STORIA
L’UOMO DI NEANDERTHAL Nell’Europa gelida e inospitale delle glaciazioni, si adatta a vivere circa 200 000 anni fa una nuova specie umana: è l’Uomo di Neanderthal, così chiamato perché i suoi primi resti fossili sono stati trovati nella valle di Neander, in Germania. Non è molto alto, ma assai forte, con un fisico muscoloso e ossa più robuste di quelle dell’uomo di oggi. Il naso è largo, per riscaldare l’aria gelida prima che entri nel corpo. Il cranio e il cervello sono più grandi rispetto a quelli degli antenati. L’Uomo di Neanderthal è nomade e vive soprattutto di caccia: daini, caprioli, cinghiali, ma anche grandi prede, come i mammut. Il clima freddo lo costringe a ripararsi in caverne dove il fuoco rimane acceso giorno e notte. Sa però allestire anche accampamenti con tende realizzate con ossa e pelli di mammut.
FACCIO
Focus
e imparo
Collega le informazioni con frecce che significano “perciò”.
L’aria è fredda.
Ci sono poche piante commestibili.
L’uomo di Neanderthal è nomade.
L’uomo di Neanderthal caccia per nutrirsi.
Il lavoro dello storico e della storica si basa su continue scoperte che devono essere sempre essere verificate con attenti studi e dimostrate con reperti che testimoniano la veridicità delle affermazioni. È il caso della recentissima scoperta di nuovi fossili di Neanderthal risalenti a 140 000 anni fa e ritrovati in Israele. Questo porterebbe a dire che i Neanderthal non sono originari solo del continente europeo, ma anche del Medio Oriente, allargando così la loro “culla” di evoluzione. La storia è in continua evoluzione.
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