I Nostri Cani - Maggio 2021

Page 56

La mia razza in 40 righe

Storia di “SNORRY” Era un luglio afoso e bollente quello del 2019 alla fine siamo riuscite a riportarlo a casa. Ma anquando io e la mia mamma Vanda assistemmo al cora non era finita per lui che si portava addosso parto di Nynive mentre dava alla luce ben otto l’odore della clinica, dei medicinali, dei disinfetmeravigliosi ed energici cuccioli di Broholmer. tanti e stringeva il cuore vederlo elemosinare l’aUno di questi però spiccava in mezzo agli altri per more della mamma, che puntualmente lo allonavere un mantello del tutto diverso: bianco, cantanava. Non solo, l’ago delle innumerevoli flebo dido, segnato da una bellissima stellina sulla somministrategli avevano “storto” la cartilagine schiena e da una simmetrica lista bianca sulla di una zampetta anteriore e così gli abbiamo fronte; lo chiamammo Snorry che significa in creato un piccolo “tutor” per aiutarlo a camminorreno (antica lingua della Scandinavia) “ribelnare meglio. Sembrava “rimpicciolito”, durante le-indisciplinato”. Nella genetica del Broholmer, il qui giorni in cui era stato lontano da casa, rispetto bianco è stato sempre presente e accettato, circoai fratelli, lui che era il più grosso appariva ora scritto però al “petto, piedi ed estremità della come lo “scricciolo” della cucciolata. Da quel mocoda” fin dal suo riconoscimento in FCI. Ciò nonostante, per qualche congiunzione casuale i geni storici ritornano e Snorry era, suo malgrado, un “fuori standard” proprio per quel mantello chiazzato che i danesi (detentori della razza) chiamano “fiorito”. Ma a nessuno importava, né a noi né tantomeno a lui. Come talvolta accade però, la sorte si mise di traverso e a causa una infezione è stato necessario somministrare a Nynive degli antibiotici che le hanno bloccato la produzione di latte e ci hanno quindi costrette frettolosamente a intervenire con i biberon per alimentare quelle piccole creature. Tutto sembrava risolto. Durante la terza notte però Snorry ed Helga mia mamma (che dormiva con i mento è stato cullato, riempito di baci, carezze e cuccioli) ha avvertito un piccolo rantolo e si tratviziato all’inverosimile: non volevamo si sentisse tava proprio di Snorry; nella foga di trangugiare solo. Ci sono voluti altri lunghissimi 15 giorni, afvoracemente, il latte era finito nei polmoni. Una finché potesse ristabilirsi adeguatamente e riencorsa affannosa nel pieno della notte nell’ospetrare nel suo “branco”. E lì ha trovato la sua prefedale veterinario più vicino ci mise davanti ad un rita, Helga, una delle sorelline, con la quale è anconsulto sconfortante… ma non ci arrendiamo; dato a convivere nella sua nuova casa. Una bella raggiungiamo un’altra clinica veterinaria: stesso accoppiata: lui “fiorito” lei “nera”. Ora, finalmente, verdetto ma sono comunque disposti a fare un era un cucciolo felice. tentativo. Viene confermata la diagnosi di “polLui che ci ha tenute per ben tre settimane con il monite ab ingestis” e dato inizio alle terapie urfiato sospeso e l’angoscia di poterlo perdere, oggi genti ed invasive. Prelievo del liquido dai polha quasi due anni ed è diventato grande e forte, moni, Snorry viene intubato, flebo, antibiotici… Il pesa 70 Kg ed è alto 80 cm. Ha mantenuto nel poverino non molla, nei giorni seguenti la sua tempo una dolcezza incredibile con un affiatavoglia di “vivere” a tutti i costi conquista l’equipe mento straordinario con gli umani, conservando che si occupa di lui, diventando la mascotte della il suo innato spirito di “piccolo grande guerriero”. clinica. Ci abbiamo creduto tutti, giorno dopo Colette Rubini & Vanda Baldaccini giorno, ma soprattutto lui per primo, Snorry, e 56


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.