Eurocarni 1-2022

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Photo © Michael Jay – www.michaeljay.de

SLALOM

Inflazione problema attuale di Cosimo Sorrentino

A

vevamo già scritto, su questa RIVISTA, dell’inflazione che si stava affacciando sulla nostra economia in ripresa, rischiando di vanificare gli sforzi che si erano dovuti sostenere con l’insorgere del male del secolo, come si sta rivelando il dramma della pandemia. Ora la realtà ci dice che l’inflazione per tutto il corrente anno mostra il segno più e ad ottobre è salita per il quarto mese consecutivo, andando a toccare il livello più alto degli ultimi nove anni. L’ISTAT ha fatto sapere che il carovita di ottobre è stato addirittura più alto rispetto a quello che si attendeva in primo tempo e ben al di sopra di quel 2%, che, come è noto, è il livello fissato dalla Banca Centrale Europea per garantire la stabilità dei prezzi. L’inflazione è stata quindi rivista al rialzo al 3%,

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se non oltre, rispetto al 2,9% delle stime preliminari, spinta soprattutto dal rincaro dei prodotti energetici, che contribuiscono per più di due punti percentuali all’indice complessivo. Al livello mensile i prezzi sono saliti dello 0,7% contro il calo dello 0,2 di settembre e salgono dallo 0,9 all’1% le quotazioni dei beni alimentari e per la cura della casa e della persona. Dopo la conferma, a giugno, del tasso di crescita dei prezzi al consumo di maggio ed i primi cinque mesi di marcata ripresa, il carovita passa così da una variazione negativa registrata a dicembre 2020 ad una crescita di una ampiezza che non si registrava da settembre 2012, quando fu pari al 3,2%. Ma quali possono essere i fattori dietro la spinta dell’inflazione? È ormai opinione condivisa dalla

maggior parte degli osservatori che ci sono fattori transitori destinati a svanire, probabilmente, in pochi mesi, ed altri, invece, che potrebbero lasciare il segno più a lungo, procurando una certa preoccupazione poiché si guarda alla crescita del PIL. Tra i fattori temporanei, è da considerare il costo di molte materie prime, innescatosi con un aumento improvviso della domanda che non ha trovato risposte adeguate nell’offerta, senza contare l’impatto dei cambiamenti climatici che hanno limitato l’offerta sul mercato di molti prodotti primari. A ciò si è aggiunto l’effetto scarsità di elementi fondamentali un po’ in tutti i settori dell’economia, come i semiconduttori, ed il risultato è stato una difficoltà enorme nell’economia e nella logistica.

Eurocarni, 1/22


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