Persone di casa nostra di Laura Mansini
AMEDEO SOLDO: una vita da geometra
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uello che mi ha sempre conquistato nel mio lavoro di giornalista durante i quarant’anni di attività è stata l’opportunità di incontrare Persone. In campo professionale sono stata molto fortunata. Ho potuto parlare di libri, di scrittori, di Teatro a tutto tondo. Ora che sono libera da impegni professionali posso incontrare e scrivere storie di vita. Oggi incontriamo il geometra Amedeo Soldo, una figura che sento molto affine, perché ritrovo in lui e riconosco il profondo legame con questa terra, l’amore per la gente, il territorio Trentino. Amedeo Soldo, non è un geometra è il “geometra” di Caldonazzo e dintorni, perché per molti anni ha lavorato nel territorio diventandone la memoria storica. Residente da quando aveva 4 anni a Caldonazzo, è nato a Rovereto nel 1938, quarto di cinque figli (3 maschi e due femmine) da una coppia di insegnanti elementari. Il padre Francesco Paolo, sospeso l’insegnamento,
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ha partecipato volontario alla Campagna in l’Africa Orientale dal 1935 al 1937, poi nel 1940 ha combattuto nella Seconda guerra mondiale da cui è tornato con il grado di capitano. La mamma Anna Francio ha invece continuato ad insegnare. Nel 1942 la famiglia si è trasferita a Caldonazzo. “Qui ho trascorso la mia infanzia che è stata molto divertente, ci racconta,ero un vero monello, e la gente so che diceva – e si che l’è fiol de do maestri.. ” I ricordi di quel periodo si susseguono e con la leggera ironia che gli è propria; fra le altre cose, ci dice, che per poco tempo aveva fatto anche il chierichetto; “ Io non sono mai stato molto alto, neanche da bambino naturalmente, e una volta, durante la vecchia messa, i chierichetti, sull’altare, dovevano portare il Messale, un libro grande e pesante, dalla parte destra del sacerdote alla sinistra, e io credo a causa delle dimensioni del libro, sono rovinosamente caduto- un sorriso divertito- dopo questo sono stato esentato dal fare il chierichetto “. Sulla sua statura scherza con gli amici dicendo che non ha impedito a Vittorio Emanuele terzo di diventare re. Nel 1961 si iscrisse all’albo dei geometri ed Centa S. Nicolò reaturo chiesa geometra Soldo in cantiere iniziò a lavorare
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Geometra Amedeo Soldo
come responsabile del cantiere Scuola, una trentina di operai preposti per lavori impartiti dall’Amministrazione comunale, entrando così a far parte della vita sociale del paese. Un paese che egli ama profondamente e nel quale ha costruito la propria vita. Nel 1973 infatti ha sposato Vittoria Battisti, giovane infermiera di Aldeno: ”Devo dire che Vittoria è una Compagna di vita straordinaria – affermauna donna di grandissima generosità ed intelligenza, infatti ha accudito e sostenuto la mia famiglia d’origine, inizialmente assai numerosa, per più di vent’anni, inoltre abbiamo avuto due figli, Annamaria, nata nel 1974 e Matteo nel 1977. Eppure lei è sempre stata disponibile e sorridente”. E’ bello sentire un uomo parlare con tanto amore della propria sposa, una signora davvero gentile e brava in tutto quello che fa, come ad esempio ricamare col Tombolo, una arte antica e preziosa che ha saputo insegnare anche alle signore di Caldonazzo. Parlare con Amedeo è stato oltremodo interessante. Ho scoperto progetti, racconti fatti con la sua bella ironia delle battaglie politiche fra la Demo-