostra il ritiro di Uber Eats e Sezamo» commenta Alberto Miraglia, direttore generale del Retail Institute di Milano.

La situazione in cifre

Secondo gli studi di Netcomm – consorzio che promuove lo sviluppo dell’e-commerce e dell’evoluzione digitale delle imprese - in collaborazione con NIQ, l’e-commerce nel totale idm+mdd, è passato da un volume di 1.472 milioni di euro nel 2020 a 1.818,4 milioni nel 2021 fino ai 2.008,5 milioni di euro nel 2022 (a 52 settimane). La sua crescita marginale passa dal 7,5% del 2021 al 10,5% nel 2022. Stando al report Netcomm di febbraio 2023 (elaborato su dati del 3° trimestre 2022) gli acquirenti online erano 10,7 milioni cioè 2,3 milioni in più rispetto al pre-Covid, la loro quota era pari all’8% del totale ossia il 2% in più del pre-pandemia e infine la penetrazione di mercato era del 42%, l’8% in più rispetto agli anni 2019 e precedenti.

9
COVER STORY - PLM

COSA IMPEDISCE UNA BUONA FRUIZIONE?

Stando ai retailer, le modalità di fruizione dell’online hanno ancora ampi margini di potenziamento: secondo indagini interne e con i clienti svolte da Md, si deve lavorare per migliorare il posizionamento seo sul motore di ricerca, rendere il sito più veloce e funzionale per i clienti, analizzare il comportamento online dei clienti (anche quelli “storici”) così da proporre loro promo e advertising su misura; inoltre, va reso più conveniente l’acquisto di prodotti in bundle anziché singoli. Per Coop Alleanza 3.0 bisogna pensare a esperienze d’acquisto più rapide e sorprendenti, magari con l’aiuto dell’intelligenza artificiale.

LA RETE SECONDO EVERLI: UNA VETRINA CONSOLIDATA PER LA PRIVATE LABEL

In qualità di marketplace che lavora a stretto contatto con i principali nomi della Gdo, Everli afferma che negli ultimi cinque anni i marchi del distributore siano stati un asset strategico per la grande maggioranza delle insegne. «Al netto della strategia promozionale specifica dei singoli, la scelta si è rivelata vincente in tutti i settori, dal food all’abbigliamento alle piattaforme generaliste. – rivela Alessandro Angelini, Coo e Cfo di Everli – Circa il 40% degli utenti si è abituato ad acquistare online e circa il 50% si è detto più che incline a continuare a farlo. In questa fascia di consumatori ci sono principalmente persone tra i 25 e i 44 anni con reddito medio-alto e alto, prevalentemente coppie giovani o con figli piccoli (fonte GroupM Research & Insight). Nell’ultimo anno, in particolare, l’alta inflazione ha spinto il 42% dei consumatori a ridurre

10
PLM - COVER STORY

Guarda, stupisciti

«La spesa resta per gli italiani un momento di piacere che dedicano al rapporto con il venditore di fiducia e persino creativo, a cui rinunciano solo se mossi da cause di forza maggiore e non sistematicamente. – spiega Alberto Miraglia – I retailer lo sanno bene e concepiscono l’ambiente, gli spazi, i colori per mettere il consumatore a suo agio». Un caso scuola, in tal senso, è quello dei francesi di Gran Frais, da sei anni in Italia con il nome Banco Fresco e a Milano dall’8 giugno 2023 con il nuovo formato Fresh. «Un tripudio di colori in strutture che ricordano i mercati rionali, in cui il cliente cerca la relazione (specialmente nel banco carni) e consigli. Variopinto anche il loro portale e-commerce, dal volantino alle sezioni delle singole categorie, come ha fatto anche Il Viaggiator Goloso, la private label di Unes».

gli acquisti superflui, il 33% a privilegiare prodotti in offerta, il 27% a sfruttare di più i programmi fedeltà e ad aumentare la preferenza ai prodotti a marchio commerciale, che nel primo trimestre 2023 è aumentata di 4 punti rispetto allo stesso periodo del 2022».

L’ESPANSIONE DEL SERVIZIO “EASYCOOP”

Nell’esperienza di Coop Alleanza 3.0, la marca privata ha una quota ben più alta online rispetto ai negozi fisici. «In rete le persone non sono distratte dalle teatralizzazioni e dalle esposizioni fuori banco, tipiche dei pdv, e poi tendiamo a dare maggiore visibilità ai prodotti a marchio per fidelizzare i clienti verso di esso, oltre che al servizio. - sostiene Gian Maria Gentile, direttore di Digital, società 100% di Coop Alleanza - L’incremento della percentuale di prodotti Coop è stato costante anche nel 2022 ed è inversamente proporzionale alla pressione promo, che dalla pandemia è progressivamente calata. La quota e-commerce si è stabilizzata, prevedibilmente, su valori più modesti del 2020-21, per quanto maggiori del 2019, ma siamo convinti che, ciò che oggi non arriva al 3% del fatturato generato nei territori di presenza, nel giro dei prossimi 3-5 anni potrà arrivare al 5% e si integrerà perfettamente al canale classico. Quando parliamo di spesa online facciamo riferimento a un perimetro di servizi più ampio. Alcuni sono già attivi come il ritiro della spesa presso 10 locker refrigerati installati a gennaio 2023, altri saranno attivati in futuro come il “click & collect desk” per le strutture più piccole e il “drive” per le strutture dotate di parcheggio. Stiamo iniziando a lavorare a una visibilità congiunta con EasyCoop, il servizio di spesa on line che abbiamo lanciato a Roma nel 2016 che arriva anche in 10 comuni limitrofi alla Capitale, in Emilia-Romagna e

11 COVER STORY - PLM

nelle principali città del Veneto». Easycoop è utilizzabile dal portale ufficiale o dall’app per smartphone (una volta registratisi) e vanta un assortimento di 13mila prodotti di cui 3mila freschissimi, come frutta, verdura, carne, pesce, latticini. L’Italia però non è il Nordest, nel bene e nel male: malgrado l’area Q1 si confermi “digital land”, il Sud Italia, l’area Q4, registra una crescita di fatturato a due cifre (+30,8%). «Questo dato sul Mezzogiorno è certo importante ma va di pari passo con i numeri molto bassi di prima. Come a dire: difficile fare meno».

CONAD ADRIATICO: LA DICOTOMIA “CONCRETO VS VIRTUALE”

COME CIFRA DEL TERRITORIO

«L’e-commerce è un canale che va forte nelle grandi città metropolitane e su cui gli investimenti a livello nazionale sono ancora molto alti, ma nei territori che presidiamo, cioè Marche, Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata, l’utilizzo è minimo, anche perché si tratta di un tema poco sentito dalle persone. – afferma Antonio Di Fernando, ad e direttore generale di Conad Adriatico – In

12
PLM - COVER STORY

Italia, in generale, c’è l’abitudine di toccare con mano i prodotti e in queste regioni è particolarmente evidente. D’altra parte, cresce l’interesse per servizi digitali in accezione più trasversale, ma per questo preferiamo parlare di “digitalizzazione”: la pubblicità o l’informazione sulle promozioni, per esempio, viaggiano sempre più in rete».

POCO APPETIBILE PER IL DISCOUNT?

Chi usa l’e-commerce, infatti, secondo Miraglia di Retail Institute, è un cliente già fidelizzato, che conosce bene l’assortimento e lo cerca su internet per rapidità ed è una persona prevalentemente più abbiente, visti i costi di consegna. «Anche per questo i discount hanno decisamente meno convenienza a investire nell’online: essi, infatti, hanno un pezzo unitario ridotto per ogni referenza e una spesa media inferiore ai supermercati». Non mancano però casi che contraddicono tutto ciò, soprattutto oltre i nostri confini, in Europa.

13 COVER STORY - PLM

Un’abitudine che mette radici

Per Everli lo spostamento da marche industriali a private label non è momentaneo, ma un vero e proprio trend che si sta consolidando negli anni. «Sulla nostra piattaforma – dice Angelini – nel passaggio tra 2021 e 2022, a causa dell’incertezza e della prima spinta inflattiva, si era registrato un aumento del 2%, cresciuto ulteriormente nel passaggio tra 2022 e 2023 proprio per il permanere di questi due elementi».

IL SALTO NELL’ONLINE: “SEGNALI DAL FUTURO” IN ALDI GERMANIA E LIDL FRANCIA

In Germania da qualche mese Aldi Süd ha introdotto un servizio di consegna di generi alimentari acquistabili online. Attualmente è in corso un test nella città di Mülheim (Renania), sede centrale dell'azienda, e nei suoi dintorni. Saranno disponibili online 1.300 articoli (più di 3/4 dell'assortimento Aldi) che comprendono generi alimentari secchi, refrigerati e surgelati. I prezzi saranno equivalenti a quelli dei negozi e le consegne verranno effettuate a partire da un magazzino interamente automatizzato, mediante furgoncini elettrici. Si tratta di una vera e propria notizia, poiché gli hard discount tedeschi si sono sempre

15 COVER STORY - PLM

A grande richiesta

Per Coop Alleanza 3.0, nella top ten degli ordini con un clic ci sono i prodotti di servizio e commodities, quindi acqua, tonno, uova, zucchine. Il cliente ha capito che tutto ciò che è pesante conviene ordinarlo online. Non vanno male nemmeno i surgelati per ovvie ragioni di rispetto della catena del freddo. Sul grocery non alimentare (quindi detersivi, cura persona ecc.) le incidenze sono in linea con il canale fisico: la concorrenza dei category killer è più forte rispetto alle categorie alimentari e anche loro iniziano ad avvicinarsi alla rete.

astenuti dall'entrare nel mondo delle vendite online per il timore di penalizzare i negozi tradizionali. Secondo alcuni rumors, Aldi starebbe pensando di sperimentare, forse, in futuro anche un servizio "click & collect", che permette di comprare online e ritirare il proprio ordine in negozio in un secondo momento. Lidl invece ha aperto in Francia il settimo marketplace: una scelta non casuale, dal momento che quello d’Oltralpe rappresenta per l’azienda di Neckarsulm la sua piazza estera più datata e più forte, con una quota di mercato vicina all'8% e un fatturato di 15 miliardi di euro. L'azienda si prefigge di raddoppiare le 1.000 unità dell’inizio nell'arco di 2-3 mesi e di raggiungere le 5mila entro il prossimo anno. La gamma non include alimenti, ma spazia dagli articoli sportivi ai filati, dagli articoli per bambini a quelli per il

16
PLM - COVER STORY

giardinaggio, dall’oggettistica al bricolage. «Un mercato che, appoggiandosi all’ordine online, si sta molto sviluppando nei paesi del Centro-Nord è quello delle boule e dei pasti preparati. –fa notare Alberto Miraglia – La catena inglese Tesco, per esempio, propone online, al prezzo di 25 sterline, box con la formula “easy family” con ingredienti utili a finalizzare cinque cene per quattro persone, accompagnati dalle ricette, quasi interamente costituite da prodotti private label. Da giugno 2022 anche l’olandese Albert Heijn, l’insegna del gruppo Delhaize, consegna ai propri clienti pasti freschi da consumare al momento». Con il nuovo servizio del rivenditore, già secondo player dell’e-commerce in Olanda, i pasti vengono portati a domicilio regolarmente da un fattorino in un giorno prestabilito: si punta sul concetto di accessibilità all’alimentazione sana, soprattutto per gli anziani (e in Olanda vi è un forte innalzamento dell’età media della clientela). Tornando in Italia, ci sono anche da noi esempi di come, in fondo, qualche discount stia già facendo più che capolino sul commercio in rete.

MD: CAMBIARE MEZZO PER NON CAMBIARE IL FINE

«I clienti online sono più esigenti che mai e la pandemia ha solo accelerato variazioni già in atto nei comportamenti», ammette il cavalier Patrizio Podini, fondatore di Md. Con il suo web store, soprattutto nel post Covid, l’insegna ha cambiato approccio investendo nella realizzazione di campagne pubblicitarie ad hoc per promuovere le proprie linee private label. Oltre alla consegna a domicilio, con il servizio “Acquista Online e Ritira sul punto vendita” si possono ordinare online prodotti food

e non-food, acquistarli con un clic o pagarli in cassa e ritirarli gratuitamente presso il punto vendita scelto. «Nei due anni di emergenza abbiamo registrato un +19,4% degli ordini online di prodotti a marchio privato, ma è chiaro che assieme a un servizio di questo tipo ci deve essere una solida strategia omnichannel, che sappia integrare tra loro il canale online e quello fisico» ricorda Podini.

17 COVER STORY - PLM

E-commerce nell’fmgc (idm+mdd) a gennaio 2023

10,7 milioni (+2,3 milioni del pre-Covid): gli acquirenti online italiani in numeri assoluti

8% del totale (+2% del pre-pandemia): gli acquirenti online italiani in percentuale

42% (+8% di anni <2019): penetrazione di mercato online, dietro Uk e Francia

6,7% quota di mercato private label (nei suoi vari settori e segmenti) sull’online

6,8% frequenza acquisti e-commerce (penultimi, peggio di noi solo il Portogallo)

3,5% quota di mercato e-commerce, dietro Uk e Francia

10,5% valore dell’e-commerce sul grocery generale (-12,6% dal 2021)

CONCLUSIONE: World Wide Web never dies Nel grocery l’online vale poco, gli acquisti avvengono per il 90-95% in store e quelli effettuati in rete sono spesso parte della spesa totale: dunque, trascurando l’online, i retailer sottrarrebbero a sé stessi molto più che la percentuale pura di chi non compra in negozio. Non esiste infatti “il cliente e-commerce”, nel senso esclusivo, ma c’è un’interdipendenza tra i due canali. Il tema, quindi, non è quanto l’e-commerce e il commercio fisico si contendono la “torta”, ma quanto le due modalità siano complementari. l

COVER STORY - PLM 19
CIFRE
20 PLM - INTERVISTA... DALLA PARTE DELLA DISTRIBUZIONE
ALESSANDRO MUTTI, SHOPPER ANALYST E CATEGORY MANAGER SAMANTA BRASIELLO, BUYER MARCA PRIVATA SIMONA OMETTI, BUYER MARCA PRIVATA IVANO CUOZZO, DIRETTORE ACQUISTI FRESCHI TRADIZIONALI

Iper, private label a tutto tondo

Le Mdd della catena di gruppo Finiper si distinguono per l’ampiezza di offerta che, partendo dal mainstream, alligna, caso raro, anche una grande proposta non alimentare. Un fiore all’occhiello è la produzione in punto vendita di molti alimentari freschi e di ricette gustose.

Iper La grande i , catena di grandi superfici fondata da Marco Brunelli e parte di gruppo Finiper Canova (più di 3 miliardi di fatturato) conta oggi 21 ipermercati e un superstore nel Nord Italia, area coperta in modo decisamente capillare. Si tratta di locomotive di altrettanti centri commerciali, come Il Centro di Arese, Piazza Portello di Milano, Il Globo di Busnago (Monza Brianza), Oriocenter di Orio al Serio (Bergamo), Il Leone di Lonato del Garda (Brescia), Il Fiordaliso di Rozzano (Milano), ecc... L’insegna ha fatto delle Pl, food e non food, oltre che dell’ampio assortimento e del rilievo dato ai freschi, freschissimi e gastronomia, una delle proprie bandiere. Ne abbiamo parlato con Alessandro Mutti , shopper analyst e category manager, Samanta Brasiello e Simona Ometti , entrambe buyer marca privata, e Ivano Cuozzo , direttore acquisti freschi tradizionali.

Come si sono mosse le vostre Pl in questi anni? Si è parlato di grande boom durante il Covid...

A.M. : In realtà, durante il Covid, non abbiamo riscontrato una tendenza positiva. Invece il 2022 è stato sicuramente importante, con una chiusura positiva e a doppia cifra.

Quante sono le vostre linee?

A.M. : Le linee di marca privata, tra food e non food, sono 15, e vanno dal mainstream, alle specialità, ai freschi, al tessile, al brico...

INTERVISTA... DALLA PARTE DELLA DISTRIBUZIONE - PLM
21

Insediamenti commerciali 22 Anno di fondazione 1974

3.055.667.000

Quali reparti sono veramente irrinunciabili? Detto altrimenti: parliamo di best seller... ma anche di innovazione e lanci.

S.B. e S.O .: Sui reparti del fresco a libero servizio le Mdd più rilevanti sono relative ai latticini, dalle mozzarelle allo yogurt, mentre, per il surgelato, il pesce naturale è la famiglia che al momento garantisce i migliori risultati. Nel bakery dolce il segmento più interessante si conferma la biscotteria, grazie a un ottimo rapporto qualità-prezzo. Si conferma, anche, nell’ittico, la crescita del tonno, forte di una strategia commerciale che prevede una maggiore visibilità del prodotto. In ambito di innovazione, stiamo lavorando su vari progetti sia nel mondo dei piatti pronti, sia dei surgelati freschi e, trasversalmente, sui reparti fresco e scatolame, sul free from e sul proteico, con l'obiettivo di soddisfare i consumatori su quelli che sono i trend del momento.

All’interno dei best seller ci sono da anni le linee premium, con particolare riferimento alle specialità alimentari e ai vini. Come si muove per voi questa fascia?

A.M. : Presidiamo da anni questa fascia di prodotti con il brand Il Viaggiator Goloso. Abbiamo ottimi risultati sia per i prodotti freschi che per lo scatolame.

L’inflazione sta incidendo anche sulle Mdd. Nel vostro caso quali interventi avete messo in atto per frenare eventuali rincari?

S.B. e S.O. : Il 2022 è stato un periodo di forti tensioni, che hanno avuto una ripercussione anche sui primi mesi del 2023, generando rincari notevoli a seguito di richieste di aumenti, dovuti non solo alla situazione energetica e ai costi di trasporto, ma anche alla mancanza di

22 PLM - INTERVISTA... DALLA PARTE DELLA DISTRIBUZIONE
SINTESI
IPER LA GRANDE I IN
Fondatore Marco Brunelli Fatturato di gruppo 2021
(in euro, fonte Company reports)
marchio privato 15
Linee a
Società capofila Finiper Canova Group Spa

LE 15 LINEE DI IPER LA GRANDE I

1° CLASSIFICATA

IPER GROCERY

IPER PIÙ

PATTO QUALITÀ IPER

GROCERY

ALIMENTARE FRESCO SELEZIONATO

GRANDI VIGNE VINI A DENOMINAZIONE E BIO

iNATURALE BIO BIOLOGICO E NATURALE

AMARSI E PIACERSI VEGETARIANO E NUTRIZIONE BILANCIATA

MAREVIVO ITTICO

ARREDAMENTO

DANILO TREVIGLIANI TESSILE UOMO E DONNA

BICONTATTO CANCELLERIA

WORKTIME GIARDINAGGIO, BRICO, ACCESSORI AUTO

XERIS CICLISMO

iNATURALE ECO DETERGENZA ECOLOGICA

BUONGIORNO FRESCHEZZA QUARTA GAMMA

VIAGGIATOR GOLOSO SPECIALITÀ ALIMENTARI

materia prima. In questo contesto la Pl è riuscita a calmierare gli aumenti legati al mondo della Gdo, incrementando la sua quota di mercato con proprie direttrici di sviluppo e innovazione dei prodotti e con nuove soluzioni di packaging. Possiamo affermare che, come Iper, la strategia si è, per così dire, “autodeterminata". La nostra private label è una scelta rassicurante per le famiglie, in grado di ridurre l'impatto del carovita, grazie a un particolare rapporto qualità-prezzo, con un conseguente mantenimento dei volumi.

Quali prodotti produce oggi Iper La grande i in proprio?

I.C. : Iper La grande i ha da sempre, come focus principale, tutto il mondo delle produzioni. Non a caso uno dei nostri claim recita: “Fatto davanti a te”. In tutti i nostri punti vendita sono presenti veri e propri laboratori di pasticceria e panetteria a vista, dove vengono realizzati tutti i nostri prodotti, come le 30 tipologie differenti di pane, brioches, torte di vario genere, cioccolatini, pasticcini e altro. Da segnalare anche, nella nostra produzione, tutte le pietanze presentate al banco delle gastronomie, compresa la pasta fresca (presente in alcuni dei nostri punti vendita). Inoltre, da segnalare che in tutti i nostri banchi macelleria è possibile trovare diverse referenze “Pronti da Cuocere”, sempre di produzione Iper. In tre dei nostri negozi, poi, si produce il gelato e in due la nostra birra, BellaFresca, disponibile in quattro varianti: la Golden, la Blanche, la Apa e la Bock. l

Luca Salomone giornalista professionista specializzato in beni di consumo, distribuzione, centri commerciali e finanza

23
INTERVISTA... DALLA PARTE DELLA DISTRIBUZIONE - PLM

Distribuzione Moderna. Il retail in real time.

www.distribuzionemoderna.info
Ogni giorno, numeri, fatti e protagonisti della Gdo e del largo consumo.

Innovazione e trend della PL in Europa

Presentiamo in queste pagine la prima parte dell’articolata ricerca di IPLC, presentata a Shenzhen durante l'ultima edizione di Marca China lo scorso 7 e 8 giugno. Lo studio analizza l'innovazione dei prodotti a marchio e i relativi trend 2023.

Andamento Mdd in Europa nel 2023

Perché la Mdd è così forte in Europa?

◆ Il consolidamento del mercato retail ha portato ad avere consumatori maggiormente concentrati sui produttori.

◆ Accettazione da parte dei clienti: i consumatori si fidano pienamente dei prodotti Mdd.

◆ Aumento concorrenza: la Mdd è usata per fidelizzare i consumatori allo store.

◆ La Mdd è una straordinaria opportunità per migliaia di aziende per entrare o espandersi in nuovi mercati a prezzi competitivi e in modo veloce.

25 THE PRIVATE LABEL SCENARIO - PLM

Andamento Mdd in Europa nel 2023

Concentrazione del mercato retail in generale

◆ Vi è una correlazione diretta tra percentuale di Mdd e livello di concentrazione dei retailer.

◆ Il consolidamento dei retailer ha portato a una forte competizione.

◆ La Mdd offre ai retailer l’opportunità di lanciare iniziative uniche per competere con i brand e con altri retailer.

◆ I retailer sfidano i fornitori a favorire l’innovazione.

Quota crescita punti vs 2 anni fa vs 1 anno fa

26 PLM - THE PRIVATE LABEL SCENARIO
80% 56% 65% 58% 57% 51% 16% 22% 13% 18% 18% 10% 0% 13% 25% 38% 50% 63% 75% 88% 100% 113% Migliori 5 retailer Migliori 3 retailer Migliori 5 retailer nel 2018 secondo i dati Kantar e Nielsen Belgio Francia Paesi Bassi Regno Unito Germania Spagna
Quota di Mdd nel tempo Spagna Regno Unito Germania Polonia Francia Italia
European Private Label Trends in 2023
Fonte: NielsenIQ Global Strategic Planner, Ultime 52 settimane terminate al 4 dicembre 2022.

Andamento Mdd in Europa nel 2023

Entro il 2023, il valore del mercato della Mdd nei primi

I 5 paesi più importanti - Germania, Regno Unito, Francia, Spagna e Italia - rappresentano

European Private Label Trends in 2023

Italia - Quote mercato a valore dei marchi privati nelle principali categorie. Prodotti confezionati di consumo

Beverage

27 THE PRIVATE LABEL SCENARIO - PLM
Source: IPLC Italy elaboration on various sources: IGD Kantar NielsenIQ, Circana 2023 Altri < €10 miliardi Germania Svizzera Paesi Bassi Italia Spagna Francia Regno Unito Fonte: IPLC Italia, elaborazioni di varie fonti: IGD, NielsenIQ, Circana, 2023
Food and
Cura della casa Cura della persona +1,9pp vs Prog. 2022 +1,8pp vs Prog. 2022 +1,7pp vs Prog. 2022 +2,7pp vs Prog. 2022

Fairtrade Italia:

oltre 2.400 referenze a marchio

L’annuale rapporto dell’organizzazione che promuove lo sviluppo di filiere agricole rispettose dei diritti umani fotografa la crescita delle private label certificate, nonostante la crisi dei consumi. Soprattutto come ingrediente.

Se Il bilancio sociale Fairtrade Italia presenta una sostanziale tenuta dei consumi di prodotti caratterizzati dai marchi di certificazione Fairtrade. Fairtrade Italia è l’organizzazione che promuove lo sviluppo di filiere agricole rispettose dei diritti umani nel nostro paese, e, secondo la pubblicazione, nel 2022 gli italiani hanno speso più di 580 milioni di euro in prodotti con almeno un ingrediente certificato. Continua a crescere l’utilizzo di cacao e lo scorso anno sono stati impiegati 9.756.051 Kg con un aumento 9 %. Le banane restano il prodotto principale in termini di volume, anche se con una leggera flessione (-3 per cento), dovuta ai cali delle vendite del settore biologico. In termini di percentuali l’aumento più significativo è stato quello del non food: il cotone (+78 per cento per 713.000 chilogrammi) e le rose recise (+ 37 per cento per 9 milioni di steli venduti). Da entrambi ci aspettiamo buone performance anche per il 2023.

28 PLM - AZIENDE IN CAMPO

La Gdo è il più importante canale di diffusione, e la private label occupa uno spazio centrale: le referenze certificate nelle Mdd di Conad, Selex, Carrefour, Despar, Pam, Lidl, In’s Mercato e Aldi sono circa 2.400. I prodotti che riportano il tradizionale Marchio su sfondo nero Fairtrade rappresentano indicativamente i due terzi delle vendite in Italia. Si conferma la crescita del Marchio d’Ingrediente con sfondo bianco (FSI), sia per l’aumento dei volumi che ha generato, in particolare sul cacao, sia per la semplicità di utilizzo della materia prima che

580 milioni

Gli euro spesi nel 2022 dagli italiani in prodotti con almeno un ingrediente certificato

AZIENDE IN CAMPO - PLM 29

+9% Cacao -3% Banane Trend prodotti

2.400

Le referenze certificate Fairtrade nelle Mdd

consente. Attraverso il modello FSI il cacao, infatti, è presente in molte ricette di prodotti come i cereali per la colazione, le merendine, i gelati, i biscotti e in un’ampissima scelta di prodotti per le ricorrenze di San Valentino, Pasqua e Natale.

Per esempio Coop, retailer che per primo in Italia ha sviluppato una linea PL a marchio Fairtrade, nel 2021 ha proposto per la Pasqua l’uovo al cioccolato gianduia e al cioccolato bianco con granella di mandorle salate; e due lievitati: l’agnello di cioccolato fondente e cocco e la colomba cioccolato e cherry. Nei punti vendita IN’S Mercato sono stati inseriti a scaffale prodotti certificati Fairtrade tra cui cioccolatini, praline extra fondenti e l’uovo di Pasqua extra fondente. Nei negozi Lidl si sono trovate private label come torroni teneri e cestini di cioccolatini, barrette di cioccolato a base di cacao certificato Fairtrade, Aldi ha proposto una vastissima gamma tra ovetti, agnelli e altre figure di cioccolato.

Grazie alle vendite di prodotti in Italia, sono cresciuti anche i benefici per le organizzazio -

30 PLM - AZIENDE IN CAMPO
più venduti

Migliori performance

Cotone: +78%

Rose recise: +37%

ni di agricoltori e lavoratori in Asia ,Africa e America Latina, che hanno ricevuto 3 milioni e 800mila euro in Premio Fairtrade. Insieme al Prezzo Minimo stabile, il Premio è una componente fondamentale del modello Fairtrade. Nel concreto è una somma extra che le organizzazioni ricevono per realizzare iniziative di interesse collettivo, decise attraverso un processo democratico. Il Premio può essere utilizzato per il miglioramento tecnico e produttivo delle imprese agricole, come l’acquisto di fertilizzanti o altri prodotti e macchinari per l’agricoltura. Oppure può essere impiegato per realizzare aule e strutture scolastiche, ambulatori sanitari o altro. «Fairtrade pur rimanendo fedele ai suoi valori – dichiara Thomas Zulian, direttore commerciale di Fairtrade Italia –, continua a rinnovarsi per rispondere in modo sempre più efficace e semplice alle esigenze di sostenibilità delle persone che vanno a fare la spesa e delle aziende. Anche nel 2022, seppur in un contesto economico e geopolitico complesso, è proseguito il percorso di rafforzamento della presenza di prodotti certificati Fairtrade nella Mdd delle numerose insegne partner, grazie all’inserimento di decine di nuove referenze. Questo successo ci stimola a progredire ulteriormente nel nostro percorso di crescita, mettendo al centro la salvaguardia dei diritti umani e l’ambiente con pratiche commerciali più sostenibili che sanno generare un cambiamento reale e misurabile». l

31 AZIENDE IN CAMPO - PLM

Carrefour apre a Milano il

flagship store Terre D’Italia

Un nuovo format per scoprire e assaporare eccellenze del territorio italiano e vivere un’esperienza completa: dall’acquisto alla degustazione.

Carrefour Italia ha inaugurato a Milano il suo flagship Terre D’Italia, in piazza De Angeli, consolidando la sua presenza nel capoluogo lombardo con un’esperienza di store inedita. Il nuovo flagship offre, infatti, una selezione di proposte regionali e di vini a marchio Terre D’Italia pensate per uno dei momenti preferiti dai milanesi: l’aperitivo.

Una novità assoluta per Carrefour

Italia, in quanto si tratta di un format inedito, un luogo dove vivere una experience completa, fatta di degustazioni di vini e menù aperitivo, oltre a piccole soluzioni per il pranzo con prodotti Terre d’Italia. All’esperienza di acquisto

PLM - AZIENDE IN CAMPO 32

- con un ampio assortimento di prodotti e una selezione di vini di più di 400 etichetteCarrefour affianca ora una nuova modalità di consumo, direttamente in punto vendita, e la possibilità di partecipare a eventi settimanali, in collaborazione con alcune cantine vinicole selezionate.

Lo spazio comprende, infatti, un dehor esterno con 30 posti a sedere, dove poter assaporare taglieri, taralli e vini del territorio italiano. Lo spazio interno, di circa 50 mq, vanta inoltre un’importante sezione dedicata all’enoteca, con 15 vini in mescita a rotazione. I clienti avranno la possibilità di scegliere tra le numerose bottiglie esposte quale consumare durante il momento dell'aperitivo. Nei mesi precedenti all'apertura del flagship, Carrefour ha fornito momenti di formazione riguardanti anche la qualità e le caratteristiche dei prodotti venduti all’interno del nuovo store. Ai collaboratori, infatti, è stata data l’opportunità di andare in visita presso i fornitori di vini e formaggi per conoscere bene l’intero assortimento, anche attraverso degustazioni dedicate.

33 AZIENDE IN CAMPO - PLM

Di grande importanza è stata, inoltre, la formazione sul campo effettuata all’interno dei bar presenti nei punti vendita Carrefour. In questo modo le risorse hanno avuto l’occasione di comprendere le dinamiche di questa realtà, dando anche vita, durante un’attività di team building, a un nuovo cocktail: il De Angeli (a base gin, bitter, succo pompelmo, lime, agave, menta), che si potrà sorseggiare proprio all’interno del nuovo flagship Terre D’Italia e che mette insieme ingredienti che rappresentano il carattere di ogni persona del team.Situato in una delle zone di mag-

gior espansione del capoluogo lombardo, il flagship Terre d’Italia offre la possibilità di sorseggiare un bicchiere di vino assaporando specialità della tradizione italiana, come il prosciutto di Parma Dop 24 mesi e la mozzarella di Gioia del Colle Dop di latte vaccino.

Mentre la selezione di prodotti gastronomici è pensata per accompagnare le degustazioni dei vini nel momento dell’aperitivo, durante l’orario del pranzo sono previsti anche risotti e altre pietanze. l

34 PLM - AZIENDE IN CAMPO

Penny Italia: prima insegna con una private label da vertical farming

Innovazione e sostenibilità si confermano per il retailer degli asset di crescita anche in ambito di sviluppo di prodotti.

Penny Italia, discount alimentare del gruppo Rewe, ha lanciato in questi giorni la sua linea “pianetiamo” dedicata all’agricoltura verticale. La tecnologia aeroponica è la nuova frontiera in termini di agricoltura sostenibile, una coltivazione sospesa, fuori terra, in verticale, che salvaguarda e rispetta le risorse del nostro pianeta. In particolare, la produzione utilizza il 95% di acqua in meno, con zero pesticidi, ridotto utilizzo di suolo, in una filiera decisamente corta, tutta italiana. Inoltre, da un punto di vista organolettico queste insalate sono uniche a livello di gusto rispetto alle standard di IV gamma.

Nella sua fase di lancio, “pianetiamo” prevede tre referenze di insalata: Lattughino e due mix, Balsamica e Piccantina, sotto il brand “Natura è”, recentemente rilanciato in termini di qualità e design e che rappresenta l’offerta sostenibile di Penny nella categoria frutta e verdura; si tratta di prodotti da agricoltura integrata realizzati con sistemi di coltivazione rispettosi della biodiversità e che utilizzano tecniche di coltivazione volte a ridurre al minimo l’utilizzo di sostanze chimiche.

«Con #Viviamosostenibile – ci conferma Monica Dimaggio, responsabile Penny per Private Label e Sostenibilità –abbiamo iniziato un percorso responsabile verso le persone e l’ambiente. Il tema della produzione che azzeri lo spreco e riduca al minimo il consumo delle risorse è per noi centrale. Con “pianetiamo” riusciamo a portare ai nostri clienti un prodotto fresco d’eccellenza qualitativa, esito di innovazione e tecnologia responsabile. Penny con orgoglio si posiziona come prima e unica insegna con un marchio privato da vertical farming». l

35 AZIENDE IN CAMPO - PLM

A FARE IL PUNTO CON PL MAGAZINE È STEFANO ZILIOTTI, DIRETTORE COMMERCIALE E MARKETING DI MARENCHINO.

36
PLM - INTERVISTA... DALLA PARTE DELL'INDUSTRIA

Marenchino: crescita in volume e in notorietà oltre le valli piemontesi

Dal 2018 riunisce sotto l’unico cappello del nome di famiglia le tre differenti produzioni Cisalpino, Perla e Caseificio Reale. E ora punta a legittimarsi presso un più largo pubblico come specialista di formaggi Dop piemontesi e di specialità casearie della regione.

Ai piedi delle vallate alpine e fra le curve rigogliose delle Langhe, Marenchinoazienda produttrice di formaggi piemontesi proprietaria di quattro stabilimenti a Savigliano (Cn) - in più di 70 anni si è affermata su tutto il territorio circostante, realizzando acquisizioni importanti che gli hanno permesso di elevare la capacità produttiva e rendersi visibile su scala nazionale e internazionale, diventando un vero e proprio Gruppo. Nata negli anni ’50, alla fine del 2017 termina un corposo restyling e a gennaio 2018 il marchio Marenchino riunisce sotto l’unico cappello del nome di famiglia le tre differenti produzioni Cisalpino, Perla e Caseificio Reale. Nel 2022, il gruppo chiude con circa 25 milioni di euro di fatturato e circa 3.300 tonnellate di produzione e ora punta a legittimarsi presso un più largo pubblico come specialista di formaggi Dop piemontesi e di specialità casearie della regione, come spiega Stefano Ziliotti, direttore commerciale e marketing di Marenchino.

Come si è chiuso il 2022?

Il gruppo ha consolidato il business con i clienti esistenti, aumentando anche la distribuzione ponderata, generando l’attivazione di nuovi clienti e una crescita a volume e a valore rispetto al 2021. Allo stesso tempo il 2022 si è caratterizzato per essere stato un anno, probabilmente unico della storia recente, in cui abbiamo assistito alla crescita dei costi delle materie prime e anche a una carenza oggettiva: questi due fenomeni hanno guidato in modo importante il trend dei consumi del mercato.

Parliamo di voi come produttori private label: quanto della vostra produzione è in conto terzi?

Il 40% circa della nostra produzione è destinato ai marchi del distributore e si svolge in tutti i nostri stabilimenti, senza che solo uno fra tutti venga adibito a quest’uso.

37
INTERVISTA... DALLA PARTE DELL'INDUSTRIA - PLM

Come produttori Pl, qual è la vostra quota in Gdo e come siete canalizzati? Maggiormente in insegne di supermercati o più in piccolo retail o in discount?

La nostra canalizzazione è suddivisa in 80% circa verso la Gdo (di cui il 50% discount) e 20% circa verso il Food Service. Grazie alla fiducia dei nostri clienti, collaboriamo con le più importanti catene italiane.

Quanto conta, invece, il canale e-commerce?

Per ora sul nostro fatturato l'e-commerce incide del 5% e in particolare per le Pl di nostra produzione arriva a lambire il 7%. Stiamo sviluppando strategie dedicate con attività promozionali e di storytelling “cucite su misura” di quei prodotti per rispondere a una crescente cultura prodotto e a incentivare nuove occasioni di consumo.

Quali sono le insegne che servite in Italia e quali all’estero? In Italia collaboriamo con buona parte della Gdo e dei discount, sia nel libero servizio sia nel banco taglio.

In quali aree d’Italia i vostri prodotti sono maggiormente apprezzati e, quindi, acquistati?

Il cuore pulsante dei nostri consumi in Italia si trova nel Nord Ovest e Nord Est. Stiamo investendo in cultura prodotto e occasioni di consumo per supportare i consumi al Centro e al Sud Italia.

In quali paesi, oltre l’Italia, un consumatore può trovare i vostri prodotti a scaffale?

All’estero siamo presenti in Francia, Uk, Scandinavia, Ungheria, Polonia e Usa.

Attualmente il vostro assortimento vanta 5 Dop: quali sono? E quali sono le caratteristiche della filiera?

La nostra è una storia familiare di amore per i formaggi. Lavoriamo seguendo la filiera corta per tutte le tipologie di latte, vaccino, ovino e caprino, ricevendo direttamente, ogni giorno, i conferimenti degli allevatori della zona. Attualmente le cinque Dop che il Gruppo vanta nel proprio assortimento sono la Toma Piemontese, il Bra Tenero, il Bra Duro, il Raschera e il Murazzano, a cui si aggiungono varie specialità a pasta molle realizzate con latte caprino, ovino e vaccino: formaggi gustosi, scioglibili e morbidi.

38 PLM - INTERVISTA... DALLA PARTE DELL'INDUSTRIA Stabilimenti 4 Fatturato
milioni di € Quota private label Incidenza dell’e-commerce sulla produzione conto terzi Canalizzazione 3.300 tonnellate 40% della produzione totale 7% 80% Gdo 20% Food service Produzione (a volume)
25

Le regole e i disciplinari del Dop sono più stringenti di una qualsiasi altra produzione: come avete organizzato, dunque, la produzione nei vostri stabilimenti?

A Savigliano, dove tutto ebbe origine, ora sono presenti il centro di stagionatura, il centro di confezionamento e l’hub logistico, mentre i Dop si producono a Murazzano. Gli stabilimenti di Racconigi e Saluzzo, invece, sono adibiti rispettivamente alla produzione di formaggi freschi e muffettati, da un lato, e degli stagionati dall’altro. Parliamo, in quest’ultimo caso, di Toma Piemontese, Bra Tenero, Bra Duro, Raschera, Fontal Nazionale, Fontal di Capra, Caprino Stagionato, Pecorino Stagionato, Vaccino Stagionato.

Cosa hanno rappresentato i due anni di emergenza pandemica per voi, dal punto di vista di piazzamento sul mercato, domanda di prodotto e successo? E questo 2022, il primo fuori dall’emergenza, come si è caratterizzato rispetto a 2020 e 2021? I due anni di pandemia hanno portato un forte cambiamento delle abitudini di acquisto e di consumo dei nostri consumatori generando due principali dinamiche: da una parte la crescita dell’online e del take away e, dall’altra, un consumatore sempre più attento alla sostenibilità ambientale e al localismo.

Come vi pare si stia comportando il consumatore verso i vostri prodotti, davanti a un’inflazione galoppante a due cifre per quanto riguarda il carrello della spesa?

Il periodo che stiamo vivendo a livello socio-economico ha generato un clima molto particolare, in cui si assiste a una razionalizzazione dei consumi e al conseguente cambiamento delle occasioni di consumo. Le persone hanno subito una flessione importante del loro potere d’acquisto ma, d’altro canto, pongono maggiore attenzione alla tradizione, al localismo, alla qualità dei prodotti e alla sostenibilità: questi saranno i punti cardine su cui il Gruppo Marenchino continuerà a investire nel prossimo futuro.

A proposito della già citata sostenibilità, qual è l’impegno dell’azienda su questo fronte, soprattutto sul packaging?

Il rispetto dell’ambiente, il packaging eco friendly e l’animal welfare sono fra gli impegni che, come Gruppo Marenchino, abbiamo tra le priorità strategiche anche perché sempre più “sentite” dai consumatori. Investiamo continuamente nella ricerca e nello sviluppo di materiali sempre più “green” e funzionali al loro utilizzo. Abbiamo diverse tipologie di packaging e di formato, dal confezionamento in flowpack al Bdf fino allo Skindarfresh sia a peso fisso e sia a peso variabile, per dare un servizio migliore che garantisca freschezza del prodotto ma anche per incoraggiare nuove occasioni di consumo. Oggi offriamo packaging riciclabili per le nostre referenze a libero servizio e banco taglio, ma l’obiettivo è quello di proporre entro il 2025, per tutta la nostra gamma, packaging plastic free.l

39 INTERVISTA... DALLA PARTE DELL'INDUSTRIA - PLM

Prosegue la crescita delle specialità alimentari territoriali a Mdd

Negli ultimi anni le vendite nei supermercati di prodotti Dop e Igp sono cresciute in misura maggiore rispetto al totale agroalimentare, grazie anche al contributo delle private label delle insegne della Gdo, i cui assortimenti sono sempre più ricchi e apprezzati dai consumatori.

Le specialità alimentari territoriali e regionali continuano a riempire il carrello della spesa degli italiani e, secondo le rilevazioni dell’ultimo rapporto Ismea-Qualivita, i punti vendita della Gdo si confermano uno dei canali più in salute per il paniere dei prodotti Dop e Igp, con un giro d’affari che supera abbondantemente i 5 miliardi di euro. Negli ultimi anni le vendite nei supermercati di specialità a indicazione geografica come formaggi, prodotti a base di carne, frutta e ortaggi freschi, vini, tipicità della panetteria e pasticceria sono cresciute in misura maggiore rispetto al totale agroalimentare, grazie anche al contributo delle private label delle insegne della Gdo, i cui assortimenti sono sempre più ricchi e apprezzati dai consumatori. Non è un caso che lo scorso maggio, in occasione della fiera internazionale di Amsterdam della Plma, l’Italia sia stata la nazione più premiata con ben 15 riconoscimenti per altrettanti prodotti, che hanno evidenziato valori come la sostenibilità delle produzioni e la convenienza legata all’elevata qualità.

40
PLM - MERCATI

14,5%: quota della linea Premium di Despar sul totale dei prodotti a marchio dell’insegna.

+3% a volume la crescita a maggio 2023.

GARANZIA DI AFFIDABILITÀ E QUALITÀ

Valle Fiorita realizza il 60% del proprio fatturato con alcune delle più importanti Pl italiane ed europee. «Questo ci consente di avere una reputation aziendale elevata, – spiega Francesco Galizia, responsabile dell’ufficio export dell’azienda – una garanzia di affidabilità e qualità non solo nei confronti dei nostri attuali clienti della Gdo, ma anche di quelli nuovi e potenziali, italiani o stranieri. La Puccia Salentina e le Basi per Pizza sono tra i nostri prodotti più richiesti dalla Mdd nazionale ed estera, che ne apprezzano l’origine 100% italiana delle materie prime impiegate, l’utilizzo di solo lievito madre prodotto ogni giorno nel nostro stabilimento, la clean label di prodotti con pochi e semplici ingredienti, ma di grandissima qualità».

41 MERCATI - PLM

Regione che Vai: le specialità italiane secondo

ALDI

Un viaggio attraverso gli infiniti sapori delle tradizioni locali che compongono lo straordinario panorama gastronomico italiano: la linea Regione che Vai di ALDI, che comprende, tutela e valorizza le D.O.P. e le I.G.P del nostro territorio, ci accompagna dal caldo sole del Mediterraneo alle suggestive vette dell’arco alpino, facendoci scoprire attraverso ogni suo prodotto un autentico angolo d’Italia. Dall’antipasto al dolce, porta sulle tavole il gusto di tanti territori diversi, che si fondono per dare vita a ricette inedite e aprire la strada a nuovi percorsi gastronomici.

Percorsi che possono partire dalle Alpi con il Formaggio “Lagorai” del Trentino-Alto Adige: a pasta fondente, molto dolce, prodotto con latte d’alpeggio e metodo tradizionale, il formaggio “Lagorai” è un’eccellenza che nasce da un’accurata tutela del patrimonio montano, favorendo la conservazione, la cura e il mantenimento dei boschi e del paesaggio alpino a vantaggio dell’equilibrio ambientale.

Scendendo la penisola troviamo moltissime specialità gastronomiche, tra cui le Olive denocciolate taggiasche, ideali da stuzzicare durante un aperitivo, nelle insalatone, con il pesce o per creare un delizioso sugo alla ligure.

Parlando di sugo non si può non ricordare un’eccellenza di Regione che Vai come gli Spaghetti di Gragnano I.G.P., prodotti con speciali trafile in bronzo che garantiscono una pasta di alta qualità, ideale per essere protagonista di primi piatti memorabili.

Il tutto, se accompagnato dal nostro Olio Extravergine di oliva D.O.P. “Terra di Bari”, assumerà una connotazione ancor più sfiziosa, perché ottenuto con almeno l’80% della cultivar Coratina, prodotta, raccolta e franta nella zona prevista dal relativo disciplinare D.O.P. Questo olio, dall’odore intensamente fruttato, con un retrogusto amarognolo e piccante, accompagnerà perfettamente ogni pietanza esaltandone il sapore. Utilizzato come condimento a crudo, arricchirà di sapore tutti i piatti!

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
www.aldi.it

UN’OFFERTA DI QUALITÀ ESPRESSIONE DEL TERRITORIO

Per le specialità alimentari regionali a proprio marchio le insegne possono contare su produttori storici, espressione dell’eccellenza di uno specifico territorio. «Il mondo delle private label è stato al centro del nostro business fino al 2002 – spiega Emidio Mansi, global marketing director e direttore commerciale Italia del Pastificio Lucio Garofalo – quindi anche se oggi vale attorno al 15% dei nostri volumi, siamo sempre molto attenti a seguirne le opportunità. Il plus che possiamo offrire a distributori italiani e internazionali è quello di poter fornire la pasta di Gragnano Igp, con un livello di servizio e di prezzo estremamente competitivo. Questa è sicuramente la tipologia più richiesta».

FONDAMENTALE TRASMETTERE AL CLIENTE IL VALORE AGGIUNTO DEI PRODOTTI

Da ormai 15 anni il brand alto di gamma Premium identifica le eccellenze gastronomiche e le specialità territoriali a marchio Despar. «Oggi la linea Premium, che presto raggiungerà le 600 referenze e che in alcuni periodi dell’anno viene arricchita con alcune Special Edition nei comparti salumi, formaggi e dolciari – afferma Massimo Riezzo, responsabile acquisti di Despar Italia – ha raggiunto una quota del 14,5% sul totale dei nostri prodotti a marchio e, nonostante le dinamiche inflattive che condizionano il mercato, a maggio 2023 cresce a volumi del 3% con picchi del 18% nei reparti assistiti del fresco e freschissimo, dove stiamo puntando molto nel costruire un rapporto di fiducia con il nostro cliente formando i banconisti a trasferire il valore aggiunto dei prodotti firmati Despar Premium. Questi risultati sono frutto di un grande lavoro del nostro team di sviluppo prodotto, che ci viene riconosciuto dal cliente e dal mercato anche fuori dai confini nazionali, come dimostrano i premi della fiera della Plma, dove la nostra insegna ha ottenuto il primo posto nella categoria “appetizer” con la Caponata Siciliana e altri tre nostri prodotti a marchio – un ittico surgelato, un gelato e un pet food – si sono posizionati sul podio nelle rispettive categorie».

43 MERCATI - PLM

Manzetta D’Abruzzo

“Naturalmente Buona”

Connubio perfetto tra territorio-gusto-bontà-natura Quale appellativo migliore per definirla “Un’Italiana fuori dal coro”

Il progetto della Manzetta è nato dalla nostra filosofia, dare valore a ciò che la natura ci offre, l’Abruzzo, la nostra terra, “Forte e gentile”: mai tante parole sono così vere.

La materia prima eccellente proveniente da giovani incroci NATI, ALLEVATI E TRASFORMATI IN ABRUZZO, AL PASCOLO PER ALMENO 6 MESI, e in REGIME DI BENESSERE ANIMALE, la nostra Manzetta è rustica, attenta all’ambiente, si nutre di cereali del luogo che racchiudono il sapore della nostra terra, vicina al mare e alla collina

Un progetto sensibile alla sostenibilità ambientale ma anche quella economico sociale, infatti tutti gli attori della filiera a km 0 ricevono il giusto valore.

I simboli figurativi della nostra Manzetta sono la montagna del Gran Sasso e il nostro Serafino Volpi, colui che cura con amore e passione l’accrescimento dei nostri capi sotto la guida di esperti collaboratori.

C’è una storia vera, un racconto vero dietro il nostro progetto, ci piace rappresentarlo perchè ci rende fieri delle nostre scelte, in un periodo in cui il consumatore ascolta, si informa e sceglie. La nostra Manzetta si fregia di essere “adeguatamente magra e adeguatamente grassa “ oltre che tenera, saporita salutare e rispettosa dell’ambiente in cui nasce e cresce.

Dalla lavorazione accurata delle nostre mezzene in osso nasce il nostro hamburger di Manzetta D’Abruzzo, la ricettazione ma soprattutto la cura nella scelta dei tagli, denervati e sempre freschi lo rendono un prodotto unico CONFEZIONAMENTO SKIN PACK CON CARTONCINO 18X18

CERTIFICATO FSC. SENZA GLUTINE. 200 GR DI PURO PIACERE NATURAL-

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
www.centrocarne.com/manzetta-abruzzo/
MENTE BUONO

85%: quota PL di Aldi Italia, arrivata nel nostro Paese nel 2018.

SI PUNTA A PORTARE SULLE TAVOLE IL GUSTO DI TANTI

TERRITORI DIVERSI

Per Aldi, insegna tedesca arrivata nel nostro Paese nel 2018, le private label rappresentano l’85% del proprio assortimento. «È indubbiamente una quota significativa – commentano dal reparto national buying services di Aldi Italia – che ci impegniamo a confermare anno dopo anno con la qualità dei nostri prodotti, espressione dell’eccellenza italiana di cui siamo fieri promotori grazie anche al sostegno di quelli che noi definiamo i “custodi del gusto”, cioè i nostri fornitori. In particolare, per il mercato italiano abbiamo sviluppato alcune Pl che esprimono il nostro legame con il territorio, tra cui Regione che Vai, una linea completa, dall’antipasto al dolce, che porta sulle tavole il gusto di tanti territori diversi attraverso prodotti Igp e Dop realizzati seguendo le antiche tradizioni, rispettando la qualità e ponendo la giusta attenzione nella scelta della materia prima. Uno dei prodotti della linea che ha riscosso maggiore apprezzamento tra nostri clienti è sicuramente la Crema spalmabile al Pistacchio, risultata tra i vincitori degli European Private Label Awards nelle categorie “Ambient Grocery” e “Taste Excellence Award”».

TUTTA LA QUALITÀ DEI “GIOIELLI” CASEARI DELLE LANGHE

Beppino Occelli da oltre 50 anni propone creazioni e interpretazioni personali dei prodotti della tradizione che nascono dal suo profondo e indissolubile amore per il territorio dove è nato: le Langhe e le Alpi. «La marca del distributore rappresenta un asset strategico per i nostri piani di sviluppo futuri – spiega Beppino Occelli, fondatore dell’omonima azienda casearia – e una delle nostre priorità sarà quella di ampliare la gamma di formaggi dedicati a questo segmento di mercato che negli ultimi anni ha visto ampliare la domanda di referenze premium. Attualmente realizziamo private label sia per la Gdo sia per i negozi tradizionali che vogliono puntare sulla qualità certificata dei nostri prodotti, come il Bianco di Langa, il Bianco di Langa al Tartufo, la Toma Monte Regale, la Robiola di Langa e il Castelmagno Dop».

MERCATI - PLM 45

GRUPPO MARENCHINO

Specialisti dei Formaggi DOP e delle Specialità Casearie Piemontesi

Marenchino è una storia di famiglia e di amore per i formaggi, questa storia ha origine negli anni Cinquanta in Provincia di Cuneo, in una terra generosa tra i pascoli incontaminati ai piedi delle Alpi e le curve rigogliose delle Langhe.

A partire dagli storici stabilimenti di Savigliano, nel tempo l’azienda si è affermata su tutto il territorio piemontese, realizzando acquisizioni importanti che hanno portato il Gruppo Marenchino a una visibilità di scala nazionale mantenendo inalterati gli stessi valori di sempre: Tradizione, Localismo e Qualità Oggi, il Gruppo Marenchino racchiude le realtà Cisalpino e Perla, che si sono contraddistinte per rappresentare le specialità casearie piemontesi in Italia e nel Mondo

La produzione dei nostri formaggi viene fatta in modo tradizionale, come una volta, la stagionatura è lenta, fatta ancora a mano, forma dopo forma, rigorosamente nel rispetto del formaggio e delle sue caratteristiche organolettiche

Attualmente il Gruppo vanta nel proprio assortimento, di produzione propria, 5 DOP: Toma Piemontese, Bra Tenero, Bra Duro, Raschera, Murazzano ed una serie di Specialità a pasta molle realizzate con latte caprino, ovino e vaccino: una cremosa combinazione di tre latti pastorizzati per ottenere formaggi unici, un vero tesoro dal gusto irresistibile e dalla consistenza morbida e scioglievole. Tra queste Tomini, Robiole, Formaggi freschi e stagionati di Capra e di Pecora, Fontal e Formaggi affinati e aromatizzati con

ingredienti naturali. Il Gruppo, offre diverse tipologie di packaging e di formato, dal confezionamento in flowpack al BDF fino allo Skindarfresh sia a peso fisso e sia a peso variabile al fine di garantire un migliore servizio che garantisca freschezza del prodotto e minor impatto ambientale, creando e sviluppando nuove occasioni ed attitudini al consumo. Il Gruppo Marenchino investe continuamente nella ricerca e nello sviluppo di materiali sempre più sostenibili che siano “green” e funzionali al loro utilizzo

La nostra filiera è interamente locale puntando alla valorizzazione del localismo e delle sue tradizioni.

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
www.marenchino.it

FOCUS SU FRESCHI E FRESCHISSIMI

Lettere dall’Italia è la linea dei prodotti a marchio MD dedicata alle eccellenze gastronomiche che caratterizzano le diverse regioni italiane. «Presidiando in maniera importante il mondo dei freschi e dei freschissimi – commentano da Md –Lettere dall’Italia cresce a volume di oltre il 30% anno su anno. Tra le tipicità più amate dai nostri clienti ci sono prodotti certificati come l’Asiago nero Dop, la Bresaola della Valtellina Igp punta d’anca, la Piadina romagnola Igp, la Puccia salentina cotta su pietra con grano 100% italiano. La linea è in continua estensione grazie a un lavoro di ricerca e sviluppo che va ben oltre le denominazioni più conosciute, ma raccoglie prodotti che semplicemente per tradizione e rispetto nella lavorazione delle materie prime esprimono il saper fare italiano. Ultime novità sono, ad esempio, il pesto con basilico genovese Dop, il cono con granella di pistacchio di Sicilia e prodotti che, contraddistinti anche sul packaging da un bollino, provengono da allevamenti controllati e certificati, come il latte microfiltrato 100% italiano».

ESPERIENZE DI GUSTO UNICHE E DISTINTIVE

Pietro Poltronieri, direttore delle linee a marchio di Crai , nota una costante attenzione da parte dei consumatori per i prodotti del territorio: «Stiamo registrando una crescita di quasi 30 punti della linea Piaceri Italiani, molto focalizzata sulle specialità regionali. La nostra novità principale si chiama La Rosa dei gusti, una marca vera e propria di eccellenze del nostro Gruppo sviluppata per offrire esperienze di gusto uniche e distintive, grazie all’attenta progettazione delle ricette e alla cura maniacale nella scelta degli ingredienti. Si rivolge ai consumatori sensibili al valore della qualità intrinseca e incuriositi dalle nuove tendenze alimentari. Si compone di oltre 300 referenze e si caratterizza per avere delle virtù molto chiare e alla base dello sviluppo di ogni referenza: la progettazione delle ricette, l’autenticità dei sapori, l’accessibilità, la sostenibilità e la distintività. Nel corso del 2023 stiamo distribuendo la linea su tutta la rete e le evidenze dei consumatori sono veramente ottime».l

Presidiando in maniera importante i freschi e i freschissimi, la linea Lettere dall’Italia di Md cresce a volume di oltre il 30% anno su anno.

giornalista specializzato nei temi del mondo del retail e del mass market

MERCATI - PLM 47

Più spazio alle Private Label

Il 1° e unico MAGAZINE DIGITALE BILINGUE dedicato alla marca del distributore e ai suoi protagonisti

IN ITALIANO E IN INGLESE

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.