SCOPERTE | vegetali/1
L’architetto Alessandro Lolla ha realizzato in collaborazione con il garden center Leonessa Vivai un giardino a bassa manutenzione: risparmio di energie per un risultato d’impatto colloquio di Marta Meggiolaro con Alessandro Lolla e Franco Roldi
Bellezza za
senza sforzo TEMPO DI LETTU R A: 4 minuti
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a nuova tendenza per la progettazione dei giardini è quella di soluzioni “pigre”: abbiamo incontrato l’architetto paesaggista Alessandro Lolla e Franco Roldi di Leonessa Vivai, che insieme in provincia di Brescia hanno realizzato un giardino a bassa manutenzione. Partiamo dalla base, Alessandro: cosa significa progettare un giardino a bassa manutenzione? Significa non dover essere costretti periodicamente a potature, irrigazioni e concimazioni supplementari: la condizione normale quando vengono usate delle piante non idonee in quel determinato luogo. Quando si verifica questa situazione, in cui ad esempio abbiamo un luogo troppo soleggiato per le piante che abbiamo messo a dimora, l’utente deve faticare per conservare intatto il giardino. Quindi fare un giardino a bassa manutenzione significa capire il luogo, conoscere il terreno, guardare l’esposizione; e in base a questi parametri inserire le piante adatte.
LE SPECIE SCELTE Aster, echinacea, rudbeckia, gailardia, achillea in varietà (nella foto), euphorbia, geranium, Erigeron, salvie ornamentali, perovskia, coreopsis, delosperma, scabiosa; festuca, miscanthus, pennisetum.
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N°030
Un angolo del giardino a bassa manutenzione progettato da Alessandro Lolla con le piante di Leonessa Vivai.
P quanto riguarda il progetto in questione, Per quali sono le caratteristiche dello spazio su cui si è intervenuti? Il luogo è posto sul crinale di una collina, esposto ai venti, volto leggermente a nord, adiacente a una strada provinciale; il terreno è calcareo. Una volta risolti gli aspetti funzionali, siamo passati all’aspetto ornamentale. Abbiamo progettato la collocazione di erbacee perenni in luoghi serviti da un impianto di irrigazione a goccia, che evita al cliente di dover provvedere alle irrigazioni. Si dice “manutenzione zero”, ma in realtà è minima… per avere la manutenzione zero bisogna usare le piante di plastica! Le erbacee sono state disposte facendo in modo che le fioriture si svolgano in modo continuativo per tutte le stagioni dell’anno. C Come sono state le collocate le diverse specie? IIl giardino misura circa mille metri quadrati; il prato occupa il 40% dello spazio a disposizione: è quello che richiede il massimo della manutenzione. A parte i primi metri, nel resto del giardino è meglio