Un calcio alla pandemia di Marco Nicolo’ Perinelli
Grande successo a Caldonazzo
per il primo Galà di Muay Thai e Kick Boxing
C
entoventi atleti provenienti da oltre venti team dal Trentino-Alto Adige, Veneto ed Emilia Romagna con una ottantina di accompagnatori e circa duecentocinquanta ospiti paganti sugli spalti. Ottantacinque incontri disputati dagli atleti, dei quali i più piccoli di dieci anni di età. Sono i numeri del Galà di Muai Thay, Kickboxing, Arti Marziali miste (MMA) e Grappling, discipline cosiddette “di contatto”, che stanno prendendo sempre più piede nel nostro territorio e che anche in Valsugana trovano decine e decine di appassionati. Ad organizzare l’evento, che si è tenuto lo scorso 22 maggio a Caldonazzo, l’ A.S.D. Tridentum Fighting, con sede a Vigolo Vattaro, da qualche anno ormai realtà affermata che ha portato a casa sei risultati utili su dieci match disputati. Durante il Galà di Caldonazzo si sono distinti gli atleti trentini Giovanni Piazzera, Elisa Caumo, Mattia Vicentini, Bojan Vincic, David Pola, Emiliano Ferrari e Katia Trentin. La Muay Thai è una disciplina marziale nata in Thailandia: il nome significa deriva dalla parola Muay, un antico vocabolo di origine sanscrita che indica il combattimento, e da Thai, “il popolo libero”. E’ nota come “l’arte delle otto armi” o “la scienza degli otto arti” perché consente ai due contendenti che si sfidano di utilizzare combinazioni di pugni, calci, gomitate e ginocchiate, quindi otto parti del corpo utilizzate come punti di contatto rispetto ai due del pugilato, oppure ai quattro della kick boxing, con un’intensa preparazione atletica e mentale. “A livello regionale – spiega l’ex atleta
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e allenatore Roberto Tomasi - quello degli sport da ring è un movimento in crescita pur rimanendo sempre relegati nell’ambito di quelli che vengono purtroppo definiti come “sport minori”. Manifestazioni come questa vogliono essere soprattutto una “vetrina” per queste discipline che nascono come arti marziali, e quindi legate al combattimento, ma che sono soprattutto oggi uno sport completo, al quale le persone si avvicinano per diversi motivi. Non solo l’autodifesa, ma anche benessere personale, meditazione, sicurezza in sé stessi, conoscenza del proprio corpo. Non è un caso, infatti, se quello che un tempo era considerato un campo prettamente maschile, oggi sta conquistando sempre più donne”. Una passione, quella di Tomasi, che lo ha portato a studiare queste discipline fino a diventare istruttore e a volerne conoscere le radici: “Ho iniziato ormai più di vent’anni fa e, con dedizione e pazienza, sono
riuscito a diventare istruttore e ad aprire, insieme all’Istruttore ed amico Luigi Gaspari una palestra cresciuta molto nel corso degli anni. Momenti importanti di questo cammino sono state le esperienze fatte in Thailandia, proprio là dove è nata la Muay Thai e dove sono molti i campioni che si trovano per allenarsi insieme. Ciò che più colpisce chi non conosce questo mondo e ci si avvicina le prime volte, è quella dimensione legata alla concentrazione, al controllo. Le arti marziali non sono sinonimo di violenza, ma semmai di un uso responsabile della forza e di conoscenza di sé stessi”. Il Galà ha dunque rappresentato un momento per far vedere le promesse di questi sport di contatto, ma soprattutto far conoscere una realtà che sta crescendo in Valsugana, una valle straordinaria, capace di offrire moltissime opportunità ai suoi abitanti e non solo, grazie alle eccellenze che qui si trovano.